Lucca 2014

Il popolo del pianeta Sollazzo e la sua orbita: siti satellite, ricorrenze, fiere ed eventi felici (e non)... Insomma tutto ciò che riguarda non solo il topic ma NOI, le meravigliose persone umane!
  • Non so quanto questa cosa risolva problemi.

    Perché spostare l'area Japan in un'altra zona, la rende sì più ampia, ma anche più lontana dal "cuore" di Lucca rispetto a prima.
    In questo modo si creano dei recinti quasi a compartimenti stagni, com'è stata finora l'area Games.
    Non c'è contaminazione, e a me questo non fa impazzire. Certo, il fondamentalista che odia i cosplayer o i giochi di ruolo è felice perché così non vede quella gente fastidiosa di cui non gli frega nulla. Però così si indebolisce l'elemento curiosità, casualità; l'appassionato Japan che si aggira per il mondo "fumetto" e scopre qualcosa che non conosceva, l'appassionato di fumetto che scopre qualcosa nel mondo Japan... A mio parere è il bello di manifestazioni simili, andare per seguire le opere amate e inciampare in qualcosa di nuovo che può attirare.

    Poi non so quanto "eliminerà" il "problema" cosplayer, visto che il palco per le gare rimane dov'è sempre stato.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • A quanto pare, quest'anno avremo un intero padiglione dedicato alla Panini, che non sarà quindi unita ai venditori di merchandising.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Dunque, gente, facciamo il punto della situazione.

    Il Sollazzo ha una casa a Porcari, che il nostro solito panariellide ospite stavolta ci affitta a 30€ a persona a notte. Sono ancora in attesa di qualche conferma tra gli abituali sollazziani, ma abbiamo del posto ancora libero per eventuali aggiunte.

    Chi fosse interessato (e chi non mi ha ancora dato conferma) mi faccia sapere presto, che al massimo ad inizio settimana prossima è il caso che io dia il numero esatto dei partecipanti. E dovremmo anche vedere come organizzare le cibarie (che però il panariellide si è offerto eventualmente di farci trovare quello che vogliamo a casa, con relativo scontrino da pagare).
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Intanto ieri sono uscite le mappe degli stand :)

    http://maps2014.luccacomicsandgames.com/
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Io credo di avere circa una lista di presenti abbastanza stabile per la casa Sollazza. Ci saremo:

    Primo giorno: Valerio, io, Hybiscus, Tigrotta, Zangief, Eddy (?)
    Secondo giorno: Valerio, io, Hybiscus, Bramo, Artume, Tigrotta, Zangief, Eddy (?)
    Terzo giorno: Valerio, io, Hybiscus, Bramo, Artume, Tigrotta, Zangief, fratello di Zangief con due amici, Eddy (?)
    Quarto giorno: Valerio, io, Bramo, Artume, Tigrotta, Zangief, fratello di Zangief con due amici.

    Altri sollazzi presenti saranno Gianduja (primo giorno?) e Daria (quarto giorno).

    Tutto giusto?

    Tocca poi organizzare le cibarie. Panariello dice che ne può prendere lui al supermercato, quello che gli chiediamo, e ci fa avere lo scontrino. Se siete d'accordo, per pasta sugo robe farei cosí.

    Alcool? Altri generi di sopravvivenza?
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Ma Eddy è ancora in forse?? Dai Eddy, come here! Questa Tana aspetta te!
    :P
    LBreda ha scritto: Tocca poi organizzare le cibarie. Panariello dice che ne può prendere lui al supermercato, quello che gli chiediamo, e ci fa avere lo scontrino. Se siete d'accordo, per pasta sugo robe farei cosí.
    Allora, per me può andare bene sia fare come ci siamo sempre organizzati negli anni scorsi, portando ciascuno qualcosa, sia accettare la gentile proposta di Panariello.
    C'è da dire che, se seguissimo questa seconda strada, avremmo il vantaggio di non dover portare niente che ci occupa ulteriore spazio nelle valigie, e non è un vantaggio da poco. Quindi boh, forse approfitterei dell'offerta: ma in tal caso, sarà bene fare una lista dettagliata da dare al padrone di casa, non solo di *cosa* farci comprare, ma anche delle quantità che stimiamo sulla base dei consumi degli anni passati e del numero di presenti quest'anno, per evitare che Panariello segua la regola del "meglio abbondare" finendo per avere un esubero di roba che comunque pagheremmo.
    LBreda ha scritto:Alcool? Altri generi di sopravvivenza?
    Ecco, inoltre, direi che l'alcool non lo metteremmo in lista a Panariello, se decidiamo di accettare la sua proposta. Così, per pudore :P
    Ma allo stesso tempo è un genere di prima necessità, quindi in tal caso ci metteremmo d'accordo nel prenderlo per conto nostro e dividerci poi la spesa.
    Altro che esca dal "radar" panariellico non vedo, ora come ora...

    Comunque decidiamo presto che strategia seguire, così da avere un po' di giorni perché o noi o lui si possa fare la spesa ;)
    Io propendo per accettare la panariellica idea.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Mi chiamo fuori, definitivamente.
    Ma non siate tristi, "avremo sempre Parigi" (cit.)
  • Sono stato a Lucca giovedì. Si stimano quarantamila visitatori durante la prima giornata e in effetti padiglioni e vie erano già abbastanza affollati ma si camminava comunque bene. Clima ottimo e fiera piacevole. Bella la nuova collocazione per la Japan Town, peccato che spade, vestiario e oggettistica giapponese non mi interessino granché ma credo sarà una delle zone della fiera più frequentate durante questo fine settimana. Lo spazio fumetterie non mi ha entusiasmato, molti manga sì ma un'offerta di volumi occidentali (italiani in particolare) inferiore a quel che speravo. Interessanti invece i padiglioni degli editori con un sacco di autori all'opera dal vivo, novità, incontri...E' lì che ho fatto un po' di acquisti. Il resto non l'ho visto perchè poi ho trascorso il pomeriggio a chiacchierare ma tanto già non avevo più forze XD
  • Primo Giorno: Far Quadrare i Miei Conti

    Immagine

    Per quel che mi riguarda Lucca è come il Klondike. E' un luogo a cui mi sento legato da ben dieci anni, perché è lì che mi sono successe alcune delle avventure (e disavventure) più significative per la mia vita. Che si tratti di amicizie, amori, lavoro e passioni, molte storyline della mia esistenza, che durante il resto dell'anno proseguono, si intrecciano e si aggrovigliano, trovano spesso e volentieri in questo appuntamento annuale il loro ideale punto d'arrivo e di rilancio per l'anno successivo. Le emozioni positive e negative provate a Lucca nel corso di questo decennio ormai si sono mescolate nella mia memoria, dando vita a sensazioni contraddittorie ma irresistibili. Lucca la attendo, e nel contempo la temo. Insomma, la amo, disperandomi (cit.). Quest'anno i segni per saltare l'evento c'erano tutti, date le premesse desolanti. Tanto per cominciare non c'erano soldi. Tra disavventure lavorative, la solita crisi, e altre variabili sgradevoli mi sono trovato totalmente a terra dal punto di vista finanziario. Disavventure del genere non hanno colpito solo me, ma mezzo Sollazzo che si è ritrovato fortemente in difficoltà, e privo di alcune figure fondamentali degli anni passati. L'elenco dei caduti sul campo annovera personaggi di spicco come Dapiz, Isa, Vito e persino Eddy. I superstiti non se la passavano tanto meglio: Hybiscus non ha potuto farsi la terza notte, Bramo si è saltato la prima, Breda fino all'ultimo momento era in paranoia perché i pagamenti arrivavano in ritardo. Insomma, la Lucca del disastro e dell'angoscia.

