Universo PK #1: Arrivano i mostri!
Pikappa è tornato! Anzi, no. Sono gli evroniani ad essere tornati, e ad affrontarli non trovano Pikappa ma Paperinik.
"Ma Pikappa non è Paperinik?!"
Ecco, appunto... andiamo con ordine.
Come ormai arcinoto, con il #16 di Paperinik Appgrade ha preso il via la mini-serie ideata da Tito Faraci, un progetto che, come scopriamo dall'editoriale, nasce da una richiesta della direttrice della testata Valentina De Poli, e che si basa sulla seguente riflessione: cosa sarebbe successo se ad affrontare gli evroniani e tutti i principali eventi e situazioni narrati in PKNA ci fosse stato il "solito" Paperinik e non Pikappa? Dove con questo s'intende un Paperinik che non incontra Uno diventandone alleato, con tutto quello che ne consegue in armamentario, tecnologie e amenità varie. Trattasi di quello che viene chiamato
what if: mostrare degli eventi già narrati, ma con degli elementi differenti che fanno evolvere la storia in maniera simile ma non uguale.
"Insomma, come in PK Frittole?"
Assolutamente no. Perché se lì venivano mandate all'aria le due serie precedenti, inclusa l'approccio
next gen tanto nella scrittura delle storie quanto nel rapporto con i lettori, e, cosa ben più grave, il passato e le origini del personaggio Paperinik,
Universo PK è tutta un'altra musica. Una musica la cui partitura pare essere stata studiata e ponderata all'inverosimile, tanto è ricca di elementi e dettagli che rimandano a PKNA, nel contempo presentando una storia nuova.
Svelo subito le carte: a me la storia è piaciuta, e molto. Al punto da esser arrivato a pensare che se PKNA fosse stato impostato così, cioè senza Uno, Everett e la Ducklair Tower, sarebbe stato bellissimo comunque. Perché Tito Faraci non è solo bravo a coccolare i vecchi pikers con richiami al mitico "Evroniani" e e alle atmosfere di PKNA, ma imbastisce una trama fondata e credibile, che non forza i personaggi ma anzi si basa sulle loro reazioni. Si veda ad esempio [spoiler]la strepitosa reazione di Paperone dinanzi alla minaccia aliena: indifferente finché si tratta solo di spenderci del denaro, pronto a investirci dei soldi e a battersi in prima fila quando si tratta di proteggere i suoi guadagni[/spoiler]. Oppure [spoiler]la scoperta astronomica da parte di Archimede, non solo coerente con il personaggio ma che non può che richiamare alla mente dei pikers la bellissima e commovente "Archie", storia facente parte dello Speciale Zero Barra Uno scritta dallo stesso Faraci e disegnata da Paolo Mottura, e che potrebbe costituire una sorta di parte non narrata degli avvenimenti paralleli di PKNA (possibile che Archimede possa aver fatto le medesime scoperte, ma senza poi rivelarle a Paperinik che ormai aveva Uno come alleato?)[/spoiler]. E che dire poi di [spoiler]quel "visore multidimensionale" (che fa tanto Fringe)[/spoiler] che parrebbe strizzare l'occhio anche all'esistenza di PK - Pikappa?
Raffreddino i propri circuiti coloro che erano già in pre-allarme appena appreso che "Universo PK" avrebbe contenuto una buona dose di ironia: come generalmente avviene nelle storie di Faraci (e non mi pare nessuno se ne sia mai lamentato), la comicità è presente ed è dosata con tutto il resto in un buon equilibrio generale; per dire, in "Motore/Azione" c'era uno sbilanciamento verso la comicità e mi risulta sia una delle storie pikappiche di Faraci più apprezzate. Viva le gag dunque, mai banali e sempre in linea con quello che è il personaggio Paperinik; e ce ne sono alcune anche meta-fumettistiche, come quella presente nella prima tavola che ho particolarmente apprezzato perché proprio mentre riflettevo sul fatto che [spoiler]il Paperinik che vola appeso ad una corda mo' di Tarzan sia una cifra stilistica di Faraci[/spoiler], ecco che l'autore quasi "mi legge nel pensiero" con quella battuta fatta pronunciare ad uno dei bassotti!
