[Disney] PKNE Fase 1: La Run di Artibani e Sisti

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Come sempre un grazie particolare agli autori per la loro disponibilità e simpatia!
  • Ora che le domande sono finite e la storia è agli archivi posso sentirmi libero di dire la mia.

    E niente, nonostante tutta la buona volontà e i pregiudizi messi a tacere non riesco proprio a condividere... anzi, non riesco proprio a capire l'entusiasmo e le lodi sperticate per una storia che io reputo invece mediocre da qualunque parte io la guardi.

    Tolte le strizzate d'occhio, le citazioni, le "genialate" per far coincidere i due universi narrativi, cosa resta? Un'avventura in cui i protagonisti, forzati da innumerevoli esigenze narrative, non ne combinano una giusta che sia una. E per essere una storia che coincide col ventennale di PK, è una cosa grave.

    Vogliamo parlare di tutte le volte in cui Kay K. si lascia sfuggire come un'idiota Axel Alpha (l'ultima dopo che l'aveva pure atterrato, rendendo così inutile il diversivo dell'Extransformer che scompare)? O di tutte le occasioni che ha avuto PK per utilizzare il paralizzatore bradionico su Axel e T32, ma le ha sprecate solo per gli inutili scagnozzi senza nome? O di come nella prima parte i tre eroi se ne stanno tappati in casa di Kay per QUASI DUE GIORNI ad aspettare che Lyla venga trasferita?
    Personalmente, non ci ho goduto per niente nello scoprire che l'origine dell'omonimia delle due Organizzazioni è stata causata dalla totale incapacità dei protagonisti di ribellarsi alle esigenze di copione.

    Così come, visto il motivo per cui ci si è arrivati, non ci tenevo a scoprire come l?extransformer è finito a far polvere negli scantinati dell'Agenzia.
    Con tutte le opzioni che aveva PK per creare un po' di luce per distrarre Axel e disarmarlo (o disarmarlo e basta, un colpo di Crasher in faccia sarebbe bastato, tanto più che Axel era impegnato a puntare la sua pistola da tutt'altra parte invece che tenere sotto tiro Kay) è logicamente impossibile che abbia pensato subito proprio all'opzione 87bis, quella che gli avrebbe fatto perdere l'Extransformer.
    C'era davvero bisogno di far comportare PK da imbecille, inutilmente poi, visto che Kay ha sprecato l'occasione lasciandosi scappare Axel subito dopo, solo per giustificare un semplice e simpatico cameo dell'Extransforme in Codice Olimpo?

    Lo so cosa state pensando, che feartear è il solito rompiscatole che se non punta il dito contro ogni singolo difetto della storia di Artibani non è contento.
    Beh, non stavolta. Fino alla prima parte anzi non avevo trovato nulla da ridire (tant'è che manco mi ero accorto dei vari svarioni di disegno di Mottura). Ma quando le esigenze di copione diventano TROPPE al punto da rendere la trama forzata e devota solo a giustificare l'omonimia dell'Organizzazione e il cameo dello scudo, è impossibile non notarle ed è impossibile godersi Timecrime come una semplice avventura.
  • Ottima argomentazione della tua opinione, ma non mi trovo d'accordo. Non nego che vi siano forzature di trama o alcuni passaggi un po' deboli o forzati, però pensandoci bene, in quale storia di pk non c'è ne sono? Le storie devono andare in una direzione e se quella direzione è un bel colpo di scena come ho questo caso, allora ben vengano queste piccole forzature. Sicuramente questa storia è la più debole del nuovo ciclo non tanto perché pk usi o non usi lo scudo, o perché kay si fa sorprendere due volte, quanto per le motivazioni che muovono i cattivi un Po banali e scontate.
  • Semplicemente, il giochetto dei Ding - se lo si vuole fare - funziona sempre, funziona ovunque.

