[Spillati Disney/Greyhound Studios] Mad Sonja

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • ...letto il secondo.

    Si limita a presentare le famiglie dei comprimari, non andando minimamente avanti nella storia (pur continuando a disseminare spunti un po' in giro, ammesso che la storia inizierà mai). La storia si mantiene più o meno su un livello medio/basso con cadute di stile e/o botte di banalità sparse. Si nota uno sforzo, nel fatto che Nick cerca di dissimulare la sua ricchezza, di evitare almeno uno stereotipo, ma non ci si riesce poi tanto.

    Il rubricame inutile, nonché le pubblicità (sono solo in terza e quarta di copertina), continuano a latitare. E la seconda cosa non è propriamente un segnale positivo.

    La colorazione va adattandosi alle situazioni, invece di essere sbrilluccicante sempre e comunque. Ottimo.

    Ma passiamo alle cose serie.

    Diario assurdità
    • Seconda di copertina: Ma che accidenti ci fa lì all'angolo il cipolloide di Witch?
    • Pag. 9: Sonja già aveva i suoi capelli rosa.
    • Pag. 21-a: Non si può. Non si possono avere due figli e chiamarli una Kim e uno Tim. Che poi, Tim con il lettering stampatello è pubblicità occulta.
    • Pag. 21-b: LOL. Le barzellette col semaforo rosso.
    • Pag. 24: Chiamare Wurler un coso che fa wurr è una cosa fantasiosa?!? [vabbè, lo ammetto, è sempre meglio di "coso totoriforme gonfiabile]
    • Pag. 26-27: Due piani cartesiani? DOVE sono i due piani cartesiani? Però la ripresa da dietro la lavagna è un'idea carina.
    • Pag. 28 e seg.: "Ah, bene, il mioge non chiuderà tutto, la prof non è in reggiseno e mut..." *girapagina* "Ah, ecco."
    • Pag. 43: Ok, il coso totoriforme è d'accordo con me riguardo i commenti sul blog di Sonja. La faccia dice tutto. Ecco, ora mi è decisamente simpatico.
    • Pag. 46: Io dico che è colpa del blog. Deve essere stato un duro colpo.
    • Pag 49: Come si chiamavano, Bolli, mi sembra... Dopo la chiusura di MA hanno trovato di nuovo lavoro!!
    Lorenzo Breda
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  • “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto:questi?
    Sì, non sono ovviamente gli stessi, ma gli somigliano molto (come se fosse difficile)
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  • Letto anch'io il secondo, e in pratica sono totalmente d'accordo con LBreda.
    Insomma, escludendo le prime pagine in cui viene rilevata qualcosa sulla scomparsa dei genitori di Sonja, la storia prosegue sui binari della "vita di tutti i giorni". E la cosa mi lascia assai perplesso. Perché se in effetti si ha modo di approfondire la conoscenza dei personaggi, ancora non ci è dato capire quale sarà la storia. Che per quanto visto sino ad ora, potrebbe pure essere una sorta di "Dawson Creek" con qualche spruzzatina di misteri e sogni.
    Boh, il giudizio per il momento è sospeso in attesa che qualcosa accada e che finalmente la storia prenda piede.
  • Solitudine (Rufledt-Secchi/Wustefeld)

    No, non ci siamo ancora. Il fumetto manca di mordente, pur avendo qua e là qualche spunto sfizioso. La colorazione si mantiene su un livello stratosferico, i disegni continuano a non essere quel pugno in un occhio che la campagna pubblicitaria ci aveva fatto temere, e stavolta pure il giovanilismo goffo ci è stato fortemente limitato (non più la plei, ora si parla genericamente di console), anche se qua e in là un "la bike" ci scappa. La confezione continua ad essere buona, senza rubricame inutile, anche se la quarta di copertina è già stata occupata da una pagina pubblicitaria, disimpreziosendo l'insieme. Ma vabbè, fosse quello il problema. Il vero guaio è che non ci si schioda dalla banalissima situazione quo-teen-diana che ci era stata propinata in lungo e in largo nel primo numero. Il cliffangher con cui si concludeva lo scorso numero se ne va bellamente a donnine con un anticlimax pauroso all'inizio di questo, e il resto del numero è occupato dalle solite situazioni familiari dei vari personaggi, con sole due tavole a quel tizio del cimitero. Due tavole peraltro interessanti, va ammesso, ma che da sole non riescono certo a smuovere l'intera baracca che è invece una noia mortale. Continuo a sperare che presto o tardi parta questa tanto sbandierata trama onirico/fantasy/misterioso/avventurosa, ma per il momento mi si permetta di essere scettico riguardo alla bellezza di questo fumetto che non sembra certo essere quella chicca di cui Fausto ci parlava.
  • Letto anche il terzo numero. Rivelazioni,di Rufledt/Secchi e Giorgetti/Panniello/Wüstefeld.

