[Topolino] Annata 2007

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • #2694

    Paperone in copertina. Omaggio alla Vitalianica Saga o caso fortuito? Chissene, è una cosa simpatica. Andiamo a commentare il contenuto del numero, che se non fosse per la storia di Vitaliano, di cui va discusso a parte, sarebbe da immondezzaio garantito. Cioè Sarda che fa una storia su Pippo e Indiana Pipps che si scambiano, per non parlare del solito cicciume.

    Tutti i Milioni di Paperone - I Episodio: Il Mio Primo Milione (Vitaliano/Mazzarello): Ah rotfl, molto carina. Non mi pareva che qualcuno avesse mai provato a raccontarci le origini del club dei miliardari. Per il resto niente di male, tutto molto divertente, forse un po' cervellotico lo scambio di persone e il fatto che lo jettatore venga a premiarti quando ancora non hai compiuto la tua impresa ma per la resa finale ci può stare.
    Ma veniamo alla questione scottante: Don Rosa. Io sinceramente, e probabilmente sarò radiato dall'albo dei nerdacci, non ci ho visto niente di così scandalosamente inconciliabile. Ne approfitto per ribadire la mia moderata, quanto contraddittoria posizione: amo la Saga ma avverso la maniacalità di Don. Non sento il bisogno nel mondo Disney di una continuity serrata che vada a scapito dello spirito graffiante, ma nel contempo apprezzo quel bricolo di coerenza narrativa che certi autori ci elargiscono di tanto in tanto. Odio le barriere e la separazione tra i contesti. Questo mi fa essere dell'idea che la Saga non vada ignorata. E' stata scritta, c'è, è ufficiale, è pure bella, è ingegnosa e racconta le cose per benino e con gran pathos. E' sbagliato farci una monomania come hanno poi fatto il Don e i suoi fan, ma è sbagliato anche far finta che non esista proclamandosi orgogliosamente parte di un'eredità italiana, completamente parallela e alternativa. Il mondo Disney è uno solo, e se tutti ci venissimo un po' incontro si potrebbe avere un background che arricchirebbe tutti, valorizzando non poco il patrimonio universale disneyano e guadagnandoci in qualità. Ciò detto rimango assai perplesso di fronte a tanto scandalo. Proviamo a scendere nel particolare. Vitaliano la Saga l'ha letta, a quanto pare, e ne ha tenuto conto, pur in maniera "morbida", volendo inserirci alcuni aneddoti leggeri senza andare a riscrivere nulla. Che ha fatto Vitaliano di tanto orribile? Ha messo Paperone a spicconare nel Klondike, in una miniera a parte, rispetto all'Agonia Bianca. E con ciò? Forse che Don Rosa ha negato apertamente che Paperone possa essersi dedicato ad altri terreni? E se anche l'ha fatto? E' un tradimento così grande? In fondo ciò che succede dal capitolo 8 (Ritrovamento della Pepita Uovo d'Anatra) al capitolo 9 (Paperone ricco) ci viene narrato dallo stesso Don a grandi linee. A grandi linee sappiamo aver guadagnato spicconando il primo milione e aver impiantato industrie nel Klondike. E a grandi linee Don Rosa è stato rispettato, quindi andiamoci piano signori, su. Basta questo e poche pippe.

    Paperinik Contro i Twin Boys (Salati-Secchi/Palazzi): Ecco qui invece è l'orribilume totale. E' qui che bisognerebbe rivolgere le proprie ire. Perchè per la seconda volta dalla recente rinascita del settimanale una brutta saga è stata pubblicizzata e resa un evento con gran dispiego di mezzi. Mi sembra un'ingiustizia, che a 'sta cagatella dedichino IL GADGET DELL'ESTATE e a Vitaliano manco un sacco di plastica con dentro monete finte. La storia cmq in sè è brutta quanto l'altra, c'è il particolare del cilindro volante che è un buco bello e buono perchè implica che l'identità non sia segreta, e poi ci sono i gemelli litigiosi che si autosconfiggono con un trucco vecchio dai tempi dei Looney Toons. Mamma mia.

    Next: Mottura nella saga Vitalianica, e già sbavo.
  • Se non fossi stato chiaro, ribadisco che la storia è buona, che nessuno ha il dovere di preoccuparsi di Don Rosa e che Fausto e Tito e chicchessia hanno il diritto di fare quel che vogliono.

