Lo Sputasentenze di Valerio Paccagnella
https://www.ilsollazzo.com/articoli/spu ... ve-filoni/
Ahsoka è stato il compiersi di una visione. Nello specifico la visione di Dave Filoni, che aveva iniziato con dei cartoni animati non bellissimi e a forza di crederci li ha resi belli, importanti e veri. In un’epoca in cui la Disney attraverso il live action sminuisce i suoi film d’animazione, questa operazione sembra quasi il suo contraltare positivo. Vedere i personaggi di The Clone Wars e Rebels prendere vita in modo così convincente e proseguire la propria storia come se niente fosse, tanto da farti dimenticare che un tempo erano stati pupazzi, ha dell’incredibile. Filoni crede in questo universo senza far distinzioni tra medium, trilogie e altre faziosità e così facendo ce lo narra come se fosse verità. Il suo è un crederci contagioso, e dunque il compimento massimo di ciò che la macchina dei sogni hollywoodiana dovrebbe fare: sospendere la nostra incredulità.
Ahsoka ha allargato i confini della mitologia di Star Wars. Con buona pace di chi ha sempre pensato che bastasse portare avanti il franchise a suon di pew pew, supply line e missioni della settimana, qui abbiamo visto finalmente il vero potenziale della saga esprimersi. Dave Filoni ha preso ogni briciola di Star Wars metafisico e gli ha dato uno sviluppo e una direzione. Le streghe di Dathomir, i Purrgil, Peridia e la nuova galassia, lo spettro del Prescelto, il Mondo tra i Mondi, l’incipit del crawl utilizzato nelle leggende in universe, e infine gli dei di Mortis e il Principio di Tutto. E’ stato spalancato il portone alla fantasticheria più pura, proiettando la nostra immaginazione verso un “oltre” come non succedeva dalla creazione di Valinor da parte di Tolkien. Infine, ci abbiamo guadagnato un Anakin post-Vader con un ruolo attivo da svolgere, e questo ha delle implicazioni enormi nell’economia della saga. Una vera rivoluzione.
Ahsoka ha restituito a Star Wars un’estetica contemplativa. Filoni si è ispirato al cinema orientale, presente da tempo immemore nel dna della saga. Ashoka si prende i suoi tempi e non lesina scene lente, lentissime se c’è bisogno di rendere più incisivi i suoi passaggi narrativi. All’inizio la cosa quasi spiazza, ma poi ci si ritrova agganciati ai personaggi come non mai. Baylan, Thrawn, Mon Mothma, sono tutti scritti in modo da trasmettere calma e riflessione: uno Star Wars di rara dignità. Molti gli scenari che restano impressi, come il boschetto rossastro di Seatos (così simile a Frozen II), le inquadrature orizzontali di Sabine e il suo lupo, il viaggio intergalattico nelle fauci di una balena spaziale. E poi c’è la scena più bella di tutte: quella in cui lo sciabordio delle onde sulla scogliera si trasforma lentamente nel suono di una battaglia di spade laser, suggerendo a Hera quello che sta accadendo oltre il velo della realtà.
