Non solo il miglior film dell’anno ma il miglior film da almeno 10 anni a questa parte!
Capolavoro è riduttivo per una fiaba realizzata perfettamente, una sceneggiatura ineccepibile ed un’accuratezza tecnica impagabile. Assolutamente uno delle opere più mature della Pixar dopo Monster & Co., di sicuro un vero azzardo visto il genere difficilmente classificabile e una scommessa stravinta. Questo è un film che, per quanto mi riguarda, potrebbe essere messo tranquillamente alla pari con “Fantasia” e con gli altri grandi classici Disney con cui siamo cresciuti tutti.
E’ una fiaba per adulti come da tempo non se ne vedevano. Penso che l’animazione in 3-D abbia impoverito un po' il linguaggio del cartone animato (salvo rare eccezioni), ma WALL-E è la dimostrazione di come basti mettere un po’ di sentimento in più per sopperire a questa lacuna. In un’ora e mezzo sono riassunte le principali emozioni che governano la vita di ogni essere umano, e la cosa più sconvolgente è che a mostrarcele è un piccolo robot tritatutto.
Poi inizia e vieni rapito dai suoni, dai fondali seppiati, da un esserino minuscolo che ha un grande cuore e comunica ad ogni stridio di cingoli.
Mai una sbavatura, tutto calibrato rasentando la perfezione, senza dialoghi ma non per questo meno incantatore. Tutto è poi pieno di trovate geniali, come da migliore tradizione Disney; non solo momenti comici e divertenti (l’incontro con EVE, l’insettino, la scoperta degli oggetti [citazione indiretta dalla Sirenetta]), ma veri e propri picchi di tenerezza, riferimenti e rimandi, riflessioni non banali sul futuro, sull’ambiente, sulla perdita di contatto tra uomo e natura, sui progressi delle macchine e sulle conseguenze che esse portano. La scena di WALL-E aggrappato all’astronave che prende in mano le stelle è a dir poco meravigliosa… lo ammetto, mi sono commosso diverse volte, e la lacrimuccia è stata lì lì sul punto di sgorgare. Stessa cosa per la scena in cui EVE riassembla WALL-E per poi scoprire che la sua memoria è andata distrutta. Una voce campionata che articola una sola parola “W A L L - E”, e due occhioni a led, ansiosi di sapere che tutto è andato bene… non saprei come descriverlo, ma ha rappresentato per me la scena più ricca di emozioni. E già questo per me vale ad elevarlo una spanna sopra gli altri.
Inutile spendere anche solo una parola sulla qualità dell’animazione e degli effetti visivi. La Pixar è insuperabile. Il finale non ha deluso più di tanto le mie aspettative, pur non essendo spiazzante come quello di Ratatouille, e i titoli di coda sono sublimi (certo, se al cinema me li avessero fatti vedere nella loro interezza sarebbe stato meglio, visto che li hanno troncati quasi a metà ).
Poco importa se non avrà il successo che merita (almeno qui in Italia). Sì, perchè gli incassi non debbono affatto determinare se un film è da iscrivere di diritto nell’olimpo dei migliori o meno. Il nostro Paese, qualunque prodotto venga distribuito, non potrà mai pretendere di poter dettare parametri qualitativi in base ai biglietti venduti. Ogni anno al cinema trionfa De Sica, ed in televisione va forte la De Filippi, cosa aggiungere? Ah, sì:
Con un film simile si punta dritto dritto all'Oscar.
[PIXAR # 9] WALL•E
Per chi, come Pacuvio, avesse avuto un proiezionista bastardo, ecco online (chissà per quanto) i titoli di coda, dall'inizio alla fine!
[youtubehd]p6wgicmUAfw[/youtubehd]
e come se non bastasse ho scoperto una nuova vignette (la tredicesima) che chissà come mi era sfuggita! Ricordandovi di guardare tutte le vecchie vignettes (le trovate TUTTE su quel blog bellissimo che è Pixar Italia) ecco a voi...
