[Leo Ortolani] Rat-Man

Da Lupo Alberto ad Asterix passando per Rat-Man e i Puffi con tappa nell'euromanga di derivazione barbucciana, nato in Italia e trapiantato in Francia.
  • Rat-Man # 58
    Rat-Man contro Rat-Man
    : se Un nuovo inizio non aveva raccontato un granchè, in quanto numero introduttivo di questa nuova quadrilogia, nemmeno Rat-Man contro Rat-Man risulta eclatante . Certo, è bello poter vedere il primo incontro tra Cinzia e il Ratto ma rimangono ancora troppi punti bui su questo e su altri avvenimenti della storia (come ad esempio la comparsa de Il Rat-Man, la minacciosa antitesi del nostro eroe) e si ha la sensazione di non essere ancora entrati nel vivo della storia. Un numero non molto incisivo, ma sicuramente non brutto: il fatto è che Ortolani ha talmente viziato i suoi lettori che una storia appena un po’ sottotono lascia leggermente insoddisfatto il lettore se paragonata ad altri capolavori ortolaniani, ma che rimane un’ottima storia se presa a sé stante. Buone comunque le gag, spinte ma non volgari od offensive e sempre piacevoli. Non ci resta che attendere i prossimi due numeri per poter vedere dove Leo andrà a parare e per poter apprezzare appieno questa nuova quadrilogia.
  • Fin dalla copertina (e dal titolo) era legittimo aspettarsi da questo numero uno svisceramento del rapporto tra il nostro Ratty e IL Rat-Man, il bestione comparso nell'ultima pagina dell'ultimo episodio, con fattezze che ricalcano lo stile di Kirby e Frank Miller.
    E come al solito, Leo ci spiazza con tutt'altro.
    O meglio il rapporto tra i due viene analizzato, ma è meno di un quinto di questa storia, lasciando le restanti pagine di fumetto all'inserimento di nuove sottotrame e nuovi elementi nella saga: primo tra tutti l'inizio del rapporto tra Rat-Man e Cinzia, ma anche la Città senza Nome che sceglie i suoi supereroi, le indagini della polizia,e il proseguimento della vicenda di Arcibaldo che fa supporre un suo legame con la Prima Squadra Segreta. Butto lì una bizzarra idea che mi è balenata in mente istintivamente: e se Arcibaldo fosse uno dei membri della Squadra, miracolosamente sopravvisuto, che ha deciso di cambiare vita?
    Ah, la telefonata alla polizia sul gatto, non potrebbe essere un riferimento ad un terribile felino che crea scompiglio per la città, che magari sarà affrontato nei prossimi due episodi, e origini dell'odio dei gatti da parte di Rat-Man?
    MOLTO buone le gag; non le sto ad elencare perchè sono davvero di ottimo livello, e ognuno di noi può leggerle tranquillamente, ma non riscontravo un livello "comico" così alto da molto tempo. Quindi insisto nella mia idea che più la storia è bella, e più anche le gag ne sono avvantaggiate.
    Battute scomode a go-go: riferimenti sessuali espliciti, pennarelloni, cancro, e neonati gettati nella spazzatura. Come al solito, divertenti e a mio parere mai di cattivo gusto.
    Qualche dubbio:
    - perchè IL Rat-Man si comporta così nei confronti di Ratty? perchè questo attegiamento protettivo? Perchè gli obbedisce, dato che neanche Ratty lo sa? perchè questa ossessione nei suoi confronti quando Ratty non effettua la sua ronda notturna? Da cosa è nato tutto ciò? E' bastato guardarlo in faccia e dargli dell'imbecille per affezionarsi a lui? Mah.
    - ma il costume da "Sorro" indossato da Cinzia, è solo una fantasia erotica di uno dei suoi clienti, oppure è anche un supereroe della città, dato che Rat-Man racconta che Sorro è un supereroe ben conosciuto? Propendo per la seconda ipotesi, anche per via dell'immagine nelle preview...
    - ma in copertina che c'entra Piccettino?
    - ma come cavolo faccio a conquistare anch'io una Giangiacoma?

    Vabbè, gran bel numero, la quadrilogia ora è avviata sulla buona strada, abbiamo avuto ben 46 (!) pagine di fumetto, Clan e Burba fanno il loro dovere, esiste il capellino con le orecchie che voglio al più presto, e Cavampollini stanno allargandosi a macchia d'olio con ben 6 pagine del RMC tra le loro grinfie.

