[Disney] PKNE Fase 1: La Run di Artibani e Sisti

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • A parte che è tutto gestito talmente bene che mi riesce difficile coniare domande o addirittura avere dubbi, quindi ci ho pensato un po' per idearle:
    Artibani - In realtà voglio approfittare di quest'occasione per togliermi un dubbio, anche se non inerente alla storia in sé, ma al mondo condiviso PK-DD: ho sempre pensato che l'"Organizzazione" di DD e quella di PK siano legate in qualche modo. Ho anche pensato che i due cartelli fossero l'uno l'evoluzione dell'altro. Ma a questo punto cesso le ipotesi e chiedo direttamente all'interessato: sono i due cartelli criminali collegati in qualche maniera??
    Mottura - Stessa domanda che ho fatto ad altri autori prima di te: con che canzone definiresti le avventure di PK?
  • Il crossover è finalmente nelle nostre mani! Non nascondo di aver avuto qualche perplessità quando appresi la notizia di questo crossover ma bisogna ammettere che il buon Artibani è riuscito a creare una storia fluida e credibile. In particolare è molto interessante la sua visione di questo universo unico dove il paperino di pk è lo stesso che vediamo ogni settimana sul topo. Questo aspetto nel vecchio pkna non era mai stato approfondito come si sarebbe dovuto. In questo modo si getta luce sul periodo buio che va dalla fine di affari di famiglia a potere e Potenza. La storia è costruita molto bene troviamo rimandi al mondo di pikappa sia a quello di DD anche seforse in questa prima parte il tutto è lievemente sbilanciato verso DD. La storia è infatti impostata più come storia di DD ma vedremo con la seconda parte come procederà. Altro punto a sfavore per ora è il nemico il tempoliziotto criminale a mio avviso poco sviluppato e ancoramisterioso ma ripeto magarinella seconda parte avremo sorprese. I disegni di Mottura meravigliosi forsei migliori finora tavole curate e potenti vedi la pagina conla cattedrale o gli interni deilaboratori dell' agenzia. Colori di Max perfetti è fenomenale come riesca a adattarsi ai diversi stili grafici dei vari disegnatori in unperfetto connubio di tavole e colori. Grande attesa dunque per la seconda parte!
    @Francesco: Pensi di utilizzare in futuro i personaggi di DD anche in storie de PKNE o sarà un caso isolato?
    Nessuna altra domanda in particolare se non quelle che già sono state poste dagli altri utenti del forum.
  • Domandine per Artibani:

    -I crossover devono sempre fare i conti con la tensione fra i suoi protagonisti, stando attenti a che non si adombrino a vicenda... anche quando sono la stessa persona. Hai utilizzato cautele particolari nel gestire il "duo" e nello stendere la trama in modo che vi fosse equilibrio fra Pk e DD in termini di peso nella narrazione?

    -C'è un motivo particolare per la menzione proprio a Cronaufragio o è una casuale strizzata d'occhio?

    -In molti hanno notato l'Uno che si vede nell'extransformer. Ma vista anche la parlata da automa dobbiamo considerarlo semplicemente una funzionalità indipendente dello scudo?

    -Pk vs DD. Quali pensi siano i pregi che hanno in comune le due incarnazioni del personaggio ed i rispettivi "universi"? Oltre al solo guilty pleasure del crossover, qual è il quid che l'uno può aggiungere all'altro (e viceversa)?
  • Artibani, ci sveli il dietro le quinte della storyline di Belgravia? Se non sbaglio è una sottotrama che hai seguito sempre tu sin dai tempi di PKNA. Ed è stata anche importante in quanto primo tassello del ritorno di PK sul Topo, sia pur all'interno di DD (vedi Codice Olimpo). Adesso che tutto si è ricollegato, quello che poteva essere un particolare marginale della saga di PK torna di prepotenza in primo piano. Raccontaci qualcosa di questa tua creazione!
  • Speciale Ventennale - Timecrime
    Immagine
    I crossover, si sa, hanno come minimo due star. Questa puntata del vostro amichevole Botta&Risposta di quartiere, invece, ne ha solo una: Francesco Artibani.
    Infatti, dopo i bagordi napoletani del Comicon, Paolo Mottura è partito in missione per conto di Bertoni, alla ricerca del più buon panzerotto del sud Italia.
    Noi potremmo farvi notare che il nome di Mottura non l'abbiamo mai pronunciato e che avete iniziato voi a fargli domande e chi vi ha detto niente, ma chi siete, oh, questo forum non è un albergo... ma effettivamente -scherzi a parte- dobbiamo scusarci per quella che è stata una nostra mancanza organizzativa. Oh, capiteci, voi fate le domande, gli autori rispondono: non siamo mica abituati a fare qualcosa.
    Ringraziamo comunque il gentilissimo Paolo, che pur impegnatissimo, si era comunque dichiarato disponibile alla nostra iniziativa... alla prossima, si spera!
    FRANCESCO ARTIBANI
    Valerio: Ci racconti qualcosa della genesi di questa particolarissima storia? Come è nata l'idea e da quanto tempo bolliva in pentola?

