[Paul Rudish] Mickey Mouse Television Shorts

Prequel, sequel, midquel e spin-off: simbolo di un'epoca a basso costo fortunatamente conclusa. Eppure anche in questo mare un tesoro risplende, fatto di avventure paperose e di radure incantate. A cui aggiungere l'ottima, recente animazione stilizzata pronta a traghettarci verso un futuro luminoso...
  • Nei cartoni anni '20 c'era spesso la gag con la latrina, il personaggio con le brache calate, situazioni "popolari" di grana grossa.

    In questi corti c'è lo stesso spirito, l'attrazione tra Mickey e Minnie è "fisica", non "platonica", l'ironia è "carnale" non "astratta".

    Rimango dubbioso sulla opportunità di adottare uno stile grafico così deforme, così volutamente sgradevole, ma non posso assolutamente criticare la base concettuale, che è Disney all'ennesima potenza
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Eddy ha scritto: Falso. Semplicemente ed enormemente falso. La Warner, per esempio, ha il pantheon più incredibile che si sia mai visto in animazione, eppure le serie vergini di Cartoon Network hanno permesso a tanti nuovi registi di emergere con nuove idee e nuovi personaggi che si sono meritati di diritto elogi e plausi da pubblico e critica. Questa stessa politica, ai tempi di Duck Tales, ha permesso a Disney di tirar fuori quella roba straordinaria che era Gargoyles, e, più recentemente, l'ottima serie Gravity Falls (che sta andando alla grande e se qualcuno si degnasse di vederla si renderebbe conto di quanto cavolo vale). Non si può avercela col nuovo solo perché pare offrire meno sbocchi al classico (che poi è 'na cazzata, i personaggi classici il loro rinnovato successo lo hanno avuto eccome, in Disney con gli stracitati Mickey Mouse Works e la House of Mouse, e in Warner con la bella Duck Dodgers e la valida Looney Tunes Show), specie quando il nuovo delle qualità dalla sua ce le ha.
    Non ho proprio nulla contro il nuovo, che ha infatti portato a tante belle cose come tu dici, il succo del mio discorso è: se hai dei grandi personaggi poco sfruttati e stranoti a livello mondiale, perché non dare più possibilità a questi piuttosto che accantonarli per dare spazio solo ad altro?
    Eddy ha scritto: E qui si può essere molto più d'accordo, ed è una cosa che ripetiamo tutti da una vita (non sai quanto ho sbandierato il sogno d'una serie gialla con Topolino ai bei tempi...), ma tieni anche conto che Duck Tales giocava su un campo mai affrontato in animazione da quei personaggi e che attingeva ad un materiale molto celebre e celebrato anche dall'appassionato medio, cosa che invece non può essere detta per la maggior parte della restante produzione fumettistica. Insomma sarebbe bello, ma sarebbe comunque un modo differente di gestire i personaggi animati, perché i fumetti sono un elseworld più che un corretto adattamento cartaceo.
    Quanta gente che ha guardato Duck Tales (negli USA, poi) sapeva che un certo episodio era la riproposizione di una storia di Barks? Non penso sia questo un deterrente alla creazione di una nuova simile serie animata... mi puoi anche adattare un Martina scombiccherato, se la storia funziona funziona. O creare del tutto materiale nuovo con uno spirito diverso dal fumetto a cui siamo abituati, ma che abbia pur sempre sostanza.
    Eddy ha scritto:
    Questi corti non danneggiano i personaggi, però nemmeno rimangono in testa. Sono quasi più un divertimento degli animatori che altro.

    Fanno ciò che i cortometraggi fanno dalla notte dei tempi: intrattenere lo spettatore, punto.
    Vabbè, che ragionamento è? Se vogliamo difendere questo prodotto a priori diciamocelo subito. Comunque "Donald's dilemma" non sarà come uno scritto di Shakespeare, ma senza dubbio mi lascia di più di questi mini - corti.
    Eddy ha scritto:
    Che a proposito, chi sono? Studi di animazione casuali dell'oriente?
    Studi orientali una ceppa, l'animazione è canadese. Il team americano al 100%.
    Non intendevo denigrare, sapevo che erano stati chiusi tutti gli studi di animazione extra - WDAS, per cui mi è venuto logico pensare a qualche appoggio esterno.

    Per finire: a quanto pare gli entusiasti di questi li vedono come una ventata d'aria fresca per gag, spirito e caratterizzazione di Mickey... a mio parere i Mickey Mouse works svolgevano lo stesso compito in maniera anche migliore. Lì Topolino era sbarazzino, demenziale, simpatico e buffo, il tutto in una maniera più elaborata e meno infantile che qui.
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • I MMW erano lodevoli, sì. Erano potenzialmente un progetto più interessante e ammirevole di questo.
    Ma c'era il "problemino" che all'epoca l'animazione televisiva veniva fatta "normalmente" e quindi si scontrava per forza di cose con il contraltare cinematografico dei WDAS, e soffriva il confronto.

