[N. EAD] New Super Mario Bros U

Con la sua nuova macchina Nintendo propone un concetto diverso di next-generation, restando fedele alla sua filosofia e ai suoi fan per ritagliarsi una nicchia pacifica in un mondo del gaming sempre più connesso e competitivo.
  • Promette benissimo e sarà certamente un giocone. Se non ho aperto il topic è solamente perché sapevo che di solito te ne occupi tu, non volevo toglierti il lavoro :D
  • Staminchia. Non posso occuparmi di tutto, e ultimamente non sto al passo con nulla. Per cui apriteli pure voi.
    Per quel che MI riguarda giocone sicuro (sfondi artistici, mappone unico, Mario esiliato invece che Peach rapita). Ma siamo al terzo Mario a pochi mesi l'uno dall'altro. E soprattutto a quattro mesi da un altro Mario 2d della serie New. Tutti belli e divertenti, per carità. E capisco che c'è la crisi, ma questo si chiama sputtanare un brand che un tempo era l'Evento. Troppi, troppi Mario, e per giunta 2d. Troppi.
  • Valerio ha scritto:Ma siamo al terzo Mario a pochi mesi l'uno dall'altro. E soprattutto a quattro mesi da un altro Mario 2d della serie New. Tutti belli e divertenti, per carità. E capisco che c'è la crisi, ma questo si chiama sputtanare un brand che un tempo era l'Evento. Troppi, troppi Mario, e per giunta 2d. Troppi.
    Non compro videogiochi da un bel po', l'ultimo è lo stupendo galaxy, però anch'io sono un po' amareggiato da tutti questi Mario in giro. Più che altro perchè sembrano tutti uguali, e uno non riesce a distinguerli più di tanto.

    Manca un gioco da uno svolgimento più complesso, com'era il disprezzato Sunshine e, in maniera brillante nel coniugare classico e nuovo, Galaxy.
  • Uscito oggi la versione boxata del DLC New Super Luigi U, aspettavo questa per poterlo giocare anche costa un po' di più. Che dire? è un gioco veramente adrenalinico e divertente, e le modifiche di Luigi-cioè salto più alto, velocità maggiore e scivolata maggiore- rende il tutto un diverso modo di giocar ad un capitolo di Mario. Poi la versione retail sarà disponibile solo fino alle fine dell'anno per poi toglierla dal mercato, quindi varrà pure come pezzo da collezione, auguri per i tuoi 30 anni Luigi!
  • Ma che se lo tengano pure che non ne posso più di platform 2D, specie di New Super Mario Bros., il cui "New" nel titolo ha del grottesco. Non c'è dubbio che sia il migliore e più completo capitolo della serie (ma pure il "2" che 2 non è aveva il suo perchè), ma la sfacciata operazione di riciclaggio con cui è stata portata avanti la seconda generazione di Mario 2D mi ha nauseato. E con Super Luigi siamo alla quinta incarnazione che ricicla lo stile inaugurato nel 2006 dal primo episodio. Non c'è dubbio nemmeno su quanto dannosa sia stata tale operazione per l'immagine di Mario e di Nintendo: se prima i detrattori accusavano Nintendo di "fare solo Mario" e i sostenitori della grande N giù a spiegare che no, vedi, è vero che c'è sempre Mario, ma in realtà sono tutti giochi diversi e originali, con la serie New Nintendo non ha fatto altro che rendere fondate critiche precedentemente campate in aria. Una vera vergogna.
  • Ecco, concordo parola per parola. E non solo rendono le critiche fondate, ma obbligano anche chi prima difendeva a passare dall'altra parte.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
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    Nel 2006 succede qualcosa di inaspettato. Nintendo EAD dopo tanto tempo confeziona un nuovo titolo di Mario realizzato appositamente per una console portatile. Il DS sta andando molto bene, e dopo una generazione di remake (la serie dei Mario Advance), Nintendo decide di portare avanti la sua serie ammiraglia sia su console fissa che su console portatile, rispolverando la classica formula del platform 2D. Esce così su DS il gioco che scombussolerà la vita dell'idraulico baffuto: "New Super Mario Bros". Il successo è incredibile, fuori parametro. E alla Nintendo prendono atto della cosa: la svolta esplorativa in 3D avvenuta con "Super Mario 64" e "Super Mario Sunshine" ha rivoluzionato lo scenario ludico...ma non ha accontentato i palati di tutti. C'è ancora fame di 2D là fuori, e il mercato risponde. Personaggi come Kirby, Wario, Donkey Kong, e persino Samus riscoprono le loro radici 2D, e lo stesso destino dell'idraulico si biforca: Mario da qui in poi saltellerà avanti e indietro tra due diverse console, tra due formule di gameplay e soprattutto tra due differenti team interni di Nintendo EAD. Il nuovissimo e vigoroso team di Tokyo si occuperà di portare a zonzo Mario per le tre dimensioni, sia pur facendosi largamente influenzare dalle dinamiche 2D ormai tornate in auge: nei due "Super Mario Galaxy" e nei due "Super Mario 3D Land/World" l'esplorazione viene infatti limitata, e si spinge invece il giocatore verso una meta precisa, schivando gli ostacoli. Allo storico team di Kyoto, invece, viene affidato il compito di trasformare questa rinascita 2D in un brand a sé, ed ecco che "New Super Mario Bros" si trasforma in un appuntamento ricorrente: ne esce uno per Wii, uno per 3DS e infine...è proprio con il quarto titolo del lotto che Nintendo decide di lanciare il Wii U. Se ne pentirà.
