[Lucasfilm] Star Wars Episodio IX: The Rise of Skywalker

Amigos! Mi es tanto feliz di essere aqui por presentarve esta bombad cartella piena di big epopee e multo divertimiento per tutti! Yippiee!
  • Il titolo lo interpreto come un lancio verso il futuro, tipo un'eredità con la fondazione di un nuovo ordine di force-user più "bilanciato" riguardo ai Jedi. E magari anche la famosa profezia può essere reinterpretata come relativa a "tutta la famiglia" Skywalker o qualcosa del genere. Anche la presenza dell'Imperatore in qualche forma sembra voler dire che la questione è indubbiamente ancora aperta. Sinceramente non credo che lo vedremo come Force Ghost nè come presenza reale, ma più o come visione ispirata dal lato oscuro o come tipo "presenza" che infesta un luogo (i relitti della seconda morte nera?): abbiamo visto molta roba di questo tipo tra Rebels e i fumetti di recente.

    Comunque gran bel trailer e bello il titolo.
    Assurancetourix
  • Assurancetourix
  • Parlare di Star Wars al giorno d’oggi, col pregresso che c’è stato, in un tossicissimo web popolato da un tossicissimo fandom non è facile. Io poi sono emotivamente molto coinvolto, dato il legame che ho con la Saga che seguo nelle sue molteplici incarnazioni.

    Assumendo una prospettiva “sobria” il giudizio su questo Episodio IX è sicuramente positivo. Film pieno di roba, invenzioni visive, sequenze a effetto, colpi di scena, personaggi carismatici, citazioni e umorismo. Non perfetto, eh! La prima metà soffre palesemente di troppismo, con i personaggi sballottati da una meta all’altra. Ma la si può vedere come una caccia al tesoro stellare, una declinazione galattica di Indiana Jones, l’altro grande cavallo di battaglia della Lucasfilm. E quindi perdonare, soprattutto alla luce del bendiddio che arriva dopo.

    Il cambio di mano però si sente, eh. Premetto che non ho amato l’Ep 7 di JJ che ho trovato un film decisamente superficiale, mentre sono tra i fan più sfegatati dell’ottavo di Rian Johnson, una pellicola intelligente, coraggiosa e di rara eleganza. Qui si torna a JJ. Un JJ più impedito del predecessore, ma anche un JJ più umile, che per la prima volta si trova nella situazione di doverla chiudere una storia invece di lanciare spunti fini a sé stessi. Una situazione che penso possa aver fatto solo bene ad Abrams (e meno bene alla Lucasfilm).

    Perché la storia JJ la chiude bene, molto bene. La storia della sequel trilogy, almeno. Una storia di tentazioni, redenzioni e di ricerca di una propria appartenenza. Ma, a dispetto di quanto promesso nelle mille interviste, non sono mica tanto sicuro che sia riuscito a chiudere bene la Skywalker Saga, a trovare quindi il filo conduttore in grado di trasformare l’esalogia di Lucas in una saga di nove film. Apprezzo il ritorno di Palpatine, apprezzo che stavolta JJ non abbia avuto paura di usare frasi e terminologia dei prequel, apprezzo i camei vocali di alcuni personaggi “tabù”. Apprezzo molte cose, ma non è abbastanza. La fifa blu di entrare davvero in ambito prequel, di riprendere in mano davvero la mitologia della Forza, la storia dei Sith, di spiegare l’assetto politico della galassia io l’ho vista ancora. Per quanto possa sforzarsi, JJ Abrams continua a dare l’idea di aver amato e capito Star Wars solo superficialmente, solo per nostalgia, solo in parte quindi.

    E da persona che crede nel worldbuilding, che ha apprezzato il lavoro di Pablo Hidalgo, Dave Filoni, James Luceno e chiaramente George Lucas nel costruire una saga credibile e precisa, non riesco a non assumere anche un’altra prospettiva. Quella di chi Star Wars se l’è goduto, studiato, amato e esplorato con un certo grado di approfondimento. E quindi a non vederci un’occasione persa. Perché alla fine della visione io il piano di Palpatine non l’ho capito. Non ho capito se era vivo, morto, cosa gli fosse accaduto dopo Endor, cosa avesse imbastito in questi trent’anni, come andasse incastrato il Primo Ordine con la sua nuova flotta Sith. Non ho capito come vada inteso il titolo. E non ho capito come vada inteso Star Wars, ora che non è più l’Esalogia di Anakin ma una serie di nove film. L’equilibrio della Forza, la profezia del Prescelto, la vita e la morte, i Sith e le loro pratiche, tutti questi spunti potevano offrire davvero ottimo materiale su cui impostare i nove film della Skywalker Saga. Magari questo avverrà in futuro, sui romanzi, sui fumetti, nelle serie tv. Non ne dubito. O magari tutto questo è successo già stasera, solo che a una prima visione non me ne sono accorto. In ogni caso avrei preferito che una buona volta JJ prendesse il toro per le corna e affrontasse un po’ di concetti, anche a costo di lasciarsi andare a spiegoni. Che non c’è nulla di male a farli, come dimostra il Watchmen del suo ex collega Lindelof, che sul concetto di spiegone estetico costruisce buona parte della sua durata.

