[Bad Robot] Fringe (Fox)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Quarta puntata... ma no.....
    [spoiler]Non possono farmi morire Etta cosi... dai cavolo !!![/spoiler]

    Per l'osservazione sugli osservatori :asd:
    [spoiler]Credo che Settembre fosse un caso particolare, gli altri fino alla 4° stagione non volevano la nascita di Etta e infatti volevano far scomparire Peter. In questo modo avrebbero probabilmente dato un bel colpo alla resistenza futura.[/spoiler]
  • In America siamo già a oltre metà della stagione.
    Posso sbilanciarmi con il dire che è la stagione migliore di tutta la serie, anche se al contempo è una roba così diversa da quanto visto nelle scorse stagione da essere incomparabile, e non riesco a capire se Fringe [spoiler]ha sempre avuto in sé tutte queste figate senza limiti castrate dalla formula con cui era confezionato, oppure se Fringe era una cosa che comprendeva anche quella struttura, volenti o nolenti, fastidiosa o meno che fosse, e dunque vedersene privati in modo talmente sistematico fa sì che quanto sia vedendo sia "altro da Fringe", o un Fringe 2.0.[/spoiler]
    Fatto sta che le ultime 3 puntate sono semplicemente da orgasmo. Tutte e 3 a livello qualitativo altissimo, non c'è differenza in tal senso perché se una è carente in un aspetto particolare, questo viene mostrato splendidamente nell'altro episodio.
    Meraviglia vera.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Aggiornamenti dal Deborohworld: sto seguendo Fringe quotidianamente e sono verso la fine della terza stagione.
    Ok, mi ha catturato, anche se non è tra le mie serie preferite, ci sono molti elementi interessanti (peccato, che saltino fuori un po' a scoppio ritardato, eh) ma il genere non è comunque nelle mie corde.

    Sono uscito dal silenzio solo perché devo assolutamente urlare con tutto il fiato che ho in corpo che l'EPISODIO A CARTONE ANIMATO E' UNA SCHIFEZZA ASSOLUTA.
    La prossima volta piuttosto mettete un calzino usato a mo' di burattino, con la voce di Leonard Nimoy, piuttosto che questo vomito telefilmico.

    Vabbè, comunque continuo a seguire la serie con curiosità, anche se non gli perdonerò mai la prima stagione: quella è e rimarrà sempre un'annata NOIOSA, che fa perdere la voglia di seguire la serie e che probabilmente ha fatto perdere a Fringe un bel po' di potenziali spettatori, pagando lo scotto di non avere una stagione di partenza accattivante come LOST.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Ahah, in effetti l'episodio animato è veramente bruttino! :D
    Il che dispiace perché comunque la voglia di sperimentare c'è e si vede, ma tra musical che non sono musical e cartoni... che non sono cartoni, il risultato è abbastanza goffo e credo che in futuro il tutto apparirà sempre più ingenuo.