    E, molto, molto, troppo lentamente la storia inizia. Si conosce qualcosa sulla zia Eleonore, si conosce un minimo riguardo i genitori di Sonja e si intuisce qualcosa sul loro legame con Hellbloom.

    Ma, in fondo, non è che succeda poi tanto. E quello che succede, lo fa con una lentezza esasperante. Tanto per dire, il litigio tra Sonja e Kim è ancora in sospeso. Ora, non dico che voglio Wondercity, che in fondo era l'altro eccesso, ma accidenti, una via di mezzo...

    Continua comunque ad avere un apparato grafico ben curato, e a non avere pubblicità (se non HSM e Witch in terza e quarta di copertina).
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  • Rivelazioni (Rufledt-Secchi/Giorgetti-Panniello-Wustefeld)

    Si, un lento miglioramento sembra esserci. A spizzichi e bocconi un minimo di fiducia sembra meritarla, questo fumetto. La storia ingrana lentissimamente, anche se è strano che vengano fatte rivelazioni sul passato, prima di far minimamente progredire il presente stesso, visto che in genere queste sono cose che si tengono per metà storia. Ad ogni modo bene così, e anche sul lato grafico tra colorazioni, disegni e organizzazione della tavola il livello sembra sempre molto alto. Viene fatta chiarezza sulla morte dei genitori di Sonja, sul ruolo di Hellbloom, ma nella real life continuano ad esserci bisticci e caratterizzazioni veramente banali e poco interessanti. Mi aspetto che molto ma molto lentamente anche su questo versante si possa progredire.
  • Per il momento, è il numero che mi è piaciuto di più. Finalmente si scopre qualcosa sul passato di Sonja e sulla sorte dei suoi genitori. Non sarà granché, ma quanto meno queste rivelazioni permettono di porsi domande un po' più concrete sulle origini dei suoi sogni; che Hellbloom non fosse uno stinco di santo lo si capiva dalle prime apparizioni, ma credevo si trattasse di un finto amico/rivale del padre, invece i genitori di Sonja manco li conosceva. O forse si, boh... però di certo non erano così amiconi, ecco. Quel che è certo è che Hellbloom ha causato la loro morte per poter un giorno portare avanti una sua vendetta tramite Sonja, quindi in qualche modo sapeva che Sonja sarebbe stata una ragazza speciale.
    Ci sono alte possibilità che Hellbloom provenga dallo strano mondo che compare nei sogni di Sonja; se anche il padre di Sonja proviene dallo stesso mondo, potrebbe essere questo il motivo per cui Hellbloom è a conoscenza della specialità di Sonja.

    Peccato che nella vita quotidiana accade poco o nulla. La vita quotidiana di Sonja, escludendo i sogni e il Wurler, non ha niente al di fuori dall'ordinario degno di essere raccontato, così come il rapporto con i suoi amici. Perché allora dedicarne così tanto spazio? Che aldilà del mostrare dei personaggi trendy e alla moda per accaparrarsi l'attenzione dei ggggiovani adolescenti e soprattutto delle ggggiovani adolescenti, ci sia dietro una precisa scelta narrativa?
    Magari si vuole mostrare un contesto comune e banale per render maggiore l'impatto che avranno i fatti che sconvolgeranno la vita di Sonja... e che forse potrebbero coinvolgere anche Kim e gli altri amici...
  • E ho preso anche il #4, "Lealtà".

    Si prosegue sullo schema del secondo, con spaccato sulla vita teenageresca nella prima parte (seppur intrecciato con la storia vera e propria), Potente Rivelazione nella seconda metà. Non male, comunque. Molto lentamente, ma si migliora.

