[CN-Adult Swim/Genndy Tartakovsky] Samurai Jack

Satira, avventura, fantascienza, commedia e ci scappa anche il musical: ben lungi dal rivolgersi al solo pubblico dei più piccoli, già da anni l'animazione televisiva occidentale sta sperimentando in lungo e in largo ottenendo sempre più consenso.
  • Io la devo recuperare tutta... Mi fece una gran bella impressione per le poche puntate che ho visto! Quindi sono curioso!
  • Buona notizia,
  • https://www.youtube.com/watch?v=VSrv_n4tw7w

    La nuova stagione sta arrivando e Adult Swim pubblica il trailer, e manda in live streaming gratuito tutte le vecchie puntate:
    http://www.adultswim.com/videos/streams/samurai-jack
  • Immagine

    XCII

    Sabato è finalmente tornato Samurai Jack, dopo lo iato di tredici anni. La trasmissione sul canale Adult Swim ha certamente portato qualche libertà in più a Tartakovsky, che calca maggiormente la mano su una violenza e su una coerenza di continuity più accentuata. Cinquant'anni dopo la fine della quarta stagione ritroviamo un Jack sfibrato (più nell'animo, che nel fisico, [spoiler]essendo condannato all'eterna giovinezza[/spoiler]), che viaggia come un cavaliere solitario, dispensando salvezza a chi incrocia sul suo cammino, minato dagli spettri del suo passato e dei fallimenti. Parallelamente si inizia a costruire la trama, fatta di antagonisti, sette e di tutta quella florida inventiva, che, caratterizzando anche la serie precedente, fa di ogni personaggio, ambiente ed episodio un unicum, rimescolando immaginari e concetti dall'immaginario comune, ma in un modo sempre affascinante ed intrigante. I caratteri che si definiscono, anche se in poche scene, riescono ad essere azzeccati ed interessanti. L'aspetto registico è poi in linea col passato e allo stesso tempo appare nuovo fiammante, confermando la grande capacità di Tartakovsky di delineare scene, inquadrature, coreografie dei combattimenti, montaggi, in modo funzionale, grazie anche all'ormai riconoscibile character design essenziale. Insomma, ancora c'è poca carne sul fuoco, si sono preparate le griglie di partenza e ci è stato offerto uno sguardo sull'evoluzione dell'eroe quando questi perde il suo obiettivo, con uno stile di narrazione efficace.
  • Il pilot della nuova stagione mi è piaciuto, vediamo come si evolve.

    Se non mi ricordo male nell'episodio dove Jack si scontrava con il Guardiano del Portale questi aveva profetizzato che un giorno lo avrebbe battuto e bien mostrata un immagine di Jack con la barba......potrebbe ricollegarsi a questo.
  • Don Homer ha scritto:Se non mi ricordo male nell'episodio dove Jack si scontrava con il Guardiano del Portale questi aveva profetizzato che un giorno lo avrebbe battuto e bien mostrata un immagine di Jack con la barba......potrebbe ricollegarsi a questo.
    In effetti in quella puntata appare nella visione Jack come Re Guerriero, iconografia ripresa poi dalla serie a fumetti della IDW in venti numeri di non molto tempo fa, che all'epoca mi sembra fosse in continuity e avrebbe dovuto riallacciare le fila delle gesta del samurai, ma, non avendola letta, non saprei se il tutto si è concluso e ancora regge o sarà sconfessato dall'attuale prosecuzione.