    Francesco: L'idea di questa storia è nata insieme a Potere e Potenza per presentare in redazione un pacchetto di proposte di vario genere (che potessero andare dalla saga più complessa all'avventura celebrativa). Ma l'idea – o meglio, l'intenzione – c'era da tempo perché i due personaggi li ho sempre considerati strettamente legati e in Codice Olimpo avevo seminato alcuni elementi pensando di svilupparli in seguito. Lo scudo extransformer che appariva nel magazzino dell'Agenzia era l'elemento "dormiente"; in caso di crossover approvato sarebbe diventato un elemento importante ma se il crossover non fosse stato messo in cantiere sarebbe apparso come una piccola citazione, un inside joke per appassionati. Le cose sono andate bene e siamo così arrivati a Timecrime.


    Portamantello: Da tempo si erano subodorati elementi pikappici del mondo di DD - e non solo in-universe con la tua sottotrama di Belgravia e la comparsata dell'extransformer, ma anche a livello grafico e narrativo. Quale credi sia il “grado di parentela” tra le due saghe, quali i punti in comune e quali invece le differenze?

    Francesco: DoubleDuck senza Pikappa non sarebbe mai esistito: le storie più adulte, il layout libero della pagina nello stile dei comic book, i colori – tutto deriva dall'esperienza di Pikappa. Ma allo stesso tempo senza DD il mondo di Pikappa non sarebbe mai finito sulle pagine di Topolino; DoubleDuck ha dimostrato infatti che sul settimanale era possibile ospitare delle tavole con un'impostazione così diversa da quella tradizionale. Le differenze tra i due personaggi sono naturalmente nell'ambientazione e nella tipologia di storie ma, dal mio personalissimo punto di vista, il personaggio è sempre lo stesso; le circostanze lo portano a fare cose diverse ma lo spirito e la psicologia sono quelle di Paperino, non è possibile snaturare il personaggio solo perché indossa un mantello piuttosto che uno smoking alla 007.


    Valerio: A proposito, sono anni che sappiamo che c'è del marcio in Belgravia. Se non sbaglio è una sottotrama che hai seguito sempre tu sin dai tempi di PKNA. Ed è stata anche importante in quanto primo tassello del ritorno di PK sul Topo, sia pur all'interno di DD (vedi Codice Olimpo). Adesso che tutto si è ricollegato, quello che poteva essere un particolare marginale della saga di PK torna di prepotenza in primo piano. Raccontaci qualcosa di questa tua creazione e della sua storyline!

    Francesco: Così come esiste un solo Paperino esiste anche un solo mondo nel quale il papero si muove, un mondo con una sua precisa geografia. Affascinato dalla Brutopia barksiana ho voluto crearmi anch'io un piccolo stato, una cosiddetta "nazione canaglia" adatta ai tempi che viviamo, dunque non un regime da cortina di ferro (com'era la Brutopia) ma un paese pericoloso più vicino alle minacce contemporanee che viviamo quotidianamente. L'industria bellica è il fiore all'occhiello di Belgravia e i suoi sforzi per accreditarsi agli occhi del resto del mondo nascondono una serie di imprese illegali e criminali. Dalla sua prima apparizione in PKNA a oggi il tempo è trascorso anche a Belgravia, c'è stato un avvicendamento nel governo del paese ma è stato ovviamente un avvicendamento di facciata, con un passaggio di potere dal padre al figlio. Questi piccoli dettagli magari passano inosservati ma per me servono a restituire un certo realismo in un universo di fantasia. Nei limiti del possibile mi piacerebbe di tanto in tanto utilizzare lo scenario belgraviano ma non ho in mente una storyline serrata dedicata a questa nazione. Diciamo che con Timecrime si è completato un percorso, per il futuro si vedrà.


    generalezargon: Nell'intervista su Topolino sgombri subito il campo dall'ipotesi sequel, ma pensi comunque che possa esserci permeabilità tra i due “universi”, sia per quanto riguarda i personaggi che certe sottotrame (come quella citata nella domanda precedente)?

    Francesco: I due mondi restano comunicanti, non ci sono mai porte chiuse nelle storie disneyane. Sicuramente è più semplice per PK entrare nel mondo di DoubleDuck che non il contrario, lì le cose si fanno più complicate anche per un super agente segreto come lui.