    Comunque la prima stagione è abbastanza pacco per la mitologia, ma in quanto a bellezza dei singoli casi credo sia la migliore. Vuoi mettere gli scagotti iniziali con puntate in cui alle ragazze esplodeva la testa alle tavole calde, con le robe trite e ritrite delle ultime stagioni dove c'è sempre tizio_che_uccide_qualcuno_per_$motivi_e_poi_viene_catturato?
  • Boh, a me nella media interessano più i casi delle ultime stagioni; non so se è una valutazione dal fatto che siano collegati alla continuity lunga ma nella media mi hanno interessato di più vicende della seconda/terza stagione (tra le migliori ricordo la palazzina infestata dai "fantasmi").
    Vabbè, stiamo a vedere, l'importante è che la serie per il mio gusto sia risalita, speriamo resti così.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • L'episodio animato non è brutto come episodio, anzi. E non lo considero neanche animato, quello è un effetto (concordo, brutto) che dovrebbe scimmiottare l'animazione, quando è più che altro un filtro, un effetto speciale. Ma l'episodio in sé oltre a staccarsi dalla formuletta del caso della settimana, presenta gag divertenti, situazioni surreali, porta avanti la mitologia inserendo un quesito nuovo (l'uomo che ucciderà Olivia), e tira il filo del rapporto di Walter con Bell e dei traumi psicologici di Olivia. E c'è Broyles fattone. Per cui l'animazionaccia si perdona, sì.
  • Oh, è finito, eh.
    Pèssempre! ;_;
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • bene?
  • Valerio ha scritto:bene?
    Dipende... dipende da quello che uno si aspetta dalla serie, da quali crede che siano i suoi punti fermi e da come si giudicherà l'operazione compiuta in questi 13 episodi.
    Il series finale di Fringe è ineluttabilmente legato alla quinta stagione nel suo complesso, vista la sua peculiarità. All'alba della messa in onda dei primi episodi della stessa, infatti, non mancavo di dire esaltato che quello che stavo vedendo era quello che aspettavo da almeno 3 anni da questa serie. Ma è innegabile che l'operazione compiuta possa anche destare qualche dubbio e qualche sopracciglio inarcato guardandosi indietro. Dipende dal punto di vista.
    Quello che penso però non deluderà nessuna "fazione" sarà come ne sono usciti i personaggi: eh sì, perché qui mi sa che, esattamente con in Lost, quello che fa la differenza e in sostanza quello che è il cuore di tutta la serie sono proprio Walter, Peter, Olivia, Astrid, Nina, Broyles, gli Osservatori... e sotto quest'ottica, direi che i fan hanno e avranno delle rese e degli archi narrativi per i quali non lamentarsi affatto. Direi che per loro abbiamo avuto un degno commiato lungo 13 puntate.
    Il doppio finale è molto molto buono, comunque... però non raggiunge le vette del finalone di Lost.

    Anyway, passo a commentare in maniera più analitica la quinta stagione, quindi inutile dire che da qui in poi è pieno zeppo di spoiler per chi ancora non l'ha vista. Valerio, Vito, max... siete avvisati. Tornate a rileggere questo post quando avrete visto l'intera stagione ;)
    Per la cronaca, la versione italiana partirà il prossimo 17 febbraio su Steel, con l'episodio 5x01.
    DA QUA IN POI, SPOILER SULLA QUINTA STAGIONE!!!
    Stagione 5

    Immagine Immagine

    Fringe non è una serie facile da amare. Questo non perché ha una storie brutte, episodi scritti male, personaggi insopportabili, anzi! Questi elementi sono invece fulcri importanti che hanno reso questo prodotto di grande interesse. Il problema della serie sta semmai nel suo essere discontinuo e altalenante nello stile e nelle tematiche affrontate, e in particolar modo nel come affrontare e raccontare le cose. Ecco che quindi la prima stagione, fatta di episodi autoconclusivi e con atmosfera da telefilm procedurale poteva essere indigesto a chi veniva da Lost e voleva una continuity precisa, ma esaltava i telespettatori medi e chi apprezzava lo sci-fi, il quale poteva avere un po' di fantascienza paurosa ben raccontata e effettoni speciali.
    La seconda stagione fa il salto coraggioso ma non troppo, si delinea qual è il tema principale della serie, ci sono figaggini, la consapevolezza degli autori, tutte cose che comunque combattono che la struttura del "mostro della settimana" che si riaffaccia comunque spesso e confonde le idee. La terza stagione combatte con queste due anime interne alla serie, anche se vira decisamente di più sulla macrotrama portante, la guerra tra i due universi nata per l'egoismo di Walter.
    Ma gli ascolti calano, la serie vive sempre sul filo del rasoio senza sapere se ci sarà un rinnovo... la quarta stagione vive pericolosamente e pare divertirsi a farlo: gli autoconclusivi continuano ad esserci ma in misura minore e sempre con un'attenzione particolare alla storia, di modo che ci si appassioni comunque. D'altro canto però il nuovo punto a cui si è arrivati con Peter c'è/non c'è e la confusione sulle linee temporali ha portato ad uno svolgimento traballante con un finale a dir poco raffazzonato.