    Immagine

    XCIII

    Con questo secondo episodio si tornano a toccare i temi realtivi alla perdita degli sproni e delle motivazioni, in un conflitto usurato dal tempo e che risulta sempre di più in uno stallo, ma stavolta non solo dal punto di vista di Jack, ancora perseguitato dagli spettri del suo passato, ma anche dalla parte di Aku, che ritorna in scena in un siparietto arguto nel mostrare cosa voglia dire per un villain aver soggiogato tutto il soggiogabile. La seconda parte, del samurai braccato, con la relativa metafora [spoiler]del lupo[/spoiler], poi, con tutta la componente action, si presenta in maniera veramente suggestiva, merito di coreografie, ambientazioni e colonna sonora, qui più incisiva che la settimana scorsa, che accompagnano e catturano l'occhio e le orecchie dello spettatore. In modo abbastanza sorprendente ciò che era stato costruito nel primo episodio arriva al dunque già qui, lasciando però un finale, non solo sul filo del rasoio per un bel cliffhanger (seppur di risoluzione IMHO abbastanza prevedibile), ma soprattutto con conseguenze morali sull'eroe, a mio giudizio ingenti a dir poco. Si prosegue in modo magistrale e, se hanno voluto già scoprire le carte alla seconda puntata, mi chiedo trepidante cosa Tartakovsky possa riservare per la serie in futuro.
    Ultima modifica di Ilja Topovic il martedì 21 marzo 2017, 08:37, modificato 2 volte in totale.
  • Mazza, bello violento sto nuovo Samurai Jack..... non che le altre serie fossero child friendly, ma qui si va sul pesante proprio......

    Bello vedere che Aku non è cambiato più di tanto XD (anche se per un essere millenario come lui cinquant'anni passati a lottare con Jack non dovrebbero essere desolanti....)- La sua nuova voce mi piace
  • Immagine

    XCIV

    Terza puntata e la serie non accenna a rallentare. Si riparte immediatamente dal finale di una settimana fa, con un eroe nuovamente a pezzi, ma stavolta sobbarcato da dubbi morali, che si intrecciano all'autolesionismo che in sottotraccia pervade la sua anima. Tutta la prima parte, che viaggia fra il poetico e l'onirico, recupera elementi dell'episodio precedente per arricchirli, con una narrazione per lo più muta, puntaggiata da radi falshback, che inquadrano alcuni aspetti della caratterizzazione del personaggio. Nella narrazione e nell'estetica, si cala ancora di più la mano sulle suggestioni milleriane, da sempre presenti, e sull'uomo solo in un'ambiente naturale, che come un ritorno alle origini della specie, selvaggia e cacciatrice, inizia una sorta di catarsi e ridefinizione dell'io. Nella seconda parte ci si getta di nuovo nell'azione, con delle scelte sempre molto coinvolgenti e intense, che esaltano una violenza ferale, che poco avevamo avuto modo di vedere in passato, il tutto declinato con dei nuovi parametri etici che soprendono, lasciando però presagire dei moti interiori che saranno certamente sviluppati in futuro. Si continua a volare alto, solo complimenti per Tartakovsky.
  • Immagine Immagine

    XCV e XCVI

    Per ritardi vari di visione e commento, accorpo gli ultimi due episodi, in cui la serie denota una rilevante evoluzione. Per prima cosa tutto ci si prende una pausa dall'adrenalinica corsa delle precedenti due puntate, per risistemare i pezzi e permettere a Jack di avere una compagna di viaggio, seppur controvoglia, nella persona di Ashi. Ed è proprio il confronto con ella e le manipolazioni di Aku che definiscono il leitmotiv di questi episodi. Il samurai si ritrova a trascinarsi, in un rantolo di desiderio di redenzione, una ragazza che tenta in ogni occasione favorevole di realizzare la sua missione, consistente nell'assassionio dell'eroe, cercando di aprirle gli occhi sulle menzogne del demone. Come sfondo si profila una fuga da un mostro, un viaggio nella tradizione del biblico Giona, dai tratti surreali e originali, costellato da immancabili pericoli, che trova comunque la sua conclusione in un'ascensione (per ora fisica, ma con svariati sottotesti), gerente uno sbocco abbastanza obbligato. Infatti, come si porta a compimento nell'episodio seguente, con Ashi che riscontra la falsità della sua educazione, non ci può essere conseguenza diversa che la decisione di Jack di convincerla a passare dalla sua parte. Se però in XCV gli indizi che lo definivano in dissonante alterità con il dio malvagio erano solo accennati, spientemente, in un gioco di show don't tell, in XCVI si perviene alla spiegazione esplicita, foriera di vedute e introduzioni nei campi di battaglia a e di sofferenza disseminati da Aku. Rappresentazione che sfoggia una buona iconicità, ma che forse pecca di realismo [spoiler](difficile credere che ci si possa intrufolare nei palazzi del potere così banalmente)[/spoiler], ma evidentemente non è quello il fulcro, bensì lo sono le reazioni della ninja e del samurai. In quest'ultimo infatti riaffiora quel senso di disfatta e rassegnazione che assieme ai sensi di colpa lo tormentava fin dall'inizio della stagione. Proprio a chiosa di ciò si profila la possibilità di rivincita per cui, secondo diffusi topoi, l'allieva sprona il derelitto maestro a riprendersi sulle spalle la battaglia, anche se tale gioco dei ruoli non è ancora ufficializzato. Buona gestione comunque del percorso di cambiamento della figla di Aku, nonostante la velocità della realizzazione. Gli spettrali presagi, però tornano a farsi sentire e le domande riaffiorano.

