[Kevin Hearne] Star Wars: L'Erede dei Jedi
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Premetto che sono rimasto molto molto molto spiazzato dopo aver letto questo nuovo romanzo portatoci da Multiplayer (però è anche uno dei primi del Nuovo Canone). E' infatti il libro più breve, più leggero, e più... random di quelli che ho letto finora.
C'è Luke che fa cose.
E' il Luke immediatamente dopo Ep4, quindi costretto a imparare da zero la Forza, senza maestri, e questo è molto interessante. Ancora più interessante è la scelta di narrarlo in prima persona dal suo punto di vista, rendendolo una sorta di "diario mentale". E poi c'è la scelta più interessante di tutte, che è quella di ricordarci che Luke è stupido. Ha la mente di un sempliciotto di campagna, è tenero e fa un sacco di scemate. E questa cosa è resa benissimo, con frasi volutamente semplici, comportamenti sciocchi e niubbissimi. Senza che il tutto sia mai reso troppo esplicito, dopotutto è lui il narratore. Ho decisamente apprezzato, non ho mai sentito tanta identificazione in un libro di SW (escluso Lost Stars ovviamente).
Però, punto dolente, la trama vera e propria. C'è l'amorazzo di Luke che è una cosa BELLISSIMA... e la missione che invece gli viene assegnata che è invece davvero poca cosa. Inoltre l'andamento è frammentario. Prima che la missione vera ingrani Luke fa cose e vede gente. E... poi queste cose non vengono riprese se non superficialmente. Sono come delle parentesi narrative, come se si trattasse di un libro episodico, come se fossero quasi storielle a sé. Che nell'ottica di diario ci stanno anche, ma basta saperlo.
La tipetta di Luke, quella Nakari mi è entrata nel cuore però. E mi è piaciuto molto anche scoprire la razza Givin, quindi non si può dire che non mi siano rimaste cose.
Insomma, che roba. Una lettura stranissima.
Concordo su tutto. La trama è veramente elementare, non c'è nemmeno un mezzo colpo di scena (il finale e l'inizio sono le parti migliori), però è stata una lettura che mi ha rilassato, dopo la fatica provata con Tarkin.
Assurancetourix