[BBC Wales] Doctor Who (BBC)

Ancora poco conosciute nel nostro paese, le serie inglesi rappresentano un ottimo punto a favore dei sostenitori della monarchia!
  • Sul sito della BBC hanno rilasciato i titoli dei 12 episodi dell'ottava stagione di Doctor Who!
    (12? Non 13?)
    Notare che Steven Moffat appare come sceneggiatore o co-sceneggiatore della maggior parte degli episodi :)
    Li trovate al link, ma li riporto anche qui sotto:
    Episode 1: Deep Breath.
    Written by Steven Moffat
    Directed by Ben Wheatley

    Episode 2: Into The Dalek
    Written by Phil Ford and Steven Moffat
    Directed by Ben Wheatley
    Introducing Samuel Anderson as Danny Pink.

    Episode 3: Robot Of Sherwood
    Written by Mark Gatiss
    Directed by Paul Murphy

    Episode 4: Listen
    Written by Steven Moffat
    Directed by Douglas Mackinnon

    Episode 5: Time Heist
    Written by Stephen Thompson and Steven Moffat
    Directed by Douglas Mackinnon

    Episode 6: The Caretaker
    Written by Gareth Roberts and Steven Moffat
    Directed by Paul Murphy

    Episode 7: Kill The Moon
    Written by Peter Harness
    Directed by Paul Wilmshurst

    Episode 8: Mummy On The Orient Express
    Written by Jamie Mathieson
    Directed by Paul Wilmshurst

    Episode 9: Flatline
    Written by Jamie Mathieson
    Directed by Douglas Mackinnon

    Episode 10: In The Forest Of The Night
    Written by Frank Cottrell Boyce
    Directed by Sheree Folkson

    Episode 11/12 Dark Water/Death In Heaven
    Written by Steven Moffat
    Directed by Rachel Talalay
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Immagine

    E finalmente è arrivato il momento, che traducendo la sceneggiatura per i sottotitoli ho letto tutto da quasi un mese e fremevo :P

    Un inizio davvero spettacolare. [spoiler]Vediamo il Dottore alle prese con la rigenerazione piú violenta di sempre, e col suo nuovo aspetto piú "vecchio" dello standard post-2005. Ma vediamo anche l'inizio di una nuova trama, che si preannuncia mooolto interessante. Il finale incuriosisce parecchio, con un nuovo personaggio la cui possibile identità mi ha già fatto fare parecchi viaggi mentali. Mai, poi, abbiamo visto il trio di Paternoster Row cosí attivo e divertente, e una Clara cosí personaggiosa (a proposito, è l'attrice perfetta per vestire vittoriano, lol). Bellissimo il riferimento alla Madame de Pompadour, che resta sottointeso per un po' fino a diventare poi esplicito, e che palesa la completa ristrasformazione dei robot. E pazzesca la prova attoriale di Capaldi, soprattutto mentre fa il paragone della scopa, con qualche grosso dubbio sullo starsi riferendo anche a sé stesso.[/spoiler]

    Ah, e la nuova sigla è la piú bella di sempre.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:[spoiler]e una Clara cosí personaggiosa[/spoiler]
    [spoiler]E anche un bel po' OOC: lei è quella che ha visto tutti i Dottori... e non solo ha difficoltà ad accettare la rigenerazione, ma chiede anche come si faccia a far tornare il Dottore com'era prima?[/spoiler]

