[J.K. Rowling] Il Baco da Seta

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • Possiamo dire quindi di trovarci di fronte alla sua nuova saga, come fu con HP?
  • Direi proprio di sì. Trovo curiosa, comunque, 'sta cosa di mantenere lo pseudonimo.
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  • Checché ne dica Fagian, la Rowling riesce a essere onesta anche quando è disonesta.
  • Valerio ha scritto:Checché ne dica Fagian, la Rowling riesce a essere onesta anche quando è disonesta.
    Donna coerenza :P
    Ma comunque
    LBreda ha scritto:Trovo curiosa, comunque, 'sta cosa di mantenere lo pseudonimo.
    Ecco, sì, anch'io. Visti i motivi che avevano spinto la Rowling alla scelta di trollare tutti con lo pseudonimo, e posto che tali motivi sono ormai completati, qual è esattamente il senso di mantenere questo "alter ego" come nomenclatura? Solo per coerenza con il primo libro, come suggerisce Valerio, visto che i due romanzi sono collegati e hanno lo stesso protagonista, e che quindi sarebbe stato brutto avere due nomi di autori diversi sulle copertine?

    PS: devo sbrigarmi a leggere il primo -_-
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  • Probabilmente lo fa per Grrodon. Avere nomi diversi sulle costine in libreria è male.
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  • Ma a parte HP e il Seggio Vacante mica esistono altri libri della Rowling che appaiano accreditati a lei? Vi ricordo Gli Animali Fantastici, Il Quidditch e Breda il Bardo. So che ha creato anche una biografia fittizia per Robert Galbraith dandogli una vita simile a quella di Cormoran. Ormai quella di creare il personaggio dello scrittore è un giochetto tipicamente suo.
  • Non lo sapevo, ma The Silkworm è uscito con lieve anticipo, il 19 giugno. Si trova su Amazon sia in eBook che in hardcover. L'eBook si trova anche, a poco meno, su eBooks.com.

    Mi sa che lo prendo in eBook a brevissimo.
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  • LBreda ha scritto:è uscito
    Meanwhile in America...

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  • LBreda ha scritto:a poco meno
    Rettifico: il "poco meno" è dovuto al fatto che in Italia si paga il 22% di IVA sui libri elettronici. Urrà.
    Ovviamente eBooks.com fa aggiungere l'IVA.
    (comprato, comunque, sul Kobo Store)
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    Il 9 ottobre The Silkworm arriverà in Italia, sempre pubblicata da Salani, con il titolo Il Baco da Seta.
    Fonte: il sito Salani (ma la cosa viene reclamizzata anche sulla fascetta applicata alla nuova edizione (con nuova copertina) di Il Richiamo del Cuculo).
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  • Tra esami e casini vari è stata una cosa luuuuunga ma lo ho letto. E mi è piaciuto molto.

    Questa, che ormai è una saga, sta utilizzando il giallo per descrivere delle particolari categorie di persone. Se ne Il Richiamo del Cuculo avevamo uno spaccato del mondo dell'alta moda, qui ne abbiamo uno del mondo dell'editoria e di tutto ciò che le gravita attorno.

    Aspetto altri lettori per aggiungere cose, non mi va di fare recensioni iper-spoilerose :P
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  • L'ho finito di leggere oggi, e devo dire che anche se ci ho messo tanto a terminarlo visto che gli impegni quotidiani mi hanno tenuta un po' lontano dalla lettura, mi è piaciuto anche più del precedente (anche perché trovo il mondo dell'editoria decisamente più interessante di quello della moda). E inizio seriamente ad affezionarmi a Strike e Robin, cosa che nel primo non era successa. Ora però ne voglio ancora.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Tigrotta ha scritto:E inizio seriamente ad affezionarmi a Strike e Robin, cosa che nel primo non era successa. Ora però ne voglio ancora.
    Lo sto leggendo in questi giorni, ma sono ancora poco dopo pagina 100... commenterò a lettura conclusa, ma l'ultima frase di Tigrotta mi porta a chiedere: si sa già se la Rowling sta scrivendo un nuovo libro di Cormoran Strike? :)
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  • Io lo sto leggendo al ritmo di un capitolo al giorno, e l'ho ricevuto da me stesso per l'epifania. Ma queste cose voi le avreste sapute prima se Breda avesse aperto il thread sulle festività come gli avevo detto di fare :(
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  • La Rowling in giallo colpisce ancora!
    Tornata nei “panni” di Robert Galbraith, dopo gli apprezzamenti generali ottenuti con Il Richiamo del Cuculo, l’autrice riporta in scena il detective Cormoran Strike e la sua assistente Robin per un nuovo caso, questa volta legato al mondo dell’editoria.
    Inizio col dire che la coppia Cormoran-Robin si riconferma come funzionante e deliziosa: il rapporto tra i due personaggi è cesellato con raffinatezza dalla Rowling, la quale fin dai tempi di Harry Potter ben sapeva gestire questo aspetto umano dei suoi intrecci. La tensione emotiva e sessualmente latente tra i due, sempre sospesa e vaga, è raccontata in modo sapiente e la cosa è notevole proprio per il tipo sfumato di sentimenti in gioco.
    La scrittura dell’autrice sa comunque dosare questo elemento, così come gli altri spaccati di vita privata dei due protagonisti (il matrimonio di Robin, le avventure sessuali di Cormoran, la morte della madre di Matthew, il compleanno di Strike) con quella che è chiaramente la componente principale di un romanzo giallo: l’indagine.
    Il caso risulta molto interessante, forse anche più di quello del libro precedente: un controverso scrittore è scomparso e la moglie commissiona al detective di ritrovarlo. Lo troverà ovviamente morto, con una modalità piuttosto raccapricciante, e [spoiler]legata a doppio filo ad una scena dell’ultimo libro inedito dell’autore, un libro dove pare vengano presi di mira diversi personaggi che gravitano attorno al mondo che frequentava il poveraccio.[/spoiler]

