Il Torneo di PK - Sesto Girone: PKNA 35-42

La ristampa della saga del Papero Mascherato pone a confronto i pker della vecchia guardia con i lettori che lo hanno conosciuto solo di recente: due generazioni chiamate a giudicare la più bella storia di PK.

POLL Il Torneo di PK - Sesto Girone: PKNA 35-42

Voti totali: 36
PKNA #35: Clandestino a bordo (ottobre 1999)
3%
1
PKNA #36: Lontano lontano (novembre 1999)
3%
1
PKNA #37: Sotto un nuovo Sole (dicembre 1999)
33%
12
PKNA #38: Nella nebbia (gennaio 2000)
6%
2
PKNA #39: Cronaufragio (febbraio 2000)
3%
1
PKNA #40: Un solo respiro (marzo 2000)
22%
8
PKNA #41: Agdy days (aprile 2000)
Nessun voto
0
PKNA #42: La sindrome di Ulisse (maggio 2000)
31%
11

  • Un bel girone anche questo.

    Mediamente numeri molto, molto belli, con qualche caduta da dimenticare, di cui una davvero inguardabile. Quindi, via immediatamente Cronaufragio, che è fra il peggio partorito da PKNA, e via anche Nella Nebbia, che non è a quei livelli ma non è neanche una gran cosa.
    Discorso a parte per la Xadhoom Trilogy: non mi sentirei di non votare la Saga per intero, così come non mi sentirei di votare un numero che non fosse quello conclusivo. Ma siccome Sotto un Nuovo Sole non l'ho mai apprezzato molto, e lo considero una grande occasione mancata (bacchetterei sulle mani chi scelse di affidarne i disegni al Masta), tenderei a lasciare da parte tutta la Trilogia. Menzione d'onore comunque per il favoloso numero centrale macchettiano.
    Accantoniamo anche Agdy Days, che è godibile ma nulla più.

    Il voto va dunque innanzitutto alla splendida Sindrome di Ulisse, grandissima favola narrata da un bravissimo Artibani su soggetto della consorte, e supportata magnificamente dai disegni della (almeno da me) sempre rimpianta Razziatrice (encomiabile, poi, l'aggancio alla continuity finale). E, in seconda battuta, all'enniana Un Solo Respiro, fresca e profonda storia (non-solo)romantica, zoppicante un pochino sul lato grafico a causa di un Mottura ruvido e non propriamente adatto, ma complessivamente molto pregiata.
    For now I've lost everything,
    I give to you my soul.
    The meaning of all that I believed before
    escapes me in this world of none.
    I miss you more

    (Genesis, Afterglow)
  • Sotto un Nuovo Sole e La Sindrome di Ulisse.
    La prima è l'apice di una trilogia che si pone come elogio di uno dei personaggi più complessi e malinconici di tutta la saga, e ci riesce molto bene.
    La seconda è un'ottima storia sul mare, le leggende, il coraggio... e l'atmosfera sottomarina, e i disegni della Razzi, rendono la storia meravigliosa, capace di intrigarmi anche ai tempi dell'uscita in edicola tramite due pagine di approfondimento pubblicate su "Topolino".
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  • Io invece quel Masta lì l'ho adorato! Il vignettone che apre Sotto un Nuovo Sole è da urlo. E ho adorato anche la conclusione anticlimatica E della trilogia E del personaggio della Dottoressa Xado, con quella bellissima scena finale, in sordina, con la doverosa battuta di un Pikappa poco protagonista delle vicende ma ottima controparte dell'emotività del lettore. Questa è stata una scelta, non solo registica, molto intelligente, si è cercato uno svolgimento di classe nei contenuti e nei modi invece di semplificare rendendo il Vecchio Mantello centro dell'azione e pompando inutilmente il sacrificio finale.