    Io è dagli anni 90 che quando leggo PK sulle strategie di combattimento stacco volentieri il cervello. Dato che è *ovvio* che con lo scudo dei miracoli o la tecnologia Ducklair le storie potrebbero anche finire dopo la prima tavola, ma è anche ovvio che bisogna fare finta che così non sia.
  • Il nucleo dei vari difetti è che PKNE sembra essere principalmente fanservice: torna questo, torna quello, a ottobre tornano i morti, il cross-over con sé stessi, una ret-concina qui, una ret-conciuccia là, le belle papere, morale (Paperino vero eroe) ripetuta di continuo, soluzioni narrative comode e/o sbrigative perché la volontà è sempre quella di "stupire" anche forzando la narrazione.
    C'è anche del bello e dell'interessante, fra una ridondanza e l'altra, eh. Indubbiamente. Del naturalmente bello/interessante, non perché lo hanno deciso gli autori e ce lo dicono le preview. Ma con il tempo a disposizione e l'assoluta mancanza di fretta poteva/doveva essere molto di più.
    PKNE per ora è uno dei millemila rilanci/sequel/reboot dei nostri tempi, avvitato su sé stesso e autoreferenziale. Da un certo punto di vista divertente, da un altro deludente, ma certo leggere decine e decine di commenti entusiasti lascia un poco perplessi. Un po' come quando si guarda un film di supereroi, che diverte senza pensieri, e poi si leggono i commenti degli spettatori e sembra che si parli di un film-inchiesta di assoluta importanza, da amare o odiare per forza.
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    Ottimo lavoro.
  • Sono d'accordo con Max solo in parte. Il discorso del reboot può valere per gli argini del tempo, in parte per potere e Potenza(dove però vi erano esigenze precise date dal fatto che pk tornava dopo 18 anni e si doveva tornare a vecchie ambientazioni)ma assolutamente no per il raggio nero. Questa storia è novità pura e epica al punto giusto, apre nuovi scenari sul futuro e ha introdotto un nemico con i fiocchi. Per quanto riguarda il ritorno di xadhoom, occorre vedere come sarà trattato, se sarà un vero ritorno o solamente un richiamo al personaggio e se si inserirà o meno nella continuity attuale, non giudichiamo prima di aver letto! Per ora mi soddisfa questo pkne, mi soddisfa perché ci vedo si la volontà di recuperare aspetti delle vecchie serie col rischio quindi di sembrare un reboot, ma anche una spinta innovatrice volta a esplorare nuovi orizzonti narrativi. Non a caso secondo me il raggio nero risulta avere sia caratteristiche di pkna come l'azione frenetica,le ambientazioni e i temi fantascientifici, sia di pk2(riflessioni adulte, una più spiccata attenzione alla continuity e la serialità della storia che è una prima puntata di un qualcosa di più grande).
  • In generale finora sono stati introdotti un nuovo livello della Ducklair Tower, una nuova intelligenza artificiale, un nuovo importante nemico, nuove rivelazioni sul passato di Ducklair e un riarrangiamento/upgrade di tante vecchie situazioni... Ziggy ora è direttore di Channel 00, Fangus è molto più famoso, gli evroniani sono conosciuti dai terrestri, Paperino fa l'autista per Sergio e immagino che se Pk avrà bisogno di aiuto in missioni spionistiche potrà rivolgersi direttamente all'Agenzia e non alla PBI.

    Lo status quo è diverso dai precedenti. Può cambiare, evolversi e stravolgersi ancora di più? Penso e spero di sì ma è innegabile che la trama stia procedendo.
    Forse un po' lentamente, ma con una storia ogni sei mesi e tanti fili da disfare e riallacciare immagino sia difficile aumentare la velocità.

    Visto che l'alternativa è "Niente Pk" ci possiamo solo armare di pazienza e vedere che altro succederà in futuro.
    Ultima modifica di Mightypirate il mercoledì 11 maggio 2016, 15:45, modificato 2 volte in totale.
  • Più che altro secondo me è "sbagliata" l'idea che il ventennale di PK si sia mischiato a DoubleDuck. Mi sarebbe "bastato" il PKTube come omaggio. Magari parlo così perchè sono rimasto scottato dalla rivelazione di Axel & IdioTa32 come fondatori dell'Organizzazione DI PKNA. Tutto il discorso invece delle strizzatine d'occhio e ingenuità varie della storia ci stanno secondo me, perchè trattasi solamente di un omaggio, non di una "nuova storia della pkne".
  • Continuo a discordare con Brody. Ma tanto, eh.