    Portamantello: I crossover devono sempre fare i conti con la tensione fra i suoi protagonisti, stando attenti a che non si adombrino a vicenda... anche quando sono la stessa persona. Hai utilizzato cautele particolari nel gestire il "duo" e nello stendere la trama in modo che vi fosse equilibrio fra Pk e DD in termini di peso nella narrazione?

    Francesco: Per Timecrime in scena c'è innanzitutto Paperino ed è un papero che viene raccontato in due momenti diversi della sua vita. Il Pikappa che vediamo è quello del ventesimo secolo, entusiasta, spericolato, a volte buffonesco, inesperto e impreciso ma sempre pronto all'azione. DoubleDuck è invece il Paperino di oggi, un papero più esperto e maturo. Il Pikappa di Timecrime è ancora distante da quello di Potere e Potenza che appare più adulto e consapevole. Non c'è niente di autobiografico in questo Paperino, ho solo provato a immaginare cosa accadrebbe se oggi incontrassi il me stesso ventenne; cosa si direbbero queste due persone identiche ma allo stesso tempo molto diverse? Siamo sempre sulle pagine di Topolino quindi non c'è spazio per pesanti considerazioni filosofiche sul senso della vita o elucubrazioni pirandelliane sulla natura del personaggio però mi piaceva festeggiare questo ventennale pikappico riportando l'attenzione sul protagonista principale che resta sempre Paperino. Per scrivere una storia efficace di PK o di DoubleDuck credo sia determinante non perdere mai di vista il personaggio dietro la maschera perché questo ti aiuta a risolvere la trama rispondendo ogni volta a una domanda semplice: che cosa farebbe Paperino in questo caso?


    Mightypirate: Lyla e Uno sembrano interagire senza problemi ai tempi di Cronaufragio, eppure in PKNA i due si trovano faccia a faccia solo ne Le Parti e il Tutto. Come dobbiamo intendere il rapporto fra i due? Abbiamo forse assistito -seppur brevemente- al loro primissimo incontro?

    Francesco: Può darsi, non ci ho pensato. Di fatto Timecrime dimostra che, potenzialmente, ci sono ancora delle storie non narrate di Pikappa e magari il primo incontro è contenuto in una di queste.


    Portamantello: A proposito delle vecchie avventure, c'è un motivo particolare per la menzione proprio a Cronaufragio o è una casuale strizzata d'occhio?

    Francesco: Era solo un modo per fissare un punto e collocare questo Pikappa nella cronologia generale del personaggio (per i patiti della continuity).


    Portamantello: In molti hanno notato l'Uno che si vede nell'extransformer. Ma vista anche la parlata da automa dobbiamo considerarlo semplicemente una funzionalità indipendente dello scudo?

    Francesco: Esattamente, il vero Uno è rimasto nella Paperopoli del XX secolo.


    Mightypirate: Povera Lyla! Maltrattata da Kay, smanacciata da Gizmo… e ignorata da tutti gli altri! Perché nessuno pensa alla Lyla del presente, né Pk e DD per leggere la memocard né la tempolizia che invece si rivolge alla sua versione del ventesimo secolo? Puoi spiegarcelo o rischiamo di spoilerare ai noi stessi del futuro?

    Francesco: I tempi dell'azione erano molto serrati e coinvolgere la Lyla del presente sarebbe diventato troppo complicato (e inoltre avremmo avuto in scena tre papere, con una doppia Lyla e Kay K). Ho optato per la soluzione più veloce.


    danilomaster87: Dobbiamo farlo. Dobbiamo mettere un punto fermo nel caos della mitologia disneyana, porre fine ad una questione dibattuta per più di vent'anni. E quale occasione migliore di questo crossover, che non solo presenta i personaggi in questione ma perpetua anche il fattaccio?
    Pk vs DD. Lyla vs Kay.
    Piedi vs Zampe.
    In questa storia, Kay mostra le zampe palmate per poi passare, apparentemente, a piedi umani calzati in un paio di ballerine. Lyla non è da meno ed i pker sanno benissimo che passa con disinvoltura dall'estremità piatta ed arancione a quella lattea e dotata di falangi.
    Qual è la verità? Se le due hanno piedi umani, perché condividono questa caratteristica con Archimede? Se hanno le zampe, dove finisce la gamba piumata ed inizia la zampa? E che dire di noi? Dove finisce il fetish e dove inizia l'infermità mentale?


    Francesco: Queste sono ottime domande per un professionista della mente che saprà aiutarvi nel modo migliore, ne sono sicuro.


    Eeeeee vai con la seconda infornata di domande! Il limite, come al solito, è alle 20:00 di sabato!
  • Immagine

    Artibani qualsiasi cosa faccia non risparmia il botto. Fa parte del suo modo di lavorare: creare un mosaico completo, solido in cui intrecciare tutto, aumentando così la credibilità dell'universo narrativo Disney e poi, una volta che il lettore è irretito, aggiungere in combo più colpi di scena, lasciando quindi quella sensazione di sazietà che si ha solo dopo il pranzo di Natale.

