[Disney] PKNE Fase 1: La Run di Artibani e Sisti

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Gente, sono un po' in ritardo, lo so. A questo punto credo che non parlerò della seconda né della terza puntata, mi limiterò a un post di riflessioni sulla saga completa fra qualche giorno, sperando che il tempo me lo conceda. Dico solo che confermo le impressioni date per il primo episodio: questa saga è tanta roba, ben narrata e ben disegnata. Ha solo bisogno di un degno finale e spero che gli autori l'abbiano ponderato bene. Aspetto mercoledì con tutta la fiducia possibile!

    Ci tengo però a dire un grazie a Claudio Sciarrone (spero abbia occasione di leggere i nostri post) per la sua risposta esauriente e professionale. Innanzitutto, sono contento del fatto che abbia cambiato strumento. Che non usi una Cintiq pazienza e anche chissenefrega, è una scelta sua ponderata e che rispetto, ma sono contento che - come lui stesso ha detto - ora disegni con uno strumento più professionale: una tavoletta che sappia ben interpretare le inclinazioni e la pressione è fondamentale e, checché ne dica lo stesso Sciarrone, secondo me qualche differenza tra questa saga e gli Argini del Tempo si nota.
    Ci tengo a precisare, comunque, che le imprecisioni di cui parlavo nella domanda di un paio di settimane fa non sono certo quelle dovute a una scelta di stile - che possono sì piacere o meno, ma sono ragionate e pienamente comprensibili, e comunque non è questo il punto - ma proprio le piccole imprecisioni dovute al mezzo. Riporto un esempio forse sciocco, ma è il primo che mi salta alla mente e il tempo per scrivere è poco:
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    In questa foto (se non si riesce a vedere anche la testa di PK, cliccate qui> http://oi65.tinypic.com/2h6zvi8.jpg) ci sono un paio di esempi abbastanza calzanti di quel che dico. Innanzitutto sono presenti degli artefatti, soprattutto nell'angolo del becco di PK e nella linea che congiunge il becco con la testa, che sono dovuti ai livelli di pressione della tavoletta che "scazzano". Per la precisione mi riferisco a quelle linee che iniziano con un certo spessore e nel loro terminare si assottigliano repentinamente, creando un "filetto" totalmente innaturale (appunto, un artefatto) e disarmonico che rompe l'illusione in modo fastidioso, dandoci la certezza che quello che stiamo osservando è un disegno digitale.
    Secondariamente, il capello di Lyla: qua l'imprecisione è dovuta solo in parte alla tavoletta come strumento, ma è evidente piuttosto che le linee sovrapposte in quel modo sono dovute o a una correzione (una cancellazione di una parte della china digitale per correggere l'andamento di una linea, impossibile su carta) o comunque a una serie di passaggi veloci di pennello in uno spazio molto piccolo. Qui l'innaturalezza sta nel fatto che, su un foglio di carta, movimenti di pennello simili non sarebbero possibili, e il risultato è che queste "sporcature" risultano estranee e disarmoniche in un disegno dal tratto altrimenti piuttosto pulito e sicuro. Sono imperfezioni non certo da reato (so che sono po' cacac***i, ma non così tanto), ma risultano all'occhio fastidiose proprio perché innaturali. Tutto qui: proprio per questo, lo ribadisco, la mia non era una critica al disegnatore e alla sua professionalità, quanto al mezzo e alle implicazioni - nel bene e nel male, come Claudio stesso ha detto - che porta con sé. E lo dico assolutamente da non detrattore del disegno digitale. :)

    Detto ciò, anche per questa settimana salto il turno di domande, semplicemente perché la narrazione non sta lasciando spazio a dubbi bisognosi di chiarimento, e le domande già poste da altri sono le poche che avrei potuto avanzare io.
  • FearTear ha scritto:E parlando del risveglio della bella addormentata... gne. Si sveglia, e proprio come per il ritorno di Lyla non c'è tempo per provare emozioni e bisogna subito parlare di affari. Capisco che nel caso di Xadhoom ci deve essere un'emergenza per giustificare il suo risveglio, ma avrei preferito più vignette di PK e lei da soli (o anche lo stesso numero di vignette, ma più grandi), piuttosto che infinite vignette con PK e gli evroniani che parlano tra loro di cose francamente accorciabili.
    Sconcordo. O meglio, le emozioni forse le avrei volute alla base, ma alla base avrei voluto tutto un altro tipo di storia (magari ci torno in un eventuale commentone a giochi conclusi).

    Ma nella situazione che vediamo, non solo come dici tu stesso ha perfettamente senso dare la precedenza ad altro, ma imho emerge tutto lo spaesamento e la vulnerabilità di Xadhoom. Sembra una bambina che si è appena svegliata da un incubo. Nel testo si parla principalmente di altro, è vero, ma non è sempre necessario "dire" quello che può comunicare la componente visiva e qui va a braccetto con i testi. Trovo che Sciarrone nella recitazione e mimica di Occhibelli abbia fatto un lavoro egregio.

    Astere ha scritto:Effettivamente, sei hai degli Evroniani di troppo, perché non usarli per ampliarsi ulteriormente? Il vecchio impero, come fatto notare, era una fitta ragnatela. Non un pianeta solitario.
    Per riprendere il confronto tra logica razionale e narrativa, questa te la rigiro: Il vecchio Impero era una fitta ragnatela proprio perché aveva tutte quelle risorse e possibilità di espansione che abbiamo visto nella prima serie.
    Anzi, visto che eravamo preoccupati sul peso effettivo della sua sconfitta in PKNA, nulla ci vieta di pensare che sia tra i più grandi ed estesi Imperi possibili!

    Delle condizioni dell'Impero scisso e del quadrante ( tra l'altro, concetto assolutamente nebuoloso ma -ancora- narrativamente soddisfacente) in cui si trovava ad operare, invece, non sappiamo nulla... ;)

    In origine, se non erro, gli Evroniani rossi dovevano essere capaci di compiere "tecniche che sfioravano... il trascendente(?)". Sono ancora canoniche o erano solo un idea non più messa in atto?
    Credo sia solo l'ennesimo riferimento al concept di "insetti sociali" e che si tratti di una variante della classica hivemind vista in molte opere di fantasia. Ma, come per settimana scorsa, aspettiamo il responso di Sisti!
  • Risposte interessanti, che però mi hanno stimolato nuove domande, sempre per Sisti (non me ne voglia Sciarrone!).

    Mi scuso per sembrare fissato sul tema e monomaniacale, ma vorrei davvero capirci qualcosa sul Sommo Zotnam. E' un imperatore di uno sciame (con l'obiettivo di invadere la Terra) diverso dallo sciame della Trilogia (quello dell'invasione di Nuova Xerba)? E' un consigliere imperiale (così veniva descritto nella sua scheda in un diario scolastico di PK) nonché un sottoposto dell'Imperatore della Trilogia?

    La sua Nave Madre nella cintura d'asteroidi è identica al pianeta Evron della Trilogia. Questo farebbe supporre che sia un altro planetoide imperiale di un altro sciame. Ma è vero anche che in PKNA 17 si parla della Evron Space Force e viene esplicitamente descritta come un planetoide-astronave autonomo rispetto ad Evron, anche per le decisioni strategiche e militari lì prese.

    Forse c'è stata una confusione all'epoca? Ci sta, eh, in fondo non è mai stato approfondita bene la questione: forse nella Trilogia si è pensato di sovrapporre Zotnam e l'Imperatore, la Nave Madre ed Evron? O si è pensato che fossero lo stesso personaggio e la stessa cosa?

    Potremmo metterla così: Zotnam è un consigliere, ma dall'aspetto simile a quello di un imperatore: non tutti i consiglieri imperiali sono hanno questo aspetto, quindi ne deduco che siano una sottocategoria "speciale". La vedo così: tutti i Consiglieri "rossi e bicefali" sono dei potenziali Imperatori, che assumono ufficialmente il ruolo di Imperatore una volta necessario. Fila?

    Per comodità continuerò a pensare che quello della Trilogia (e quello che abbiamo visto dal numero Zero in poi) come un unico Impero, e al planetoide della Trilogia come all'Evron principale (un "Evron-Prime", diciamo), con gli altri imperi "indipendenti" come sue emanazioni "minori". Ora, semplicemente, non c'è un Impero centrale di raccordo che coordini, ma tanti Imperi indipendenti l'uno dall'altro e di dimensioni maggiori o minori a seconda dei casi. Forse sbaglio, chissà?

    Altra domanda (l'ultima, giuro) è: se la Nave Madre di Zotnam era indipendente da Evron, governata da un Consigliere bicefalo (una sorta di imperatore in nuce, quindi), perché è sparita dalla circolazione quando l'Imperatore ed Evron hanno subito la loro disfatta? Non avrebbe avuto anzi ancor più ragioni per restare nella cintura di asteroidi e continuare la missione d'invasione del pianeta Terra con ancor più impegno, tenendo conto che il "governo centrale" non c'era più? A meno che la Nave Madre non sia ancora lì...e del resto, stando alle spiegazioni di Sisti, Zotnam ora (cioè, dopo la caduta di "Evron-prime") dovrebbe essere diventato direttamente un Imperatore...o no?
  • A proposito, avete preso i Free Comic Book della Panini? Io ho preso quello di Topolino, quello di Civil War II e naturalmente quello di Pk.
    Su quest'ultimo c'erano un paio di storie di Vedi alla Voce Evron (Macchetto/Intini), una miniserie che già all'epoca mi colpì per i disegni e la comicità, e le prime otto pagine di Il Marchio di Moldrock (Artibani/Pastrovicchio). Quest'ultima, per quel poco che si vede, già crea un bel po' di aspettative.
  • Finito di leggere il quarto episodio.