    Per il resto, bell'episodio, bella sigla, magistrale Capaldi.
  • Visto anch'io l'8x01 ieri, dopo grande attesa e trepidazione.
    Non sono rimasto deluso, Moffat ha confezionato un lavoro molto buono che riporta in scena il Dottore... o meglio, un nuovo Dottore.
    I vari claim che la BBC ha iniziato a spargere da un mesetto tra trailer e immagini promozionali puntavano tutti sulla componente "arcigna" del Dodicesimo, e la cosa si inizia ad intuire fin da questo Deep Breath, primo episodio dell'ottava stagione di Doctor Who.
    La sigla è bella, e introduce elementi originali rispetto alle precedenti... ma niente, preferivo quelle delle scorse stagioni, sorry: il vortice temporale in cui si perdevano i miei occhi nel fissarlo intensamente e la musica che veniva scandita maggiormente erano elementi che apprezzavo troppo, e che qui vengono inevitabilmente sacrificati. Bello però il titolo che appare sulla prima scena di girato e non sull'ultima della sigla stessa :)
    La trama è buona. Nulla di fuori dai canoni o di magistrale, ma in fondo nessun esordio di nuova incarnazione del Dottore ha mai avuto una storia particolare: per dar modo agli spettatori di concentrarsi sul nuovo aspetto e le nuove caratteristiche del protagonista l'ideale è una classica storia da DW, e così è anche stavolta, con un androide che uccide esseri umani nella Londra vittoriana per avere pezzi di ricambio per sé e per i proprio simili. Il bello di queste classiche avventure della serie è che sono sempre straordinariamente affascinanti per appeal, struttura e sviluppo, e così è anche stavolta. Le finezze narrative di Moffat poi non mancano e rendono l'episodio ancora più appetitoso di quanto già la storia non fosse di per sé (l'inserzione sul giornale è uno stratagemma assolutamente geniale, narrativamente svia lo spettatore per ben due volte... e non va dimenticata [spoiler]la comparsata a sorpresa di Matt Smith[/spoiler], che impreziosisce il tutto).
    Sono d'accordo con la perplessità che esprime qui sopra il Doctor Paperus: l'atteggiamento incredulo e completamente spaesato di Clara è del tutto fuori luogo, pensando a quanto ormai sappiamo sull'Impossible Girl e sul suo rapporto [spoiler]con ogni incarnazione del Dottore[/spoiler]. Era uno sbigottimento più che legittimo nella Rose di The Christmas Invasion, molto meno qui. Mi ha straniato durante la visione vederla così fuori fase, ma me lo sono giustificato con il fatto che [spoiler]un conto è sapere che il Dottore cambia faccia e aver visto tutte quelle facce[/spoiler], un altro è dover accettare che il Dottore con cui viaggiavi è cambiato sotto i tuoi occhi, esperienza che probabilmente basta di per sé a lasciare interdetti.
    Per il resto Clara molto buona, il "personaggiosa" di Breda la descrive perfettamente :) E sono d'accordo nel dire che anche Madame Vastra, Jenny e Strax sono qui veramente in formissima: la loro miglior apparizione? Non saprei, anche le altre erano sempre di alto livello, ma senz'altro qui li vediamo agire di più del solito, visto che il Dottore è spesso convalescente.