    Qui siamo su un altro piano. L'animazione flash, come ho detto anche in chat poco fa, è uno sballo per realizzare della buona limited animation. Questo perchè la limited è una tecnica che si basa sul tenere ferma parte della figura e muoverne solo alcuni particolari, sottolineando il contrasto con comicità. E il flash permette di ottenere effetti stranianti mai visti prima, giocando molto sulla resa animata di personaggi, sfondi e quant'altro.

    Insomma, questi corti si sono scelti un terreno di gioco tutto loro nel quale poter dire la propria, in termini artistici. Hanno trovato il modo di non dover patire alcun confronto e stanno giocando una partita che potrà anche non piacere, ma la stanno giocando a pieno regime.

    Insomma, avete presente i pony? Ecco, stesso identico discorso.
  • A questo punto mi sa che si scende nel gusto personale. Per quanto non mi lasciasse a bocca aperta l'animazione dei MMW, era comunque più che accettabile, anche nella sua carica di comicità, ben sapendo che non posso aspettarmi da un prodotto televisivo una qualità da "Canto di Natale di Topolino". Una "danza dei Pippi" se li magna a colazione 'sti corti!
    Timido postatore e finto nerd.

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  • Donald Duck ha scritto:Una "danza dei Pippi" se li magna a colazione 'sti corti!
    La Danza dei Pippi è certamente un bell'omaggio alle Silly Simphony, ma non si avvicina per niente ai corti come comicità, ed è pure animata malaccio.

    D'altra parte, gli MMW e questi corti, sono due operazioni differenti che si rifanno a due periodi diversi. I Mickey Mouse Works hanno palesemente in testa la fine degli anni '30 e i '40, mentre i corti ritornano agli anni '20 e inizio '30. E' proprio uno stile differente, ma laddove i MMW erano una buona prova nella messa in scena dei personaggi (e come rilancio hanno funzionato o non avremmo avuto HoM), purtroppo inevitabilmente fallimentari per quanto riguarda l'animazione, i corti, sfruttando il flash e un design meno devoto ai particolari, si può concedere una qualità d'animazione superba per la media della TV.
  • In effetti è esattamente questo che intendevo. Una "Danza dei Pippi" vuole essere più "nobile", suntuosa, ma inevitabilmente non ce la fa e mostra i limiti del mezzo scelto, mentre questi corti usando il flash riescono ad essere al top nella loro resa estetica minimalista.
  • Io tanti limiti non ce li vedo, è animazione televisiva ma non mi sembra così scadente, il suo dovere lo fa, raccontanto la storia e non svilendo nulla. Secondo me almeno "ci ha provato", e con risultati sufficienti.
    Ultima modifica di Donald Duck il martedì 02 luglio 2013, 15:42, modificato 1 volta in totale.
    Timido postatore e finto nerd.

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  • Donald Duck ha scritto:Io tanti limiti non ce li vedo
    è animazione televisiva ma non mi sembra così scadente
    Dicendo così li hai confermati tu stesso quei limiti, no?
  • Valerio ha scritto:
    Donald Duck ha scritto:Io tanti limiti non ce li vedo
    è animazione televisiva ma non mi sembra così scadente
    Dicendo così li hai confermati tu stesso quei limiti, no?
    Non è che animazione televisiva = zero qualità a prescindere.
    E non è che per raccontare una storia, soprattutto se demenziale come quella, ci voglia per forza un'animazione WDAS da sbavo, se è comunque fatta un minimo decentemente e vedo che c'è della qualità in quel che mi viene narrato, io sono anche a posto così.
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Donald Duck ha scritto:
    Valerio ha scritto:
    Donald Duck ha scritto:Io tanti limiti non ce li vedo
    è animazione televisiva ma non mi sembra così scadente
    Dicendo così li hai confermati tu stesso quei limiti, no?
    Non è che animazione televisiva = zero qualità a prescindere.
    E non è che per raccontare una storia, soprattutto se demenziale come quella, ci voglia per forza un'animazione WDAS da sbavo, se è comunque fatta un minimo decentemente e vedo che c'è della qualità in quel che mi viene narrato, io sono anche a posto così.
    per meglio dire: se dietro c'è una buona trama si può sopperire parzialmente anche alla qualità visiva. Non me ne faccio niente di uno sfondo da favola se poi vedo "Topolino che insegue uno wurstel lurido"... L'ideale è avere entrambi, ma una buona sceneggiatura deve avere la precedenza!
  • Io sti' corti li adoro! Ogni cosa, caratterizzazioni, gag, animazioni....
    Per tutti coloro che li trovano volgarotti e rozzi.. ma avere presente Plane crazy? Mickey è anche questo!

  • Ma anche senza scomodare Plane Crazy, a tutti coloro che sono rimasti scandalizzati dalla salsiccia. Ma avete presente The Karnival Kid?