    Commento sotto spoiler, così non vi rovino la lettura.

    [spoiler]...ma stiamo scherzando?
    Non so nemmeno da dove cominciare. Farò un commento sgraziato e costruito malissimo, quindi perdonatemi se non riesco a mettere bene in ordine i miei pensieri.
    Oh, io non ce la faccio a fare recensioni sommarie in forma di paragrafo, quindi abbiate pazienza e sopportate la mia ennesima lista.

    -il male minore: Xadhoom per ricaricarsi ha bisogno di almeno dodici Tera-Zahbajon. Eh no eh, passino gli evroniani, ma i nomi buffi pure per le cose serie come l'energia di Xadhoom, no eh!

    -Hicks manda in orbita una decina di astrocaccia per far piazza pulita di tutti quanti... ma alla fine non servono a niente, perchè spariscono misteriosamente in un buco di trama! Dove sono quando PK e Xadhoom sono condannati a morte a pag 136 e 139? Non possono essere andati a distruggere i satelliti, perchè poi Xadhoom (pag 142) dice che li distruggerà lei... a meno che, visto che la loro distruzione non è mostrata, i satelliti non siano già stati distrutti. In questo caso però le cose vanno dette! Perchè tutte le astronavi di Hicks appaiono nello stesso punto (pag. 131) e poi spariscono, presumibilmente per andare a distruggere i satelliti? Io non voglio insegnare il mestiere a nessuno, ma allora sarebbe stato meglio che le astronavi di Hicks fossero andate direttamente a distruggere i satelliti, invece di apparire fugacemente e poi sparire nel vero momento del bisogno!

    -alla fine gli evroniani (tranne uno) vengono ridotti in spore e lasciati incenerire dal sole... e a Pikappa questo va più che bene. Ma allora perchè in Potere e Potenza si faceva così tanti scrupoli? "nooo, io sono PK! Io non uccido gli evroniani! Non chiedermi di uccidere Grrodon!" Questo conflitto morale lascia il tempo che trova, e sarebbe stato meglio non inserirlo affatto visto che poi genera solo contraddizioni!

    -pagina 144:
    "Come ci si sente ad aver ripulito l'universo dagli evroniani per la seconda volta?"
    ...ma non si era detto nel secondo episodio che ci sono un sacco di planetoidi imperiali sparsi per l'universo? O forse PK ha mentito a Xadhoom per non farla stare in ansia?

    -pag 121
    "Sono semplicemente un evroniano buono! Se non l'avessi convinto che sono sciocco come un futzly, (Manootensyon) mi avrebbe ritrasformato in spora! Però non posso accettare che i miei simili facciano del male!"
    ...EH?! Che caspita vuol dire?
    Primo: nel secondo episodio Manootensyon spiega come ha creato una spora e come questa sia "uscita male"... e perchè allora se fosse riuscita bene l'avrebbe subito fatta tornare come prima?
    Secondo: Porphioloon voleva nascondere il fatto di essere intelligente, ma in virtù della sua paura di tornare spora non avrebbe più senso se invece avessee nascosto il fatto di essere buono?
    Terzo: se è buono, quel "però" prima di "non posso accettare che i miei simili facciano del male" è superfluo.

    -e arriviamo agli addii. pag. 145:
    "Bene, allora è finita!"
    "è appena cominciata, vorrai dire! Hai un appuntamento su nuova Xerba!"
    ...EEEHHHH?!? Come caspio sarebbe a dire "è appena cominciata"? Se Xadhoom torna su nuova Xerba significa che tornerà ad essere un sole, costretta a disintegrarsi e ricomporsi all'infinito! Cos'è che "è appena cominciato" se appena tornata là tutto tornerà come prima? Questa battuta di PK non ha il minimo senso!

    -Xadhoom non si ricorda più la strada che va dalla Terra a nuova Xerba... okay, forse ci può stare, anche se da una mente brillante come Xadhoom mi aspettavo che la strada la sapesse, senza bisogno del navigatore satellitare...

    -...ma è tutta la scena di pag 145-146 ad essere scritta male! Era il momento dei saluti, mi aspettavo che PRIMA si parlasse di come tornare su nuova Xerba, e POI i saluti finali, in cui si discuteva del fatto che Xadhoom sarebbe tornata ad essere un sole. Invece no, questo punto viene bellamente glissato da un "è appena cominciata!" e i saluti tra PK e Xadhoom manco si vedono, sono sottintesi nello spazietto bianco tra la terza e la quarta vignetta di pag 146. Emozioni zero.

    -"mi auguro che xadhoom non debba esplodere daccapo per il bene del suo popolo! gli xerbiani sono dei cervelloni, avranno escogitato qualcosa per scaldarsi"
    Questa non è speranza ottimistica e un po' ingenua, questa è proprio deficenza! Xadhoom era diventata un sole per rendere nuova Xerba un pianeta abitabile, non certo perchè era freddo! Con questa battutaccia sembra che PK abbia capito che senza il sole semplicemente c'è freddo.

    Sisti aveva spiegato una retconnizzazione precedente dicendo (parafraso un po'): "uno "spiegone" sarebbe stato lungo e anche un po' inutile. I PKers di lungo corso sono già al corrente dei dettagli (...) Considerazioni maggiormente articolate avrebbero richiesto testo e spazio, a scapito del ritmo che (...) ho preferito tenere più serrato."
    Bene, benissimo, ma a furia di evitare di ri-citare eventi del passato, l'unico risultato è stato quello di sminuire completamente il sacrificio di Xadhoom e rendere PK un idiota affetto da ricordi falsificati.

    E non ditemi "eh ma mancavano solo tre pagine alla fine della storia, farci stare tutto era impossibile" perchè come scusa non regge, se il risultato è questo.

    -E a proposito del finale...
    Primo: Xadhoom che esce dalla navicella e saluta allegramente "sono tornata! dove siete?". E se gli xerbiani ci fossero stati, come si sarebbe svolta la situazione? "mi hanno rapita, ma adesso è tutto sistemato... beh, io torno a soffrire le pene eterne della disintegrazione, ci vediamo!". Dai, è ridicolo.
    Secondo: ...è una scena comica, vero? Tra Xadhoom disegnata in maniera deformata con la faccia da pesce lesso stile scene comiche di Naruto, e il senso ridicolo di deja vu, DEVE essere per forza una scena comica! Non posso credere che Sisti abbia davvero mandato in vacca la trilogia di Xadhoom per dire "lol si ricomincia da capo!".
    Altro che preludio a nuove straordinarie avventure con Xadhoom, questa sembra una pernacchia bella e buona ai lettori!
    E se non è così beh, Sisti e tutti gli altri possono anche offendersi e rimanerci male di quanto ho detto e me ne dispiace, ma non ci posso fare proprio nulla.[/spoiler]
  • Speciale Cronaca di un Ritorno
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    Terza infornata! Sciarrone tarda un attimo, impegnato nel lancio del Calendario Ugly Duckling 2017, ma poi torna. Nel frattempo date un'occhiata alle risposte del buon Sisti e un'occhiata al calendario... ed in entrambi i casi ripulitevi quella bava dalla bocca, maniaci!

    ALESSANDRO SISTI


    Valerio: Leggendo la tua risposta sul consiglio dei 111 "composito" mi viene a questo punto da chiederti qualche info in più sulla razza rossa. Mi pare abbastanza chiaro che all'epoca si sia cambiato idea più e più volte sulla loro natura e il loro ruolo, usandoli come generici "evroniani importantissimi" oppure come consiglieri oppure come imperatori etc. A questo punto ti chiedo un approfondimento, un pk-project testuale su di loro, attingendo alla tua "bibbia" mentale. Qual è la storia "in-universe" di questa benedetta razza rossa, e qual è la loro storia "out-universe", ovvero quella "produttiva"? Idee iniziali, retcon, cambi di idee, passaggi di mano, dicci quello che puoi dirci e facciamo un po' di chiarezza filologica, orsù!

    Alessandro: Partiamo dalla prosaica realtà "out-universe": i disegnatori, si sa, sono Artisti (con la meritata maiuscola) e a volte hanno visioni di sublime potenza estetica, che trasferiscono sulla carta, senza spiegazioni né domande. Così è stato degli Evroniani rossi, apparsi con quell'aspetto senza relative indicazioni di sceneggiatura, sulla suggestione dei primi schizzi dell'Imperatore quando su PKNA le linee-guida iniziali correvano in parallelo a una certa spontaneità creativa. L'autorità della loro figura era manifesta e forse per quello non si è sentita la necessità di formalizzarla, bastando riservarli a ruoli appunto "importantissimi". Per contro, l'organigramma della società evroniana s'è progressivamente focalizzato, definendo il bisogno d'una classe di vertice appena inferiore allo stesso Imperatore. Non parlerei allora di retconning, quanto di un raro caso in cui l'elemento grafico e quello narrativo sono stati concepiti separatamente, per poi andare a coincidere. "In-universe" gli Evroniani rossi rappresentano perciò la massima aristocrazia, costituita dai Consiglieri sviluppati come tali dalle spore per affiancare l'Imperatore, cui assegnare anche posizioni di comando operativo particolarmente nevralgiche, come la guida di avamposti cruciali o di flotte costituite da più squadre astronavali con i relativi ammiragli. Personalmente ritengo che alcuni siano ex generali o archiatri, che una volta elevati in Consiglio hanno ricevuto un upgrade morfologico. Non è mai stato raccontato, però potrei farlo.