WALL-E E LA WII!
[youtubehd]65DoQ4h5W9M[/youtubehd]
[youtubehd]p6wgicmUAfw[/youtubehd]
e come se non bastasse ho scoperto una nuova vignette (la tredicesima) che chissà come mi era sfuggita! Ricordandovi di guardare tutte le vecchie vignettes (le trovate TUTTE su quel blog bellissimo che è Pixar Italia) ecco a voi...
WALL-E E LA WII!
[youtubehd]65DoQ4h5W9M[/youtubehd]
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Negli ultimi 12 anni la PIXAR ci ha dimostrato quanto simili agli umani possano essere lampade da tavolo, giocattoli, automobili, pesci e topi; il vero capolavoro d'espressività lo raggiunge però con Wall-E, riuscendo a donare a un binocolo cingolato una mimica e una sensibilità mai raggiunta in un film d'animazione. L'intensità delle sue espressioni è realmente al livello di Chaplin, al quale gli autori hanno dichiarato di essersi ispirata, ed è impressionante l'espressività degli "occhi" di Wall-E; in realtà tutta la trama può quasi essere considerata una sorta di pretesto (lo so, sto esagerando) per permettere al robottino di mostrare la sua versatilità di movimento ed emozionale. Tutta la pellicola è piena di atteggiamenti e movimenti del robottino (e dei suoi simili, anche se Wall-E ovviamente spadroneggia) che meriterebbero di essere osservati con attenzione; se proprio dovessi scegliere il mio preferito, opterei per il momento in cui il robot si siede nella capsula di salvataggio agitando i cingoli, mentre attende che Eve lo raggiunga, scalpitando come un bambino.
E Wall-E ha proprio un animo infantile, che si può vedere soprattutto nel suo approcciarsi agli oggetti ignorandone il vero valore, ad esempio quando getta l'anello conservandone la custodia (e i "noo!" in sala si sono sprecati), così come un bambino può snobbare un giocattolo costoso, mettendosi magare a giocare con la carta dell'imballaggio, o lo scatolone che lo conteneva; spesso il robottino utilizza oggetti in modi differenti dalla loro funzionalità originaria, ma che a lui appaiono più immediate, così come faceva La Sirenetta (e proprio come Ariel anche lui conserva i suoi tesori umani in una "caverna").
Eve invece è un gioiellino di design, ed è "davvero" riconoscibile come femmina, con le sue eccentricità, la sua differente sensibilità e i suoi atteggiamenti. La blatta sopravvissuta sulla Terra (non so perchè, ma l'ho paragonata a Ted di Bone) è simpatica nelle sue capacità di sopravvivenza; tra gli altri comprimari robotici, il più adorabile è sicuramente M-O, mentre il gruppo di robot pazzoidi relegati in quella sorta di manicomio li ho trovati piuttosto superflui ai fini della vicenda, una versione meccanizzata dei giocattoli di Sid, ma non sfruttati a dovere.
La prima parte, come già detto da molti, è la più riuscita e oserei dire che rasenta la perfezione; dall'entrata in scena degli umani la trama invece diventa meno interessante, e si riduce quasi a un mero andare avanti e indietro per l'astronave. Gli umani mi sono parsi un po' troppo "gommosi" (non è riferito alle ovvie forme, ma quasi a una sorta di "lucidità") che me li ha fatti trovare meno credibili rispetto agli umani dei due film di Bird; molto interessante il capitano della nave (l'Anton Ego di questa pellicola ), il suo entusiastico amore per la Terra e la forza di volontà che acquista dopo il "risveglio".
Il film, proprio per la "povertà" di sceneggiatura nella seconda metà e per una regia non altrettanto brillante, lo giudico non all'altezza di Ratatouille, anche se sono film decisamente differenti; se Ratatouille è un vero e proprio meccanismo narrativo studiato alla perfezione, Wall-E è più poetico (potremmo dire che gioca tutte le sue carte quasi unicamente sul lato emotivo, come poteva fare un Bambi) e regala momenti più toccanti, come il passaggio accanto agli anelli di Saturno.
