[Leo Ortolani] Rat-Man

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Ho spulciato un po' i vari post di questo topic, e volevo dire la mia sull'argomento Ombra/Governativi/Valker/Tòpin/MisterMouse ecc, sulla quale abbiamo tutti dei legittimi dubbi, in particolare sulla famosa frase di Ortolani sull'"angolazione diversa".

    Per arrivare alle giuste conclusioni dobbiamo partire da questo: nelle prime storie di Rat-Man, il "nemico" erano appunto i Governativi, i cosiddetti "uomini ombra" (inizialmente chiamati così semplicemente per il loro agire dietro le quinte), che ambivano a controllare i supereroi. Valker era semplicemente un loro agente di alto rango, se non un dirigente. Questa era la trama originale della serie, diciamo.

    Tutta la storia dell'Ombra arriva postuma, durante l'esalogia delle origini. Ed è in quella storia che scopriamo come questa entità abbia, nel tempo, posseduto prima Boda Valker (il presunto capo del Consiglio dei governativi) e poi il figlio Jan. Da un lato è stata una bella trovata di Ortolani, dall'altro questo ha complicato il tutto, spostando anche la questione su un piano più metafisico di lotta tra Bene e Male rispetto a quello di "governativi vs supereroi".

    La Bilogia di Tòpin permette a Ortolani, per certi versi, di tornare alla versione precedente della sua trama, quella più "semplice": quella dove Valker e i Governativi sono tutti umani e dove l'Ombra non esiste.

    Nelle storie seguenti, sia durante "Rat-Man Anno Uno" che durante gli scontri finali col Guardiano e Valker, il tutto è più confuso: non si riesce bene a capire dove finiscano i Governativi e dove inizi l'Ombra (e viceversa). Ma ricordiamo una cosa: già durante l'esalogia delle Origini, gli unici a conoscere l'esistenza dell'Ombra sono i tre Valker. Tutti gli altri ne sono all'oscuro. Così come la Bilogia di Tòpin ci rivela che questa organizzazione governativa segreta esisteva già precedentemente e indipendentemente dall'esistenza o meno dell'Ombra.

    Per questo si parla di diverse angolazioni: Governativi e Ombra vanno considerati separatamente. L'Ombra ha posseduto tre alti dirigenti dei Governativi (tutti imparentati tra loro, tra l'altro), ha generato dei suoi agenti (gli Ending) e ha in qualche modo infuso della sua essenza il meccanico Guardiano. Ma per il resto non ha fatto altro se non usare i Governativi per i suoi scopi, indirizzandoli (tramite Valker) dove voleva lei. I loro scopi coincidevano, del resto.

    La saga di Mr. Mouse e dei Vendicatopi serve appunto a spiegare questo: una volta sconfitta (apparentemente) l'Ombra, che fine hanno fatto i Governativi? E tornano infatti i temi originali della serie, come il controllo dei supereroi: i Vendicatopi sono difatti la nuova Squadra Segreta, al servizio del governo.
    La Rattologia non si sbagliava: i supercattivi li hanno creati i Governativi (molti con l'aiuto di Valker, che del resto è anche un valente scienziato). E Mister Mouse? Mister Mouse È "i Governativi". Tutto torna. Mausolìn probabilmente non ha mai neanche incontrato l'Ombra, così come la maggior parte dei Governativi. I Governativi non sono "servi" dell'Ombra, o meglio...non consapevolmente, non tutti.

    Non so se mi sono spiegato bene e se sono risultato convincente.

    Su Tòpin: la mia idea è che Tòpin non esista. Che sia sempre stato un simulacro, un corpo ospite creato dall'Ombra, prima per trovare e corrompere Rat-Man, poi per fare lo stesso con Valker. Oppure è stato effettivamente un bambino, fonte di un male così puro da generarla, l'Ombra. Come diceva l'assistente di Valker (poi ucciso nel parcheggio) nella trilogia criminale, Tòpin è praticamente l'Anticristo. E il male, il diavolo tentatore, sa come dissimulare la sua presenza: in questo caso, fingendosi un petulante ragazzino un po' tonto.
    Nella terza stesura, probabilmente Tòpin è sempre questo: un avatar dell'Ombra, ma con uno scopo diverso. In questo caso, poiché l'Ombra esiste già e Valker è già stato posseduto da essa, vuole probabilmente sorvegliarlo e consigliarlo, indirizzandolo ed evitando che faccia troppo di testa sua. Ma Valker, in questa realtà, lo caccia.
    Perché l'Ombra dovrebbe usare Tòpin per sorvegliare/manipolare Valker, se Valker è l'Ombra? In realtà il tutto è coerente con i rapporti tra l'Ombra e i suoi ospiti. Valker, nonostante a volte venga definito come tale, non *è* l'Ombra: è solo il corpo ospite da lei scelto. L'Ombra è l'entità, un'entità che sceglie...e rifiuta, come nel caso di Boda, abbandonato da essa e ritrasformato in un semplice mortale (tranquillamente eliminabile da un proiettile del Lupo). Un'Ombra che ha rapporti conflittuali con Valker anche nel momento in cui Jan si fonde totalmente con esso, tant'è che gli nega la conoscenza totale e pretende da lui "un figlio". Con un piccolo, apparentemente innocuo e insospettabile consigliere al suo fianco, forse Valker sarebbe stato più malleabile, per l'Ombra. Ma così non è stato.
    Forse, se Valker avesse accettato Tòpin nella sua macchina, nella saga attualmente in corso di pubblicazione non ci sarebbe stato più un Valker da salvare. Forse.