    Astere: Sempre riguardo agli ormai famigerati evroniani rossi, se non erro in origine dovevano essere capaci di compiere "tecniche che sfioravano... il trascendente(?)". Sono ancora canoniche o erano solo un idea non più messa in atto?

    Alessandro: Quantomeno è un'idea dimenticata, dopodiché bisognerebbe capire cosa sia "trascendente" nel novero delle facoltà evroniane. Se parliamo di poteri magici o di capacità paranormali, sul genere di quelle padroneggiate dai grandi iniziati di Dhasam-Bul, francamente la ritengo un'ipotesi sgraziata nell'ottica del racconto (allora mettiamoci pure un Evroniano che mangia una nocciolina e diventa super!) e inadeguata a una specie troppo radicata agli aspetti materiali del reale per aspirare a qualsiasi trascendenza… anche se immaginare degli Evroniani Sith ha un suo fascino! D'altra parte sappiamo l'imperatore in grado di scagliare folgori senza ricorrere ad armi tecnologiche, il che è abbastanza trascendente e non escluderei che questi benedetti rossi conoscano qualche trucco del genere.


    Astere: Continuando a prendere spunto dalle precedenti risposte, ci hai detto che gli Imperi non tendono a essere molto diversi l'uno dall'altro e che il gli evroniani, essendo dei predatori perfetti, non mutano il loro Dna. Però nel PkProject di PKNA #5 vengono rappresentati dei possibili evroniani evoluti dal ceppo principale (per meglio resistere ad accelerazioni sempre più brusche nei loro viaggi) in "soli" 300 anni. Certo, la genetica evroniana funziona in modi che "possiamo solo immaginare" e via dicendo, lo riportava anche il PkProject. Ma niente è come appare, no?

    Alessandro: Le due cose non sono così contrastanti: niente è come appare, o magari lo è tutto! In natura esistono specie immutate da milioni di anni e altre inclini a mutazioni relativamente rapide, soprattutto in habitat circoscritti come le isole oppure i planetoidi Imperiali. Nella loro morfologia di base gli Evroniani "funzionano bene" e quindi non cambiano, tuttavia hanno palesemente un codice genetico piuttosto fluido ed essenziale, tant'è che i loro scienziati lo manipolano con discreta disinvoltura. Ne consegue che si adattino in fretta al variare delle sollecitazioni ambientali (anche questo è un tratto che li rende efficienti) e presumibilmente, se combattessero contro PK per qualche secolo, evolverebbero un perfetto fenotipo anti-pikappico. Il che ci riporta alla loro affinità con gli insetti terrestri, i quali hanno selezionato famiglie resistenti a determinati insetticidi addirittura nel giro di decenni.


    Valerio, CatacombKitten: Abbiamo tutti notato come la Paperopoli di PKNE sia più integrata con il cast classico rispetto a quella delle vecchie serie. Frutto di una decisone consapevole e coordinata tra te ed Artibani o semplicemente frutto di un condiviso approccio sincretistico? Per quanto ti riguarda, questo modus operandi questo era ben chiaro sin dai tempi della Disney Parade, in cui avevi provato a fare ordine sulle infinite contraddizioni dell'universo disneyano. Ma all'epoca questo sincretismo lo notavano in pochi e c'era la percezione diffusa che PK fosse semplicemente "altro" dal classico fumetto Disney. Ci puoi raccontare quali erano le direttive all'epoca? E ora, invece, intendete dare un ruolo più incisivo al cast classico?

    Alessandro: L'approccio sincretistico – almeno nelle nostre intenzioni – c'è sempre stato. Il difficile è renderlo evidente e concreto, specie nella rinnovata continuity di PKNE, che per vari aspetti sta ancora prendendo forma. Per ciò che mi compete, fin dal numero Zero ho creato PK chiedendomi come Paperinik avrebbe reagito a situazioni più severe e proprio a causa di queste, recepite come "non-Disney", in passato la richiesta aziendale è stata al contrario di considerare autonome e diverse le due dimensioni: PK non doveva essere Paperinik. Al presente la dicotomia pare superata, forse grazie al fatto che in vent'anni la Casa Madre s'è resa conto che una realtà non inficia né pregiudica l'altra. Tuttavia, nei miei propositi, la partecipazione del cast tradizionale è destinata a non espandersi oltre a quanto richiesto dalla congruenza della trama, affinché il registro del racconto non ne sia stravolto o – peggio – passi da una modalità all'altra. Ritengo che nessun PKer desideri vedere PK in difficoltà, perché mentre affronta una crisi galattica deve cercare un regalo di compleanno per Paperina! Al contrario, in CDUR, sapendo la Terra alle prese con una glaciazione, non farci domande sulla sorte di Qui, Quo e Qua avrebbe significato negare la quotidianità del Paperino che conosciamo, a danno della credibilità dell'universo Pikappico.


    FearTear: Ma quindi, se Xadhoom ha la capacità di trasformarsi da xerbiana in sole e viceversa a piacimento, e SE l'età biologica del sole in cui diventa riparte da zero ogni volta che si trasforma... significa che Xadhoom può vivere all'infinito? Oppure ho capito male tutto e Xadhoom semplicemente morirà di vecchiaia all'età di 5 miliardi di anni?

    Alessandro: Ah, saperlo! Non è questione di capire bene o male, credo che perfino Xadhoom lo ignori. Qual è la durata di una stella così differente da qualunque altra e quale l'aspettativa di vita d'una creatura tanto unica e nuova? La nostra xerbiana è destinata a sopravvivere alle civiltà che conosce oppure, considerato che "la candela che brucia da entrambe le parti dura metà del tempo" (citazione a braccio, inutile che insegni a voi da cosa), a estinguersi prematuramente? Non lo so né me lo chiedo, anche se sarebbe mio dovere d'autore e creatore del personaggio. È un interrogativo che non mi pongo perché neppure Xadhoom lo faccia. Tutti – lei compresa – troveremo la risposta quando arriverà il momento.


    generalezargon: Il fatto che Xadhoom esploda e si riformi rimanendo comunque "viva" ci dà modo di reinterpretare il suo ologramma visto in Nell'Ombra, che agiva di volontà propria ed aveva un legame diretto con Xaedus? Insomma, il disco era una "semplice" piastra di memoria o conteneva proprio la coscienza di Xadhoom mentre il suo corpo bruciava a temperature poco salubri?

    Alessandro: Domanda interessante, tanto che me la sono riletta per esteso nei post del Sollazzo. Il disco era una replica della personalità e della memoria di Xadhoom, fondamentalmente inerte, ancorché reattiva grazie a una sorta di programmazione per assolvere ad alcune funzioni che abbiamo visto. D'altro canto si trattava d'un calco a definizione subatomica, ottenuto con la tecnologia Evron-Vaac (v. a seguire), e dunque ben più che una mera trascrizione. Nello stesso tempo, Xadhoom trasformata in stella non era pienamente cosciente – lei stessa parla di "un lungo e terribile sogno" – poiché la sua coscienza e la sua entità fisica erano espanse per l'intero diametro solare, impegnate a disintegrarsi e a ricostituirsi, anche questo fino ai livelli subatomici. Quindi no, il disco non poteva essere la sua "coscienza viva" e connessa al distante corpo materiale, tuttavia è credibile che fra le due parti si sia stabilito un nesso di entanglement.


    Astere: E' possibile che l'Impero visto in questa saga sia abbastanza giovane? Spiegherebbe perché sono così pochi. I poveretti scampati alla distruzioni sembrano letteralmente in mezzo a una strada. Nel vecchio Impero, se ti perdevi, almeno una nave madre riuscivi a trovarla.

    Alessandro: A parte il fatto d'essere stato praticamente annientato dai Rettificatori, che già mi sembra una giustificazione della sua pochezza, è senz'altro possibile che in origine questo Impero fosse limitato, in quanto giovane o per una ridotta disponibilità di risorse. Questo mi porta a un'altra tua domanda, che ho letto giorni fa e che – se permetti – vorrei riprendere anche se non mi è stata riproposta, poiché la reputo valida. Per quale ragione un Impero sciama anziché crescere indefinitamente? Quello sconfitto da Xadhoom e PK sembrava più grande, esteso su una quantità di mondi al di là del planetoide Imperiale. E in effetti lo era, trattandosi di un Impero forse più antico, ma soprattutto più fortunato, poiché il suo territorio (la nostra fetta di galassia) era – come tutti i cultori di fantascienza sanno – straordinariamente ricco di specie più o meno intelligenti e appetibili per chi si nutra delle loro emozioni. Qui torna in scena il concetto di equilibrio fra popolazione e risorse, che gli Evroniani calcolano razionalmente e sentono istintivamente. Neppure nell'abbondanza le risorse sono infinite ed espandersi come se non ci fosse un domani equivale a rischiare prima o poi la carestia, oppure a trovarsi nell'obbligo di sconfinare nel settore di un altro Impero, trovandosi a competere. Cosa che, lo sappiamo, gli Evroniani evitano e dunque anche l'Impero più fiorente prima o poi non può che sciamare.


    generalezargon: Come funziona l'Evron-Vaac? E' disponibile in altri colori e quanto dura la garanzia?