    Ah, ecco, il Dottore. Com'è Peter Capaldi nei panni del Dottore? Inizio col dire che non sfugge alla mia maledizione, quella che non mi ha fatto apprezzare inizialmente né Tennant né Smith: la nostalgia e l'abitudinarietà. Non riuscirò mai ad apprezzare appieno un nuovo Dottore nei primi episodi in cui compare, perlomeno alla prima visione, perché rimango troppo legato all'attore che l'ha interpretato in precedenza. Così è stato anche per Capaldi, anche se ho rilevato che... dei tre, è quello che mi ha sollevato meno il problema, per essere l'episodio di esordio. Forse perché stavolta la scollatura tra la/le precedente/i interpretazione/i è davvero notevole, molto più che con le altre rigenerazioni, e Capaldi lo mette in chiaro in diverse occasioni: quando parla al barbone delle sue sopracciglia inarcate, o quando ha quel bellissimo dialogo con il droide. In quello scontro, poi, ho letteralmente adorato che non si capisca quale delle due "programmazioni di base" sia quella che non è stata rispettata: se questo Dottore vendicatore, che decide di gigioneggiare meno ma di risolvere senza mezze misure alcune cose che non vanno e alcuni errori che ha commesso, [spoiler]può arrivare ad uccidere qualora non ci fosse altra soluzione logica per sconfiggere il cattivo (come lo Sherlock dell'ultimo episodio della terza stagione!)[/spoiler], le cose starebbero cambiando in maniera imprevedibile davvero. Non so se e quanto mi piacerebbe, e non credo sinceramente che sia andato così ([spoiler]ma anche se l'androide si fosse ucciso, è stato comunque portato al suicidio dal Dottore, non cambia che la cosa ha dell'inquietante[/spoiler])... in ogni caso apprezzo che la cosa non si sia chiarita.
    Ad ogni modo, Capaldi ha fornito un'ottima prova di esordio: non mi ha ancora convinto del tutto perché io sono io, ma confido che mi basteranno pochi episodi per accettarlo come Dottore a tutti gli effetti e ad amarlo come tale.
    In ultima analisi, decisamente enigmatica l'ultima scena: spero che porti a collegamenti con episodi futuri di questa stagione, visto che messa così non è chiara per nulla, mentre con determinati approfondimenti è una situazione che permette sviluppi potenzialmente interessanti :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Oh, ma Clara [spoiler]non è sconvolta dalla rigenerazione in sé[/spoiler] ma da quella specifica rigenerazione, che è inedita. Il Dottore per la prima volta non sa più guidare il TARDIS (il che significa che anche il TARDIS qualche difficoltà la ha), non capisce più sé stesso e [spoiler]dà completamente di matto[/spoiler] sfoggiando comportamenti ben più strani di uno (yum!) spuntino a base di pesce fritto e custard.

    Inoltre, quello che aveva fino a quel momento flirtato con lei alla grande (e lei non è che non fosse interessata, [spoiler]ha il subconscio pieno di baldi giovani che fanno SPORT (sisì), checché ne dica a Vastra[/spoiler]) diventa un vecchio che neanche la riconosce più.

    Un minimo di sconvolgimento permetteteglielo, dai.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Ma veramente l'amnesia è stata solo temporanea. Addirittura alla fine il Dottore si ricorda [spoiler]della donna che ha dato il numero del TARDIS a Clara in The Bells of St. John, un fatto avvenuto più di ottocento anni prima, per lui.[/spoiler]
    E non è che abbiano flirtato più di tanto, il Dottore dava più l'impressione di vederla come un'amica o una nipote (uno dei pregi di Matt Smith era appunto quello di riuscire ad avere un aria da vecchio, nonostante sia stato uno degli attori più giovani a impersonare il Dottore). Insomma, un distacco d'età tra i due si percepiva già nella stagione precedente.
  • Dottor Paperus ha scritto:Ma veramente l'amnesia è stata solo temporanea. Addirittura alla fine il Dottore si ricorda [spoiler]della donna che ha dato il numero del TARDIS a Clara in The Bells of St. John, un fatto avvenuto più di ottocento anni prima, per lui.[/spoiler]
    Eh ma infatti quando verso la fine lui inizia a "stabilizzarsi" lei inizia pian piano a tornare ad accettarlo... cosa che poi esplode [spoiler]dopo la telefonata di Smith[/spoiler].
    Dottor Paperus ha scritto:E non è che abbiano flirtato più di tanto, il Dottore dava più l'impressione di vederla come un'amica o una nipote (uno dei pregi di Matt Smith era appunto quello di riuscire ad avere un aria da vecchio, nonostante sia stato uno degli attori più giovani a impersonare il Dottore). Insomma, un distacco d'età tra i due si percepiva già nella stagione precedente.
    Sì e no. Quello che evidenzi tu è vero, IMHO, ma sussisteva secondo me un'ambivalenza per la quale c'erano delle volte in cui Smith comunque giocava col suo aspetto giovanile per flirtare un po' con Clara... il problema semmai era che inizialmente, non capendo il mistero attorno a questa "impossible girl", si frenava. Ma ci sono diverse occasioni in cui flirtava, pur con noncuranza, specialmente nello Speciale dello scorso Natale.
    Ad ogni modo, viene detto più volte in questo stesso 8x01 che il Dottore precedente flirtava con Clara: lo rinfaccia Madame Vastra alla companion stessa e lo ammette Capaldi verso la fine dell'episodio :P
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Sì, beh, Moffat può far dire ai personaggi quello che vuole lui. :P
    Come anche trasformare improvvisamente Madame Vastra in una donna -pardon, lucertola- vogliosa e dominatrix come non si era mai vista (tra Doctor Who e Sherlock si è capito quali sono le sue preferenze sessuali). :asd:
  • Dottor Paperus ha scritto:uno dei pregi di Matt Smith era appunto quello di riuscire ad avere un aria da vecchio
    vecchio inteso come maturo, però. Ed è stato un invecchiare progressivo, il suo, all'inizio era ancora infantile nel senso negativo del termine. (Ma il discorso si applica a tutti i Dottori, compreso Capaldi)

