[Paul Rudish] Mickey Mouse Television Shorts

Prequel, sequel, midquel e spin-off: simbolo di un'epoca a basso costo fortunatamente conclusa. Eppure anche in questo mare un tesoro risplende, fatto di avventure paperose e di radure incantate. A cui aggiungere l'ottima, recente animazione stilizzata pronta a traghettarci verso un futuro luminoso...
  • c'è scritto in alto: special preview (penso sia quello più facilmente spendibile per farsi pubblicità)
  • Valerio ha scritto:Per quanto riguarda l'animazione televisiva, direi che ti sei dimenticato una certa parentesi Clubhouse che ha letteralmente affossato questi personaggi. Per quanto riguarda invece MMW e HoM, li amavo. Ma pur amandoli, si vedeva ad occhio nudo che erano un tipo di prodotto che cercava nostalgicamente di emulare un qualcos'altro di cinematografico, la cui qualità nell'animazione purtroppo non riusciva a venir riprodotta.
    ma che la disney possa diversificare i propri prodotti a me sta bene (lo fa anche nel fumetto: vedi Minni & Daisy...). Ma questo non significa che devono ripartire da zero con cartoni che cercano di essere ciò che non sono solo perchè tira la comicità slapstick e anche un pò irriverente di Cartoon Network!

    Mucca e Pollo è una cosa, sta bene nel suo delirio e se mi capita mi sganasso volentieri! Ma quando vedo Pippo che imita "Rosso senza braghe" o Topolino e Paperino che si fanno i dispetti nemmeno fossero Donato Fidato con Matteo Babbeo mi chiedo perchè la Disney sia l'unica casa che svilisce i propri personaggi storici? Eh sì dico svilire, perchè non puoi avere pg con così tanto background vergine, che aspetta solo di essere sfruttato, ed invece ti vengono a dire nel 2013 "Sai che c'è? di topolino fottesega... che rimanga a marcire nel ruoletto delle baruffe simpatiche e dei balletti anni '30!" è come se la DC avesse incatenato Batman al simpatico panzone di Adam West con tanto di spray anti-squalo!

    Nessuna casa editrice lo fa! La Warner ha anche fatto 2 film in CGI usciti al cinema coi suoi pg storici, la Mirage ad intervalli regolari ripropone le Tartarughe Ninja (una frittole invecchiata male, una ottimona che segue il fumetto originale e adesso una terza incarnazione via di mezzo tra le 2), la Marvel già prima dell'acquisizione della Disney aveva rilanciato i propri personaggi in un mondo dove il media fumetto è tenuto in gran conto in un misto tra nerdismo ed innovazione...

    Santa pazienza! Se vuoi fare per i 5enni "Bear nella grande casa blu" con Topolino & co. sei libera di farlo. Ma al contempo dovresti educarli dicendogli "Toh, guarda che questa è solo una visione addolcita, loro hanno grandi potenzialità..."
    Non meravigliamoci se 25 anni dopo la gente ancora si ricorda di DuckTales, forse l'UNICA volta in cui la Disney ha pensato che forse oltre i balletti e le gag slapstick si potesse osare!
  • Un discorso molto bello, giusto e idealista. Ma che non tiene conto di una cosa molto semplice. In USA i fumetti sono sconosciuti. La percezione che ha il pubblico di questo cast è ciò che hai visto nei corti, e al massimo nelle serie tv. Punto.

    Ci sono stati frequenti casi di bimbi che all'uscita del nuovissimo remake del videogioco di Duck Tales si chiedevano chi cavolo fosse quel papero vecchio che non sembrava Paperino. E questo dovrebbe darti la misura delle cose.
    Dopo l'immenso passo indietro rappresentato dalla Casa di Topolino, che ha allevato un'intera generazione a credere che Topolino fosse quella roba lì, adesso la prima cosa da fare è ridimostrarne l'appeal e l'universalità. Non è colpa di questi corti qui se ogni tot la dirigenza fa fare Game Over agli standard characters e bisogna ricominciare a costruirli da capo.