    Alessandro: Funziona benino, grazie. Lo fa avvolgendo l'encefalo del soggetto in un campo di vuoto quantistico (da cui il nome Evron-Vaac), che com'è noto non è vuoto per niente e di conseguenza funge da elemento di contrasto, sullo sfondo del quale i percorsi sinaptici e le fluttuazioni di potenziale sono rilevabili a livello subatomico. Tecnobubbole, però se ci pensate può funzionare. È applicabile selettivamente e con differenti intensità, per leggere una specifica sezione di memoria o l'intero contenuto, registrarli e, disponendo dei modelli di quegli schemi cerebrali, interpretarli. Intensificando il campo è inoltre utilizzabile per forzare i tracciati neuronali (non gli si può nascondere niente), anche se l'individuo scansionato ne esce un po' malridotto, tipo che un coolflame al confronto è sveglio e sagace. L'Evron-Vaac si trova in tutti i colori più popolari, compresi il devastante orosa e il viola-Evron. In caso di guasti basta portarlo al più vicino centro autorizzato d'assistenza per avere la garanzia d'essere coolflamizzati.


    CatacombKitten: Giunti alla terza puntata, puoi rivelarci la tua "colonna sonora" per le parti della storia che non sono coperte dalla precedente risposta a tema musicale?

    Alessandro: Per il secondo episodio, cori dei tenores sardi nelle scene con gli Evroniani, legong balinese in quelle con gli En'Tomek e le Danze Polovesiane di Borodin per gli interludi terrestri. Nel terzo solo musica dodecafonica – senz'altro la Composizione con Dodici Note di Schoenberg, poi a piacere – fatta eccezione per il risveglio di Xadhoom, che va invece sul tema di "Shéhérazade: Il mare e la nave di Sinbad" di Rimskij-Korsakov. Per il quarto episodio (tanto ormai avete capito come va a finire), silenzio assoluto fino al climax conclusivo, la cui colonna sonora va prodotta sovrapponendo la habanera della Carmen di Bizet e "Rock around the clock" di Bill Haley and the Comets.


    Ed ora tutti con lo sguardo verso l'ultimo episodio... e con l'ultima occasione di mandare domande, fino a domenica alle ore 20:00!
  • FearTear ha scritto:[spoiler]Perchè tutte le astronavi di Hicks appaiono nello stesso punto (pag. 131) e poi spariscono, presumibilmente per andare a distruggere i satelliti?[/spoiler]
    [spoiler]Perché Hicks, cito a memoria, non poteva più illudersi che Pikappa sarebbe tornato. Leggi: era convinto fosse schiattato. Nell'attacco avrà visto che invece no e che continuare a sparargli addosso indiscriminatamente non lo avrebbe aiutato (più di quanto abbia fatto accidentalmente).
    La tua obiezione a questo punto è: sì, ma doveva esserci detto. Boh, forse. In generale a me la scena è piaciuta poco per altro, più perché l'intervento di Hicks è totalmente arbitrario (e poteva fare così dall'inizio, PRIMA ancora che Pk andasse in orbita) ma allo stesso tempo opportunamente tempestivo.[/spoiler]

    [spoiler]alla fine gli evroniani (tranne uno) vengono ridotti in spore e lasciati incenerire dal sole... e a Pikappa questo va più che bene. Ma allora perchè in Potere e Potenza si faceva così tanti scrupoli? "nooo, io sono PK! Io non uccido gli evroniani! Non chiedermi di uccidere Grrodon!" Questo conflitto morale lascia il tempo che trova, e sarebbe stato meglio non inserirlo affatto visto che poi genera solo contraddizioni![/spoiler]
    Perché in P&P si chiedeva a Pk di uccidere *attivamente* tutti gli evroniani ed è una scelta che Paperino rifiuta.
    Qui non accade nulla del genere, [spoiler]il pianeta sta per spappolarsi accidentalmente nel sole e Pk giustamente dà la priorità a sé stesso e Xadhoom (+Sporhilioon) e lascia le spore al loro spiacevole ma inevitabile destino.[/spoiler]

    [spoiler]"Come ci si sente ad aver ripulito l'universo dagli evroniani per la seconda volta?"
    ...ma non si era detto nel secondo episodio che ci sono un sacco di planetoidi imperiali sparsi per l'universo? O forse PK ha mentito a Xadhoom per non farla stare in ansia?[/spoiler]
    Mi pare sia solo quel simpaticone di Paperino che fa il simpaticone. Come al solito.

    [spoiler]Primo: nel secondo episodio Manootensyon spiega come ha creato una spora e come questa sia "uscita male"... e perchè allora se fosse riuscita bene l'avrebbe subito fatta tornare come prima?[/spoiler]
    Qui o non ho capito io cosa vuoi dire o tu non hai capito la scena. [spoiler]La spora non è certo riuscita bene, anzi: una deviazione come un evroniano "buono" è certamente più pericolosa e meno tollerabile di un semplice ed innocuo idiota.[/spoiler]

    [spoiler]Secondo: Porphioloon voleva nascondere il fatto di essere intelligente, ma in virtù della sua paura di tornare spora non avrebbe più senso se invece avessee nascosto il fatto di essere buono?[/spoiler]
    Eh?! Infatti lo nasconde e lo rivela solo al duo.

    [spoiler]...EEEHHHH?!? Come caspio sarebbe a dire "è appena cominciata"? Se Xadhoom torna su nuova Xerba significa che tornerà ad essere un sole, costretta a disintegrarsi e ricomporsi all'infinito! Cos'è che "è appena cominciato" se appena tornata là tutto tornerà come prima? Questa battuta di PK non ha il minimo senso[/spoiler]
    Non vedo perché devi leggerla in modo letterale. [spoiler]"E' appena cominciata" può benissimo essere un modo di dire che resta altro da fare, cioè appunto raggiungere Neo Xerba.[/spoiler]
    Tra l'altro, come viene mostrato subito dopo, [spoiler]Pikappa è convinto che gli xerbiani abbiano in qualche modo aggirato il problema.[/spoiler]

    [spoiler]Questa non è speranza ottimistica e un po' ingenua, questa è proprio deficenza! Xadhoom era diventata un sole per rendere nuova Xerba un pianeta abitabile, non certo perchè era freddo! Con questa battutaccia sembra che PK abbia capito che senza il sole semplicemente c'è freddo.[/spoiler]
    Mi pare sia solo quel simpaticone di Paperino che fa il simpaticone. Come al solito.

    [spoiler]Non posso credere che Sisti abbia davvero mandato in vacca la trilogia di Xadhoom per dire "lol si ricomincia da capo!"[/spoiler]
    La storia si intitola Cronaca di un Ritorno. :P
    Il parallelismo è evidente, ma non mi sembra una pernacchiona ridicola. Questa volta non abbiamo idea di cosa sia accaduto [spoiler]agli xerbiani[/spoiler].
    Io lo vedo proprio come un finale *opposto* a quello, ad esempio, degli Argini, che sì voleva riportare le cose "come una volta". Qui lo scenario è già visto (e Sisti, sapendolo, lo trasforma in citazia) ma apre scenari del tutto inediti.
  • Contiene SPOILER



    Non si può parlare di Cronaca di un Ritorno senza considerare l'idea editoriale che ne è alla base: riportare Xadhoom nelle avventure del vecchio mantello.

    Faccio parte dello schieramento contrario per principio alla cosa. Non solo perché resuscitare gente morta è sempre un po' un'idea pacchiana se non è supportata dall'origine da meccanismi appositi in-world (non è questo il caso) e non solo perché invalidare il sacrificio di Xado ne sottrae la potenza, per quanto quelle pagine rimangano indelebili, ma soprattutto perché semplicemente la storia di Xadhoom era finita. Conclusa, in modo ottimo, e con tanto di epiloghetto. Il fumetto Disney è un mondo in cui la parola fine preclude solo alla prossima avventura, ma PKNA era diventato grande anche perché ci aveva raccontato non una storia ma LA storia e le storie prima o poi devono compiere il loro arco e finire.

    Da qui la mia appartenenza ad un altro schieramento. Di quelli che va bene, storcono il naso ma sanno come funziona il gioco, accettano la cosa ma si montano le aspettative. E si aspettano un certo tipo di storia, magari epica, magari introspettiva, che non solo dia un senso alla rinascita (che è il minimo) ma che ci faccia capire che ne è valsa la pena e (forse ingenuamente) vorrebbe capirlo con lo stesso modo con cui si era chiusa la storia: con le emozioni, emozioni forti.

