Re: [Moore & O'Neill] La Lega degli Straordinari Gentlemen
Inviato: martedì 02 giugno 2015, 15:35
È uscito da una quindicina di giorni in italiano, per BAO, l'ultimo capitolo della trilogia spin-off della Lega degli Straordinari Gentlemen, dedica a Janni Nemo.
Credo che sia il volume che ho preferito, dei tre complessivi, per quanto anche gli altri - pur con qualche remora - li avevo graditi.
Nemo - Fiume di Spettri è infatti la parabola del personaggio, prima ancora che della relativa miniserie. La Janni qui protagonista è ormai un'anziana ottantenne, circondata dai fantasmi del suo passato personificati dalle persone che l'hanno accompagnata e che ora non ci sono più e, nonostante voglia dimostrare il contrario, preda del suo stesso passato e della pesante eredità del nome Nemo.
L'ultima grande avventura della capitana del Nautilus prende il via da una sconcertante notizia: pare sia stata avvistata in Sud America la regina Ayesha, quella stessa dea che Janni aveva decapitata alla fine del volume precedente. Urge controllare lo stato delle cose, ma ovviamente non si tratta di un viaggio tranquillo.
Alan Moore si scatena e si diverte come un matto in questo universo narrativo: giganti erculei che stendono un tirannosauro con un pugno, uomini-pesce, donne robot in biancheria intima al servizio dei nazisti redivivi... tutto come sempre molto ben interpretato sotto il lato grafico da Kevin O'Neill, che attraverso le sue splash pages rende in maniera convincente e galvanizzante le scene più folli ed emozionanti scritte da Moore. Anche il modo di disegnare Janni, comunque, è lodevole: riesce a raffigurarla sì come una vecchia, con rughe e un incedere stanco, ma le dà comunque un piglio di forza e sicurezza che risulta credibile anche nel corpo di una donna anziana.
Una bella conclusione, avvincente ed emozionante, insomma, Spiace solo l'assenza dell'articolo di giornale, costante dei primi due volumi, che fornivano approfondimenti interessanti sulle vicende viste nel fumetto e che costituivano una sorta di continuità con quell'ibrido fumetto-testo scritto che caratterizzava la serie principale della Lega.
A parte questo, soddisfatto