WDAS Revival Era

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Carino come topic, ma qui sul Sollazzo è un po' inutile.
    Quasi tutti siamo concordi nel dire che la Disney ora come ora è più forte che mai ed è tornata ad essere leader nell'animazione.
    Se volevi suscitare una reazione più grossa, forse sarebbe stato meglio discuterne in forum più campanilisti e più "chiusi" mentalmente di questo.

    Al massimo ci si potrebbe chiedere se la Disney, senza 2D e senza canzoni, sia veramente Disney..
  • No no, volevo proprio discuterne con gente seria e non con fanboy che "quantomimancaLaBellaAddormentatanonfannopiùfilmcosì". :D

    Certo, col Sollazzo sono andato sul sicuro, su questo hai ragionissima. :asd:
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    (Genesis, Afterglow)
  • Mh. Questione interessante.

    E' chiaro che attualmente i WDAS sono il meglio sulla piazza sotto praticamente qualsiasi aspetto. Hanno la più gloriosa delle tradizioni alle spalle e questo li porta ad eccellere in tutto: tanto nello storytelling, quanto nell'animazione. Su quest'ultimo punto mi schiero anche io però fra i nostalgici del 2D che ritengo una tecnica DOVEROSA e non sostituibile, per quanto ci si provi. D'altra parte i WDAS attuali hanno anche la miglior CGI sulla piazza, proprio grazie ai loro trascorsi 2D che hanno portato a sviluppare tale tecnica piegandola ai loro scopi.

    Insomma, the best. E non un best qualsiasi, ma un best che viene dopo molto cenerentolismo aziendale, e non solo aziendale. E la cosa mi colma di orgoglio. E' giusto così, è giusto che tutto questo venga finalmente riconosciuto... ma sarebbe anche molto giusto che si cogliesse l'occasione di questo rilancio per focalizzarsi sui due elementi che non devono scomparire: il disegno (vedi la questione 2d) e la narrazione tramite musica (altra cosa che si tende a sacrificare in nome della diversificazione dei generi).

    Sul nome di questa epoca, a me piace. Anche se non mi pare che sia la wiki inglese a farne uso, ma quella italiana (dove però risulta ottava). Certo, sono distinzioni arbitrarie quelle che parlano di medioevo, golden e silver age, e infatti spesso non hanno nemmeno riscontro. C'è chi parla di quest'era come della Lasseter era, includendo Bolt, ad esempio.

    Per quel che mi riguarda, se dovessi operare una suddivisione sarebbe così.

    1. Golden (5 film, da Biancaneve a Bambi).
    2. Guerra (6 film, da Saludos a Ichabod)
    3. Silver (5 film, da Cenerentola ad Aurora)
    4. Xerox (11 film, da 101 a Oliver)
    5. Rinascimento (10 film, da Ariel a Tarzan)
    6. Sperimentale (11 film, da Fantasia 2000 a Bolt)
    7. Revival (per ora 7 film, da Tiana a Zootopia)
  • Non fraintendiamo: anch'io nel complesso preferisco il 2D. Ma è una preferenza tutto sommato risicata. Il 3D, specie se è usato come lo usano i WDAS, può portare a cose spettacolari.

    Sono un amante della pittura classica e di quella barocca, ma questo non vuol dire che io non ADORI l'Impressionismo.

    PS: è vero, la divisione in epoche su tabella la fa la Wiki italiana, però quella inglese la fa direttamente nella cronistoria. Anche se come termine io più che Revival preferirei Risorgimento o Neo-rinascimento, visto che trovo questo periodo abbastanza sperimentale e meno classico di quel che sembri (il che è un pregio, non un difetto).
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  • Volevo aggiungere solo una cosa.
    Valerio ha scritto: Per quel che mi riguarda, se dovessi operare una suddivisione sarebbe così.

    1. Golden (5 film, da Biancaneve a Bambi).
    2. Guerra (6 film, da Saludos a Ichabod)
    3. Silver (5 film, da Cenerentola ad Aurora)
    4. Xerox (11 film, da 101 a Oliver)
    5. Rinascimento (10 film, da Ariel a Tarzan)
    6. Sperimentale (11 film, da Fantasia 2000 a Bolt)
    7. Revival (per ora 7 film, da Tiana a Zootopia)
    Sono d'accordo con tutte queste suddivisioni, tranne che su quella Xerox. Tendenzialmente concordo con l'idea al momento più in voga che fa terminare la Silver Age con TJB e la morte di Walt. Più che altro, preferirei non rinchiudere sotto un unico periodo un insieme di film realizzati in un arco di quasi 30 anni che come caratteristica comune hanno la tecnica di realizzazione (notata solo dagli appassionati, fra l'altro, non è uno stacco come quello 2D-3D) e poco di più. Anche perché questo giustificherebbe un eventuale "qualcuno" che volesse indrodurre una "CGI-Era", che sarebbe pure difficile da collocare visti i pochi, per ora, titoli contigui (2005-2008? 2012-2016?).
    Inoltre i Classici anni '60, pur se solo tre, hanno tutti, quale più quale meno, conosciuto un buon successo di pubblico e di critica, cosa che non si può dire per gli xerografici anni '80.
    Per il resto direi che ci sia ben poco da obiettare.
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  • Valerio ha scritto:Per quel che mi riguarda, se dovessi operare una suddivisione sarebbe così.