    Sisti ha scelto invece di partire da presupposti diversi: le emozioni forti le lascia agli evroniani (ed in questo caso direi che è vero in tutti i sensi) mentre il focus su Xadhoom c'è ma è relativo. Qui si riapre la sua storia, ma si demanda alla storie future la definizione di una nuova (non così nuova, invero, ma per questo anche intuibile) raison d'être - il che ci rassicura sul fatto che Sisti sappia dove andare a parare, ma ci lascia anche un po' a bocca asciutta.

    Eppure, nonostante le premesse di cui sopra, non posso dirmi scontento. Ho letto innanzitutto un'ottima AVVENTURA di Pikappa: ed anche se al sottoscritto delle beghe degli alienazzi in sè interessa poco, c'era sul piatto un bel po' di carne al fuoco con cui saziarmi. Intanto c'è il worldbuilding, che si fa sì con il concept dello sciame (che invero preoccupa un po' nel suo aprire la porta ad infiniti e convenienti Imperi - altra storia finita!), ma soprattutto con una maggiore orizzontalità: riallacciarsi con la trama di Moldrock, ok, ma anche rivedere sia le peripezie del cast classico che le vicende di quello fisso di Pk, in panchina ma pur sempre impegnato in attività molteplici, rendendo l'universo narrativo più vivo ed interessante.
    Altro punto a favore, a proposito di cast, lo fa la simpatica truppa evroniana: Sisti ci si destreggia benissimo, rendendoli buffi e perfino simpatetici, salvo poi ribadirci la loro vera e pericolosa natura, in modo da renderli minacce sempre credibili per il lettore.
    E per Paperinik, cui spetta indubbiamente la parte del leone. In netta antitesi con il ruolo non solo passivo ma quasi "automatico" che aveva negli Argini del Tempo, qui Pk è fautore della propria sorte come non mai, in una delle interpretazioni migliori degli ultimi anni per il personaggio. Dove per personaggio s'intende Donald Duck: a chi ogni tanto obietta che quello non è il "solito" Paperino si potrà rinfacciare (anche) questa storia, dove infatti troviamo un Pk paperinissimo nell'agire testardamente di testa sua, gabbare gli evroniani, sparare balle a più riprese e sbagliare alleanze e scelte.

    E non è finita qui, perché come si diceva le emozioni ci sono, ma sono a sorpresa. Più sottili nel risveglio di Xadhoom, dove vengono delegate all'espressiva matita di Sciarrone ed alla mimica facciale di una Xadhoom sperduta e spaventata, più decise nell'inaspettato sacrificio di Porphilioon e... decisamente nascoste altrove, con parallelismi per i soli pkers: e non si parla solo della tavola finale, ma anche dell'inaspetta correlazione tra Porphilioon e Xadhoom, che serve sia a rendere ancora più simpatico l'evroniano sia a ricordare un aspetto un po' negletto ma personalmente apprezzatissimo della mitologia pikappica, ovvero la problematica della natura degli xerbiani e della loro incompatibilità con Occhibelli. E' solo un accenno, intendiamoci, ma un bellissimo accenno, sottile ma pregno e mi ha EMOZIONATO. E direi che da una storia a fumetti non posso chiedere altro.

    Insomma sì, sono uno facile. Datemi i FEELZ, bei personaggi, bella recitazione, un pizzico di worldbuilding e sarò vostro.
    Questo non toglie che abbia trovato alcune parti almeno perfettibili, specialmente nell'ultimo episodio che, trovandosi a gestire l'improbo compito di chiudere sia la battaglia con gli alieni che le altre sottotrame, risulta un po' veloce e/o sacrificato in alcuni aspetti.
    Intanto, feelz sì ma non troppo. Come detto, non erano dove li si aspettava, ma c'erano. Sisti non *doveva* nulla su quel fronte, però forse il congedo tra Pikappa e Xadhoom avrebbe meritato qualcosa in più, perché per quanto il papero sia ottimista non può escludere che Xadhoom non stia andando di nuovo a morire. E se anche aveva accettato la sua decisione la prima volta e lo avrebbe sicuramente fatto una seconda, sarebbe stato quantomeno bello *vedere* i due che si lasciano, perché sono due persone che hanno un rapporto e l'omissione danneggia questa credibilità. Non pretendevo (nè volevo!) certo le lacrimone, ma il passaggio repentino da una vignetta all'altra un po' strania.
    Altro punto sacrificato riguarda il citato cast paperolese. Ok, i nipotini non sono fondamentali e possiamo immaginare benissimo come sia finita la loro sottotrama, ma avere un minimo di closure ci avrebbe appunto convinti che si trattava di una effettiva sottotrama e non di una mera spiegazione logica a come se la passassero a Paperopoli.
    Lo stesso dicasi di Hicks. Trovo molto bello l'impostazione del suo rapporto con Pk, il sorrisone finale con il ribaltamento della solita battuta su Uno, però forse il personaggio avrebbe meritato qualcosa di più definito nel suo percorso nell'aiutare il prossimo, percorso che già nasceva piuttosto randomicamente nel Raggio Nero e di cui ci viene sempre detto qualcosa senza che ci venga effettivamente *mostrato*. Qui ci viene fatto vedere qualcosa in più ed è bello, ma la cosa finisce un po' nel nulla ed anzi soffre l'inserimento della fase propedeutica alla trama (con Sergione che manda i caccia nello spazio) che non si amalgama in modo naturalissimo con la sua sottotrama. Peccato.

    E poi si potrebbe dire che anche la tavola finale è veloce. Sarebbe vero, ma qui invece credo che questa considerazione lasci il passo ad una più grande. Non tanto la citazione o la scena in sè, ma la concezione che c'è dietro. Un finale che ci riporta alle origini, ma a mio parere opposto a quello degli Argini del Tempo in cui tutto tornava "come prima" e basta: qui si sfrutta una situazione iconica e già vista per aprire nuovi scenari ed una nuova storia, tutta da raccontare. E finalmente, tra la riapertura di Pk, quella dei viaggi nel tempo, l'introduzione di Moldrock ed il recupero di Xadhoom, la Paperinik New Era ha finito di prepararsi il terreno e può iniziare a raccontarci la sua storia, senza ansie da prestazione di sorta.
  • PORTAMANTELLO ha scritto:E finalmente, tra la riapertura di Pk, quella dei viaggi nel tempo, l'introduzione di Moldrock ed il recupero di Xadhoom, la Paperinik New Era ha finito di prepararsi il terreno e può iniziare a raccontarci la sua storia, senza ansie da prestazione di sorta.
    Questo lo diciamo da P&P. Dopo tre ANNI ho alzato bandiera bianca.
    Stavolta sarò buono e breve: complessivamente mi è piaciuta. Sono molto contrario a queste apocalissi forzate, impossibili da sviscerare per bene senza snaturare niente altro, vorrei tanto una storia pikappica "normale". La vicenda del sole e del pianeta congelato mi ha lasciato freddo (ah ah). Anche i nomi buffi all'inizio "che ridere", alla lunga "si vabbè". E la lunga tela "diplomatica" tessuta dal mantello tarlato mi ha sì piacevolmente ricordato Star Trek, ma mi è parso che le si sia dato troppa importanza. Però tutto sommato ci ho visto pure delle cose buone, molte delle quali ha già evidenziato Portamantello, dalla gestione umana del titolare della serie al ritorno di Occhibelli, forse l'elemento meno forzato di tutti.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • PORTAMANTELLO ha scritto:
    FearTear ha scritto:
    [spoiler]Secondo: Porphioloon voleva nascondere il fatto di essere intelligente, ma in virtù della sua paura di tornare spora non avrebbe più senso se invece avessee nascosto il fatto di essere buono?[/spoiler]
    Eh?! Infatti lo nasconde e lo rivela solo al duo.
    Quella che non ho capito è la logica dietro al ragionamento "se io dimostro di essere un genio, Manootensyon mi riconverte in spora". Perchè?
  • Dopo aver letto anche l'ultima parte di Cronaca di un ritorno posso commentare per intero tutta la storia che personalmente reputo tra le migliori della New Era.
    [spoiler]Il Passaggio dagli evroniani muscolosi di Artibani a quelli più umani e caricaturali di Sisti è stato all'inizio un po straniante,ma perfettamente funzionale a una storia piena di inganni e colpi di scena con Pk che si trova nel bel mezzo di una piccola grande guerra in un ruolo che a me personalmente ha ricordato molto quello di Clint Eastwood in per "Per un pugno di Dollari" di Sergio Leone :D (Forse Sisti dopo tanta fantascienza ha pensato di darsi al Western :asd: ).

    Un altra cosa che mi è piaciuta molto è che "Il ritorno" del titolo può anche essere interpretato in modi diversi,sia come il ritorno degli evroniani scampati alla furia dei rettificatori ,sia naturalmente con il ritorno in scena della nostra Xerbiana preferita,al punto che quasi mi dispiace che la sua presenza sia stata spoilerata prima ancora dell'inizio della storia dato che il suo ritorno a sorpresa sarebbe stato un colpo di scena non da poco :sbav:
    Bello anche che anche in questa storia si punti molto più sul suo essere scienziata che sul suo passato di esperta macinatrice di evronburgers cosa che troppo spesso si ci dimenticava nella vecchia serie...