    Il secondo voto va a La Sindrome di Ulisse. Perché quel Paperino protagonista è fantastico, in due battute emerge un personaggio delineato benissimo: mi è sempre piaciuto tanto quel discorso sul rispetto e la comprensione quasi animalesca che Donald dimostra in materia (e si ricollega al finale in cui evita l'uso delle car-can). Bello poi l'equilibrio tra l'inizio lento e riflessivo e l'azione sfrenata del ritorno in costume, in modo da valorizzare entrambi gli aspetti del personaggio e della serie. Una storia emblematica insomma e poi oh, Artibani scrive proprio bene.
  • Un Solo Respiro perché sì. Mi piace davvero molto. E considerando tutto è anche quella che è riuscita meno a Enna in tutto PKNA e PK2. Ho detto tutto!
    Sotto un Nuovo Sole è sempre stata la mia preferita della trilogia di Xadhoom... e una delle mie preferite in generale. Premesso che considero ottimo il Masta, ammetto che in questa storia non mi ha proprio colpito né mi è piaciuto troppo... soprattutto perché mi sembrava onestamente "poco adatto" a questa storia. Però... però... come faccio a non votarla? Per votare lei ho scartato con un po' di dolore La Sindrome di Ulisse e Clandestino a Bordo (e probabilmente se mi ricordassi meglio Lontano Lontano, proverei dolore anche per quella, ma al momento dovrei rileggerla per proferir parola... :P), però sentivo di doverla votare.
  • Argh, finiscono nello stesso girone La Sindrome di Ulisse e Un solo respiro, due storie meravigliose, fra le mie preferite! Il problema è che nel girone c'è pure per intero l'intera trilogia di Xhadhoom, che posso non votare; all'epoca, infatti, mi lascio a mandibola spalancata questa cosa di una trilogia interna alla saga valorizzata, al contrario della bilogia del Razziatore, addirittura da una serie di tre copertine collegate fra loro e da un bollino che strizzava l'occhio a l'Episode I di Star Wars che poco tempo prima era uscito nelle sale di tutto il mondo. Peccato solo per le incoerenze tra le tre parti.
    Ad ogni modo, un voto alla trilogia lo devo dare. Scarto la storia centrale Lontano, lontano che non mi ha mai esaltato particolarmente; la prima invece, Clandestino a bordo mi esaltò eccome, tanto per la sceneggiatura artibanica, quanto per i fantastici disegni della Razzi-atrice. Però il voto lo voglio dare al raggiungimento del climax: Sotto un Nuovo Sole, storia epica, delicata, malinconica, sceneggiata magistralmente da Sisti e disegnata altrettanto magistralmente da Mastantuono (il problema non sono i suoi disegni ma casomai il fatto che la Trilogia non abbia una coerenza da punto di vista grafico). E poi una storia della Creditrice non l'avevo ancora votata.
    Rimane dunque un voto. Mi dispiace, e tantissimo, per Un solo respiro, che rappresenta uno degli esempi di filler che mi sarebbe piaciuto vedere più spesso nella serie, ma il voto lo do al La Sindrome di Ulisse, perché è una storia così atipica e così realizzata bene da risultare magistrale. Favolosi i disegni della Razzi, così come la coppia Centomo-Artibani, che fin dall'esordio ha fatto faville.
  • Sotto un nuovo Sole, voto che per quanto mi riguarda va alla trilogia, davvero bella. Non si poteva concludere meglio la vicenda di Xadhoom, personaggio che ha in se tutta l'epica che esprime in questo episodio.

    E Un solo respiro, storia che ho sempre amato molto. Ma molto molto. Disegni non eccellenti, è vero, ma comunque molto buoni, ed è ciò che deve essere un filler. Bello il personaggio di Jana, che si fa ricordare nonostante compaia solo qui.
    Lorenzo Breda
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  • La trilogia di Xadhoom. Per certi versi molto pompa, per altri un pastrocchio inenarrabile di errori e incoerenze anche pesanti. Come abbiano potuto portare avanti la serie cambiando in corsa il fatto che Xari potesse essere un coolflame/scienziato me lo sono sempre chiesto. E, sì, sono fra quelli che in effetti ha trovato un po' fuori tono i disegni del Masta. Clandestino a Bordo e Lontano Lontano li scarto subito, però non posso non votare Sotto un Nuovo Sole. Questo perché, anche se pasticciato, mette insieme tre concetti che all'epoca mi travolsero emotivamente a tal punto da finire quasi sotto una macchina mentre strabiliavo per strada. Ovvero il fatto che quel numero - poche storie - sia il finale di Pk (e quel che segue sia solo l'annata epilogativa), il fatto che abbiano compiuto l'intelligente e coraggiosa scelta di dare un finale dolceamaro alla protagonista e il fatto che si siano sbarazzati di Evron dandolo in pasto ai suoi schiavi liberati. Modo ottimo di annientare la specie, lasciando il massacro fuori scena.
    Poi ne devo votare un altro di quelli che sono i filler della fase epilogo. Cronaufragio via, che non siamo mica su Topolino. e via anche Agdy Days che è una follia che non sta né in cielo né in terra. Se la disputano Nella Nebbia, Un Solo Respiro e La Sindrome di Ulisse. Per prima cosa tagliamo via Un Solo Respiro, che mi piace meno. E tra i due contendenti vado DAVVERO in crisi. La Sindrome di Ulisse è poesia pura e uno dei miei preferiti in assoluto, anche perchè ci mostra un sacco di Paperino. Però Nella Nebbia nel suo venire subito dopo la fine di Evron e nel suo sfoggiare atmosfere da numero Zero (cosa che infatti abbiamo scoperto successivamente che in origine era), mi ha sempre comunicato l'esalto di un nuovo inizio, con nuovi segreti da scoprire legati alla Torre, un nuovo incarico commissionato da Paperone, un altro po' di Everett. Vada per Nella Nebbia. Che l'avevo detto io.