    Le considerazioni della settimana scorsa sull'essere più una storia di PK o di DD, dopotutto lasciano il tempo che trovano. E' una storia "matura" di Paperino, scritta come si deve e piena di elementi di interesse. Per i patiti del worldbuilding abbiamo Brutopia, Belgravia, l'87 bis, l'Organizzazione e persino qualcosa come la dimenticatissima Divisione. Per chi ama l'azione ce n'è tanta, pure troppa: la narrazione non mi è parsa compressa, ma le vignette sono piccole e piene di testo, motivo per cui aspetteremo la Deluxe il prima possibile. E poi gli epiloghi, gli interessantissimi epiloghi.

    Secondo Artibani l'Organizzazione di DD ha fornito il germe, l'idea, su cui verrà costruita l'Organizzazione di PK. E, andando a ritroso, il ritrovamento dello scudo Extransformer a Villa Rosa darà un impulso, si suppone, all'avanzamento tecnologico dell'Agenzia. DD quindi diventa, sia in-universe che out-universe, una sorta di "tappa obbligata", un cuscinetto fondamentale tra due ere pknaiche. La cosa sconcerta ma ha senso, perché dopotutto il cammino editoriale di DD è stato proprio questo, un "corridoio" verso PKNE.

    A mio parere, dopo aver visto fare nuovamente piazza pulita dei capi delle organizzazioni nemiche, la "storia" di DD - se mai si può dire ce ne sia stata una - si è esaurita, e si può volentieri archiviare e passare ad altro. Probabilmente questo non avverrà sul Topo, ma nel percorso autoriale di Artibani si vede fin troppo come Timecrime porti a termine in modo molto preciso questo discorso.

    Mottura immenso, mille spanne sopra il Mottura di PKNA. Da quando ha inglobato certe influenze "celoniane" ai tempi della GN di Epic Mickey, il suo stile è mutato in meglio. Spero di vederlo all'opera ancora e ancora.

    E adesso? E adesso aspettiamo la Xadhoom di Sisti, mentre per veder procedere la trama orizzontale di PKNE tocca aspettare l'anno prossimo.



    le mie domande:

    - Al suo ritorno nel 20° secolo PK difatto rimane "spoilerato" sul suo stesso futuro. Mentre il "nostro" ha dichiarato di non aver alcuna memoria di questa avventura nel suo passato. Di "gimmick" per uscire da questa situazione ce ne sono diversi: Car-Can, TRB o... timeline che si autocorregge con amnesie strategiche per impedire paradossi (mi pare lo usino nel crossover del 50° di Doctor Who), tuttavia questo punto rimane insoluto. Arti, ci spieghi un po' meglio come va inteso tutto questo?

    - Nessuno poteva immaginare che l'Agente Zero che veniva nominato nella tua prima storia di DD si sarebbe rivelato così importante per l'intera mitologia. Ci sveli qualcosa di più sul processo creativo dietro questo personaggio?

    - In effetti che ci fosse una connessione tra l'Organizzazione e... l'Organizzazione è un qualcosa che avremmo dovuto aspettarci. Il nome è leggermente lo stesso, dopotutto. L'idea mi è piaciuta molto, perché elimina quella che altrimenti risulterebbe una ridondanza all'interno della "mitologia" Donaldiana. Puoi dirci se questo collegamento l'hai stabilito tu oppure già ribolliva ai tempi della creazione del primo DD?