    Appare chiaro uno schema significativo, in questa seconda giovinezza autoriale della Rowling: con la scusa del giallo la scrittrice inglese ne approfitta per indagare il marcio che si nasconde dietro ad alcune realtà professionali e della società che da fuori appaiono distinte e impeccabili. Con Il Richiamo del Cuculo ci si immergeva nel mondo patinato dell’alta moda, stavolta è il turno dell’editoria. Chissà in quale giro finirà Cormoran nel prossimo romanzo, di cui non ho ancora avuto notizia ma che non dubito la Rowling stia già scrivendo :)
    E meno male, perché si tratta di libri gradevolissimi, che scorrono che è una meraviglia e con due protagonisti a cui è facile affezionarsi.
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  • Un anno dopo Il Richiamo del Cuculo ecco arrivare Il Baco da Seta, il secondo giallo con protagonista Cormoran Strike, scritto da una Rowling che - benché abbia ormai fatto outing - si diverte ancora a nascondersi sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith. Per quale motivo? Per omogeneità con la sua opera prima, probabilmente. E poi perché questo scrittore fittizio per la Rowling non è che un altro dei suoi personaggi, che con rispetto e fedeltà va portato avanti. Ed ecco che il bizzarro inganno si trasforma quindi in un gioco che la scrittrice intende continuare ancora per molti libri, a sentire le ultime dichiarazioni. Da un lato questo può senza dubbio spaventare, dato che è normale aspettarsi da lei un progetto più corposo rispetto a questo – sia pur godibilissimo – esercizio di stile. Ma d'altra parte il personaggio di Cormoran è stato ormai creato, e dannatamente bene. Sarebbe sicuramente un peccato privargli della possibilità di svilupparsi e andare ad occupare un posto nel pantheon dei grandi detective letterari, protagonisti di svariate indagini. La seconda avventura di Cormoran è leggermente più lunga della precedente, ma anche più interessante. Dopo il mondo della moda, l'arguta penna della Rowling se la prende con un altro ambiente, a lei ben noto, quello dell'editoria. Il libro è infatti speculare al precedente, ma persino più interessante. Parte di questo coinvolgimento è dato dalla maggior fidelizzazione: Cormoran e Robin continuano ad essere sviluppati molto bene, con grande sensibilità da parte della loro creatrice, e questa volta il lettore ha già sviluppato con loro un rapporto ed è quindi maggiormente disposto a farsi coinvolgere nelle tribolazioni sentimentali dei due personaggi. Spia della bravura della Rowling è la figura di Matthew, fidanzato e futuro marito di Robin, che la scrittrice riesce a rendere antipatico al lettore con pochissime pennellate, date con maestria. La Rowling si finge imparziale, non lo mette mai sotto una luce completamente negativa, gli offre giustificazioni su giustificazioni, giocando a fare l'avvocatessa del diavolo, eppure il lettore viene naturalmente portato ad odiarlo. L'indagine seguita da Cormoran è assai più intrigante di quella del libro precedente: uno scrittore scomparso che ha lasciato dietro di sé un libro folle e pieno di immagini disturbanti. Turpi ritratti di persone da lui realmente conosciute, qui sfigurate in un fantasy-erotico scritto da una mente allucinata, eventi del libro che iniziano a trovare inquietanti corrispondenze nella realtà. Un puzzle ancora più complesso del precedente e caratterizzato da una vena surreale e in un certo senso affascinante. Eppure questa volta dall'immenso puzzle rimangono fuori alcuni pezzi. Alcune storyline relative a certi sospettati non rifluiscono nel quadro complessivo e rimangono quindi irrisolte. La cosa è strana, se si considera lo stile dell'autrice, da sempre attenta ad ogni singolo tassello, e quindi probabilmente non si tratta di pigrizia, ma di semplici depistaggi, dettati da un desiderio di realismo. In un'indagine non tutte le stranezze e gli elementi sospetti compartecipano della soluzione. A volte sono indizi semplicemente fuorvianti, e la bravura del detective è data dal saperli scartare. Rimane strano però che la Rowling abbia optato per un cambio di struttura solo nel secondo libro, dopo che il primo era stato scritto come un congegno ad orologeria.
  • Beh, meglio del primo.

    Il giallo come detto è una scusa per raccontare la storia di due buoni personaggi (Cormoran e Robin) e per mettere alla berlina le meschinità degli uomini (tutti i comprimari, così come nel primo libro, sono fondamentalmente cattivi e/o disturbati). Bella anche l'ambientazione londinese ottimamente curata.

    La soluzione del giallo è più intrigante rispetto a quella del primo libro, che era abbastanza mediocre. Certo, se uno cerca un giallo duro e puro questa serie non fa per lui, ma si legge decisamente volentieri.
    Assurancetourix
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