    Però capisco gli elementi che lo portano a dire queste cose molto sbagliate e lesive di PKNE. Elementi che male interpretati possono essere stati.

    Perché per quel che abbiamo avuto finora i filoni sono stati due, molto ben distinti. Il PKNE di Sisti, che era - qui, sì, hai ragione tu - nostalgico, e il PKNE di Artibani che a mio avviso non lo è.

    O meglio, se intendi puntare il dito sui richiami al passato presenti nelle storie Artibaniche, non negherò che ce ne siano, ma ritengo che fossero indispensabili e doverosi.

    Perché PKNE non è una cosa "davvero" nuova ma il sequel di un qualcosa di preesistente.

    Perché all'epoca PK venne troncato alla seconda serie, mentre era a metà di un discorso. E si suppone che Artibani dopo tanti anni di attesa sia più che felice di avere l'occasione (più unica di rara) di compierlo, quel discorso.

    Perché ricorda sempre che non siamo passati dall'oggi al domani da Affari di Famiglia a Potere e Potenza. Nel mezzo abbiamo avuto 12 anni di reboot e confusione assortita, in cui l'identità stessa di PK è andata perduta, e serviva una voce FORTE che potesse recuperarla. Che potesse gridare in caps lock ciò che davvero era stato PK, per sgomberare il campo da fraintendimenti di sorta. Perché - fidati - la percezione di PK che il mondo aveva prima di P&P era: Paperinik high tech contro gli evronz. E' stato un bene che qualcuno ripartisse da nomi quali Fairfax, Odin, Corona, sottolineando quale fosse realmente il materiale narrativo di base, a quale continuity fosse necessario riallacciarsi.

    Infine, se anche avessi ragione tu su tutta la linea e le politiche nostalgiche sistiane venissero del tutto istituzionalizzate... avresti comunque materiale narrativo parecchio più vergine di buona parte di ciò che viene normalmente spacciato per classico ripetibile. E mi riferisco alla mungitura che Hollywood sta operando su supereroi, uomini pipistrello, fiabe e via dicendo. E sulle pagine del Topo dove imperano i cliché non parliamone. Il personaggio di Nebula Faraday - per fare un esempio - ha sicuramente più cose da dire ancora rispetto a Kranz con la pistola, per essere espliciti.