Peccato per il finale che, almeno per quanto mi riguarda, non è riuscito ad emozionarmi come invece erano riuscite a fare diverse scene della fase iniziale del film: la perdita/recupero della memoria è un qualcosa già visto un sacco di volte, e non trovo sia stato usato nel migliore dei modi, anche perchè il fatto che Wall-E riesca a ricordarsi di Eve nonostante gli sia stata inserita una RAM nuova di zecca mi ha fatto un po' storcere il naso (ok, lo so che non è romantico come concetto, ma durante la visione in quel momento nella mia testa ha prevalso la razionalità, e non mi accade spesso).
Mi ha un po' stranito anche l'inserimento di elementi in live-action: non mi riferisco a Hello, Dolly!, ma a tutti i filmati mostrati a bordo dell'astronave, che avrebbero potuto benissimo realizzare in 3D, così come lo sono gli umani del futuro, evitando così un bizzarro effetto di evoluzione della razza in cartoon.
Comunque un Signor Film d'Animazione, e va ammirato il coraggio della PIXAR di far uscire nel 2008 un blockbuster per metà privo di parlato; l'impresa era stata realizzata qualche anno prima con Appuntamento a Belleville, film più di nicchia ma che ha comunque raggiunto una buona visibilità, ed è rinfrancante il fatto che il cinema d'animazione possa ancora sperimentare strade simili, che ormai sono precluse al cinema live-action.
Apparirò come un noioso informatico, e anche vagamente OT, ma a parte che nessuno ci dice che quella fosse la RAM, in generale la perdita della RAM non pregiudica i dati (la RAM contiene [sempre nel caso generale] solo lo stato attuale del sistema).DeborohWalker ha scritto:anche perchè il fatto che Wall-E riesca a ricordarsi di Eve nonostante gli sia stata inserita una RAM nuova di zecca mi ha fatto un po' storcere il naso (ok, lo so che non è romantico come concetto, ma durante la visione in quel momento nella mia testa ha prevalso la razionalità, e non mi accade spesso).
Lorenzo Breda
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Visto che siamo entrati in tema, vorrei tirare in ballo un altro fatto razionalmente inspiegabile, all'interno della (fanta)scienza del film.
Il presidente della Buy 'n' Large (che, tra parentesi, come fisionomia e atteggiamento mi ha ricordato vagamente il presidente USA di The Dark Knight Returns) ad un certo punto spiega una delle cause per cui gli umani hanno cominciato ad assumere forme tondeggianti: è colpa della "micro-gravità".
Ma, dov'è questa "micro-gravità" sulla Axiom? Le cose sembrano avere un peso più o meno regolare, e la struttura della nave è tale da ricreare luoghi con una precisa divisione tra "alto" e "basso", come nei comuni ambienti a gravità normale (terrestre). Eppure, si potrebbe anche accettare questo fatto: facciamo finta che la Axiom abbia un qualche improbabile sistema di generazione di gravità, d'intensità inferiore a quella terrestre, che riesce a tenere gli oggetti "al suolo" pur essendo sufficiente a fare degenerare, con i secoli, la struttura fisica degli abitanti della nave.
Benissimo. E invece no. Perché la Axiom, in base a questo assunto, dovrebbe avere un suo sistema interno di generazione di gravità. Dunque, la Axiom è il sistema di riferimento gravitazionale dei suoi inquilini. E allora, come è possibile che questi inquilini sentano e subiscano un'inclinazione della Axiom quando questa esce di assetto, verso il finale? Quale altra forza esterna sta agendo su quel sistema? Cosa definisce il presunto "assetto orizzontale" della Axiom?