    Ma non bisogna tradire il Klondike, mai. E così mi sono ingegnato in vari modi per riuscire ad esserci comunque, limando qua e là le spese. Tanto per cominciare ho ricevuto - ebbene sì - dei soldi (e un trolley) in prestito. Poi abbiamo richiesto gli accrediti stampa per la Tana del Sollazzo, che dall'anno scorso non è più solo un forum ma un sito, e che quest'anno ha varato il suo progetto più ambizioso: l'enciclopedico The Disney Compendium. Questo gioiellino virtuale a partire da aprile impegna me, Breda, Daria e Ettore come mai prima d'ora. Di fronte ad un tale dispiego di sbatta l'ufficio stampa ci ha premiati, concedendolo. Infine, ho voltato le spalle a Trenitalia, ai suoi treni troppo pieni e ai suoi costi oramai proibitivi per sperimentare BlablaCar, il sistema di Car Sharing che sta avendo un certo successo, portando un certo risparmio nelle tasche dei giovani viaggiatori. La cosa mi incuriosisce da mesi, visto che è un sistema che Daria già adotta con una certa soddisfazione. Mi sento tanto un paperopolese infatuato dall'ultima trovata della premiata ditta Filo & Brigitta, ma se si tratta di risparmiare ben venga. La mattina di giovedì mi ritrovo quindi ad attendere nella rotonda vicino a casa mia il mio passaggio, sapendo di andare incontro ad un'incognita. E... wow! L'esperienza si rivela a dir poco epifanica. Con soli quattordici soldi mi faccio Padova/Lucca in compagnia di un ragazzo e una ragazza simpatici e disponibili. Insieme si chiacchiera, si sgranocchiano snack e in sole tre ore siamo arrivati. Per quel che mi riguarda Trenitalia è da considerarsi destinata al geriatrico. Largo ai giovani! E così mi accordo con queste persone per fare insieme anche il viaggio di ritorno. Arrivare a Lucca la mattina del primo giorno è un'esperienza inedita per me. Gli altri anni utilizzavo l'intera giornata per il viaggio, precludendomi un giorno di fiera e arrivando solo di sera, ma questa volta è diverso, sono le undici del mattino, l'aria è fresca, frizzante e quindi posso permettermi di attendere i miei amici, in arrivo solo fra un paio d'ore, gironzolando nei dintorni con fare assorto. Salgo quindi sulle mura e circumnavigo la città, immergendomi nella bellissima atmosfera di quel mattino d'autunno.

    Arrivato in stazione attendo il primo gruppo di Sollazzieri, con cui andare a mangiare qualcosa. Ma prima di loro dal treno sbuca quella birba di Gervasio con la maglietta di Capitan America, che quest'anno presenta in fiera il suo volume su Fantomius e con cui scambio due chiacchiere. Dopo di lui ecco arrivare da Roma i primi compagni d'avventura. Ecco Tigrotta (al secolo Giulia Paoletti) che quest'anno ha regalato al Sollazzo tante belle soddisfazioni, curando i bozzetti della pagina facebook del Compendium e scrivendo alcune bellissime schede per le storie di Romano Scarpa da destinare alla sezione fumettistica, di prossima apertura. Poi c'è Hybiscus, come sempre di poche parole, ma ben scelte e all'occorrenza taglienti. E poi ecco Lorenzo Breda: tecnico, programmatore, traduttore e burocrate, insomma il ministro della logistica della community. Colui che si occupa di dare corpo, con pazienza e dedizione, alle mie idee, concepite allo stato gassoso. Appena riuniti ecco che il Breda sfodera i badge del Sollazzo e del Compendium, progettati da Daria e da lui stampati, con cui ci adorniamo il petto sottolineando lo spirito d'appartenenza alla nostra community, al nostro progetto, al nostro quotidiano "lavoro". Infine appare, grande, grosso e troll, un altro grande classico lucchese: Zangief, il giappo/wrestler della ghenga, l'uomo capace di declinare in mille modi diversi la parola "no", per farci capire che è un "sì". Questa volta acconsente a farci piazzare nel cofano dell'auto i nostri bagagli, mettendo la sua macchina al servizio della tratta Lucca/Porcari, dove andremo a dormire la sera.

    Può iniziare così la prima giornata di fiera. La prima tappa è alla Panini, che si è fatta un padiglione tutto suo, il PalaPanini in cui è presente anche lo stand di Pan Distribuzioni, uno per le figurine e ovviamente lo stand Disney. A partire dall'anno scorso è avvenuta la grande metamorfosi, e lo stand Disney si è trasformato da "area ludica" a luogo in cui si vendono appunto i fumetti. Panini ha capito che il bello del fumetto Disney è il fumetto Disney bello, concetto che in tanti anni di gestione Disney Company non era mai realmente passato, e così ecco che tutto è diverso. Il prodotto di punta da offrire al pubblico è la bravura degli autori, e questo porta lo stand ad avere un'incredibile varietà di ottimo materiale, nonché... gli autori. Nel bancone affianco invece trovo le solite cose Panini che già seguo, quindi compro il nuovo Rat-Man insieme allo speciale Star Rats Episodio 2, e al decimo e ultimo volume di Star Wars – Eredità, epica saga EU che spero di potermi godere ugualmente pur sapendo essere stata "purgata" dal recente reset dell'universo espanso. In tutto questo trovo persino ad un prezzo irrisorio il Blu Ray del miyazakiano Principessa Mononoke, che aggiungo prontamente al mio bottino. Non manca la fauna umana: direttamente dal Papersera ecco Maghetto, Paolo e Alle con cui scambio quattro chiacchiere. E poi eccoci alla Tunuè, in cui troviamo due fra i più grandi amici della nostra community. Teresa Radice e Stefano Turconi, i quali ci omaggiano di un disegno meraviglioso dedicato al Disney Compendium, che abbiamo già prontamente infilato nella nostra galleria, assieme a quello di Glen Keane e Patrick Osborne. Stefano è come sempre tranquillo, serafico, la sua barba è sempre più lunga e lui la usa per infilarci dentro una matita, perché così è più comodo e "ai bambini piace". Sembra il vecchio dell'alpe mentre Teresa assomiglia più ad Heidi, tutta allegra e chiacchierosa, mentre snocciola con entusiasmo le anticipazioni sul loro nuovo libro, il Porto Proibito, in uscita presso Bao fra qualche mese. Con entrambi c'è ormai un grande affetto, che affonda le RADICI persino prima del Sollazzo, ai tempi del Witch Forum, oggi defunto. Oltre a loro becchiamo anche Alessandro Ferrari, sceneggiatore principale di Real Life, con cui facciamo due chiacchiere sulla situazione della testata.