    Questo è un ottimo primo step. Il secondo sarà il nuovo materiale WDAS, e poi, solo dopo un'altra manciata di passaggi intermedi, potrai anche solo sperare di rivedere in movimento personaggi meno ovvi quali Zio Paperone o i Bassotti.
  • Altri due!

    New York Weenie


    Yodelberg


    Continuo a trovarli deliziosi, con dei tempi comici da paura e degli sfondi incredibili.
  • Per non parlare delle espressioni.
  • Mickey in New York Wennie è qualcosa di fenomenale XD, stavo ridendo per tutto il tempo.
  • Basta ho deciso: questa è la miglior cosa che sia mai capitata al topo in animazione dai tempi del Cervello in Fuga!

    @Andrea87: Io la vedo così: per me Mickey è appena rinato. Nel senso che la Disney sta cercando di tornare alle origini in termini di "personalità", non di stile d'animazione, perché quello stile è per l'appunto datato.
    Anche Twisted Tales of Felix the Cat si rifaceva al periodo in b/n ma i tempi e lo stile erano modernissimi, e non mi si venga a dire che gli Animaniacs, grande omaggio a varie annate animate, non avesse nulla di moderno nei tempi e nei personaggi (qualcuno mi trovi dei Mignolo e Prof. degli anni 40). I Mickey Mouse Works pure erano innovazione, voglia di recuperare lo spirito c'era, ma mica i corti erano i medesimi del passato (e a ben guardare già si prendevano più libertà di quante non ve ne fossero allora).
    Qui certamente si nota molto di più il nuovo, anche grazie allo stile molto particolare, tuttavia il personaggio quello è, è il mondo attorno a lui che è cambiato, e non parlo solo di quello animato. Insomma, vedila come se Topolino fosse stato creato l'anno scorso (e sinceramente, se così fosse stato, mi avrebbe conquistato alla grande), e prendila come un nuovo modo di (ri)vivere un personaggio che conosci da una vita.
  • Mah. Grotteschi, estremi, rozzi, volgarotti, demenziali. Non mi piacciono troppo. Vero che la Disney degli albori era umoristica e sbarazzina ma qui siamo ad un altro livello: non credo che uno Yeti con le caccole colanti sia il mio ideale di estetica disneyana, porca miseria.

