E per la gioia di Grrodon che sembra aver abbandonato ogni crociata Disneyana in favore di lodi sperticate a tutto quanto sia blu e abbia un codino a pallino, annuncio che gli ultimi due albi puffi li ho apprezzati. E ho notato pure un miglioramento dei disegni, anche se non si è tornati agli splendori dei primi albi, evidentemente quello stile mi piaceva di più.
Puffo Verde o Verde Puffo
Oh, che bella. Una storia che analizza il linguaggio dei Puffi, elemento nonsense che faceva la parte del leone già nella storia di John e Solfami in cui gli omini blu facevano la loro prima comparsa. Qui viene analizzato a fondo: all'inizio con una barzelletta-che-a-noi-non-fa-ridere ne viene ricordata l'insensatezza, per poi utilizzare in tutto il resto della storia le contraddizioni insite nella lingua puffa per fare sì che i Puffi si dividano in due fazioni, i Nordisti e i Sudisti.
Spesso gli usufruitori delle opere d'arte, trovano in esse significati che gli autori non avevano nemmeno immaginati; così è stato per me in questa storia, che ho trovato nella trama oltre al riferimento alle inflessioni dialettali, anche un accenno alla dizione, con Puffi che cercano in continuazione di correggere gli altri perchè non pronunciano le parole correttamente. A conferma di ciò, mi sono ritrovato pure una scena ambientata durante una rappresentazione teatrale, che assecondava il mio viaggio mentale; vabbè, deformazione professionale.
Comunque la divisione linguistica è solo la scintilla che darà il via ad una vera e propria Civil War dei Puffi; vabbè, non è una novità, quando c'è da analizzare la società, lo si fa quasi sempre facendo litigare i Puffi per qualcosa, vuoi per la zombieficazione che li fa diventare neri, vuoi per il ruolo di Re Puffo, vuoi per far colpo sulla Pufffetta, sembra che nel villaggio dalle casette a fungo non se ne stiamo mai troppo a lungo felici e contenti.
Qui, oltre ai dissapori scaturiti dalle inflessioni dialettali, si litiga per i differenti usi e costumi delle due zone del villaggio, e per lo sport, con una breve parentesi sul tifo.
Molto bello e d'impatto il fast-forward con il Grande Puffo che aspetta Gargamella, a inizio episodio.
La Zuppa di Puffo
Bella! Forse poteva essere un po' più corta, alla lunga qualche escamotage diventa ripetitivo, ma in linea di massima è una buona storia. Molto simpatico il personaggio di Buegrasso (che avevo completamente rimosso e appena mi è balzato davanti agli occhi mi ha fatto l'effetto della ratatouille per Anton Ego), e divertente anche la side-story di Gargamella, che vaga alla ricerca del villaggio ritrovandosi anche a navigare su una barchetta.
Tavole autoconclusive
In linea di massima, le tavole continuano a non piacermi molto, anche se ho apprezzato quella del Puffo Equilibrista e quella della festa in maschera.
E poi mi fanno tanto effetto-confusione: perchè le tavole con Puffetta non sono state inserite nel ciclo "Romeo e Puffetta"? Avrebbe avuto molto più senso, anche perchè queste 4 tavole giustificano i continui arrivi e partenze della bionda puffa.
[Peyo] I Puffi
Bella! Forse poteva essere un po' più corta, alla lunga qualche escamotage diventa ripetitivo, ma in linea di massima è una buona storia. Molto simpatico il personaggio di Buegrasso
Buegrasso che vuole mangiare Birba fa sempre ridere. La vignetta con Gargamella che cerca di riprendersi il gatto è un piccolo capolavoro di espressività…
L'ultimo dei tre albi di questa terza fase è finalmente uscito. E va detto che gli errori Planeta che sembravano diminuiti hanno ripreso a proliferare, cosa alquanto fastidiosa.