    Arriviamo dunque alla quinta stagione. Alla produzione erano stati permessi 13 episodio 13, per chiudere la serie e la baracca definitivamente dopo anni di bilico. E allora se la sono giocata. Basta con le indecisioni sul tenore da mantenere, sul concedere qualcosa agli autoconclusivi, sull'alternare mitologia con cose random. 13 episodi li avevano sicuri, e allora si sono fatti coraggio e hanno costruito in pratica un lungometraggio unico che compone la stagione. Nessuno spazio per filler di alcun genere, tutta continuity allo stato puro, tutte cose utili alla mitologia.
    E c'è solo un problema, però, anzi due. Il primo è contenutistico: ok tutta mitologia, io godo tantissimo, ma se la mitologia è qualcosa di totalmente diverso da quanto visto nelle scorse stagioni siamo sicuri che vada tutto bene? Perché quel che hanno fatto gli autori è stato prendere lo spunto lanciato nell'episodio più bello di sempre, Letters of Transit dalla quarta stagione, ed espanderlo a perno centrale e unico di tutta la stagione. Ecco allora che tutto si svolge nel futuro (2036), in un mondo occupato dagli Osservatori, novelli nazisti dell'animo che hanno instaurato il loro regime dittatoriale sui terrestri dal 2015 in poi.
    ZFT, Robert Jones, Walternativo, William Bell, dimensioni parallele... dimenticatevi tutti questi elementi, ora esiste solo il grande piano di Walter per salvare il mondo dalla dittatura degli Osservatori, che da "nota di colore", per quanto una delle più intriganti fin dai primissimi episodi della serie, sono diventati i super-villains.
    Se da un lato ci può anche stare, dall'altro la cosa destabilizza un po' lo spettatore, specie quello che, come me, si era abituato al fatto che lo scontro/convivenza di due universi paralleli fosse l'elemento portante di Fringe.
    Insomma, la quinta stagione narrativamente è una cosa quasi a sé stante rispetto al passato, che viene citato poche volte e di sfuggita, tra l'altro mettendomi dubbi su quanto avevo capito della linea temporale definitiva in cui si svolgevano gli eventi della quarta stagione. L'universo alternativo lo vediamo peraltro solo nella puntatona finale, in una quest così fine a sé stessa che pare essere stata studiata proprio per dare l'estremo saluto a Folivia e all'amichetto.
    L'altro problema a cui accennavo è strutturale. Per anni ho invocato un Fringe che si discostasse dalla struttura del caso della settimana, che posso accettare nella prima stagione ma che nell'ottica di quanto avvenuto a cavallo tra quella e la successiva diventava sempre più insostenibile. L'equilibrio trovato nelle stagioni 3 e 4, sotto questo punto di vista, mi soddisfaceva perché i casi pur autoconclusivi erano sempre interessantissimi, pieni di "cuore" e soprattutto collegati in qualche modo, pur alla lontana, con la storia dell'altro universo. Ora invece tutto è spazzato via, siamo nel futuro distopico, e stiamo vedendo un'unica grande storia. Era quello che avrei sempre voluto, ma più volte mi sono chiesto se allora quello che stessi vedendo non era più Fringe. Se narrativamente mi spazzi via con un colpo di spugna le caratteristiche, i presupposti e le minacce che avevamo prima per spostarti bruscamente avanti nel tempo con un cambio di situazioni e missioni, e in più anche la struttura con cui costruisci gli episodi diventa di colpo lineare come un film, sto ancora vedendo Fringe? E' "Fringe come avrebbe dovuto sempre essere", come sentenziavo all'altezza della 5x03? O è "altro da Fringe"? Il dubbio permane, a fine stagione: se Fringe lo fanno i personaggi, allora siamo ancora pienamente dentro la serie, ma tutto il resto è mutato, cambiato. E certo, l'immobilismo è il Male, ma i cambiamenti devono essere motivati e meno repentini.