    - Poco tempo fa hai annunciato una pausa nel tuo lavoro su PK. Lo smantellamento - sia pur provvisorio - dei vertici dell'Organizzazione e della Divisione lascia un senso di compiutezza anche nel tuo lavoro su DD. Intendi mettere in stand by anche questa serie?
  • Secondo episodio di timecrime vera e propria bomba! Le perplessità che avevo espresso sul primo episodio sono state fugate completamente! Andiamo con ordine: si parte un po lentamente la storia pare ancora troppo sbilanciata verso ambienti e spunti tipici di dd ma dopo poche pagine pk prende in mano le redini dell'azione la quale conduce la storia in un turbinio di scontri avvincenti. Il tutto ci accompagna a clamorose rivelazioni sul nemico del futuro e al climax finale con due epiloghi da applausi! Artibani fonde completamente i due mondi rendendoli l'uno dipendenza dell'altro con le origini dell'organizzazione che prende ispirazione da quella di dd è viene fondata da axel! Colpo di genio di artibani! Ma non finisce qui lo sceneggiatore romano ci regala un'ultima chicca che spiega la presenza dello scudo extransformer nei laboratori dell'agenzia creando un nostalgico richiamo alle origini di paperinik! Vi è anche spazio per i nostalgici saluti del paperino del presente a uno e per una frase di pk che esprime il pensiero dietro alla storia pk dd paperinik sono sempre paperino! Mottura è eccezionale questa volta senza errori ci regala tavole dinamiche curate in ogni dettaglio e suggestive grazie anche al fenomeno assoluto monteduro! Insomma questo crossover si conclude come meglio non si poteva non possiamo chetoglierci il cappello di fronte alla maestria di artibani nel dirigere un crossover difficile incastrando ogni parte del puzzle alla perfezione!ora più che mai sceneggiatore cardine del pikappero! E chissà cosa ha in serbo per l futuro!
    Domande: vediamo alla fine paperino a Villa rosa con head h gizmo giovani ma quindi l tempo passa per tutti tranne che per lui?
    T32 venendo dal futuro e essendo un ex agente della tempolizia non dovrebbe già conoscere l' organizzazione?invece si comporta come fosse una novità vi è una spiegazione?
    Axel e t32 arrivano nel futuro nel 23 esimo secolo lo stesso periodo in cui in carpe diem vediamo l'organizzazione all'opera come colosso del crimine e con i tre capi. Come hanno fatto i nostri due a fondare una organizzazione così potente in così pochi anni?
    Ultima modifica di generalezargon il giovedì 05 maggio 2016, 08:13, modificato 1 volta in totale.
  • Fiato alle trombe e colpo in canna allora!

    Dopo aver letto la seconda parte, e soprattutto ri-letto entrambi gli episodi in un colpo solo, credo di poter sparare qualche pensiero:
    - la sensazione "sembra più una storia di DD piuttosto che di PK" continua, ma di una percentuale di circa 60% contro 40%
    - Axel è davvero ben caratterizzato, ambizioso, stronzo, geniale etc etc al contrario di T32 che in più di una vignetta dimostra pose facciali da pesce lesso e ha un interazione con Axel davvero minima. A volte si limita quasi a voler dire "zi badrone!" con lo sguardo..
    - Lyla dal momento della liberazione esplode ma non buca lo schermo, lasciando (per me) a Kay K il posto di prima donna della storia.
    - (Occhio che questa è lunga) Artibani. Autore che adoro, preciso, non sbaglia (quasi mai) un colpo, un polipo delle sotto-trame... ma questa volta PER CERTI VERSI non l'ho proprio capito. In pochi colpi ha fatto sparire i maggiori "capi" delle organizzazioni criminali rivali nel PRESENTE, quindi che futuro ci sarà per DoubleDuck? Spero che i suoi colleghi sceneggiatori tirino fuori qualcosa dal cilindro, anche perchè se non erro tra un paio di anni scatta il decennale del personaggio. Comunque io il colpo di genio sulla "nascita" dell'Organizzazione nel XXIII secolo da parte di Axel non ce lo vedo proprio. Ci sta benissimo il nome identico nel XX/XXI secolo proprio per dimostrare che è un male "antico",ma per quanto mi riguarda non ci voleva DD per spiegarmi le origini (forzate) di quella che abbiamo visto per un certo numero di albi di PKNA.
    Se non ricordo male il "capo" dell'Organizzazione del presente è stato acciuffato nella storia "il convitato di gesso", qualche altro "malandrino" è stato acciuffato proprio da Axel & T32 che se ne vanno a spasso nel tempo ri-fondandola nel XXIII secolo, quando la Tempolizia è già in vigore etc etc Quindi ora in questi 2 secoli non la sentiremo mai più nominare?! Trovo forzata la cosa, e forse limiterà gli altri autori a prendere di nuovo in mano in discorso, quasi lasciando l'esclusività ad Artibani. Come per altre cose, parliamoci chiaro. Ne discutevo proprio oggi su Telegram di questa cosa, esempio il ritorno di Everett & Uno per la prossima storia by Artibani: per come ha immaginato lui la cosa potrebbero tornare nella sua prossima sceneggiatura, per come la vede Sisti (o meglio, per quello che ho inteso io vedendo l'ultimo episodio di PK Tube) sono destinati a girovagare per le galassie per un centinaio di anni ancora. La risposta più scontata è "ma magari tornano in una toccata e fuga per la prossima PKNEstory Artibanica, e poi se ne vanno ancora... ma poi tornano! e magari poi se ne vanno ancora!".
    Se dovessi riassumere il mio pensiero probabilmente mi piacerebbe che Artibani le scrivesse TUTTE lui le prossime storie di PK, così da non incappare in incidenti diplomatici come il prologo pre-IL RAGGIO NERO... però non sarebbe giusto nei confronti di altri autori talentuosi che hanno numeri da vendere, semplicemente non coordinati a dovere. Perchè parliamoci chiaro, il PK Team non è tornato, per ora. E spero vivamente torni.
  • Letta finalmente la seconda puntata di Timecrime.
    Non ho molto da dire che già non sia stato detto da altri: semplicemente una bella storia, adatta al suo ruolo celebrativo. Qualche buco di trama ce l'ha che mi fa storcere il naso (uno su tutti la memoria non cancellata di Pk e Lyla, ma spero che dopo alla domanda di Valerio in proposito giunga una buona spiegazione da parte di Artibani), ma tutto sommato la narrazione fila quel che basta per catturare il lettore nel modo giusto.
    Personalmente non mi definisco un grande fan di Doubleduck (ho letto solo le primissime storie e poco altro), ma la contaminazione con il "sacro" pikappico funziona e quindi non posso che approvarla. Detto da uno che, fino a qualche anno fa, credeva che l'unica collocazione possibile per le storie di Pk fosse in un universo narrativo parallelo, è una gran cosa.