    Ggrrodon giustamente dice che l'inconciliabilità non è assoluta e ne posso convenire.
    Lo stile e l'approccio sono molto diversi, però, e da quel che ho capito Fausto non si è fatto scrupoli a fare quello che voleva. Se poi, incidentalmente, non cozza con quello che qualcuno si aspetta, è un altro paio di maniche :P

    Anch'io avrei preferito una versione italiana di Lifes and Times (qualcuno ricorderà che io stesso avevo messo insieme le notizie italiane sul passato di Paperone ), ma a quanto pare non ce n'erano le condizioni.
    Ancora di più, avrei preferito leggere delle avventure di Paperone nei trent'anni oscuri che Don Rosa ha lasciato nella sua opera - ma questo avrebbe implicato uno sconvolgimento dell'impostazione e delle idee di Fausto.

    Mi spiace solo che i miei autori preferiti non si amino a vicenda, soprattutto quando sono tutti grandissimi e finissimi umoristi :omg:
    A presto,
    Michele
  • Ma a me sembra che si sia documentato, sul Paper ha detto di essersi spulciato il forum, e visto il post qui sopra pare anche che abbia letto la Saga. E il suo mettere le mani avanti prima della pubblicazione denota anche una certa "preoccupazione" di poter piacere anche agli incalliti donrosiani. Con tutte le morbidezze del caso, certo.
  • Scusami, allora, Fausto!

    Aggiungo solo che nella Saga è esplicitamente rappresentato il momento in cui Paperone scopre di aver accumulato il suo primo milione (e, se non sbaglio, è stato ripreso pari pari da Barks).
    A presto,
    Michele
  • Quackmore ha scritto:Mi spiace solo che i miei autori preferiti non si amino a vicenda, soprattutto quando sono tutti grandissimi e finissimi umoristi :omg:
    Anzitutto, grazie a tutti voi dell'attenzione che prestate e dell'affetto che dimostrate a un povero gnagno che scrive fumetti.
    Per il resto, non posso che ribadirvi che si tratta (e si tratterà) di dieci piccole storie, magari qualcuna più divertente dell'altra, e niente di più. Se Disney avesse voluto una nuova saga non credo proprio che la avrebbe chiesta a me.
    Ho solo un dubbio rispetto a quanto scritto da Quackmore (i due suoi autori preferiti che non si amano). Non so se uno dei due sono io e non so, in questo caso, chi è l'altro. Diciamo che io non vado pazzo per Don Rosa ma diciamo anche che Don Rosa non sa nemmeno che io esisto. Se, invece, i due sono Vitaliano e Faraci (boh, non so, magari è così) diciamo che io e Tito ci amiamo da tempo e che se solo lui non fosse così schizzinoso, avremmo già da tempo consumato.
    Un saluto.
    Fausto
  • Quackmore ha scritto:Scusami, allora, Fausto!

    Aggiungo solo che nella Saga è esplicitamente rappresentato il momento in cui Paperone scopre di aver accumulato il suo primo milione (e, se non sbaglio, è stato ripreso pari pari da Barks).
    Vabbè, no problem. Quella scena si può essere svolta dopo, si riferisce al momento in cui Paperone deposita tutto alla banca di Dawson, no? Anche qui non c'è nulla che cozzi troppo, e spesso e volentieri l'inconciliabilità sta negli occhi di chi legge.
    Ultima modifica di Valerio il giovedì 12 luglio 2007, 15:04, modificato 1 volta in totale.
    Immagine
  • Fausto ha scritto:Anzitutto, grazie a tutti voi dell'attenzione che prestate e dell'affetto che dimostrate a un povero gnagno che scrive fumetti
    Dovere! E non fare il modesto.
    Se Disney avesse voluto una nuova saga non credo proprio che la avrebbe chiesta a me.
    L'unica altra alternativa che ritengo possibile era Tito. (Se non ci sta leggendo, gli staranno fischiando le orecchie in modo insopportabile).
    Ho solo un dubbio rispetto a quanto scritto da Quackmore (i due suoi autori preferiti che non si amano)
    [EDIT] Escludendo i trapassati, i miei scrittori/autori completi Disney preferiti sono Don Rosa, Casty, Tito Faraci e Fausto Vitaliano.

    E' vero, Don Rosa non conosce il lavoro tuo e di Tito, e mi spiace anche di questo.
    Voi però lo conoscete e non vi piace. Niente di male. Solo che io mi diverto allo stesso modo leggendo il vostro genere di storie.
    Mi consolo con l'amore reciproco tra voi due italici ;)

    P.S. Grrodon, continui a farmi passare per l'integralista che non transige su nulla... niente di più lontano dalla realtà :)
    A presto,
    Michele
  • Molto, molto bella la copertina di questo numero. Bel disegno, ottima colorazione e "strilli" dedicati solo alle storie interne.