    Prima di visionare l'episodio ho revisionato il precedente, e ho fatto bene. Tante sono le corrispondenze, le analogie, i contrasti, le trollate e le spruzzate di continuità che Stefano Moffa ha amalgamato che ci potrei scrivere un saggio per Tunué. Se poi vi aggiungessi anche le mie considerazioni personali, a partire dal fatto che Smith è stato il "mio" Doc, ben più di Tennant, ed è stato con lui che sono "cresciuto" doctorwhoianamente parlando (si veda l'infantile apertura del topic in stile "raga, Doktor Vù è trooppo fico!!!" e come ne parlo ora), potrei proporre il saggio a Rizzoli-RcS. Insomma Ste, sei trooppo un fico!!

    p.s.: Smith flirtava anche con Amy (prima passivamente, poi attivamente). Il flirt è comunque un gioco, leggermente erotico, ma pur sempre un gioco. Io flirto con tutti, e quindi? Mica sono un troione :P .
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Visto.

    Premettiamo che imho durava troppo per il caso che hanno imbastito. Veramente bruttino e già visto. E anche il Dottore stordito e la Companion a lui disabituata è un qualcosa che ho già avuto modo di vedere più volte in passato, per cui mi aspettavo si voltasse pagina.

    Quello che veramente mi ha colpito è Capaldi, che è un Dottore magistrale. Tendo ad abituarmi subito a tutti i Dottori io, forse perché in loro individuo una linea d'unione che a momenti non vede neanche il Dottore stesso, ma questo ha le carte in regola per entrare nell'olimpo dei migliori. La sua faccia poi è un mix tra Rowan Atkinson, Panariello e Ceccherini e mi piace un sacchissimo.
  • Buono il secondo. Belle trovate e belle tematiche, anche se l'ambientazione era visivamente scrausa.

