LUPO ALBERTO N. 422
Ovvero "La rinascita dopo il silenzio", probabilmente, o qualcosa di simile. Curioso come, proprio nel momento in cui iniziano a riesplodere i focolai in giro per la penisola, e si inizi a paventare l'arrivo di una "fase 4" minacciosamente simile alla "fase 1", arrivi in edicola il primo "Lupo Alberto fase 2". La vera prima pagina, quella con le notizie davvero importanti, è in realtà pagina 45: un messaggio di Silver che fa contemporaneamente sorridere, stringere lo stomaco e arrabbiarsi: questo Lupo è di 16 pagine più lungo, ha una signora storia inedita e.... e potrebbe essere l'ultimo.
E rimani così, basito e senza parole. Ma come l'ultimo? Proprio ora, la rinascita, il momento di ritrovarsi... E il Lupo, che ha resistito attraverso mille tempeste negli ultimi dieci anni potrebbe andarsene così??
Ebbene sì. E si rimane senza parole, specialmente dopo aver visto L'estate giovane (Lusso/Michelon), che, se pure mi paia non in perfetta sintonia con il passato "canon" di Alberto, Mosè e compagnia (d'altronde si tratta pur sempre di un racconto creato da uno dei nostri personaggi, no?), è godibile e gradevolissima quanto uno "Storia e Gloria" di disneyana memoria, "apocrifo" ma splendido. Il passaggio dall'estate dell'adolescenza all'autunno della "maturità" non è raccontato con compiacimento o gigioneria di luoghi comuni, ma con la limpidezza stilistica tipica di Lusso e con il tratto forse più dinamico del solito di un Michelon in forma smagliante (a proposito, ho trovato una sua intervista in cui consiglia le 10 storie a suo parere più belle del Lupo... se interessa metto il link, o lo può mettere lui, così potremmo discuterne).
La posta prende solo due pagine, ma fa in tempo a starci una mail di riflessione sul tempo della vita contrapposto a quello della produzione... E' una riflessione che mi era già capitato di fare più e più volte, essendo io tendenzialmente una persona poco sociale che vive i ritmo del privato in modo totalmente asincrono rispetto a quelli del pubblico, ma mi aspettavo decisamente che la quarantena avrebbe reso più frequente e generale una riflessione del genere. E non mi sbagliavo. Credo addirittura che dopo una mail del genere potrebbe essere più gradita a molte persone, che magari all'epoca non c'erano, una ristampa della "Ballata dei McKenzie", che in fondo tratta questo come uno dei suoi due-tre temi di fondo. Diciamo che secondo me potrebbe trovare un pubblico insperato, se annunciata da qualche strillo del tipo la frase finale "E' facile essere felici in campagna". Non saprei, è un'idea come un'altra buttata nel calderone.
Le strisce sono sei (ci sta perfettamente, con la lunga storia iniziale), ma quasi tutte carine. Il "De Senectute" inizia a diventare lievemente cliché, secondo me (anche se a volte colpisce con la zampata inattesa, ma questo succede solo nell'ultima tavola, non nella prima), ma le altre mi sono piaciute praticamente tutte. Unica cosa, sono lievemente perplesso sui credits. Se sul trio Alberto-Marta-Mosè e sul dialogo Alberto malconcio - Enrico sono perfettamente in grado di riconoscere lo stile fulminante di Silver, sono perplesso sulla tavola a proposito degli esempi di "self-made men" ("Mi son fatto tutto da me", diceva il signor G, e tutti ricordiamo come terminava

Seguono, come altre "sei strisce", le pagine di ristampa di Son of a Beach, che, essendo dell'85, è certamente anteriore al mio arrivo tra i fans del Lupo (anno di grazia 1994), ma sono certo di avere già visto da qualche parte, probabilmente tra i vecchi numeri che ho acquistato qua e là nelle fiere del fumetto (la collezione è ancora incompleta, ovviamente, ma nutro speranze per il futuro). Storiella fulminante e meravigliosamente scorretta politicamente, con un Enrico cialtrone e gaglioffo quant'altri mai (basta vedere la vignetta finale, che al giorno d'oggi probabilmente andrebbe sul rogo) ed un Alberto vittima anche in spiaggia delle macchinazioni altrui. Il tratto silveriano è stupendamente vintage, con qualche reminiscenza delle strisce anni '70 specie nelle visioni di Alberto di profilo. Molto estiva, indubbiamente.
