[Wit Studio/Production I.G.] Shingeki no Kyojin

Nota al pubblico occidentale perlopiù per poche opere iconiche, l'animazione orientale si rivolge al più vasto dei target possibili e prende in esame le infinite sfaccettature dell'essere umano.
  • Sottoscrivo tutto, e preciso che attualmente nell'anime siamo all'episodio 21. Il manga è parecchio piú avanti (e lontano dalla fine, parrebbe...), e ci sono tante di quelle rivelazioni che basterebbero già da sole per una seconda stagione dell'anime.
  • SBAV.

    Era da un po' di tempo che trovavo immagini in rete di questo anime/manga ma non ho mai pensato di informarmi di cosa si trattasse sino a un'oretta fa... dopo aver letto maggiori info ho cercato il primo episodio (diviso in due parti) per vedere se potesse ispirarmi e... madonna sì :P Animazioni e colonna sonora molto belle, coinvolgente e a tratti inquietante (i giganti!), personaggi che sembrano molto interessanti... insomma voglio sciropparmelo tutto :P (magari a Lucca ci faccio un pensiero sul manga!)
  • NuttyIsa ha scritto:SBAV.

    Era da un po' di tempo che trovavo immagini in rete di questo anime/manga ma non ho mai pensato di informarmi di cosa si trattasse sino a un'oretta fa... dopo aver letto maggiori info ho cercato il primo episodio (diviso in due parti) per vedere se potesse ispirarmi e... madonna sì :P Animazioni e colonna sonora molto belle, coinvolgente e a tratti inquietante (i giganti!), personaggi che sembrano molto interessanti... insomma voglio sciropparmelo tutto :P (magari a Lucca ci faccio un pensiero sul manga!)
    Brava guardalo tutto ma senza fretta perché la serie è appena finita e solo tra circa un anno vedremo la nuova serie...
    ;_; È così frustrante.

    Comunque,consigliatissimo. Non ho molto da aggiungere a quello che è stati detti: la storia è originale e la grafica dell'anime è ottimale (della Production IG ho visto pochi anime ma per la grafica non delude mai!).
  • ottima analisi, qualche giorno fa ho visto il 25° episodio sottotitolato, e purtroppo non riesco a seguire il manga :cazz:
  • Devo dissentire su un punto: sinceramente la caratterizzazione psicologica non l'ho trovata poi cosi`brillante, a mio avviso tutti i personaggi si incastrano abbastanza bene in dei cliché facilmente riconoscibili.
    Tuttavia é una serie godibile ( e si`, la sigla della prima arcata fomenta tantissimo!!), ma temo il peggio. Visto il delirante successo che ha ottenuto vorranno sicuramente prolungarla con filler su filler, e si arriverà al punto di perdere lo spirito iniziale della faccenda.
    Il manga sinceramente non voglio nemmeno provare a leggerlo. Una veloce sfogliata al primo volume é bastata per disgustarmi, capisco tutto ma lasciare i disegni a livello di bozze mi pare un po' eccessivo -_- inoltre buona parte dell'opera la fanno le figure con movimenti agili e gli effetti sonori da battaglia.

    Una nota a sé la meritano i titani: sono riusciti alla perfezione a rendere l'angoscia che comunicano questi esseri spietatamente idioti, le loro fattezze grottesche hanno un impatto imho molto forte.
  • Eos ha scritto:Devo dissentire su un punto: sinceramente la caratterizzazione psicologica non l'ho trovata poi cosi`brillante, a mio avviso tutti i personaggi si incastrano abbastanza bene in dei cliché facilmente riconoscibili.
    Questo è vero, perlomeno inizialmente. La cosa ottima è che i personaggi subiscono un'evoluzione, il che gli evita la riduzione a macchietta che sarebbe tipica di gran parte delle tipologie che interpretano i protagonisti di uno shōnen. Voglio dire, Armin non è semplicemente il nerd deboluccio bisognoso di essere difeso da tutti quanti: non solo diventa uno stratega indispensabile, ma ha anche modo di far uscire un lato parecchio sadico di cui non lo si crederebbe capace, piú avanti. Nell'anime ancora non si è visto, per cui staremo a vedere se e come lo tratteranno, ma tanto per esemplificare... Nemmeno Sasha è solo una campagnola stupidotta, per dire, né Christa è la madonnina tanto buonina che soccorre tutti e di cui tutti sono innamorati. Al massimo è la presentazione iniziale dei personaggi, che poi rivelano tutti qualcosa di diverso sotto; il che mi ha fatto parecchio piacere.
    Eos ha scritto: Tuttavia é una serie godibile ( e si`, la sigla della prima arcata fomenta tantissimo!!), ma temo il peggio. Visto il delirante successo che ha ottenuto vorranno sicuramente prolungarla con filler su filler, e si arriverà al punto di perdere lo spirito iniziale della faccenda.
    Il manga sinceramente non voglio nemmeno provare a leggerlo. Una veloce sfogliata al primo volume é bastata per disgustarmi, capisco tutto ma lasciare i disegni a livello di bozze mi pare un po' eccessivo -_- inoltre buona parte dell'opera la fanno le figure con movimenti agili e gli effetti sonori da battaglia.
    Il manga sta andando avanti bene, per ora - fatta la tara ai disegni, ovviamente, critica sulla quale è impossibile non concordare :P -, per cui mi aspetto una seconda stagione all'altezza. Il problema del successo cui segue l'allungamento del brodo è cosí tipico delle serie nipponiche che non oso neppure affrontare l'argomento per paura che si avveri. Mi limito a sperare che non sia il caso, e che Isayama concluda il tutto con un senso.
    O che lo concluda anche senza, purché lo concluda! :P
  • Eos ha scritto:Devo dissentire su un punto: sinceramente la caratterizzazione psicologica non l'ho trovata poi cosi`brillante, a mio avviso tutti i personaggi si incastrano abbastanza bene in dei cliché facilmente riconoscibili.
    Questo però non vuol dire che la caratterizzazione non sia valida, ma solo che per te non si può avere una buona caratterizzazione anche nell'ambito di cliché e classificazioni, affermazione tra l'altro facilmente smentibile. Detto questo, mi accodo a Zangief quando dice che i cliché sono riscontrabili solo in certe "situazioni di partenza" dei personaggi, che spesso anzi nel loro percorso si ritrovano in aperta contraddizione con gli stereotipi della narrativa di cui fanno parte: basti pensare alla figura del protagonista e ad alcune delle sue scene più importanti ([spoiler]quando fa da tappabuchi o quando decide di fidarsi dei suoi compagni[/spoiler], ad esempio) in cui l'intento "eversivo" è quasi esplicito (ma sempre funzionale e mai fine a sé). Il fatto che buona parte del cast sia composta da PSICOPATICI, poi, dovrebbe precludere qualsiasi accusa di tipicità in questo senso. :P