    Next: Catastrofe! (ma ormai ho imparato a non fidarmi dei titoli di Leo, sono fuorvianti... buggeratore di fan!)
  • DeborohWalker ha scritto: e se Arcibaldo fosse uno dei membri della Squadra, miracolosamente sopravvisuto, che ha deciso di cambiare vita?
    Dubito fortemente. In questo modo si sarebbero "salvati" in tre col Lupo e il Pipistrello. Molto più probabilmente era il maggiordomo del Pipistrello.
    Ah, la telefonata alla polizia sul gatto, non potrebbe essere un riferimento ad un terribile felino che crea scompiglio per la città, che magari sarà affrontato nei prossimi due episodi, e origini dell'odio dei gatti da parte di Rat-Man?
    Impossibile, li odia già. Nell'Esalogia e nella Quadrilogia del Supereroe ci sono battute sui gatti.
    - perchè IL Rat-Man si comporta così nei confronti di Ratty? perchè questo attegiamento protettivo? Perchè gli obbedisce, dato che neanche Ratty lo sa? perchè questa ossessione nei suoi confronti quando Ratty non effettua la sua ronda notturna? Da cosa è nato tutto ciò? E' bastato guardarlo in faccia e dargli dell'imbecille per affezionarsi a lui? Mah.
    Dubito che il rapporto sia incominciato lì, è qualcosa che c'è da tempo.
    - ma il costume da "Sorro" indossato da Cinzia, è solo una fantasia erotica di uno dei suoi clienti, oppure è anche un supereroe della città, dato che Rat-Man racconta che Sorro è un supereroe ben conosciuto? Propendo per la seconda ipotesi, anche per via dell'immagine nelle preview...
    Naa, è una battuta.
    - ma in copertina che c'entra Piccettino?
    Niente, deve essere il corrispettivo della copertina precedente, perchè entrambi i Rat-Man sono il Rat-Man.
  • Grrodon ha scritto: Molto più probabilmente era il maggiordomo del Pipistrello
    Mh, ma il quadro è presente nella stanza del "fu" ex-padrone di Arcibaldo...
    A lui che gliee frega di avere un quadro della Prima Squadra Segreta?
    Mah...
    Grrodon ha scritto:Dubito che il rapporto sia incominciato lì, è qualcosa che c'è da tempo.
    che te lo fa supporre?
  • DeborohWalker ha scritto: Mh, ma il quadro è presente nella stanza del "fu" ex-padrone di Arcibaldo...
    A lui che gliee frega di avere un quadro della Prima Squadra Segreta?
    Mah...
    Ah bè, casomai il membro sopravvissuto allora è il padrone, non certo Arcibaldo.
    che te lo fa supporre?
    Ho semplicemente letto il numero. Rat-Man dice che è lì da tempo, gli aveva anche trovato le chiavi di casa, lo tormenta da tempo, nel numero scorso lo aspetta etc etc.
  • Grrodon ha scritto: Ah bè, casomai il membro sopravvissuto allora è il padrone, non certo Arcibaldo.

    Sì, l'avevo supposto, ma mi pare TROPPO vecchio... mah.
    Ho semplicemente letto il numero. Rat-Man dice che è lì da tempo, gli aveva anche trovato le chiavi di casa, lo tormenta da tempo, nel numero scorso lo aspetta etc etc
    .

    Sì, ma bisogna vedere quanto tempo. E perchè non ci è stato narrato subito?
    Leo vuole fare un flashback nel flashack spiegando il primo incontro di questo Rat-Man e il nostro Ratty?
    mah.
  • 1 Marzo 2007
    Il Signore dei Ratti
    Immagine

    da http://www.paninicomics.it/News.jsp?Act ... a&Id=13242
    "Il mondo sta cambiando... lo si sente nell’aria... lo si sente nell’acqua. Lo si avverte nel naso, nella gola e anche un po’ nella cistifellea (o colecisti, che dir si voglia).
    E molto vi è da raccontare, come continua a insistere questo essere col muso e le orecchie da topo, strano, petulante e oltremodo fastidioso.
    Il suo nome è Bolo, e ancora non si è ripreso da quella volta che fu ingoiato da drago Fafnir, le cui fauci ne fecero un sol boccone. Tale fu l’orrore che Bolo ne uscì vivo a stento. Due giorni dopo. Non dalle fauci.”
    Che ci crediate o no è solo l’inizio di una storia a fumetti talmente strana che Leo Ortolani le ha dovuto dare un titolo ancora più strano: “Il Signore dei Ratti”, l’ha chiamata. Che non si sa bene che cosa vuol dire... a voi ricorda niente?
    Comunque, sarà meglio che ci crediate, perché ci leggerete questo e altro, e sarete in ottima compagnia. Ottima e abbondante, perché “Il Signore dei Ratti” è già stato pubblicato un po’ di tempo fa e i suoi lettori sono stati ma tanti ma tanti che la storia a fumetti è finita subito ed è un bel po’ che non la si trova neanche a pagarla.
    Mentre stavolta basterà pagare il prezzo di copertina per portarsi a casa la ristampa che, tra l’altro, c’ha un totale di roba in più. Tipo schizzi, studi, disegnini di Leo, articoli, insomma tanti di quegli extra che se mai un giorno ci venisse voglia di fare il DVD non ce ne sarà bisogno, perché ci sarà già questo.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Rat-Man # 58
    Rat-Man contro Rat-Man!