    Tutti i milioni di Paperone - Il mio primo milione. Non so davvero come considerare questo primo capitolo della saga vitalianica. Con ordine. Come storia singola, beh, è davvero ottima: Fausto è a mio parere uno dei migliori sceneggiatori attualmente in Disney e forse il migliore dialoghista insieme a Faraci. Il ritmo è ideale, la narrazione è chiara, le trovate umoristiche fresche - alcune proprio geniali (il commissario della LUM che si "materializza" mi ha fatto morire). Il soggetto in verità non mi è sembrato solidissimo, lo scambio d'identità è leggermente forzato, ma se non una storia epocale, questa sarebbe potuta essere una di quelle belle storie ambientate in un "Klondike imprecisato" che farebbe sempre piacere ritrovare.
    Ma questa non è solo una simpatica autoconclusiva: è l'inizio di una saga, che Vitaliano ha evidentemente - e come dice lui stesso - intrapreso per temerarietà, attrazione del proibito, o quello che vuoi. E il confronto con Don Rosa scatta automatico. Che sia o no in contraddizione con Barks e il discepolo non mi importa davvero, come dice Grrodon i capisaldi principali vengono rispettati e questo basta; ma sono la storia e l'ambientazione a perdere nel confronto. Perché, e mi dispiace dirlo, il setting di questo primo episodio è proprio soffocante, e "riduce" con sè i personaggi stessi: a fronte dei paesaggi sterminati dell'Agonia Bianca, con il Paperone "pragmatico sognatore" di Don Rosa che si adeguava alla grandezza stessa della storia narrata, qui abbiamo questo piccolo, opprimente paesino minerario, e un Paperone il cui obiettivo è racimolare un milione di dollari... entro una data scadenza. Don Rosa ci mostra un giovane sbalordito alla notizia di aver guadagnato il suo primo milione; Fausto ce ne mostra uno che, l'avesse raggiunto un giorno più tardi, non sarebbe stato soddisfatto. È un Paperone "piccolo" questo, anche un po' triste, e date le potenzialità del personaggio mi sembra un peccato.
    I disegni di Mazzarello sono molto buoni, se non proprio originalissimi. Preferisco comunque dare il mio voto per la storia in sè; trattandola come "parte di una saga" si abbasserebbe. [7.5]

    Paperinik contro i Twin Boys. Le considerazioni che ho fatto per la prima parte di questa serie restano, ma questo secondo capitolo, ben più del primo, mi fa dubitare delle possibilità di successo. Salati scrive una buona sceneggiatura (buona rispetto alla "richiesta", s'intende), ma questo soggetto è vomitevole, peggio del primo, con dei nemici che oltre a essere idioti irritano anche graficamente. E poi ci sono i disegni di Palazzi. Oltre al fatto che secondo me in questa storia non dà il suo meglio, uno dei motivi per cui reputavo positiva la collaborazione italo-tedesca era l'esportazione all'estero dell'innovazione "stilistica" italiana. Perciò, scegliere uno dei disegnatori più "classici", più da "art studio" americano che ci siano in Italia cancella anche questo motivo di conforto. Intini era molto più adatto ad aggiungere qualcosa. Un tonfo completo. [3.5]

    I Bassotti e il nuovo covo. Simpatica! Davvero! E io amo Ubezio, chissà perchè ultimamente gli affidano solo storielle, dopo le glorie di un tempo. [6.5]

    Paperino e le vacanze su misura. Parte come mille altre storie e sembrava sarebbe finita come altre mille. Invece l'autrice è abbastanza buona da concederci una variazione inaspettata sul finale, a salvare tutto il resto. Amendola nella media (positiva). [6]

    L'avventura del moschettiere Cicciotte - Storia di cappa e spiedo. No, allora, questa è proprio da riscrivere. Compatisco il povero Marini che, avendo fatto cose eccezionali in passato, per due volte di seguito si ritrova a disegnare brutture con Ciccio. Questa storia è virtualmente illeggibile: a parte la trama sciocca, un viaggio sul quale si innesta una serie di episodietti senza ragion d'essere, i ritmi narrativi sono quanto di più sballato si sia visto da tempo in una lunga. Le vignette inutili e tappabuchi abbondano, ogni tanto con risultati grotteschi e un po' inquietanti (vedi l'ultima di pagina 115), i dialoghi sono "strani" e artefatti, le battute terribili ("Ho immaginato di tagliare a fette un salame di cioccolato"... ma perchè dovrebbe far ridere?). Ancora una volta, peccato per i bei disegni! [4]