    [spoiler]Chi è l'oscuro cavaliere? Prima pensavo la morte o solo la personificazione dei sensi di colpa dell'eroe, ma ora con egli che decide di unirsi al sinistro essere, be' le cose si fanno più misteriose e sembra che Jack sappia qualcosa che a noi è ignota. Chissà come reagirà povera Ashi a perdere la figura di guida esattamente all'inizio del cammino di rinnovamento.[/spoiler]

    Molto sfizioso il ritorno in apertura del quinto episodio di un comprimario ben noto della serie originale, qui con cinquant'anni in più sulle spalle, con un ruolo inaspettato nella guerra contro un Aku, che permane nella sorta di depressione in cui lo avevamo lasciato. E interessanti anche i risvolti del suo scontro.

    A livello registico c'è poco da dira, se non che rimaniamo sui soliti ottimi livelli a cui siamo stati abituati. Nella 5x04 ci si lascia trasportare da toni più lisergici, mentre nella 5x05 si ritorna su elementi più classici ed action, ma non viene mai compromesso lo svolgersi chiaro degli eventi e l'eleganza delle movenze e la forza carismatica dei personaggi in campo.
  • Nooooooooooo [spoiler]Scozzese ;_; ;_;[/spoiler]
  • ImmagineImmagine

    XCVII e XCVIII

    Col sesto episodio la serie sembra prendersi una pausa, con il nostro Samurai che accoglie l'oscuro cavaliere e Ashi che decide di rincorrerlo, in un caleidoscopio di incontri con popolazioni salvati da Jack nel corso di questi lunghi anni. Ora la memoria vacilla, quindi ho dovuto controllare se tutte le avventure a cui si riferiscono i racconti siano avvenute durante le quattro stagioni precedenti o off-screen (e sì è così), ma danno ugualmente un notevole contributo a definire la figura dell'eroe, attraverso un punto di vista esterno di coloro che hanno modo di essere infinitamente grati a lui. In questo modo, scricchiola la versione che egli si era costruito sul fallimento della propria missione e Ashi, al contempo, può continuare a rinsaldarsi nel suo riconoscimento riguardo la verità e profonda giustizia di questa. Anche Ashii, quindi, su cui ruota mezzo episodio, trova portato a conclusione il suo arco di rinascita nel giro di questi due episodi, approfondendo inoltre il modo abusivo con sui è stata cresciuta e da cui decide finalmente di staccarsi, a livello anche visuale. Parallelamente si sviluppa la storyline di [spoiler]Scaramouche, sopravvissuto al primo episodio[/spoiler], con toni frizzanti e comici, nel suo viaggio per ricongiungersi con Aku. Divertenti anche le citazioni molteplici al mondo dell'animazione classica, con le versioni antropomorfe di cani Hanna e Barbera e un robotico Popeye (giusto una sagoma inquadrata per un secondo, ma non si può fare a meno di pensare cosa sarebbe stato il defunto Popeye diretto da Tartakovsky). Sul finale si ritorna seri, con una svolta drammatica, che rappresenta il confronto definitivo fra Jack e il suo senso di colpa per il fallimento. Scene queste angosciose e stupendamente ritmate, in un climax che, rispondendo a svariate domande, rimette in piedi l'eroe per gli sviluppi futuri. [spoiler]Vedere Jack sul punto di fare seppuku, con il consiglio di spiriti si samurai a circondarlo e la personificazione della morte, con quelle luci ed una Ashi che ha appena ritrovato se stessa ad assistere, sono un picco emotivo coinvolgente.[/spoiler]

