Finito, con Isa! Uno sballo megagalattico e una goduria continua, visiva, tattile, sonora. Proprio un VIDEOGIOCO.
Ma l'ultimo mondo è una merda. Non è un premio, è una punizione. Il "percorso del campione" è una roba che al 765esimo tentativo ammazza ogni parvenza di divertimento, con la frustrazione crescente e il piacere provato da tutti i livelli precedenti che via via si assottiglia. Cosa mi significa questo impostare tutto il gioco rendendolo adatto anche a mia nonna per poi finire con quelle missioni da ultra pro autistico? Sbalzone assurdo e ingiustificato, che approverei maggiormente se durante tutto il gioco ci fosse un maggiore equilibrio, al posto di questo contrastone netto. E mi è piaciuto pochino anche l'aver piazzato tutti quei mondi extra come post credits, rendendo col senno di poi lo STUPENDISSIMO combattimento con [spoiler]Bowser Gatto sul palazzo[/spoiler] un finale... farlocco, che avviene praticamente a metà esperienza, considerati i milioni di tentativi per completare l'ultimo mondo.
Comunque al di là di questo mi è davvero piaciutissimo, e da quando [spoiler]Rosalinda è entrata a far parte del cast, per la gioia ho usato soltanto lei fino alla fine![/spoiler] Ma andiamoci piano col prossimo, su, lasciate divertire anche i poveracci come me che quando provano un videogioco non amano sudare freddo e avere la tachicardia.
[N. EAD Tokyo] Super Mario 3D World
Qvoto, e ci tengo a specificare che, contatore di vite alla mano, "765esimo tentativo" non è un'esagerazione neanche un po'. A parer mio però non è tanto l'ultimo livello che è tremendo ma la casetta con 30 stelle, che in single player non è neanche da provarsi.Vito ha scritto:Ma l'ultimo mondo è una merda. Non è un premio, è una punizione. Il "percorso del campione" è una roba che al 765esimo tentativo ammazza ogni parvenza di divertimento
Il percorso del campione l'ho dovuto fare da solo e in modalità autistica, in due la confusione non aiutava. Ma la maratona finale delle stelle è impensabile per un solo giocatore, a meno che di non prendere Toad (il più veloce) e di eseguire tutto meccanicamente senza perdere neanche mezzo secondo. Bah.
Quoto tutto ciò che ha detto Vito, gioco fantastico ma l'ultimo mondo destabilizza mentalmente anche il fan più accanito. Per fare il "livello del campione" e l'ultimo livello con le 30 stelle ci abbiamo messo lo stesso tempo di gioco di 4-5 mappe. C'è stato uno stacco di difficoltà troppo netto. Però li perdono perché ho potuto fare a Mario Gatto tanti teneri grattini
Ah comunque poi fatto, eh. Il livello, non la casa. Quella l'ho riposta sullo scaffale senza troppi rimpianti.
Con un ritardo esagerato mi ritrovo a dire la mia su questo gioco.
Super Mario 3D World è una delle prime e poche vere killer application del Wii U, il quale ha visto la propria situazione migliorare sensibilmente dopo l'uscita di questo e altri titoli realmente attesi quali Mariokart 8 e Super Smash Bros. Il fatto che si tratti del secondo Mario in così poco tempo già uscito per la stessa console, e che il predecessore fosse New Super Mario Bros U, l'ennesimo Mario in 2D, è indice di una certa confusione da parte di Nintendo sulla strada da intraprendere. Ma lanciare la console della nuova generazione con un platform 2D si è rivelato un errore fatale, e adesso è a questo titolo che spetta mettere un toppa.
E la toppa è stata messa decisamente bene, regalando al fruitore un'esperienza di gioco allegra, creativa e assolutamente trascinante, qualità che da sempre contraddistinguono i ragazzi dell'unità EAD di Tokyo, responsabili anche dei due Super Mario Galaxy e di Super Mario 3D Land. E' di quest'ultimo titolo, uscito solo su 3DS, che questo nuovo Mario mira ad essere l'erede diretto, portando su console fissa quella stessa filosofia di gioco perfettamente a metà strada tra le due e le tre dimensioni. Super Mario 3D Land, infatti, pur essendo un gioco rigorosamente poligonale, era un titolo dalla natura ibrida. I livelli di gioco erano senza dubbio esplorabili in profondità, benché entro certi limiti. La telecamera e la struttura dei livelli infatti favorivano un approccio più lineare, prendendo in prestito dalla tradizione 2D numerosi elementi, come la bandierina posta come meta alla fine del livello, il timer, il tasto della corsa e persino le collisioni con i nemici, capaci nuovamente di rimpicciolire Mario col solo contatto. "Un Mario in 3D che si gioca come un 2D" lo definì la compianta NRU, Rivista Ufficiale Nintendo.