    Le domande, ovviamente, mi sono già state soffiate quasi tutte. Grazie, Valerio.

    Una sola mi rimane. Axel Alpha è passato da nemico occasionale di Doubleduck ad architrave della storia di PKNA: un bel paradosso, non c'è che dire. Hai qualcosa in mente per (è il caso di dirlo) il futuro di questo personaggio? Dopo questa storia, è destinato a scomparire nell'ombra nel XXIII secolo (prontamente eliminato dal triumvirato presente a capo della stessa Organizzazione in PKNA, magari? Del resto, nessuno farà più riferimento né a lui né a T32, in... "futuro"..?), senza più tornare a farsi vivo né con DD né con PK?
  • TimeCrime è un bel crossover che punta prima di tutto a ricordarci che di Paperino non ne esistono tanti, ma uno solo.
    La cosa che ho apprezzato maggiormente della storia è stata l'intenzione di collegare tutte le varie identità di Paperino e dare una maggiore consistenza al mondo di DoubleDuck, dando finalmente un motivo alle due organizzazioni di avere lo stesso nome.
    I dialoghi sono ben scritti e i disegni sono stupendi, tuttavia ci sono tante piccole cose che non mi fanno apprezzare a fondo la storia...
    Seppur capisca l'esigenza a livello narrativo di far incontrare i due Paperino continuo a trovare assurdo che la tempolizia si rivolga alla Lyla del ventesimo secolo anzichè a quella del ventunesimo senza una vera motivazione, si ignora la Lyla del presente senza un vero motivo se non convenienza per la trama, Pk alla fine della vicenda ricorda tutto e la cosa stona con l'inizio della storia, la nascita dell'Organizzazione l'ho trovata un po' frettolosa e l'87 bis è un escamotage simpatico ma ci aspettavamo che lo scudo nell'agenzia fosse quello che Pk aveva abbandonato dopo la fine di Pk2, mentre ora rimane il mistero che fine abbia fatto il suo armamentario dopo la fine della serie...

    Sono tante piccole cose in una buona storia, piccole ma tante, che non me la fanno apprezzare a fondo. Rimane un'ottima avventura con dialoghi brillanti, belle scene d'azione e disegni strepitosi, ma non la mia preferita della PKNE.
  • Domande per Artibani:

    - L'extransformer in Codice Olimpo, il nome dell'Organizzazione, Belgravia, Axel Alpha. Tanti elementi ricondotti come citazioni all'universo pikappico e che ora hanno trovato soddisfazione e compimento. Ma era tutto previsto? Quando noi stavamo a gioire a colpi di fuochi d'artificio per quei riferimenti tu stavi già panificando tutto? Oppure inizialmente erano davvero solo citazioni e hai voluto approfittare di questa occasione per chiarire il tutto?

    - Axel Alpha se ne va nel XXIII secolo. Questo ci fa pensare che non lo vedremo più, perlomeno nel mondo di DD. Abbiamo ben afferrato?

    - DD sembra essere giunto ad una tappa fondamentale, ma è un punto di chiusura o solo una piccola pausa, un solo respiro prima di riprendere con magari nuovi nemici?
  • Valerio ha scritto:Artibani qualsiasi cosa faccia non risparmia il botto.
    Pure troppo.

    Leggevo i commenti su Doubleduck di qualche settimana fa e ce n'era uno che mi aveva colpito, perché riassumeva esattamente quello che penso... di PKNE. Ora non lo ritrovo, forse era il tuo.

    Insomma, abbiamo quattro storie e i TuBe: e ognuna di queste è costruita su forzature e retcon (a parte un paio di TuBi).
    Prima storia: catastrofe galattica e temporale.
    Seconda: sconquasso spaziotemporale.
    Terza: villain assoluto e DT volante.
    TuBe: miniretcon e colpetto di scenina celebrativo.
    Quarta: iperparadosso buttato lì e non risolto.

