[Vittorio Giardino] Max Fridman
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Siamo nel 1938, Max Fridman è un ex agente del servizio segreto francese che viene richiamato occasionalmente in servizio, sullo sfondo di un'Europa in cui sembra inevitabile lo scoppio della guerra mLondiale.
Max Fridman è un personaggio introverso e di poche parole, riservato, caratterizzato dalla barba rossa e dalla pipa che porta sempre con se; ben poco si sa del suo passato, e lui non fa nulla per farci scoprire di più; non ha caratteristiche particolari: non è coraggioso, non è atletico, non usa la pistola, sembra che non gli piaccia il suo lavoro. Un personaggio sfuggente, capace di risolvere le situazioni solo grazie alle sue intuizioni e alla sua esperienza.
E' disincantato: è convinto che che quello che fa non serva a niente, che sia solo un pupazzo che il servizio segreto francese usi per mantenere i buoni rapporti diplomatici con le potenze straniere.
La sua visione coincide con quello che Vittorio Giardino gli fa mettere in bocca ad un certo punto: alla domanda "Ti fidi mai di qualcuno?", Max risponde "Di me stesso...qualche volta". E come lui anche noi lettori non ci possiamo fidare di nessuno: tutti cambiano idea, opinioni, schieramenti. Non rimane che parteggiare per Fridman, anche se non sappiamo mai chi siano i buoni, chi i cattivi: tutti sparano, tutti ingannano, tutti fanno i propri interessi.
Una visione totalmente disincantata: non vengono mai dati giudizi morali o etici.
Sono tre le storie in cui finora è apparso Max Fridman: Rapsodia Ungherese, ambientata in una Budapest in cui i nazisti tramano per invadere l'Austria; La Porta d'Oriente, con le vendette interne al partito comunista russo che arrivano fino a Istambul; No Pasaràn, tre episodi raccolti recentemente in volume sullo sfondo della guerra civile spagnola.
Per quanto riguarda il comparto grafico, la Ligne Claire di Giardino accompagna ottimamente il tono della sceneggiatura, con le ambientazioni accurate e il realismo dei personaggi; particolare dell'autore è la soffusa atmosfera erotica che pervade le storie (ben più manifesta nelle storie brevi autoconclusive e nella serie Little Ego), con Max Fridman che finisce per portarsi a letto (sembra persino di controvoglia) le spalle femminili.
Una lettura coinvolgente e appaganteAssurancetourix
letti tutti e tre i romanzi