    Ad ogni modo, non voglio fare il criticone maledetto verso una stagione scritta davvero bene, e che paradossalmente trova le sue rare cadute di stile proprio quando cerca di riallacciarsi alle stagioni precedenti e a riferimenti del passato. Questa ultima stagione è un manifesto contro tutti i totalitarismi, la storia di un gruppo di persone coraggiose che decide di non arrendersi alla terribile piega degli eventi ma decide di salvare il mondo, in virtù delle cose straordinarie e spaventose che hanno visto, ma che hanno anche dimostrato di saper fare. Lo scheletro della season, specie nella sua prima parte, è su modello di una caccia al tesoro, con i protagonisti che devono recuperare i pezzi per costruire la trappola mortale per gli Osservatori. Ganza la cosa di seguire le istruzioni dalle vecchie videocassette registrate da Walter, ben gestiti i misteri da risolvere. La piega che si prende a metà stagione, con Peter che diventa dark, è una delle vette più geniali di tutta la serie, e in generale ho apprezzato molto il coraggio avuto dagli autori nell'ammazzare alcuni protagonisti come Nina o Etta. Ecco, Etta mi è spiaciuto un sacco, perché io me ne sono innamorato tanto e adesso diventerò suo stalker seguendo tutti i film e telefilm che farà. Avrei apprezzato vederla di più sullo schermo.
    Ah, menzione d'onore per il trip di Walter in versione animata! :asd:

    Per quanto riguarda il finalone, be'... è molto buono, sì. Ha molta azione, la giusta dose di dramma e di tensione, e anche se è ormai un cliché abusato quello del protagonista che si sacrifica direi che è stato gestito molto bene. Non fosse per il 5x12 (Liberty, come detto sopra, è quasi un filler per rivedere l'altro universo e, per colmo, resta pure inspiegato il motivo per cui Michael abbandona Olivia e va dall'Osservatore cattivo nel precedente episodio -_- ).
    La scena finale di An Enemy of Fate, comunque, è da 110 e lode, un'ottima chiusura che si regge tutta sull'empatia che lo spettatore ha nei confronti di Walter e Peter, sul simbolismo spinto della serie (simboleggiato non a caso da uno dei simboli più forti di tutti) e sullo sguardo perfetto di Peter, assimilabile all'occhio di Jack che si chiude.

    Ecco, forse quello che ci consegna questa stagione conclusiva come comun denominatore con cui analizzare Fringe è proprio questo: il rapporto tra Walter e Peter, che rimane un perno fondamentale in ciascuna stagione, pur in modi e circostanze diverse. Quanto l'amore genitoriale e figliare può scombinare gli universi? E, per estensi0one, quanto potente può essere questo tipo di amore, se addirittura spinge degli essere senza emozioni a provarne?
    Fringe è finito con una stagione davvero buona, ma che trova i sui difetti nell'essere eccessivamente scollegata con quel che è stato prima, cambiando registro, obiettivi e tenore. Una sterzata fin troppo decisa che, se da un lato che ha offerto un prodotto che qualitativamente oscilla tra il buono e l'ottimo, dall'altro rende ancora più frammentaria e discontinua di quanto non fosse già l'esperienza Fringe,
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • 17 Febbraio? Ma è Domenica! ::S:

    Vabbè, mi siedo e aspetto.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • SPOILERONI, ovviamente. Occhio a non trascinare il mouse per sbaglio!
    Bramo ha scritto:[spoiler]Per quanto riguarda il finalone, be'... è molto buono, sì. Ha molta azione, la giusta dose di dramma e di tensione, e anche se è ormai un cliché abusato quello del protagonista che si sacrifica direi che è stato gestito molto bene. Non fosse per il 5x12 (Liberty, come detto sopra, è quasi un filler per rivedere l'altro universo e, per colmo, resta pure inspiegato il motivo per cui Michael abbandona Olivia e va dall'Osservatore cattivo nel precedente episodio -_- ).
    Vero. C'è chi dice che Michael l'avrebbe fatto di proposito per far sì che Olivia fosse stata costretta a rifarsi di cortexiphan, e quindi spiaccicare Widmark nel finale, cosa che io penso abbia fatto lo stesso Michael, ma comunque... mi sembra troppo contorta come cosa, però in quanto anomalia potrebbe avere doti di preveggenza particolari (e a tal proposito non capisco perché gli altri Osservatori hanno perso quasi completamente questa caratteristica senza un perché).[/spoiler]
    [spoiler]La scena finale di An Enemy of Fate, comunque, è da 110 e lode, un'ottima chiusura che si regge tutta sull'empatia che lo spettatore ha nei confronti di Walter e Peter, sul simbolismo spinto della serie (simboleggiato non a caso da uno dei simboli più forti di tutti) e sullo sguardo perfetto di Peter, assimilabile all'occhio di Jack che si chiude.
    Vero anche questo, anche se il tulipano bianco come effetto "emozionante" finale non è una cosa nuova, e soprattutto con tutti 'sti paradossi non è possibile avere un quadro preciso di ciò che è successo. Il nodo più scervellante è: visto che Settembre non ha più interferito al Lago Reiden, Peter non dovrebbe trovarsi dal lato "blu". Secondo la logica de "il passato cambierà solo dal momento dell'invasione in poi", cioè dal 2015, tutto potrebbe anche quadrare, con Walter che dopo aver spedito la lettera a Peter sparisce dalla faccia della terra etc. etc. Però non c'è risposta a questo: Ritorno al Futuro ci insegna che viaggiando da una linea temporale modificata all'altra non si può rimediare agli errori fatti... quindi come possono sperare Michael e Walter di trovare una situazione tranquilla nel 2167? Il dottore norvegese (che se fosse stato Bell sarebbe stato un colpone di scenona pazzesco!) potrebbe anche essere morto... :???:

    Incongruenze a parte, il cerchio che si chiude non è niente male, ovvero Walter che attraversa ancora una volta una porta temporale tenendo per mano un bambino, così come tutto è iniziato. Però quanto sarebbe stato bello, e altrettanto commovente, un finale con Walter che, nel futuro, trova le tracce della vita vissuta da Peter Olivia ed Etta, magari da una semplice foto di loro felici. Conclusione col sorriso di Walter, e... fine. ;_; (idea presa da un utente di Itasa)

    E sto dimenticando volutamente altre cose... e poi non voglio riempire di bianco un'intera pagina, infastidendo chi deve ancora iniziare a guardare la stagione... :P[/spoiler]
    [spoiler]Ecco, Etta mi è spiaciuto un sacco, perché io me ne sono innamorato tanto e adesso diventerò suo stalker seguendo tutti i film e telefilm che farà. Avrei apprezzato vederla di più sullo schermo.
    Lol, pure io! Dopo il primo episodio della quinta sono subito diventato fan della sua pagina Facebook, e risentito il suo theme (imho il migliore di tutta la serie) un bel po' di volte... così al momento della sua morte... :([/spoiler]