    PS: Fino a prova contraria, darò per scontato che la maggior parte delle cose avvenute nella seconda stesura (in particolare per quanto riguarda i flashback su Boda) siano avvenuti nella stessa maniera nella terza, salvo qualche piccola variazione. E sì, la Kalissa all'ospedale è quella della terza stesura: è viva, e in realtà la sua trama potrebbe anche chiudersi così, sarebbe ugualmente soddisfacente. Come testimonianza dell'umanità che, inconsciamente, ancora albergava in Valker, e che l'ha risparmiata (forse per via del Valker della seconda stesura che ha influenzato la terza).

    PPS: il VERO ultimo enigma della serie di Rat-Man, la vera unica sottotrama in sospeso, è un'altra. Ovverosia: chi diavolo è la tizia dell'ultima pagina della trilogia del Ragno (o del multiverso che dir si voglia)? A quanto pare lavorava con Denam (anzi, Denam è in qualche modo legato a lei, forse è persino un suo sottoposto), ha lo stesso aspetto di Thea (anche se non sappiamo come si chiama), quindi probabilmente è stata il modello umano per la sua creazione, e ha ideato lei il nome dell'amata da Rat-Man. Rat-Man la incontrerà mai? E quanto sarà diversa da Thea, caratterialmente?
  • Riflessioni belle e intelligenti, le ho pure inoltrate via mail al Leo, vediamo che dice! :)
  • Scrivo le stesse cose da anni :P , quindi non posso che concordare su tutto.
    Anzi, oltre a Thea2, ci sarebbero anche altre questioni inerenti la trilogia del Ragno in sospeso.
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    Ottimo lavoro.
  • Rat-Man #104 - Salvate Valker!

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    È un vecchio “vizio” di Leo Ortolani.
    Quando si trova alle prese con una n-logia, presto o tardi capita l'episodio interlocutorio.
    Salvate Valker!, infatti, a dispetto dell'evocativo titolo e del cliffhanger con cui si chiudeva lo scorso albo, relega alle ultime 15 tavole (su 53 di storia) la missione di salvataggio che Rat-Man e Jorgesson intraprendono per scendere nell'Ombra e recuperare Valker. E sono pagine scritte magistralmente, dove il pathos è palpabile e dove l'oscurità degli inferi avvolge anime e corpi.
    [spoiler]La morte di Jorgesson, poi, è un colpo di scena fortissimo e inaspettato, specie dopo il recente grande ritorno del personaggio: un sacrificio perfettamente coerente con il character, ma che sicuramente segna un punto fondante e doloroso in questa galoppata verso la fine.[/spoiler]
    Il viaggio verso l'Ombra, dicevo: mai il protagonista era arrivato così vicino al vero nemico di tutta la serie, e le ultime vignette ci fanno drammaticamente presagire che tale azione non sarà senza conseguenze, conseguenze che promettono di essere gustose nel prossimo numero, con l'episodio che chiuderà la pentalogia in corso.
    Ecco, il problema è proprio questo: il n. 104 ha il sapore di un interludio, dove nella prima parte Leo crea semplicemente l'atmosfera, il contesto in cui i protagonisti si muovono, mischiandolo a qualche sapiente riassuntino di quanto accaduto precedentemente. Ora, trovo che sia importante sottolineare che l'Ombra ormai è sempre più presente e inserita nella Città Senza Nome (sia tramite gag riuscite come quella del procuratore, sia nei disordini che preoccupano tanto Padre Angelini), mostrando come un'entità metafisica stia iniziando a diventare concretamente minacciosa. E amo come lo stile di disegno dell'autore diventi più “oscuro”, mischiando il suo tratto umoristico con influenze più cupe e offrendo in questo modo risultati efficaci e con una resa grafica ottima. Ma forse queste accortezze si prendono troppo spazio, lasciando la vera ciccia solo nell'ultimo quarto di storia, che funge quasi da semplice preambolo al gran finale della saga.
    Può essere un effetto voluto da Leo, ovviamente, ma ciò non toglie che a livello di equilibri narrativi la cosa mi stona un po'.
    Sempre di alto livello la comicità che si ritrova in battute geniali come quella del “documentario sulla resurrezione” o il dialogo già leggendario tra Brakko e la nonna di Clara.