    Ciascuna storia contiene retcon, errorucci e contraddizioncine, e spesso si tratta di materiale tranquillamente aggirabile (eccetto la microcontrazione).
    Ad esempio, ad oggi ho perso il conto degli Scudi, considerando anche quello recuperato negli Argini. Perché complicarsi la vita così? Boh.

    Le sceneggiature sono buone, ma tutte frettolose. Come se gli autori (cioè Artibani e, per quanto riguarda gli Argini, Sisti) volessero raccontare diecimila cose senza avere lo spazio sufficiente.
    Per carità, sono grandi autori per cui le storie non sono complessivamente malriuscite, ma sono anche molto verbose, i personaggi parlano in ogni vignetta (ho apprezzato Timecrime più delle precedenti perché ha qualche vignetta muta in più) e manca la Paperopoli "gotica" di PKNA (almeno fino ad ora). Quest'ultima si è finalmente intravista un poco grazie a Mottura, ma meriterebbe più spazio.
    Ci sono molti fatti ma poca atmosfera. I personaggi corrono da una parte all'altra (e parlando) di continuo, come nei Flinstones.

    Per carità, com'è noto PKNA era tutto fuorché perfetto, ma da PKNE, essendo più diluito nel tempo e tanto voluto, speravo in un filo di cura in più.

    Tutt'altra cosa l'Artibani "libero" di Topolino e Paperino, che è Rudish + Eco e gestisce le tavole a disposizione con una naturalezza disarmante.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Non vedo i problemi che vedi tu, sinceramente.

    Mi sta bene un PK pieno di parole, dato che Arti ne ha molte da dire, e c'è molto da recuperare dopo un letargo durato più di un decennio e un sistema di pubblicazione che è uno stillicidio.

    E poi mi sembra che confondi lo stile di Arti con quello di Sisti, che possono essere entrambi ad alto contenuto di blabla ma con concezioni molto diverse.

    Poi che si vada di fretta non direi. Il Raggio Nero è davvero molto decompresso, e in nessuna di queste storie manca l'ingrediente action (di cui magari io farei anche a meno) ma è sempre stato parte del dna pikappico e soddisfa molto bene il tuo bisogno di vignette mute.

    Le forzature e le retcon non le soffro particolarmente, fa un po' parte del gioco. E' il prezzo da pagare per quello che è stato PK: un'esplosione di creatività. E si sa che quando qualcosa esplode i pezzi finiscono un po' lontani l'uno dall'altro e bisogna fare dei viaggi per rimetterli insieme. Figuriamoci dopo il cataclisma avvenuto nel 2002. Per quel che mi riguarda che PKNE sia come è oggi per me è un vero miracolo, ben al di sopra di ogni mia più rosea aspettativa.
  • Non posso che concordare completamente con Valerio non vedo alcun difetto in questa nuova serie di storie le forzature le cose che non tornano ci sono sempre state anche in pkna! Trovo invece che le storie attuali siano più complesse e articolate insomma una perfetta fusione tra lo spirito fantascientifico e action di pkna e quello più riflessivo seriale e realistico di pk2.
  • mmmh... quindi non essendo possibile fare domande a Paolo Mottura, non chiedo come mai sulla valigia/scudo extrasformer di PK non ci sia la classica bandiera brutopiana (forse dopo la caduta della cortina di ferro hanno anche loro subito un restyling grafico per ingraziarsi il resto del mondo??) :P .

    Quindi non ho praticamente nulla da dire a Francesco Artibani, se non un enorme GRAZIE!!! Anche perchè al tempo di P&P gli avevo chiesto se era possibile una maggior interazione tra le varie anime di Paperino in modo da creare un universo omnicomprensivo e questa storia è esattamente ciò che gli chiedevo :adore: :adore: :adore:
  • Io una domanda, se vorrà partecipare, la porrei anche al... Pastro! Dato che Artibani nella prima ondata ha detto che quando venne proposta alla redazione Timecrime era nello stesso pacchetto di proposte di Potere e Potenza, e dato che sappiamo che sei stato parte attiva della genesi di PKNE, ti è per caso capitato di mettere lo zampino in qualche modo anche qui?