Una perplessità. A stagione finita non è ovvio dove questa vicenda continuerà. Ahsoka 2? Mando 4? Boba 2? Skeleton Crew? E’ chiaro che stiamo assistendo alla costruzione di un’epoca, e che queste serie compongono un’unica grande storia sulla Nuova Repubblica. Ma allora forse sarebbe meglio aiutare il pubblico con delle istruzioni che gli facciano capire come questo materiale vada inteso e fruito. Filoni si è dimostrato un grande affabulatore nel gestire la lore e il canone di Star Wars, ma lui e la Lucasfilm non hanno fatto molto per prevenire la confusione. L’ossatura della Skywalker Saga è stata ormai arricchita con film extra e serie tv e sta diventando difficile capire come fruirne: limitarsi ai nove film (+ 2) è ormai troppo poco, dato che le serie live action sono ad oggi la vera sugna. Ma ora queste dipendono dalle animate, che non sono davvero fruibili allo stesso modo e soprattutto non sono davvero tutte belle (The Bad Batch e Resistance pesano, come anche mezza TCW). Tutto è comprensibile ad un livello molto basico, ovviamente, ma allo stesso tempo non lo è. The Mandalorian non è davvero fruibile senza Book of Boba Fett. E non c’è ragione per cui quanto narrato in Obi-Wan Kenobi non faccia parte della Skywalker Saga, dati i protagonisti. Ci sono storyline che nascono in un formato e proseguono in un altro e persino l’arrivo di un film del Mandoverse diretto da Filoni potrebbe creare un paradosso, se non ci si sta attenti. Perché non dovrebbe essere quello l’Episodio 7? George Lucas col suo cesellare di continuo la sua esalogia, modificando qua e rinumerando di là, ha praticamente dedicato la sua vita a costruire un percorso per il pubblico. Gli interessava raccontare, ma anche dare forma alla sua opera, fornendole una metrica, delle rime, delle simmetrie nonché una ragione simbolica per spiccare sul resto delle storie del franchise. Che ci sia riuscito o meno è da vedere, ma di certo al giorno d’oggi questo equilibrio formale sta venendo compromesso e quindi c’è bisogno che si cominci a mettere un po’ d’ordine andando oltre i buoni contenuti, e inserendo l’insieme di queste opere in un’architettura complessiva che possa sembrarci vagamente armonica.
[Lucasfilm] Ahsoka
"E’ stato spalancato il portone alla fantasticheria più pura, proiettando la nostra immaginazione verso un “oltre” come non succedeva dalla creazione di Valinor da parte di Tolkien."
Prendo le mosse da questa cit. di Valerio per dare forma a una fan theory notturna che mi è sbocciata nel cervello con una fierezza che non ricordavo dai tempi d'oro, e che ha finito col contagiare altri utenti del thread Telegram di Star Wars, per cui mi è stato chiesto dal boss di forumizzarla.
Premessa, sono Costanza Savaia, l'autrice della voce su Walt Disney nel Compendium; non mi si vede molto da quelle parti, tipo le ragazze di PKNA, ma lurko. E a volte esco fuori. Purtroppo per voi.
Allora, la fan theory necessita di due premesse più o meno implicite, anche se non del tutto obbligatorie (scopriremo solo vivendo). La prima è che il film del Mandoverse sia in effetti un prequel di Episodio VII e che Thrawn venga debellato prima, OPPURE che sia un film incentrato su una tematica completamente diversa rispetto alla Skywalker Saga (vedi l'incipit di Valerio su Valinor). La seconda è che, banalmente, certe cose a Filoni gliele lascino fare, anziché tagliare drasticamente la superfetazione starwarsiana come sembra stia succedendo.
La mia idea è sostanzialmente che Ahsoka 2 ci stia portando verso un passaggio ultramistico della lore, e che Thrawn miri a risvegliare una potenza estremamente antica, di cui forse neanche lui si rende conto (ma le Nightsisters sì), dato che se ci sono due cose di cui Thrawn non ha mai capito niente, una è proprio la Forza (l'altra è la politica).
Ci sono vari indizi al riguardo nei nomi dei personaggi introdotti di recente, ma anche in qualche vecchia gloria.
Ezra Bridger: il profeta Esdra (Ezra in American English) fu un personaggio biblico che rieducò gli Ebrei alle loro antiche tradizioni dopo l'esilio babilonese. Anche il cognome "Bridger", al limite di "Pontifex", dà da pensare, e l'esilio, be', se non lo sa lui cosa sia un esilio...
L'Occhio di Sion: il dispositivo di trasporto iperspaziale costruito da Morgan Ellsbeth e soci prende spudoratamente il nome dalla montagna sacra che sovrasta Gerusalemme (dalla quale proviene anche il termine "sionismo").