    Secondo episodio della quadrilogia ratmaniana. Titolo e copertina (bellissima!), nonchè il finale dello scorso episodio, fanno presupporre che il numero sarà incentrato sul rapporto tra Ratty e IL Rat-Man. Invece così non è, visto che un altro importante aspetto del mondo di Rat-Man viene affrontato: Cinzia. Il lettore assiste al primo incontro tra Ratty e il trans, il tutto condito ovviamente da spledide gag ortolaniane. Gag che però non scadono mai nel cattivo gusto, come da stile ortolaniano del resto.
    La storia non avanza in questo numero, ma non è un problema, visto ci sono altri due capitoli in arrivo. Piuttosto rimane ancora misterioso il rapporto tra Rat-Man e IL Rat-Man, del quale non si capisce perchè agisca in difesa e agli ordini del nostro. Spero che questo rapporto venga approfondito nelle prossime 2 storie.
    Un'ultima cosa sulle bellissime copertine di questo e del numero scorso: questo loro avere degli elementi in comune mi hanno ricordato le copertine della Trilogia di Xadhhom e della Quadrilogy di Pk2. Non sarà un elemento però di tutta la quadrilogia del Ratto, visto che l'anteprima del prossimo numero si mostra completamente diversa. In compenso, il protagonista è ancora IL Rat.Man.
  • Grrodon ha scritto:
    - perchè IL Rat-Man si comporta così nei confronti di Ratty? perchè questo attegiamento protettivo? Perchè gli obbedisce, dato che neanche Ratty lo sa? perchè questa ossessione nei suoi confronti quando Ratty non effettua la sua ronda notturna? Da cosa è nato tutto ciò? E' bastato guardarlo in faccia e dargli dell'imbecille per affezionarsi a lui? Mah.
    Dubito che il rapporto sia incominciato lì, è qualcosa che c'è da tempo.
    Anche io ho avuto l'impressione, dalla storia precedente in erità, che i due già si conoscessero.
    Grrodon ha scritto:
    - ma il costume da "Sorro" indossato da Cinzia, è solo una fantasia erotica di uno dei suoi clienti, oppure è anche un supereroe della città, dato che Rat-Man racconta che Sorro è un supereroe ben conosciuto? Propendo per la seconda ipotesi, anche per via dell'immagine nelle preview...
    Naa, è una battuta.
    Bof, anche a me è sembrata una battuta. Certo che conoscendo Ortolani, magari salta fuori il vero Sorro in qualche gag futura :P
  • Immagine
    Numero evento per il decennale della pubblicazione di Rat-Man alla Panini.

    Catastrofe! l'ho trovato un episodio molto divertente. Una puntata piena di battute che mi hanno fatto ridere, una sequenza di pagine una più spassosa dell'altra. Ripetizioni, meccanismi comici già noti ai lettori di vecchia data ma sempre ben utilizzati, qualche battuta al vetriolo nelle scene con Cinzia, e una fantastica frecciatina al destino che ha avuto la serie animata.
    Dal punto di vista della storia accade ben poco, se escludiamo l'eredità ottenuta da Ratman esplicitamente, e l'incontro col Rat-Man (che cresce sempre di più, ma sarà dovere del prossimo numero rivelarci la natura di questo essere). L'apparizione del Maestro nella Caverna della Disperazione mi è sembrata funzionale ad una serie di gag, più che altro, a meno che in futuro non ci venga rivleato che il Maestro può apparire tuttora a Rat-Man, nel presente.
    Interessante invece la scoperta che Joseph Klavius fosse l'uomo che ha creato i supereroi... ma in che modo? E' stato un disegnaotre di fumetti? (dato che subito dopo compaiono i fumetti di Sorro letti da Ratty). Oppure ha contribuito a creare il siero del supereroe, dato che nella sua stanza c'era un quadro della Squadra Segreta?
    Boh, anche questo sicuramente ci verrà spiegato nel prossimo numero, assieme al motivo per cui Arciblado andrà da Rat-Man, e vista la natura del precedente padrone, non credo sarà casuale...

    Graditi gli articoli per il decennale, sia quello di Leo, ma anche quelli di tutti i collaboratori, che ci raccontano in prima persona come Rat-man è potuto arrivare alla Panini.
    Subito dopo, le vignette di Leo comparse su Wiz e l'Uomo Ragno... "purtroppo" le consocevo già, avendole conservate dalla loro prima pubblicazione, ma averle raccolte nei RMC è cosa gradita, dato che sono strepitose. E nel prossimo numero, immagino ci sarà la seconda infornata di vignette, dato che ne sono state pubblicate circa la metà...
    L'articolo finale sul sito è un altro omaggio decennale, per i quale devo anche ringraziare il buon Clausi! Fa piacere rivedersi sul proprio fumetto preferito...
    ...però la prossima volta magari avverti, così lo leggo da seduto.
    ...e in un posto senza altre persone attorno. ^^





    Ah, già che ci sono vi parlo anche della nuova edizione del Signore dei Ratti.
    L'ho presa, oltre ad un titolo scintillante in copertina, e a un paio di articoli sul Signore degli Anelli (uno sui libri, l'altro sulla saga cinematografica), la vera perla di questa nuova edizione sono ben 10 pagine di scene tagliate! Assolutamente spassose, ripristinate a fine del volume, e alla quale non si può non ridere come dei matti.
  • Rat-Man # 59
    Catastrofe!: ci eravamo lasciati con un Ratto sorpreso dall’attività dell’appena conosciuta Cinzia e sarebbe lecito pensare che in questo numero il nostro non-eroe si renda conto della vera natura di questa. E invece no, anzi scopriamo anche che i due si frequentano e che Rat-Man considera il transessuale platinato della quinta strada come la sua fidanzata. Un rapporto che si preannuncia più profondo di quanto lascino presagire le gustose gag di cui è farcito E in questo numero vengono portare avanti altre sottotrame, ben amalgamate fra di loro: la gag di Sorro, evidente parodia di Superman, la morte di Joseph Klavius, creatore dei supereroi (?), la vita privata di Rat-Man, le vicende di Brakko, Krik e soci e, ultima ma non ultima, la storia de Il Rat-Man. E si viene a scoprire che le due identità, i due lati della stessa medaglia si conoscevano già da tempo; in principio Il Rat-Man si manifestava come una mera copia dell’originale, per poi irrobustirsi, ingigantirsi e, soprattutto, incattivirsi. Che entrambe le personalità siano una la proiezione dell’altro? Che Il Rat-Man rappresenti non solo la vocazione superoistica, ma anche la violenza repressa da un Rat-Man desideroso di farsi conoscere, ma ignorato dalla popolazione della Città Senza Nome?
    Infatti, in questo numero vediamo un Ratto apatico, afflitto da misteriose paralisi, come se eliminando il suo altro aspetto avesse cancellato la parte di sé che lo spinge ad aiutare la popolazione e a proteggere la città, sulla falsariga di Dorian Gray e del suo ritratto.
    Ma Il Rat-Man non è scomparso, anzi si preannuncia il suo ritorno. E non vedo l’ora.
    Ottime le gag, ce ne sono alcune anche un po’ spinte ma che non scadono mai nel volgare. Da segnalare l’ironia caustica quando Cinzia parla di un cartone animato sospeso dopo tre settimane di programmazione…

