Bramo ha scritto:D'Du
No no, it's D'DEW. Dark Dark Evil Ways. Is that so hard to remember? (
)
Galavant è una serie che segue la strada tanto battuta dell'umorismo nero e della decostruzione, e non solo, ne fa il proprio punto di forza, sforzando questi concetti oltre i limiti concepibili;
E intanto ha un finale che ti lascia con in bocca il sorriso più innocente e puro del mondo. Il bello di avere un prodotto completamente fuori dal mercato (nessun arguto scambio di batture può epurare Galavant dal peccato di non essere un giallo, non avere dramma e violenza, non parlare di politica e avere LE CANZONI!!!!!1), che sa cosa vuole la sua nicchia di spettatori affezionati e non ha alcunché da perdere, è la libertá di poter fare quello che ti pare e farlo fino in fondo. Aiuta avere una company con cui hai ina lunga storia che ti copra le spalle, immagino, e continuo a rrovare un miracolo il fatto che la Disney ci abboa speso sopra così tanto, anche se magari hanno lesinato quà e là sugli effetti speciali
( e non mi riferisco al [spoiler]drago[/spoiler], che anzi apparendo fuori camera rende la scena finale ancora più poetica).
Richard è il punto di forza di questa serie, con buona pace di Gal che diciamolo, protagonista non lo è mai stato davvero, e devo capire ancora se questo sia una leggerezza o una genialata; il passaggio del re da cattivo grottesco a eroe idealista è gestito incredibilmente bene lungo i diciotto episodi della serie, e Timothy Omundsen dimostra di avere una potenza recitativa, e un'abilità canora, che non pensavo davvero avesse, avendolo visto prima solo in ruoli più contenuti.
Insomma, una serie che si sfotte continuamente ma ti fa amare i suoi personaggi allo stesso tempo, che regala una bellissima esperienza per tutti i fan del musical, e lascia il numero di chiusura a Weird Al, merita una visione o dodici.
[spoiler]"I have a DRAGON."[/spoiler]
Miglior frase finale ever.