[Mel Gibson] Apocalypto
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Apocalypto
Regia di -quel coglione di- Mel Gibson
*ATTENZIONE: Contiene spoiler. Ma potete anche fregarvene, tanto il film è prevedibilissimo, e fa pena.*
Il degrado della civiltà Maya (che potevano benissimo essere il popolo dei Puffi giganti in Pakistan nel 2034, tanto la precisione della ricostruzione storica e culturale sarebbe stata la stessa), ovvero un popolo di pazzi invasati che invade un villaggio di fessacchiotti per farne schiave (le donne) e sacrifici umani (gli uomini). Di questo povero villaggio fa parte il nostro eroe, Zampa di Giaguaro (che per comodità, e per far comprendere meglio la sua personalità, di seguito chiameremo Scroto di Tapiro), che è un po' il Gesù Cristo della situazione. E' il figlio del capo, evita sempre le torture inflitte dagli invasori (di cui invece sono oggetti tutti i suoi 'amici'), e poi... beh, infila una serie di salvataggi miracolosi che in confronto Gesù impallidisce. Fra questi vogliamo ricordare (facendo spoiler spudorato):
- Viene salvato "dalla campanella" prima che tocchi a lui il sacrificio umano (dove per campanella intendiamo qui 'eclisse solare', la più rapida della Storia, fralaltro)
- E' l'unico figo che si salva dal cinico gioco che fanno i suoi carcerieri, ossia fingono di liberarli ma poi gli scagliano frecce addosso
- Viene inseguito da un ferocissimo Giaguaro (Poke-metafora, scelgo te!) che non riesce a raggiungerlo se non quando fra lui e la belva si frappone un Nemico, che perisce al posto suo.
- Si getta da una paurosa cascata, e si salva. Ma il film non può finire così subito. Quindi si gettano pure i suoi inseguitori, e su 5 ne muore solo 1 (giusto per far vedere in dettaglio cosa succede a chi si schianta su una roccia, immagine che non poteva mancare al repertorio di Mel).
- E infine il miracolo più divino di tutti. I precedenti si possono spiegare con un enorme culo (delle dimensioni adatte per un grosso palo da infilarvi, ora che ci penso), ma questo è proprio assurdo. Cioè, da questo si salva perchè... boh, è un predestinato, è veramente divino, è uno stregone... non lo so... insomma, finisce in una pozza di sabbie mobili (che potremmo più comodamente chiamare "merde mobili"), ci finisce dentro completamente, tentando inutilmente di liberarsi, ci rimane per qualche secondo, e poi... rispunta la mano, si afferra a un ramo (a cui si poteva afferrare anche prima di sprofondare completamente), ed esce. Completamente nero di merda. Musica trionfale. E' il Giaguaro! Lì volevo alzarmi, estrarre un coltellino, andare a tranciare il telone dello schermo, salire in sala proiezione, sgozzare il tizio del proiettore, fermare il proiettore, estrarre la pellicola, e arrotolarmela attorno al collo fino a soffocare. Non l'ho fatto per i 7 euro del biglietto. E perchè non avevo un coltellino a portata di mano.
E' stato soporifero, per la prima volta ho rischiato di addormentarmi al cinema. Preferivo mooooolto ma moooolto di più la Passione.
Devo ammettere che s'è ripreso un po' nella seconda parte, con l'inseguimento di Scroto di Tapiro, nonostante tutti i miracolosi salvataggi, sono state delle buone scene d'azione. E a proposito di palle di tapiro, ne farei volentieri mangiare un paio a Mel Gibson.
(Cito tutte queste palle di tapiro, perchè è la scena iniziale del film. Non ve la descrivo, perchè dovete vederla (scaricandola illegalmente, possibilmente) e deve rimanervi impressa nella memoria come i film di Alvaro Vitali, ai quali la scena può facilmente essere accomunata)
Cmq a me non ha appassionato per niente, ho sperato fino all'ultimo che Scroto di Tapiro venisse ucciso in qualche barbaro modo, ma purtroppo è sopravvissuto. L'attore più bravo lì in mezzo è stato il figlioletto di Scroto di Tapiro. La via crucis iniziale invece di essere un buon motivo per fare qualcosa "d'autore" lasciando l'azione alla seconda parte, è stata un'antologia di immagini truculente messe a caso. L'"idea" degli indigeni spaventati dall'eclisse è banalissima, il fatto che l'eclisse salvi l'Eroe è patetico. Altrettanto patetico è che i dialoghi siano in quella lingua, che a quanto ho sentito in giro non è una lingua antica, ma un dialetto parlato correntemente in quelle zone d'america. Ma il punto non è questo, ci sono tante altre incongruenze storiche (che hanno notato i giornali, io di storia non so una ceppa), che gli si possono pure passare, se le sue intenzioni fossero quelle di portare sullo schermo una buona storia, con un buon messaggio, senza badare troppo alla ricostruzione storica. Invece la storia è misera, il messaggio è revisionista e pro-coloniale (sulla scia dell'antisemitismo del precedente film, nonchè del suo pensiero a riguardo, in generale). Quindi non c'era nessuna ragione nè artistica nè storica per fare un film in lingua, voleva solo fare il fregnaccione. Aveva un senso l'aramaico nella Passione, ma qui è solo un fastidio in più.
Ormai Mel Gibson ha deciso NON di raccontare storie che hanno un lato violento (e rendere questo nei minimi dettagli), ma semplicemente racconta SOLO storie violente, con la scusa che "quella violenza è successa veramente, e io la racconto come è successa", invece è solo un maniaco che tenta di emulare chi la violenza la sa gestire bene, come Kubrick o Scorsese, e la spaccia per film d'autore.Ultima modifica di Francesco F il domenica 21 gennaio 2007, 12:56, modificato 1 volta in totale.“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
come lo sapevo...
in realtà quella foto, nonostante abbia le proporzioni sballatissime, è una gran bella foto, apparsa pure a due paginoni su Ciak. Ha sproporzionato tutto imageshack, non mi va di aprire photoshop...
in realtà quella foto, nonostante abbia le proporzioni sballatissime, è una gran bella foto, apparsa pure a due paginoni su Ciak. Ha sproporzionato tutto imageshack, non mi va di aprire photoshop...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”