Le Puffolimpiadi (Peyo): Ecco la prima vera storia lunga inedita per chi, come me, deve la sua cultura puffosa al revival anni 90 di Storie Puffe e Mondo Puffo. Sono tre lustri ormai che attendo di leggerla e devo dire che non mi ha lasciato affatto deluso: è molto diversa dalle tipologie che già conosciamo, sia quelle delportiane satireggianti che quelle più strettamente peyose fatte di farse, gag e puffi alienati. A dire il vero prende di tutto un po', propendo sia un evento del mondo degli uomini riprodotto su scala puffosa, che una storia composta da gag, una storia corale ma anche individuale. L'attenzione infatti è focalizzata stavolta su due Puffi in particolare, Forzuto, l'organizzatore dell'evento, alla sua prima apparizione di rilievo dopo parecchie storie in cui era solo nominato o faceva la comparsa, e il Puffo Malaticcio, che non si sa bene da dove esca fuori e che non mi sembra verrà mai più ripreso. Ricordo nel cartone animato un certo Puffo Debolino, e potrebbe quindi trattarsi dello stesso personaggio se non fosse che questa edizione Planeta riprende in tutto e per tutto le nomenclature, i titoli e le traduzioni del cartone animato. C'è poi una manciata di Puffi nuovi di zecca, che vengono nominati o fanno una brevissima apparizione, come Puffo Innamorato e Puffo Pretenzioso, per non parlare poi dei cenni di continuity, molto graditi, come il riferimento alle medaglie corruttrici del Puffissimo e la presenza della Puffetta che viene nominata e salta fuori come niente fosse, suggerendo, anche grazie alla breve contenuta in appendice, che si sia stabilita definitivamente al villaggio.
Passando poi ad argomenti strettamente qualitativi va detto che i disegni sono stranissimi, ricchi nell'inchiostrazione come tutte le storie di questa terza fase stilistica, ma parecchio originali nelle espressioni e nelle posture dei Puffi, spesso e volentieri esagerate. La trama come si diceva prima oscilla tra gag e sottotrame con maestria, riuscendo a divertire parecchio e rendendo un po' più tridimensionale il personaggio di Forzuto. Banalerrimo invece il pretesto della marmellata di lamponi, già visto in praticamente TUTTE le storie che abbiano come morale la fiducia in sé stessi, ma in fin dei conti inficia la storia pochissimo.
Pasqua Puffante (Peyo): Le brevi dei Puffi contano otto tavole, per questo mi ero sempre chiesto da dove uscisse questa gradevolissima e divertente vicenda, di sole quattro paginette. Sul Papersera ne siamo infine venuti a capo, realizzando che d'altro non si tratta che della versione estesa e ridisegnata daccapo della Pufferia #84, che era stata infatti saltata nei numeri scorsi. Qui, qui e qui, potete leggere le sole tre tavole di cui era composta in precedenza la Pufferia in questione. Aggiungendo qua e là una vignetta in più si è avuto un cambio di ritmo, che ha reso la gag più rilassata, a tratti anche più divertente. Lo stile di disegno si è invece evoluto, rientrando pienamente nello stile ricco di questo periodo. Una nota riguarda il nome del Puffo Cuoco, che diventa qui Pasticcere, scelta dovuta a una discordanza tra le fonti? E così delle due Pufferie inspiegabilmente scomparse ne rimane solo una da rintracciare, cioè la #53. Chissà se la vedremo recuperare in uno dei prossimi volumi, o chissà quale saranno i motivi di questo buco...
Il Giardino dei Puffi (Peyo): La seconda breve dei Puffi, dopo Trappola per Puffi. Storiellina semplice semplice e parecchio bambinesca, che detta il tono di questo tipo di produzione. Interessante perchè viene dato un piccolo ruolo a Tontolone, perchè viene nominato il cavapuffi/puffatappi e perchè vediamo finalmente la Puffetta abitare al villaggio, cosa che nel prossimo volume, Il Puffo Bambino entrerà senza alcun dubbio nello status quo puffoso. Siamo vicini ad una biforcazione nella produzione puffosa: per ora questi cartonati pubblicano il materiale misto presente in Spirou, ma molto presto Peyo deciderà di aprire un mensile per bambini in cui far rifluire le storielle brevi, riservando ai cartonati francesi un tipo di produzione molto diverso con storie lunghe e più adulte create ad hoc. Produzione che vedremo cominciare finalmente ne Il Puffo Finanziere.
Next: Baby Puffo, più tre storielle brevi. Il volume con cui si entrerà nella quarta fase, quella più modernista, caratterizzata da un avvicinamento e una fusione, per temi e personaggi, alle atmosfere del cartone.
Ecco il mio villaggio dei Puffi. Alcune considerazioni:
-Li colleziono da quando sono cucciolo, alcuni li ho presi in prima persona, altri li ho trovati, altri ancora mi sono stati regalati
-Aborro i Puffimpossibili. Ovvero quelli anacronistici (puffi indiani, puffi talebani, puffi col computer), quelli strambi e fronzoluti che non si integrano con nulla, i doppioni di personaggi in versioni particolari (tipo quattrocchi vestito da prete, Grande Puffo trans), le serie troppo tematiche (i puffi pasquali, quelli angioletti), le mille Puffette e tutto quello che rende il villaggio poco credibile e per niente in linea con le vere storie.