Il presidente della Buy 'n' Large (che, tra parentesi, come fisionomia e atteggiamento mi ha ricordato vagamente il presidente USA di The Dark Knight Returns) ad un certo punto spiega una delle cause per cui gli umani hanno cominciato ad assumere forme tondeggianti: è colpa della "micro-gravità".
Ma, dov'è questa "micro-gravità" sulla Axiom? Le cose sembrano avere un peso più o meno regolare, e la struttura della nave è tale da ricreare luoghi con una precisa divisione tra "alto" e "basso", come nei comuni ambienti a gravità normale (terrestre). Eppure, si potrebbe anche accettare questo fatto: facciamo finta che la Axiom abbia un qualche improbabile sistema di generazione di gravità, d'intensità inferiore a quella terrestre, che riesce a tenere gli oggetti "al suolo" pur essendo sufficiente a fare degenerare, con i secoli, la struttura fisica degli abitanti della nave.
Benissimo. E invece no. Perché la Axiom, in base a questo assunto, dovrebbe avere un suo sistema interno di generazione di gravità. Dunque, la Axiom è il sistema di riferimento gravitazionale dei suoi inquilini. E allora, come è possibile che questi inquilini sentano e subiscano un'inclinazione della Axiom quando questa esce di assetto, verso il finale? Quale altra forza esterna sta agendo su quel sistema? Cosa definisce il presunto "assetto orizzontale" della Axiom?
sarebbe bello se queste domande fossero la base di un qualcosa tipo un sequel (o di un expanded universe...), ma temo proprio che non lo siano. Sono solo debolezze che hanno deciso di non considerare... o meglio, hanno inspiegabilmente deciso che una storia debole non va corretta ma la si può anche tenere così, tanto... [debolezze del genere di solito vengono eliminate in anni di brainstorming dello staff che scrive la storia, e questo era il loro punto di forza... finora, ahimé... speriamo solo "per ora", e non "d'ora in poi"...]
cmq, per "micro-gravità" credo che non intendesse niente di esoterico/nerd... semplicemente anche se c'è gravità artificiale,sono sempre nello spazio, quindi la gravità è comunque "micro". Fine.
cmq, per "micro-gravità" credo che non intendesse niente di esoterico/nerd... semplicemente anche se c'è gravità artificiale,sono sempre nello spazio, quindi la gravità è comunque "micro". Fine.
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Bè, la storia della micro-gravità potrebbe essere una panzana raccontata per non far realizzare agli umani che la colpa è loro che sono diventati dei nullafacenti; nel tal caso magari avrebbe fatto qualcosa per rimediare al problema, mentre invece così lo accettano come un dato di fatto di fronte al quale non possono far nulla...
Mentre per l'inclinamento della Axiom, in effetti è difficile credere che abbia sempre viaggiato orizzontalmente, ma quella scena in cui l'astronave si inclina potrebbe essere una conseguenza dello spegnimento di HAL, che magari ha fatto perdere alcune funzioni attive fino a quel momento.
Insomma, l'autopilota comprende una sorta di auto-bilanciamento, il pilota manuale no.
Mentre per l'inclinamento della Axiom, in effetti è difficile credere che abbia sempre viaggiato orizzontalmente, ma quella scena in cui l'astronave si inclina potrebbe essere una conseguenza dello spegnimento di HAL, che magari ha fatto perdere alcune funzioni attive fino a quel momento.
Insomma, l'autopilota comprende una sorta di auto-bilanciamento, il pilota manuale no.
Ma il problema a cui mi riferivo io era un altro. Nello spazio aperto non esiste alto o basso, poiché non ci sono fonti di forte attrazione gravitazionale che "creino" per un astronauta tale sensazione. Per noi, sulla Terra, "basso" è la direzione verso cui ci sentiamo tirare dall'attrazione gravitazionale del pianeta.Mentre per l'inclinamento della Axiom, in effetti è difficile credere che abbia sempre viaggiato orizzontalmente, ma quella scena in cui l'astronave si inclina potrebbe essere una conseguenza dello spegnimento di HAL, che magari ha fatto perdere alcune funzioni attive fino a quel momento.
