[Disney] Artemis Fowl: La Storia a Fumetti
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Premetto che non ho mai letto un libro di Artemis Fowl, reputando fosse l'ennesimo ragazzotto simil-Harry Potter, protagonista di un ciclo di romanzi per ragazzi le cui vendite si mantenevano dignitose solo cavalcando l'ondata di successo del maghetto.
Quindi, nel rapportarmi alla versione a fumetti, la prima cosa a cui ho prestato attenzione stata la storia, che era per me una continua sorpresa; una gradita sorpresa.
Perchè con Harry Potter, Artemis Fowl ha in comune giusto l'età anagrafica.
Artemis Fowl è ricco, è l'essere umano più intelligente della sua generazione... ed è un criminale.
Non è il classico eroe negativo (alla Lupin III, o Diabolik) che in realtà può essere visto come un buono "a suo modo", e che nel corso della storia rivaluteremo... no, Artemis Fowl è avido, e ha appena scoperto il modo per entrare in contatto col popolo dei folletti, e soggiogarli.
Insomma, è come osservare una storia dei Puffi dal punto di vista di Gargamella; un Gargamella decisamente più "cool", e per nulla imbranato. Ed è bizzarro questo modo di raccontare la storia, perchè per certi versi viene da parteggiare per le creature fatate, chiaramente i "buoni" con una morale più giusta, ma il fatto che tutto venga narrato dal punto di vista di Artemis Fowl fa venire voglia di "tifare" anche per lui.
Oltre all'insolito punto di vista, ci sono molti altri elementi affascinanti come le strategie attuate da Fowl, o tutte le regole che governano il Popolo dei folletti.
Tutto ciò mi ha intrigato davvero tanto, al punto che ho messo i sei romanzi di Artemis Fowl finora usciti nella lista dei libri da leggere, e anche abbastanza presto; ciò non toglie che sarei estremamente felice se venissero trasposti a fumetti tutti gi episodi.
Parlando ora solo del fumetto, si contraddistingue innanzitutto per un adattamento che, credo, sia davvero ben fatto. Dubito che sarebbe impresa facile adattare Harry Potter e la Pietra Filosofale in un fumetto di un centinaio di pagine, senza che la trama risultasse affrettata, o certi passaggi affrettati; bè, il primo romanzo di Artemis Fowl ha una lunghezza simile alla prima storia del maghetto, eppure questo adattamento si legge molto piacevolmente, al punto che avrei pensato la storia fosse nata in questo formato, se non avessi già sentito nominare l'esistenza dei romanzi.
Sono proprio curioso di confrontarle col romanzo, per vedere quali elementi sono stati tralasciati, dato che mi sembra inevitabile che sia stato effettuato qualche taglio.
Belli i disegni, ma soprattutto belle le colorazioni che ricreano atmosfere molto simili a quelle viste in Wondercity, addirittura migliori.
La storia è divisa in 9 capitoli, intervallati da dossier sui personaggi (simili anch'essi a quelli visti in Wondercity) che ci danno informazioni in modo molto furbo, riassumendo descrizioni che probabilmente erano date nel romanzo, ma che inserite tra le vignette sarebbe risultato troppo verboso.
Probabilmente il miglior adattamento a fumetti di un'opera non nata sotto questo media, ma attendo di leggere il romanzo per confermare questa mia supposizione.
Uh, già uscito?
Comunque, concordo riguardo la serie di libri, è decisamente di livello molto buono (come buona parte di Colfer, del resto).
Comunque, concordo riguardo la serie di libri, è decisamente di livello molto buono (come buona parte di Colfer, del resto).