    Comunque, in soldoni, Fringe mi mancherà senza dubbio, finale riuscito o meno... :( :ciao:
  • Valerio ha scritto:bene?
    Si, bene. Fringe è tante cose, talune confuse è vero, ma principalmente è alcune specifiche cose, e quelle cose vengono sviluppate lungo l'arco dell'ultima stagione, e nel finale trovano compimento. Per quanto mi riguarda come finale è migliore di quello di Lost per diversi motivi, e Walter & C. mi mancheranno tantissimo. C'è da dire che il finale, a differenza di quello lostiano, una porticina aperta per una continuazione la lascia aperta: che sia un'altra serie, o, molto più probabile, un film. Io però troverei molto intrigante anche l'idea di una continuazione videoludica, e considerato anche un certo particolare sviluppo della Quinta Stagione, troverei azzeccata un'avventura grafica o simile, magari prodotta dai TellTale che con il titolo su The Walking Dead stanno facendo faville e incetta di premi.
  • Io comincio. Per chi non ha visto il neretto, il resto è SPOILER.


    5x01: Unificatore di pensieri, con tanti saluti al titolo ENG, decisamente più ffigo.
    E unifichiamoli 'sti pensieri, anche se alla fine non sono poi molti: Henrietta, Settembre, la 4x19 e...? Basta, di fatto si riparte, se non da zero, almeno da uno. Il ché è anche giusto, dato che la serie era sostanzialmente finita col finalone epicone e che questa quinta stagione sarà un contentino a noi poveri ventilatori. O almeno questa è l'impressione che ho avuto finora e che l'episodio mi ha confermato, poi ovviamente spero in ricchi premi e cotillons, però devo dire che le mie aspettative sono... limitate. D'altro canto, abbiamo già imparato che ciò che davvero conta sono gli affetti e le reunions, e sotto questo aspetto sono ben soddisfatto. Sono meno soddisfatto dall'assenza del "caso di puntata", cioé dall'unificatore di pensieri che non è spiegato e sa troppo di deus ex-machina, ma in compenso il simbolismo rulla alla grande, con l'immaginifico avvento della mano e del fiore.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • 5X01: Unificatore di Pensieri

    Sapevamo tutto: stagione finale ambientata nel futuro distopico del 4X19 e strutturata in maniera continua con solo trama orizzontale alla Lost e senza i casi, come se fosse un gigantesco filmone. Sapevamo anche del piccolo difettuccio di omogeneità che rende la quarta stagione ancora un po' a sé. Ma ad una cosa non eravamo preparati, e cioé l'upgrade stilistico. La regia pompa, l'intro con il flashback onirico, il finale con la canzone. Tutte le figaggini del 4X19 vengono adesso regolarizzate per tutto il corso di questa miniseason di 13 episodi, e questo porta Fringe finalmente sul piano di Lost, unica altra serie ad aver fatto respirare nella sua struttura quella deliziosa aria di saga. Ho gradito, ho gradito tantissimo, devo dire. Bella la ripresa del nano, anche se l'hanno trasformato in un personaggio un po' negativo, bella la resa dei caratteri, tutto bello questo film di Fringe. L'unico dubbio è appunto tutto sul riuscire a chiudere la serie facendola sembrare un po' organica, visto che la quarta stagione in tal senso ha fatto dei pasticci molto grossi. Il reboot della timeline, la chiusura anticipata dell'universo rosso, la confusione su Peter, il Bell cattivo e il mancato collegamento di Jones con il suo Schema di prima stagione mi stanno ancora sul gozzo, un po' come quell'atmosfera da lieto fine. Insomma quello che spero è che in prospettiva questa quinta stagione riscatti la serie, un po' come l'ultima di Lost aveva fatto con la seconda e la quinta dando loro un senso preciso togliendo quell'aria da spin-off.

    Diario Misteri

    Il Futuro. Che accadde esattamente negli anni della Resistenza, che fine fece Etta e quale fu il ruolo di William Bell? Quale piano escogitò Settembre con Walter e come mai si ribellò al suo popolo?

    Peter. Cosa prevedeva di importante il suo originale destino con Olivia e in che modo Peter dovrà ripristinarlo? Per quale motivo la guerra tra universi e la nascita di Henry hanno portato gli Osservatori a preferire la cancellazione di Peter al compiersi del suo destino?