    Tenendo conto di tutto questo a me sembra che il nuovo non manchi affatto. Moldrock, Solomon, la Torre che sparisce, etc. La parte "orizzontale" della storia punta verso il futuro, senza ombra di dubbio.
  • max brody ha scritto:Il nucleo dei vari difetti è che PKNE sembra essere principalmente fanservice: torna questo, torna quello, a ottobre tornano i morti, il cross-over con sé stessi, una ret-concina qui, una ret-conciuccia là, le belle papere, morale (Paperino vero eroe) ripetuta di continuo, soluzioni narrative comode e/o sbrigative perché la volontà è sempre quella di "stupire" anche forzando la narrazione.
    Ma visto in quest'ottica ogni sequel è fanservice. Se fai il seguito di un'opera, seriale o meno, è chiaro che riprenderai personaggi e situazioni già visti.
    Ma come hanno giustamente detto Mightypirate e Valerio qui sopra, c'è molto di nuovo in PKNE. Non c'è una sterile riproposizione di tematiche e situazioni, ma ci sono diverse istanze che portano avanti la trama orizzontale, cambiando alcuni status quo come accadeva ai tempi della prima serie, e gli esempi sono già stati fatti.
    Ci sono anche parti più nostalgiche, chiaramente, e Gli Argini del Tempo è emblematica di questo, ma è indubbio che Artibani stia portando avanti la trama facendola evolvere. Moldrock sta lì a dimostrarlo, con tutte le conseguenze che porterà.
    max brody ha scritto: PKNE per ora è uno dei millemila rilanci/sequel/reboot dei nostri tempi, avvitato su sé stesso e autoreferenziale. Da un certo punto di vista divertente, da un altro deludente, ma certo leggere decine e decine di commenti entusiasti lascia un poco perplessi. Un po' come quando si guarda un film di supereroi, che diverte senza pensieri, e poi si leggono i commenti degli spettatori e sembra che si parli di un film-inchiesta di assoluta importanza, da amare o odiare per forza.
    Il sequel di PK, come tutti i sequel, è una cosa che il pubblico *voleva*, chi perché riteneva che la storia non avesse avuto un arco narrativo compito dopo PK2, chi semplicemente perché voleva ritrovare quel Paperinik con quei comprimari e avversari lì, in quei contesti lì. Il motivo per cui online se ne parla dappertutto, che i "Topi" con le nuove storie vendono più della media e che le De Luxe esauriscono la prima tiratura in 8 mesi è che queste prime storie accontentano entrambe quelle voci, essendo storie di PK che in spirito sono in tutto e per tutto rispettose di quanto accadeva sullo spillato (ovviamente con le differenze del caso, naturali visto il diverso periodo storico) ma che costruiscono anche il completamento della trama un tempo abbandonata.
    I difetti ci sono, e qualcosa di perfettibile anche, ma tutto sommato direi che il recupero di PK poteva essere gestito mooooolto peggio, e che confrontandolo con i millemila rilanci che citi ne esce tra i migliori.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Valerio ha scritto:Però capisco gli elementi che lo portano a dire queste cose molto sbagliate e lesive di PKNE.
    Mi oppongo, Vostro Onore. La Difesa cerca di influenzare la giuria.
    Valerio ha scritto:Perché per quel che abbiamo avuto finora i filoni sono stati due, molto ben distinti. Il PKNE di Sisti, che era - qui, sì, hai ragione tu - nostalgico, e il PKNE di Artibani che a mio avviso non lo è.
    Purtroppo non dovrebbero esserci "filoni molto ben distinti".
    Valerio ha scritto:Perché all'epoca PK venne troncato alla seconda serie, mentre era a metà di un discorso. E si suppone che Artibani dopo tanti anni di attesa sia più che felice di avere l'occasione (più unica di rara) di compierlo, quel discorso.
    Mi oppongo, Vostro Onore, abbiamo già discusso questi elementi.
    Tutto starà a vedere se il discorso sarà quello. Personalmente penso che Artibani abbia meno interesse per un approccio "genuino" di quello che pensate un po' tutti. Credo che scriva quello che gli passa per la testa, senza farsi tanti problemi.
    Valerio ha scritto:Infine, se anche avessi ragione tu su tutta la linea e le politiche nostalgiche sistiane venissero del tutto istituzionalizzate... avresti comunque materiale narrativo parecchio più vergine di buona parte di ciò che viene normalmente spacciato per classico ripetibile. E mi riferisco alla mungitura che Hollywood sta operando su supereroi, uomini pipistrello, fiabe e via dicendo. E sulle pagine del Topo dove imperano i cliché non parliamone. Il personaggio di Nebula Faraday - per fare un esempio - ha sicuramente più cose da dire ancora rispetto a Kranz con la pistola, per essere espliciti.
    Mi oppongo, il paragone non è pertinente.
    Vabbè, certo è meglio di Kranz e di centinaia di altre robe. Io mica ho scritto "PKNE fa schifo"! Ma ha dei difetti, nemmeno piccoli, è inutile difenderli a oltranza "perché l'alternativa è non avere PKNE". E' un ragionamento vecchio: PKNE c'è da due anni ed è ben saldo, ora l'alternativa a un PKNE gestito male e tutto strizzatine d'occhi è un PKNE equilibrato e bello. Non è una serie tv che ogni anno rischia la chiusura e quindi "vabbé meglio di niente". E' un progetto su cui Topo, direttora, autori e fumettodisneymondo puntano molto e su cui si rimugina da anni, cacchio fatelo BENE! Non solo bene, ma BENE! La possibilità c'è.
    E' una situazione che mi ricorda quella di Martin Mystère, dove il problema non è che gli albi piacciono o non piacciono (che è soggettivo), ma che contengono un sacco di sciocchezze: errori, "buchi", fanservice. Cavolo, siete professionisti, fate attenzione, no?
    Valerio ha scritto:Tenendo conto di tutto questo a me sembra che il nuovo non manchi affatto. Moldrock, Solomon, la Torre che sparisce, etc. La parte "orizzontale" della storia punta verso il futuro, senza ombra di dubbio.
    Però lo stesso Artibani ha detto che fra due-tre storie chiude baracca. Non è un futuro lunghissimo --se dobbiamo considerare Artibani il vero motore di tutto PKNE.
    generalezargon ha scritto:Per quanto riguarda il ritorno di xadhoom, occorre vedere come sarà trattato, se sarà un vero ritorno o solamente un richiamo al personaggio e se si inserirà o meno nella continuity attuale, non giudichiamo prima di aver letto!
    Per l'amor del cielo, ci mancherebbe! Io nelle sorprese ci spero sempre. Però ritengo che il personaggio abbia già detto tutto e abbia una storyline compiuta e definita.