La stessa Morgan Ellsbeth: il suo cognome è sospetto, ricorda molto il nome "Elisabeth", letteralmente "Dimora Divina", spesso latinizzato in "Baetylus" e riferito a pietre sacre (https://en.wikipedia.org/wiki/Baetylus), concetto che nella pronuncia nipponica allergica al suono /L/ era stato ripreso in tempi non sospetti da Kentaro Miura con il Beherit di "Berserk", e qualcuno nel gruppone Telegram faceva notare giustamente che il Beherit è già stato ampiamente corteggiato nelle concept art addirittura della trilogia sequel, e in seguito nei fumetti di SW.
Baylan Skoll e Shin Hati: i loro due cognomi sono la copia carbone dei nomi dei due lupi gemelli che inseguono il Sole e la Luna per divorarli, secondo la mitologia norrena. La resa grafica dei due lupi secondo la leggenda ricorda prepotentemente quella degli pseudo-lupi di Peridea cavalcati dagli stessi personaggi di Ahsoka: https://it.wikipedia.org/wiki/Sk%C7%ABll
...visto il precedente di Skoll e Hati, il mio più grande punto interrogativo riguarda due fra i personaggi più recenti: il Capitano Enoch, braccio destro di Thrawn introdotto in Ahsoka, e l'ufficiale imperiale Elia Kane, prima seguace di Moff Gideon, poi cooptata nella Nuova Repubblica, e poi di nuovo affiliata all'Impero. Enoch ed Elia, secondo la leggenda, furono rispettivamente un patriarca antidiluviano e un profeta ebreo pre-cristiano, che vissero a migliaia di anni di distanza l'uno dall'altro, ma furono assunti in cielo dal dio YHWH e resi non solo angeli, ma addirittura fratelli: il primo con il nome di Metatron, il secondo con quello di Sandalphon. Attenzione, tutta questa lore veterotestamentaria è presente anche in Cristianesimo e Islam, quindi non c'è pericolo significativo di flame nel nostro periodo storico estremamente delicato di tensione interreligiosa, in particolare fra ebraismo e islamismo (sottolineo: islamismo, non Islam, è una distinzione d'obbligo, chi vuole capire capisca).
Metatron, in particolare, è considerato a seconda di varie fonti una sorta di secondo in comando rispetto allo stesso YHWH/Dio Padre/Allah, ma sinceramente non riesco a credere che questo "Nostro Signore" sarà... Thrawn. L'iperrazionale, agnosticissimo, piantatissimo, materialistissimo Thrawn. Thrawn non capisce niente di Forza e di politica, come dicevo. La mia idea è che Enoch si rivelerà una figura importante rispetto, invece, proprio alla potenza oscura di abnorme antichità che... Thrawn? ma è mai possibile? ha intenzione di risvegliare su Dathomir.
E appunto, seriamente Thrawn che non sa niente di questa roba e non è scemo, sa di non sapere, si imbarca in un'impresa del genere dove sa già che non avrà il benché minimo controllo? Qui vado in una speculazione ancora più selvaggia, basandomi su qualche indizio sparso per il canone, ovvero che l'idea di Impero di Thrawn non sia affine a quella di Palpatine, ma più a quella di... *coff* *coff* un certo marxismo-leninismo, e soprattutto il manifesto dell'autodeterminazione dei popoli propugnato da Lenin. Questo permetterebbe di salvare capra e cavoli, consentendo a Thrawn di edificare un impero molto diverso da quello di Palpatine (e nei romanzi sull'Ascendenza, Thrawn aveva un occhio di riguardo per le minoranze etniche dell'impero Chiss) senza andare per forza a riconnettersi con l'Ascendenza stessa (Thrawn potrebbe ben morire prima), si connetterebbe bene allo stesso essere non-umano di Thrawn in un impero umano-centrico come quello di Palpatine, e non ultimo andrebbe d'accordo con l'interesse che Thrawn dimostra per la varietà delle culture e con la sua attrazione per Morgan Ellsbeth, che in un prodotto nuovo di pacca come "Tales of the Empire", sempre by