Insomma, l'autopilota comprende una sorta di auto-bilanciamento, il pilota manuale no.
Nelle astronavi di fantascienza, come la Axiom, si immagina tuttavia che esistano dei dispositivi simulano la gravità all'interno dello scafo, a beneficio dei viaggiatori. Allora, nella Axiom "basso" è la direzione verso cui un programmatore ha deciso che agisca la forza gravitazionale. Si tratta della direzione perpendicolare ai pavimenti dei vari ambienti, logicamente.
Questo cosa vuol dire? Che qualunque posizione assuma la Axiom rispetto ad un qualsiasi punto di riferimento esterno, la direzione della gravità per gli ospiti della nave, rispetto alla nave stessa, non potrà mai cambiare! Inclinata, dritta o alla rovescia (rispetto ad un arbitrario riferimento esterno, ripeto), nessuno all'interno della Axiom dovrebbe accorgersi di nulla.
Per far "scivolare" le persone di lato, in seguito ad un'"inclinazione", è necessario che la Axiom subisca un'attrazione gravitazionale da parte di un sistema di riferimento esterno. Ma fuori della Axiom non c'è nulla del genere! O sì? In tal caso la Axiom avrebbe dovuto orbitare attorno a questo fantomatico "sistema di riferimento", per non precipitarci sopra.
Ora è doveroso che io scenda giù a giocare
infatti è quella l'incoerenza...
ma cmq se è per quello non ha senso nemmeno che, girando Auto, la Axiom viri in qualche modo. Auto gira per tutto il film e alla Axiom non succede mai niente...
ma cmq se è per quello non ha senso nemmeno che, girando Auto, la Axiom viri in qualche modo. Auto gira per tutto il film e alla Axiom non succede mai niente...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Premetto che parlare di "sistemi di riferimento" è completamente improprio (i sistemi di riferimento sono entità puramente matematiche che non attraggono né respingono nulla).
Le ipotesi che si possono fare sono diverse, e mi sembrano tutte valide se si assume di poter generare un campo gravitazionale, cosa al momento non possibile (altrimenti non costruivano LHC). Ne elenco alcune:
Le ipotesi che si possono fare sono diverse, e mi sembrano tutte valide se si assume di poter generare un campo gravitazionale, cosa al momento non possibile (altrimenti non costruivano LHC). Ne elenco alcune:
- Il cambio di assetto potrebbe essere "virtuale" (il computer cambia direzione al campo, ma non si inclina un bel nulla).
- L'astronave simula la gravità solo quando necessario, mantenendo invece una velocità tangente alle linee di campo di eventuali campi "veri" (una stella vicina, ad esempio). In questo caso, al momento c'era effettivamente una stella vicina, e l'astronave si è inclinata rispetto ad essa.
- Variazioni sul tema della precedente, che è poi come io costruirei una cosa del genere: la microgravità potrebbe essere utilizzata per generare gravità quando assente e per regolarne intensità e direzione quando presente.
- Ipotesi molto banale è anche quella delle forze apparenti, e qui entrano in gioco i sistemi di riferimento per davvero. Se la Axiom gira intorno ad uno dei suoi lati (in un sistema di riferimento che viaggia come la velocità iniziale della nave) i suoi passeggeri, che vedono la Axiom ferma nel loro sistema di riferimento, subiscono una spinta, paragonabile generalmente ad un campo gravitazionale, verso il lato opposto. Ora, dubito di essere stato chiaro, ma è un po' quello che succede quando in macchina cambiate direzione mentre viaggiate con velocità apprezzabile.
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Speravo in una risposta come questa
Quoto tutto ciò detto sopra, con il terrore della mia prof di fisica, ma volevo far notare anche che è proprio il pilota automatico a far inclinare la nave, quindi l'ipotesi dell'auto-bilanciamento è da scartare...DeborohWalker ha scritto:Insomma, l'autopilota comprende una sorta di auto-bilanciamento, il pilota manuale no.