    Indiana Pipps e la laurea ad honorem. Una storia di Indiana Pipps scritta dal suo creatore! Partiva con i migliori auspici. Purtroppo, anche lo stesso Sarda, che ha inventato il personaggio proprio per dare "spunti di avventura" alle storie di Topolino, pare essersi rassegnato a usarlo per storie semi-umoristiche di poco conto, ambientate perlopiù a Topolinia. Sprecato, ma a parte questo la storia è leggibile. [6]
    A costo di essere ripetitivi: Fausto, davvero, considerate l'idea di fare non dico una testata (non è tempo per testate, questo, decisamente, e l'idea IPNA non va presa sul serio :P), ma una saga, o una serie di avventure "serie" (perdonate il bisticcio) su Indiana Pipps! Solo un paio di anni fa c'è stato il tormentone Codice da Vinci; l'anno prossimo, poi, uscirà il nuovo capitolo di Indiana Jones e si ripresenterà un'occasione "commerciale". Secondo me saltare sull'onda e rilanciare il personaggio con una serie di avventure condite di fanta-archeologia ed esoterismo - ovviamente con il solito "non prendersi troppo sul serio" - è fattibile. Lo vorremmo in tanti...
    Oannes, the Fish-Man!
    The one who taught mankind wisdom.
  • Se Disney avesse voluto una nuova saga non credo proprio che la avrebbe chiesta a me.
    Ho il terribile sospetto che, qualora si fosse verificata l'occasione, l'avrebbero chiesta ad Ambrosio, l'unico in grado di disporre - nel senso propriamente giuridico: creare, modificare, estinguere - di qualunque setting, personaggio o situazione Disneyana, dal 151° piano della Ducklair Tower agli spazi interstellari popolati da paperoidi e Ki-Kongi. L'unico, inoltre, che negli ultimi tempi si è potuto cimentare nel campo della lunga serialità (ad eccezione di Sisti con la saga dei bis-bis e quella della macchina del tempo).
    E sono contento, tutto sommato, che sia andata a finire così, con 10 godibilissime autoconclusive comiche e leggere; in caso contrario ci saremmo beccati il pigna-fonino, la setacc-station, Paperone con il bastone allungabile di Goku e altre simili finezze. E dico tutto questo memore dei meriti dell'Ambrosio che apprezzo tantissimo per delle brevi molto azzeccate (ma anche alcune lunghe del Topo non sono male).

    Comunque, una mia ultima considerazione: non vi sembra che Mazzarello si stia molto avvicinando allo stile di Freccero ma senza il lungo processo di maturazione stilistica del più noto disegnatore? Confrontate alcuni primi piani di Paperone della storia scritta da Fausto Vitaliano con il disegno di copertina... Sono forse pazzo?
    I Bassotti e il nuovo covo. Simpatica! Davvero! E io amo Ubezio, chissà perchè ultimamente gli affidano solo storielle, dopo le glorie di un tempo. [6.5]
    Concordo! E' questo il genere di brevissime (mi sembra non sia neanche una ten-page, giusto?) che mi piace: uno spunto curioso sviluppato per una manciata di tavole senza fretta o compressioni particolari, una gag lunga una storia che alla fine lascia soddisfatti dell'arguzia che ne costituisce il nocciolo. E poi i disegni sono bellissimi!

    P.S. Giacchè in questi giorni bazzichi così intensamente da queste parti, caro Fausto, perchè non posti qualcosa sul 3d dedicato a Buzzati e alle sue opinioni sul mondo Disney? Non lo dico solo per far pubblicità a una mia discussione, mica sono così vanesio! (o si? :D )
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • Morgan Fairfax ha scritto: Ambrosio, l'unico in grado di disporre - nel senso propriamente giuridico: creare, modificare, estinguere - di qualunque setting, personaggio o situazione Disneyana, dal 151° piano della Ducklair Tower agli spazi interstellari popolati da paperoidi e Ki-Kongi. L'unico, inoltre, (cut)
    Niente di personale, Morgan, ma ad esser franchi non sopporto più le satiriche invettive ai danni di Stefano. E' uno sceneggiatore con i suoi meriti, a cui è stata data carta bianca in più di un'occasione, perché la redazione lo conosceva bene per il lavoro che ha svolto con loro. Punto.
    Che io possa esser il primo ad invidiarlo, è un altro paio di maniche :elio:
    non vi sembra che Mazzarello si stia molto avvicinando allo stile di Freccero ma senza il lungo processo di maturazione stilistica del più noto disegnatore?
    Sì, e preferivo il Mazzarello originario :(
    A presto,
    Michele
  • Niente di personale, Morgan, ma ad esser franchi non sopporto più le satiriche invettive ai danni di Stefano. E' uno sceneggiatore con i suoi meriti, a cui è stata data carta bianca in più di un'occasione, perché la redazione lo conosceva bene per il lavoro che ha svolto con loro. Punto.
    Niente di personale, Quackmore, ma come ben sa chi ha letto fino in fondo il mio post io APPREZZO Ambrosio per alcuni motivi e lo CRITICO per altri.
    Ripeto: adoro le sue brevi, diverse sue lunghe sul topo mi sono piaciute ed anche in alcuni suoi numeri pikappici (vd. Soltanto un amico, PK2 #8) Ambrosio mi ha saputo dare soddisfazioni.
    So bene che criticare il buon Stefano è ormai andato di moda, ma forse è normale avere un feedback (positivo o meno) molto pesante quando si è così esposti, sia per quanto riguarda la mole della propria produzione che determinate scelte creative.
    Per il resto ripeto: la mia ipotesi non era neanche troppo satirica, anzi. Per il resto: solo rispetto per un autore nel quale la redazione ha così tanta fiducia.
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • Qui si accumulano ritardo a bizzeffe. Pile di Topolino e di altra $roba, fumettistica e no, da leggere e poco tempo per farlo... vabbè, vediamo di recuperare un pò di cose...