-Di contro amo alla follia avere tra le mani riproduzioni di Puffi "veri", e sono molto contento di avere Grande Puffo, Contadino, Inventore, Burlone, Golosone, Pigrone, Puffissimo, Baby Puffo, Brontolone, Puffo Volante, Quattrocchi, Gargamella, Birba, Solfamì e una Puffetta abbastanza neutra.
-Lo ammetto, il mio Quattrocchi non è tale. Era un Puffo standard in posa quattrocchiesca, gliel'ho disegnati io gli occhiali perchè sennò mi sembrava assurdo.
-Quella casetta senza mura mi è stata regalata così e allora ho colto l'occasione per creare una forza lavoro di Puffi operai capeggiati da Inventore. In compenso c'è il laboratorio a fare un gran figurone...
-Da notare la divisione del villaggio per aree: c'è quella basic con tutti i personaggi regolari, la festicciola, il circo, la zona sportiva, il cantiere operaio, il campo coltivabile, la zona umani e infine il mitico ghetto dei puffimpossibili dove ho messo in disparte tutto l'esercito di Puffette e di puffacci che altrimenti avrebbe deturpato il villaggio.
-Non mi dispiacerebbe trovare da qualche parte Vanitoso, Stonato, Forzuto, Cuoco, Poeta, Johan, i Puffolini e altre personalità "utili"...
Propongo la candidatura di questo post al premio come "Post più trash, kitch e geek della storia di Internet".
Però ora, guardandoli, mi accorgo che anche qui da me un tempo dovevano essercene tanti... Ora credo che in qualche cassetto mi siano sopravvissuti solo Grande Puffo e Gargamella (sono gli unici di cui ho memorie in contesti più "recenti")...
Solfamì non sapevo nemmeno che lo avessero prodotto
Anche io avevo tanti puffi.. mia madre me ne comprava uno a settimana, il sabato solitamente, se avevo fatto il bravo.
E così arrivarono in casa Grande Puffo, Quattrocchi, Forzuto, Cuoco, Burlone...
In un paio di Natali mi arrivarono pure il Mulino (bellissimo! ma è durato integro forse fino a Capodanno perchè poi c'è passato mio fratello) e la Casa del Grande Puffo (rimasta intatta fino a quando non sparirono da casa).
Per quanto riguarda i Puffi legati a occasioni particolari ne avevo pochi.. sicuramente uno: Grande Puffo Babbo Natale (eccolo: )
E a proposito.. il Quattrocchi-prete era in realtà il Puffo Laureato... aveva pure il tocco
Ciao.
E così arrivarono in casa Grande Puffo, Quattrocchi, Forzuto, Cuoco, Burlone...
In un paio di Natali mi arrivarono pure il Mulino (bellissimo! ma è durato integro forse fino a Capodanno perchè poi c'è passato mio fratello) e la Casa del Grande Puffo (rimasta intatta fino a quando non sparirono da casa).
Per quanto riguarda i Puffi legati a occasioni particolari ne avevo pochi.. sicuramente uno: Grande Puffo Babbo Natale (eccolo: )
E a proposito.. il Quattrocchi-prete era in realtà il Puffo Laureato... aveva pure il tocco
Ciao.
Complimenti per la tua collezione soprattutto per quella puffetta a grandezza naturale. Deve essere stata prodotta in numero limitato perchè non l'avevo mai vista in giro.
Ah, la parola "messa a fuoco" non la conosci eh??
Ah, la parola "messa a fuoco" non la conosci eh??
Veramente è l'unica non a grandezza naturale, assieme a Gargamella e Solfami, ad essere pignoli.Lightning McQueen ha scritto:Complimenti per la tua collezione soprattutto per quella puffetta a grandezza naturale.
Anch'io da piccolo collezionavo i Puffi, e ce li ho ancora tutti quelli che avevo comprato... l'unico mio cruccio è proprio Quattrocchi, che era il mio Puffo preferito e non sono mai, mai, riuscito a trovare nonostante l'avessi cercato più volte...
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
Twitter | Facebook
Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
Twitter | Facebook
Ops è vero.DeborohWalker ha scritto: Veramente è l'unica non a grandezza naturale, assieme a Gargamella e Solfami, ad essere pignoli.
Sento che c'è qualcosa che turba l'armonia di questo scenario all'apparenza idilliaco.Grrodon ha scritto:Ecco il mio villaggio dei Puffi.
