Re: [PIXAR #14] Monsters University
Inviato: giovedì 29 agosto 2013, 17:59
Oh, bello davvero, eh!
Io non sono uno che mette all'indice gli ultimi anni della Pixar, tacciandola di declino: un certo "rallentamento" rispetto alla fabbrica di sforna-capolavori della fine dello scorso decennio l'ho sicuramente notato anch'io, ma ho sempre trovato che il modus operandi della casa di Lasseter sia sempre stato improntato all'onestà del lavoro e dello storytelling. Così, anche in film meno riusciti, trovavo comunque idee, guizzi, situazioni e personaggi che mi facevano ricordare che dietro quella pellicola c'erano sempre le persone che in passato m'avevano creato cose bellissime.
Per dire, io sono uno di quelli che continua a difendere Brave, eh... e al quale tutto sommato Cars 2 non è dispiaciuto.
L'approccio a quel sequel e a Monsters University, d'altronde, è pure lo stesso: si prendono i personaggi e li si immerge in una storia che prende una direzione del tutto diversa, in un genere narrativo diverso rispetto a quello in cui si recitava nel film originale. Ma stavolta si superano ampiamente le aspettative, un po' perché il passaggio lavoro-università è meno brusco rispetto a quello operato con Cars, un po' perché il materiale di partenza è migliore, ma soprattutto perché la sceneggiatura è solida, divertente e convincente. L'ambiente universitario è reso benissimo nelle sue caratteristiche, stereotipi e personalità che vi si possono trovare, innanzitutto: e non trovo che ci sia un problema di immedesimazione per noi italiani, dal momento che alcune cose valgono anche per noi, e le altre ci sono ormai state inculcate da vent'anni di telefilm teen
A questa costruzione perfetta e alle gag genialmente impiantate in essa, si aggiungono sicuramente Mike e Sulley, che sono più in forma che mai. La nascita della loro amicizia è raccontata con garbo e divertimento, e i passaggi attraverso i quali questa si consolida sono sensati e godibili.
La trama, infine, è molto buona: un po' potteriana, un po' strutturata a livelli da videogame, le sfide che i due amici insieme ai nuovi mostri devono affrontare e la posta in palio sono elementi forti, che fanno empatizzare il pubblico con la vicenda e non fanno mai calare l'attenzione. La sceneggiatura, pulita e senza grinze, contribuisce a raccontare in modo avvincente la storia e a portare dritti dritti alla scena madre del film, [spoiler]quella nel mondo degli umani[/spoiler], dove c'è solo da togliersi il cappello.
A mio parere, non ha neanche senso chiamarlo prequel: certo, temporalmente si pone prima di Monsters & Co, e gli ammiccamenti ad alcuni avvenimenti futuri non mancano e sono una goduria, come sempre in questi casi: ma la formula pixariana per questo tipo di film mi pare che sia quella di prendere i personaggi e fargli vivere una nuova avventura, che abbia poco da spartire con quanto avvenuto nella pellicola di partenza. Abbiamo semplicemente avuto una nuova avventura di Mike e Sulley, e mi sono divertito, commosso, emozionato e spaventato insieme a loro, come se fossi seduto al banco con loro
Non mi aspettavo così tanto
Io non sono uno che mette all'indice gli ultimi anni della Pixar, tacciandola di declino: un certo "rallentamento" rispetto alla fabbrica di sforna-capolavori della fine dello scorso decennio l'ho sicuramente notato anch'io, ma ho sempre trovato che il modus operandi della casa di Lasseter sia sempre stato improntato all'onestà del lavoro e dello storytelling. Così, anche in film meno riusciti, trovavo comunque idee, guizzi, situazioni e personaggi che mi facevano ricordare che dietro quella pellicola c'erano sempre le persone che in passato m'avevano creato cose bellissime.
Per dire, io sono uno di quelli che continua a difendere Brave, eh... e al quale tutto sommato Cars 2 non è dispiaciuto.
L'approccio a quel sequel e a Monsters University, d'altronde, è pure lo stesso: si prendono i personaggi e li si immerge in una storia che prende una direzione del tutto diversa, in un genere narrativo diverso rispetto a quello in cui si recitava nel film originale. Ma stavolta si superano ampiamente le aspettative, un po' perché il passaggio lavoro-università è meno brusco rispetto a quello operato con Cars, un po' perché il materiale di partenza è migliore, ma soprattutto perché la sceneggiatura è solida, divertente e convincente. L'ambiente universitario è reso benissimo nelle sue caratteristiche, stereotipi e personalità che vi si possono trovare, innanzitutto: e non trovo che ci sia un problema di immedesimazione per noi italiani, dal momento che alcune cose valgono anche per noi, e le altre ci sono ormai state inculcate da vent'anni di telefilm teen
A questa costruzione perfetta e alle gag genialmente impiantate in essa, si aggiungono sicuramente Mike e Sulley, che sono più in forma che mai. La nascita della loro amicizia è raccontata con garbo e divertimento, e i passaggi attraverso i quali questa si consolida sono sensati e godibili.
La trama, infine, è molto buona: un po' potteriana, un po' strutturata a livelli da videogame, le sfide che i due amici insieme ai nuovi mostri devono affrontare e la posta in palio sono elementi forti, che fanno empatizzare il pubblico con la vicenda e non fanno mai calare l'attenzione. La sceneggiatura, pulita e senza grinze, contribuisce a raccontare in modo avvincente la storia e a portare dritti dritti alla scena madre del film, [spoiler]quella nel mondo degli umani[/spoiler], dove c'è solo da togliersi il cappello.
A mio parere, non ha neanche senso chiamarlo prequel: certo, temporalmente si pone prima di Monsters & Co, e gli ammiccamenti ad alcuni avvenimenti futuri non mancano e sono una goduria, come sempre in questi casi: ma la formula pixariana per questo tipo di film mi pare che sia quella di prendere i personaggi e fargli vivere una nuova avventura, che abbia poco da spartire con quanto avvenuto nella pellicola di partenza. Abbiamo semplicemente avuto una nuova avventura di Mike e Sulley, e mi sono divertito, commosso, emozionato e spaventato insieme a loro, come se fossi seduto al banco con loro
Non mi aspettavo così tanto