    Il resto dell'albo è occupato da due articoli firmati da Leo: uno per annunciare l'albo speciale che uscirà a Lucca Comics, e non è un mistero che sarà il tanto sospirato Star Rats Episodio II, l'altro per pubblicizzare la Rat-Agenda 2015 con tanto di storia inedita e lunga il doppio rispetto a quella degli anni scorsi.
    Poi ci sono alcune strisce di Quelli di Parma, simpatiche ma nulla di che, una vagonata di pubblicità su vari fumetti dei Guardiani della Galassia (chissà perché :P ) e l'albo è già finito.
    Manca la posta :( ma soprattutto manca addirittura un mese e mezzo al prossimo numero, che promette di essere una bomba e che io non vedo l'ora di leggere!
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  • Ovviamente SPOILER.

    Questo è il numero di Rat-Man che da sempre noi appassionati avremmo voluto leggere. Il buon Leo si supera ulteriormente e finalmente CI MOSTRA la sua mitologia. Non ce la spiega, non usa ardite metafore, non usa giochi di parole, sottintesi e quant'altro negli anni passati abbia contribuito a confondere le idee ad un pubblico restio a considerarla davvero parte del pacchetto. Ce la fa vedere in modo chiaro, semplice e conciso.

    Tutti gli aspetti che nel corso degli anni erano stati accennati, abbozzati, spiegati in modo un po' strano e che di recente erano stati meglio definiti, sfilano qui tutti insieme, in uno spettacolo efficace. C'è l'Ombra nella sua forma più definita, ci sono i suoi sgherri chiamati Ending, c'è la muraglia di volti a cui stanno appese le precedenti incarnazioni, c'è il luogo in cui tutto questo risiede e che assume il nome di Abisso.

    E poi ci sono gli sviluppi, azzeccati, intelligenti e capaci di donare retroattivamente alla storia una coesione ancora maggiore. Con un colpo da maestro Ortolani collega la morte della Prima Squadra Segreta in una Cattedrale con l'ingresso dell'Abisso che si può raggiungere tramite le chiese. E di colpo, tutto il recente insistere sui temi religiosi e l'utilizzo reiterato di Padre Angelini negli ultimi numeri acquisisce maggior senso. Per non parlare di Jorgesson, elemento "dormiente" della saga, che trova qui la sua risoluzione definitiva, mostrandosi come un importantissimo e fondamentale tassello.

    Oh, mica male. Davvero niente male. Questo numero potrebbe essere la risposta definitiva a chi ancora avesse dubbi sulla vera natura del fumetto Rat-Man. Gli scettici della continuity, chi non ha mai potuto accettare cosa davvero Ortolani stesse realizzando ormai non ha più scuse da accampare, né può tirare più in ballo la natura fumosa e confusa del tutto.

    Ortolani ha scoperto definitivamente le carte, e ci ha mostrato Rat-Man per quello che è: una Storia con la S maiuscola.
  • Qualcuno segue Rat-Man Gigante? Ottima veste editoriale e interessantissimi gli approfondimenti un po' cazzari di Ortolani, ma il mio lato "collezionistico" avrebbe preferito qualcosa di più organico. Mi spiego: non si capisce per niente bene dove sono state pubblicate in origine le storie, tutto il discorso della serie autoprodotta, se le copertine sono state tutte ristampate o no. Manca ordine. Ci sarebbe stata proprio bene compilata in fondo una bella cronologia delle storie e delle copertine, magari anche una scheda sui personaggi nuovi o qualcosa del genere.

    Ecco, mi pare una collana un po' troppo orientata sui fan, io che sono un mezzo neofita mi trovo quasi in difficoltà a seguire il filo per bene.
    Assurancetourix
  • In realtà è qualcosa di opposto, non è una testata per collezionisti. All'interno vengono pubblicate poche copertine originali, non c'è un elenco delle pubblicazioni proprio perché quello è materiale da ristampa cronologica come possono essere gli allegati di Scarpa, Gottfredson e Scarpa...
    Rat-Man Gigante nasce per il pubblico che non conosce Rat-Man. Soprattutto per loro.
    Non va dimenticato che Rat-Man è iniziato ormai 20 anni fa, ci sono molti giovani che non ci si sono mai avvicinati, o persone che hanno sentito il rumore fatto dalla serie solo quando la pubblicazione era ormai inoltrata, e non essendo gente da fumetteria non avevano lo sbattimento di mettersi a cercare i numeri arretrati.
    Io ho amici che ne hanno sentito parlare a quintalate dal sottoscritto, si sono letti qualche numero qua e là, compravano numeri a caso quando dovevano fare viaggi in treno: se gli andava bene erano storie autoconclusive, altrimenti erano puntate di saghe di cui capivano la figaggine ma non essendo dentro la continuity, apprezzavano solo in parte.