    Il Limbo - Misteri e Personaggi Abbandonati.

    -. Perché Newton era decapitato?
    -. Cos'è che Peter e Broyles avevano perso a Detroit nel futuro grigio ormai sventato e che relazione c'era con l'occhio di vetro di Broyles?
    misteri riformulati:

    Il Futuro. Che accadde esattamente negli anni della Resistenza, che fine fece Etta e quale fu il ruolo di William Bell? Quale piano escogitò Settembre con Walter e come mai si ribellò al suo popolo?
  • max brody ha scritto: Sono meno soddisfatto dall'assenza del "caso di puntata", cioé dall'unificatore di pensieri che non è spiegato e sa troppo di deus ex-machina, ma in compenso il simbolismo rulla alla grande, con l'immaginifico avvento della mano e del fiore.

    Più che altro ha poco senso parlare di "caso di puntata" in questo caso. È proprio un concetto che rischia di non essere più possibile contemplare.

    Grrodon ha scritto:Insomma quello che spero è che in prospettiva questa quinta stagione riscatti la serie, un po' come l'ultima di Lost aveva fatto con la seconda e la quinta dando loro un senso preciso togliendo quell'aria da spin-off.

    È ancora presto per parlarne, ma a mio parere l'operazione fatta da Fringe nella sua ultima stagione è diversa da quella fatta a suo tempo da Lost.
    L'unica cosa in comune, IMHO, è il fatto che entrambe le produzioni sapevano che stavano scrivendo l'ultima stagione e quindi l'hanno scritta in funzione di un finale. Ma il modo con cui l'hanno scritto segue filosofia differenti. E quindi no, l'aria di saga che si respirava alla fine di Lost con Fringe non l'ho ritrovata, perlomeno non del tutto/non allo stesso modo, pur apprezzando molto questa stagione per... per i motivi per cui secondo me la apprezzerai un botto pure tu, e che vedrai da te ;)

    Detto questo, sono contento di leggere apprezzamenti per il primo episodio. Che c'aveva effettivamente delle figate (ed Etta, che è figa, non smetterò mai di dirlo) tra la canzone finale e un Walter maiuscolo a dir poco.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Il problema della quarta stagione è che crea una cesura all'interno della serie.

    Il reboot della timeline la divide dalle prime tre stagioni.
    il finale chiuso invece la divide dalla quinta.

    Ora, non dico che per risolvere questo problemino serva chissà cosa, ma bastano pochi, pochissimi tocchi perché tutto possa essere ricollegato in maniera organica.

    Motivare le azioni di Settembre spiegando un po' meglio la cancellazione di Peter, restituire a qualcuno i ricordi della timeline classica oppure far avvenire un'ulteriore riscrittura che inquadri la trama di Fringe come la storia di un universo in continuo mutamento basterebbero a crepare il primo divisorio, a dare un senso diverso a quel reboot.