    Per il resto buon numero; mancano le consuete strisce a causa della lunghezza della storia e per gli articoli dedicati ai 10 anni di Rat-Man. Interessanti e belle le vignette “ai confini della Marvel”. Bella la copertina citazionistica, ottimi i colori pastellosi ma stona un po’ troppo con le due copertine recedenti. AH, citato di striscio Deboroh. Complimenti.

    Next: Venga il mio Regno!
  • Rat-Man #59: Catastrofe!

    L'evoluzione stilistica del Leo molti la riassumono con "più storia, meno battute", il che è oltremodo falso. A dire il vero a me sembra che il numero delle battute sia rimasto invariato, e che paradossalmente ci sia meno storia. Non nel senso che manchi di trama, ma che proprio succedano poche cose, la narrazione sia più diluita, più concettuale che d'azione. Ai tempi della Trilogia del Ritorno succedevano mille cose, con un ritmo frenetico, e c'era unitarietà d'azione e di tempo. Gli avvenimenti venivano narrati nel giusto ordine di accadimento. L'evoluzione intimista di Leo Ortolani ha portato a un impronta più "mentale", la narrazione adesso segue il flusso di pensieri di Rat-Man (o Brakko, o Cinzia) e quindi per forza di cose è meno razionale di prima. I fatti vengono rimescolati di continuo e si tende a saltellare per la linea del tempo con maggior disinvoltura. Catastrofe è l'apice di tutto questo, per essere il terzo numero di una quadrilogia è parecchio a sè, prende le mosse da una situazione alquanto atipica che ci viene presentata fin da subito: la paralisi di Rat-Man. Rat-Man quindi non può far altro che ricordare i fatti che l'hanno portato a questa situazione, e i suoi ricordi si incrociano tra di loro spesso e volentieri. E' infatti possibile distinguere vari piani di narrazione nelle 44 tavole che compongono la storia: per prima cosa c'è il presente, con un Rat-Man inerme, un Krik ribelle e un Arcibaldo in cerca di padrone (notare il nome del locale in cui entra, lo stesso di un certo utente di questo forum...). C'è poi il racconto di alcuni fatti passati, che erano rimasti volutamente nell'ombra e che collegano definitivamente questa quadrilogia con quella del Supereroe, raccontando gli eventi immediatamente successivi a quella notte nell'Arena dove Rat-Man acquisì il suo nome: la morte del Pipistrello, la nuova vita da affarista, e il progressivo ingrossarsi deL Rat-Man, ci vengono raccontati con un montaggio alternato che interseca queste vicende con quelle che invece vanno a tappare il buco tra questo numero e il precedente, dove avevamo lasciato un Ratty pieno di belle speranze intento a corteggiare Cinzia. Ecco quindi numerosi stralci di rapporto tra i due, che a volte vengono rimembrati da Rat-Man, a volte dalla stessa Cinzia, ed ecco tornare in scena il Pipistrello, sia pur come ologramma interattivo. Incredibile la mole di materiale che Leo è riuscito a inscatolare in poche pagine, e se a questo aggiungiamo la ripresa del tormentone di Sorro, la vera identità di Klavius, i nuovi indizi sul Rat-Man e ovviamente le consuete battute, bè tanto di cappello. Ma veramente.
    L'unica cosa è che mi aspetto dal prossimo numero una conclusione che tiri le fila di tutto, collochi al consueto posto Krik, Cinzia, Arcibaldo e sveli la vera identità del Rat-Man, magari con una narrazione finalmente in tempo reale.
    Per il resto il numero non offre i consueti riempitivi, ma qualcosa di diverso. E' il decennale del rapporto Ortolani-Panini e per celebrarlo degamente sia Leo che i vari editori/redattori che hanno avuto a che fare con lui hanno ben pensato di scrivere articoli su articoli a riguardo. Ecco quindi Plazzi, Lupoi, Clausi (che cita Deboroh!) rendere omaggio al Ratto. Viene inoltre pubblicata la prima parte della carrellata di vignette Ortolaniane a tema Marvel apparse in passato sull'Uomo Ragno.