    Ora queste persone possono recuperare tutta la serie, con una periodicità mensile che non sai quanto possa fare la differenza in termini di vendite rispetto a un bimestrale (il pubblico medio ha memoria a breve termine, già aspettare 2 mesi per una serie, si dimentica di seguirla).
    Probabilmente un giorno usciranno i tomi Omnibus di Rat-Man, quelli che Leo definisce volumoni di stra-lusso che rimangono solo sullo scaffale a prendere la polvere perché sono pesanti e non si riescono a leggere da quanto sono ingombranti e hai paura di rovinare la copertina in pelle di foca che hai pagato a peso d'oro. In quell'edizione ci troverai tutti i dati, le cronologie, le ristampe di copertine a colori e così via, ma Rat-Man Gigante è al 120% una testata rivolta al pubblico da edicola.
    E le persone non-frequentati da fumetteria che finalmente si possono godere Rat-Man dall'inizio, dopo che aspettavano da anni di poterlo recuperare dall'inizio, sono un bel po' e molto soddisfatte.
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  • Valerio ha scritto: Questo è il numero di Rat-Man che da sempre noi appassionati avremmo voluto leggere. Il buon Leo si supera ulteriormente e finalmente CI MOSTRA la sua mitologia. Non ce la spiega, non usa ardite metafore, non usa giochi di parole, sottintesi e quant'altro negli anni passati abbia contribuito a confondere le idee ad un pubblico restio a considerarla davvero parte del pacchetto. Ce la fa vedere in modo chiaro, semplice e conciso.

    Tutti gli aspetti che nel corso degli anni erano stati accennati, abbozzati, spiegati in modo un po' strano e che di recente erano stati meglio definiti, sfilano qui tutti insieme, in uno spettacolo efficace. C'è l'Ombra nella sua forma più definita, ci sono i suoi sgherri chiamati Ending, c'è la muraglia di volti a cui stanno appese le precedenti incarnazioni, c'è il luogo in cui tutto questo risiede e che assume il nome di Abisso.
    Mmm... cioè dici che è tipo il numero dello spiegone? :P
    Perché quel che dici è verissimo: Leo stavolta evita giri di parole e mette le informazioni in modo chiaro sul piatto. Ma resta il fatto che i concetti che ritroviamo qui non sono nulla di nuovo, sono tutte cose che bene o male facevano già parte in modo risaputo della mitologia rattica, pur esposte in modi meno lineari.
    Quindi apprezzo aver messo tutto insieme e tutto in ordine ora, che siamo in odore di conclusione, ma resta il fatto che per farlo sfrutta tre quarti dell'albo in cui la trama non procede. E questo secondo me ammazza un po' l'insieme narrativo della pentalogia.
    Valerio ha scritto:E poi ci sono gli sviluppi, azzeccati, intelligenti e capaci di donare retroattivamente alla storia una coesione ancora maggiore. Con un colpo da maestro Ortolani collega la morte della Prima Squadra Segreta in una Cattedrale con l'ingresso dell'Abisso che si può raggiungere tramite le chiese. E di colpo, tutto il recente insistere sui temi religiosi e l'utilizzo reiterato di Padre Angelini negli ultimi numeri acquisisce maggior senso. Per non parlare di Jorgesson, elemento "dormiente" della saga, che trova qui la sua risoluzione definitiva, mostrandosi come un importantissimo e fondamentale tassello.
    Ecco, qui sono perfettamente d'accordo con te. Ma guarda caso tutte queste finezze narrative si trovano proprio nelle ultime 15 pagine della storia.
    cianfa88 ha scritto:Qualcuno segue Rat-Man Gigante? Ottima veste editoriale e interessantissimi gli approfondimenti un po' cazzari di Ortolani, ma il mio lato "collezionistico" avrebbe preferito qualcosa di più organico. Mi spiego: non si capisce per niente bene dove sono state pubblicate in origine le storie, tutto il discorso della serie autoprodotta, se le copertine sono state tutte ristampate o no. Manca ordine. Ci sarebbe stata proprio bene compilata in fondo una bella cronologia delle storie e delle copertine, magari anche una scheda sui personaggi nuovi o qualcosa del genere.