    1. Golden (5 film, da Biancaneve a Bambi).
    2. Guerra (6 film, da Saludos a Ichabod)
    3. Silver (5 film, da Cenerentola ad Aurora)
    4. Xerox (11 film, da 101 a Oliver)
    5. Rinascimento (10 film, da Ariel a Tarzan)
    6. Sperimentale (11 film, da Fantasia 2000 a Bolt)
    7. Revival (per ora 7 film, da Tiana a Zootopia)
    D'accordo quasi con tutto.
    La fase 6, più che Sperimentale, la chiamerei Nuovo Medioevo (con pochissime eccezioni- Giusto Fantasia, Pianeta e Stitch).
  • Difatto E' sperimentale. E parlare troppo di medioevo fa scendere la questione sul piano della soggettività e dei giudizi qualitativi.

    La questione Xerox. E' vero che se vogliamo la morte di Walt opera una cesura, ma è molto labile. Se noti infatti un Libro della Giungla è molto affine a un Gli Aristogatti, che a sua volta è molto affine a un 101. Inoltre i punti di contatto tra Libro della Giungla e Robin Hood non sono nemmeno pochi. La verità è che un po' tutto il primo periodo Xerox si somiglia, perché è prodotto nella stessa vena, salvo poi subentrare un retrogusto più cupo verso la fine. E un'altra verità è che lo stesso periodo Xerox è scomponibile in tre sottofasi, una per decennio: periodo Walt (101, SpadaRoccia, LibroGiungla, Mary Poppins), periodo 9 vecchi (Aristogatti, Robin Hood, Pooh, B&B, Pomi), periodo nuova generazione (Elliott, RedToby, Taron, Basil, Oliver). Ma sarebbero troppe, e quindi per comodità preferisco considerarlo tutta una grande parentesi, affine sia nello stile che nei contenuti.

    Sono questioni arbitrarie, ovviamente. La Storia non ha niente a che vedere con i nostri tentativi a posteriori di riordinarla :P
  • Mmh, ok. Ci sarebbe solo da dire in merito che gli anni '60 sono stati fonte di successo sia di critica che di pubblico (101 fu una specie di blockbuster del tempo, specie se confrontato con il semi-flop di Aurora), mentre dai '70 in poi i risultati cominciano ad essere altalenanti per diventar perlopiù modesti o insoddisfacenti negli '80.
    Probabilmente è per questo, oltre che per la presenza di Walt, che i '60 non vengono praticamente mai inclusi nel Secondo Declino. Ché in effetti da un punto squisitamente artistico le differenze tra un TJB e un Red&Toby non sono poi chissà quali, anzi, forse sono a vantaggio del secondo.
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  • Sì ma è chiaro che se si fanno distinzioni così arbitrarie è necessario prendere parametri vari e individuare grossomodo la forma delle cose che ne scaturisce. Quindi un po' di qualità, un po' di successo, un po' di uniformità stilistica. E' chiaro che nessuna categorizzazione includerà elementi in cui tutti questi elementi sono allineati allo stesso modo.
  • Sì è chiaro, ci sarà sempre un minimo di "gioco" nelle suddivisioni.
    Questo secondo me è anche dato dal fatto che, perlomeno parlando dell'Epoca Xerox, il declino di quel periodo fu un fenomeno molto graduale e affatto brusco, è molto difficile stabilire precisamente dove collocare un punto di rottura. Che probabilmente non c'è proprio. Non esiste in quell'epoca un Saludos Amigos o un Dinosauri in cui individuare un discrimine.

    Riguardo le varie rinascite, io penso che i WDAS abbiano sempre un po' sofferto la concorrenza durante la loro storia. Tralasciando ovviamente l'Epoca Bellica in cui la crisi era chiaramente dovuta a forza maggiore, negli anni'80, oltre all'eredità del decennio passato non esattamente brillante, gli Studios si trovano per la prima volta di fronte a un avversario, Bluth, che dopo averli abbandonati si mette a far loro concorrenza, e ha le caratteristiche non tanto per essere migliore, quanto per essere sufficientemente popolare. Popolarità che probabilmente cala nei '90 e Disney si ritrova di nuovo ad essere leader di settore (oltre agli innegabili meriti propri nello sviluppo di una formula ultra-vincente). Negli anni 2000 ovviamente l'astro Pixar e lo smitraglia-film Dreamworks fanno vacillare una casa sempre più confusa; non credo sia un caso che il Revival anni '10 corrisponda parallelamente all'offuscamento della Pixar e alla grave crisi DW.
    I WDAS insomma sono sempre stati maestri, oltre che di Arte, nell' ergersi come pilastro dell'animazione in quei periodi che si prospettavano bui per l'intero settore, IMHO.
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  • Più che altro, il processo è sempre il medesimo.

