[PIXAR #10] Up

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Elikrotupos ha scritto:Quello che è sicuro è quello che che *non* doveva essere, perché così si appiattisce a livelli disneyiani-dreamworksiani
    Bum!
    Elikrotupos ha scritto:è la stessa analisi che puoi fare pure a Little Panda Fighters...
    BUUUUUUM!
    Elikrotupos ha scritto:l'ossessione di Muntz per... portare un uccello allo zoo -_- e l'ossessione di Carl per impedirglielo -_- -_-)
    Eh, allora quell'esaltato di Sindrome voleva conquistare il mondo, è esagerato e banale.
    E non venitemi a dire che quello era un film di supereroi e poteva starci un personaggio così sopra le righe, qui siamo nel "corrispettivo Pixar" di Indiana Jones, che per villain ha i nazisti e santoni strappa-cuore.
    Comunque non è solo "portare un uccello allo zoo", se vuoi sminuire tutto sì, puoi fare la vocina sarcastica e metterla giù così, ma quell'uccello per Muntz significa recuperare il prestigio di un tempo dimostrando che lo scheletro portato dalla missione esplorativa era reale; in un certo senso è una vendetta per lo smacco subito decenni prima, a causa del quale ha dovuto rimanere in esilio nella giungla per 30 e passa anni (e uno che vive da solo con dei cani parlanti per così tanto tempo, di sicuro non rimane una personcina pacata).
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  • Gli Incredibili ha intenti parodistici, così come Indiana Jones, e comunque Syndrome è ben più approfondito di Muntz. Sì, Muntz ha tutte quelle ragioni per catturare l'uccello, ma sono passati tanti anni, dovrebbe essere uno psicopatico, come Syndrome, e invece lo hanno relegato a un ruolo di cattivo semplice, che deve ostacolare in tutti i modi i nostri eroi.
    Faccio la vocina sarcastica perché davvero non riesco a dare la minima importanza a questi elementi del film, che secondo me lo rovinano e rovinano lo spirito Pixar. Quella che vivono Carl e Russell la chiamerò sempre "avventurina", perché l'Avventura è tutt'altra cosa, nonostante l'abuso che ne hanno fatto per anni tanti produttori per non far addormentare i bambini in sala.
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  • Se PER TE scade nella seconda per la seconda volta consecutiva non vuol dire che per forza significhi la fine dell'età d'oro della Pixar. Anche perché è da imbecilli parlare di età d'oro di uno studio così giovane e che nell'età d'oro c'è ancora o che comunque non ha avuto alcuno sbalzo qualitativo tra i film vecchi e i nuovi. Se vogliamo trovare per forza il pelo nell'uovo in Wall-E e Up, la seconda parte degli Incredibili allora cos'è? E lo humor un po' sottotono di Nemo? E Cars? Quelle fiappezze non le vedi? Le vedresti solo se quei tali film uscissero adesso? Se oberati come siamo da news, hype, anteprime e attese varie abbiamo perso il gusto della fruizione sana di un film non diamo la colpa alla Pixar. O perlomeno non attribuiamole più colpe di quelle che sia lecito attribuirle (gli esempi fatti sopra sono la prova che non che sia sempre stato tutto perfetto in Pixar, pur rimanendo entro la soglia di lamentela). E in tutto questo credo di poter annotare anch'io dei difetti in Up, quindi non è un attacco a Elik. Ma mi riservo di ragionarci con calma, dopo la seconda visione lucchese, quando posterò la mia rece definitiva.
    Voglio però togliermi il sassolino dalla scarpa riguardo la frecciata ai sequel. Dovremo sentirci in periodo di vacche magre perché esce Toy Story 3? Il sequel che più di ogni altro può aver senso fare? Il 2 non è forse uno dei migliori film Pixar di sempre? Non ha ridefinito il significato della parola sequel in un mondo in cui era sempre e solo qualcosa di negativo? Toy Story 3 non sarà un sequel, sarà un capolavoro. Cars 2 sarà invece un sequel, ovviamente e per giunta di un film non eccelso, quindi in quel caso se ne può parlare.
    Infine, riguardo alla morte. Sarebbe una colpa mostrare in un film d'animazione un'intera vita insieme concludendola in quel modo triste, dando al film la sua premessa fondamentale? La morte va sempre contestualizzata e il contesto (assolutamente inedito) che offre Up la rende un'opera d'arte, una scena straziante e per questo bellissima.