    # 2686

    Topolino e La Bionda Minaccia (Casty): Se il 2006 è stato l'anno di Casty, non certo si può dire del 2007. Ok, già lo sapevamo, lo stesso autore l'aveva annunciato, ma accidenti quanto si fa sentire la sua latitanza!
    In questa storia è ritornato il Casty autore completo, e ogni volta che questo accade inevitabilmente la mia mente mi rimanda al Maestro Romano Scarpa. Merito dei disegni? Indubbiamente, visto che il tratto del Castellan s'ispira a quello scarpiano; ma non solo. E' la storia che nel suo complesso rimanda a Scarpa, incominciando dal personaggio femminile, Uma (della quale mentre leggevo la storia mi aspettavo fosse una nipote di Topolino), che mi ha richiamato alla mente Minnotchka; oppure Gambadilegno, che non si fa il minimo scrupolo a minacciare Topolino di fronte alla prospettiva di dominare il mondo. Altro che il Pietro "mammoletta" visto spesso negli ultimi tempi!
    Bella la storia, piena di colpi di scena e paradossi, nella quale per la seconda volta Casty propone la tematica dei viaggi nel tempo. E infine che dire dei "Pippidi" riuniti per creare una straordinaria invenzione? Semplicemente fantastici!

    # 2691

    Gambadilegno in...Questioni di Classe (Faraci/Ziche): E infine avvenne l'atteso ritorno. Quello della coppia Faraci/Ziche, intendo. E si ride, c'è poco da fare. E chissenefrega se quella delle lezioni di buone maniere e dello scambio con un aristocratico sia un clichè già visto in tante storie; l'importane è non scopiazzarlo, ma utilizzarlo per proporre qualcosa di nuovo. Ed è quello che fa Tito, proponendoci una storia dove, dopo tanto tempo, la protagonista è Trudy e dove assistiamo ad un utilizzo intelligente ed inedito del personaggio di Sgrinfia. Spero proprio che in questo Tito possa far scuola. Ma come non parlare del tormentone dei Nanetti di Gesso, che qui vediamo nella variante cinese, o del nuovo tormentone del Panda?
    Il tutto in una storia che creata a pennello per lo stile comico della Ziche, che confeziona dei disegni deliziosi, dove come sempre a farla da padrone sono le pose e le espressioni conferite ai personaggi.
    Insomma sono tornati; speriamo di non dover attendere tanto tempo per gustarci una loro nuova storia.

    # 2692

    Dinamite Bla Sindaco (Vitaliano/Cavazzano): Purtroppo per me è una salto da L'Eclissi di Sale a questa storia; putroppo La Cena dei Buzzurri me la persi. Ma non per questo non si apprezza il lavoro che Fausto ha fatto con il personaggio di Dinamite. Una storia dove si ride, e tanto; una commedia dell'inverosimile, con Dinamite impegnato nella campagna elettorale per autoeleggersi. Il tutto condito con un contorno di personaggi dalle risate assicurate, tra i quali non poteva mancare Paperoga. Mitico il sarcasmo e l'apatia del vecchio Fiuto Joe. I disegni di Cavazzano, si sa, sono sempre di alto livello; ma si sa anche che quando una sceneggiatura gli piace e rientra nelle sue corde riesce ad essere ancora meglio. Questa storia è uno di quei casi.