    Tra le altre cose positive,ho apprezzato molto lo sviluppo del personaggio di Hics (che per chi non l'avesse ancora capito NON è Uno) e tutti i rimandi alla Continuty vecchia e nuova come il caccia evroniano pieno di post-it in cantina e il gargoyle mancante...[/spoiler]
    Difetti grossi in questo momento non ne vedo,anche se sicuramente anche io avrei preferito un po di pagine in più dedicate al fronte paperopolese.

    E ora le domande del mio primo,Botta e Risposta.

    A SISTI
    -Come molti altri apprezzo tantissimo la presenza dei cittadini della Paperopoli classica nelle avventure di PK e sono del parere che niente renda il nostro eroe più umano quanto il ricordarci con la loro presenza per cosa combatte.
    Questo però da anche origine a tutta una serie di nuove domande del tipo:mentre Hics,rifornisce i paperopolesi di stufe iper-tecnologiche Paperone oltre a ospitare il parentame al deposito che fa?sta comprando tutte le piscine comunali per rivenderle come piste da pattinaggio o sta affittando anche lui a caro prezzo le sue stufe semi-nuove dei tempi del Klondike?

    -La Fine di PK aveva lasciato in sospeso un mucchio di personaggi : dal capitano Neopard (Plutz!) a quel distrattone di Xarion ("Questa volta sarà un viaggio molto più corto" aveva detto nel lontano 99),da Gorthan a Fenimore Cook....e questi sono solo i primi che mi vengono in mente, possiamo aspettarci che alcuni di questi facciano ritorno nelle nuove storie o per le prossime avventure l'attenzione del neo-PKTEAM è rivolta principalmente ai nuovi personaggi?

    Domande per Sciarrone al momento non me ne vengono,ma magari di qua a sabato mi verrà in mente qualcosa...

    In ogni caso grazie a tutti voi per le splendide storie e per la disponibilità :D
    Ultima modifica di MIB86 il venerdì 09 dicembre 2016, 14:17, modificato 2 volte in totale.
  • Sisti, questa è chiaramente una storia introduttiva! Ma a cosa? Hai per caso in mente un filone spaziale?
    Che cavolo di fine hanno fatto le navette di Hicks dopo il loro intervento!? E il resto dell'impero di Bonton alla fine è andato perduto?
    Seppur alla fine degli En'tomek poco si è capito: credo sia ora di fare un po' di chiarezza.
  • Cronaca di un Ritorno è finito, e con un certo ritardo eccomi qui a commentare.

    Iniziamo da Sciarrone. Wow, sto giro ho visto cose ancora più notevoli, anche solo la scena degli evroniani che si ritrasformano in spore, simpatica, umoristica e... disturbante. E la sua Xadhoom non mi ha fatto sentire affatto il peso del restyling, anzi non ce l'ho visto proprio questo restyling. E' Xadhoom ed è disegnata molto bene.

    Sisti. Ecco, Sisti ha idee, sa sorprendere. Ha una direzione, che non è quella che magari ti aspetti all'inizio, magari non è quella che volevi, ma innegabilmente poi ti piace. E un bravo autore questo deve fare, darti quello che non sapevi di volere. Lo diceva anche Artibani su facebook un po' di tempo fa.

    Premetto che ho avvertito un po' di compressione narrativa in questo quarto episodio. Ci sono alcune scene che innegabilmente avrebbero avuto bisogno di qualche tavola in più, specialmente nel finale. E quindi forse si sarebbero potute allungare quelle parti a scapito delle diatribe aliene, che hanno un po' occupato tutta la storia.

    Ma nel complesso direi che ho poco da aggiungere rispetto alla recensione di Portamantello, che intendo mettere "in bella" sul nostro sito, da tanto che l'ho trovata ficcante.

    La mia idea è che Cronaca di un Ritorno, pur essendo stata "maledetta" dall'imposizione del ritorno di cui sopra, abbia avuto classe. La finezza di ricordarci un mucchio di altri aspetti della saga di Pk che generalmente tendiamo a dimenticare, ossessionati dal fatto che PK debba essere il "Disney maturo". E' stato un monumento all'umorismo, al personaggio di Donald Duck, all'umanità dei personaggi e alla...fantascienza ebbene sì. Perché tra sciami che spinoffano, stelle che esplodono in loop e soli che si raffreddano, Sisti ha dimostrato di voler andare oltre, di non voler soltanto giocare col cast di Pk, ma di voler fantasticare e coinvolgerci nelle sue fantasticherie. Altra cosa da ottimi narratori, questa.

    E adesso ci aspetta il futuro. Che porta con sé considerazioni, speranze e timori.

    Tanto per cominciare c'è la storia di Xadhoom. Sisti è stato bravo a riaprirla dandole una ragion d'essere, ma non è finita qua. Perché questo ritorno abbia senso, al termine di PKNE bisognerà osservare tutto in prospettiva. E se si riuscirà con qualche truccone a far sembrare che il primo storyarc del personaggio fosse solo la prima metà di qualcosa che ora andiamo a completare in maniera ancora più trionfale... allora sì che Sisti ce l'avrà fatta.

    (Una cosa però la sto notando, osservando il mood generale dei nostri utenti Pkers su facebook e telegram. Ormai della trama "verticale" alla gente interessa davvero poco. L'avventura in sé di Pk nell'universo pentadimensionale, la scaramuccia spaziale tra Evroniani e En'tomek, sono cose che la gente legge con piacere ma anche con l'impazienza di arrivare a quella che si percepisce come "la vera ciccia". Che sono i dialoghi profondi tra personaggi, i momenti "feelz", le frasi a effettone, il Razziatore che si complimenta con Paperino del suo cavarsela malgrado la crisi, i momenti WTF come l'evroniano con la testa piccola, il "no" di Xadhoom. E' curiosa questa "evoluzione" del gusto del pubblico, che ormai dell'action in sé si sta un po' stancando, e in un certo senso la sento pure io questa cosa. Per esempio: se uno dei 4 episodi di Cronaca fosse stato anche solo dedicato ad un dialogone tra Pk e Xadhoom nessuno avrebbe osato lamentarsi :P)

    Ma adesso veniamo alle domande di rito, che in via ufficiale chiudono questa iniziativa (voi però continuate pure a farne)

    - Sisti, andiamo oltre CDUR: ci fai una preview di quello che ci aspetta in futuro, pikappicamente parlando? Non chiediamo spoiler, ovviamente, ci basta solo una scaletta delle uscite e dell'alternanza fra te e Arti, in modo da fissarci sul calendario gli appuntamenti.

    - Sisti, andiamo oltre Pk: quali sono i tuoi prossimi progetti? Disney, specialmente, ma non solo. Pensi che aver ripreso in mano Pk, risvegliando il tuo "drago dormiente" (cit.), possa avere un influsso sulla direzione delle tue prossime creazioni? Parlo infatti di applicare il metodo di lavoro pikappico a cose disneyane che pk non sono, ovviamente.

    - Sisti, andiamo oltre Sisti: in generale, ce la vedi un'"osmosi" creativa o un'evoluzione del fumetto Disney tradizionale che risenta in qualche modo del ritorno di PK? Qual è il futuro ideale del fumetto Disney, secondo te? Cosa ti auspichi e cosa assolutamente NON ti auspichi.

    - Sciarrone: abbiamo un rimpianto qui sul Sollazzo. Abbiamo apprezzato moltissimo Slam Duck ma non abbiamo mai avuto occasione di organizzare un Botta e Risposta a tema. Compensiamo qui: puoi parlarci di come è nato il progetto e di come sei riuscito a infilarci dentro tutta quella sensibilità "moderna" che ci piace pensare sia nata proprio con Pk?

    - Sciarrone: a questa puoi tirarti indietro quando vuoi. Per chiosare l'iniziativa in modo indimenticabile, ci fai un bozzetto omaggio con un saluto al Sollazzo, così la mettiamo sul sito quando raccoglieremo tutto questo bel materiale?
  • Avete già detto tutto su “Cronaca di un ritorno”, mi limito a dire che mi è piaciuto tantissimo. Adoro quando Pk è protagonista dell’azione ed è costretto a cavarsela da solo per gran parte della storia, raramente è stato protagonista come stavolta. Per questo "Cronaca di un ritorn"o è la mia seconda storia preferita della PKNE dopo “Potere e Potenza”, vedere Paperinik fare il vero supereroe in situazioni difficilissime riporta tutto al primo motivo per cui mi ero appassionato a Pk nel ’96.

    A me è piaciuta l’ultima parte, succedono tantissime cose e la storia arriva davvero al suo culmine chiudendo tutte le trame che deve chiuderne e aprendone altre che sarà interessante vedere come si svilupperanno nei (sigh) prossimi anni.

    Xadhoom forse era meglio non farla tornare, ma come ritorno mi soddisfa. Visto che è tornata in universo sarebbe interessante vederla avere a che fare anche con Moldrock, chissà se nei piani di Artibani c’è un posticino anche per lei…

    Come altri avrei forse voluto vedere due pagine in più a Paperopoli per chiudere meglio la storyline le emozioni non sono mancate, soprattutto con “A chi serve uno stupido evroniano buono?” e con il “Ma io non sono Uno” finale.