    Si vocifera che in futuro Kevin Feige voglia dire la sua sul franchise. Uno con le palle Feige. Che ha inseguito la sua visione del MCU mantenendo la rotta anche durante la burrasca. Che è quello che faceva anche Lucas. Questi film sono cose grosse, progetti complessi e non ha senso star troppo a distribuire colpe. Eppure se una colpa c’è, è quella di non aver creduto abbastanza nelle proprie idee. Colpa condivisa dalla Disney Company, dalla stessa Lucasfilm e da Abrams. Magari avessero avuto il coraggio di decidere in primis cosa fare del franchise, senza farsi spaventare strada facendo dagli hater dei prequel, dagli hater di The Last Jedi, dagli hater di Solo. Senza farsi spaventare dal prodotto pazzesco (e a tratti ostico) che George Lucas aveva messo loro in mano. Magari in futuro le cose andranno meglio, per adesso gioiamo del buono che abbiamo avuto. E se qualcuno ha voglia di continuare il gioco delle interpretazioni, del rattoppo e delle ipotesi si accomodi pure, che di roba di cui discutere ne è stata data tanta.
  • Film molto difficile da giudicare

    Sicuramente riuscito meglio del precedente, soffre di parecchi problemi dovuti ai precedenti film.

    Il ritorno di Palaptine è stato gestito abbastanza male, a parte il fatto che non l 'hanno spiegato per nulla, lo scontro finale è stata ua mezza pagliacciata.


    Ci sarebbe tanto di cui parlare, diciamo che come film d'intrattenimento funziona. Come film di Star Wars....non tanto.
  • Primo post del 2020. Godo.

    Non so se considerare questa nuova trilogia come 'apocrifa', ma tutto sommato ho preferito episodi del nuovo corso disneyano ad altri episodi lucasiani.
    Non sono un fan della prima ora, quando è uscito al cinema "Il ritorno dello Jedi" non ero nato; quando è uscito "La minaccia fantasma" non avevo ancora visto nessun film di Star Wars (già, perché "Guerre Stellari" non si usava già più). Ma nonostante episodio I, poi gli episodi II, III, VII, VIII, IX li ho visti tutti al cinema.
    Non so se questo abbia portato ad una maggiore lucidità, o ad una maggiore 'accettazione' del nuovo filone.
    Non so perché certe cose non siano state affrontate, né perché certe altre siano state narrate.
    Non so nemmeno se l'inserimento di spin-off cinematografici sia stato un bene o un male, perché uno mi è piaciuto da matti (visto al cinema- indovinate quale), l'altro mi è sembrato del tutto inutile (visione casalinga- indovinate quale).
    Non considero il film sugli Ewok, perché nessuno mai mi convincerà a vederlo, a meno che non sia io a rincoglionirmi e volerlo recuperare a tutti i costi.
    Non ho mai letto libri di Star Wars.
    Non ho mai letto fumetti di Star Wars.
    Non ho mai visto serie (animate o in live action) di Star Wars.
    Non conosco a fondo il mondo di Star Wars.
    Lo so,in questo forum sono blasfemo.

    Detto questo...

    ... la nuova serie mi è piaciucchiata. Già, solo piaciucchiata. Il mio giudizio è altalenante, poco altro da aggiungere. Mi ha intrattenuto, ok. A volte mi ha stupito in bene, altre in male. A onor del vero, visto che siamo sul topic di episodio IX, questo film in alcuni tratti mi ha fatto venire la pelle d'oca dall'emozione. Altre volte mi ha annoiato.
    Non so se il nuovo trend potrà mai essere considerato un fenomeno di costume così come fu agli albori, ma questo non dipende né da Disney, né da Abrams, né da Lucas. Dipende da noi, dalla nostra percezione, da come è cambiato il cinema e da come è cambiata qualsiasi altra cosa.
    Molti critici di oggi erano ragazzini o bambini tra gli anni '70/'80. E per quanto ne so io, non si può ricreare una certa atmosfera, un certo appeal. O si rinnova, o si fa un'operazione nostalgia. E non so quale delle due sia la via più auspicabile.
    Tutto ciò che so, è che Star Wars, aka Guerre Stellari, oggi è questo.
    Fatevene- o facciamocene- una ragione.
  • Difficile dare un giudizio generale. Al cinema mi sono divertito e il film mi ha intrattenuto, e a me questo basta (in generale sono di bocca buona). Il punto di forza credo sia la gestione dei personaggi. Tutti, sia quelli classici che quelli nuovi, hanno avuto uno sviluppo credibile nei tre film e una conclusione degna. Il migliore probabilmente è Kylo Ren, anche grazie a un Adam Driver che è decisamente il miglior attore del gruppo (alla faccia degli sbeffeggiamenti ortolaneschi in ep. VII). In generale l'ho apprezzato più del VII, ma meno dell'VIII.

    Certo, se uno va a ragionare con il cervello ci sono buchi enormi, in particolar modo sul concetto della Forza. Non si capisce in nessun modo quale sia il messaggio a riguardo che questo film voglia comunicare. Ma tant'è, questi buchi permetteranno lo sviluppo di materiale extra che si prospetta interessantissimo. E d'altronde potrebbe essere questo il destino di Star Wars: raggiungere l'Equilibrio tra il lato oscuro dei buchi filmici e il lato chiaro dello sviluppo canonico.
    Assurancetourix
  • Delusione enorme per quello che è probabilmente il mio episodio spreferito: ritmo incessante che salta continuamente da una scena all'altra senza mai approfondire a sufficienza nessuna questione, personaggio o altro di cui si sta trattando; un pacing densissimo volto ad inserire alla bell'e meglio elementi di fanservice forzati che in alcuni casi contraddicono anche il canone stesso; retcon evidentissime e ingombranti sugli ultimi due film della trilogia dovute da discrepanza di idee su una direzione della storia che non c'è mai veramente stata; e il ritorno dell'imperatore che se gestito bene con più preavviso poteva funzionare, ma che qui spunta fuori dal nulla senza giustificazioni e toglie valore al finale già apposto così com'era della trilogia originale. Questo è il più grande esempio recente di come la prorità al marketing, le decisioni di focus groups varii e in generale l'influenza di gente esterna al comparto creativo del film che non sa quello che fa ma crede di sì, possano trasformalo in un obbrobrio da dimenticare.
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