    Next: Venga il Mio Regno
  • Rat-Man #60
    Immagine
    Dopo La Fine di Rat-Man, tutti i fedelissimi di Ortolani si chiedevano cosa avrebbe escogitato l’autore per rimettere in gioco il Ratto. Per tutta risposta, l’imprevedibile Leo si prese dei numeri sabbatici, partendo da I Fantastici e finendo con La Storia Finita, passando per Stessa spiaggia, stesso sale. Solo Un Nuovo Inizio aveva aperto uno spiraglio nelle intenzioni ortolaniane, ma era ancora poco. Leo stava ripercorrendo le origini, ma ancora tanti erano i punti bui e le domande; nonostante gli albi fossero confezionati con la solita maestria, ci si chiedeva dove si sarebbe andati a parare. Il mosaico era incompleto. Venga il Mio Regno è l’ultimo, ma fondamentale tassello della Quadrilogia appena conclusa da Leo, grazie al quale possiamo finalmente contemplare l’opera dall’alto e contemplarla in tutti i suoi aspetti. Una grande e maestosa storia di ben 58 pagine, che alternano il solito e fantastico humor a colpi di scena da brivido, soprattutto per chi ha un minimo di cultura ratmaniana. In Venga il Mio Regno, emerge con tutta la violenza possibile, la più grande qualità di Leo: quella di narratore. Leo sa raccontare le cose e non solo per i suoi pur fantastici tempi comici, ma in ogni singolo aspetto della narrazione, riuscendo persino a rivenderci senza cascare nella banalità (anzi, tutt’altro!) il vecchissimo clichè del cattivo che si gira quando non deve e non si gira quando deve. La trama ci viene raccontata con una soggettiva incrociata, fino a raggiungere non uno, ma ben tre climax, due dei quali strettamente legati tra loro. E anche la caratterizzazione dei personaggi è superlativa: non solo Rat-Man e Il Rat-Man, ma persino il muto Arcibaldo, Krik e Tamara. E Cinzia. Una grande rivalutazione del personaggio, con il quale Leo sembra essere entrato in una fase intimistica paragonabile solo a quella avuta con il Ratto. Gag a ripetizione, meno forti di quelle di Catastrofe ma ugualmente godibili, con richiami a quelle già viste negli ultimi tre numeri. Poteva mancare in un episodio così importante il buon vecchio metafumetto? Ovviamente no, anzi, costituisce la maggior parte del colpo di scena finale e Ortolani ne approfitta per riparare al piccolo errore del bottone di Piccettino, con umiltà e simpatia, strizzando l’occhio a noialtri nerdacci.
    Cosa farà ora Leo con questa nuova continuity? E già, perché dove si chiude una porta (ma è chiusa? Non è sarei del tutto sicuro…) se ne apre un’altra: interessanti i riferimenti alle Ombre della Fine di Rat-Man che si legano ai ben più celebri Uomini Ombra. E mi è parso di cogliere un “qualcosa” di vagamente riconducibile ai Guardiani…
    Bella la copertina (che ha un ruolo insospettabile) che costituisce una sorta di simmetria con le altre della Quadrilogia (due “moderne” e due citazionistiche).
    Insomma: fantastico. Convertitevi, comprate, leggete e apprezzate.

    Nel prossimo numero... Era Mio Padre!
  • Rat-Man #60: Venga il Mio Regno

    Si è conclusa la Quadrilogia "Years One", e si è conclusa col botto. Ortolani come al solito non bada a spese e per concludere degnamente il tutto, confeziona un maxi-episodio di 58 tavole che si mangia lo spazio per i fumetti di appendice occupando ampiamente tutte le pagine dell'albo (meno la posta e un articolo sull'uscita dei dvd scritto dal nostro Clausi). Venga il Mio Regno è uno dei migliori Rat-Man da anni a questa parte, e il motivo è semplice e sta nel suo saper mettere d'accordo tutti. E' presente l'introspezione, certo, l'intimismo, il metafumetto, la focalizzazione sui comprimari, tutti elementi del Rat-Man più moderno. Ma è presente anche la continuity, i colpi di scena, la narrazione fluida e lineare, una storia vera e propria, elementi che invece negli ultimi tempi sono stati spesso rimpianti dai fan di vecchia data. E così ecco il numero perfetto, grande, grosso, grasso, imponente e superaccessoriato. La narrazione lineare di cui sopra ricollega questo numero ai primi due della quadrilogia, bollando il terzo episodio come piccola parentesi incentrata sui disordinati pensieri di Rat-Man. Viene quindi reintrodotta la cara vecchia conseguenzialità tra gli avvenimenti, che finalmente tornano ad esserci raccontati nel giusto ordine. Niente più flashback caotici (eccetto in un caso, una cena tra Rat-Man e Cinzia), il tutto prende le mosse da un momento ben preciso: Ratty è in procinto di sposarsi con Cinzia ed è completamente paralizzato, mentre Krik, Doc, Brakko e Jordan sono in procinto di consegnare Il Rat-Man ai governativi. Tornano i governativi, gli uomini ombra, e con loro fa un cameo pure Janus Valker. Torna quindi la trama più importante (e più trascurata) dell'universo Ratmaniano, e lo fa gettando una luce del tutto nuova su un vecchio episodio troppo a lungo sottovalutato in quanto considerato una semplice parodia: Rat-Max, il numero in cui iniziava la vera e propria crisi di Rat-Man che avrebbe portato alla situazione attuale. Oltre ad apparire Il Rat-Man, nel finale, vi appariva anche l'agente Ending, parodia dell'agente Smith di Matrix. La lotta tra i due allora avveniva nella mente (o nel corpo) di un Rat-Man in stato comatoso e sul punto di cedere. In questo episodio la lotta si ripete, anche se nella realtà e all'infuori del corpo di Rat-Man. Questo perchè oltre alla definitiva rivelazione su cosa sia Il Rat-Man, vero e proprio motore del supereroe, sfuggito al controllo di Ratty, è presente la clamorosa entrata in scena di Ending, quello vero. E nel finale, che vede appunto il riassorbimento del Rat-Man dentro il corpicino di Ratty e la scoperta che Ending altro non è che il modello base dell'uomo ombra standard. Ortolani suggerisce quindi che la battaglia vista in Rat-Max altro non fosse che una riproduzione metaforica e mnemonica di quella vista da Rat-Man nel giorno in cui ebbero termine le sue origini.
    Eh già, perchè con questa quadrilogia ha termine la trilogia di n-logie con cui veniva svelato ogni particolare sul passato di Rat-Man e tutto va al suo posto. Arcibaldo trova Rat-Man, Ratty pianta in asso Cinzia. e la città finalmente lo chiama, proclamandolo il suo supereroe. Tutto ciò per cui aspettavamo al varco Ortolani è arrivato. Anzi, anche qualcosa in più. Si assiste infatti alla continua caccia al supereroe da parte dei governativi, che oltre al robottone Guardiano mostrano di avere altri mezzi per inibire la vocazione supereroistica, e nel far questo rimpiazzano i Supereroi con Uomini in Calzamaglia, da loro approvati e spediti nelle rispettive città. L'ultimo pezzo di puzzle che fa dedurre che i supereroi visti nella Trilogia del Grande Nascondini non fossero veramente tali (se anche la loro fuga in massa non lo avesse già fatto capire). E dulcis in fundo l'incontro tra un giovane Krik e uno spettacolarissimo Pipistrello.
    Ortolani ha quindi finito l'opera di retcon iniziata nel lontano 2000, e nel far questo può anche permettersi di giochicchiare col suo amato metafumetto, mettendosi ironicamente in scena di fronte a Cinzia per spiegare al lettore il motivo per cui ha aspettato tanto prima di raccontarci queste cose. Nei fumetti le origini si raccontano in poche pagine, a chi potrebbe interessare una storia del genere? Ed è per questo che la riproposizione delle prime pagine della sua prima storia, non pesa affatto, anzi corona degnamente questa grande opera sulle Origini.

