[Shorts] Mickey Mouse

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Da Tumblr, model sheet di Orazio per "Get a horse"

    http://oi42.tinypic.com/2r6nmnm.jpg
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Tra parentesi, sarebbe anche l'85° anniversario dell'esordio di Steamboat Willie...
  • Blogindiewire per festeggiare il compleanno di Topolino dedica uno speciale a Get a Horse, con tanti retroscena goldberghiani!

    Inoltre abbiamo pure un'immagine nuova e...una clip. Attenti però, sono i primi secondi del corto!

    Immagine

  • Valerio, ma come caspita trovi questi link?
    Ottimo
  • Navigando.
  • Yaaar grande Valerio, ma vedendo la clip mi rendo conto che è molto falsata la notizia del corto ricostruito. Le animazioni si vede lontano un miglio che sono moderne.
  • Eh, invece guardando l'immagine non ce ne accorgevamo.

    (ho sostituito la clip con una più lunga trovata nel web)
  • Zenox ha scritto:Yaaar grande Valerio, ma vedendo la clip mi rendo conto che è molto falsata la notizia del corto ricostruito. Le animazioni si vede lontano un miglio che sono moderne.
    UN CORNO!

    La mimesi stilistica è PER-FET-TA, sembra davvero un corto anni '30 (se non fosse per Mickey con le scarpe e senza guanti), sembrerebbe davvero un cartoon d'epoca, basta vedere Orazio in direzione della camera da presa, animato in modo "gommoso" come da "stile Iwerks".

    Certe gag, soprattutto le mammelle di Clarabella, denotano un approccio più moderno, ma anche all'epoca Disney non si faceva scrupolo di mettere gag triviali e popolane, quindi l'illusione, a un occhio smaliziato, appare valida.

    Del resto le deformazioni, le orecchie di Topolino, sollevate a mò di cappello, la gamba usata come scaletta, il tratteggio dello sguardo lubrìco di Bambadilegno, sono tutte gag tipiche dell'epoca d'oro.

    Davvero un lavoro pazzesco.
    Approvo incondizionatamente :oO:
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Provo anch'io a dire la mia.
    Per quanto riguarda l'aspetto grafico, la somiglianza con i characters anni '30 è davvero stupefacente. Chiunque, penso, con un fermo immagine non saprebbe distinguere il Topolino di Iwerks da quello di oggi.
    E anche le gags sono favolose, con quell'uso del corpo che si smonta e rimonta, con oggetti che assumono vita propria, ecc...
    Quindi fin qui sono d'accordo con FaGian.

    Ma non me la sento di condannare in toto l'affermazione di Zenox: le animazioni non si vede lontano un miglio che sono odierne. Ma sì, si nota.
    Se da un lato abbiamo Topolino che si toglie le orecchie tipo cappello, o un Orazio che cammina verso di noi con dietro tutto lo sfondo animato frame dopo frame (tipiche cose a la Iwerks), dall'altro abbiamo anche una notevole finezza nell'uso dello stretch e sketch, tecnica che avrebbe avuto i suoi picchi maggiori grazie ai Nine Old Men. Ma ancora tale tecnica non era stata "dottrinizzata" e assimilata, era tutto estremamente più grezzo e impreciso. Cosa che non vediamo nelle animazioni di Henn e Goldberg.
    Una delle prime cose che mi ha fatto pensare "si capisce che è un prodotto odierno" è stato Topolino che balza dentro le sue brache: un movimento troppo fluido, troppo preciso, con i pantaloncini che si allargano mentre il topo vi entra dentro. Sempre a proposito dello stretch e sketch, anche quando Clarabella salta nel carro si nota un'animazione ricercata, pulita, oserei dire perfetta.

    In soldoni, sì, all'apparenza sembrerebbe un corto miracolosamente ritrovato. Ma analizzando le animazioni e i movimenti, la differenza con Iwerks si nota. Perchè quello di oggi, gioco forza, è fatto meglio.
  • Ha ragione brigo.

    La mimesi stilistica c'è, ma chiaramente non inganna certo un occhio smaliziato. Clarabella che balza nella paglia con quell'effetto dinamico squash & stretch è un segnale evidentissimo, come anche la espressioni di Pietro, incredibilmente moderne.

    Non è un problema, chiaramente, anzi questo continuo illudo/disilludo è una delizia per ogni cultore, ma di certo non parlerei di perfezione totale nella mimesi.
  • Sì, intendevo squash e stretch, non riesco mai a ricordarmi il nome correttamente! :cazz:
  • Resta il fartto che bisogna avvicinarsi un po' più di "un miglio", per notare queste "sbafature".

    Per me l'illusione di corto d'epoca è molto forte, e solo certi dettagli da cercare col lanternino, e molto concettuali, tradiscono l'origine di 17 lustri successiva.
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Valerio ha scritto:Ha ragione brigo.

    La mimesi stilistica c'è, ma chiaramente non inganna certo un occhio smaliziato. Clarabella che balza nella paglia con quell'effetto dinamico squash & stretch è un segnale evidentissimo, come anche la espressioni di Pietro, incredibilmente moderne.