    L'impressione però è che Moffat si sia dato una calmatina rispetto alla partenza di quinta e sesta, che erano fuori parametro. Sto assistendo ad una serie più...vecchio stile, ma è una china che avevamo osservato già con la scorsa stagione...
  • Ho visto anch'io ieri l'8x02, ma poi non passai di qua a dire che m'è piaciuto, sì, ma con qualche riserva e un po' meno rispetto al primo episodio.
    Into the Dalek mette subito il nuovo Dottore a confronto con i nemici storici della serie, quei Dalek che non mi hanno mai davvero conquistato.
    Si gioca ancora una volta sull'equivoco Dottore/dottore in medicina :P e si fornisce così la scusa al Dottore per entrare letteralmente dentro al Dalek prigioniero della task force militare in cui Capaldi è incappato.
    Insomma... Tesoro, mi si è ristretto il Dottore!
    L'idea del miniaturizzarsi tutti per entrare dentro al Dalek, di per sé, non mi sconfinferava molto: il tema del diventare piccolissimi non mi ha mai esaltato nella narrativa. Me lo sono fatto andar bene, comunque, visto che era lo scotto da pagare per poterne sapere un po' di più sui terribili alieni, un po' come nella scorsa stagione ci ci era dilettati a girare all'interno dei segreti del Tardis.
    Non sono stato deluso, su questo fronte: sono emerse molte informazioni interessanti sulla natura dei Dalek, sia fisiologica che mentale, e la mossa finale del Dottore con relative conseguenze è stata sicuramente il tocco da maestro in cui sicuramente c'entra Moffat, qui co-autore. Bello il rimarcare l'odio che alberga nella mente di questo Dodicesimo, infatti, o vedere la sua morale durante l'avventura, così diversa da quella cui ero abituato. Capaldi se la cava bene, insomma, ma è ancora in rodaggio per quanto mi riguarda.
    Il problema è che, per quanto interessante, mi è parso una specie di approfondimento: certo, l'azione e la storia ci sono state, ma l'interesse non stava nella spedizione ma nelle informazioni raccolte. Quindi boh, bei concetti ma presentati in modo narrativamente poco attraente. Resta comunque un episodio non certo deludente o da buttar via, anche perché la cornicetta di Clara che flirta col collega mi piace già molto :)


    Immagine

    A margine, ne ho approfittato per vedermi finalmente Doctor Who - Il Film, quello del 1996 per intenderci.
    La prima cosa da rilevare è che, per l'ambientazione, i colori, gli sfondi etc. sembra un tipico film anni '80, con i sobborghi della città americana, le vie con pavimento bagnato e nebbia che esce dai tombini, i bidoni della spazzatura da Tartarughe Ninja... però siamo già a fine anni '90!
    La seconda cosa degna di nota è che... la trama non è che sia proprio degna di nota :P Il Maestro vuole sottrarre le vite del Dottore, essendo arrivato alla fine delle sue rigenerazioni, e intanto si trova nella situazione di distruggere la Terra in coincidenza con la mezzanotte del 2000. E vabbè.
    Però c'è un Dottore che mi è piaciuto: Paul McGann è più giovane del predecessore, dimostra di avere un buon cipiglio, di essere un po' folle, sopra le righe al punto giusto, ma senza rinunciare al dramma e al pathos quando la situazione si fa critica. Morte e rigenerazione annessa sono un po' pacco (le saette blu, lol), ma l'interpretazione che l'attore dà del personaggio a mio parere è piuttosto valida, per quanto annacquata da una sceneggiatura intrisa di anni '80 (come la scenografia). Bello anche il look che si sceglie :)
    La compagna di turno non è male: tipica bellezza anni '80 (e ridaje), indipendente e forte come saranno le future companion del protagonista.
    Il Maestro... allora, come interpretazione direi che possiamo promuoverla, anche se il personaggio ne esce molto, ma molto meglio quando c'è John Simm a prestargli il volto. Ricordo a tutti che io amavo Simm in quella parte.
    Ad ogni modo, pur di una malvagità più semplice e banale, il Maestro interpretato da Eric Roberts mi ha convinto abbastanza. Riflettere un attimo e realizzare che anni dopo ha dato il volto a Sal Maroni in The Dark Knight per poi finire nella fiction di Canale 5 L'Onore e il Rispetto mi ha fatto venire i capogiri, ad ogni modo l'attore è bravo. Ma non mi è piaciuto molto il look con giacca di pelle e occhiali scuri (pur giustificati, questi).
    Vabbè, la cosa che più mi lascia perplesso è la continuity del Maestro: posto che quel poco che so sul personaggio prima di questa comparsa l'ho appreso da Wikipedia, nel film si dice subito che il Maestro ha finito le sue rigenerazioni, ed è morto. Quindi, esattamente come fa a [spoiler]far sgusciare un serpente di energia dalle proprie ceneri e a possedere in questa maniera un uomo?[/spoiler] Ma neanche questo è il problema più grande: [spoiler]se alla fine del film viene risucchiato nell'Occhio dell'Armonia, poi come fa tornare su Gallifrey, scappare durante la Guerra del Tempo, trasformarsi in umano e poi rigenerarsi in Simm?[/spoiler]