    Note negative:
    • Alla prossima citazione di "A te" di Jovanotti potrei impazzire. Sarà dovuto al fatto che ora il programma che uso per la messaggistica supporta le tagline su MSN, ma mi sta venendo la nausea. Hanno distrutto una canzone.
    • Sonja ci lascia nell'ultima tavola con la faccia disegnata in maniera orrenda
    • Se al prossimo numero Jerrit [spoiler]scopre l'arcano sul suo lavoro e[/spoiler]litiga con Nick, vado in Germania a ridere in faccia allo studio.
    Aggiungo che le pubblicità continuano a limitarsi, che il blog su fumetto è orrendo, che il blog su Internet è ROTFL (ma i commenti di quello di Witch sono imbattibili), e che Cola si è guadagnata la mia solidarietà (pattina come me, ma io ho provato solo su ghiaccio).
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  • Sta migliorando, si, migliora...

    ma... chiuderà? ...

    A pag. 17 Sonja mette il wurler nel forno a microonde, possibile cattivo esempio (gatti scappate se un bambino vi prende in braccio in cucina).

    A pag. 26 c'è il cattiwone che prende tra le mani un certo capo di abbigliamento di Sonja...

    Ma tu guarda la prof. di matematica [spoiler]viene dal metamondo[/spoiler], dove l'ho già vista questa?
  • Icnarf ha scritto:A pag. 17 Sonja mette il wurler nel forno a microonde, possibile cattivo esempio (gatti scappate se un bambino vi prende in braccio in cucina).
    ROTFL, non ci avrei mai pensato. Riguardo quella scena, non ho ancora capito per quale accidenti di motivo lo faccia, ma vabbè.
    Icnarf ha scritto:A pag. 26 c'è il cattiwone che prende tra le mani un certo capo di abbigliamento di Sonja...
    E cosa t'aspettavi? Lo scorso numero era (quasi) interamente senza nessuno in mutande, ed era l'unico finora...
    Icnarf ha scritto:Ma tu guarda la prof. di matematica [spoiler]viene dal metamondo[/spoiler], dove l'ho già vista questa?
    Spoiler neanche poi tanto, era già semichiaro nello scorso numero...
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  • LBreda ha scritto: E cosa t aspettavi? Lo scorso numero era (quasi) interamente senza nessuno in mutande, ed era l'unico finora...
    Ma che fumetto mi sono perso? :elio:

    :P
  • Ho preso anch'io Lealtà (Rufledt-Secchi/Wustefeld) e continuo ad averne una percezione contraddittoria, da un lato trovo gradevole il comparto grafico e interessanti alcuni elementi della trama come ad esempio il flashback sulla nascita di Hellbloom, o la tresca ultraterrena della professoressa, e sono anche felice che gradualmente la trama si dipani, dall'altra trovo molto banale e noioso che si debba essere sanato solo adesso dopo ben due numeri il litigio tra Kim e Sonja. Sanato per modo di dire visto che il ricongiungimento si ha solo nel vignettone finale e per tutto il prossimo numero è probabile che le due si perdano in chiacchiere. Terribile poi lo sviluppo di alcune sottotrame che spero proprio non portino dove sembrerebbe (cioè allo scambio di coppie e al litigio di jerrit quando scoprirà che il suo lavoro era il favore del suo amico). Insomma, da questo punto di vista duepalle, il fumetto non è proprio competitivo. Dovrebbe mettere per un attimo da parte le menate adolescenziali e provare a scoprire davvero le sue carte, e allora forse riusciremmo a farci un'idea precisa di ciò che ha da offrire.
  • Grrodon ha scritto:Terribile poi lo sviluppo di alcune sottotrame che spero proprio non portino dove sembrerebbe (cioè allo scambio di coppie e al litigio di jerrit quando scoprirà che il suo lavoro era il favore del suo amico)
    E' lo stesso timore che ho anch'io, e mai come questa volta ho sentito puzza di Dawson's Creek.
    Ma a parte questo ho apprezzato il numero, uno dei più interessanti e che fanno ben sperare per il futuro.

    Il punto è che discorsi del genere si dovrebbero fare dopo la lettura di un numero zero, e invece siamo già al quarto.
    Ad esempio, indubbiamente bello e interessante il flash back relativo ad Hellbloom, certo, e pare anche una gran scoperta perché inserito nel contesto della vita adolescenziale di Sonja, ma alla fin fine è ben poca roba per essere già al quarto albo.

    LBreda ha scritto: Aggiungo che le pubblicità continuano a limitarsi
    In merito a questo, non nego che apprezzo la quasi totale assenza di pubblicità (un po' come nel Pkna dei primi tempi), però comprendo il tuo discorso e i tuoi timori. Però boh, o le vendite sono basse oppure la serie è in realtà una miniserie che si concluderà tra non molti numeri.
  • #5 "Amicizia", di Ferrari/Rufledt e Wustefeld/Vogt

    "L'autunno è una bella stagione". Ok, siamo d'accordo. Ma sul resto...