    La prima giornata lucchese volge al termine e noi ci dirigiamo dunque a Porcari, per prendere possesso della casa. Ancora una volta il nostro anfitrione è Panariello, che da quest'anno si becca un secondo soprannome, Capaldi, data l'entità delle sue sopracciglia. La casa stavolta è quella in cui abbiamo fatto più Lucche (2007-10-11-12), quindi sappiamo già come orientarci... ma al momento di fare la cena mi accorgo con buffo orrore che mi sono totalmente scordato di pranzare, preso com'ero dalla frenesia lucchese. Ma quanto sono appassionato? La cena trascorre come sempre in allegria mentre, tra una birra e una pastasciutta, mettiamo a confronto i nostri averi e discutiamo di fumetto Disney e non. Questo non significa che il vuoto lasciato dai nostri compagni caduti in battaglia non si avverta, ma a questo rimediamo mettendo di fronte alla tavola un bel Paperone di Romano Scarpa preso da uno dei volumi del Corriere, in rappresentanza del buon Vito. Il quale si ribella alla sua stessa assenza, mettendosi in contatto con noi ogni sera per farsi narrare in anteprima le nostre gesta. Per rispetto di questa sua volontà di partecipazione, da questo momento in poi il resoconto si prenderà la licenza di elencare la sua proiezione astrale tra i presenti. Bentornato a casa, Vito!

    [CONTINUA...]
  • meraviglioso. come resoconta il Grrodon...

    aspetto con ansia prossime puntate (e le foto! le foto, ragazzi! che le mettiam sul blog, poi!)
    grazie. :D
  • Secondo Giorno: La Lega degli Artisti Straordinari aka Finding Bramo

    Immagine

    Suona la sveglia, e così io, Breda, Hyb, Zangief, Tigrotta e il Vito immaginario (!) ci svegliamo. Si fa la doccia, la colazione e tutte quelle cose lì che gli altri anni portavano inevitabilmente a incasinarsi con il treno, ma quest'anno in fiera ci si va in auto trollando Trenitalia ancora una volta. Il risultato però cambia di poco, perché tra code, ricerca del parcheggio, e ingresso nelle mura, arriviamo in fiera che è già ora di pranzo. Poco male, perché il pranzo si rivelerà essere il momento clou della giornata. Fuori dal Palapanini troviamo infatti ad attenderci i Turconi, la nostra coppia preferita, pronti ad accompagnarci a mangiare qualcosa insieme. Ma prima che ci si possa avviare verso il bar più vicino, iniziano a spuntare come funghi alcuni dei più grandi fumettisti disneyani, che iniziano immediatamente a magnetizzarsi tra loro, rimpolpando la nostra comitiva. "Chi si somiglia, si piglia", esclama Teresa, mentre si ritrova a stringere la mano a colleghi visti di rado ma con cui si avverte già una certa sintonia.

    La star del momento pare essere quel birbenzumpf (cit.) di Casty, grande assente alle precedenti fiere e adesso uno dei più gettonati autori disneyani. Casty è davvero unico, un autore completo desideroso di portare avanti la linea di classiche avventure impostata da Floyd Gottfredson e Romano Scarpa, uno che superficialmente potrebbe essere bollato come "passatista" e che invece nasconde un asso nella manica dietro l'altro, trollando tutti con alcune delle avventure più moderne mai apparse sul settimanale. Idee a catinelle, la capacità di costruire intrecci complicati senza che mezzo tassello vada fuori posto, e uno humor irriverente che mette alla berlina gli aspetti della società attuale completano il quadro e spiegano il suo grande apprezzamento. Dal vivo Casty non è da meno, e dimostra un carisma e una parlantina mica male, intrattenendo tutti con grandi risate. E poi arriva anche Bruno Enna, un altro pezzo da novanta, sia come autore che come uomo. L'autore lo conosciamo tutti, divertente e sensibile, con una vena poetica che ha valorizzato molte celebri storie di PKNA, di Witch, di Paperino Paperotto e via dicendo. Il suo ultimo lavoro, la parodia Disney di Jeckyll e Hyde, qualitativamente parla da sola: coinvolgente e con una potente dichiarazione d'amore nei confronti dei personaggi Disney. Meno conosciuto è l'uomo dietro l'autore, che una volta di più si rivela essere una persona pacata, gentile, intelligente e disponibile, di quelle che fa veramente piacere trovarsi di fronte ad una fiera. E non sono gli unici, molte altre persone si uniscono a noi, per andare a farsi un panino al chiosco più vicino e successivamente a bersi un caffè al bar, dove piomba... persino il grande Silver!

    Il momento è così bello, ma così bello, che non si può non rimbrottare il vergognoso Bramo per esserselo perso. Il pierre del Sollazzo è infatti arrivato a Lucca solo dopo pranzo, ed è finito completamente disperso. Salutati i nostri commensali, tocca cercarlo ma ogni tentativo è vano. Bramo viene avvistato in lontananza, poi sparisce tra la folla, c'è chi dice che abbia tentato di intervistare Faraci, altri invece sono certi che volesse chiedergli solamente un palloncino di Infierno 2, altri che non fosse lui ma solo un cosplay di Pippo. Bramo rimarrà un incognita almeno fino a sera. Il Sollazzo è costretto a fare a meno di lui, andando a fare il consueto blitz al Games. L'atmosfera da quelle parti è più salubre del previsto, e la zona è meno affollata. Ma il desiderio di ricongiungersi con il mio balzano amico è troppo forte e... finisco per non fermarmi nemmeno allo stand Nintendo! Non si sfugge al richiamo del Bramini, il cui tenero "Yuk" risuona vicino allo stand Tunuè, dove finalmente lo trovo! E' necessario quindi fargli fare una cura socialmente ricostituente, facendogli passare in rassegna Turconi, Radice, Casty e altra bella gente, prima di introdursi nel cinema più vicino e prelevare Breda e Zangief, intenti a guardarsi l'anteprima in italiano della nuova stagione del Dottore.