    Loro indicano la strada, gli altri studi poi si accodano e li seguono.

    Poi uno di questi studi a random la spara grossa e - un po' per merito, un po' per caso - li sorpassa per qualche tempo.

    Al che loro prendono la rincorsa e si ricollocano in testa. E ci riescono perché hanno alle spalle una "batteria" che difficilmente si scarica, e che si alimenta della loro stessa storia, che ormai è sempre più lunga, sempre più gloriosa e in grado di ispirare e attirare a sé gli artisti più bravi.

    E' un processo che oramai si autoalimenta, e che permette ai WDAS di emergere "in eterno", forti di un'identità che nessun'altro ha.
  • Forse, a lungo andare, l'unica che potrebbe assumere un bagaglio culturale e di esperienze simile sarebbe la Pixar, ma il fatto che già oggi i WDAS siano diventati forti proprio sui punti su cui si basava la loro identità mette la strada in salita. Non la vedo bene per la Pixar a meno di una nuova grande crisi Disney a breve termine. Non sono più due studi complementari.
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  • Il punto è che, se si esclude la tecnica, non lo sono realmente mai stati. La Pixar nasce da costole ideologiche dei WDAS. Erano i ragazzi del CalArts cresciuti con i "prosaici" anni 60 nella testa e con le Silly Symphony, amanti dell'andazzo comedy e degli oggetti umanizzati. Ragazzi a cui è stata data l'opportunità di "esplodere" proprio mentre la Disney vera riscopriva le fiabe e i musical. Erano complementari solo apparentemente. Poi la Disney è andata in crisi, la Pixar in vetta, e poi adesso non è più così e la Pixar non ha più un suo senso a sé.

    Non ce l'ha nella narrativa, la cui struttura è stata riassorbita dai WDAS con Zootopia e Ralph, e non ce l'ha nella tecnica di animazione, dato che basta guardare un Inside Out e il loro approccio semplice semplice oramai appare inferiorissimo alle meraviglie Disney. Non per questo moriranno o chiuderanno a breve, ma di certo rimarranno un po' lo spettro di ciò che erano.

    Eh, oh. Succede.
  • Purtroppo temo anch'io che il futuro della Pixar sia sempre meno ottimistico. Attualmente a differenziarli dai WDAS resta solo il fotorealismo tra gli aspetti immediatamente individuabili. E può bastare questo parametro tecnico a giustificare l'esistenza di due studi tanto simili in seno ad una stessa company?

    Questo è un altro motivo per cui mi piace poco il termine Revival: per riuscire a strappare una leadership così forte a un brand ultra-osannato come la Pixar, i WDAS devono averne per forza fatto propri ed evoluti alcuni schemi tipici della cugina-rivale. Cosa ha a che fare questo con un "revival", che significa abbastanza letteralmente "riproposizione"? Questi film possiedono molte differenze rispetto a quelli anni '90 o '50 a cui molti li paragonano. Hanno preso alcuni vecchie caratteristiche pienamente disneyane, ne hanno assunte altre tipiche del periodo moderno di riferimento (soprattutto da Pixar, appunto) e le hanno eccellentemente mescolate e fatte evolvere. Un Rapunzel, un Ralph o uno Zootropolis sono emblematici.

    Ecco perché mi piace di più parlare di "risorgimento", non ne spiega i termini in una sola parola (visto che sarebbe difficile).
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  • La Pixar è già morta (forse è nata morta) ma 'shhh!, non diteglielo!'.

    I loro punti forti erano: creazione sottomondi, o mondi paralleli; fotorealismo (e quando hanno visto che con le persone non riusciva hanno dato retta a Bird); film on the road (da qualcosa tipo SEMPRE!, con la seconda metà dei film che andava ogni volta a puttane).