    Ma comunque. Io ho scritto anche che PKNE contiene del bello e del buono. Moldrock (che comunque è una sboronata), Alzo Zero/Zero, qualche sequenza qua e là, la prima puntata del Raggio Nero, qualche vignettona particolarmente potente, qualche bella battuta, alcune idee. Complessivamente però le storie, per un motivo o per l'altro, mi hanno lasciato abbastanza freddino (a parte P&P che mi aveva esaltato al tempo per motivi di hype, ma rileggendola a posteriori ho ritrovato un po' meccanica).
    Bramo ha scritto:Ma visto in quest'ottica ogni sequel è fanservice. Se fai il seguito di un'opera, seriale o meno, è chiaro che riprenderai personaggi e situazioni già visti.
    Come ho scritto, c'è anche del bello e dell'interessante. Ma ho l'impressione che il fanservice prevalga (Timecrime ne trabocca, dalla prima all'ultima tavola). Impressione mia, ovviamente.
    Bramo ha scritto:I difetti ci sono, e qualcosa di perfettibile anche, ma tutto sommato direi che il recupero di PK poteva essere gestito mooooolto peggio, e che confrontandolo con i millemila rilanci che citi ne esce tra i migliori.
    Ho troppa stima per i Disney italiani per pensare che avrebbero potuto tirare fuori (di nuovo) un Frittole 2.0. Era evidente che si sarebbe trattato di un lavoro "di un certo tipo", con una qualità minima al livello almeno dei PKNA più dimenticabili.
    Ma è proprio per la stima che ho per gli autori, e la consapevolezza della loro intelligenza e competenza, che penso potessero fare molto meglio di quello che ho letto finora (anche perché lo dimostrano con le storie "libere").
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto: Purtroppo non dovrebbero esserci "filoni molto ben distinti".
    Uh, perché? Forse che non c'erano in PKNA?
    max brody ha scritto: Tutto starà a vedere se il discorso sarà quello. Personalmente penso che Artibani abbia meno interesse per un approccio "genuino" di quello che pensate un po' tutti. Credo che scriva quello che gli passa per la testa, senza farsi tanti problemi.
    Osservando i "botta e risposta" qui sul Sollazzo o anche solo il secondo epilogo di Potere & Potenza (che per inciso ho riletto settimana scorsa e non ho ritrovato meccanica) e la continuity everettiana serpeggiante in tutto Il Raggio Nero, non posso che dissentire. Francesco ha più volte detto che lui e Pastro hanno in mente una quadrilogia ben precisa, che chiuda le cose più grosse rimaste in sospeso e rilanci per un futuro narrativo provvisto anche di nuovi presupposti.
    Chiaro che il succo di ciascuna avventura può essere "libero" (come lo stesso Raggio Nero, alla fine), ma un piano c'è.
    Valerio ha scritto:Infine, se anche avessi ragione tu su tutta la linea e le politiche nostalgiche sistiane venissero del tutto istituzionalizzate... avresti comunque materiale narrativo parecchio più vergine di buona parte di ciò che viene normalmente spacciato per classico ripetibile. E mi riferisco alla mungitura che Hollywood sta operando su supereroi, uomini pipistrello, fiabe e via dicendo. E sulle pagine del Topo dove imperano i cliché non parliamone. Il personaggio di Nebula Faraday - per fare un esempio - ha sicuramente più cose da dire ancora rispetto a Kranz con la pistola, per essere espliciti.
    max brody ha scritto: Però lo stesso Artibani ha detto che fra due-tre storie chiude baracca. Non è un futuro lunghissimo --se dobbiamo considerare Artibani il vero motore di tutto PKNE.
    È stato il motore della rinascita. Nel frattempo è arrivato Sisti a dargli man forte, e dopo la recente riunione del nuovo PKTeam c'è una rinata concordanza, che potrebbe anche portare ad altri sceneggiatori nel progetto, fra un paio d'anni.
    Una quadrilogia che, come dicevo sopra, porti a compimento certe cose e crei nuovi presupposti è un lavoro sufficiente per il motore di PKNE: lascia le chiavi in mano agli altri per fare quello che vorranno, ma intanto lascia loro un'auto bella pulita e cromata.
    max brody ha scritto:Ma ho l'impressione che il fanservice prevalga (Timecrime ne trabocca, dalla prima all'ultima tavola). Impressione mia, ovviamente.
    Timecrime è un po' un caso a parte, però, data la sua natura celebrativa. Ci sta che per il ventennale si inseriscano un po' di robe autocelebrative.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • max brody ha scritto: Tutto starà a vedere se il discorso sarà quello. Personalmente penso che Artibani abbia meno interesse per un approccio "genuino" di quello che pensate un po' tutti. Credo che scriva quello che gli passa per la testa, senza farsi tanti problemi.
    Il discorso non sarà quello. Sarà un discorso nuovo che prende il germe del discorso vecchio, lo amplifica e lo rilancia per trasportarci verso qualcos'altro ancora. Che il Caronte di tutto questo sia Artibani stesso, che era un uomo chiave del progetto PK2, è cosa buona e giusta, e per me basta a ritenerlo un approccio genuino al suo lavoro.
    cacchio fatelo BENE! Non solo bene, ma BENE! La possibilità c'è.
    Ma la "giusta" prospettiva da parte tua no. Ti sei almeno accorto che per compensare i limiti del topo hanno per davvero elevato al quadrato la formula di PK? Storie dalla foliazione quasi triplicata, continuity più coesa, epicità a pacchi, target addirittura alzato. PK è passato da comic book spillato a CARTONATO DA LIBRERIA con storie dentro che potrebbero essere in tutto e per tutto definite graphic novel. Poi sui contenuti stessi delle singole storie si può discutere, ma l'approccio, la ricetta è innegabilmente migliorata.
    Però lo stesso Artibani ha detto che fra due-tre storie chiude baracca. Non è un futuro lunghissimo --se dobbiamo considerare Artibani il vero motore di tutto PKNE.
    Artibani l'ha detto, ma nel giro di anni possono cambiare varie cose. Nuovi scenari produttivi, nuove idee. Intanto la scorta è fatta fino al 2020, e direi che non è poco. Chissà per allora se saremo ancora vivi.
    qualche sequenza qua e là, la prima puntata del Raggio Nero, qualche vignettona particolarmente potente, qualche bella battuta, alcune idee. Complessivamente però le storie, per un motivo o per l'altro, mi hanno lasciato abbastanza freddino (a parte P&P che mi aveva esaltato al tempo per motivi di hype, ma rileggendola a posteriori ho ritrovato un po' meccanica).