    Paperino e il Rottame da Salvare (McGreal/Andersen): Chi ha paura dello straniero cattivo? Eppure eoni fa le storie straniere sul Topo erano la normalità; per chi non lo sapesse, erano quelle per le quali non venivano citati i nomi degli autori. Storielle brevi, spesso mediocri, utilizzate come riempitivo e oggi abbondantemente rimpiazzate da storie uguali prodotte in Italia. Perché quindi accogliere con un misto di freddezza e preoccupazione una bella storia realizzata da autori stranieri?
    Ma ben vengano le storie straniere quando sono belle come questa! Che non sarà un capolavoro, certo, ma volete mettere con la breve presente nello stesso numero con Ciccio e "Ciccia"? La storia affronta il rapporto travagliato tra Paperino e la sua 313, e lo fa in un modo intelligente che non entra nemmeno in contraddizione con le storie italiche sull'argomento. Bel colpo per una straniera, no? Insomma, bravo McGreal (che dimostra come può e deve essere realizzata una bella storia Disney senza grosse pretese) e bravo anche Andersen, anche se in certe vignette i suoi disegni non mi hanno convinto del tutto.

    # 2893

    Topolino in: Gastronomia e pallottole
    (Salati/Pastrovicchio): Ma questa della cucina è una fissa di Salati? Boh, si, forse, ma non è un problema. Soprattutto quando si realizza una bella storia, un bel noir con gag comiche, nel quale vediamo un Topolino che tutto fuorché quello intrappolato negli stereotipi del perfettino che risolve da soli i casi della polizia. Qui lo vediamo in apertura uscire non proprio indenne da uno scontro con la polizia, esaltarsi pensando alla possibilità di sfondare nel mondo del giornalismo, tormentato dalla scelta tra lo scoop giornalistico e il suo senso di giustizia, e svenire nel momento in cui scopre il piano di Gamba & C. Se aggiungiamo il ruolo attivo di Minni nel risolvere il caso, la non stereotipizzazione dei comprimari e una buona sceneggiatura, il giudizio sulla storia non può che essere buono. Anche per via dei disegni del Pastro Senior, davvero belli, e che da un pò di tempo a questa parte dimostra di trovarsi più a suo agio con i Topi che non con i Paperi.

    Paperinik Contro il Dr. Hack-Mac (Salati-Secchi/Cavazzano): Ma che è 'sta zozzeria? ah già, si tratta della prima storia della saga evento dell'Estate, quella del gadget estivo, quella del sito internet tutto dedicato. Manca solo lo slogan: "Paperinik contro tutti: un Pk-Frittole all'ennesima potenza!".
    Una storia delirio, della quale vanno salvati solo i disegni di Cavazzano, che pare un ibrido venuto male tra quelle di Paperinik pubblicate sul Topo e le avventure Pknaiche.
    S'iniza proprio bene con un'introduzione alla storia contenente le origini di Paperinik, nelle quali ovviamente vengono omesse le avventure Pknaiche, come se si trattasse di un passato scomodo da dimenticare; gli unici riferimenti le immagini utilizzare nel sito e l'Extransformer citato come risposta possibile nel quiz al termine della storia.
    Ritornando alla storia, non si sa se ridere o piangere del gruppo di cattivoni che minacciano Paperopoli, mentre il nostro eroe sfodera un "cellulare segreto" per telefonare Archimede. E alla fine della storia c'è pure una versione frittole dei Pk-Files, rotfl.
    Insomma, ennesima bistrattamento di un personaggio tanto amato e che tante soddisfazioni ha dato alla Disney.

    # 2694

    Tutti i Milioni di Paperone - I Episodio: Il Mio Primo Milione
    (Vitaliano/Mazzarello): Me l'aspettavo a fine anno. Invece ecco irrompere in piena estate. E se si considera che normalmente in estate il Topo vende di più, per via delle vacanze e dei gadget, non si può che applaudire a questa scelta.
    Inizia così la tanto attesa e da tempo annunciata saga vitalianica dedicata ai primi 10 milioni di P.d.P. . Ed è un buon esordio, non c'è che dire, con una storia autoconclusiva (e che quindi può essere apprezzata anche fuori dal contesto della saga) nella quale assistiamo ad un Paperone ossessionato dal raggiungimento del primo milione per poter accedere a quello che è l'antenato del Club dei Miliardari. Il tutto condito con delle buone gag. E bravo anche Mazzarello, che ha confezionato dei bei disegni per la storia; unico appunto, un Paperone un pò più giovane (magari senza gli occhiali) non avrebbe guastato.
    Si ma... e Don Rosa? La storia non contraddice la Saga, ma neppure prende spunto da lì. Fausto ambienta la sua storia in un contesto affrontato anche nella Saga, ma indubbiamente già noto anche in precedenza: quello del Klondike. E lì ambienta la sua storia. Come sempre si è fatto in Disney. La Saga non è un dogma, anche se magari così viene considerata da alcuni lettori, forse tratti in inganno dalla maniacalità di Don Rosa. Il quale ha realizzato la sua visone della storia di P.d.P. , in continuity con parte delle storie Barksiane. Don ha raccontato una parte, la sua visone, di una storia già raccontata e che potrà essere raccontata altre volte. Questo è il fumetto Disney, e lo è sempre stato; altrimenti, si sarebbe dovuto terminare decenni fa di produrre nuove storie.
    Ritornando alla storia, un buon inizio e sono curioso di leggere le prossime puntate. Certo, peccato che dopo la seconda sia ogni 2 settimane, ma se lo si vede nell'ottica del presentare la storia nel periodo estivo e di farla terminare per il sessantenario di Paperone, va benissimo così!