    Vabbè, parliamone. Il numero inizia con una paginona in seconda di copertina con la pubblicità di HSM3. Che già mi sono dovuto sorbire stamattina sul maxiposter alla Stazione Termini. E io che speravo, una volta tolto quello di Hancock, di vederci quello di WALL•E...

    Poi c'è una profetica vignetta con Sonja in mutande, e l'editoriale con il quale mi sono dichiarato d'accordo poco sopra.

    Segue la solita doppia pagina di blog, incentrata sul misteriosissimo mistero di Nick: è ricco. Noi lo sapevamo da sempre e non ce ne frega nulla, ma vabbè. Nella stessa pagina, viene reso nota però una grande verità, che finora mi era completamente oscura. Curare le piante del giardino è nerd. Anzi, no. È NERD.

    Ma perché la vignetta con Sonja in mutande è profetica? Lo si scopre iniziando e finendo il fumetto. Il quale inizia e finisce in un tripudio di biancheria intima.

    Tra il tripudio iniziale e quello finale succede poco. Ad esempio Sonja [spoiler]scopre che Nick è ricco (spoilerone!)[/spoiler] grazie all'impiccioneria di Kim, si conoscono lievemente meglio i genitori di Jerrit e si seguono le solite noie adolescenziali con solo qualche particolare utile ai fini della storia vera (e un grosso particolare nel finale).

    Lo scambio di coppie appare oramai alle porte. Così come il litigio (magari conseguente) tra Nick e Jerrit.

    In tutto questo, Cola si conferma come mio personaggio preferito. Nello scorso numero il pattinaggio, in questo numero il mio pieno accordo con alcune battute. Tra cui la meravigliosa reazione a pagina 19:
    Kim: "Fermi tutti! Mi è venuta un'idea geniale!"
    Io: "Poveri noi..."
    Cola: "Aiuto! Un'idea di Kim!"

    Nulla da dire invece a livello grafico, le pagine 52 e 53 sono notevoli.

    Il tutto si chiude con Hannah Montana e i Jonas Brothers. Era meglio HSM3 all'inizio.


    Fausto, ti invochiamo, illuminaci! Quand'è che diventerà almeno carino 'sto fumetto?
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  • Curare le piante del giardino è nerd. Anzi, no. È NERD.

    Rotfl, la frase del mese.
    Siamo al quinto numero e non è successo praticamente nulla.
    E' come una lezione di scuola guida: hanno fatto partire il motore ma non ha ancora lasciato il freno a mano.
    A questo punto la vita quotidiana diventerà la trama principale.
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • Annuncio ufficialmente che a Padova non c'è traccia del quinto numero di questo stupido fumetto. C'è chi dice che è finito, chi deve ancora arrivare, chi dice che non esiste. Che faccio, lo smetto?
  • Io quando non so se mollare una serie, faccio un paragone con quante altre belle cose potrei comprare.
    2 euro l'uno... con 5 numeri puoi comprarti un volume 100% Marvel (o comunque un fumettone più sostanzioso), con 3 numeri ci puoi vedere un film al cinema, con un numero ci compri un panino.
    Credo che un panino al prosciutto contenga più concetti profondi di un numero di MadSonja, quindi sì, smettilo.
    Se poi devi anche sbatterti in lungo e in largo per trovare un numero, ma chi te lo fa fare.

    Contribuisci anche tu all'affossamento di questa serie: se avesse successo la Disney sfornerebbe prodotti simili a questo, e tu non lo vuoi, vero?
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Grrodon ha scritto:C'è chi dice che è finito, chi deve ancora arrivare, chi dice che non esiste.
    Che non esista, in un certo senso, non è del tutto errato.
    Grrodon ha scritto:Che faccio, lo smetto?
    Boh. Kylion, ad un certo punto (e al quinto numero già da tempo) era brutto. MM, già da subito, era fantastico. Mad Sonja non è classificabile. Trama che offre molti spunti, finali che fanno sperare, disegni e colori molto belli, assenza di rubricame. E banalità a palate. Fumetto decisamente strano. Non so se saprei, almeno al momento, smettere di seguirlo. Ma allo stesso tempo, mi chiedo perché lo seguo.
    Lorenzo Breda
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