    La seconda giornata finisce, e il bottino non è mica male. Ho l'antologia Castyana (Topolino Platinum Edition), la Definitive Collection di Darkenblot, il volume in bianco e nero di Ratkyll, e pure il terzo e il quarto volume di Poldino Spaccaferro di Peyo, usciti allo stand RW. E in tutto questo ho anche avuto modo di discutere con un autore della Tunuè in merito all'ipotetica supervisione di un futuro libro a fumetti sul fratello di Walt, Roy, progetto che promette di essere mooooolto interessante. Insomma, le cose sembrano andare bene. Ma dietro l'angolo c'è ANNA COLELLA, in arte Artume, a tramare nell'ombra. La fidanzata di Bramo è veramente una ragazza particolare, perché vive in caps lock. Nel senso che qualsiasi cosa che fa lo fa a voce alta: parla a voce alta, dorme a voce alta, respira a voce alta e via dicendo. Stavolta lei e Bramo sono arrivati con l'auto dell'amica Clara, che diventerà dunque il nostro secondo mezzo per spostarci tra Lucca e Porcari. Io e il Vito immaginario decidiamo di unirci a Bramo, Anna e Clara per il ritorno a casa, dopotutto non vedo Bramo da troppo tempo e ho un sacco di cose da dirgli, raccontargli, progettare con lui. Non l'avessi mai fatto! Il ritorno a casa si rivelerà un'esperienza a dir poco funest... ma forse è meglio che da questo momento in poi per non turbare la sensibilità dei lettori e dei citati si adotti il registro buonone alla Bramo, allineandoci per quest'ultima tratta del resoconto a quest'epoca di politically correct. Quindi... ah rump:

    Il gruppetto si dirige in allegria alla macchina, che – accipicchia! - sembra trovarsi dall'altra parte della città! Arrivati dopo una manciata di mezz'ore nelle vicinanze della vettura, le ragazze si accorgono che non sappiamo dove la vettura sia, e per reperirla toccherà chiamare la ragazza di BlaBlaCar che era stata reclutata per l'andata e che sicuramente ricorda in che strada fosse. Dopo una lunga scarpinata troviamo alla fine l'auto di Clara, ma l'irruente Anna afferra il volante, desiderosa di portare lei stessa il nutrito gruppetto a destinazione! ^^ In maniera del tutto imprevista il navigatore ci spinge ad optare per l'autostrada, dove Anna viene colta dal desiderio di sorpassare un grosso camion, nell'ottica di arrivare a casa il prima possibile, e permettere al gruppo di procedere all'allegro convivio, per molti il momento migliore di Lucca. Il tentativo ha successo, ma l'esuberanza della ragazza la porta, una volta eseguita la difficile manovra, a trasmettere a tutti i noi il brivido per l'azione compiuta, lasciandosi andare all'emozione, e muovendosi – Gawrsh! - a zig zag per le due corsie, nell'ottica di ricordare a tutti noi che dopotutto la vita è una giostra!

    [CONTINUA...]
  • Terzo Giorno: I'm Late! For a Very Important Date!

    Immagine

    Stavo facendo un sogno bellissimo, quando sento qualcuno sfiorarmi e quel qualcuno è Bramo, chino su di me. Ah già, gliel'avevo detto io di svegliarmi, sperando che vederlo come prima persona potesse darmi la carica per affrontare la giornata. Perché questa è una giornata da sfruttare per benino, a cominciare dalla mattina in cui bisogna assistere alla conferenza BAO durante la quale Foschini annuncerà tra le altre cose anche Il Porto Proibito, l'ultima fatica dei coniugi Turconi. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo un mare di problemi, e per quanto ci organizziamo per arrivare in tempo in fiera, l'imprevisto è dietro l'angolo. Bramo e le sue fidanzate rimarranno infatti imbottigliati nel traffico, liberandosi da tale prigionia solo dopo parecchie ore. Dopotutto è sabato, il giorno in cui la fiera viene presa d'assalto. Noialtri con la seconda auto invece arriveremo a Lucca in tempo, ma ci perderemo Breda e Hybiscus nei pressi della stazione, Zangief attraversando la città, e persino il Vito immaginario al primo chiosco dei salumi, dove si ferma per far colazione con dell'anatra all'arancia (che bufo immaginarsi queste stereotipatissime gag per colmare il vuoto nei nostri cuori! Sniff...). Alla fine arriviamo sani e salvi solo io e Tigrotta... dato che persino i Turconi sono rimasti vittime dei contrattempi. Quando Teresa e Stefano arrivano trafelati la conferenza è agli sgoccioli, e c'è giusto il tempo che Foschini faccia riferimento al loro libro, in uscita nei primi mesi del 2015. All'uscita dalla sala c'è il tempo per fare due chiacchiere con Gagnor e poi con Zerocalcare, dopodiché è il momento di seguire i Turconi e mangiarsi un bel panino con loro. Dopo pranzo ritrovo Breda, in tempo per dare l'estrema unzione a Hybiscus che sta per andarsene. La archivio tristemente e mi ritrovo nuovamente da solo.

    E' l'ora di ritrovare Bramo, ormai smarcatosi da traffico, folla e fidanzate, e incedere con lui verso la conferenza Disney/Panini. I prodotti Disney per noi del Sollazzo hanno da sempre un'aura sacra, e Panini lo sa bene visto che ambienta il tutto in una chiesa. L'evento si intitola "i nuovi lanci" ma in realtà di parla di cose che già sappiamo. Poco male, un ripasso fa sempre bene. Si parla del ritorno di Pk, dove si conferma che l'anno prossimo avremo due nuove storie firmate rispettivamente da Sisti/Sciarrone e Artibani/Pastrovicchio, ma soprattutto della nuova testata, la Definitive Collection, che nasce per raccogliere insieme i cicli d'autore apparsi settimanalmente sul Topo. Panini in pratica si dev'essere accorta che il lettore medio solitamente ha una libreria e un garage. E che è in quest'ultimo posto che solitamente i miliardi di Topolini vanno a finire, rendendo difatto scomodissimo consultarli. La Definitive risolve questo problema, riproponendo il materiale migliore e portandolo sugli scaffali delle librerie, salvandolo quindi dalle grinfie del garage. All'esterno della chiesa ho modo di salutare anche Artibani e la Centomo, ma poi è nuovamente il momento di immergersi nella fiumana di gente e tornare per padiglioni, perché sta per arrivare qualcuno di molto importante per la community.