Lorenzo Breda
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If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
Hobbes, Calvin&Hobbes
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Ti confermo quello che hai detto, avendo letto tutti i libri della saga di Fowl, pur non avendo finito per intero di leggere il fumetto (l'ho comprato quest'estate in Irlanda, ma non ho un attimo di tempo per completare); davvero un capolavoro, sia per come rispecchia le battute del libro, sia per come è rappresentato graficamente (e sia perchè in lingua madre è comprensibilissimo, malgrado i termini arzigogolati fantasy )... spero escano presto i successiviDeborohWalker ha scritto: Probabilmente il miglior adattamento a fumetti di un'opera non nata sotto questo media, ma attendo di leggere il romanzo per confermare questa mia supposizione.
Lode alla didascalia. Veramente. Quello che in ogni adattamento che (non) si rispetti era sempre stato un mezzuccio per evitare di raccontare, per riassumere e semplificare, assume qui un valore tutto nuovo. E' attraverso la didascalia che entriamo nei pensieri dei personaggi, è la didascalia a farci ridere, riflettere, interessare alla vicenda. In certi punti sembra di star leggendo un magnifico numero di Pkna sceneggiato da Faraci, in altri una storia di Enna, in altri ancora le didascalie colorate a seconda del personaggio ricordano non poco Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller.
Per quel che mi riguarda questo è l'Adattamento, quello a cui guardare come esempio d'ora in poi, visto che prende l'essenza del libro in maniera fedelissima, senza tagliare nulla, e la traspone in fumetto, in un ottimo fumetto. Un lavoro sapiente, quindi, che fa proprio ogni virtuosismo fumettistico, non dimenticando di metterlo al servizio della storia. Una storia divisa in nove capitoli, quanti erano i capitoli del libro originale di cui viene ripresa fedelissimamente la struttura. Il tutto con la sceneggiatura di Colfer, lo stesso autore del libro, e Donkin, i disegni di un ispiratissimo Rigano e i colori di Lamanna. Insomma, terminata la lettura, nessuno direbbe mai che il mondo di Artemis Fowl non nasca con questo fumetto.
Ecco insieme al Mondo Che Verrà di Casty e il Novecento di Faraci, il miglior fumetto Disney uscito quest'anno, peccato che a differenza di quella mezza ciofeca di Mad Sonja non sia stato minimamente pubblicizzato sulle sue testate parenti, che sia di difficile reperibilità nelle librerie stesse e che sia targato genericamente Buena Vista, senza la dicitura Lab, che contraddistingueva le Graphic Novel Disney per il mercato internazionale e che ora come ora sembrerebbe stata chiusa col quinto numero.
La storia è interessante, fantasiosa, umoristica e molto tattica. Fonde alla perfezione poliziesco, fantasy e fantascienza e narra di una sorta di "partita a scacchi" tra Artemis Fowl, rampollo di un impero criminale, e il Popolo di creature magiche di cui Artemis ha rapito un'esponente, chiedendo un grosso riscatto. Uno spunto semplice ma reso interessante in ogni dettaglio, visto che, come aveva fatto la Rowling col suo Harry Potter, prende stereotipi del fantasy (e qui anche della fantascienza e dei misteri archeologici) e li debanalizza, fondendoli tra loro, e aggiungendo elementi nuovi e regolamentazioni magiche per avere un quadro razionale della cosa. Ecco quindi i Leprecauni della tradizione irlandese essere in realtà una crasi che designa un corpo speciale della polizia elfica, Atlantide essere una delle città sotterranee in cui si è rifugiato il Popolo, l'alfabeto egizio essere una derivazione di quello gnomico e via dicendo. Fusione tra generi e stili che paga sempre in termini di interesse e figaggine, rendendo la saga intelligente.
Il fatto poi che la maggior parte della storia si svolga in un un unico luogo, vicino al maniero dei Fowl con la polizia elfica intenta a fermare il tempo e a contrattare a suon di trabocchetti e regole magiche col protagonista, rende la storia adatta anche ad altri media, come il cinema. E infatti corre voce che si stia già girando il primo film. Ma lo humor riversato in ogni momento della storia, la caricaturizzazione di personaggi come Tubero, il capo della polizia elfica, o Leale, il gigantesco assistente del protagonista, per non parlare di Artemis stesso, rendono il tutto ancora più adatto a diventare un fumetto.