    Infine, eccone un'altra ad Artibani, al quale chiedo (ancora una volta, come avevo già fatto mesi fa, col Raggio Nero) quali saranno le coordinate pikappiche a cui darsi appuntamento nei prossimi tempi. Nei limiti del rivelabile, cosa bolle in pentola dalle parti del Pk Team? E cosa bolle in pentola in generale nel laboratorio artibanico?
  • Arti: Dopo il crossover, vogliamo lo spin-off! Noi pkers siamo stati incantati dal virile carisma di uno dei capi dell'Organizzazione catturati da Axel e T32, ovvero il cugino romano di Gambadilegno. Dicci di più su di lui! Come si chiama, qual è la sua pizza preferita, a che partito è iscritto, ecc. ecc....
  • Salve! Se da "niubbo" posso permettermi di porre anch'io delle domande ad Artibani su questa bella avventura (IMHO la migliore del nuovo ciclo dopo Potere & Potenza)... beh, ecco qua :)

    - La frase "Paperinik, Pikappa o DoubleDuck non sono forse lo stesso papero?" ben sintetizza il messaggiodell'intera storia. Però rivela anche che a differenziare fra "Paperinik" e "Pikappa" non siamo solo noi, ma lo fanno anche gli stessi personaggi in-universe. Paperino si considera Pikappa solo quando indossa lo scudo Extransformer o utilizza tecnologia Ducklair? E gli altri personaggi? (Vedi ad esempio in P&P il Razziatore: "Sei diventanto Pikappa difendendo la tua città dagli Evroniani!" o Angus che afferma di non vedere Pikappa da un pezzo) Lo so, domanda molto pignola e PRDQP. :P
    - Questa domanda riguarda in realtà il primo episodio. A pagina 31/32 abbiamo questo scambio di dialoghi:
    "Niente domande, d'accordo? Conosci le regole dei viaggi del tempo!"
    "Ehi! Ma che fine ha fatto la Ducklair Tower?"
    "Niente domande, ricordi?"
    Mi è sembrato un po' strano che Paperinik ponesse a Paperino una domanda, per di più cambiando discorso, nonostante quest'ultimo gli avesse detto poco prima di non farlo! La sequenza è stata accorciata tagliando delle vignette? O semplicemente Paperinik, notando la sparizione della DT, non è riuscito a trattenersi?
    - Sempre per quanto riguarda la sceneggiatura: per le tavole senza una griglia rigida (come quelle citate nella domanda precedente) descrivi tu dettagliatamente la disposizione delle vignette, disegni il layout o lasci piena libertà al disegnatore, limitandoti ad indicare il numero di vignette per pagina e descrivendone il contenuto?
    - T32 come villain mi ha ricordato vagamente Tyrell Duckard. Avevi pensato a ripescare in una prima stesura della storia l'ex fidanzato di Lyla? E più in generale puoi dirci se è nei piani del PKTeam recuperare quel personaggio, uno dei più interessanti della seconda serie?
    - Un dubbio simile a quello di generalezargon: T32 non dovrebbe conoscere già l'Organizzazione?

    Ringrazio sia il forum che l'Autore per questa bella opportunità :)
  • Ehi, non ho detto nulla sulla seconda parte di Timecrime!
    Non mi soffermo molto: si tratta senz'altro di una buona conclusione sotto il profilo action, che Francesco Artibani gestisce in modo avvincente e interessante. Paperino e... Paperino :P collaborano benissimo insieme, ed è un piacere questo "team-up impossibile" svolgersi sotto i nostri occhi.
    Nel complesso abbiamo quindi un buon crossover e un'avventura che per gli standard topolineschi è ottima... ma resta la storia più debole di tutto PKNE. Nonostante le 90 pagine complessive si avverte una certa compressione narrativa in alcuni passaggi (come ad esempio il ruolo di Axel Alpha o lo scarso background di T32), e alcuni dettagli su cui si glissa, uno su tutti il fatto che non si spiega perché Paperino non ricordi di aver già vissuto nei panni di Pikappa questa avventura. Ma anche il grande colpo di scena, cioè mostrare [spoiler]la nascita dell'Organizzazione pikappica[/spoiler], non funziona come dovrebbe: sulla carta è cosa ottima [spoiler]legare le due Organizzazioni[/spoiler] (di DoubleDuck e di PKNA), a viene fatto in modo affrettato rispetto all'importanza dell'evento, e in modo non molto chiaro a livello temporale (T32 era un indipendente? da quale anno veniva, allora? e in quale si colloca la scena in cui Axel decide di fondare la struttura?), con un effetto complessivo che per quanto apprezzabile risulta menomato perché non esposto in modo perfettamente pulito.
    L'azione, come detto, resta piacevole, e anche le varie strizzatine d'occhio (Brutopia, Villa Rosa, la spiegazione dello scudo extransformer nell'Agenzia), ma guardando la storia in generale non scorre fluidamente come dovrebbe... esco dalla lettura soddisfatto ma non del tutto, quindi, per quanto il lavoro dello sceneggiatore romano, specialmente a livello di dialoghi, sia sempre di alto livello, e per quanto il comparto grafico sia spaventoso, in senso positivo. Paolo Mottura, anche grazie ai calzanti colori di Max Monteduro, realizza tavola mozzafiato, con vignette spesso cariche di ombre e tratteggi davvero evocativi ed elaborati.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Fumetto Disney”