    Ora ditemi come fanno a salvarsi, dai.
    Se non dimostrano di essere un'araba fenice come la Disney, che risorge ogni 10-15 anni, sono spacciati.
  • Visto che ho un pochetto di tempo, dico qualcosa circa il discorso sulla suddivisione periodica nata in questa interessante discussione; tenete in conto che sono mie considerazioni arbitrarie:
    Sostanzialmente sono d'accordo con la suddivisione in periodi proposta però io differisco perchè il Rinascimento per me termina con "Fantasia 2000" e faccio iniziare la fase sperimentale con "Dinosauri"; inoltre io tendo a considerare "La sirenetta" come un anello di congiunzione fra lo Xerox ed il Rinascimento perchè tengo in conto del fatto che è l'ultimo lungometraggio WDAS realizzato con la xerografia (nonostante qualche scena in CAPS) ma che ovviamente si discosta da questa fase per via del registro più "elevato" rispetto alla maggior parte dei Classici Xerox. Poi confesso che io considero il periodo sperimentale non ancora concluso visto che trovo che i WDAS tutt'ora propongano film che reputo concettualmente affini a quel periodo visto che credo che si voglia tutt'ora seguire quella scia con la differenza che ora si tende a fare una suddivisione fra le fiabe (dunque musical) e film di genere a cui si nega la struttura musical il che è un peccato visto che in realtà di tale struttura potrebbe averne bisogno anche un Classico non fiabesco: tutt'ora mi chiedo se i problemi di "Big hero 6" avrebbero potuto risolversi se fosse stata presente qualche canzone che spiegava meglio alcuni suoi passaggi...Poi, in realtà, la suddivisione in un certo senso la considero però più come fasi di un unico periodo: quella della crisi (dirigenziale e di pubblico) dal 2000 al 2008 e quella della rinascita dal 2009 ad oggi.
  • Anche per me Fantasia 2000 è un capolavoro paragonabile al primo, con in più il pregio della miglior scorrevolezza anche grazie alla durata. Il problema è che economicamente fu un tonfo pazzesco, e unito al fatto che la critica lo accolse bene ma non benissimo (quanto il precedente Tarzan) bastò per considerarlo un punto di svolta per gli Studios. Per me artisticamente è ancora Rinascimento pienissimo, purtroppo in generale viene visto come il primo significativo passo falso.

    Riguardo l'uso del termine "sperimentale", non trovo scorretto utilizzarlo per definire l'epoca attuale visto che sperimentale lo è eccome, quanto quella precedente. Solo con migliori idee e una fiducia nei propri mezzi decisamente maggiore. Sperimentale non è un termine che designa una crisi, ma le caratteristiche di un certo periodo. Infatti sono convinto che non sia sufficiente a racchiudere un'epoca complessa e complessivamente buia come il decennio '00.
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  • Pure io non considero il termine "sperimentale" come sinonimo di "crisi", anzi io gli dò la stessa connotazione che usi tu: poi è vero che i primi 2000 sono stati uno dei periodi peggiori della storia dei WDAS fra la crisi di pubblico latente già dai tempi di "Pocahontas" ed esplosa proprio in coincidenza di quegli anni, la forte concorrenza della Pixar e della Dreamworks, le confusioni fra i veri WDAF e i film dei DisneyToon Studios e le pesanti ingerenze da parte della dirigenza che arriva anche al punto di intromettersi fortemente durante la lavorazione di alcuni Classici. Però io non concordo sul discorso delle idee perchè quelle già c'erano a quei tempi ed erano anche delle signore idee da cui sono nati Classici come un "Atlantis", solo che allora il pubblico era decisamente poco ricettivo nei confronti dei WDAS che offrivano formule di rottura rispetto a quanto fatto in precedenza che, però, non accalappiavano il pubblico generalista troppo preso dallo "shrekkismo" e che allontanavano i puristi che pretendevano di restare fossilizzati al 90'.
  • In realtà ai tempi di Pocahontas il pubblico era considerabile latente solo se confrontato con il successo de Il Re Leone. Un po' come se oggi considerassimo scarsa la ricettività di BH6 perché Frozen ha incassato il doppio. Dei film del "Basso Rinascimento" solo Hercules incassò in maniera oggettivamente poco soddisfacente, mentre Tarzan fu addirittura un successo più che buono (anche se c'è da dire che fu un film a budget maggiore). Solo che la Disney aveva probabilmente fretta di replicare il botto di Simba, e a lungo andare si incartò.
    Le vere stangate da incasso arriveranno nel decennio successivo, con film che in diversi casi incassavano cifre appena pari a quelle di budget. Sembra pazzesco, ma fra Tarzan e Rapunzel i due film che hanno incassato meglio sono stati... Dinosauri e Chicken Little! :oO:

    Riguardo le idee... va anche a opinione, ma se qualcosa non ha funzionato all'epoca io non darei solo la colpa alla concorrenza brava a forgiare i nuovi gusti del pubblico, e qualche dubbio mi viene. Il puntare su generi precisi categorizzando interamente un film, come nel caso di Atlantis, non deve aver fatto bene. Penso sia uno dei più grossi problemi di quel periodo.
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