    Quella di Nemo a conti fatti mi pare molto di più un avventurina di questo Up, per dirla tutta.
  • scusa, quando parlavo dell'età dell'oro è perché ho avuto un flashforward di me fra vent'anni che ripensavo a questi tempi :P
    Le fiappezze ne Gli Incredibili e in Nemo non ce le vedo perché non ce ne sono (in Cars sì, e ce le vedo, ma Cars recupera su altri aspetti). La parte avventurosa de Gli Incredibili ha una natura parodistica, perciò diverte comunque anche se accadono banali esplosioni e cataclismi (e poi, per dar ragione a Deboroh, siamo in un mondo di supereroi, quindi l'esagerazione ci sta anche per questo). In Nemo c'è Dory, ci sono le varie tappe del viaggio (vari posti, vari incontri) e il racconto parallelo di Nemo nell'acquario (un posto solo, tanti incontri). Poi non nego che in TUTTI i film Pixar ci sono delle pecche moraliste/buoniste dovute alla inevitabile supervisione degli avvoltoi della Disney, per cui ci sono sempre i lieto fine e altre considerazioni spesso mooolto smielate.

    Sui sequel, non dico che saranno pessimi perché sono sequel. Il problema è la mancanza di inedito, di nuove idee. Quella di Toy Story è solo la conclusione di una storia già iniziata, quella di Cars è solo un nuovo episodio con gli stessi personaggi. Possono assolutamente essere ottimi film (e a guardare il trailer di TS3 e la trama di Cars 2 lo comincio a credere fermamente), però viene a mancare una grossa fetta di creatività, che già mi manca. Ma mi manca già dall'anno scorso con WALL-E...

    Sulla morte: il contesto della vita che non ti permette di realizzare i tuoi sogni, anzi ti mette i bastoni fra le ruote, non è inedito. Lo è al massimo nel cinema d'animazione, ma se vogliamo scardinare la Pixar da questo ghetto e metterla al pari del grande cinema, allora non la posso più accettare come scusa.
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  • A quanto pare la storia di tagliare il corto iniziale deve essere una prerogativa dei cinema di qui...

    Comunque, effettivamente a guardare il trailer e le immagini varie che giravano prima dell'uscita del film, mi aspettavo anche io uno sky-movie con tanto di percorso interiore di Carl scandito un po' più lentamente da diversi elementi lungo il viaggio stesso, e non solo verso la sua fine. Una cosa modello Kikujiro no natsu, per intenderci...

    Indipendente da cosa mi aspettassi io, ad ogni modo, l'ho trovato riuscitissimo, con tutti i piccoli difetti che ha, e mi è piaciuto anche più di Wall-e.
    Forse è un po' ridondante la storia della figura bistrattata iniziale che si trasforma nel villain di turno, in quanto già usata ne Gli Incredibili, e che lasciava intuire sin dall'inizio cosa ne sarebbe stato di quel personaggio; è anche vero però che inserita in questo modo da' un significato ancora più profondo, secondo me, al voltapagina di Carl, che continua imperterrito a voler realizzare il sogno di una vita anche quando colui che aveva ispirato lui e sua moglie a farlo (che non è poco), viene idealmente meno. Oltre a questo riesce anche in qualche modo a mettere da parte i ricordi per salvare il bambino e Kevin, due personaggi che ora sono lì, e che hanno bisogno di lui, come lui di loro, alla fine.

    La sequenza iniziale l'ho adorata, son bravi tutti ad inventarsi la storia di vecchietto che perde moglie e si ritrova a condurre una vita solitaria e triste, ma di sicuro non sanno farlo tutti così.
    E poi il suo trasformarsi da bambino/uomo sognatore ad antieroe scorbutico a causa di quello che la vita ha tenuto in serbo per lui, e scoprire di non essere in realtà mai cambiato grazie ad un turning point davvero tristemente assurdo, la scena della cassetta delle lettere... non è il classico burbero che diventa buono, è un buono che diventa temporaneamente burbero prima di realizzare che in realtà non può cambiare la sua natura, come uno scorpione fedriano tramutato in eroe della favola. Ne esce un senso di serenità leggero venato di speranza, a prescindere dal lieto fine dei due personaggi che si trovano ad essere padre/figlio.