    Al netto di queste paranoie da nerdone, comunque, il film offre un'oretta e mezza di intrattenimento pesudo-fantascientifico in salsa eighities, con poche pretese, che ancora una volta dimostra la forza di un personaggio capace di reggere da solo una storia che senza di lui avrebbe avuto ben poche attrattive.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Si tratta solo di una voce al momento, ma mi sembra giusto postarla: http://www.badtv.it/2014/09/doctor-who/
  • Visto Robots of Sherwood, l'8x03 di Doctor Who.
    L'autore dell'episodio stavolta è Mark Gatiss, che in passato alle prese con il Dottore non mi aveva entusiasmato come ha invece fatto più volte con Sherlock.
    Stavolta invece ha fatto davvero un buon lavoro, che a mio parere dà le piste di brutto all'episodio di settimana scorsa.
    Si crea un assunto di base "impossibile" e quindi un mistero da districare, in questo caso la presenza di Robin Hood, Little John, sceriffo di Nottingham e tutti gli altri personaggi del romanzo di Dumas che in quanto tali non dovrebbero esistere davvero. Poi si crea un colpo di scena che dovrebbe iniziare a spiegare il mistero ([spoiler]i cavalieri dello sceriffo che in realtà sono robot[/spoiler]) e all'interno dell'indagine del Dottore si inserisce con nonchalance un accenno di trama orizzontale, con quel riferimento alla "terra promessa" già citata nel primo episodio.
    La narrazione in questo modo è ben ritmata e sostenuta, ma l'ingrediente principale risulta essere proprio il protagonista: Capaldi viene qui caratterizzato in maniere sublime, credo che in futuro ricorderò questo come l'episodio in cui inizio ad amare il Dodicesimo Dottore: il suo rifiuto a "parlare per niente", la sua condanna delle risate, il suo piglio orgoglioso e che lo porta a voler essere al centro della scena, mal sopportando la compresenza di un altro eroe, il significato stesso della parola eroe e il fatto che il Dottore rifiuti quel ruolo, il non essere disposto a credere a cose impossibili. Non mi importano le possibili similitudini che in Rete sono state riscontrate tra il Dottore di Capaldi e quello di Smith, innegabilmente i punti di contatto ci sono come è normale che sia, ma questo episodio mi pare metta bene in chiaro che ci sono differenze sostanziali di atteggiamento verso la vita e il proprio approccio ai suoi viaggi, oltre che un cambiamento sostanziale di comportamento che caratterizza Capaldi come un Dottore meno brioso (almeno in questa prima fase) e più duro. Non cupo, nel loro giovanile entusiasmo Tennant e Smith avevano dei momenti in cui erano cupi, ma Capaldi non ha ancora mostrato una cupezza intesa come malinconia. Per ora, è semplicemente identificato da un carattere duro, inflessibile, quasi da "vecchio brontolone" in un certo senso (e Robin Hood stesso lo descrive in un modo simile), ma ovviamente con la parte action che concretizza il brontolio :P
    Ad ogni modo, nella sua durezza, questo Dottore riesce comunque a essere simpatico e protagonista di scene davvero divertenti, come il duello iniziale con Robin o le scene in cui entrambi sono prigionieri nella prigione dello sceriffo.
    Il dialogo finale tra Robin e il Dottore, poi, è costruito in modo efficace, quasi commovente, un discorso che ho apprezzato molto in quanto parte da quel che è accaduto nell'episodio per diventare poi di carattere più generale.
    Bene così!
    E per la prossima settimana si preannuncia un episodio dalle tinte horror! :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Ahia.