    Paperinik Contro i Twin Boys (Salati-Secchi/Palazzi): Bof, siamo ai livelli della prima storia, niente di nuovo sotto il sole. Solo che qui non c'è manco Cavazzano e Palazzi non sembra proprio ispirato. Ma a 'sto punto, visto che hanno fatto uscire la Saga dei Milioni di Paperone d'estate, non potevano fare un gadget estivo su P.d.P. e lasciare perdere questa cosa?
  • T. 2695

    Passo in avanti, cmq, per la saga vitalianica, sia dal punto di vista grafico (pur essendo uno di quelli che non apprezza così tanto i disegni di Mottura [i suoi panorami però, uau!]) che narrativo. Dopo il primo episodio, pensavo che il Klondike avrebbe fatto da scenario più di una volta, ma invece non è stato così, meglio. Anch'io non ho gradito molto lo scarso ringiovanimento di Paperone (occhialetti, basette e tuba rendono meno l'idea... forse lo fanno per mantenere "riconoscibile" un personaggio universale come ZP anche dai più piccoli, distinguendolo da Paperino? non sarebbe la prima volta...), considerando che mancano ancora molte puntate all'epilogo, e che, mi pare di aver capito, il tempo scorra a grandi passi col passare degli eventi. C'è da dire che letta la storia è un dettaglio che passa decisamente in secondo piano. Veramente difficile trovare altri difetti nella storia, trama lineare e scorrevole, comprimari all'altezza (che non fanno solo presenza, o battutine trite e ritrite) e un pizzico di cultura, che non guasta mai. Le scene al di fuori del racconto non danno nemmeno fastidio, come succede solitamente in questi casi (l'espediente della foto finale, che anticipa l'episodio successivo, forse sarà strausato, ma mi piace). Direi anche di smetterla di cercare affinità con l'opera di Don Rosa, questa saga si discosta in modo evidente, ma non per questo risente di questo ipotetico gemellaggio, visto poi che non mi sembra abbia fatto storcere il naso ai nerd più sfegatati (almeno sinora). Ad esempio, è ottima l'iniziativa di Fausto, che continua a proporre la propria versione sulla nascita di alcuni classici stereotipi made in Italy (il club dei miliardari, il Paperone registratore di cassa, etc.). Se ogni storia si assesta sul livello di questa, prevedo solo consensi, considerando la qualità prevalentemente medio bassa, a cui siamo abituati da tempo, delle altre storie "standard" del topo.
  • Don Rosa: I'm referring to the way the character is drawn, the caricature. We refer to our butts as "tails". I must say "white" in place of "pink" because that's the color it is caricatured as. Etc. However, let's say the Ducks are in a deadly trap and they need (for some reason) a FEATHER to save their life. They could NOT pluck one out of their tail, because they actually have no feathers, regardless of how they are drawn.
    A presto,
    Michele
  • # 2695

    Tutti i Milioni di Paperone - I Episodio: Il Mio Secondo Milione
    (Vitaliano/Mottura): davvero bello questo secondo episodio della saga! L'ambientazione si sposta dal Klondike al West, ma la storia non ne risente. Anzi, trovo questo episodio migliore del precedente anche per questo. E se nel "Primo Milione" abbiamo visto Paperone alle prese con miniere e minatori, impiegati e porta-iella, nel tentativo di essere ammesso a quello che sarebbe poi diventato il Club dei Miliardari, nel "Secondo Milione" P.d.P. afflitto dal problema di come investire il suo patrimonio per arrivare a quota 2 milioni.
    E in questo modo parte il racconto, nella quale Vitaliano mischia sapientemente la Storia con la leggenda disneyana. Il tutto in una storia dove non solo Paperone è l'artefice della mitica ferrovia, ma addirittura anticipa di decenni la nascita del Super Bowl (dando anche una spiegazione lollosa al nome). Anacronistico? Per niente. Perché come giustamente ha spiegato Fausto nel Papersera, l'anticipo sui tempi nelle storie Disney non è una novità. Soprattutto quando si ha a che fare con P.d.P.! E la trovata si integra perfettamente con il resto della storia.
    Bravo Mottura, che apprezzo dai tempi di Pkna, bravissimo nei panorami e nei giochi di luci e ombre. In una storia come questa, fatta di treni, ferrovie, ambientazioni cittadine e western, la sua scelta è stata azzeccata.
    Plauso anche alla rubrica introduttiva alla storia. Credevo sarebbe solo per l'episodio d'esordio, e invece scopriamo che accompagna anche questo. Ottima scelta da parte della redazione.
    E la prossima settimana... ah già, ora la saga diventa quindicinale. Peccato, perché era diventata una piacevole abitudine. Visto anche che questa saga è indubbiamente la vera storia di quest'estate.
    Ma chi dovesse sentire la mancanza delle storie vitalianiche non deve attendere a lungo: nel # 2696 c'è Gambadilegno e la rapina da fumetto con disegni di Cavazzano.