    Il Wii U infatti parte male, molto male. E un Mario in 2D non viene percepito dalla gente come una reale killer application per la console che dovrà portarci verso la nuova era videoludica. E non hanno certo torto, c'è bisogno di altro, molto altro per coinvolgere un pubblico ormai saturo di platform 2D. La generazione appena trascorsa ha infatti abusato del genere, trasformando quello che poteva essere un piacevole revival in una dittatura del vintage, portando molti a rimpiangere come reliquie le care vecchie avventure tridimensionali. "New Super Mario Bros" pecca quindi di tempismo in più e più modi, lanciando male la console su cui gira, maldisponendo un pubblico ormai sazio e inflazionando persino il brand di cui fa parte. Sono infatti trascorsi solo pochi mesi dall'ultimo titolo mariesco, che per giunta apparteneva pure alla serie New: a sua volta "New Super Mario Bros 2" (con i suoi tantissimi DLC!) veniva pochissimi mesi dopo "Super Mario 3D Land", entrambi per 3DS. Certo, ogni volta la scusante è diversa: "Quello era 3D, mentre questo è 2D", "Quello era portatile, mentre questo è fisso", ma a conti fatti l'impressione generale è la stessa: troppo 2D, troppo Mario, e tanti saluti all'aura di evento che titoli come "Super Mario 64" si portavano dietro, facendo salire l'attesa a mille.
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    E' ovviamente un peccato che Nintendo abbia giocato le sue carte in maniera così goffa e raffazzonata, perché ognuno dei quattro giochi della serie New aveva un suo perché: il primo era di una semplicità e immediatezza unica, quello per Wii implementava il multiplayer in maniera fantastica, mentre il terzo con le sue monetine e DLC pazzerelloni proponeva al giocatore delle dinamiche inedite. Questo quarto titolo ovviamente sfrutta alcune deliziose opportunità date dalla nuova console: la possibilità di giocare con solo il pad, quella di scrivere note e riceverne dagli altri giocatori connessi, oppure giocare nei panni del proprio Mii. Abbiamo inoltre un gameplay arricchito dalla presenza di Yoshi e degli yoshini, il nuovo power-up che trasforma Mario in uno scoiattolo volante e chiaramente tutta la bellezza e la pulizia dell'alta definizione, per la prima volta in un gioco Nintendo. Ciò che distingue questo titolo dai precedenti è però la volontà di distaccarsi in parte dallo stile uniforme tipico della serie New, che aveva reso parecchio anonimo il titolo precedente. Uno dei principali problemi del filone era infatti quello di non essere mai stato capace di rinnovarsi stilisticamente: le musichette erano sempre le stesse, le ambientazioni pure, le soluzioni grafiche anche. Se a questo aggiungiamo il periodo attraversato da Nintendo, in cui l'attenzione al gameplay si è totalmente mangiata qualsiasi velleità narrativa, si capisce bene come titoli del genere, totalmente privi di storia, apparissero assai poco ispirati. In "New Super Mario Bros U" si cerca una soluzione a tutto questo: la storia è sempre la stessa, anche se si cerca di camuffarla mostrando Bowser impadronirsi del castello di Peach, esiliando Mario ai margini del regno. Il punto di partenza diventa così il punto d'arrivo, ma questo non cambia niente, in sostanza. Ciò che veramente attira l'attenzione è la bellezza degli sfondi, che in più di un'occasione hanno una resa pittorica. Questo fa sì che alcuni livelli specifici rimangano bene in mente, come quello con le stellone pastellose fisse nel cielo, quello delle montagne diagonali e soprattutto il livello ispirato allo stile di Van Gogh. E poi abbiamo un tocco di stile veramente prezioso: il ritorno di una mappa coi controfiocchi. Dimentichiamo le desolanti e fredde griglie degli ultimi giochi, quella che viene riproposta qui è una mappa in stile "Super Mario World", enorme, ariosa, piena di bivi e uscite segrete tutte da sbloccare. Ogni mondo si congiunge con quelli confinanti in un unico grande affresco visivo. E' divertentissimo muovere Mario, portandolo a spasso per la mappa, anche senza accedere ai singoli livelli, e questo è delizioso. Finalmente dopo tanti anni Nintendo riacquista la volontà di narrare, che non significa per forza intessere trame, ma comunicare narrazione attraverso immagini ispiratissime. E questo fa perdonare tante cose, anche una colonna sonora votata al riciclo.
    Insomma, è sicuramente un titolo da avere, malgrado il pregresso. Si spera ovviamente possa essere per Nintendo un punto di svolta, l'ultimo Mario 2D per lungo tempo. Bisogna tuttavia segnalare che è da poco uscito un mega DLC, "New Super Luigi U", disponibile in versione scatolata per un periodo di tempo limitato, che dovrebbe fornire una reinterpretazione più difficile dei livelli in questione. Per quanto interessante, è assolutamente da considerarsi un'espansione opzionale di questo titolo, e ci si augura che adesso Nintendo si sia tolta lo sfizio e decida di rivedere le sue politiche idrauliche.
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