    Delle gag mi sono piaciute molto quelle utilizzate durante la lotta tra Carl e Muntz, mentre quella dello scoiattolo per me si poteva tranquillamente evitare... non mi ha fatto ridere e sembrava infilata lì così, tanto per metterci qualcosa di divertente per i bambini.

    Per la storia della perdita del bambino, avevo ipotizzato anche io entrambe le cose: aborto prima, per la questione della cameretta costruita con la gioia di chi ha qualcuno da aspettare, e infertilità poi, causata dall'aborto stesso.
  • Elik perchè non gradisci i lieto fine? Non è banale il finale, non è mieloso; Carl ha ancora 78 anni, nelle favole nella foresta avrebbe trovato l'elisir della giovinezza per poter ricominciare la vita da capo, vivendo di avventure. Dopo il periodo trascorso nella giungla che io reputo più un momento onirico, il vecchietto diventa Nonno prima della Fine, lasciando il suo Passato alle Cascate Paradiso.


    Secondo me la miglior gag si ha quando Carl si è dimenticato di togliere la catenella quando apre la porta di casa, sono stata l'unica a ridere in sala ma non c'è un anziano che non abbia la catena e mia nonna si dimentica sempre di levarla quando vado a trovarla.
  • Icnarf ha scritto:Elik perchè non gradisci i lieto fine? Non è banale il finale, non è mieloso;
    Non parlavo di quello di Up, ma dei lietofine disney e pixar in generale. Anzi, in questo caso il finale della casa che si poggia finalmente sul cucuzzolo (come nel disegno di Ellie) mi piace moltissimo.
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  • Elikrotupos ha scritto: La parte avventurosa de Gli Incredibili ha una natura parodistica, perciò diverte comunque anche se accadono banali esplosioni e cataclismi (e poi, per dar ragione a Deboroh, siamo in un mondo di supereroi, quindi l'esagerazione ci sta anche per questo).
    Eh, perchè invece un mondo in cui c'è una casa volante e dei cani parlanti che guidano degli aeroplanini è un mondo iper-realistico, mi stupisce che non ne sia risultata un dramma in stile "Il Diario di Anna Frank".
    Sulla morte: il contesto della vita che non ti permette di realizzare i tuoi sogni, anzi ti mette i bastoni fra le ruote, non è inedito. Lo è al massimo nel cinema d'animazione, ma se vogliamo scardinare la Pixar da questo ghetto e metterla al pari del grande cinema, allora non la posso più accettare come scusa.
    Eh, allora fammi un esempio di qualcosa di inedito nel cinema degli ultimi 20 anni.


    Ah, comunque a mentre fredda non capisco assolutamente la critica alla "prevedibilità" del fatto che Carl si rabbonisca e faccia comunella con Russel: quanti altri film Pixar sono prevedibili?
    Ci saremmo mai aspettati che Woody e Buzz alla fine facessero amicizia? Sì.
    Ci saremmo mai aspettati che Flick sarebbe diventato l'eroe del formicaio? Sì.
    Ci saremmo mai aspettati che Nemo riuscisse a ricongiungersi a suo padre? Sì.
    Ci saremmo mai aspettati che Gli Incredibili sconfiggessero il cattivone di turno? Sì.
    Ci saremmo mai aspettati che Remy riuscisse a trovare un suo posto nella società come cuoco? Sì.
    Ci saremmo mai aspettati che Wall-E e Eve avrebbero sempre vissuto felici contenti? Sì.
    Gli unici film che sono riusciti a stupirmi del tutto nel finale sono stati Monsters & co. e Cars.

    Ti dirò poi, il finale non è poi tutto rose e fiori come vorrebbe la tradizione Disney: il finale "scontato" sarebbe stato quello in cui il padre di Russel si presenta alla cerimonia riempiendo di gioia il figlio, che lo attendeva tanto. Ma in questo il finale è più "realistico" e più coerente: alla figura del padre assente non gliene frega nulla di Russel, ma Russel ha trovato il suo "sostituto". Addirittura Carl non gli dà la medaglia dell'aiuto-anziani che Russel si aspettava, ma addirittura il tappo di bottiglia che è uno dei primi ricordi che lo legava alla moglie, quello mi ha sorpreso e commosso non poco, ti fa capir che Carl non è solo cambiato, come la tradizione delle favolette vorrebbe, ma quanto è cambiato. Ed è tutto costruito incredibilmente bene.