Venendo ai disegni, Vitale Mangiatordi fa un lavoro egregio, riuscendo a riprendere e riproporre scene e inquadrature del "Numero Zero" (e ricordiamoci che lì c'era un Alberto Lavoradori in vena di sperimentazione come non mai). Ma in generale, il suo stile ben si sposa ad una storia di Paperinik, con atmosfere di Pikappa. Piccola chicca grafica: i più attenti avranno certamente notato che le vignette in cui compaiono solo Paperino, Archimede e Paperone sono racchiuse nella gabbia tradizionale, mentre quando ci sono le scene d'azione, e in generale gli elementi pikappici del racconto, ecco che la gabbia diviene più dinamica ed elaborata. Una scelta stilistica che ben si presta alla particolarità del progetto. E che dimostra, casomai ce ne fosse ancora bisogno (vedasi "Double Duck", ma non solo), come l'impostazione delle tavole alla PKNA possa benissimo essere presentata nel formato Topolino libretto. E tutto questo non può che rasserenare, anche qui, gli animi più critici in vista di un ritorno delle avventure pikappiche ma sulle pagine del settimanale disneyano.
Infine le rubriche: leggere un editoriale di Valentina De Poli su Pikappa dopo anni quasi commuove; anche perché si ha quasi la sensazione un qualcosa messo in stand by tanto tempo fa stia pian piano riavviandosi. Stessa sensazione che si avverte nelle rubriche post-storia, in particolare quando si propongono le schede sui personaggi che riportano alla mente quel primo "Making Of" del "Numero Zero" e i "PK Files". Cosa buone e giusta l'intervista a Faraci, e molto buone le "vignette comparative". Peccato per quel parlare ancora di dimensioni parallele, variazioni sul tema e Paperopoli del futuro che rischia di creare confusione nei lettori meno ferrati (anche se capisco possa essere un modo per sintetizzare le cose). La questione, in realtà, non è recente, ed è una visione riproposta in varie salse fin dal 1996; ricordo, infatti, di aver scovato sul web dichiarazioni d'annata di alcuni autori che parlavano di "versione alternativa di Paperinik" e "Paperopoli di una dimensione parallela. Peccato che tra Giovani Marmotte, Car-Can, ritorni in cantina e citazioni barksiane, PKNA/PK2 abbiano sempre dimostrato far parte dell'universo disneyano a tutti gli effetti. Anche perché non si capisce come le due serie non possano essere considerate come un ciclo narrativo sul personaggio Paperinik, alla stregua dei tanti che ci sono stati per gli altri personaggi disneyani (a mo' di esempio, si pensi ai "Signori della Galassia" di Pezzin/De Vita o al più recente "DarkenBlot per Topolino). Insomma, a questo punto per risolvere la questione una volta per tutte servirebbe un punto di vista di ufficiale, o della redazione o di qualcuno degli autori di punta dell'epoca o di oggi. Per pura coincidenza, proprio oggi il sito Fumettologica pubblica
un'intervista a Tito Faraci, il quale ad un certo punto dichiara:
Tito Faraci ha scritto:Che cosa rende PK, PK? Risposta: le sue relazioni. Anche perché PK è Paperinink, e questo va detto. Tutto dipende quanto si vuole mischiare le due linee di continuity. Ciò che ci tengo a dire è che l’universo di PK non nega l’esistenza di Paperinik. Sembra un paradosso ma è così. È un gioco metafumettistico, che viene rivelato fin dal primo episodio.
E direi che questo dice tutto.