Le ciabatte, forse.
Ecco la mia miserrima collezione, forse in procinto di essere regalata/venduta al miglior offerente (nel caso non valga la pena me li terrò), anche per motivi di spazio :
http://img361.imageshack.us/img361/3506/hpim0857rb1.jpg
(foto troppo grande per essere visualizzata in anteprima)
New_AMZ: come vedi anch'io ho il Grande Puffo Babbo Natale.
http://img361.imageshack.us/img361/3506/hpim0857rb1.jpg
(foto troppo grande per essere visualizzata in anteprima)
New_AMZ: come vedi anch'io ho il Grande Puffo Babbo Natale.
Ecco, dopo che mi ero un po' re-innamorato dei Puffi, mi precipita tra capo e collo l'albo peggiore che abbia mai visto.
Le Puffolimpiadi l'ho trovata imbarazzante. I disegni toccano il punto più basso, con bordi a mio parere troppo spessi e con pupille evidentemente soggette a collirio. Le battute non mi hanno fatto ridere, e il tutto culmina nella gag (?) finale del cartellino rosa, che ho trovato assolutamente insulsa.
Poi vabbè, saltano fuori dal nulla Puffi con nomi assurdi come Malaticcio e Pretenzioso, che già dal nome danno l'impressione che si stia raschiando il fondo del barile.
Pasqua Puffante è una situazione comica a mio parere realizzata in modo piuttosto confusionaria, vabbè.
Il Giardino dei Puffi infine, a mio avviso, è fin troppo simile ai toni del cartone. E dato che il Grrodone ha detto che questo avvicinamento ci sarà ulteriormente nei prossimi volumi, già tremo.
Trappola di Gargamella, stratagemma risolutivo, Gargamello che afferma che riuscirà a catturare i Puffi... bof, non è ciò che mi interessa.
Di sicuro questa collana non si fa riconoscere per l'omogeneità qualitativa, mi sa che alla fine deciderò quali albi tenere e quali no.
Le Puffolimpiadi l'ho trovata imbarazzante. I disegni toccano il punto più basso, con bordi a mio parere troppo spessi e con pupille evidentemente soggette a collirio. Le battute non mi hanno fatto ridere, e il tutto culmina nella gag (?) finale del cartellino rosa, che ho trovato assolutamente insulsa.
Poi vabbè, saltano fuori dal nulla Puffi con nomi assurdi come Malaticcio e Pretenzioso, che già dal nome danno l'impressione che si stia raschiando il fondo del barile.
Pasqua Puffante è una situazione comica a mio parere realizzata in modo piuttosto confusionaria, vabbè.
Il Giardino dei Puffi infine, a mio avviso, è fin troppo simile ai toni del cartone. E dato che il Grrodone ha detto che questo avvicinamento ci sarà ulteriormente nei prossimi volumi, già tremo.
Trappola di Gargamella, stratagemma risolutivo, Gargamello che afferma che riuscirà a catturare i Puffi... bof, non è ciò che mi interessa.
Di sicuro questa collana non si fa riconoscere per l'omogeneità qualitativa, mi sa che alla fine deciderò quali albi tenere e quali no.
Ecco allora. Premettendo che me l'ha letto grrodon insieme al fratellino di 9 anni ecco cosa ne penso de le pufolimpiadi: graziosamente infantile. Oltre a mettere in risalto il puffo forzuto ed inserire i due inaspettati puffo malaticcio e addirittura il puffo pretenzioso la vicenda è a parer mio Lo stereotipo... la carta vincente di molte commediole americane. Il debole che con la forza di volontà riesce ad ottenere grandi risultati, mediante uno stratagemma che influisce positivamente sulla sua psicologia, così anche il nostro costante puffo malaticcio ha la sua "piuma magica". Pasqua puffante è una breve davvero deliziosa. Ne il giardino dei puffi è riproposta la vecchia e amata gag del rastrello, già cara a cartoni "d'alto livello" come tom e jerry et simili.
Ma infatti. Non ho detto che sia merdasecca, solo che a me non piace proprio.Icnarf ha scritto:graziosamente infantile.
Cioè, anche la Pimpa è graziosamente infantile, le sue storie hanno una morale costruttiva e blabla, ma io a 23 anni non vado a spendere 9 euro per un albo della Pimpa.
Non scherza, stava per farlo una volta; gliel'ho dovuto strappare dalle mani...Io lo farei. Perchè la Pimpa non ha morale, è delirio insensato puro