    Ecco, allora rileggiti il vecchio PKNA e magari ridimensionalo un po', perché anche lì i pregi erano "qualche vignettona particolarmente potente" "alcune idee" etc. L'andazzo era quello, e lo è ancora. E basta a fare di PKNE un erede perfettamente in linea con l'antenato.
    Ho troppa stima per i Disney italiani per pensare che avrebbero potuto tirare fuori (di nuovo) un Frittole 2.0. Era evidente che si sarebbe trattato di un lavoro "di un certo tipo", con una qualità minima al livello almeno dei PKNA più dimenticabili.
    Ma è proprio per la stima che ho per gli autori, e la consapevolezza della loro intelligenza e competenza, che penso potessero fare molto meglio di quello che ho letto finora (anche perché lo dimostrano con le storie "libere").
    Niente di quanto tu abbia appena affermato era scontato o evidente. Se è stato fatto un lavoro "di un certo tipo" devi solo ringraziare chi ha voluto che fosse un lavoro di un certo tipo. D'altronde se fosse stato così naturale riesumare PK sarebbe avvenuto anni prima. Non dopo 12 anni e un Frittole 1.5 (cosa che in fin dei conti Universo PK è stata).
  • Bramo ha scritto:Uh, perché? Forse che non c'erano in PKNA?
    Erano un po' meno distinti.
    Valerio ha scritto:Ecco, allora rileggiti il vecchio PKNA e magari ridimensionalo un po', perché anche lì i pregi erano "qualche vignettona particolarmente potente" "alcune idee" etc. L'andazzo era quello, e lo è ancora. E basta a fare di PKNE un erede perfettamente in linea con l'antenato.
    Già fatto. ma non mi sembra "in linea" con l'antenato. E' diverso, e ci sta che lo sia, ma avrei preferito che ne riprendesse "lo spirito" e non "le cose".
    Comunque, ora che ci penso, mi rendo conto che anche in PKNA, perlomeno da un certo punto in poi, Artibani era un po' "diverso" dagli altri e mi piaceva meno (Carpe diem e 5Y esclusi).
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    Ottimo lavoro.
  • Artibani diverso da chi?