E nel libro ovviamente c'è poco più di quanto ci fosse nel fumetto, giusto un paio di cenni che nella graphic novel sono stati messi nelle schede personali dei personaggi collocate tra un capitolo e l'altro a mo' di file, come quelli visti in MM, in Wondercity o in Watchmen.
Visto e considerato che la storia riprende quella del primo di una nutrita serie di libri, è buona cosa sapere che si sta già lavorando all'adattamento del secondo libro, e se la qualità sarà ancora questa, bé sbav, abbiamo trovato la nuova dimensione del fumetto Disney di Nuova Generazione.
Per quel che mi riguarda questo è l'Adattamento, quello a cui guardare come esempio d'ora in poi, visto che prende l'essenza del libro in maniera fedelissima, senza tagliare nulla, e la traspone in fumetto, in un ottimo fumetto. Un lavoro sapiente, quindi, che fa proprio ogni virtuosismo fumettistico, non dimenticando di metterlo al servizio della storia. Una storia divisa in nove capitoli, quanti erano i capitoli del libro originale di cui viene ripresa fedelissimamente la struttura. Il tutto con la sceneggiatura di Colfer, lo stesso autore del libro, e Donkin, i disegni di un ispiratissimo Rigano e i colori di Lamanna. Insomma, terminata la lettura, nessuno direbbe mai che il mondo di Artemis Fowl non nasca con questo fumetto.
Ecco insieme al Mondo Che Verrà di Casty e il Novecento di Faraci, il miglior fumetto Disney uscito quest'anno, peccato che a differenza di quella mezza ciofeca di Mad Sonja non sia stato minimamente pubblicizzato sulle sue testate parenti, che sia di difficile reperibilità nelle librerie stesse e che sia targato genericamente Buena Vista, senza la dicitura Lab, che contraddistingueva le Graphic Novel Disney per il mercato internazionale e che ora come ora sembrerebbe stata chiusa col quinto numero.
La storia è interessante, fantasiosa, umoristica e molto tattica. Fonde alla perfezione poliziesco, fantasy e fantascienza e narra di una sorta di "partita a scacchi" tra Artemis Fowl, rampollo di un impero criminale, e il Popolo di creature magiche di cui Artemis ha rapito un'esponente, chiedendo un grosso riscatto. Uno spunto semplice ma reso interessante in ogni dettaglio, visto che, come aveva fatto la Rowling col suo Harry Potter, prende stereotipi del fantasy (e qui anche della fantascienza e dei misteri archeologici) e li debanalizza, fondendoli tra loro, e aggiungendo elementi nuovi e regolamentazioni magiche per avere un quadro razionale della cosa. Ecco quindi i Leprecauni della tradizione irlandese essere in realtà una crasi che designa un corpo speciale della polizia elfica, Atlantide essere una delle città sotterranee in cui si è rifugiato il Popolo, l'alfabeto egizio essere una derivazione di quello gnomico e via dicendo. Fusione tra generi e stili che paga sempre in termini di interesse e figaggine, rendendo la saga intelligente.
Il fatto poi che la maggior parte della storia si svolga in un un unico luogo, vicino al maniero dei Fowl con la polizia elfica intenta a fermare il tempo e a contrattare a suon di trabocchetti e regole magiche col protagonista, rende la storia adatta anche ad altri media, come il cinema. E infatti corre voce che si stia già girando il primo film. Ma lo humor riversato in ogni momento della storia, la caricaturizzazione di personaggi come Tubero, il capo della polizia elfica, o Leale, il gigantesco assistente del protagonista, per non parlare di Artemis stesso, rendono il tutto ancora più adatto a diventare un fumetto.