    P.S. Ah, rileggersela tutta di seguito è non poco appagante, e per quanto il terzo episodio sia strutturalmente un po' a sè, nell'insieme questa è una delle n-logie più ricche di rimandi e indizi, che solo a quadro completo acquistano un senso. Grazie anche per questo, Leo, e ti perdono il non aver giustificato alla perfezione il singolare incontro tra Rat-Man e Cinzia visto in Tòpin :P

    Next: Era Mio Padre. Piccettino con gli occhiali di Valker in terza di copertina. Potrebbe significareil ritorno di Numero 6, che va ricordato, è il possessore attuale di Piccettino nonchè dei ricordi corretti sul vero passato di Rat-Man e Janus...
  • Le ultime saghe di Rat-Man, hanno raccolto opinioni abbastanza diverse da parte dei fan, e ci sono sempre state lamentele di qualche tipo. La quadrilogia di Dio, per quanto bella, non portava avanti le vicende del nostro personaggio, ed era comunque troppo metafisica. La trilogia di Nascondini era incasinata, non si capiva niente, e che cavolo c'entrava Nascondini? La trilogia dei Fantastici neanche a parlarne, divertente, ma forse un po' troppo sbilanciata in direzione gag piuttosto che portare avanti le vicende del Rat-Man scomparso.
    Insomma, o si ride troppo, o si ride troppo poco.
    E mai che ci siano dei sostanziosi passi avanti per la trama, acciderbolina!
    E allora perchè cavolo continuiamo a comprare questo maledetto fumetto?
    Bè, chiunque si facesse queste domande, troverà le risposte in questo numero. Perchè stavolta Leo non scontenta nessuno, confezionando una saga nuovamente ambientata nel passato, con il flashback meno "remoto" tra tutti quelli visti, essendo ambientato appena prima del primo episodio di Rat-Man. Ci sono state rivelate molte cose: abbiamo scoperto il passato di Arcibaldo, il primo incontro tra Ratty e Cinzia e abbiamo visto IL Rat-Man fare coppia col nostro Ratty...
    Questo era l'ultimo capitolo della saga, e tutti si aspettavano che le vrie trame venissero concluse, i fili tornassero al pettine, i misteri svelati. E così sarà.
    E per farlo, Leo non si da' alcun freno, confezionando 58 pagine (di cui tre non sono inedite, ma vabbè) di fumetto, realizzando così l'episodio più lungo di sempre, strappando questo primato a La fine di Rat-Man! e andando quasi ad eguagliare le 64 pagine di speciali come Star Rats o Il Signore dei Ratti.
    Pagine nelle quali non manca assolutamente le gag, ma anzi ci vengono regalate vere e proprie perle come i nanetti, i soldi guadagnati cantando, il gioco del contrario, il bandito Precisino, e ovviamente Trepalle!