    Per il resto trovo i tempi comici e l'umorismo piuttosto azzeccati, con sfondi e trovate grafiche molto artistiche. Ma andiamoci piano con tutte queste lodi sperticate: dopo anni di bambinate televisive questa qui è una ventata d'aria nuova, ma è come cenare in un delicato ristorantino francese con puzza di cacca di mucca nell'aria. Effetto stridente.
  • Sì vabbè Eddy tu però devi un po' smetterla con questa mania delle cartoonate estreme :P
  • Per riprendere il discorso di Andrea87:
    Non ho niente contro questi corti, ma nel campo delle produzioni televisive in effetti la Disney dovrebbe davvero darsi una svegliata. Dei personaggi così le altre case se le sognano, dovrebbero essere loro a crearsi personaggi ad hoc tipo Phineas e Ferb, pochi altri si prestano a delle trame con della vera sostanza.
    Un serie tv sarebbe il naturale sbocco odierno per quello che una volta erano i cortometraggi, con una durata pressocché infinita, tra storie a fumetti e possibilità che i personaggi offrono.
    Con i budget abituali che oggi la Disney stanzia per questi prodotti, potrebbe venire un prodotto dall'animazione molto buona - cosa che secondo me è mancata a Duck Tales - che in ogni caso per quei tempi era di qualità, considerando anche l'inesperienza che si aveva con la TV.
    Questi corti non danneggiano i personaggi, però nemmeno rimangono in testa. Sono quasi più un divertimento degli animatori che altro. Che a proposito, chi sono? Studi di animazione casuali dell'oriente?
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Donald Duck ha scritto:Per riprendere il discorso di Andrea87:
    Non ho niente contro questi corti, ma nel campo delle produzioni televisive in effetti la Disney dovrebbe davvero darsi una svegliata. Dei personaggi così le altre case se le sognano, dovrebbero essere loro a crearsi personaggi ad hoc tipo Phineas e Ferb, pochi altri si prestano a delle trame con della vera sostanza.
    Falso. Semplicemente ed enormemente falso. La Warner, per esempio, ha il pantheon più incredibile che si sia mai visto in animazione, eppure le serie vergini di Cartoon Network hanno permesso a tanti nuovi registi di emergere con nuove idee e nuovi personaggi che si sono meritati di diritto elogi e plausi da pubblico e critica. Questa stessa politica, ai tempi di Duck Tales, ha permesso a Disney di tirar fuori quella roba straordinaria che era Gargoyles, e, più recentemente, l'ottima serie Gravity Falls (che sta andando alla grande e se qualcuno si degnasse di vederla si renderebbe conto di quanto cavolo vale). Non si può avercela col nuovo solo perché pare offrire meno sbocchi al classico (che poi è 'na cazzata, i personaggi classici il loro rinnovato successo lo hanno avuto eccome, in Disney con gli stracitati Mickey Mouse Works e la House of Mouse, e in Warner con la bella Duck Dodgers e la valida Looney Tunes Show), specie quando il nuovo delle qualità dalla sua ce le ha.
    Un serie tv sarebbe il naturale sbocco odierno per quello che una volta erano i cortometraggi, con una durata pressocché infinita, tra storie a fumetti e possibilità che i personaggi offrono.
    Con i budget abituali che oggi la Disney stanzia per questi prodotti, potrebbe venire un prodotto dall'animazione molto buona - cosa che secondo me è mancata a Duck Tales - che in ogni caso per quei tempi era di qualità, considerando anche l'inesperienza che si aveva con la TV.
    E qui si può essere molto più d'accordo, ed è una cosa che ripetiamo tutti da una vita (non sai quanto ho sbandierato il sogno d'una serie gialla con Topolino ai bei tempi...), ma tieni anche conto che Duck Tales giocava su un campo mai affrontato in animazione da quei personaggi e che attingeva ad un materiale molto celebre e celebrato anche dall'appassionato medio, cosa che invece non può essere detta per la maggior parte della restante produzione fumettistica. Insomma sarebbe bello, ma sarebbe comunque un modo differente di gestire i personaggi animati, perché i fumetti sono un elseworld più che un corretto adattamento cartaceo.
    Questi corti non danneggiano i personaggi, però nemmeno rimangono in testa. Sono quasi più un divertimento degli animatori che altro.

    Fanno ciò che i cortometraggi fanno dalla notte dei tempi: intrattenere lo spettatore, punto. E se l'animatore non si diverte è perché s'è ritornati ai tempi di He-Man, questo ricordatelo sempre.
    Che a proposito, chi sono? Studi di animazione casuali dell'oriente?
    Studi orientali una ceppa, l'animazione è canadese. Il team americano al 100%.
    Vito ha scritto:Mah. Grotteschi, estremi, rozzi, volgarotti, demenziali. Non mi piacciono troppo. Vero che la Disney degli albori era umoristica e sbarazzina
    L'animazione disneyana non era "sbarazzina", si concedeva pochissimi limiti, e non solo per Iwerks, come si potrebbe credere, ma anche per volontà dello stesso Walt, che da giovine era tanto scurrile da far vergognare Lily, allora ancora fidanzata, ad ogni uscita serale. Julius e Alice erano dei combina guai spesso anche sadici, Oswald era un arrapato che si concedeva più d'una gag sconcia, e Mickey pure se ne fregava del dolore altrui per raggiungere i suoi scopi. Col tempo Walt e combriccola si regolarono molto, vuoi perché probabilmente volevano aggiungere dei messaggi positivi ai loro corti, vuoi perché, ovviamente, un'opera meno "cattiva" la vanno a vedere le famiglie, non solo i ragazzotti.
  • Vito ha scritto:Mah. Grotteschi, estremi, rozzi, volgarotti, demenziali. Non mi piacciono troppo. Vero che la Disney degli albori era umoristica e sbarazzina ma qui siamo ad un altro livello: non credo che uno Yeti con le caccole colanti sia il mio ideale di estetica disneyana, porca miseria.
    direi che hai sintetizzato il mio pensiero. Nemmeno nel "cervello in fuga" si sono raggiunti mai certe vette di trivialità, e sì che quel corto si poteva prestare a cose simili!!!

