Valerio ha scritto:E' arrivato il quinto Scarpa! E dentro ci sono Le Lenticchie di Babilonia! Una storia che nessun disneyano che si rispetti dovrebbe ignorare.
Minchia, sì!
Le Lenticchie di Babilonia insidia molto da vicino lo
Scozzese Volante, come storia. C'è tanto bel Paperone nella dinamiche raccontate in questa lunga e articolata storia: il suo lato imprenditoriale e arruffone, che lo porta a credere così tanto in un affare o in se stesso da rischiare anche pesantemente per dimostrare a tutti che ci aveva visto giorno. Il suo lato genuino, che lo porta ad apprezzare all'esasperazione qualcosa, in questo caso le lenticchie, e a cercare di trasformare questa sua passione in un business che possa farla apprezzare al mondo intero. E c'è il Paperone volitivo, quello che non esita a mettere in campo mezzi e nipoti per portare a compimento al meglio il proprio obiettivo, e le meravigliose tavole con le trovate pubblicitarie e lo Zione che corre a destra e a manca e si sbraccia sono emblematiche in tal senso.
Infine, il Paperone orgoglioso, quello che nemmeno nella miseria più nera e senza speranza non si abbassa a ricevere l'elemosina, ma vuole meritarsi e guadagnarsi ogni forma di aiuto.
Oltre ad una caratterizzazione pressoché perfetta del cast, poi, c'è anche la narrazione come lungo flashback, e lo splendido finale che volutamente suggerisce al lettore quale sarà la risoluzione della vicenda, anche senza mostrarcelo e rendendo tutto ancora più poetico, lasciando anche intatta l'angoscia della trama.
Capolavorone.
Restiamo sui Paperi: meno prestigiose ma sempre ottime sono il
Ratto di Brigitta e
Paperino Agente dell'FBI: la prima introduce Filo Sganga ed è una commedia degli equivoci ben gestita, dove si ride (la scena delle scarpate, lol) e dove il vero e il presunto si intrecciano lasciando gli stessi protagonisti disorientati. La seconda segue la stessa base, avendo un Paperino che sbandiera a tutti di essere uno dell'FBI quando invece è un esattore della luce, con annesse conseguenze comicissime.
Per quanto riguarda Topolino, su questo quinto volume abbiamo l'
Imperatore della Calidornia che è molto bella: sì, sì, la prima vignetta che prova a mettere dei punti fermi alla geografia disneyana, ma quel che pesa di più è una trama gialla che culmina in una scoperta sensazionale e che richiama un po' le dinamiche del
Cimiero Vichingo di Barks, verso la fine. Per il resto il
Bip Bip-15 non mi ha mai entusiasmato troppo, pur avendo cose lodevoli come le scene casalinghe di Topolino e Kamura e le scazzottate con Gambadilegno, e così anche
Shan-Grillà, poco incisiva. In queste due storie anche il disegno di Scarpa non mi convince appieno, mentre nelle altre prove sopracitate abbiamo quel bel tratto morbido e attirevole che contraddistingue lo Scarpa estetico che preferisco

Sul fronte dei contenuti extra, il volume è povero rispetto ai precedenti. Nessuna scheda-personaggio o profilo di autore, nessuno storyboard (della qual cosa, comunque, non sento la mancanza) e un'introduzione boschiana lunga solo per la storia di apertura, limitando alla "scheda tecnica" di Becattini la presentazione delle altre avventure contenute. Il pezzo di Boschi, comunque, si conferma sempre esauriente e con i suoi riferimenti anche all'
Imperatore della Calidornia, riesce a parlare un po' anche dell'altra storia importante del presente tomo.