    Come tutti gli altri episodi della trilogia, anche questo viene narrato da Cinzia, e la sua vicenda viene finalmente portata a termine, arrivando perfino al matrimonio. Ratty doveva sposare il transessuale platinato, ma la/o molla all'altare il giorno prima delle nozze. Chi pensava che si celasse tutto ciò dietro un semplice "ma questa è un'altra storia!"
    Divertente la scelta di Arcibaldo che diventa maggiordomo di Ratty solo perchè, dopo essersi ritrovato solo come un cocker abbandonato, ha a necessità di ritrovarsi un nuovo padrone. Ma se come ho detto questa idea mi ha strappato più di una risata, dall'altra un po' mi spiacerebbe che Arcibaldo si sia unito a Rat-Man solo "per caso" soprattutto visto il suo legame con la Squadra Segreta scoperto a inizio saga, mi darebbe l'effetto di un pezzo di puzzle che si unisce "per coincidenza".
    Ma probabilmente non è stata una scelta casuale, dato che Arcibaldo vede passare davanti a sè altre due persone, prima di scegliere Ratty; chissà, forse c'è dietro qualcos'altro, e lo scopriremo solo più avanti.

    Rivelazione che non poteva rimanere insoluta è la natura del Rat-Man gigante, ovvero l'incarnazione dell'energia del supereroe, una sorta di doppia personalità à la Fight Club, come si ipotizzò tempo addietro. Questo è il primo elemento totalmente "metafisico" della serie, anche se già l'Ombra era un primo accenno di quell'atmosfera... A ben ripensarci all'epoca diRat-Max io ipotizzai che quel Rat-Man gigante fosse la "volontà da supereroe" di Ratty o qualcosa di simile, ma chissà appena è ricomparso all'inizio della quadrilogia ho abbandonato questa ipotesi credendo fosse un personaggio vero e proprio, e quello di Rat-Man fosse un ricordo di quest'ultimo... Beh, ai tempi ci azzeccai ^_^
    Piccola riflessione/ipotesi per il futuro: l'"energia da supereroe" è uscita e si è divisa da Rat-Man quando è diventata troppo grande,. Ratty ora (nella continuity nel presente) ha appena abbandonato il ruolo da supereroe, quindi forse IL Rat-Man si è separato da lui e sta vagando per la Città Senza Nome, non sarebbe logico?
    Inoltre il dialogo tra Ratty e IL Rat-Man mi fa pensare... Perchè IL Rat-Man vuole sapere dove sono sua padre e sua madre? E Ratty gli promette che andrà a cercarli... Non possono essere due frasi buttate lì a caso, quindi prevedo indagini in merito, sul passato di Deboroh e Valker, e chissà, forse anche una visitina alla famiglia LaRoccia.

    La più grande sorpresa del volume è la ricomparsa di Ending, direttamente da Rat-Max! Ma allora non era solo un personaggio usato per la parodia, ma ora fa proprio parte della continuity rat-maniana! Strano come il personaggio dell'agente Smith preso dalla trilogia di Matrix, inizialmente solo per una parodia, ora molto probabilmente ce lo ritroveremo spesso sotto gli occhi... Certo, non ci è dato sapere quali erano le intenzioni originali di Leo, se l'idea di ripescarlo sia arrivata solo ultimamente, o se già allora sapeva che l'avrebbe riutilizzato: io propendo più per la prima ipotesi, anche perchè Leo stesso ci ha detto spesso che non sa lui stesso in che acque la storia lo trascina...
    Piccola riflessione che mi viene anche qui, anche se forse è davvero una sega mentale eccessiva: com'è possibile che Ratty in Rat-Max sogni proprio Ending? Alla fine l'ha visto una volta sola, anni e anni prima... Tra l'altro per pochi minuti e mai con la divisa completa di occhiali da sole... Forse la coscenza del Rat-man gigante (lui ha visto Ending durante il suo discorso alla sede della polizia) una volta unitasi a Ratty si è fusa con la sua coscenza, almeno nell'inconscio? O forse ci saranno altri incontri flashback tra Ratty e Ending?
    Davvero bello l'inserimento di Endig come "agente standard" dell'Ombra, tra l'altro il fato vuole che la mascella dell'attore Hugo Weaving e quella di Janus Valker siano identiche, come Leo stesso sembra voler evidenziare nella vignetta in macchina con Valker e Janus.
    Bello, bello, sono davvero curioso di vedere come proseguiranno le cose, forse mai come ora ho atteso con impazienza il numero successivo, anche perchè dalla preview e da quanto Leo disse, il prossimo numero sarà davvero da leccarsi i baffi.

    Unico dubbio che mi rimane sono due "sottotrame" rimaste insolute... La prima è la questione della scritta sul muro, preparata nel primo numero e che pensavo avrebbe avuto un ruolo nella storia, invece è "solo" per una gag, ma vabbè.
    Ciò che proprio non mi torna è la presenza del Maestro nella Rat-Caverna, che non risolve nulla...
    E poi...IL PIPISTRELLO!?!?!?! Ma... la saga è ambientata dopo la quadrilogia di MArvelMouse, quindi il Maestro non è stato ucciso? O forse quel Pipistrello è un altro?
    Mah!
    Confido in una risoluzione futura.
    Ah, un ultimo dubbio: A che si riferisce il titolo "Venga il mio regno!"? Di somiglianze con Kingdome Come ne ho trovate poche...
    Complimentoni però per la copertina, l'effetto "vecchio" qui è decisamente riuscito, più che in tutte le altre!