Filoni, sembra convincere Thrawn proprio dopo avergli detto che il suo popolo, insieme al suo credo e alla sua cultura, è stato cancellato dalla memoria. ("Our culture, our beliefs... are fading into memory" cit. Ellsbeth) Un indizio tirato tirato: le bare contenenti i corpi delle Sorelle della Notte imbarcati sull'ormai scalcagnato Chimaera potrebbero ricordare almeno due miti sovietici, il primo è quello dei leader imbalsamati, il secondo è quello della famigerata riesumazione di Tamerlano, che secondo la leggenda portava con sé una maledizione (Stalin volle riesumarlo lo stesso; il giorno medesimo Hitler invase l'URSS dando il via all'operazione "Barbarossa"; "ironic!" cit. Grimilde). Un indizio molto meno tirato, che riguarda uno dei personaggi caldi presi in considerazione: Elia Kane. Il suo design è dichiaratamente ispirato all'estetica sovietica, per parola del concept artist Brian Matyas: "A lot of these designs are just little subtle tweaks on what we already know [...] Here we gave her [Elia] a new hat [...] injecting a bit of Soviet-era Russian design in there, as well". Ed è famoso lo statement russo anti-britannico sul significato di "impero": un conto è AVERE un impero, un conto è ESSERE un impero. Questo è un parallelismo che potrebbe funzionare benissimo sostituendo Palpatine al Regno Unito e l'Ascendenza Chiss alla sconfinata (ed etnicamente molto più diversificata, e razzisticamente molto peggio considerata, e tuttavia così iconicamente difficile da dominare) galassia russofona. Il progetto di Thrawn, se non addirittura comunista (non ci credo, dai, Dathomir comunista è qualcosa a cui non sono pronta, va be' che il colore è quello giusto...), potrebbe somigliare all'eurasismo, una sottocorrente di epoca sovietica che mirava a potenziare proprio la dottrina leninista dell'autodeterminazione dei popoli (ma sotto ferma guida russa) sostituendo l'impianto comunista con uno... teocratico!, con la predominanza delle religioni abramitiche in (sulla carta) equilibrio con le religioni minoritarie (e qui ci cascano a fagiolo le Sorelle della Notte e tutti i nomi biblici tirati in ballo).
(friendly reminder: occhio che questa idea di teocrazia ce l'ha bene in testa anche l'attuale leader russo, che però no, ahinoi, non è Thrawn, e infatti non propugna l'eurasismo ma il NEOeurasismo, che è molto più cattivo dell'originale che già non era acqua di rose, il che è tutto dire; ma sto divagando, appassionati di Russia se volete possiamo continuare a parlarne nella famosa Tana del Limes, previa apertura del DIBBATTITOOOOH)
Questo è quanto.
Buona gita a tutti, in Vespa per i colli di Tatooine.
Prendo le mosse da questa cit. di Valerio per dare forma a una fan theory notturna che mi è sbocciata nel cervello con una fierezza che non ricordavo dai tempi d'oro, e che ha finito col contagiare altri utenti del thread Telegram di Star Wars, per cui mi è stato chiesto dal boss di forumizzarla.
Premessa, sono Costanza Savaia, l'autrice della voce su Walt Disney nel Compendium; non mi si vede molto da quelle parti, tipo le ragazze di PKNA, ma lurko. E a volte esco fuori. Purtroppo per voi.
Allora, la fan theory necessita di due premesse più o meno implicite, anche se non del tutto obbligatorie (scopriremo solo vivendo). La prima è che il film del Mandoverse sia in effetti un prequel di Episodio VII e che Thrawn venga debellato prima, OPPURE che sia un film incentrato su una tematica completamente diversa rispetto alla Skywalker Saga (vedi l'incipit di Valerio su Valinor). La seconda è che, banalmente, certe cose a Filoni gliele lascino fare, anziché tagliare drasticamente la superfetazione starwarsiana come sembra stia succedendo.