    Col settimo episodio ci si ritrova, quindi, a fare i conti con i frammenti lasciati in giro riguardo al passato e al (definitivo?) ritorno in piena forma del samurai. Scopriamo [spoiler]come abbia perso la spada[/spoiler] e siamo portati per mano in scenari onirici, non certo innovativi, un tizio con visioni mistiche su di un monte ha una tradizione iconografica che risale almeno al Sinai e alla Trasfigurazione, ma qui il tutto è trattato in modo armonico e aggraziato, con punte da trip allucinogeno, che non guastano. Si fanno i conti con i lati oscuri del proprio essere e si ritrova il bandolo della propria natura. La rabbia, il rimorso per le vite innocenti, la spiritualità, la ricerca di pace, tutto, viene ad una coerente risoluzione. La metaforica cerimonia del tè, la lotta interiore e la nuova "unzione divina" restituiscono un Jack che oramai è venuto a patti con le proprie insicurezze e non si tira più indietro di fronte allo scontro con Aku. Specchio del marchio stilistico di Tartakovsky, ecco accanto alla grazia la tamarraggine, con Ashi che si ritrova a confrontarsi contro chi vuole la testa dell'eroe. Ed è questo il momento di suggellare l'evoluzione del personaggio, recidendo il cordone ombelicale e rigettando la via della setta del demone, per abbracciare la via della spada del samurai. Insomma, si riconferma una serie che raggiunge ogni settimana vette magnifiche. Lo stile sincretista di trarre ispirazione dalle fonti più disparate porta a rielaborazioni, che prima di essere originali sono proprio belle, sia per l'occhio che per le dinamiche narrative e contenutistiche, con quel tocco di esotico che non guasta, ma dona quella stratificazione di sapore in più, centro della sua identità.
  • Immagine

    XCIX

    Alla fine ho visto gli ultimi tre episodi di fila domenica. Spiace che il tutto si sia concluso in soli 10 episodi. La 5x08 è un filler, graziato dall'eleganza della linea tartakovskyana, con immaginari vari saccheggiati. L'astronave all'inizio mi aveva ingannato, [spoiler]aspettandomi monoliti à la kubrick[/spoiler], ma si rivela comunque fioriera di zaffate di escher qua e là e scenari tesi. Il tutto però è ben evidente essere un espediente per sviluppare il rapporto fra Jack e Ashi. Un rapporto che prende vie inaspettate, lasciando evidenti pungoli, occhiate e toccate. Tutto ben gestito, ma fa strano vedere un ultrasettantenne (!) impegnato in tali lidi con il pudore di un'educanda.

    Immagine

    C

    Ci si prende il proprio tempo, per dar modo ai personaggi di adagiarsi, per poi riprendere alla memoria la missione ed il suo peso con la 5x09. Rifinendo le nuove interazioni fra i due, si trova il tempo di ricordare alcuni elementi del passato ([spoiler]il guardiano del portale e la sua profezia, qui però bellamente ignorata, penso proprio che leggerò il volumone IDW, sperando che approfondisca[/spoiler]).
    Ma ci si accorge che siamo alla penultima puntata ed il confronto si profila e si capisce come tutti i nodi vengano al pettine, motivazioni dei personaggi compresi, tutto ordito per colpire il Samurai ancora più nel profondo.
    Qui ho notato un leggero calo nella resa grafica, forse per la monotonia delle ambientazioni, rispetto alla precedente varietà, ma anche lo stesso combattimento finale ha un impatto minore, a parte per l'epifania.