    PK era praticamente tutto suo, a parte Sisti, Enna e Faraci.

    Faraci sì che era quello "a parte" che creava solo one shot, Sisti lo hai anche adesso, e manca solo Enna.

    Direi che come composizione del vecchio team ci siamo eccome.

    Non può esserci lo spirito della testata indipendente per ovvi motivi, perché non lo è più. Ma lo spirito delle storie c'è.
  • Francamente non capisco il succo del discorso.
    PKNE è il seguito di PKNA e PK², è ovvio (auspicabile, in realtà) che in quanto tale ne riprenda meccaniche e tematiche.
    Ovvio che gli intenti sono diversi da quelli degli anni '90: all'epoca si lanciava una serie nuova in un mensile spillato, oggi si riprende quella stessa serie, su Topolino, un paio di volte l'anno. Però le idee nuove e la volontà di osare da parte degli autori ci sono ed è stato dimostrato. Se non si riesce a roconoscere la bontà (non dico mica perfezione, eh, ma manco le vecchie serie erano perfette, ANZI) di quanto è stato fatto finora, il difetto sta nel lettore e nel suo voler essere ipercritico.
    Timecrime costituisce un caso a parte, ricordiamolo: proprio per la sua natura di speciale celebrativo è giusto che fosse... Celebrativo.
  • Non mi definirei ipercritico, viste le robe che seguo e le cose che accetto, anche scherzandoci.

    Artibani ha gestito PKNA con Sisti nella fase iniziale, ma ad un certo punto si è avvicinato più a Faraci nell'autoconclusività e/o nella ricerca della "spacconata" (a parte 5Y, che era una mini molto raffinata). Poi ha gestito Pk2 ma per quanto? Tre numeri?