La mia idea è sostanzialmente che Ahsoka 2 ci stia portando verso un passaggio ultramistico della lore, e che Thrawn miri a risvegliare una potenza estremamente antica, di cui forse neanche lui si rende conto (ma le Nightsisters sì), dato che se ci sono due cose di cui Thrawn non ha mai capito niente, una è proprio la Forza (l'altra è la politica).
Ci sono vari indizi al riguardo nei nomi dei personaggi introdotti di recente, ma anche in qualche vecchia gloria.
Ezra Bridger: il profeta Esdra (Ezra in American English) fu un personaggio biblico che rieducò gli Ebrei alle loro antiche tradizioni dopo l'esilio babilonese. Anche il cognome "Bridger", al limite di "Pontifex", dà da pensare, e l'esilio, be', se non lo sa lui cosa sia un esilio...
L'Occhio di Sion: il dispositivo di trasporto iperspaziale costruito da Morgan Ellsbeth e soci prende spudoratamente il nome dalla montagna sacra che sovrasta Gerusalemme (dalla quale proviene anche il termine "sionismo").
La stessa Morgan Ellsbeth: il suo cognome è sospetto, ricorda molto il nome "Elisabeth", letteralmente "Dimora Divina", spesso latinizzato in "Baetylus" e riferito a pietre sacre (https://en.wikipedia.org/wiki/Baetylus), concetto che nella pronuncia nipponica allergica al suono /L/ era stato ripreso in tempi non sospetti da Kentaro Miura con il Beherit di "Berserk", e qualcuno nel gruppone Telegram faceva notare giustamente che il Beherit è già stato ampiamente corteggiato nelle concept art addirittura della trilogia sequel, e in seguito nei fumetti di SW.
Baylan Skoll e Shin Hati: i loro due cognomi sono la copia carbone dei nomi dei due lupi gemelli che inseguono il Sole e la Luna per divorarli, secondo la mitologia norrena. La resa grafica dei due lupi secondo la leggenda ricorda prepotentemente quella degli pseudo-lupi di Peridea cavalcati dagli stessi personaggi di Ahsoka: https://it.wikipedia.org/wiki/Sk%C7%ABll
...visto il precedente di Skoll e Hati, il mio più grande punto interrogativo riguarda due fra i personaggi più recenti: il Capitano Enoch, braccio destro di Thrawn introdotto in Ahsoka, e l'ufficiale imperiale Elia Kane, prima seguace di Moff Gideon, poi cooptata nella Nuova Repubblica, e poi di nuovo affiliata all'Impero. Enoch ed Elia, secondo la leggenda, furono rispettivamente un patriarca antidiluviano e un profeta ebreo pre-cristiano, che vissero a migliaia di anni di distanza l'uno dall'altro, ma furono assunti in cielo dal dio YHWH e resi non solo angeli, ma addirittura fratelli: il primo con il nome di Metatron, il secondo con quello di Sandalphon. Attenzione, tutta questa lore veterotestamentaria è presente anche in Cristianesimo e Islam, quindi non c'è pericolo significativo di flame nel nostro periodo storico estremamente delicato di tensione interreligiosa, in particolare fra ebraismo e islamismo (sottolineo: islamismo, non Islam, è una distinzione d'obbligo, chi vuole capire capisca).
Metatron, in particolare, è considerato a seconda di varie fonti una sorta di secondo in comando rispetto allo stesso YHWH/Dio Padre/Allah, ma sinceramente non riesco a credere che questo "Nostro Signore" sarà... Thrawn. L'iperrazionale, agnosticissimo, piantatissimo, materialistissimo Thrawn. Thrawn non capisce niente di Forza e di politica, come dicevo. La mia idea è che Enoch si rivelerà una figura importante rispetto, invece, proprio alla potenza oscura di abnorme antichità che... Thrawn? ma è mai possibile? ha intenzione di risvegliare su Dathomir.