In definitiva, buona, buonissima la prima, adesso attendiamo la seconda e successive per capire come evolverà la storia. Ma se rimarremo su queste frequenze, ci sarà da divertirsi. Certo, il mio è un giudizio soggettivo, parziale. Il giudizio di un piker della prima ora. Un giudizio su "Universo PK" è una faccenda più soggettiva del solito, in quanto la mini-serie si propone non solo ai pikers d'annata ma anche ad un'altra fascia di lettori, quelli che di PKNA conoscono solo la fama e forse neanche quella. Non uno semplice
what if, dunque, ma anche una sorta di
starting point per chi è a digiuno di Pikappa. Il che, ricollegandoci al discorso di quanto sia stata studiata nei minimi dettagli, la dice tutta sulla bontà del progetto e sulla maestria di Faraci. Inevitabilmente, diventa dunque necessario conoscere anche le opinioni di questi "nuovi pikers" per un quadro d'insieme.
Personalmente non sono tra coloro che si lamentano degli episodi di sole 20 pagine, sarà anche per il fatto che la storia è sceneggiata talmente bene che tutto fila liscio talmente bene senza sembrare affrettato o appena accettato (ma 5/10 tavole in più le avrei comunque gradite). Piuttosto: come soli cinque episodi?! Personalmente speravo in una mini-serie un po' più lunga, magari che per un certo periodo proseguisse n parallelo con la "Fase 2" della quale si sta occupando Francesco Artibani e che costituisce il ritorno di PK. A questo punto, si potrebbero fare delle ipotesi sulle date da non addetti ai lavori, delle speculazioni più che altro. Ma si sa, agli italiani le speculazioni piacciono, e con in mano un pendolino degno del miglior Maurizio Mosca possiamo tentare qualche ragionamento.
Vedo, prevedo, stravedo....
Innanzitutto una cosa sull'editoriale: De Poli ha scritto che una notte pensando ai personaggi di PKNA le è venuta l'idea alla base di "Universo PK". Se non erro, la prima volta che Faraci accennò di essere al lavoro su un qualcosa riguardante Pikappa fu verso la fine del 2012; del dicembre dello stesso anno è la puntata di "Tizzoni d'Inferno" in cui Davide Catenacci disse che si stava lavorando ad un ritorno di Pikappa. Artibani annunciò di essere al lavoro su un progetto riguardante il ritorno di Pikappa solo qualche mese dopo. La sensazione è che l'idea iniziale sia stata quella sulla quale ha lavorato Faraci, mentre alla seconda si sia pensato in un secondo momento, magari quando è diventato più concreto il discorso relativo al passaggio di Topolino alla Panini, il che avrebbe un senso, eccome. Ma qui siamo nel mare aperto delle speculazioni.
Ragionando su qualcosa di un po' più concreto: cinque episodi significa che "Universo PK" terminerà con il numero di maggio di Paperinik Appgrade. Giusto in tempo, quindi, per la stagione estiva. E da tradizione, estate significa mare, sole, montagna e il gadget estivo di Topolino. Come è noto, da diversi anni ormai Paperinik è diventato il personaggio gadget del settimanale. Considerato che il periodo estivo porta, oltre alla calura, un aumento delle vendite di Topolino, vuoi per l'effetto gadget o per quello ferie, e che la recente fine di "Universo PK" costituirebbe un'ottimo asssist, un esordio della nuova serie di Pikappa in quel periodo sembrerebbe essere molto plausibile.
Ma ci sarebbe anche un seconda possibilità. Cinque episodi di "Universo PK" da venti pagine cadauno significa una mega-storia da 100 pagine. Aggiungeteci interviste, disegni preparatori, anticipazioni e una bella copertina cartonata e sapete cosa si ottiene? Un bel volume in stile "Buena Vista Lab". Magari da presentare in occasione di Lucca Comics 2014. Ecco allora che anche un esordio per Lucca Comics, concomitante con la pubblicazione di un volume di questo tipo, sembrerebbe essere una data plausibile (e così facendo autori e redazione avrebbero qualche mese di tempo in più per oliare il tutto).
Sarà così? Ai poster (possibilmente di Pikappa) l'ardua sentenza. E con questo mi congedo e vado ad occuparmi di calciomercato. Sia mai che riesca a vincerla una scommessa, prima o poi.