    tra l'altro dopo i primi 2 corti comunque nel complesso direi ben ponderati e comunque geniali nella loro strambezza, adesso questi ultimi 2 sono scaduti nelle fissazioni slapstick: da una parte Topolino che rincorre uno wurstel (ma perchè? è uno wurstel! -_- ), dall'altra cerca di evitare le valanghe ad ogni costo e tutto gli va contro compresa la ormai famosa gag fantozziana del bevitore di birra che rutta e fa venire giù la montagna... al prossimo giro che c'è? "Fantocci, VENGHIIII!"???

    un corto slapstick bello è quello di Rapy dove non c'è la fissazione di riacchiappare gli anelli seppure la trama si basi su questo, non l'inseguitore del wurstel lurido con tanto di Pippo baldracca! di disney vedo sempre meno...

    Valerio ha scritto:Ci sono stati frequenti casi di bimbi che all'uscita del nuovissimo remake del videogioco di Duck Tales si chiedevano chi cavolo fosse quel papero vecchio che non sembrava Paperino.
    ecco perchè il popolo bue va educate e non accontentato. Dagli una versione televisiva del "segreto di Macchia Nera" e poi vediamo se vanno ancora dietro al pippo puzzone o al topolino alpinista... poi senti le lodi sperticate alla disney che osa come ai tempi dei Gargoyles e non va più dietro a principesse e canzonette...
  • @Eddy: Sì ma ciò nonostante la filosofia disneyana è mutata fino ad abbracciare tutt'altro stile, che è un po' il simbolo stesso di Walt (e non parlo dell'infantilizzazione stucchevole). Ci sta che all'inizio era tutto un buttarla sulla satira, sulle gag sconce etc, ma rendiamoci anche conto che erano gli anni 20 e il tutto aveva il sapore ingenuo dell'epoca. Oggi uno Yeti con le caccole e le unghione non mi sembra erede di quell'epoca, ma soltanto un ammiccamento evitabile che oltretutto non parodizza un bel niente.

    Se queste robette da 3 minuti che paiono lontane cugine di Ren e Stimpy ci sembrano la cosa migliore che sia accaduta a Topolino dai tempi del Cervello in Fuga, forse dovremmo riflettere un momento e renderci conto che qualcosa lì alla Disney andrebbe ripensata del tutto.
  • Vito ha scritto:Se queste robette da 3 minuti che paiono lontane cugine di Ren e Stimpy ci sembrano la cosa migliore che sia accaduta a Topolino dai tempi del Cervello in Fuga, forse dovremmo riflettere un momento e renderci conto che qualcosa lì alla Disney andrebbe ripensata del tutto.
    O forse dovremmo semplicemente accettare il fatto che i tempi son cambiati e che un'opera di svecchiamento, deve, per l'appunto, svecchiare. Ma s'è capito che il problema sta alla base, e che è proprio la base dell'operazione a non piacervi. Se non vi prende lo stile vecchio/moderno e lo humor irriverente (che dico e ripeto è solo l'evoluzione di quanto s'è visto dagli anni '20 in su), cercare di convincervi della sua validità è come cercare di convincere uno che detesta le canzoni nei film ad apprezzare un musical.