    Non è un problema, chiaramente, anzi questo continuo illudo/disilludo è una delizia per ogni cultore, ma di certo non parlerei di perfezione totale nella mimesi.
    Quoto Valerio (anche brigo ovvio). Inoltre bisogna rendersi conto dei passi avanti fatti dagli anni '30 in cui questi corti venivano prodotti, senza dimenticare inoltre che gli animatori Disney di allora non erano ancora del tutto maturi (e no, manco Iwerks): non si poteva certo pretendere che in un corto così importante si potesse retrocedere in quanto a capacità.
    Ciò che si è veramente cercato di ricreare, oltre allo stile, è soprattutto l'invenitiva, l'irrealistico piacere del dar vita all'inanimato, quella libertà della carta che da tempo i personaggi classici non godono più, una libertà che non nega affatto la ricerca di un'anima...zione più profonda e comunicativa, che ne aveva decretato l'abbandono negli anni '40, come hanno saputo dimostrare anche i corti di Paul Rudish. Certo avrei preferito vedere un maggior svago nell'uso dei principi (e la possibilità c'era, specie nella camminata di Orazio), ma d'altro canto è il periodo in cui lo stretch & squash stava venendo codificato quello a cui il corto si rifà, perciò gliel'abbuono.
  • Concordo assolutamente con Valerio e Brigo! Comunque animazione a parte quello che hanno davvero azzeccato è proprio il feeling, le gag, l'essenza di quei corti!
  • Ieri per fare un confronto ho visto alcune delle vecchie glorie e ho scoperto, a parte tutto quello già detto, che un'altra sostanziale differenza è che in passato, per economizzare, venivano ripetute molto spesso le stesse sequenze di movimenti mentre in questo corto no.
  • Mi spiace sporcare questa bella discussione sul nuovo corto di Topolino che sono davvero curioso di vedere, ma volevo inserire questo documentario.

    Non so quanto sia noto, ma è davvero interessante:

    Il Making of del classico natalizio per eccellenza, il Canto di Natale di Topolino!
    Nel caso se ne fosse già parlato, toglietelo pure. Ottimo l'utilizzo del grillo Parlante.
  • se non ricordo male, c'è questo documentario anche nel second volume di DIsney Treasure, Topolino a colori.
  • Esatto.
  • Tutti in Scena! è un esperimento geniale, nulla da dire al riguardo. L'idea di far interagire tramite lo schermo di una proiezione cinematografica i Topolino, Minni, Pietro, Orazio e Clarabella degli anni '30 con quelli degli anni '10 del secolo successivo è spassosa e nerd allo stesso tempo, capace di intrippare i fan di animazione, di incuriosire lo spettatore casuale che comunque conosce di fama quell'appeal a base di bianco e nero assoluto disprezzo per le leggi della fisica e di divertire i bambini.
    L'animazione poi è di prima qualità, tanto nella mimesi stilistica ottenuta dai WDAS nella parte "old style" (per quanto sia davvero palese in più punti che si tratta di un lavoro odierno) tanto nella CGI, che rende i personaggi affascinanti e sicuramente resi molto meglio di quanto l'animazione al computer abbia mai fatto con questi personaggi negli scorsi anni, tra cose dei Toon Studios e robaccia televisiva e prescolare di cui è meglio non fare neanche il nome.
    Ma non è tutto oro quel che riluce. E la delusione è forte quanto, da contrappunto ad un idea tanto luminosa e ad una realizzazione di così grande qualità tecnica, si ha una sceneggiatura piuttosto povera. Chiaramente un corto di questo tipo non ha mai avuto una trama vera e propria, essendo solitamente composti da un fuoco di fila di gag fulminanti, slapstick e non solo, e puntando sul carisma dei personaggi. Ma proprio in questo punto siamo carenti, a mio parere: le gag presenti in Get a Horse! generalmente non sono brillanti, e solo in due casi in numero mi hanno genuinamente divertito. Per il resto tutta la fantasia del progetto si esaurisce nell'interazione tra disegno a mano in b/n e animazione in CGI, con anche virtuosismi non da poco considerando il punto in cui la "carovana" che si è creata passa dentro e fuori dallo schermo, e le follie in cui lo schermo stesso viene ribaltato con conseguente inversione della gravità. Ma gag come Pietro ingrifato alla vista di Minni, Pietro che continua a finire sul forcone ecc mi hanno coinvolto ben poco, sembrandomi più un omaggio senza guizzi e cura a quel tipo di umorismo, tipico dei primi corti di Mickey Mouse, piuttosto che la volontà effettiva di rendere quelle gag funzionanti anche oggi.
    La gente in sala mi pareva apprezzasse in genere, già paga dell'idea che effettivamente è così forte da rendere interessante il corto senza aggiungere altro. Ma io continuo ad avere riserve sul risultato dal punto di vista della scrittura, che secondo me toppa.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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