    Ah, ho sempre sognato di poter fare questo:

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  • La Trilogy si vota, chiaro. Devo solo capire come. Per prima cosa vedo se delle altre qualcuna è votabile. Agdy days no, Nella nebbia nemmeno: la prima contiene diversi elementi interessanti, ma amalgamati un po' così, con quei parallelismi un po' così, quel plot un po' così, che ha solo Macchetto che ha visto Genova; la seconda è un riempitivone neanche male, ma vabbè c'è di meglio. La sindrome di Ulisse è una bella storia, con tanta atmosfera...MA!...con PKNA c'azzecca poco, secondo me. Rimangono Cronaufragio e Un solo respiro. Dati in mio possesso: -la prima è una trollata sgangherata, la seconda è scritta e disegnata decisamente meglio; -io però preferisco i viaggi nel tempo agli esper; -però mi piacciono entrambe allo stesso modo, rientrano perfettamente nel filone che io chiamo "millenarista", con i complotti del governo e l'ordine mondiale e gli uomini in nero, quelle cose che quando le leggo mi ritrovo immediatamente nel 2000. I tre dati non mi bastano a prendere una decisione, quindi torno alla Trilogy, chè tanto uno dei tre episodes lo devo scartare per forza. E sicuramente scarto Clandestino a bordo, semplice prologone con in più l'erroraccio delle fiammelle, se vogliamo pareggiato dalla gag dell'albero e del cane, ma poco cambia, sempre semplice prologone rimane. Ecco allora Lontano lontano. Uhm, sì, mi piace. Motivi? Boh. I disegni. Il senso di lontananza. L'epos che cresce sottilmente. Le rivelazioni che arrivano zitte zitte. Beh, questo è votabile. Poi c'è Sotto un nuovo sole. I disegni. Il senso di lontananza. L'epos che arriva al culmine e deflagra. Le rivelazioni che arrivano zitte zitte. Il finale. Sì, anche questa è votabile. Rimane un ultimo dubbio: gli errori di coordinazione della Trilogy, che coinvolgono in particolare il terzo episodio. Inficiano il pathos, la leggibilità, l'affetto? No, per quanto mi riguarda decisamente no. Ok, un breve confronto fra i due episodes e il duo millenarista e la decisione è presa: Lontano lontano e Sotto un nuovo sole. Perchè la Trilogy si vota, chiaro. Basta solo capire come.
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    Ottimo lavoro.
  • Un solo respiro e La sindrome di Ulisse, senza manco pensarci un secondo. La prima è il mio PKNA preferito, ho adorato i disegni dinamici di Mottura e il personaggio di Jana, nonché tutto il caso un po' Fringe e un po' Alias. Una storia con un gran cuore, e forse il fatto che sia scollegata dalla trama principale me la fa apprezzare ancora di più, visto che è perfettamente estrapolabile.

    Poi c'è l'Artibani marinaresco. Lessi quella storia tanti anni fa e decisi che era una delle migliori avventure di Paperino di tutti i tempi, per testi e disegni, e la rilettura me lo conferma. Perché non dimentichiamoci che PK è anche e soprattutto Donald Duck, qui utilizzato al meglio. E poi le atmosfere di mare, tra villaggi e taverne, fanno sempre il loro maledettissimo effetto.

    Applausi.
  • Sotto un nuovo sole, perchè la Trilogia va votata almeno nel suo capitolo conclusivo, e poi La sindrome di Ulisse perchè sì!
  • Ho votoato Sotto un Nuovo Sole per premiare l'intera trilogia di Xadhoom, e Un Solo Respiro perchè, non c'è niente da fare, le storie di Enna mi piacciono troppo!
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Passano:
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    Sotto un nuovo Sole



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    La Sindrome di Ulisse
    (oh, era già chiuso da due giorni, eh)
    Lorenzo Breda
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