    Comunque da quando esiste il Sollazzo Elik critica i film Pixar e Grrodon critica i film Disney, siete out-of-character :P
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  • Il punto è che tutte le cose che hai elencato non sono le cose importanti di quei film. Mentre tu citavi il rapporto fra Carl e Russell come una prova della complessità dei due personaggi, mentre invece secondo me è una prova del contrario, cioè della loro banalità.
    Poi ripeto che io non sto stroncando tutto il film (per esempio non ho detto niente di male sul finale di Up, parlavo dei lietofine in genere), ho solo evidenziato i tanti difetti, le cose che imho lo appiattiscono rispetto alla ricchezza dei precedenti Pixar.
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    :solly:
  • Perchè le cose che ho citato non sarebbero le cose importanti di quei film? :oO:
    E quali sarebbero allora?

    Guarda che il rapporto tra Russel e Carl E' importante in Up, ho capito che tu avresti preferito un film in solitaria di Carl che viaggia, ma non è il film che ha voluto fare la Pixar.
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  • A me Up è parso un film ben riuscito, ed il degno completamento di quella che a me sembra una grande trilogia in cui la Pixar ha riesplorato un "ruolo" narrativo che più classico non si può: il personaggio emarginato suo malgrado, che soffre del conflitto esistente tra il mondo delle sue aspirazioni e la propria condizione. In Ratatouille, il conflitto è tra aspirazioni e condizione... biologica (Remy è un topo, ovvero l'animale che più dovrebbe star lontano da cucine e affini), in Wall-e tra aspirazioni e condizione... spazio-temporale (Wall-e desidera un mondo lontano nel tempo, i cui abitanti hanno per giunta "traslocato" - c'è anche un conflitto umano-meccanico, ma mi sembra secondario, visto che Wall-e, pur provando anomali sentimenti umani -che prova anche Eve, poi-, non vuole in realtà "diventare" un uomo), e in Up tra aspirazioni e condizione... anagrafica.

    Up è sicuramente meno ardito dei suoi due predecessori, da un punto di vista visivo e -soprattutto- narrativo: a mio giudizio, il fatto è da imputarsi al tipo di "repertorio" di storie che gli autori hanno coscientemente messo alla base di questo film. Che è il repertorio dell'avventura, intesa nel senso più ludico e ingenuamente spensierato del termine. Per recuperare questa sensazione di "freschezza" della narrazione avventurosa, mi sembra che Docter &Co. siano andati a riguardarsi un bel po' di classici film americani appena posteriori all'arrivo del sonoro: dell'epoca in cui Carl Fredricksen era bambino, insomma. Ne è nato un film che, in effetti, va a toccare molti cliché del genere: ma, a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare da una produzione contemporanea, li va a toccare senza che ciò diventi necessariamente oggetto di parodia o ammiccamento. Senza sacrificare niente a livello di ritmo e di originalità delle trovate comiche, stavolta la Pixar mette assieme un film pieno d'"idealismo" d'annata: è forse uno dei film più autenticamente "americani" dello Studio, nel senso buono del termine. È vero, è una storia "che ci si aspetta": ma è raro riuscire oggi ad essere "scontati" con tanto stile e tanto ingegno, visivo e non solo.

    Per quanto mi riguarda, se proprio è necessario fare classifiche, lo metterei tra i Pixar maggiori, lasciando tra i minori soltanto il gradevole ma fiacco Nemo e (parlo sempre a livello strettamente personale, eh) quell'aberrazione chiamata Cars. A bug's life non ce lo metto, perché secondo me è una delle più divertenti parodie di Kurosawa mai concepite.

    E poi Up ha una delle migliori colonne sonore Pixar, tra parentesi.
  • @Deboroh: Sto criticando proprio quello, cioè che la Pixar ha fatto (per la seconda volta consecutiva) una scelta sbagliata. Non pretendo che sia giusta la mia scelta, ma sicuramente (per i motivi detti sopra) quella della Pixar è sbagliata.