E nel libro ovviamente c'è poco più di quanto ci fosse nel fumetto, giusto un paio di cenni che nella graphic novel sono stati messi nelle schede personali dei personaggi collocate tra un capitolo e l'altro a mo' di file, come quelli visti in MM, in Wondercity o in Watchmen.
Visto e considerato che la storia riprende quella del primo di una nutrita serie di libri, è buona cosa sapere che si sta già lavorando all'adattamento del secondo libro, e se la qualità sarà ancora questa, bé sbav, abbiamo trovato la nuova dimensione del fumetto Disney di Nuova Generazione.
Letto!
Anch'io non avevo letto il libro anche se la storia mi era sempre parsa almeno interessante el'intenzione di leggerlo c'era. Che dire...
Secondo me è molto riuscito come fumetto! Mi è piaciuto davvero un sacco, non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, dovevo finirlo
I disegni sono motlo curati, la trama del libro rispettata. Credo che il fatto che sia un fumetto lo avvicini molto più al pubblico, anche più ampio, e faccia in modo che venga meglio apprezzato!!
Beh, consigliatissimo.
Anch'io non avevo letto il libro anche se la storia mi era sempre parsa almeno interessante el'intenzione di leggerlo c'era. Che dire...
Secondo me è molto riuscito come fumetto! Mi è piaciuto davvero un sacco, non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, dovevo finirlo
I disegni sono motlo curati, la trama del libro rispettata. Credo che il fatto che sia un fumetto lo avvicini molto più al pubblico, anche più ampio, e faccia in modo che venga meglio apprezzato!!
Beh, consigliatissimo.
Finalmente, dopo che mi è stato regalato da Minnie ai tempi dell’uscita, ho avuto tempo di leggerlo. Nell’arco di due giorni me lo sono sbafato.
E devo dire che confermo le opinioni di Deboroh, Grrodon e Minnie. E’ veramente una graphic novel coi fiocchi e i controfiocchi.
Per quanto riguarda la trama, nulla da dire; io avevo già letto il libro, anche se anni fa e quindi non ricordavo più molto dello svolgimento dei fatti. In realtà il mondo di Artemis Fowl per me ha seguito una strana parabolica, piacendomi subito tanto il primo libro, continuando con il secondo, l’apoteosi del terzo, il quarto che mi lasciò un po’ stranito perché credevo che il terzo fosse l’ultimo e il quinto che non ho comprato perché un anno fa avevo raggiunto il disinteresse quasi totale al personaggio. Ciononostante quando un paio di mesi fa ho letto che stava per uscire in Italia la versione a fumetti, un barlume di interesse verso l’opera di Colfer si è riacceso, ed è sfociato oggi in grande, con la lettura completa di questa graphic novel. Sì, perché essa racchiude lo spirito pieno e vivo del primo libro della saga, restituendogli però splendide immagini che conferiscono un’atmosfera unica che è la stessa che pervadeva il romanzo ma che secondo me ha anche un fascino tutto suo, un qualcosa che possiede questa versione a fumetti e solo lei, attinta dal libro ma rielaborata col linguaggio del medium fumetto, e quindi con un suo fascino particolare.
Qui rivive perfettamente tratteggiato Artemis, il dodicenne genio del crimine, freddo e calcolatore ma anche con una sua integrità morale e con un grande affetto per i suoi cari. Rivive Spinella Tappo, perfetta figura della donna che deve dimostrare di essere una dura al pari degli uomini (ma traslato, il tutto, nel mondo del Popolo). Rivivono il capitano Tubero, Polledro, Leale e sorella. Forse troppo poco spazio è dato a Bombarda, ma si rifarà nei romanzi successivi.
Rivive il maniero dei Fowl, splendido, antico, sembra l’atavico maniero dei de’ Paperoni.
Perfino la figura della madre, complicata da gestire per molti motivi, viene qui tratteggiata con arguzia e sensibilità, sia nella sceneggiatura che nei disegni.