    Ecco, mi pare una collana un po' troppo orientata sui fan, io che sono un mezzo neofita mi trovo quasi in difficoltà a seguire il filo per bene.
    Confesso che mi piacerebbe seguirlo: l'ideale dello spillato giant mi intrigava (anche se non quanto a Leo stesso :P ), ma avendo tutti gli albi (tra Tutto e Collection) non mi sembrava il caso.
    Perché quel che ha scritto Deboroh è vero: per stessa dichiarazione dell'autore, il Gigante è pensato per i nuovi lettori, quelli che non hanno mai seguito Rat-Man pur avendone magari sentito parlar bene perché spaventati all'idea di dover recuperare un sacco di albi.
    DeborohWalker ha scritto:In realtà è qualcosa di opposto, non è una testata per collezionisti. All'interno vengono pubblicate poche copertine originali, non c'è un elenco delle pubblicazioni proprio perché quello è materiale da ristampa cronologica come possono essere gli allegati di Scarpa, Gottfredson e Scarpa...
    Rat-Man Gigante nasce per il pubblico che non conosce Rat-Man. Soprattutto per loro.
    Esattamente.
    L'unica attrazione possibile per i nerd e gli impallinati è data dagli articoli scritti dal Venerabile stesso che approfondiscono i dietro le quinte delle varie storie con curiosità, aneddoti etc. Già quello è un "di più" rispetto agli intenti della serie, che per il resto è una ristampa economica, facile da trovare e in grado di ristampare il materiale dall'inizio e in modo ordinato.
    DeborohWalker ha scritto:Ora queste persone possono recuperare tutta la serie, con una periodicità mensile che non sai quanto possa fare la differenza in termini di vendite rispetto a un bimestrale (il pubblico medio ha memoria a breve termine, già aspettare 2 mesi per una serie, si dimentica di seguirla).
    Probabilmente un giorno usciranno i tomi Omnibus di Rat-Man, quelli che Leo definisce volumoni di stra-lusso che rimangono solo sullo scaffale a prendere la polvere perché sono pesanti e non si riescono a leggere da quanto sono ingombranti e hai paura di rovinare la copertina in pelle di foca che hai pagato a peso d'oro. In quell'edizione ci troverai tutti i dati, le cronologie, le ristampe di copertine a colori e così via, ma Rat-Man Gigante è al 120% una testata rivolta al pubblico da edicola.
    E le persone non-frequentati da fumetteria che finalmente si possono godere Rat-Man dall'inizio, dopo che aspettavano da anni di poterlo recuperare dall'inizio, sono un bel po' e molto soddisfatte.
    Condivido. Cronologie, nerdate di continuity, cover originali sono tutte cose da volumi di pregio da libreria. Che, sono certo, in futuro ci saranno.
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  • La trama non va avanti? I tempi narrativi sono lenti, ma sono utilizzati per sbrogliare un intreccio. Non è il Leo che fa i filleroni con il dodicesimo recap delle puntate precedenti o con l'ennesimo supereroe lol, è un Leo che a parte Ratty si ricorda che ha anche altri personaggi di cui raccontare, cosa un po' persa di recente se escludiamo gli episodi dedicati a Valker.
    Questa pentalogia sta tirando le fila della mitologia e nel contempo si preoccupa di dare un percorso a vari personaggi. Rimango un po' dubbioso solo sulla situazione di Brakko-Clara, che spero influenzata dal clima sparso dall'Ombra più che una scelta definitiva. Per il resto direi che va tutto benone, abbiamo persino uno dei pochi cliffhanger falsi BELLI nell'intera storia dei cliffhanger falsi.
  • PORTAMANTELLO ha scritto:La trama non va avanti? I tempi narrativi sono lenti, ma sono utilizzati per sbrogliare un intreccio. Non è il Leo che fa i filleroni con il dodicesimo recap delle puntate precedenti o con l'ennesimo supereroe lol
    Mah, a me la sensazione che ha trasmesso è pressapoco quella, anche se meno insistita. Nella prima parte di questo numero l'unica cosa di rilievo è vedere l'Ombra che pervade la Città Senza Nome. E la rottura Brakko-Clara, ma che appunto ora come ora vedo come momento transitorio e sempre dettato dall'Ombra. È senz'altro importante mostrare che questo è lo scenario, ma mi pare che Leo allunghi un po' il brodo nel farlo.
    E il perché, tu mi insegni, è che
    PORTAMANTELLO ha scritto:Questa pentalogia sta tirando le fila della mitologia e nel contempo si preoccupa di dare un percorso a vari personaggi.
    Sono d'accordo, infatti, e quoto a sangue. Sia sul fatto che questa pentalogia è importantissima per la mitologia della serie, sia che i comprimari assumono qui grande importanza. Ma questo episodio l'ho comunque trovato un po' filler, un po' "calma prima della tempesta", in cui si temporeggia per quasi tutta la storia per poi mettere l'acceleratore nelle ultime 15 tavole, dove *succedono cose*. E lì si toccano picchi eccellenti, dove tanto la macro-trama quanto i personaggi attorno a Ratty acquistano uno spessore raramente raggiunto. Ma, appunto, è tutto concentrato sul finale dell'episodio, in vista della conclusione della saga che si prospetta catartico e monumentale.
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  • L'episodio di Fumettology dedicato a Rat-Man
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 20.html#p=

    Mi pare anche che si possa scorgere un DeborohWalker selvatico al minuto 54:38
  • Rat-Man #105 - Lotta nell'abisso!