    Poi mi fermo qua perché i discorsi sono tanti e dovrei buttare giù delle analisi fatte bene e non ho tempo/voglia né probabilmente avrebbe senso (PQRDP).
    Diciamo che il tentativo di buttare giù una discussione che esulasse da elementi già assodati ("ringraziamo chi di dovere che ci ha dato PKNE perché l'alternativa è niente", "Artibani e Sisti sono grandissimi autori", "Frittole è il MALE", "PKNE è il seguito di due vecchie serie quindi ha la continuity", "PKNE è un seguito che però guarda al futuro", "Il Raggio Nero è il BENE", "Faraci è peggiorato", "sempre meglio di Kranz", "sempre meglio del Q-Blog") è andato a ramengo (anche per colpa mia, v. periodo prec.).
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    Ottimo lavoro.
  • No se ne discute con calma! Francamente le nuove storie di pkne hanno si recuperato il vecchio registro, ma hanno anche introdotto nuovi elementi sopratutto con il raggio nero, atti a innovare e approfondire cose rimaste in sospeso(ED è la sua storia su tutti). Capisco di più Max e le sue critiche se guardiamo il crossover e solo il crossover: effettivamente in alcune sue parti un po debole e forzata, anche se ci sta con la sua natura autocelebrativa. Per quanto riguarda la mutazione di Artibani nella prima serie, sinceramente non l'ho notata. Ricordiamo che nel secondo periodo ha saputo sfornare storie come niente di personale, il giorno che verrà, la sindrome di Ulisse in cooperazione con la moglie e ha dato una degna chiusura alla trama PBI. E non dimentichiamo il suo profuso impegno per lanciare la seconda serie. Del suo lavoro apprezzo molto la volontà di creare storieInterconnesse le une con le altre, di generare una continuity più coerente e serrata. Cosa che,invece, faraci stentatava a fare.
  • Io penso che sia necessario anche considerare quanto sia diversa la situazione rispetto a quando ci fu il passaggio PKNA/Pk2.
    Se si leggono i primi tre numeri di Pk2 il cambiamento è drastico, lo scenario cambia radicalmente e si introducono un nuovo status quo e dei nuovi comprimari in breve tempo... ma alle spalle PKNA aveva avuto tutto il tempo di chiudere tutte le storyline precedenti. Pk2 #1 era uscito un mese dopo PKNA 49/50 e i lettori avevano ben chiaro cosa fosse accaduto in precedenza.

    Per PKNE invece Artibani si è trovato (e ancora si trova) nella condizione di dover chiudere le storyline precedenti, presentare qualcosa di nuovo e allo stesso tempo, dati i 15 anni di assenza, far conoscere ai nuovi lettori il "vecchio" Pk affinchè non venga ignorato e dimenticato (altrimenti avremmo un reboot).
    Far partire una nuova serie in queste circostanze è complicato a dir poco ma nel "Raggio Nero" c'è l'intenzione di andare avanti. Gli evroniani sono stati già rimessi un po' da parte, Moldrock, Sergio e la "nuova" Corona aprono spiragli tutti nuovi che andremo ad esplorare.
    L'unico inconveniente è che ci vorrà un anno di pazienza. Il punto vero del mio messaggio non era portare il tema su "o così o niente Pk", ma su "la ruota gira, lentamente ma gira".

    Poi Pk/DD è stato in effetti più una celebrazione del vecchio Pk che un avanzare della nuova storia, ma in effetti si trattava di una storia... celebrativa e che Sisti invece sia palesemente più affezionato al passato, è innegabile.
    Ma sono comunque sicuro che non ripescherà Xadhoom senza una buona ragione e senza far avanzare la trama, poi stando al suo Botta e Risposta ha pure qualcosa in serbo per Camera 9 (che personalmente spero tiri fuori l'anno prossimo) su cui c'è una storyline aperta mai chiusa del tutto...

    Il viaggio della PKNE è appena all'inizio e ci sono tutte le condizioni per vedere storie nuove e interessanti al di là dei rimandi nostalgici. Basta armarsi di pazienza e avere fiducia, ma finora non vedo molti elementi per definirlo una mera operazione nostalgica.
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