[Maccio Capatonda] Il Migliore dei Mondi

Non solo pizzammoremandolini: il Bel Paese è conosciuto nel resto del mondo anche grazie al suo grande cinema, da sempre nel bene e nel male riflesso del suo popolo.
  • Condivido anch'io qualche perplessità. Da fan del buon Maccio, personalmente mi sarei aspettato qualcosa di meglio da parte sua, considerando anche che si tratta del suo ritorno alla regia di un lungometraggio dopo qualche anno: infatti è la prima volta che mi lascia una sensazione di amaro in bocca dopo la visione del suddetto trailer (*), anche perché questa strana miscela del suo tipico umorismo (qui abbastanza ridimensionato, IMHO) con un registro un po' più serio del solito non mi ha convinto più di tanto.

    Vedremo all'uscita del film se saprà farmi stupire in positivo come ha sempre fatto, ma viste le premesse (e anche l'assenza di alcuni suoi collaboratori storici come Herbert Ballerina e Ivo Avido) ho i miei seri dubbi a riguardo.

    (*): A proposito del trailer, per qualche strano motivo qui sul forum non mi appare l'anteprima del video da YouTube. Ho provato anche con altri browser a mia disposizione (oltre ad Edge, sono andato a verificare anche su Chrome e Firefox), ma perfino in questo modo non sono riuscito a risolvere il problema.
  • Maccio comunque nei suoi ultimi lavori ha sempre espresso il desiderio di distaccarsi dal suo vecchio stile di comicità e dei suoi clichè.....
    Ultima modifica di Don Homer il venerdì 03 novembre 2023, 11:24, modificato 1 volta in totale.
  • Il beneficio del dubbio ormai dico che se lo merita a prescindere. E' un genio e oltre un tot non scende mai di livello, e oltretutto dimostra anche di accontentarsi molto poco e di voler sempre ragionare sul rilanciarsi. Si vede che malsoffre la cosa dell'essere diventato famoso per tormentoni che erano solo la punta dell'iceberg della sua verve comica.
  • Un Maccio minore, probabilmente.

    Poi dipende molto da quello che ti aspetti da Maccio e soprattutto da un suo film. I primi due erano espressione totale del suo genio, prendevano il suo stile, il suo team e soprattutto la sua “voce” e sparavano a tutto volume. Erano indiscutibilmente roba sua, che poteva fare solo lui, con la sua poetica. E vale anche per la serie The Generi.

    Qui lui è protagonista, ma è un protagonista sradicato. Dirige lui, ma con altri. Recita e pure bene, ma del suo gruppo ho riconosciuto un tizio e a fatica. Non gliene faccio una colpa, dopo vent’anni è normale che un team si sfaldi, che si perdano pezzi, e che il fulcro di tutto, se davvero ne era motore (e Maccio lo era) continui con altro e con altri, portandosi dietro il suo valore. Andare avanti è anche questo, smontare il giocattolo, provare a fare una cernita delle costanti e delle variabili, tenere le prime e spogliarsi delle seconde. Maccio di recente sembra essersi interrogato molto, entrando in una fase crepuscolare.

    Questo è un film un po’ crepuscolare. Secondo me parte da un presupposto molto bello, c’è un’idea forte dietro e a tratti la sviluppa anche. A tratti però no. Verso la fine la trama mette il turbo e punta verso un simpatico colpo di scena, che trasforma il film in una sorta di omaggio ad una nota personalità del mondo tecnologico. Ma ci si arriva un po’ a balzelloni, con qualche salto logico e alcuni bruschi passaggi. E anche il finale è un po’ a cazzo e non sazia abbastanza. Si poteva fare meglio, ma anche molto peggio. C’è comunque intelligenza e qualità, quel che manca è quella convinzione di portare il proprio paradigma nel settore e piegare tutto alle proprie regole. Forse sono fasi, cicli, o forse è il tempo che passa e che pialla tutto quanto.

    Grandissimo Sermonti, in ogni caso.
  • Premetto di aver sempre un po' faticato ad apprezzare fino in fondo la comicità di questo personaggio. Le scenette stupidotte, i personaggi, le situazioni... Non è mai stato un attore/autore che ho seguito con interesse. Per intenderci, Italiano medio, nonostante mi avesse effettivamente incuriosito, lo spensi dopo meno di una ventina di minuti. Non riuscivo a vederlo. Apprezzai, invece, di più un progetto come The Generi perché effettivamente mi piaceva l'esplorazione dei vari linguaggi cinematografici e dei luoghi comuni che si portano inevitabilmente appresso.

    Questo per dire che, comunque, non avevo aspettative alte per questo film. Comunque sia, ne leggo la trama e c'è qualcosa che mi attira, decido di guardarlo. Ed è stata un'ottima decisione. Il film è bello. È fatto bene. Fin dall'inizio, capiamo che non è il solito Maccio-personaggio. È più "serio" ed è calato in un contesto più "normale". Pur restando molti elementi assurdi e divertenti, ma comunque composti, calati in un quadro meno caciarone e sfacciato. Li ho perciò trovati quasi tutti equilibrati e ben inseriti nella trama. La presenza di Turbopaolo (noto tiktoker) strizza l'occhio a un pubblico più giovane che, forse, di Maccio conosce poco, mentre Luca Vecchi del collettivo The Pills... beh, sono i The Pills!

    Su alcune cose si calca un po' (troppo?) la mano, specie in tutta la parte medio-finale (forse avrei gradito che andasse in un'altra direzione), ma rimane comunque positivo, il mio giudizio.

    Una nota la merita la colonna musicale: bellissima. Lasciando perdere che ascolto Myss Keta da prima che diventasse mainstream (anche se, da un paio di anni, a dire il vero, l'ho un po' persa di vista/udito), trovo che la produzione musicale elettronica un po' nostalgica un po' notturna (e ovviamente anche il tono di voce dell'interprete) renda una suggestione e una atmosfera che si addicono benissimo al tema e all'emotività della pellicola e di certi momenti in particolare. La scena in cui ci sono i protagonisti in auto con la ragazza che decide di liberare Ennio dai suoi meccanismi mentali è la testimonianza, a mio avviso, di ciò che sto scrivendo.

    Questi sono i miei due centesimi. Mi rendo conto che vanno in direzione opposta dagli altri espressi sopra, probabilmente usciti dalla tastiera di qualcuno che apprezzava di più il Maccio già conosciuto. Della classica serie "Era meglio prima".
    Vi aspetto sull'Eco del Mondo! :ciao:
  • Mi trovo d'accordo con Valerio.
    Ho visto il film e purtroppo ne sono deluso.
    Pur mettendo sul tavolo alcune riflessioni interessanti sull'abuso della tecnologia nel 2023 non mi sembra emergere tra la filmografia italiana, poggiandosi sui soliti cliché nostrani con le scene d'azione che non si capisce se parodizzano o sono da prendersi sul serio, la storia d'amore e il finale scontato.
    L'umorismo di Maccio c'è ma poco e non si amalgama bene nel film, che non sa che registro mantenere, passando dalla commedia demenziale alla fantascienza del discount. E il ritmo del film di certo non ne beneficia.
    Miss Keta non la sopporto, quindi non ho potuto gradire la colonna sonora.
    Temo che questo film faccia parte di un accordo tra Amazon e i concorrenti di LOL (vedi la roba uscita con Lillo), e che se invece fosse stato un progetto personale di Maccio come i 2 film precedenti avremmo avuto un film migliore.
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