    Tanto di capello invece per l'operazione di metafumetto (ebbasta con questo metafumetttoooo :P) che Leo riesce a compiere nelle ultime pagine. L'errore dell'occhio di Piccettino viene liquidato in modo simpatico, ma il vero problema era far quadrare tutt questo sottobosco con gli inizi che avevamo letto ne Le Sconvolgenti Origini del Rat-Man!. E quale modo migliore che bollare quella storia come una vera storia a fumetti, uscita anche nella Città Senza Nome?
    E così probabilmente anche per le storie successive, come Tòpin the Wonder Mouse! (nel quale Cinzia non viene riconosciuta) e chissà quali altre storie. Tanto Rat-Man è anche un "attore" che interpreta i suoi fumetti, come appreso nella saga di Dio...
    Quindi ora potremmo immaginarci Rat-Man come un superero, che ha vissuto tutte le vicende della sua infanzia (quale l'esalogia, la quadrilogia di MarvelMouse, questo Rat-Man:Year One, ecc.) e che una volta diventato "grande", vive avventure come La Fine di Rat-Man o tutte le altre che stiamo leggendo.
    Inoltre, ogni tanto, (potremmo dire che lo fa "per lavoro") il Rat-Man superero "recita" nei panni di fumetto. Ha iniziato la carriera come sasso in Tex, e poi la sua carriera è proseguita fino al diventare protagonista di una serie a fumetti auto-biografica. No?
    Questa serie che racconta vicende reali, ma magari con qualche modifica, sicuramente include le origini raccontate nel #1, Tòpin, e chissà cos'altro.Per comodità potremmo addirittura infilare in queste "avventure a fumetti" tutte le storie fuory continuity come Cinzia la Barbara, Catene, ecc.
    D'altronde più volte questa duplice carriera da supereroe e fumetto viene esplicitata più volte al di fuori della Quadrilogia di Dio, basti rileggersi la storia con Elektra, o Il morso del Ragno...

    Ottimo numero, forse il migliore di sempre (se la gioca con la conclusione dell'esalogia), e sono davvero orgoglioso di essere un lettore di Rat-Man!
    Vai così, Leo! ^_^

    P.S. AAARGH! Errore di continuity!!! Nel periodo in cui è ambientata la storia, Eragon non era ancora uscito al cinema, quindi la battuta crea uno scisma spazio-temporale! Ora Leo dovrà scrivere una trilogia per risolvere tutto!
  • E poi...IL PIPISTRELLO!?!?!?! Ma... la saga è ambientata dopo la quadrilogia di MArvelMouse, quindi il Maestro non è stato ucciso? O forse quel Pipistrello è un altro?
    Ma sei ubriaco?

    In secondo luogo: che esista un fumetto di Rat-Man all'interno del Rat-Universe è la scoperta dell'acqua calda. Anche nell'Esalogia ogni membro della Seconda Squadra Segreta aveva la propria linea di merchandising, ma questo non significa che il filone metafumettistico abbia qualcosa a che vedere con quello supereroistico. La Quadrilogia di Dio, Scuola di Fumetto e altre storie costituiscono una cosa a parte...
  • Ma sei ubriaco?
    ?


    Comunque per il fumetto di Rat-Man intra-RatUniverse, grazie, solo che non è mai stato chiarito come fosse strutturato.
    Se lo vediamo come autobiografia di Rat-Man, se lo vediamo come fumetto che il Ratty della Saga di Dio interpreta ogni volta, oppure sesono avventure che non c'entrano nulla, come poteva sembrare nella saga di Nascondini, il fumetto di qualche pagina che viene mostrato.
    E invece secondo me si può dire che le due cose possono coestistere, ovvero è come se il "fumetto" Rat-Man fosse una versione adattata della "vita reale" di Rat-Man.

    Insomma, così come il film di Spider-Man è un adattamento del fumetto, con qualche licenza, lo stesso avviene tra vita reale di Rat-man e fumetto. Così le origini che inizialmente sono Rat-Man: Year One, vengono ridotte alle prime pagine de Le Sconvolgenti Origini del Rat-Man e così via.
  • E' ovvio che il fumetto che leggiamo noi è quello che esce nel Rat-Universe con alcune licenze (idem come per Topolino che esce anche nelle edicole del mondo Disney, però nessuno conosce l'identità segreta di Paperinik, no?). Le avventure di Rat-Man vengono adattate e trasposte a fumetti. L'idea di fondo è quella.
    Poi tutto ciò che non rientra in questa logica fa parte di un altra logica, di un altro piano di realtà. Il Rat-Man del metafumetto è un altro Rat-Man, più vicino al piano della nostra realtà (quando non coincidente). Insomma, sono modi indipendenti per intendere il metafumetto, che tra loro non vanno conciliati ma affrontati in parallelo. In un filone c'è un Rat-Man fumetto che di lavoro viene pubblicato, in un altro c'è un Rat-Man supereroe che ha un fumetto che lo riguarda. In entrambi i casi noi ne leggiamo il frutto. L'unico particolare che non collima neanche all'interno di queste stesse due realtà è Leo che assume ruoli diversi a seconda di come gli gira.

    Riguardo al Pipistrello: leggi meglio e poi parti per l'iraq, che te lo meriti.
  • Cinzia: Vuoi ancora sposarmi? Sai...l'amore ha molte forme"
    Rat man: Si ma non mi interessa quello a forma di banana"
    Ma ROFTL!!! LOLOLOLOLOL! Ortolani è un genio!
    "... In fondo basta poco per fare felice qualcuno...come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!" - Luciano Bottaro
  • Torna a “Fumetti Europei”