    Ho avuto Paperinik protagonista, una trama fantascientifica con un ottimo ritmo che ha saputo utilizzare sia elementi vecchi che nuovi e pure qualche bel momento emotivo. Non vedo l’ora di leggere le prossime storie.

    Niente domande, credo abbiate chiesto già tutto voi
  • Credo che Cronaca di un Ritorno sia il mio PKNE preferito, insidiato potenzialmente solo da Potere & Potenza.
    Ho apprezzato moltissimo tutte le idee fantascientifiche: gli sciami, i Rettificatori, gli En'tomek. Idee non sempre completamente originali e perlopiù poco approfondite, ma che nel mix generale fanno un ottimo effetto. Una bella avventura di largo respiro come non se ne vedevano da un po'.
    E ora veniamo alla star di questa storia: Paperinik. Che dovrebbe essere ovvio, ma non sempre lo è. Qua PK è attivissimo, prende in giro gli Evroniani, fa doppio gioco con gli En'tomek, non si fida di Xadhoom (questione risolta un po' troppo velocemente, ma vabbè, peccato minore)... insomma, c'è, è vivo, è intelligente, è Paperino.
    Per quanto riguarda Xadhoom, l'idea della generazione costante del sole mi convince e mi appaga, la trovo perfettamente coerente con la Trilogia e non elimina l'elemento di sacrificio. Come personaggio nella storia, bè, è lei, è Xadhoom, è tornata. Ottima anche la dinamica con Pikappa.
    Mi permetto di fare un appunto a Sciarrone: nella quarta puntata i caccia di Hicks sembrano abbozzati. Non è la prima volta che capita qualcosa di simile, ma è un trattamento solitamente riservato ad elementi di sfondo.

    Per il Botta & Risposta ho una domanda molto nerd da fare a Sisti:
    Gli En'tomek assimilano nuovi elementi per crescere, e non sanno fare altro. Che siano i Borg l'hai già detto tu. Io invece noto che hanno MEK nel nome. E il buon Mekkano l'abbiamo lasciato nello spazio, amorevolmente abbracciato a Gorthan (Il "Saggio fra Noi"). Insomma: gli En'tomek sono Mekkano? Sono pazzo io?
    «È uno strano mondo.»
    «Facciamo in modo che non cambi.»
    (Warren Ellis, Planetary)
  • Ed eccoci arrivati alla fine di una nuova avventura pikappica. Ringrazio gli autori che, come sempre, hanno mostrato tutto il loro talento e il loro amore verso il personaggio confezionando un fumetto di qualità eccelsa.
    Cronaca di un Ritorno. Già dal titolo capiamo che sia una storia di ritorni. Il ritorno degli evroniani vecchio stile, il ritorno di xadhoom, il ritorno alle ambientazioni spaziali e fantascientifiche: un ritorno al passato. Sì perchè di passato in questa storia ne troviamo tantissimo: xadhoom, gli evroniani addirittura il planetoide. Sisti imbastisce una trama molto complessa che ruota attorno a pk che in questa storia agisce in maniera indipentente e, passatemi il termine, veramente cazzuta. Il doppio gioco del nostro eroe prevede imbrogli su imbrogli con l'obbiettivo di riportare xadhoom alla normalità. La nostra xerbina preferita è caratterizzata perfettamente sia dal lato grafico che da quello psicologico. La ritroviamo tale e quale al passato non si nota alcuno stacco o differenza. Gli evronini invece sono allo sbndo più comici ma all'occorrenza spietati quanto basta. Sisti è maestro nel fornirci nuove informazioni su di loro e sul loro modo di vivere ampliando enormemente il mondo pikappico introducendo la razza degli En'tomek e i rettificatori che rimangono un grandissimo mistero. Gli antagonisti degli evroniani invece sono molto convincenti. Ottimo anche il mostrarci cosa accade a paperopoli e l'integrazione perfetta dei personaggi classici(qui quo e qua, zio paperone, paperoga e gastone) con quelli pknaici(angus e lyla) e pkneraici(hikcs). Tutto bello dunque?
    No perchè, sopratutto nella quarta puntata la storia soffre, diventa troppo affrettata e si conclude bruscamente in due tavole. La situazione ricorda molto la disfatta vista in Sotto un nuovo sole(stesso marchingegno spara onde che in questo caso fanno regredire gli evroniani mentre nella stora di pkna facevano tornare i coolflame alla normalità), così come il finale riporta xadhoom allo status quo di partenza: di nuovo in cerca della sua specie. Troppo simile al passato. Inoltre l'aggiunta di Porphiooloon come evroniano buono non mi ha convinto.Troppo infantile e disneyana. FGli evroniani non sono ne buoni ne cattivi: la loro natura gli impone di essere aggressivi per sopravvivere. Un po come per i predatori terrestri. Ma un leone lo possiamo definire buono o cattivo in base al fatto che uccida una gazzella per mangiare? Oppure è la sua natura di predatore a spingerlo a cacciare per poter sopravvivere?Così si svilisce la bellezza di questi antagonisti che vengono ridotti a meri villain. Un evroniano con sentimenti come era gorthan sarebbe stato più coerente. Anche il ruolo di Hicks nell'ultima parte diventa troppo forzato. Un deus ex machina per tirare fuori dai guai pk. Il finale po è troppo affrettato senza spazio per approfondire il legame pk xadhoom(si ritrovano dopo anni e pk non batte ciglio sapendo che l'amica torna a disintegrarsi e riformarsi per dare un sole al proprio popolo?).
    Insomma la storia si dipana bene per tre episodi e crolla nel finale, troppo affrettato e forzato in alcune situazioni.
    Sciarrone si dimostra fenomenale nel tratteggiare i personaggi le ambientazioni e le espressioni. Splendida la sua xadhoom!
    Monteduro al top con una colorazione sublime e ineccepibile.
    Cronaca di un ritorno è sicuramente una buona storia di pk, intrigante, con ottimi spunti e sicuramente aprirà a nuovi orizzonti narrativi ma soffre troppo del finale affrettato che porta ad un mancato approfondimento di questioni imprescindibili e risulta a tratti un po troppo macchinosa nella lettura.
    @Sisti: come può un evroniano essere buono? Non ho mai considerato cattivi gli evroniani bensì molto coerenti con la loro natura. Esseri senza emozioni che si cibano di emozioni. Per natura sono così per quello assoggettano le altre razze. Sono predatori, certo su vasta scala, ma pur sempre predatori. L'introduzione di questo evroniano buono la vedo più come un infantilismo. E non svilisce un po la poesia del cambiamento di gorthan in mekkano, nonchè la particolarità e l'unicità di questi antagonisti?
    Hicks manda la navi credendo che pk fosse morto?Come se la sarebbe cavata con i nipotini per giustificare la scomparsa dello zio?
    Mi è parso che la storia sia stata conclus troppo repentinamente con poche tavole conclusive. Avevi pensato a un finale con qualche tavola in più?
    Vi ringrazio per lo splendido lavoro fatto, la disponibilità nel rispondere alle nostre domande da PRDQP e vi faccio i miei più sinceri complimenti!
  • Alla fine si è rivelata giusta la teoria PORTAMANTELLO, bene. Mi piace la spiegazione, riesce perfino a dare lustro al vecchio impero.
    Colpa mia. Ho la tendenza ad immaginarmi l'universo, in questo tipo di storie, come un posto super affollato, per fortuna non è così (Vade retro Star Wars, non odiatemi). Trovo siano la morte di questo genere Imho. Certo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, esistono serie in cui sono perfettamente funzionali se non addirittura necessari. Ma preferisco di gran lunga vedere pianeti evoluti isolati o, al massimo, piccole raggruppamenti. Detesto vedere una miriade di razze aliene senza personalità ridotti a meri automobilisti che si fermano a mangiare in dei fast food spaziali/stazioni di servizio. Sono l'antitesi del male ai miei occhi.


    Tornando alla storia nel suo complesso. Mi è piaciuta. Certo l'ultima parte è stata a dir poco veloce, ma non c'era scelta. A posteriori, guardando tutto quello che l'autore ha introdotto, è andata anche bene. L'unica pecca è stato l'intervento di Sergio giunto proprio "per caso" nel momento più opportuno. E' vero, potreste rispondermi con "Perché la trama è la trama" e cose varie, ma è stato troppo poco ponderata risultando alla fine come un salvataggio in corner. A tal proposito....

    Domande per Sisti.

    -Puoi illustrarci dettagliatamente il ragionamenti che ha portato a Sergio ad agire solo in quel modo e in quel determinato momento?

    -Come molti altri non ho compreso le paure di questo "evroniano buono". Perché aveva paura di tornare una spora?