    Per quanto riguarda il rischio sbrodolaggine: beh, c'è come c'è per tutte le opere seriali di grande successo, nipponiche e non. Ma ragionando così non si dovrebbe seguire nulla che non sia già concluso, quindi... armiamoci di pazienza e stiamo a vedere.
  • Zangief ha scritto:Questo è vero, perlomeno inizialmente. La cosa ottima è che i personaggi subiscono un'evoluzione, il che gli evita la riduzione a macchietta che sarebbe tipica di gran parte delle tipologie che interpretano i protagonisti di uno shōnen. Voglio dire, Armin non è semplicemente il nerd deboluccio bisognoso di essere difeso da tutti quanti: non solo diventa uno stratega indispensabile, ma ha anche modo di far uscire un lato parecchio sadico di cui non lo si crederebbe capace, piú avanti. Nell'anime ancora non si è visto, per cui staremo a vedere se e come lo tratteranno
    Hum per quanto riguarda il seguito non posso esprimermi, ma per adesso la "svolta" caratteriale di Armin mi pare perfettamente in regola con il consueto svolgimento preimpostato: nel gruppetto dei superamici anche la pippa che non sa dare un cazzotto si rivela fontamentale sfruttando le sue capacità logiche e analitiche. Regolare. E a me Armin sta simpatico eh :P
    Zangief ha scritto:Mi limito a sperare che non sia il caso, e che Isayama concluda il tutto con un senso.
    O che lo concluda anche senza, purché lo concluda! :P
    Si davvero, come i bravi Eva insegnano, pure che non c'ha senso piantala prima di buttarla in caciara!! :LOL:
    PORTAMANTELLO ha scritto:Questo però non vuol dire che la caratterizzazione non sia valida, ma solo che per te non si può avere una buona caratterizzazione anche nell'ambito di cliché e classificazioni, affermazione tra l'altro facilmente smentibile.
    Per definizione, un cliché non potrà mai rispecchiare la complessità dell'animo umano (che é quello che io chiamo una buona caratterizzazione) . Se poi per caratterizzazione intendi il mostrare diversi aspetti di una stessa caratteristica (perdonatemi il gioco di parole), allora direi più che di caratterizzazione si parla di approfondimento. Non voglio buttarla troppo sul filosofico, ma nessun personaggio credibile si potrebbe far rientrare in categorie caratteriali cosi`ristrette. Sarebbe stato molto più umanamente veritiero se, per fare un esempio banale, Mikasa si facesse una risatina beffarda ogni tanto, con tutto che ha orribili traumi alle spalle etc etc. Ma d'altra parte una psicologia ben curata si ritrova difficilmente nelle serie animate di successo, senza scadere in facili colpi di scena caratteriali privi di un qualsiasi buon presupposto.
    PORTAMANTELLO ha scritto: i cliché sono riscontrabili solo in certe "situazioni di partenza" dei personaggi, che spesso anzi nel loro percorso si ritrovano in aperta contraddizione con gli stereotipi della narrativa di cui fanno parte: basti pensare alla figura del protagonista e ad alcune delle sue scene più importanti ([spoiler]quando fa da tappabuchi o quando decide di fidarsi dei suoi compagni, ad esempio[/spoiler])
    La prima che hai detto non ho capito a che si riferisce XD la seconda non la vedo assolutamente in contrasto con quanto mostrato prima, arriva sempre il momento in cui scatta il moralino della cieca fiducia nei confronti dei compagni di squadra. Senza contare il più classico dei risultati quale [spoiler]il senso di colpa[/spoiler], con il protagonista che si strugge perché [spoiler]"LO SAPEVO CHE DOVEVO ANDARE IO A PRENDERE TUTTI A CALCI IN CULO[/spoiler], miseramente liquidato in due parole da Levi che lo riconduce alla ragione senza il minimo sforzo.

    Oh ecco, giusto Levi é una figura di un qualche interesse: il suo essere un frigido é più ricco rispetto alla banalotta Mikasa, perché si accompagna a una mania germofoba non ben giustificata (e inusuale per un guerriero); lui si che ti fa dire "cavolo, chissà cosa ha alle spalle sto ragazzo", contrariamente a Mikasa che già da una prima occhiata "vabbé questa é na moscia accollosa perché c'ha un qualche orrore alle spalle, s'é capito dai".
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