XCIX
Alla fine ho visto gli ultimi tre episodi di fila domenica. Spiace che il tutto si sia concluso in soli 10 episodi. La
5x08 è un filler, graziato dall'eleganza della linea
tartakovskyana, con immaginari vari saccheggiati. L'astronave all'inizio mi aveva ingannato, [spoiler]aspettandomi monoliti à la kubrick[/spoiler], ma si rivela comunque fioriera di zaffate di escher qua e là e scenari tesi. Il tutto però è ben evidente essere un espediente per sviluppare il rapporto fra
Jack e
Ashi. Un rapporto che prende vie inaspettate, lasciando evidenti pungoli, occhiate e toccate. Tutto ben gestito, ma fa strano vedere un ultrasettantenne (!) impegnato in tali lidi con il pudore di un'educanda.
C
Ci si prende il proprio tempo, per dar modo ai personaggi di adagiarsi, per poi riprendere alla memoria la missione ed il suo peso con la
5x09. Rifinendo le nuove interazioni fra i due, si trova il tempo di ricordare alcuni elementi del passato ([spoiler]il guardiano del portale e la sua profezia, qui però bellamente ignorata, penso proprio che leggerò il volumone IDW, sperando che approfondisca[/spoiler]).
Ma ci si accorge che siamo alla penultima puntata ed il confronto si profila e si capisce come tutti i nodi vengano al pettine, motivazioni dei personaggi compresi, tutto ordito per colpire il Samurai ancora più nel profondo.
Qui ho notato un leggero calo nella resa grafica, forse per la monotonia delle ambientazioni, rispetto alla precedente varietà, ma anche lo stesso combattimento finale ha un impatto minore, a parte per l'epifania.
CI
Il vero finale di tutta la serie arriva con la
5x10. E arriva veloce, molto veloce, forse troppo. Certo, il tutto, si vede, è come voleva Tartakovsky, se l'era immaginato così da anni, ma devo dire che aveva fatto di tutto per farcelo capire. Lo stesso pathos, che la battaglia avrebbe dovuto avere, non viene comunicato a sufficienza. Dall'arrivo [spoiler]degli(lle) Scozzesi(e)[/spoiler], le cose migliorano, la qualità coreografica si fa leggermente più elaborata, fino alla risoluzione più evidente, conoscendo la tagline della serie.
Se, però, fino a questo punto si era avuto un finale sul filo del buono e discreto per una serie in realtà eccezionale, ecco che si presenta il pugno nello stomaco. E fa male. Allo spettatore e a Jack.
Jack è straziato per un'ultima volta, ma con poesia, la chiusa riporta uno spiffero di armonia ad una vita tormentata, che dimostra che anche dal nero male uno spirito di vita sorge sempre.
E per finire tratto la questione paradosso temporale, che tanto ha scosso la rete, integralmente sotto spoiler:
[spoiler]Jack viene portato indietro nel tempo da Ashi per uccidere Aku. Ma, senza Aku, Ashi non sarebbe mai esistita e quindi scompare. Però scompare dopo, ragionevolmente, giorni. Ma questo può essere spiegato blandamente col fatto che il paradosso sarebbe dovuto viaggiare per un paio di millenni prima di modificare il presente di Ashi e quindi ella stessa. Ma se si accetta la versione della riscrittura dello spazio-tempo e non delle linee temporali divergenti, come avrebbe fatto il Samurai a compiere il suo viaggio di ritorno? D'altra parte la riscrittura farebbe anche comodo nello spiegare perché Jack abbia ucciso Aku nel passato, ma non anche nel futuro, salvando così i suoi futuri amici. Infatti, ora lo Scozzese e gli altri, si immagina, potranno vivere la loro vita beata senza Ake (e disgraziatamente senza ricordi de loro amico). Certo, per l'effetto farfalla potrebbero non esistere più, ma meglio non ricordarselo. Alla fine tutti i paradossi sono paradossali, quindi è preferibile aderire alla spiegazione degli autori, soprattutto quando non sembra assurda, ma ragionevole.[/spoiler]
Insomma, un
finale degno, bisogna ammettere, difficlmente i revival al giorno d'oggi si pongono in così netta filologia, pronti ad alzare l'asticella unicamente per finire di nuovo. Qui non si tratta di spremere le memorie dei giovani virgulti di un tempo, ma di voler dare una onorevole fine ad un eroe rimasto appeso, una fine agognata e
coerente.
E questo è un bel valore a livello creativo, che dovrebbe diffondersi e permeare il concetto stesso di ritorno di brand forti, ancor di più se autoriali come questo. Cercare di rilanciare, osare e rimanere rispettosi del prodotto, donando una
visione all'insieme che può solo fare bene.