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    Finale col botto!
    Ma fragoroso, eh!
    La pentalogia in corso d'opera giunge al termine con un episodio che fonde, in uno degli esempi ortolaniani più mirabili, l'ironia tipica dell'autore con una trama in cui il dramma e la tensione sono alle stelle.
    Avevamo lasciato Rat-Man, da solo, al cospetto dell'Ombra nel suo regno, dopo aver salvato Valker. Mentre nel mondo Cinzia e Brakko iniziano a costituire una sorta di resistenza al Male insieme a ex-supereroi, e mentre Arcibaldo e Padre Angelini vegliano come possono su Valker all'ospedale e sulle anime oneste della Città Senza Nome, Deboroh sta per affrontare la sua sfida più grande.
    Le crisi, il nostro eroe dalle orecchie rotonde le ha già affrontate negli anni passati, dall'abbandono del costume attorno al #50 per arrivare a cose come l'esalogia della rinascita, ma per quanto ciascuna di esse sembrava essere la "crisi definitiva", nessuna lo è mai stata come questa. Perché mai come ora il protagonista si è trovato faccia a faccia con il proprio principale nemico: l'Ombra.
    L'Ombra?
    Sì, certo, sicuramente vedere un confronto finale tra Rat-Man e la nemesi per eccellenza della serie è galvanizzante e dà l'idea di momento clou. Ma alla fine il vero nemico di Rat-Man è... Rat-Man stesso! La sua debolezza, le sue paure, le inadeguatezza irrisolte... la speranza.
    Sì, il concetto cardine del supereroismo, già espresso più e più volte, trova qui una nuova configurazione, un lato negativo rispetto alla superficie positiva che emana da questo sentimento... un'ombra!
    Allora perché nessuno ha il coraggio dircelo, quando siamo ancora piccoli?
    Quando ridiamo, e tutto intorno a noi è luce?
    Allora, forse potremmo prepararci.
    Potremmo affrontarlo.
    Se solo qualcuno avesse il coraggio di dircelo.
    Che la speranza, ad un certo punto, finisce.
    In effetti è logico: se l'Ombra ha il potere di corrompere pressoché tutto... maggiore è la cosa corrompibile, maggiori saranno le conseguenze negative che si verificheranno.
    E la speranza che ha sempre guidato Rat-Man è grande, grandissima... [spoiler]una speranza che si chiama Thea[/spoiler].

    E quindi esilarante la situazione dei vari Rat-Man che simboleggiano vari aspetti della persona, divertenti i flashback delle "care, vecchie storie", geniale la gag del compagno di banco dell'Ombra :rotfl: ma, a conti fatti, questa Lotta nell'abisso! è una storia drammatica, catartica, sofferente... una lotta dell'uomo contro se stesso, dal finale imprevedibile e coinvolgente.
    E ora?
    Ora c'è da attendere due mesi e vedere cosa succederà. Per ora, mascella spalancata. E tanti, tanti applausi a Leo Ortolani, che sta conducendo molto bene questa corsa verso la conclusione.


    Star Rats Episodio II - Una rottura di cloni

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    Auff, per rilassarsi un po' dopo il pugno dello stomaco emozionale dato dalla durissima, seppur ottima, storia del bimestrale, c'è una promessa mantenuta ;)
    E finalmente il leggendario Episodio II di Star Rats è una realtà! Non ci credeva manco più Leo, ormai :P
    Come tutte le parodie di questo tipo, e come i due noti volumi di Star Rats, anche questa nuova avventura non vuol essere null'altro che una storia comica pura e semplice, con diverse idee interessanti, un umorismo sferzante in pieno Ortolani style e un senso globale del progetto su cui non era così scontato puntare, considerando gli anni passati rispetto a Episodio I.
    E invece proprio nella postfazione Ortolani stesso conferma che ha tutta l'intenzione di realizzare anche Episodio III (sperabilmente per Lucca 2015, in concomitanza con l'uscita, imminente a quel punto, del nuovo Star Wars), albo che collegherà i due volumi precedenti con il primo Star Rats, che contiene idealmente in sé la parodia di tutti e tre gli Star Wars classici :)
    Passando a Episodio II... si ride, e tanto. Le citazioni al volume precedente si sprecano, vengono ripresi gli elementi vincenti (come Yodel stile Muppet) e viene rinnovata la minaccia alla Galassia da parte del solito signore oscuro, ancora a piede libero e ancora nel Senato, lol. Ortolani sembra così spernacchiare gli episodi di mezzo di molte trilogie cinematografiche, che spesso prendono avvio quasi in modo pretestuoso partendo da uno status quo conclusivo posto nella prima pellicola (la quale, magari, non prevedeva inizialmente seguiti).
    Al di là di questo, Pietrappaolo viene qui lusingato dal Lato Oscuro, iniziando presumibilmente quel percorso di perdizione che dovrebbe trovare compimento nell'ultimo Episodio.
    Pietreppaolo è come sempre un'incarnazione perfetta e irresistibile di Rat-Man, la sua stupidità è monumentale e regala risate ineguagliabili. Di contro viene resa in modo credibile anche la sua trasformazione in Male.
    Insomma, Star Rats Episodio II fa il suo dovere: diverte, intrattiene con leggerezza e prosegue in modo degno la macrotrama generale di questo affresco spazial-parodistico di Leo. Io sono entusiasta :)
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  • Eccomi qui a dire cosa ne penso delle uscite lucchesi ratmaniane. Ovviamente SPOILER:

    Rat-Man #105: Lotta nell'Abisso! è un albo straordinario. Conclude alla perfezione la pentalogia che ci accompagna dall'inizio dell'anno (e questa tradizione di conclusioni si rinnova ad ogni Lucca), mostrandoci le cose come sono: dure, semplici, concrete. Rat-Man affronta l'Ombra, la quale intende possederlo. E ci riesce. Perché la storia deve ancora concludersi, e se metti uno scontro finale quando non è il finale, è chiaro che il suo ruolo sia quello di traghettarci verso "l'ora più buia". Non solo, sebbene finalmente Leo scopra le carte e ci mostri come effettivamente funziona la sua mitologia, il combattimento avviene su un piano chiaramente metafisico. E che metafisica! Metafore, filosofie, concetti riuscitissimi. Basti pensare che nel momento di massima illusione una lacrima mi è sgorgata (ero a Lucca sul tuo letto, Bramo), e la parte dopo è stata un vero e proprio pugno nello stomaco. Inoltre Leo si dimostra un maestro della costruzione: Il Rat-Man, elemento che spunta fuori saltuariamente dai tempi di Rat-Max trova qui il suo impiego definitivo, diventando la forma del Rat-Man posseduto dall'Ombra. Unica cosa che mi è poco chiara è la scena finale. E' morto Valker? Di nuovo?

    Star Rats: Episodio 2 invece l'ho trovato leggermente deludente. E non è la prima volta che mi capita con questi specialoni parodici che escono a Lucca. Già Avarat mi aveva deluso, mentre avevo trovato solo carini Allen e Ratolik. Io Star Rats: Episodio 1 l'avevo molto apprezzato, sebbene la scelta di diluire la nuova trilogia in tre albi laddove la vecchia ne occupava uno solo mi abbia sempre disturbato. Però c'erano idee carucce, e un'ottima reinterpretazione dei temi lucasiani. Qui non ci ho trovato la stessa densità di materiale. L'idea che mi ha dato è quella di un albo realizzato con meno ispirazione, giusto perché all'epoca lo si era detto. Inoltre la sua natura centrale influisce non poco. Da sempre Leo nel finale di queste storie inserisce una riflessione che dà retroattivamente senso a quanto letto, emancipandolo difatto dalla natura limitante della parodia. Ma qui ovviamente non ha potuto farlo, per cui l'albo risulta indeciso. Forse l'intero progetto Star Rats avrebbe dovuto avere un altro arco vitale?

    Una riflessione a margine. Come abbiamo visto Leo utilizza la tradizione lucchese per far uscire albi speciali con parodie di opere famose. Ma sembra che dai recenti annunci si prepari a inserire la parodia di The Walking Dead nella serie regolare, creando uno iato nella continuity, come già era avvenuto con Magazzi. Per quanto la cosa a livello produttivo si spieghi benissimo (Leo fa tutto da solo!), quando l'intera opera verrà ristampata nel Rat-Man Gigante quale sarà il criterio di pubblicazione per distinguere queste storie da quelle in continuity? Avrà davvero senso che Magazzi stia dentro e Star Rats no, per esempio?
  • Valerio ha scritto:(ero a Lucca sul tuo letto, Bramo)
    Allora il mio sentimentalismo che porta alla commozione lacrimosa è contagioso! Basta giacere nel letto dove dormo o comunque quello in cui è programmato che dormirò io!
    Valerio ha scritto:Unica cosa che mi è poco chiara è la scena finale. E' morto Valker? Di nuovo?
    Eh, direi proprio di sì. Ma stavolta definitivamente, visto che comunque la sua ombra era rimasta nell'abisso... quindi penso che stavolta sia morto-morto e sia in pace, senza andare a far parte del muro di facce dell'Ombra.
    Valerio ha scritto:L'idea che mi ha dato è quella di un albo realizzato con meno ispirazione, giusto perché all'epoca lo si era detto. Inoltre la sua natura centrale influisce non poco. Da sempre Leo nel finale di queste storie inserisce una riflessione che dà retroattivamente senso a quanto letto, emancipandolo difatto dalla natura limitante della parodia. Ma qui ovviamente non ha potuto farlo, per cui l'albo risulta indeciso. Forse l'intero progetto Star Rats avrebbe dovuto avere un altro arco vitale?
    Boh, troppe paranoie secondo me. Non sempre le parodie di Leo hanno le "morali" alla fine come in 299+1. Specialmente quelle fuori serie, spesso sono semplicemente dei divertissement (come Ratolik l'anno scorso, o come anche i due Star Rats precedenti). Credo che questa tu debba prenderla come un divertissement puro e semplice, senza arrovellarti troppo e ridendo solo delle battute ortolaniane :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • La morte definitiva di Valker mi parrebbe strana, specie dopo il sacrificio di Jorgesson. Quasi un vicolo cieco narrativo.
  • Valerio ha scritto:Rat-Man #105: Lotta nell'Abisso! è un albo straordinario. [...] E che metafisica! Metafore, filosofie, concetti riuscitissimi.
    Quotazzo. Davvero magistrale.