Insomma, la freschezza e l’originalità del romanzo di Colfer, che sono gli elementi che stanno alla base di tutto il progetto “Artemis Fowl”, vengono qui riviste sotto una nuova luce, quella del Fumetto con la F maiuscola, che ai fumetti si ispira per molti aspetti come giustamente fatto notare da Grrodon. I riferimenti ci sono, e l’uso delle didascalie confermo che è intelligente. Così come quello delle schede informative su personaggi e luoghi. Vengono anche qui, come nel libro, gettate le esche per i seguiti, come la scheda sul padre di Artemis che sarà importante per il secondo libro. E addirittura dentro il fumetto, quando da un televisore agli inizi della storia viene menzionato il nome di un certo Spiro, c’è un filo di continuity, dato che Spiro sarà comprimario del terzo romanzo della serie.
Metà del merito dell’alta qualità di questa versione fumettata è da dare al reparto grafico: perché se l’adattamento del romanzo ad opera di Colfer stesso e di Donkin rasenta la perfezione, di certo la versione non sarebbe stata così affascinante senza i preziosi disegni di un Rigano in stato di grazia; io lo ricordavo nei disegni di alcuni numeri di Pk Frittole, già all’epoca lo ammiravo molto per la dinamicità dei personaggi e la cura per i dettagli e i visi. Bene, queste cose le ho ritrovate qui, con un modo preciso e fantasioso di disegnare tutti i personaggi del romanzo, dalla figura di Artemis che è proprio come me l’ero immaginato a quella degli essere fantastici, tanto Polledro quanto Tubero quanto la magnifica Spinella. E anche quanto Bombarda. I colori di Lamanna poi fanno il resto rendendo la graphic novel un capolavoro visivo di luci, ombreggiature e scintillii. Il colore verdolino che prevale in certi ambienti e sulla pelle di Polledro e di Bombarda e il rosso acceso quando ci sono scontri a fuoco sono da sbavo.
Insomma, una prova più che riuscita e più che positiva, che io credevo facesse parte del progetto "Buena Vista Lab" e che invece è un volume a sé stante; per certi versi meglio così, dà una sua autonomia all’opera, e comunque è ben fatto nel dare informazioni (anche brevi) nel risvolto di copertina sugli autori. Opera che come apprendo qui sopra continuerà con l’adattamento degli altri romanzi, e la cosa mi rende molto felice, data la qualità e dato che se si aspetta la versione cinematografica campa cavallo, dal momento che è da anni che si vocifera dell’intenzione di farne un film ma che non se ne è mai fatto niente, fin dai tempi del terzo romanzo si dice che la Miramax ha acquistato i diritti ma non si è ancora concluso nulla.
Vabbè, questa versione mi ha infatti fatto riavvicinare al mondo di Artemis, e non è escluso che quanto prima mi acchiappi il quinto romanzo, dove la trama ha alcune similitudini con Cenerentola 3!!!
E devo dire che confermo le opinioni di Deboroh, Grrodon e Minnie. E’ veramente una graphic novel coi fiocchi e i controfiocchi.
Per quanto riguarda la trama, nulla da dire; io avevo già letto il libro, anche se anni fa e quindi non ricordavo più molto dello svolgimento dei fatti. In realtà il mondo di Artemis Fowl per me ha seguito una strana parabolica, piacendomi subito tanto il primo libro, continuando con il secondo, l’apoteosi del terzo, il quarto che mi lasciò un po’ stranito perché credevo che il terzo fosse l’ultimo e il quinto che non ho comprato perché un anno fa avevo raggiunto il disinteresse quasi totale al personaggio. Ciononostante quando un paio di mesi fa ho letto che stava per uscire in Italia la versione a fumetti, un barlume di interesse verso l’opera di Colfer si è riacceso, ed è sfociato oggi in grande, con la lettura completa di questa graphic novel. Sì, perché essa racchiude lo spirito pieno e vivo del primo libro della saga, restituendogli però splendide immagini che conferiscono un’atmosfera unica che è la stessa che pervadeva il romanzo ma che secondo me ha anche un fascino tutto suo, un qualcosa che possiede questa versione a fumetti e solo lei, attinta dal libro ma rielaborata col linguaggio del medium fumetto, e quindi con un suo fascino particolare.