    E comunque c'è poco da starci a rigirare, lo stile e le gag sono sicuramente un azzardo (e sono d'accordo sul fatto che Yodelberg sia fin'ora il meno riuscito della combriccola), e come azzardo possono piacere o meno, ma sono un azzardo che secondo il sottoscritto c'ha regalato un Topolino che può finalmente tornare alla carica e imporsi nell'immaginario del pubblico come un personaggio che FA RIDERE (perché Mickey è stato la faccia noiosa della Disney per un bel po'). Volevate l'emozione? Ve l'hanno data per un sacco di tempo e ve la ridaranno in futuro, ma se prima 'sto sorcio benedetto non riesce a ritrovare un minimo di credibilità animata non otterremo un bel nulla dal suo sfruttamento (americano) se non i soliti gadget.
  • Io adoro questi corti, certo non hanno niente a che fare con l'immaginario collettivo che ha la gente su Mickey, ma cavolo se divertono e fanno ridere, e la cosa che ti far piegar in due è che proprio quel Mickey Mouse che fino a ieri parlava come un cretino davanti ad un pubblico invisibile per aver un gadget magico. I peronaggi -in particolari Mickey e Minnie- li adoro, su Minnie non so perché mi è parsa anche più "femminile" e aggrazziata rispetto al passato, forse per il contrasto di un nuovo Mickey finalmente maschio cacchio! [spoiler]L'entrata in scena a cavallo di un Leone è una delle cose più epiche che ho visto, ci mancava solo l'assolo metal ed era tamaraggine pura.[/spoiler] .
    Serve svecchiare, serve far ricordare questi personaggi che sono fatti per ridere e serve ridar luce a Mickey che era lui che guidava la baracca un tempo prima che diventasse una macchietta all'ombra di Goofy e Donald. Il terrore di dover lavorare con il "figlio" di Walt finalmente è finita e si vede che una nuova generazione vuol far ricordare questo personggio che sicuramente era il loro idolo da piccoli. Cavolo voglio vederci un film animato poi dopo questa prima stagione, tipo che vanno tutti insieme ad un parco giochi. :elio:
  • Ma se devono essere giudicati come tappa necessaria per avere del bello (ma bello vero) futuro, allora ok, datemene pure altri 100. Ciò nonostante giudicati come opere a sé non li trovo nulla di particolarmente rilevante, né da un punto di vista umoristico (fanno ridere? C'è di meglio tipo ovunque) né dal punto di vista artistico (bei disegni e sfondi ma nulla di trascendentale). Poi oh, basterebbe che lì alla Disney si ricordassero che per fare bei cartoni con questi bei personaggi non serve far addormentare il pubblico di noia bambinesca o estremizzare con rutti e caccole: basta semplicemente fare roba bella con uno zinzino di spessore.
  • Sono rilevanti, invece.

    L'animazione limitata funziona molto bene, gli sfondi funzionano anche meglio, l'umorismo coi suoi tempi funziona ottimamente, e la caratterizzazione di Mickey è praticamente un inedito che porta a ricostruirlo totalmente e a darne finalmente la giusta percezione. Sul politically uncorrect direi che non vedo alcun problema, nulla di troppo scandaloso, né di mai visto prima. Fa ridere.

    Per cui c'è arte, per quel che mi riguarda. E non ce n'è mica poca.

    Poi può urtare lo stile, e ok. Ma nel complesso it works, e pure bene.

    Ah paradossalmente per me il meno riuscito è New York Weenie mentre ho adorato Yodelberg, l'ho trovato proprio azzeccato come tempi comici, commento musicale e, sì, molto bello pure lo Yeti, nel suo essere grottesco.
    Dipende sempre da ciò che si sceglie di fare, e per quel che mi riguarda l'obiettivo direi che è preso in pieno.
  • Non mi dispiaciono affatto sti nuovi corti, niente di straordinario, per carità, ma è un bel modo di riutilizzare i personaggi, poi se questo può servire a ridare lustro al cast disneyano agl'occhi del pubblico, ben venga, ma come sforzo lo trovo più che apprezzabile!
  • Vito ha scritto:Mah. Grotteschi, estremi, rozzi, volgarotti, demenziali. Non mi piacciono troppo. Vero che la Disney degli albori era umoristica e sbarazzina ma qui siamo ad un altro livello: non credo che uno Yeti con le caccole colanti sia il mio ideale di estetica disneyana, porca miseria.
    Wut... ho visto "Croissant au triomphe" e non capisco come fai a vederci del grottesco e del demenziale °___° se gli altri sono sulla falsa riga di questo devono essere parimenti adorabili!
  • Torna a “DisneyToon Studios e Affini”