Curiosità: la pandemia mi ha reso per la prima volta da tantissimo tempo simpatiche le strisce di Kika: sarà che sono solo tre, sarà l'effetto meta della prima, ma mi è piaciuta davvero. Ma continuo, per quanto sembri senza speranza, a sognare un ritorno di "Rock", magari sui trappers... ce ne sarebbe così tanto da dire

La rubrica VLS secondo me continua ad infilare consigli interessanti, non sempre accordati sulla mia sensibilità ma sempre degni di essere letti e fatti oggetto di riflessione. E' vero che il senso di "Amarcord" un pochino si sente, da McCartney al piccolo saggio di Mantellini alla scelta di "un figlio di nome Erasmus". Compensa un po' il riferimento a Zendaya, anche se, più che parlarne per una pubblicità e fare cenni minimi ad una serie notevole come "Euphoria", si sarebbe potuta fare direttamente una recensione della serie, che certamente tratta temi importantissimi. Domanda mia: non mettere recensioni di serie tv è dovuto ad una scelta editoriale precisa o è solo un caso? Perché a parte Euphoria, che potrebbe essere un po' controversa, serie come Skam Italia, per esempio, sarebbero ottime da recensire sul Lupo secondo me. Ma forse non volete rischiare di fare indirettamente promozione per Netflix o simili? Purtroppo è ormai innegabile che buona parte della cultura quotidiana di quello che potrebbe essere un pubblico del Lupo passi per le piattaforme di streaming, volente o nolente, e non so se continuare ad ignorare questa cultura non porti prima o poi ad una disaffezione... Mah, sempre idee mie.
Infine, Una vacanza d'Egitto (Burattini/Favaro) è forse come trama il pezzo un pochino più debole del numero, ma quello che mi stupisce maggiormente è il disegnatore, mai più sentito, ma che mi sembra confondersi perfettamente con il tratto classico del Lupo... Come mai è successivamente scomparso? :O
Detto questo, veniamo al dunque: è mai immaginabile che un numero magari non megagalattico ma sicuramente dignitoso e pieno di spunti di riflessione come questo 422 possa essere l'ultimo di una gloriosissima tradizione durata più di trent'anni?
Non posso veramente crederci. Anche perché sono assolutamente certo che di storie inedite (di qualità) pronte in canna ce ne siano, e ce ne siano tante.
Il problema sono i fondi per il mensile? Secondo me si possono trovare. Nel periodo di crisi dal 2010 in poi, ricordo perfettamente che ho comprato doppia copia del Lupo per quasi un anno, ma personalmente credo si possa fare molto di meglio al giorno d'oggi. Internet ha introdotto uno strumento elementare come il fundraising, che si può mettere in atto attraverso diverse piattaforme, e che in molti casi ha portato a risultati strabilianti (basti pensare che ho aiutato, nel mio piccolo, a finanziare "Obduction" della Cyan, che altrimenti non sarebbe mai uscito, o il più recente "Firmament"; oppure che ho contribuito a non far chiudere una piccola libreria indipendente cui sono legato da tanti anni). Credo che una raccolta fondi "pura" possa essere estremamente più efficace di quanto non sia riempirsi la casa di seconde, terze, quarte copie del Lupo che poi serviranno solo a prendere spazio.
Proposta: organizziamo un fundraising per non far chiudere il Lupo?
Mi piacerebbe sentire 1) parere e notizie da parte dei vari autori che bazzicano sul Sollazzo (a parte lo Splendente, mi pare di averli visti praticamente tutti). Innanzitutto sarebbe bello sapere come stanno esattamente le cose e se rischiamo seriamente di non trovarci più il Lupo in edicola ai primi di settembre, o se i tempi sono un po' più dilatati e magari c'è tempo fino a Natale; 2) parere degl alti vertici del Sollazzo (che, volente o nolente, è una grande realtà nel panorama del fandom internettistico, basti vedere come Leo Ortolani ha utilizzato l'intervista che gli venne fatta a suo tempo come apparato redazionale completo dell'ultimo numero di Tutto Rat-Man). Credo che al Lupo siamo un po' tutti affezionati... No? Ma chiaro che dovrebbe essere qualcosa di ufficiale ed accettato ed approvato da tutti gli autori della testata. Se poi anche Valerio e i "Big Boss" del Sollazzo fossero dell'idea, sono certo che qualsiasi cifra sarebbe raggiungibile in tempi brevi.
Non posso pensare che il Lupo chiuda proprio ora che sta ricominciando a pubblicare materiale inedito.
E voi?
Ho lanciato la palla.
Attendo risposta
Xar