    Mica bene. A dispetto di un inizio simpatico e scoppiettante, quando arrivano i robot, l'azione e scatta il vero e proprio caso dell'episodio, non c'è proprio niente da fare, mi è partito il ronf. E non mi succedeva dai tempi di Tennant.

    Se è vero il rumor su Moffat che è in procinto di lasciare la conduzione, e se sono vere le dichiarazioni per cui la sbornia di continuity pazzerella che è stata l'epoca Smith non è piaciuta troppo e adesso ci si darà una regolata replicando i modelli dell'era Davies, allora abbiamo un problema.
  • Immagine

    Be' se non altro consoliamoci, sono ritornati. ^__^
  • Bramo ha scritto: l'ingrediente principale risulta essere proprio il protagonista: Capaldi viene qui caratterizzato in maniere sublime, credo che in futuro ricorderò questo come l'episodio in cui inizio ad amare il Dodicesimo Dottore: il suo rifiuto a "parlare per niente", la sua condanna delle risate, il suo piglio orgoglioso e che lo porta a voler essere al centro della scena, mal sopportando la compresenza di un altro eroe, il significato stesso della parola eroe e il fatto che il Dottore rifiuti quel ruolo, il non essere disposto a credere a cose impossibili. Non mi importano le possibili similitudini che in Rete sono state riscontrate tra il Dottore di Capaldi e quello di Smith, innegabilmente i punti di contatto ci sono come è normale che sia, ma questo episodio mi pare metta bene in chiaro che ci sono differenze sostanziali di atteggiamento verso la vita e il proprio approccio ai suoi viaggi, oltre che un cambiamento sostanziale di comportamento che caratterizza Capaldi come un Dottore meno brioso (almeno in questa prima fase) e più duro. Non cupo, nel loro giovanile entusiasmo Tennant e Smith avevano dei momenti in cui erano cupi, ma Capaldi non ha ancora mostrato una cupezza intesa come malinconia. Per ora, è semplicemente identificato da un carattere duro, inflessibile, quasi da "vecchio brontolone" in un certo senso (e Robin Hood stesso lo descrive in un modo simile), ma ovviamente con la parte action che concretizza il brontolio :P
    Ad ogni modo, nella sua durezza, questo Dottore riesce comunque a essere simpatico e protagonista di scene davvero divertenti, come il duello iniziale con Robin o le scene in cui entrambi sono prigionieri nella prigione dello sceriffo.
    Il dialogo finale tra Robin e il Dottore, poi, è costruito in modo efficace, quasi commovente, un discorso che ho apprezzato molto in quanto parte da quel che è accaduto nell'episodio per diventare poi di carattere più generale.
    Quoto tutto, mi ha divertita parecchio questo episodio! :D
    L'ho trovato superiore a quello precedente che personalmente non mi aveva molto entusiasmato. Certo, per adesso l'aria da continuity pompa che c'era nel periodo Smith non si sta ancora respirando ma finché c'è un Dottore come Capaldi (che sto apprezzando sempre di più di episodio in episodio) che mi intrattiene col suo piglio scorbutico e battute brontolone la mia attenzione comunque rimane. :)


    Ah e poi l'episodio della prossima settimana già mi mette ansia :asd:
  • Bello questo, e parecchio. La differenza qualitativa si sente tutta. Ma non batte Blink, secondo me.

    Qui Moffat ha un po' troppo giocato con le stesse regole del gioco. Tutta la scena finale col soldatino, la rivelazione etc etc sembra volerci spiegare uno dei capisaldi della mitologia del Dottore, ma si tratta in realtà di qualcosa che nasce, e probabilmente muore qui. E mi è sembrato che anche il mistero alla base sia lasciato irrisolto in maniera poco definita. L'essere sotto il telo, l'incubo ricorrente comune a tante persone, l'avventura nel pianeta disabitato alla fine dell'universo, perdono un po' di senso alla luce della demisterizzazione.

    Avercene cmq.
  • Torna a “Serie UK”