    Si tratta di Daria, che dall'anno scorso abbiamo arruolato come grafica del sito, e che ha lavorato DADDIO rendendolo accattivante e dando al Compendium il suo aspetto irresistibile. Daria si fermerà per poco quindi è necessario portarla a vedere (e comprare) il meglio sulla piazza. Ovviamente per prima cosa bisogna presentarle i Turconi, poi la facciamo passare per lo stand Bao e persino quello Rizzoli dove si accatta un volume di Blacksad. Infine eccoci allo stand Disney dove si accaparra pure i due albi su Casty. Da quelle parti scambiamo due parole anche con Fabio Celoni, Stefano Zanchi e soprattutto la tenera Silvia Martinoli, che si complimenta per il gran lavorone che sta uscendo con il Disney Compendium, che afferma di leggere sempre. Son soddisfazioni! Ma poi l'ora scocca, e Daria muore. Il suo ciclo vitale lucchese è durato solo il battito d'ali di una farfalla, per cui ne raccattiamo il corpicino e lo carichiamo sul primo treno per Firenze, dove avrà una degna sepoltura. E' il momento di tornare a casa e si dividerci in due macchine. Zangief stavolta ha qualche ospite in più, tipo suo fratello e amichetti al seguito, che per comidità chiameremo "i figli di Zangief". Oltre a loro si piglia pure Tigrotta, mentre tutti gli altri finiscono nuovamente nell'auto di Clara, che stavolta sarà guidata da Clara stessa, la quale ci riserverà una manciata di tentativi di omicidio in meno di Anna.

    L'ultima sera a Porcari è tradizionalmente molto speciale. E' la sera in cui si dà fondo alle ultime riserve alimentari, quella in cui bisogna esagerare. E dunque esageriamo. I figli di Zangief vanno a dormire ALLE NOVE, per cui al tavolo rimane il gruppetto formato dal loro padre, da me, Breda, Bramo, ANNA COLELLA, Clara, Tigrotta e il Vito immaginario. C'è da smaltire quattro barattoli di ragù più uno di conserva normale, che prontamente svuoto dentro il pentolone per creare la cena definitiva: la pastasciutta per porre fine a tutte le pastasciutte. Nemmeno con l'alcool si scherza, visto che sono rimaste un po' di birre, una bottiglia di amaro e una di rum. Tutto viene prontamente svuotato nella gola di Bramo (e non solo nella sua), per aiutarlo nella metamorfosi completa in Pippo. Poi una volta usciti di testa inizia lo show, io e Breda ci mettiamo a disquisire con Clara di CGI, arruffando concetti in modo che nessuno capisca quello che dice l'altro, perché la discordia è cosa buona e giusta. Il Vito immaginario si collega con la sua controparte corporea rimasta a Gorgonzola per downloadare ogni info, mentre sullo sfondo la realtà trasmette un "how to" di Bramo. Zangief se la ride, andando a dormire e trollando tutti. E poi arriva il momento di giacere per un'ultima volta nei letti della panariellica casa, pronti il giorno dopo a dare l'addio a quello che anno dopo anno sta diventando l'evento più atteso delle nostre vite.

    [CONTINUA...]
  • Quarto Giorno: Costanti e Variabili

    Immagine

    Il peggior risveglio della vita di Bramo. No, non è per il dopo-sbornia, sono io che prendo a pugni la porta della sua camera, e una volta spalancata gli annuncio che Breda, Zangief e la sua prole ci abbandonano per correre in fiera prima di tutti, in cerca di Sprea e dell'ultimo episodio di Doctor Who, da guardarsi in auto alla facciaccia di tutti. Siamo privi del ministro della logistica, e l'evento Lucca è giunto ormai al termine, bisogna fare i bagagli, lavare i piatti e rendere presentabile l'appartamento per consegnarlo a Panariello. Ah, e tra le altre cose si è guastata la caldaia e rischiamo di farci la doccia fredda, e bisogna risolvere tutto con una certa fretta per arrivare in fiera, perché una volta là bisognerà chiedere ai Turconi se ci fanno l'immensa cortesia di tenerci le valigie al loro stand, dato che io e Tigrotta non possiamo tenerle nell'auto di Clara, dovendo partire per conto nostro. Tutte queste informazioni pronunciate insieme hanno il potere di togliere il sorriso al poveretto, dopo avergli fatto opportunamente esclamare GAWRSH! Ma poi tutto si sistema: l'appartamento viene rimesso a posto, Panariello aggiusta la caldaia con il martello di Fix-It Felix, e una volta giunti in fiera alla Tunuè veniamo sgravati dal peso del bagaglio. E' l'ora di immergerci per l'ultima volta nella mischia e andare ad accogliere l'ultimo sollazziere one shot della Lucca 2014: il caro vecchio gianduja.

    Gianduja, o ^Gourry^ come si chiamava una volta e come insisto a chiamarlo ancora, è veramente una sagoma. Tanto per cominciare si chiama Valerio, un nome che apprezzo particolarmente, poi è giovane ma ha i capelli bianchi, che sono per me un simbolo di saggezza. Non è uno degli utenti più attivi sul fonte forumistico, nerdistico, giornalistico e via dicendo, ma rappresenta il guru della chat, la cariatide di Irc per eccellenza, il testimone e storiografo di secoli e secoli di storia di questa community e di quelle che la hanno preceduta. Ecco perché è da lui che amo confessarmi la notte, quando ne ho combinata qualcuna delle mie, e mi pento di aver fatto sgobbare troppo Daria, o di aver trattato male Isa, e via dicendo. Gianduja ha sempre quella parola giusta di conforto, quella tirata d'orecchi morbida che non fa male ma ti mette le cose nella giusta prospettiva. E' il mio prete confessore, il mio visir, il mio specchio riflesso. E poi ha quella parlata romanesca che mi fa riderone.

    Insieme a lui e al resto della community ci avviamo per l'ultimo pasto insieme, al chiosco dei panini. Anche stavolta, ad accompagnarci saranno alcuni fumettisti Disney d'eccezione: il carismatico Casty, che ha saputo intrattenerci e divertirci per tutto il corso di questa Lucca, e il gentilissimo Enna, col quale ho modo di farmi una lunga e illuminante chiacchierata, di quelle che fortificano lo spirito. Ma non ci sono solo Bruno e Casty nella galleria di capolavori umani della giornata ma anche Pastrovicchio. Eccolo là, il Pastro, al quale ho promesso di fare i complimenti nei giorni passati. E in realtà di complimenti gliene ho fatti pure, ma adesso è diverso, voglio farglieli in edizione estesa. Io Pastro lo apprezzo già dai tempi di Trauma, e nel corso degli anni ne ho apprezzato il tratto anche in storie come Topolino e il Caso Sottilissimo. Adesso Pastro è uno dei due responsabili di Potere e Potenza, il fumetto che ha dato un violento scossone al settimanale Topolino, riaccendendo un'epopea, quella di PK, che si dava per estinta, e riallacciando i fili con alcuni fatti che molti non avrebbero voluto più toccare. All'epoca della pubblicazione, ricordo di aver celebrato quasi solo Artibani, per cui ho i sensi di colpa e mi sembra di averlo trascurato un po' il povero Pastro, che oltre che i disegni ha dato l'input iniziale al progetto. Adesso che ho l'opportunità di farmi un panino con lui, ho modo di conoscerlo meglio e di notare che dal vivo è un vero spettacolo: il Pastro è figo come un disegno del Pastro. Fisicamente è disegnato bene, e l'animazione è "molleggiata" e fluida che è un piacere, 24 frame al secondo di pura vivacità. E parlandoci traspare l'amore per le cose che disegna, e l'entusiasmo incontenibile e assolutamente contagioso per ciò che fa. Ci si sente tutti più appassionati dopo aver parlato con uno come il Pastro, e con questa consapevolezza salutiamo l'allegro gruppetto di artisti, perché è il momento di lasciare Lucca.