E appunto, seriamente Thrawn che non sa niente di questa roba e non è scemo, sa di non sapere, si imbarca in un'impresa del genere dove sa già che non avrà il benché minimo controllo? Qui vado in una speculazione ancora più selvaggia, basandomi su qualche indizio sparso per il canone, ovvero che l'idea di Impero di Thrawn non sia affine a quella di Palpatine, ma più a quella di... *coff* *coff* un certo marxismo-leninismo, e soprattutto il manifesto dell'autodeterminazione dei popoli propugnato da Lenin. Questo permetterebbe di salvare capra e cavoli, consentendo a Thrawn di edificare un impero molto diverso da quello di Palpatine (e nei romanzi sull'Ascendenza, Thrawn aveva un occhio di riguardo per le minoranze etniche dell'impero Chiss) senza andare per forza a riconnettersi con l'Ascendenza stessa (Thrawn potrebbe ben morire prima), si connetterebbe bene allo stesso essere non-umano di Thrawn in un impero umano-centrico come quello di Palpatine, e non ultimo andrebbe d'accordo con l'interesse che Thrawn dimostra per la varietà delle culture e con la sua attrazione per Morgan Ellsbeth, che in un prodotto nuovo di pacca come "Tales of the Empire", sempre by Filoni, sembra convincere Thrawn proprio dopo avergli detto che il suo popolo, insieme al suo credo e alla sua cultura, è stato cancellato dalla memoria. ("Our culture, our beliefs... are fading into memory" cit. Ellsbeth) Un indizio tirato tirato: le bare contenenti i corpi delle Sorelle della Notte imbarcati sull'ormai scalcagnato Chimaera potrebbero ricordare almeno due miti sovietici, il primo è quello dei leader imbalsamati, il secondo è quello della famigerata riesumazione di Tamerlano, che secondo la leggenda portava con sé una maledizione (Stalin volle riesumarlo lo stesso; il giorno medesimo Hitler invase l'URSS dando il via all'operazione "Barbarossa"; "ironic!" cit. Grimilde). Un indizio molto meno tirato, che riguarda uno dei personaggi caldi presi in considerazione: Elia Kane. Il suo design è dichiaratamente ispirato all'estetica sovietica, per parola del concept artist Brian Matyas: "A lot of these designs are just little subtle tweaks on what we already know [...] Here we gave her [Elia] a new hat [...] injecting a bit of Soviet-era Russian design in there, as well". Ed è famoso lo statement russo anti-britannico sul significato di "impero": un conto è AVERE un impero, un conto è ESSERE un impero. Questo è un parallelismo che potrebbe funzionare benissimo sostituendo Palpatine al Regno Unito e l'Ascendenza Chiss alla sconfinata (ed etnicamente molto più diversificata, e razzisticamente molto peggio considerata, e tuttavia così iconicamente difficile da dominare) galassia russofona. Il progetto di Thrawn, se non addirittura comunista (non ci credo, dai, Dathomir comunista è qualcosa a cui non sono pronta, va be' che il colore è quello giusto...), potrebbe somigliare all'eurasismo, una sottocorrente di epoca sovietica che mirava a potenziare proprio la dottrina leninista dell'autodeterminazione dei popoli (ma sotto ferma guida russa) sostituendo l'impianto comunista con uno... teocratico!, con la predominanza delle religioni abramitiche in (sulla carta) equilibrio con le religioni minoritarie (e qui ci cascano a fagiolo le Sorelle della Notte e tutti i nomi biblici tirati in ballo).
(friendly reminder: occhio che questa idea di teocrazia ce l'ha bene in testa anche l'attuale leader russo, che però no, ahinoi, non è Thrawn, e infatti non propugna l'eurasismo ma il NEOeurasismo, che è molto più cattivo dell'originale che già non era acqua di rose, il che è tutto dire; ma sto divagando, appassionati di Russia se volete possiamo continuare a parlarne nella famosa Tana del Limes, previa apertura del DIBBATTITOOOOH)
Questo è quanto.
Buona gita a tutti, in Vespa per i colli di Tatooine.