Ci fu un'epoca in cui il Breda usciva dal recinto della Disney ed esplorava un po' il resto del mondo. In quell'epoca, molti autori italiani tiravano fuori molte cose, a volte assai interessanti, soprattutto per il mercato francese. Tali cose venivano pubblicate, non sempre con grande continuità, anche in Italia dagli editori BD e Soleil. Il formato era però quello francese, costosi albi cartonati con cadenza circa annuale, destinato a fallire in un mercato completamente diverso come era quello italiano.
Una delle serie che seguii all'epoca, e che mi piacque molto, era
L'Anello dei Sette Mondi, di Gualdoni, Clima, Piana e Turotti. Gualdoni avrebbe di lí a poco fondato lo Studio Settemondi, che avviò molte di queste produzioni.
La pubblicazione italiana (edizioni BD), con mio grande dispiacere, si fermò al terzo volume. Su quattro. Eggià.
A Lucca, con mia grande sorpresa, ho notato che Renoir Comics ha pubblicato l'intera saga, in un comodo volumetto brossurato.
Lo ho comprato, lo ho letto, ma come avrete notato non riesco da tempo a scrivere post di piú di tre righe, quindi la recensione ha atteso un po'.
E beh, è bello come lo ricordavo. La trama è piuttosto semplice, e l'idea la avevo effettivamente intuita, ma è portata avanti davvero bene.
Il fumetto è ambientato su un mondo che ai poli ha dei portali che lo collegano a due altri mondi geograficamente lontani. I due mondi sono a loro volta collegati ad altri mondi, fino a formare l'anello che dà il nome alla saga.
L'anello è interrotto da tre secoli, per evitare che da Nemo, uno dei mondi, arrivino i "demoni" che lo popolano. Nel frattempo, su Mose, il pianeta di confine con Nemo, la società si è divisa in corporazioni piú o meno potenti che, avendo quasi dimenticato il problema, sono in perenne competizione tra loro.
In questo ambiente, mentre gli abitanti di Nemo stanno riuscendo a varcare il portale iniziando una nuova guerra, si incontrano Timo, figlio del Gerente della Corporazione dei Mercanti (tra le piú potenti) e Luce, un'acrobata di un circo aereo. I due si troveranno a vivere un'avventura che li porterà, e porterà Mose, a capire la vera natura degli abitanti di Nemo e dell'Anello.
Trovo ottimi i disegni e il character design, per non parlare della colorazione e delle atmosfere, che mi affascinarono molto all'epoca.
Credo sia una riedizione che meriti piú dell'attenzione che ha ricevuto.