E comunque, nella teoria della gravità generata dalla Axiom, c'è il problema che se il centro di gravità si trovasse al centro della nave, i ponti interni della nave dovrebbero essere circolari e girare intorno ad esso, perchè altrimenti i passeggeri che si trovano al di sotto di esso si troverebbero, praticamente, sul soffitto, e dovrebbero fare una capriola quando passano al di sopra del centro di gravità...
Mentre, anche se la massa generatrice della gravità fosse nel punto più basso bella nave, si troverebbe comunque così vicino ai corpi attratti che anche al variare anche di una piccola altezza si risentirebbe del variare della gravità...
"2 cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana... Ma della prima non sono sicuro..." A.Einstein
Vabbè, diciamo che il pilota automatico stava delirando, e ha "spostato" il baricentro della nave, facendo sì che tutti gli umani venissero attratti verso quel punto, invece che verso il basso.
Certo che noi nerd non sappiamo proprio goderci i film, eh.
Certo che noi nerd non sappiamo proprio goderci i film, eh.
No, dai, per favore.gil grissom ha scritto:E comunque, nella teoria della gravità generata dalla Axiom, c'è il problema che se il centro di gravità si trovasse al centro della nave, i ponti interni della nave dovrebbero essere circolari e girare intorno ad esso, perchè altrimenti i passeggeri che si trovano al di sotto di esso si troverebbero, praticamente, sul soffitto, e dovrebbero fare una capriola quando passano al di sopra del centro di gravità...
La gravità, lo sappiamo tutti dalla scuola, è (tra le altre cose) una forza centrale, ovvero una forza diretta verso un unico punto, lungo i raggi di una sfera centrata in quel punto.
Ma questo lo sappiamo dalla scuola. Nella vita di tutti i giorni, è un campo di forze perpendicolare al terreno, che supponiamo piatto.
Un serio sistema di simulazione della gravità dovrebbe simulare ciò che è percepibile, ovvero il campo di forze perpendicolari al terreno lungo tutta la nave, e non la forza centrale.
O, se volete, deve simulare una forza centrale diretta verso un centro abbastanza "sotto" il fondo della nave da poter immaginare la nave come approssimazione della superficie sferica centrata in quel punto e con raggio la distanza tra la nave e il punto. Che è la stessa cosa, detta in un modo fisicamente più corretto.
In fondo, un campo di forze parallele è anche un campo di forze centrali con centro a distanza infinita.
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quello che dico anch'ioLBreda ha scritto:In fondo, un campo di forze parallele è anche un campo di forze centrali con centro a distanza infinita.
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
E perchè in tutto questo tempo non ce l'ha detto e si è confessato con te?
Paura, timore, inadeguatezza visto che la recensione l'abbiamo già fatta noi e lui non è un recensore folle. Chi lo sa. Sta di fatto che ho paura, vista la piega che prendono i suoi giudizi col passare del tempo. E visto anche che mesi fa ne parlava benissimo, "giusto un paio di cosette, ma ne parliamo a tempo debito", e poco fa l'ho sentito dire cose tipo "la pixar ha ceduto, sono deluso etc". Non è che fra un anno ne parlerà come del cheapquel dei Robinson?
A me fa ridere pensando all'accanimento con cui ha seguito ogni singola fase della produzione, dalla comparsa online del riflesso di uno storyboard del film proiettato sulla vetrata degli studi PIXAR, fino alle sorpresine di McDonald dedicate a Wall-E...
Ma Elik, non ti è piaciuto proprio per nulla?
La cosa divertente è che adesso gli piacerà Bolt, ne sono certo
Ma Elik, non ti è piaciuto proprio per nulla?
La cosa divertente è che adesso gli piacerà Bolt, ne sono certo