    C'è il tempo per un blitz allo stand Bao, per andare a salutare Zerocalcare, e acquistare il suo ultimo libro, Dimentica il Mio Nome, che ancora non avevo. Infine andiamo alla Tunuè, dove abbiamo lasciato il bagaglio e ritroviamo i due magnifici coniugi a cui vogliamo tanto bene, e con i quali ci scattiamo la foto dell'addio. Ciao quindi a Teresa Yé Yé, ciao al bonario barbuto Turconi. E poi ciao a noi stessi, visto che è il momento di disperderci. Abbandono Bramo alle sue fidanzate, Zangief ai suoi figli, disperdo il Vito immaginario nell'aere e rinnovo a Breda la fiducia per la gestione dello stesso mio respiro, da tanto che oramai mi fido di lui. Tigrotta e Gianduja invece mi scortano fino all'altro lato della cittadina, dove trovo i due amici di BlaBlaCar che mi attendono per il viaggio di ritorno. Viaggio che per ovvi motivi dura un po' di più dell'andata, ma che scorre comunque meglio di qualsiasi ritorno abbia mai affrontato in precedenza.

    E così mi ritrovo a casa mia, a coccolarmi la pila di tesori cartacei faticamente conquistata, e a riaccendere il pc per ritrasformare in sagaci scrittine tutte le persone con cui in questi giorni me la sono spassata. E mi accorgo che è stata una Lucca strana. Una Lucca in cui sono mancate alcune cose: è stata la seconda Lucca in cui non sono andato a trovare la zia, la prima in cui ho voltato le spalle a Trenitalia. Per la prima volta non ho trovato per le strade i chioschi delle pannocchie, e non ho nemmeno avuto occasione di avvelenarmi con l'amato ramen, preso com'ero dai pasti in compagnia di ospiti illustri. Sono mancati alcuni esponenti illustri della community, né in fiera ho trovato alcune persone con cui in passato ero solito soffermarmi. In quattro giorni di fiera ho saltato senza ritegno alcuno i privati, non mi sono filato il Japan Palace, né i concerti, né i cosplay. Dovendo fare un bilancio, non posso fare a meno di pensare che alcune di queste mancanze siano state gravi ma che altre siano state giuste e fisiologiche. Si cresce, si invecchia e andando avanti alcune cose te le lasci alle spalle, ed è giusto così. A Lucca c'è di tutto e il tempo non è tantissimo, per cui bisogna selezionare, e col passare del tempo si diventa specifici. Ci sono tanti modi di fare Lucca, e io ho trovato il mio tanto tempo fa, e adesso è in questo solco che evolvo. D'altra parte bisogna sempre stare attenti a non ripiegarsi in modo ossessivo sulle stesse cose, precludendosi esperienze e possibilità che Lucca offre, e questo è un rischio tangibile e un problema in cui tendo a ricadere, e che mi riprometto di tenere in conto per il futuro. Quindi qualcosa la rimpiango, qualcosa no.

    Di certo quello che ho avuto da questa Lucca è anche una miriade di conferme. Le cose e le persone davvero importanti ci sono state, ed è per questo che non posso fare a meno di ringraziare gente come Bramo, Teresa, Breda, Casty, Vito, Gianduja e tutti gli altri protagonisti di questo resoconto a cui ho dedicato un po' di spazio, tutta gente che da tanti anni a questa parte ha nella turbolenta sceneggiatura della mia vita un ruolo fondamentale. Magari nemmeno ve ne rendete conto ma, tra una burrasca e l'altra, ci siete voi a ergervi come solidi scogli inamovibili, e a ricordarmi cosa significa esserci malgrado tutto. Gentaglia, siete le costanti della mia vita, mica poco.

    FINE

    Credits

    Il Grrodoni
    Breda, la scheda.
    Bramo, Gawrsh!
    Zangief, HARRRR!
    Hybiscus, sigh.
    Tigrotta
    Daria
    gianduja
    il Vito immaginario
    Dapiz che aspetta a casa
    Tere & Ste
    Casty
    Bruno Enna
    I figli di Zangief
    ANNA COLELLA
    Clara
    Pastro
    Gervasio
    La Martinoli
    Celoni
    Panariello/Capaldi
    Paolo, Alle e Maghetto
    Silver

    ... tutti i milioni di dimenticati


    Bottino Lucchese:

    Topolino con dentro Bontòn!
    Topolino Platinum Edition
    Darkenblot
    Lo Strano Caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde
    Principessa Mononoke in BD
    Rat-Man #105: Lotta nell'Abisso
    Star Rats: Episodio II
    Poldino Spaccaferro - Le Dodici Fatiche di Poldino Spaccaferro
    Poldino Spacceferro - Lo Zio Placido
    Star Wars Eredità: Volume 10 - Estremi
    Zerocalcare: Dimentica il Mio Nome

    E infine questa meraviglia qui!

    Immagine
  • Ed ecco il mio resoconto luccoso. Tutto in un post, che mica sono Grrodon. Però ho un giorno in piú, gne gne.

    Giorno 0 - mercoledí:
    Non è che si capisca bene perché, ma all’insegna del “qui altrimenti non si muove nessuno” e del “tra l’altro i contatti li ho io”, la logistica lucchese la ho organizzata io anche quest’anno. Ed è stato particolarmente difficile, dato che la situazione era molto incerta un po’ per tutti (persino per me, che ho avuto un momento in cui ho creduto di organizzare tutto e non partire). E alla fine non è venuta un sacco di gente. Vito, Isa ed Eddy sono dovuti restare a casa togliendo parecchia anima e animazione alle serate e mancandoci tantissimo ogni volta che succedeva qualcosa di bello, Eos non ha portato la sua delirante presenza neanche per un giorno, Dapiz voleva finalmente tornare a Lucca e non ce la ha fatta, Daria e Gianduja sono venuti un solo giorno perdendosi le serate, unico momento in cui si riesce davvero ad essere insieme.

    Ma passiamo davvero al giorno zero. Mercoledí. Oltre alla logistica, era mio compito anche comprare i superalcolici per il dopocena. Panariello, al quale abbiamo fatto fare il resto della spesa birre comprese, mi suggeriva come birra la Peroni da annacquare, e dopo essermi ripreso dal colpo ho evitato accuratamente di fargli comprare la roba seria. Dopo una mattinata di lavoro, ho inforcato la bici e sono andato al supermercato piú vicino. Non aveva nulla di buono. Allora sono andato ad un altro, e poi un altro ancora. Finiti i supermercati di mia conoscenza, ho cominciato a seguire le indicazioni verso altri lidi. Sono riuscito finalmente a trovare ciò che cercavo nel SESTO. Tra l’altro si stava facendo buio, avevo dimenticato le luci in garage, e mi son dovuto fare un pezzo a piedi. Cosí, tanto per iniziare il delirio lucchese.