    Immagine

    CI

    Il vero finale di tutta la serie arriva con la 5x10. E arriva veloce, molto veloce, forse troppo. Certo, il tutto, si vede, è come voleva Tartakovsky, se l'era immaginato così da anni, ma devo dire che aveva fatto di tutto per farcelo capire. Lo stesso pathos, che la battaglia avrebbe dovuto avere, non viene comunicato a sufficienza. Dall'arrivo [spoiler]degli(lle) Scozzesi(e)[/spoiler], le cose migliorano, la qualità coreografica si fa leggermente più elaborata, fino alla risoluzione più evidente, conoscendo la tagline della serie.
    Se, però, fino a questo punto si era avuto un finale sul filo del buono e discreto per una serie in realtà eccezionale, ecco che si presenta il pugno nello stomaco. E fa male. Allo spettatore e a Jack.
    Jack è straziato per un'ultima volta, ma con poesia, la chiusa riporta uno spiffero di armonia ad una vita tormentata, che dimostra che anche dal nero male uno spirito di vita sorge sempre.

    E per finire tratto la questione paradosso temporale, che tanto ha scosso la rete, integralmente sotto spoiler:
    [spoiler]Jack viene portato indietro nel tempo da Ashi per uccidere Aku. Ma, senza Aku, Ashi non sarebbe mai esistita e quindi scompare. Però scompare dopo, ragionevolmente, giorni. Ma questo può essere spiegato blandamente col fatto che il paradosso sarebbe dovuto viaggiare per un paio di millenni prima di modificare il presente di Ashi e quindi ella stessa. Ma se si accetta la versione della riscrittura dello spazio-tempo e non delle linee temporali divergenti, come avrebbe fatto il Samurai a compiere il suo viaggio di ritorno? D'altra parte la riscrittura farebbe anche comodo nello spiegare perché Jack abbia ucciso Aku nel passato, ma non anche nel futuro, salvando così i suoi futuri amici. Infatti, ora lo Scozzese e gli altri, si immagina, potranno vivere la loro vita beata senza Ake (e disgraziatamente senza ricordi de loro amico). Certo, per l'effetto farfalla potrebbero non esistere più, ma meglio non ricordarselo. Alla fine tutti i paradossi sono paradossali, quindi è preferibile aderire alla spiegazione degli autori, soprattutto quando non sembra assurda, ma ragionevole.[/spoiler]

    Insomma, un finale degno, bisogna ammettere, difficlmente i revival al giorno d'oggi si pongono in così netta filologia, pronti ad alzare l'asticella unicamente per finire di nuovo. Qui non si tratta di spremere le memorie dei giovani virgulti di un tempo, ma di voler dare una onorevole fine ad un eroe rimasto appeso, una fine agognata e coerente. E questo è un bel valore a livello creativo, che dovrebbe diffondersi e permeare il concetto stesso di ritorno di brand forti, ancor di più se autoriali come questo. Cercare di rilanciare, osare e rimanere rispettosi del prodotto, donando una visione all'insieme che può solo fare bene.
  • Non so da un lato sono contento che si sia data una fine alle vicissitudini di Jack.

    Però......il finale per me stato affrettato. Avrei preferito che la stagione avesse avuto piu episodi in modo da chiudere degnamente le varie sottotrame. Anche il fatto che [spoiler]Ashi scompaia proprio durante il matrimonio.....mi serata una scena forzatamente drammatica, oltre che un mezzo plagio di Gurren Lagan[/spoiler]

    Senza tirare in ballo la questione paradossi il finale mi è piaciuto, ma avrei preferito una maggiore costruzione.

    Inoltre devono ancora spiegare la profezia del guardiano del portale....

    Tutto ben gestito, ma fa strano vedere un ultrasettantenne (!) impegnato in tali lidi con il pudore di un'educanda.
    Vero ma bisogna considerare che Jack da questo punto di vista non è invecchiato, e rimasto congelato nel corpo cosi come nella mentalità.....inoltre il Jack di questo episodio è tornato al suo vecchio se, diverso dal Jack barbuto e depresso di inizio stagione....
  • Torna a “Serie Animate Occidentali”