    -Quanto ti sei divertito a lanciare un pianeta abitato (sempre che nessuno sia scappato, abbiamo già visto spore volanti) nel Sole su una storia di Topolino?
    Ultima modifica di Astere il giovedì 15 dicembre 2016, 23:31, modificato 4 volte in totale.
  • Fresco fresco di rilettura, non posso che condividere l'opinione già espressa da altri: "Cronaca di un Ritorno" è non solo, a parer mio, ampiamente promossa (se escludiamo un finale forse un po' troppo veloce), ma è un ottimo esempio di come PKNE dovrebbe essere, cioè una storia di qualità, intrigante, ben inserita nella continuity e ben recitata dai personaggi in gioco (e qui il plauso va ad entrambi gli autori, Sisti e Sciarrone).
    È vero: non ero convinto del ritorno di Xadhoom, pur avendo preso la notizia della cosa più con sincera curiosità ed entusiasmo che con diffidenza. Non so se Alessandro Sisti ricorderà, ma in qualche modo tentai di esprimere i miei dubbi sulla natura di questa storia già alla conferenza tenuta a Lucca con una domanda che - filtrando ora le parole dall'emozione che allora mi obnubilava la mente - suonava più o meno così:
    Prima una storia "vecchio stile" come "Gli Argini del Tempo", e ora il ritorno di Xadhoom. È un segno che per te PKNE deve guardare al passato per poter funzionare, oppure vuol dire che magari stai ripescando trame che avresti voluto narrare quindici anni fa, ma morte sul nascere per la chiusura della testata (prima in favore di PK², poi, bè, lo sappiamo)?
    Per fortuna Sisti è riuscito ad interpretare la domanda in qualche modo, la risposta fu soddisfacente e mi risollevò le aspettative. Xadhoom sarebbe tornata, sì, ma l'idea per questa storia covava sotto le ceneri da un pezzo, pronta a divampare in caso di necessità... Ossia in seguito ad esplicita richiesta di Valentina de Poli. Una storia però che "non avrei potuto raccontare allora", come disse Sisti stesso, e in questa frase sta tutto il cuore della questione.
    Xadhoom è tornata, sì (e pure gli Evroniani), ma per fortuna non si è portata dietro tutto il carrozzone del "vecchio" PKNA, anzi. Il ritorno di Xadhoom riallaccia sì PKNE con il passato, aprendo però al contempo ENORMI possibilità per il futuro.
    Gli En'tomek: da dove vengono? C'entrerà forse un certo Mekkano, come già altri hanno ipotizzato?
    Questi Imperi Evroniani "sciamati": quanti sono, e rappresentano ancora una minaccia per il Pikappero?
    I Rettificatori (o Termostati): chi diavolo sono? Da dove sono saltati fuori e da dove deriva il loro potere? Qualcuno già ipotizza che, forse, le loro origini potrebbero risalire agli Xerbiani, che potrebbero aver giocato con le scoperte di una certa Xado...
    Nuova Xerba: e mo? Sono morti tutti? O sono "sciamati" pure gli xerbiani?
    Tutte domande a cui vorrei risposta. Ma non certo qui, bensì nelle future storie, da cui mi aspetto davvero tanto e verso cui sono sempre più positivo.

    Qualche domanda da rivolgere a Sisti per il B&R, però, ce l'ho.
    Sisti: Xadhoom è tornata. Gli evroniani, sparsi per la galassia, ci sono ancora. Di certo, però, qualcosa è cambiato nella nostra incadescente comprimaria, e già qualcosa lo abbiamo potuto vedere nella famosa trilogia che segnò la sua - momentanea - uscita di scena in PKNA. Però qui vediamo qualcosa in più: non solo Occhibelli, visti i recenti sviluppi riguardanti il suo pianeta, deve evidentemente rivedere le sue friggenti priorità di vendetta verso la stirpe dei bellicosi paperi viola, ma vediamo un fatto inedito: prova riconoscimento verso uno di loro, Porphioolon. Ci ritroviamo così una Xadhoom priva di uno scopo, di un punto di riferimento, di un nemico, e persino, ora, di un'opportunità di redenzione che possa metterla in pace con sé stessa, visto che il sole che è stata, pur soffrendo, per tanti anni non avrebbe più nessuno (?) da riscaldare. Cos'ha da offrire, a Xadhoom (e a noi tutti, lettori e autori), questo nuovo - seppur desolato - scenario che si è aperto per lei in PKNE?
    Sisti: In questa storia, ci hai fatto inevitabilmente amare gli sfortunati Evroniani del planetoide assediato, cesellando per ognuno di loro una personalità precisa e facendoci empatizzare con loro... Salvo poi farli bruciare tutti sul Sole, una volta tornati spore. Tutti, tranne uno. Ora, noi Pkers - seppur magari un po' sconvolti - possiamo anche passare sopra a questo trionfo di omelette evroniana, ma cosa ne dirà il buon Porphioloon? È un evroniano buono, sì, ma quando ritornerà alla sua forma senziente, manterrà le sue inclinazioni pacifiste o piuttosto le scavalcherà, una volta venuto a sapere di essere stato salvato e portato su un pianeta alieno dagli stessi responsabili della morte di tutti i suoi compagni? Del resto lui stesso contava, con il suo "sacrificio", di fermare gli altri evroniani senza nuocere loro.
    Sisti: Ti chiedo una spiegazione tecnobubbol-ehm, SCIENTIFICA piccola piccola. L'onda di panico e la regressione a spora: come funziona questo processo di autodifesa evroniano e quando Xadhoom ne è venuta a conoscenza?
  • Concordo con la recensione di Portamantello, e con la brama dei FEELZ :D

    Sulla questione delle sottotrame chiuse concordo solo in parte: è vero, la storia di Xadhoom era pressoché conclusa, ma con riserva. Del resto nello stesso finale della trilogia veniva aperto un nuovo potenziale filone con il "cd" dell'Evronvaac (arieccolo!) contenente la memoria di Xadhoom. E non penso che il finale di quella trama fosse stato risolto in "Nell'Ombra", ma che precludesse ad un possibile ritorno vero e proprio della Xerbiana: nello spirito, se non nella "carne".
    Idem per Evron: la sottotrama era stata chiusa, sì, ma in maniera fin troppo frettolosa. L'Impero era vasto, e molti evroniani di rango erano rimasti fuori dalla battaglia finale. C'erano i sopravvissuti del "Saggio-fra-noi", c'era Gorthan, anche solo per dirne due. La Trilogia aveva tolto di mezzo l'Impero centrale, è vero, ma anche una macro-trama nella quale il nostro vecchio mantello tarlato era rimasto poco più di un mero spettatore: la guerra tra Xadhoom e gli evroniani. E ci stava, perché debellare un impero gigantesco era una sfida troppo grande perfino per un coraggioso papero in costume. Ma è pur vero, però, che gli evroniani erano nati come nemici di Paperinik (che peraltro Grrodon già in PKNA 5 riteneva come il primo responsabile della sconfitta del suo popolo). Al contrario, la fine della faida Evron-Xado aveva da un lato tolto di mezzo l'ingombrante "deus ex machina" dell'alleata onnipotente, dall'altro aveva ridimensionato la minaccia evroniana, rendendo quanto ne rimaneva decisamente più "gestibile" da Paperinik. Cosa che avrebbe potuto preludere ad una vera battaglia finale di Paperinik contro gli evroniani rimasti (Zotnam e la flotta nella cintura di asteroidi, Gorthan, Zeron e i superstiti lunari o chi per loro: tutti grossi calibri, peraltro, con gerarchia consolidata come in un mini-impero, numeri, basi, navi e potenza di fuoco), che del resto, lontani dal pianeta Evron e da Nuova Xerba, stavano ancora preparando l'attacco alla Terra...

    Mi incuriosiscono questi Rettificatori, apparentemente dei giganteschi dei spaziali come i Celestiali marvelliani, disposti a cancellare civiltà bellicose per ripristinare una sorta di ordine universale. Quale sarà la loro vera natura? Interessante anche la sottotrama degli Xerbiani, apparentemente di nuovo in fuga...ma come saranno diventati in tutti questi anni? Proprio nella Trilogia era stato mostrato il loro lato più oscuro, cinico e pragmatico...e se i Rettificatori fossero una creazione degli Xerbiani? E se fossero addirittura degli xerbiani potenziati, modello Xadhoom, che han deciso di vendicarsi della loro precedente diaspora e schiavitù estirpando gli Imperi Evroniani dal cosmo?

    Se c'è ancora spazio per le domande, ne ho un altro paio per Sisti: ma il cd contenente la memoria Xadhoom, che fine ha fatto? E' rimasto nei sotterranei della Ducklair Tower? Precludeva ad un eventuale ritorno "virtuale" di Xadhoom mediante clonazione o intelligenze artificiali?

    E per la seconda domanda, riprendo il mio post precedente, non inserito nella scorsa tornata di risposte. Le ultime risposte di Sisti hanno implicitamente risposto ad alcune delle mie domande precedenti, quindi ne ripropongo solo una:
    Sommo Zotnam ha scritto:se la Nave Madre di Zotnam era indipendente da Evron, governata da un Consigliere bicefalo (una sorta di imperatore in nuce, quindi), perché è sparita dalla circolazione quando l'Imperatore ed Evron hanno subito la loro disfatta? Non avrebbe avuto anzi ancor più ragioni per restare nella cintura di asteroidi e continuare la missione d'invasione del pianeta Terra con ancor più impegno, tenendo conto che il "governo centrale" non c'era più? A meno che la Nave Madre non sia ancora lì...e del resto, stando alle spiegazioni di Sisti, Zotnam ora (cioè, dopo la caduta di "Evron-prime") dovrebbe essere diventato direttamente un Imperatore...o no?
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