[François Truffaut] I 400 Colpi
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Un film di François Truffaut. Con Jean-Pierre Léaud, Claire Maurier, Albert Rémy, Jeanne Moreau, Guy Decomble, Georges Flamant, Patrick Auffay, Daniel Couturier, François Nocher, Richard Kanayan, Renaud Fontanarosa, Michel Girard, Henry Moati, Bernard Abbou, Jean-François Bergouignan, Michel Lesignor. Genere Psicologico, b/n 93 minuti. - Produzione Francia 1959.
Considerato uno dei capolavori dell’opera di Truffaut, “I quattrocento colpi” è il crudo resoconto di un’adolescenza tormentata attraverso lo sguardo di un ragazzo qualunque, prigioniero di una realtà rigida e soffocante, incompreso (o trascurato) da genitori schiavi delle proprie ipocrisie (il patrigno finge di ignorare le infedeltà della moglie), e costretto a vivere in un mondo di adulti che appare contrassegnato da un’atmosfera di disamore e di incomunicabilità.
E non a caso le uniche possibilità di evasione per Antoine sono costituite dalla letteratura (emblematico l’altarino eretto in onore di Balzac) e dal cinema, vale a dire dalle due massime forme di espressione della fantasia. Bellissima la sequenza del dialogo di Antoine con la psicologa, priva di controcampo, quasi a voler sottolineare l’ineluttabile condizione di solitudine del protagonista
Indimenticabile il finale del film, con la fuga di Antoine dal riformatorio che si interrompe sulla riva del mare e nel suo sguardo traboccante d’angoscia, in una delle scene più struggenti nella storia del cinema. Il titolo della pellicola deriva un comune modo di dire francese, che significa “fare il diavolo a quattro”.
Vabbè, nel rispondere qui probabilmente sarei "di parte" perché, tra i tantissimi film che adoro, quelli rappresentativi della nouvelle vague occupano uno spazietto discreto. I film di Truffaut su Antoine Doinel, poi, affrontano con una certa grazia e leggerezza degli argomenti che ho visto, in altri film, trattati in maniera quasi esasperatamente nobilitata, artificiosa, per nulla onesta o naturale. Questa è una delle cose che mi fanno apprezzare le sue pellicole.
Ah, se non l'hai già visto, ti consiglio un corto incluso in "L'amore a vent'anni", che si chiama "Antoine e Colette".
Ah, se non l'hai già visto, ti consiglio un corto incluso in "L'amore a vent'anni", che si chiama "Antoine e Colette".
si bellissimo! Come anche il successivo "Baci Rubati". Invence gli ultimi due del ciclo non mi hanno convinto tantissimo, però sono film piacevoli indubbiamente.Elaine Marley ha scritto: Ah, se non l'hai già visto, ti consiglio un corto incluso in "L'amore a vent'anni", che si chiama "Antoine e Colette".