Questo seguito diretto non fa altro che ingigantire quei meccanismi, portandoli sullo schermo televisivo, facendo uso dell'alta definizione e aggiungendo alla ricetta alcuni ingredienti in grado di impreziosirla. Si tratta della possibilità di utilizzare, oltre a Mario, anche Luigi, Toad, Peach [spoiler]e Rosalinda[/spoiler], come personaggi giocabili, favorendo così il multiplayer cooperativo. Un secondo elemento che è rimasto impresso nell'immaginario è senza dubbio il nuovissimo power-up Mario-Gatto, che dà ai personaggi la facoltà di arrampicarsi su superfici verticali, andando ad aggiungersi agli altri celebri costumini della tradizione mariesca, come quello da procione e quello da pinguino. Un trionfo qualitativo e ludico, dunque. Dispiace però che il titolo conservi quel sapore derivativo, che fatica ad imprimersi nella memoria al pari della serie Galaxy, la cui personalità rimane ad oggi imbattuta. L'impressione che si ha, è che, come per la serie New, Nintendo abbia creato una ricetta in grado di essere ripetuta più e più volte, andando però a scapito di quella tematizzazione che dei decenni passati era il suo fiore all'occhiello. Buona parte della colonna sonora di Super Mario 3D World è infatti riciclata dai giochi precedenti, e la mappa che fa da connettore tra i diversi livelli non presenta elementi particolari in grado di farsi ricordare, come invece erano il castello di Peach, la città balneare Delfinia o l'Osservatorio di Rosalinda nei precedenti titoli tridimensionali della serie. E' presente persino una semplice trama, purtroppo pretestuosa e dimenticabile, come quella di svariati titoli Nintendo coevi. L'effetto finale è quello di un gioco stupendo, il cui look è più quello di un party game che quello di un'avventura. Fortunatamente si tratta però di rimpianti dal valore molto relativo, di fronte alla bellezza dell'esperienza di gioco.
Super Mario 3D World è una delle prime e poche vere killer application del Wii U, il quale ha visto la propria situazione migliorare sensibilmente dopo l'uscita di questo e altri titoli realmente attesi quali Mariokart 8 e Super Smash Bros. Il fatto che si tratti del secondo Mario in così poco tempo già uscito per la stessa console, e che il predecessore fosse New Super Mario Bros U, l'ennesimo Mario in 2D, è indice di una certa confusione da parte di Nintendo sulla strada da intraprendere. Ma lanciare la console della nuova generazione con un platform 2D si è rivelato un errore fatale, e adesso è a questo titolo che spetta mettere un toppa.
E la toppa è stata messa decisamente bene, regalando al fruitore un'esperienza di gioco allegra, creativa e assolutamente trascinante, qualità che da sempre contraddistinguono i ragazzi dell'unità EAD di Tokyo, responsabili anche dei due Super Mario Galaxy e di Super Mario 3D Land. E' di quest'ultimo titolo, uscito solo su 3DS, che questo nuovo Mario mira ad essere l'erede diretto, portando su console fissa quella stessa filosofia di gioco perfettamente a metà strada tra le due e le tre dimensioni. Super Mario 3D Land, infatti, pur essendo un gioco rigorosamente poligonale, era un titolo dalla natura ibrida. I livelli di gioco erano senza dubbio esplorabili in profondità, benché entro certi limiti. La telecamera e la struttura dei livelli infatti favorivano un approccio più lineare, prendendo in prestito dalla tradizione 2D numerosi elementi, come la bandierina posta come meta alla fine del livello, il timer, il tasto della corsa e persino le collisioni con i nemici, capaci nuovamente di rimpicciolire Mario col solo contatto. "Un Mario in 3D che si gioca come un 2D" lo definì la compianta NRU, Rivista Ufficiale Nintendo.
Questo seguito diretto non fa altro che ingigantire quei meccanismi, portandoli sullo schermo televisivo, facendo uso dell'alta definizione e aggiungendo alla ricetta alcuni ingredienti in grado di impreziosirla. Si tratta della possibilità di utilizzare, oltre a Mario, anche Luigi, Toad, Peach [spoiler]e Rosalinda[/spoiler], come personaggi giocabili, favorendo così il multiplayer cooperativo. Un secondo elemento che è rimasto impresso nell'immaginario è senza dubbio il nuovissimo power-up Mario-Gatto, che dà ai personaggi la facoltà di arrampicarsi su superfici verticali, andando ad aggiungersi agli altri celebri costumini della tradizione mariesca, come quello da procione e quello da pinguino. Un trionfo qualitativo e ludico, dunque. Dispiace però che il titolo conservi quel sapore derivativo, che fatica ad imprimersi nella memoria al pari della serie Galaxy, la cui personalità rimane ad oggi imbattuta. L'impressione che si ha, è che, come per la serie New, Nintendo abbia creato una ricetta in grado di essere ripetuta più e più volte, andando però a scapito di quella tematizzazione che dei decenni passati era il suo fiore all'occhiello. Buona parte della colonna sonora di Super Mario 3D World è infatti riciclata dai giochi precedenti, e la mappa che fa da connettore tra i diversi livelli non presenta elementi particolari in grado di farsi ricordare, come invece erano il castello di Peach, la città balneare Delfinia o l'Osservatorio di Rosalinda nei precedenti titoli tridimensionali della serie. E' presente persino una semplice trama, purtroppo pretestuosa e dimenticabile, come quella di svariati titoli Nintendo coevi. L'effetto finale è quello di un gioco stupendo, il cui look è più quello di un party game che quello di un'avventura. Fortunatamente si tratta però di rimpianti dal valore molto relativo, di fronte alla bellezza dell'esperienza di gioco.