    Dare nuovamente un ruolo all'universo rosso, ricollegare meglio William Bell alla questione invece basterebbero a far fuori il secondo divisorio e a dare maggior omogeneità a tutto.
  • 5x02: Il mondo è cambiato: In absentia di casi di puntata, la trama va avanti. Perché, a differenza delle stagioni precedenti, qui c'è una trama ben precisa, classica, lineare, e c'è praticamente solo quella, la liberazione del pianeta dagli omini bianconeri. Tutto è in funzione di quella trama, comprese le dinamiche relazionali della famiglia Bishop. A tal proposito, bello il confronto madre-figlia, e d'altronde il mondo che è cambiato ed è incomprensibile al genitore d'altri tempi è perfetto per un'analisi sul gap generazionale. Su questo ci si può innestare pure una riflessione metanarrativa: gli autori di Fringe, cresciuti negli anni '80 come Olivia e Peter, si ritrovano ad avere a che fare con le generazioni successive, cresciute e abituate a telefilm e film più disinibiti, crudi e spicci (Etta torturatrice). Tutto questo con l'ausilio del buon, vecchio Radzinski, qui in un ruolo speculare a quello lostiano. Beh, mica male. Temevo che l'uniformare lo stile e la trama, incanalandoli in un'unica e definita direzione, potesse togliere spunti e argomenti di discussione. Invece forse non sarà così, bene.
    Bramo ha scritto: È ancora presto per parlarne, ma a mio parere l'operazione fatta da Fringe nella sua ultima stagione è diversa da quella fatta a suo tempo da Lost.
    L'unica cosa in comune, IMHO, è il fatto che entrambe le produzioni sapevano che stavano scrivendo l'ultima stagione e quindi l'hanno scritta in funzione di un finale. Ma il modo con cui l'hanno scritto segue filosofia differenti. E quindi no, l'aria di saga che si respirava alla fine di Lost con Fringe non l'ho ritrovata, perlomeno non del tutto/non allo stesso modo, pur apprezzando molto questa stagione per... per i motivi per cui secondo me la apprezzerai un botto pure tu, e che vedrai da te ;)
    Infatti la differenza sostanziale è che la fine di Lost era stata preventivata anni prima, e dalla terza stagione in poi è stato più o meno tutto pianificato. Per Fringe non è stato così, la quarta stagione poteva essere benissimo l'ultima e pertanto han dovuto fare quel che dice Grrodon nel post qui sopra. Col senno di poi non l'avrebbero fatto, e avremmo avuto l'aria di saga anche in Fringe.
    Ma tant'è, ormai what happened, happened, prendiamolo così.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • 5X02: Il Mondo è Cambiato

    Ancora bello. E c'era Radzinsky. Questa volta hanno puntato tutto sui contenuti, sulla riflessione e sul confronto - vinto da Olivia - tra un mondo duro e senza speranza e un mondo che offre sempre una seconda possibilità. L'ambrifazione del laboratorio mi sa di stratagemma per farci avere indietro Gene, e la caccia al tesoro delle videocassette mi sa di pretesto per farci tornare a visitare luoghi famosi tipo Jacksonville e la casa sul lago Raiden. E Desmond secondo me non è davvero morto.
    Insomma anche stavolta molto bello e ben fatto anche senza dubbio è una puntata di transizione che ci fa capire quanto il tutto è diventato lineare.


    Diario Misteri

    Il Futuro. Che accadde esattamente negli anni della Resistenza, che fine fece Etta e quale fu il ruolo di William Bell? Quale piano escogitò Settembre con Walter e come mai si ribellò al suo popolo?

    Peter. Cosa prevedeva di importante il suo originale destino con Olivia e in che modo Peter dovrà ripristinarlo? Per quale motivo la guerra tra universi e la nascita di Henry hanno portato gli Osservatori a preferire la cancellazione di Peter al compiersi del suo destino?

    Il Limbo - Misteri e Personaggi Abbandonati.

    -. Perché Newton era decapitato?
    -. Cos'è che Peter e Broyles avevano perso a Detroit nel futuro grigio ormai sventato e che relazione c'era con l'occhio di vetro di Broyles?
  • Valerio ha scritto:L'ambrifazione del laboratorio mi sa di stratagemma per farci avere indietro Gene, e la caccia al tesoro delle videocassette mi sa di pretesto per farci tornare a visitare luoghi famosi tipo Jacksonville e la casa sul lago Raiden. E Desmond secondo me non è davvero morto.
    [spoiler]Oh, ne avessi azzeccata una! :P[/spoiler]
    Valerio ha scritto:Insomma anche stavolta molto bello e ben fatto anche senza dubbio è una puntata di transizione che ci fa capire quanto il tutto è diventato lineare.
    D'accordissimo. Del resto la cosa della caccia al tesoro ispira proprio l'idea di fare da collante sulla linearità della storia :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Serie USA”