Qui rivive perfettamente tratteggiato Artemis, il dodicenne genio del crimine, freddo e calcolatore ma anche con una sua integrità morale e con un grande affetto per i suoi cari. Rivive Spinella Tappo, perfetta figura della donna che deve dimostrare di essere una dura al pari degli uomini (ma traslato, il tutto, nel mondo del Popolo). Rivivono il capitano Tubero, Polledro, Leale e sorella. Forse troppo poco spazio è dato a Bombarda, ma si rifarà nei romanzi successivi.
Rivive il maniero dei Fowl, splendido, antico, sembra l’atavico maniero dei de’ Paperoni.
Perfino la figura della madre, complicata da gestire per molti motivi, viene qui tratteggiata con arguzia e sensibilità, sia nella sceneggiatura che nei disegni.
Insomma, la freschezza e l’originalità del romanzo di Colfer, che sono gli elementi che stanno alla base di tutto il progetto “Artemis Fowl”, vengono qui riviste sotto una nuova luce, quella del Fumetto con la F maiuscola, che ai fumetti si ispira per molti aspetti come giustamente fatto notare da Grrodon. I riferimenti ci sono, e l’uso delle didascalie confermo che è intelligente. Così come quello delle schede informative su personaggi e luoghi. Vengono anche qui, come nel libro, gettate le esche per i seguiti, come la scheda sul padre di Artemis che sarà importante per il secondo libro. E addirittura dentro il fumetto, quando da un televisore agli inizi della storia viene menzionato il nome di un certo Spiro, c’è un filo di continuity, dato che Spiro sarà comprimario del terzo romanzo della serie.
Metà del merito dell’alta qualità di questa versione fumettata è da dare al reparto grafico: perché se l’adattamento del romanzo ad opera di Colfer stesso e di Donkin rasenta la perfezione, di certo la versione non sarebbe stata così affascinante senza i preziosi disegni di un Rigano in stato di grazia; io lo ricordavo nei disegni di alcuni numeri di Pk Frittole, già all’epoca lo ammiravo molto per la dinamicità dei personaggi e la cura per i dettagli e i visi. Bene, queste cose le ho ritrovate qui, con un modo preciso e fantasioso di disegnare tutti i personaggi del romanzo, dalla figura di Artemis che è proprio come me l’ero immaginato a quella degli essere fantastici, tanto Polledro quanto Tubero quanto la magnifica Spinella. E anche quanto Bombarda. I colori di Lamanna poi fanno il resto rendendo la graphic novel un capolavoro visivo di luci, ombreggiature e scintillii. Il colore verdolino che prevale in certi ambienti e sulla pelle di Polledro e di Bombarda e il rosso acceso quando ci sono scontri a fuoco sono da sbavo.
Insomma, una prova più che riuscita e più che positiva, che io credevo facesse parte del progetto "Buena Vista Lab" e che invece è un volume a sé stante; per certi versi meglio così, dà una sua autonomia all’opera, e comunque è ben fatto nel dare informazioni (anche brevi) nel risvolto di copertina sugli autori. Opera che come apprendo qui sopra continuerà con l’adattamento degli altri romanzi, e la cosa mi rende molto felice, data la qualità e dato che se si aspetta la versione cinematografica campa cavallo, dal momento che è da anni che si vocifera dell’intenzione di farne un film ma che non se ne è mai fatto niente, fin dai tempi del terzo romanzo si dice che la Miramax ha acquistato i diritti ma non si è ancora concluso nulla.
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Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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