    Giorno 1 - giovedí:
    Con uno zaino bello appesantito dalle bottiglie, giovedí mi sono alzato all’alba e sono andato a raggiungere Giulia (Tigrotta), unica romana a venire a Lucca il primo giorno, alla stazione Tiburtina. Caffè, giusto per non arrivare al treno strisciando, e si parte. A Firenze ci uniamo a Gloria (Hybiscus), e tra una maremma e l’altra constatiamo che nell’ultimo anno in cui io e lei abbiamo preso solo treni Italo, la manifesta incapacità delle Ferrovie patrie non è migliorata. Fila priva di senso per fare il biglietto del regionale alle “biglietterie veloci” (sic.) e primo treno per Lucca (che non passasse per Pisa facendo pagare il doppio) alle 11:38. Erano le nove e mezza. Andiamo al centro commerciale a prendere roba mangereccia. Andando al reparto alcolici, noto che hanno tutto quello che cercavo. E Gloria me lo aveva detto. E io "sí, ma tanto al supermercato ci metto cinque minuti ad andarci". Avessi almeno perso qualche chilo in bici, avrei avuto una scusa, e invece nulla. Sob. Andiamo a prendere il treno.

    Mentre salivamo in carrozza, mi chiama Grrodon. Era a Lucca, tutto solo, aveva appena letto Topolino e doveva recensirlo a qualcuno. Disperato dal fatto che saremmo arrivati tardissimo, si siede ad aspettarci. Invece dei rumeni che gli regalano una birra come lo scorso anno, incontra Gervasio. Meglio, dai.

    Arrivati a lucca, posiamo i bagagli nella macchina di Manuel (Zangief), che al solito risponde “col cazzo” all’idea di scarrozzarci tutti fino a Porcari, facciamo i biglietti, ritiriamo gli accrediti (compreso il mio!), e siamo in fiera! L’ordine per me è un po’ diverso da quello grrodoniano: tappa obbligatoria alla Bao (dove Zerocalcare già aveva una fila degna di nota), che i primi acquisti sono lí per tradizione, poi si passa alla Tunuè a salutare i bellissimi Stefano Turconi e Teresa Radice, che ogni volta è un piacere vederli e chiacchierarci un po’. E poi alla Disney. Che quest’anno è uno stand Panini standard, il che è straniante ma in effetti non male.

    Sorpresa del giorno, la Panini ha ripubblicato La Guardia dei Topi, fumetto meraviglioso, con una nuova traduzione e comprensivo di seconda parte, che non riesco a fare a meno di (ri)comprare.

    Alla Bao invece credevo di trovare Saga 4 e di farmelo autografare da Vaughan e Staples, e invece mi devo accontentare di ammirarli.

    La fiera chiude e si va a casa. Con la macchina di Manuel, ovviamente, che i suoi “col cazzo” durano al massimo cinque minuti. Rinnovabili, ma di rado. E sí, siamo solo in cinque, sob. Mancano ancora i Bramini. La serata riesce comunque meglio del previsto, tra le chiacchiere dal vivo e un po’ di confronto degli acquisti, ma si sente la mancanza di un sacco di gente.

    Giorno 2 - venerdí
    Io e Gloria ci svegliamo che neanche sono le otto. Venerdí è l’ultimo giorno di fiera tranquilla, e speravo di andare di buon mattino in modo da girare agevolmente, che già di venerdí pomeriggio inizia il delirio. Il resto di casa alle nove e mezza è ancora sotto le coperte. Insomma, la giornata mi comincia con un certo malumore. Come se non bastasse dimentico il telefono (aka computer, aka fotocamera, aka blocco per gli appunti, aka pda per il lavoro) a casa. Yeah. Maledico il fatto che dimenticando un cellulare ormai si dimenticano dieci cose in una botta sola, benedico la cloud che mi fa avere la rubrica anche sul telefono di Gloria, e ci avviamo in fiera. Tra incontri vari, si viene a creare un pranzo con un sacco di bella gente disneyana e non, che mi risolleva di molto il morale. Casty, Enna, Turconi & Radice… gente che ama quello che fa, e non c’è nulla di piú piacevole che parlare di fumetti con chi ci mette davvero amore nel farli. Casty poi sembra una delle sue storie. Pieno di idee e capace di trasmetterle con moltissimo entusiasmo. La Panini gli ha dato un certo rilievo con ben due volumi di sue storie in vendita a Lucca, e ne sono veramente felice.

    Particolare anche l’incontro al volo con Ferrari, autore di Real Life, con cui abbiamo potuto parlare un po’ della situazione di questo unico nuovo spillato Disney.

    Si riesce anche a girare il Games, ma non troviamo nulla di che, stavolta. Che le minifigure Lego mi attraevano, ma 10€ anche no.

    Tra un acquisto e l’altro (e i soldi già quasi finiti), seguendo i suoi “yuk!”, riusciamo finalmente a incrociare Bramo, che è a Lucca da un po’ ma è stato fagocitato dai suoi impegni spaziobianchesi. Gli togliamo il cartellino de Lo Spazio Bianco, gli mettiamo quello della Tana del Sollazzo, e lo rubiamo per un po’ ai nostri partner :P

    Prima di andar via, ci vediamo anche l’anteprima di Doctor Who 8x01 in italiano, uscendone davvero poco entusiasti (per il doppiaggio, eh, mica per l’episodio :P )

    La serata è finalmente al completo, con Bramo e Anna, e in piú Clara, un’amica di Anna che si fermerà con noi per le due restanti notti e non risponderà “col cazzo” all’idea di scarrozzarci, che una macchina non basta piú. Apice della serata è la visione di un bel po’ di corti di Rudish per dire a Clara che no, non è vero che Topolino è un brutto personaggio.

    Giorno 3 - sabato
    Il delirio. Lucca è totalmente ingirabile, una ventina di minuti per attraversare Piazza Napoleone, ed emergono gli errori di logistica piú grossolani (assenza di sensi di marcia separati a Porta San Pietro, la Bao e le sue file sul lato stretto di Piazza Napoleone…). Arrivati a Lucca accompagno Gloria al deposito bagagli (dovrà andar via nel primo pomeriggio :( ), e con la fila folle alle biglietterie ci perdiamo la conferenza Bao alla quale partecipano i Turconi. Arrivati lí, scopriamo che se la sono persa anche loro. Cose da Lucca.

    Bramo arriva tardi causa traffico e sparisce in uno Spazio Bianco tra due vignette, e arriva l’ora di salutare Gloria. La accompagno in stazione, scoprendo che è divisa in due metà non comunicanti se non per un lontano sottopassaggio (il ponte, lontano pure quello, è chiuso in una direzione) e che i bagagli sono nella metà opposta al treno. Che parte in dieci minuti. E sul deposito bagagli c’è scritto “torno subito”.