    Se per te quelle che hai elencato sono le cose importanti dei film Pixar allora capisco perché ti piaccia Up, e capisco pure che dei film Pixar non hai mai capito niente :P Hai fatto il nerd e ti sei accontentato di "come vanno a finire"?
    Quelli sono i finali dei film Pixar, non le cose importanti. Le cose importanti sono quelle che accadono durante il film (i rapporti fra i personaggi, come si sviluppano durante il film [che di solito, vengono sviluppati bene e sempre con una dose di epicità, al contrario che in Up e WALL-E, dove l'epicità è soltanto nella parte iniziale], a metà fra un racconto di formazione e un'avventura omerica, che è poi la ricetta anche dei migliori film d'animazione Disney [miele/morale a parte] ma anche Ghibli).
    Rebo ha scritto:E poi Up ha una delle migliori colonne sonore Pixar, tra parentesi.
    Secondo me non è minimamente paragonabile a quella di Ratatouille e de Gli Incredibili (e mi limito a fare il paragone solo fra le opere di Giacchino), e penso inoltre che fra quelle di Giacchino di quest'anno la migliore sia Star Trek (la quale a sua volta non è migliore di Ratatouille :P). Per Up Giacchino ha scelto un valzer e l'ha proposto in varie salse. Ovviamente ha fatto un ottimo lavoro come suo solito, ma "poco" (colpa anche della povertà di sfaccettature del film, imho, per cui si è dovuto concentrare su un solo tema), niente in confronto alle precedenti score pixariane.
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  • Se per te quelle che hai elencato sono le cose importanti dei film Pixar allora capisco perché ti piaccia Up, e capisco pure che dei film Pixar non hai mai capito niente :P Hai fatto il nerd e ti sei accontentato di "come vanno a finire"?
    Quelli sono i finali dei film Pixar, non le cose importanti. Le cose importati sono quelle che accadono durante il film (i rapporti fra i personaggi, come si sviluppano durante il film
    Citavo quello come chiosa del rapporto tra i due personaggi, così come il fatto che Buzz e Woody diventano amici è la degna conclusione del loro rapporto durante il film, il fatto che Wall-E ed Eve alla fine vivono felici e contenti è il naturale finale per la loro relazione, ecc. ecc.
    E se questi non ti sembrano tanto importanti nell'ottica generale del film, allora non capisco la tragedia che fai sul "finale banale" di Carl come padre di Russel.
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  • Rotfl ma la finiamo con questo presunto e biasimevole miele Disney? Si tratta di valori e di morali normalissime, che per certa gente non sono neanche così scontate, e che comunque ritroviamo in un sacco di altre produzioni dalla Dreamworks allo studio ghibli. Il miele, il lieto fine e tutte le americanate sono le classiche cose che invece i soliti alternativi detrattori di Disney criticano senza rendersi conto che se abbiamo un'immagine tanto stucchevole di Biancaneve e delle altre principesse nella testa è perchè il marketing ce l'ha consegnata così, senza tener conto della vera estetica Disney.
  • DeborohWalker ha scritto:E se questi non ti sembrano tanto importanti nell'ottica generale del film, allora non capisco la tragedia che fai sul "finale banale" di Carl come padre di Russel.
    su quello non ho fatto nessuna tragedia, era solo uno dei tanti difetti (che condivide anche con gli altri Pixar, appunto)... la tragedia l'ho fatta sull'avventurina.