    Valerio ha scritto:La morte definitiva di Valker mi parrebbe strana, specie dopo il sacrificio di Jorgesson. Quasi un vicolo cieco narrativo.
    Più che altro non credo venga fatto fuori senza la possibilità di una scena di chiusura del personaggio. Certo, per tirare le fila non serve che sia vivo ed elemento "attivo" della trama e dopotutto può sempre interagire come ombra/ricordo/vaiasapere. Però boh, scelta un po' strana.

    Bramo ha scritto:quindi penso che stavolta sia morto-morto e sia in pace
    'nsomma, lo abbiamo visto all'Inferno ad espiare le sue colpe, proprio tanto in pace non è :P
  • Valerio ha scritto: Una riflessione a margine. Come abbiamo visto Leo utilizza la tradizione lucchese per far uscire albi speciali con parodie di opere famose. Ma sembra che dai recenti annunci si prepari a inserire la parodia di The Walking Dead nella serie regolare, creando uno iato nella continuity, come già era avvenuto con Magazzi. Per quanto la cosa a livello produttivo si spieghi benissimo (Leo fa tutto da solo!), quando l'intera opera verrà ristampata nel Rat-Man Gigante quale sarà il criterio di pubblicazione per distinguere queste storie da quelle in continuity? Avrà davvero senso che Magazzi stia dentro e Star Rats no, per esempio?
    Sull'argomento "parodia all'interno della serie regolare" risponde lo stesso Ortolani nell'ultima domanda di questa intervista:
    Non c’è il pericolo che inserendo una nuova pseudoparodia nella serie, si decomprima un po’ la volata finale che precede la fine di Rat-Man?
    È assolutamente quello che voglio fare. Perché io stesso, prima di affrontare le volate finali di Rat-Man, devo “riposarmi” (l’ho scritto apposta tra virgolette), perché le ultime mosse della saga di Rat-Man devono essere studiate come una partita di scacchi, altrimenti rischio di andare fuori strada, e ormai non me lo posso permettere. Per questo, una “pausa” prima di riprendere il discorso interrotto. Spero non me ne vogliate, lo faccio solo per lui. Per Rat-Man.
    Ciò detto, sempre a proposito del prossimo numero di Rat-Man, è da segnalare una speciale iniziativa: la notte dei Ratti viventi! Come spiegato qui, sabato 17 gennaio alcune fumetterie selezionate (ecco l'elenco degli shop che aderiscono) apriranno le loro porte dalle 20.30 per vendere in anteprima il n. 106 (distribuito regolarmente dal 22 gennaio), e per l'occasione sarà allegato ad esso un albetto speciale di 16 pagine.
    Leo Ortolani sarà fisicamente presente al Panini Store di Bologna.

    Insomma, pare che si voglia pompare non poco l'uscita della prima parte di The Walking Rat, che sarà una trilogia.
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  • L'intervista l'ho letta e quello che dice Leo è ovviamente comprensibile e "giusto", ma la mia domanda era un'altra. Non era riferita alla presenza o meno di iati fuori continuity, ma sul fatto che alcune parodie fanno parte della serie ufficiale e altre invece no. Per dire, Rat-Man Gigante presumo ristamperà soltanto 300, Magazzi, Sacrificabili, Walking Rat, lasciando dislocati i vari Avarat, Allen, Ratolik, Star Rats, Signore dei Ratti. E questa cosa è evidentemente un controsenso, perché non c'è niente che renda un Magazzi parte della serie canonica più di un Allen, per dire.
  • Non credo che si tratti di parodie più o meno meritevoli (rispetto ad altre) di apparire o nella serie regolare o con un albetto a parte.
    Credo più semplicemente che si tratti di un prenditempo: intanto gli albi regolari della collection escono, e il buon Leo, proponendo una parodia (che penso gli assorba meno energie rispetto al Ratto in continuity) ne approfitta per gettare le basi di quello che dovrebbe essere a tutti gli effetti il rush finale.
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