    Tutto questo ci regala un’ora in piú in stazione, si aveva anche bisogno di un minimo di tranquillità rispetto al casino della fiera, quindi neanche ci si lamenta troppo. Però è la prima Lucca che mi faccio senza che Gloria ci sia tutti i giorni, ed è stato un po’ faticoso.

    Tornando in fiera, incontro prima Tigrotta con Daria, che è riuscita a raggiungerci nonostante la sveglia tardi e le biglietterie intasate. Raggiungiamo Grrodon, e si gira l’essenziale, che Daria non ha ancora staccato il biglietto. Nel frattempo arriva anche il fratello di Manuel con due suoi amici, che si uniranno a noi la notte.

    In tutto questo, scopriamo una proprietà fisica di Lucca: lo strofinio tra nerd in che sgomitano in Piazza Napoleone genera una fortissima carica elettrica, che tiene in vita l’iPhone di Daria all’1% di batteria per ore, fino alla sua partenza.

    Il rientro include un’auto smarrita e lontanissima, e ora che siamo rientrati a casa chi è andato con la macchina di Manuel era già a preparare la cena, e i fratelli di Manuel erano già a letto da un pezzo. Ultima serata, bella animata e per una volta priva di tristezze enormi. È stata una bellissima Lucca, alla fine, nonostante tutto. E Vito e Isa al telefono col vivavoce era quasi come fossero con noi.

    Giorno 4 - domenica
    Mi alzo di buon mattino (alle sette), non c’era l’acqua calda. Dopo una tonificante doccia fredda maledicendo Topolino che non è venuto a sconfiggere la caldaia, alle otto e mezza sono in fiera con Manuel, fratello e amici. E mi giro la Lucca di Manuel, che di domenica è a metà tra le nerdate e il turismo. Colazione, giro in fiera prima che inizi il mucchio (che comunque è inferiore a sabato), tentativo di accesso all’orto botanico (ancora chiuso), episodio di Doctor Who recuperato da Sprea e visto in auto.

    A pranzo raggiungiamo gli altri, arrivati piú tardi, ai quali si è (sorpresa!) aggiunto anche Gianduja, che in quest’anno di creazione di un vero e proprio gruppetto romano del Sollazzo ho conosciuto meglio e visto molto piú frequentemente di prima. Nel pomeriggio incontro i ragazzi di CattoNerd, uno strano ma notevole blog, poi mi dirigo con Manuel verso il cinema dove daranno l’antepima di Kaguya. La fila ci fa desistere, e preferiamo vedere la splendida mostra di disegni di Dell’Otto. Dopo aver fatto il tour dell’essenziale anche con Gianduja (che andando via alle sette avrà poi il tempo di girare il resto) ed essere passato alla Self Area, arriva anche per me il momento di andar via. Riaccompagnamo Gianduja alla Disney, dove saluto i sopravvissuti. Un’altra Lucca è andata, e nonostante ultimamente ci si veda piú spesso, Lucca è sempre un universo a parte in cui trascorrere tempo assieme. Recupero Manuel (nella cui auto ho i bagagli) e fratelli, e alle cinque sono in stazione con l’idea di prendere il treno delle cinque e mezza.

    Salirò sul treno alle SETTE. Sul treno delle 5:50, per giunta. Fila assurda, ritardi assurdi. Dopo un viaggio trascorso a chiacchierare con un simpatico ragazzo della Croce Rossa, arrivo a Firenze due minuti dopo la partenza del mio treno (ma nel frattempo ho spostato la prenotazione sul treno successivo), e dopo una quarantina di minuti salgo sul treno per Roma.

    Una lucca tutto sommato niente male. Pesante l’assenza di alcuni amici, pesante l’organizzazione che non riesce ancora a far fronte alla massa. Ma pesante anche la borsona di fumetti riportati a casa (e non c’è piú spazio né da me ne da Gloria, aiuto), e splendide le chiacchierate con autori che ancora non avevo mai incontrato.

    E una Lucca un po’ piú da “professionisti”. Il Sollazzo è stato riconosciuto come media degno di accrediti dall’organizzazione e abbiamo ricevuto tante belle parole sul lavorone del Compendium. Lavorone che, tra l’altro, è iniziato sul serio proprio a Lucca, lo scorso anno. Non avrei immaginato che dopo un anno saremmo già arrivati a questo punto, ora sembra un’opera enorme, all’epoca sembrava quasi impossibile.

    Il Bottino
    Bao Publishing:
    • La Lega degli Straordinari Gentlemen - Black Dossier (di Moore e O’Neill)
    • Mistery Society (di Niles e Staples)
    • Dimentica il mio nome (di Zerocalcare)
    Panini Comics:
    • La Guardia dei Topi - Autunno 1152 (di Petersen)
    • La Guardia dei Topi - La Scure Nera (di Petersen)
    • Kick-Ass 3 #1 (di Millar e Romita Jr.)
    • L’Omino Bufo - L’integrale #2 (di Castelli e Artibani)
    • Star Rats #2 (di Leo Ortolani)
    Panini Comics - Disney:
    • Lo Strano Caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde (di Enna e Celoni)
    • Topolino Platinum Edition (di Casty)
    • Darkenblot (di Casty)
    • Calendario 2015
    Rizzoli:
    • Infierno 2 [che poi c’è anche l’1 dentro] (di Faraci e Ziche)
    • Seconds (di Lee O’Malley)
    Renoir Comics:
    • Amulet #3 (di Kibuishi)
    • L’Anello dei Sette Mondi (di Gualdoni, Clima, Piana e Turotti)
    • Il Risveglio dello Zelfirio #1 [regalatomi] (di Friha)
    Mondadori:
    • Minecraft - La Guida Fondamentale
    • Minecraft - I Segreti della Pietrarossa
    Lucky Red Distribuzione:
    • La Principessa Mononoke
    Self Area:
    • Fanartbook di Lůmina

    Le Foto:
    Mie:
    Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

    Di Manuel (che me le ha passate):
    Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Non sono un tipo da resoconti lunghi e dettagliati, e ormai penso che sia stato scritto tutto lo scrivibile. Una cosa però ve la posso dire: grazie ragazzi! E' sempre un piacere passare Lucca in vostra compagnia! :solly:
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Io vi dico solo GRAZIE perché se 5 ore di fila (tra biglietteria e coda per il treno) non mi sono pesate affatto è per gran parte merito vostro e della vostra splendida compagnia :)
  • ... e noi vi abbiamo pubblicamente ringraziati qui:

    http://stefanoturconi.blogspot.it/2014/ ... -2014.html

    :ciao: alla prossima!!
  • Dov'era tutta quella roba LEGO?
    Assurancetourix
  • Al Lucca Junior.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Torna a “Mondo Sollazzo”