    @Grro: ma infatti critico l'aspetto commerciale del moralismo, non il moralismo in sé. E' questa l'ingerenza che fa il marketing Disney sulla Pixar. Che poi la Pixar tratti spesso e volentieri il valore dell'amicizia, del rispetto, della famiglia, ecc..., mi sta più che bene.
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  • Elikrotupos ha scritto: Secondo me non è minimamente paragonabile a quella di Ratatouille e de Gli Incredibili (e mi limito a fare il paragone solo fra le opere di Giacchino), e penso inoltre che fra quelle di Giacchino di quest'anno la migliore sia Star Trek (la quale a sua volta non è migliore di Ratatouille :P). Per Up Giacchino ha scelto un valzer e l'ha proposto in varie salse. Ovviamente ha fatto un ottimo lavoro come suo solito, ma "poco" (colpa anche della povertà di sfaccettature del film, imho, per cui si è dovuto concentrare su un solo tema), niente in confronto alle precedenti score pixariane.
    Mah, trovo invece che a livello di orchestrazione e di strategie drammaturgiche (legami tra musica e storia) la colonna sonora di Up possa meritarsi un posto speciale nella filmografia Pixar. Scegliere un solo tema e variarlo continuamente non è affatto qualcosa che pregiudica il valore di una composizione musicale. Altrimenti dovremmo buttare a mare metà della storia della musica (anzi, forse anche qualcosina in più).
  • No, infatti, però quando ne ha fatti più di uno è ancora meglio, per questo non posso considerare Up migliore di Ratatouille, per esempio. Comunque alla fine sono pucchiacche, non ho intenzione di criticare la colonna sonora, anzi...
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  • Tornato or ora; commenti a fresco.
    Ho leggiucchiato i vostri commenti e tra tutti quanti sono più in sintonia con Deboroh.
    Si tratta ovviamente di un ottimo film che, nonostante il cambiamento di tono dopo i primi 20 minuti risulta notevolmente compatto e armonico (al contrario di Wall-e in cui lo stacco tra le due metà è motlo più marcato, e con questo non voglio dire che nella seconda vi sia una caduta di stile o che non sia alla pari della prima, annosa questione a cui non si porrà mai fine ).
    Elementi chiavi di questo film sono secondo me tre: comicità ,ritmo e poesia.
    Come ben diceva Lasseter, stavolta hanno confezionato il loro film più genuinamente divertente, con gag geniali o "semplicemente" brillanti durante tutta la durata del film. E questo ci porta al secondo elemento, il ritmo. Personalmente ho trovato la narrazione soppraffina, perfetta, sia nei tempi comici che in quelli drammatici, a tal punto da rendere credibile perfino le acrobazie di un 74enne.
    E il segreto di tutto sta nell'aver concepito ottimi personaggi. Il duo Carl&Russel, Kevin&Dug e Muntz con la sua fantastica muta di cani(meravigliosa la citazione ai quadri di C. M. Coolidge con i cani che giocano a carte). Ho riso davvero di gusto come mai nei film Pixar. Anzi, pensavo di commuovermi molto di più invece rimangono ancora il robottino, Sully e il topino a mentenere questo primato. Non a caso i primi dieci minuti non li ho trovato affatto nè forzati, smielati, nè addirittura commoventi. Non credo che la Pixar abbia realizzato qualcosa di poco originale o scontato perchè voleva fa' scorrere la lacrimuccia. Li ho trovati .. naturali! come naturale è il ciclo nascita-crescita-morte. Più che altro tanto di cappello alla regia che ha saputo condensare in pochi minuti i momenti chiavi della vita di Carl e Ellie, perfettamente funzionali per far capire il rapporto speciale, la sintonia che lega due esseri uno l'opposto dell'altro. E veniamo quindi al terzo elemento, la poesia, che io ho colto nei particolari: l'identificazione dlla casa con Ellie da parte di Carl, e poi il "vivi la tua avventura" o le poltrone lasciate sulle cascate (come faceva notare Elik), l'uccello (madre di figli tra l'altro) che rappresenta la nuova avventura di Carl etc...Insomma un film ricchissimo di simboli.
    Immediato è il riferimento a Myazaki e al castello errante sia per ovvi motivi (la casa volante) sia per le scelte musicali.. anche li il tema ricorrente è un valzer.
    Necessito assolutamente di una seconda visione... perchè non riesco mai a godermi appieno il primo tempo dei film Disney? Che palle sono sempre in ansia che non rispondando alle mie aspettative, salvo poi farmi lentamente conquistare.... VOGLIO RIVEDERLO! UFFA!!!
  • Scissorhands ha scritto: Immediato è il riferimento a Myazaki e al castello errante sia per ovvi motivi (la casa volante) sia per le scelte musicali.. anche li il tema ricorrente è un valzer.
    Infatti ho come il sospetto che Giacchino abbia fatto (di sua iniziativa o su consiglio del regista) una gigantesca citazione della struttura "anomala" della musica di Howl, al di là della scelta di usare un valzer... Anomala per le comuni logiche delle colonne sonore, intendo: anche in quel caso, si trattava di una dilatatissima struttura del tipo "tema e variazioni".
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