  • Mah, corti simpatici frizanti lodevoli slapstick. Spassosi e semplici, rapidi ed efficaci, fanno ciò che devono fare, divertire e ringiovanire il topo.

    L'animazione è buona nella sua semplicità, gli sfondi davvero belli, i personaggi si muovono bene, ottimo Paperino. Insomma, in attesa di sceneggiature più elevate e di tempi più lunghi, direi che questo va bene.

    E comunque, Topolino che inciampa in una forchetta (una forchetta?!) nel corto del wurstel è un'idea deliziosamente helzappoppin!
  • Vii ha scritto:Insomma, in attesa di sceneggiature più elevate e di tempi più lunghi, direi che questo va bene.
    il problema è che attenderemo invano... è 80 anni che attendiamo qualcosa di più profondo e MAI (o quasi...) abbiamo avuto qualcosa di diverso.

    Semplicemente se avranno successo continueranno su questa falsa riga, altrimenti chiudono tutto e bon, tra 10-15 anni ci riproviamo con balletti e baruffe allegre!
  • A me i corti non dispiacciono, due riflessioni:

    - a me il look dei personaggi e la forte caratterizzazione/ambientazione di ogni corto mi fanno pensare che sia stato pensato per sfruttarli per una serie di gadget che possano spopolare. Forse i vertici Disney non ne possono più di vendere Winnie the Pooh con addosso un costume da panda, da rana, da cocomero, e vogliono riportare in auge i personaggi tradizionali.

    - ma questo sporco/politically uncorrect... ci ricordiamo che tutti amano Paperino e snobbano Topolino perché ne hanno un'immagine da odioso perfettino? Questo potrebbe essere il modo per renderlo appetibile a un target più ampio e far uscire "il topo da cui tutto è cominciato" dalle retrovie in cui si era infilato per "colpa" dei personaggi arrivati dopo.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto:A me i corti non dispiacciono, due riflessioni:

    - a me il look dei personaggi e la forte caratterizzazione/ambientazione di ogni corto mi fanno pensare che sia stato pensato per sfruttarli per una serie di gadget che possano spopolare. Forse i vertici Disney non ne possono più di vendere Winnie the Pooh con addosso un costume da panda, da rana, da cocomero, e vogliono riportare in auge i personaggi tradizionali.
    ah allora... se l'obiettivo è rifilare magliette e gadgettume vario con Minni a gente che pensa che si chiama Topolina allora gli si può senza dubbio dire "Bene bravi bis!"
  • Valerio ha scritto: la caratterizzazione di Mickey è praticamente un inedito che porta a ricostruirlo totalmente e a darne finalmente la giusta percezione.
    'spetta, però. Il Topolino giusto lo avevamo già dagli anni '90. Era quello del cervello in fuga e delle storie di Faraci: il Topolino serio, buono, giusto, ma capace di folleggiare e dire scemate quando però era tempo di farlo. Una splendida via di mezzo.
    In questi nuovi corti, per quanto siano deliziosi, la via non è più di mezzo ma spostata decisamente verso l'assurdo. E sì che il Topolino irriverente c'era già, ma se poi s'era deciso di migliorarlo e completarlo caratterialmente un motivo ci sarà stato. Nel cervello in fuga Topolino diventa selvaggio e sbracato in modo logico, nel corto del wurstel sclera senza un perché. Insomma, quel Topolino lì è una pietra di paragone che questo Topolino qui non supera imho.
    Per il resto sono corti decisamente belli, anche se le gag con i rutti sono proprio vecchie e sorpassate. Inventarsi qualcosa di nuovo, autori, dai. Oppure astenersi.
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    Ottimo lavoro.
  • A parte che il Topolino di Faraci e quello del Cervello in Fuga (a cui fanno seguito i MMW) sono due "progetti" assolutamente indipendenti e neanche così collimabili in una visione comune del personaggio, ti dico anche io che il miglior Topolino di sempre l'avevamo avuto in quella serie tv. Era allegro, giocoso, tenero, guizzante.

    Ma qui serve altro, qualcosa di graffiante, qualcosa che resti in mente e che spacchi tutto. Veniamo dalla clubhouse, quindi serve riequilibrare un po' le cose. Sorvolando sul fatto che il topo scorretto e oswaldesco ha un perché tutto suo. Non dico di farne l'unico Topolino, ma è un Topolino a cui non rinunciare, perché può solo fare bene.
  • Se per "darne finalmente la giusta percezione" intendevi la necessità di riportare equilibrio dopo clubhouse, allora sì, sono d'accordo con quella frase.
    Sul resto sono già d'accordo (benché secondo me il Topo del cervello in fuga e quello di Faraci (e in generale quello a lui affine realizzato in italia in quegli anni), pur indipendenti, sono collimabili in un "Topo anni '90" che imho è la sua versione perfetta e più completa).
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    Ottimo lavoro.
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