    Paperinik contro Zafire (Salati-Secchi/Gervazio): posso dirlo? Questa storia mi è piaciuta. Ok, i difetti sono i soliti delle altre storie della "saga": poche pagine, storia semplice, armi e congegni high-tech giusto per fare "figo" e attirare i lettori i-poddizzati dall'età di 6 anni. Però rispetto a primi 2 episodi trovo che la storia sia più sensata, e la sceneggiatura va fluida senza eccessivi salti o spezzettamenti. Bravo Gervasio come sempre, che adoro alle prese con Paperinik. Una cosa: ma il famoso omaggio a Pkna citato da Salati non è apparso manco in questa storia, o sbaglio?

    Eta Beta e il Centro del Sole (Giannatti/Gottardo): storiella semplice, niente di che. La cito solo perché una volta tanto viene esplicitato il fatto che Eta Beta venga dal futuro. Certo, poi però non ha senso la battuta di Topolino nell'ultima vignetta di pagina 140:"Speriamo che anche sulla Terra sia tornato il sole!" -_-
  • T. 2696

    Premesso che anch'io sono fra quelli che vorrebbero rivedere un Gambadilegno più "tosto" (il Pietro di Faraci mi piace e non piace allo stesso tempo), devo dire che la storia di Vitaliano non mi è dispiaciuta. L'ho vista come una sorta di presa in giro del personaggio (come a volte è capitato con la Ziche alle prese con Topolino), oltre che un evidente omaggio al papà di Baldo. Fermo restando che è pur sempre un fumetto, ho trovato stonato il fatto che Gamba non abbia preteso i diritti per il fumetto palesemente ispirato a lui, mentre la ripetuta citazione ai nani di gesso l'ho trovata un pò forzata. Cavazzano superbo come al solito, merito dei disegni dettagliati come non mai (vedi interni ed esterni dell'appartamento di Gamba), anche se ho notato un tratto disomogeneo rispetto al solito per quanto riguarda i visi dei personaggi (Trudy e Gamba in particolar modo)... inezie, cmq.

    Paperinik contro tutti: mah, la storia, grazie anche ai disegni non è da buttare (ovviamente nel suo contesto, considerando anche i primi tre pessimi precedenti), ma l'idea del Paperinik-supereroe chiamato ad intervenire sulla scena del crimine come un "piedipiatti" qualunque non mi piace. Il finale, poi, è insensato (una teca data per indistruttibile che si sgretola all'improvviso, è un espediente sbrigativo). Vedremo cosa saprà offrirci Mr. Invisible al suo (probabile) ritorno.

    Un pò di riflessioni riguardo le altre storie:

    lo smascheramento totale di Ottoperotto ad opera dei Bassotti, a inizio storia, è contraddittorio; perchè non si levano pure loro la mascherina quando devono travestirsi per benino? Carina la trama, anche se il comportamento di Gastone infastidisce almeno in un occasione (cioè quando leggendo il giornale si meraviglia come mai non abbia ancora trovato la monetina).
    La storia di Archimede ci mostra un Ubezio sempre più cavazzanico (alcuni primi piani praticamente sono fotocopie); su Asaro mi sono già espresso, tocca quindi alla storia straniera. Che è bella, e non merda (oddio, un pò di cacca c'è :P). Continuo a ripetere ciò che già dissi all'epoca della prima estera: se le storie si faranno apprezzare sempre in questo modo, vada per l'"apertura delle frontiere". Idea valida, un pizzico di libertà di movimento nella sceneggiatura (che non fa mai male), disegni discreti (che in alcune pose ed espressioni mi hanno ricordato lo stiile Zichico), ma resi graevoli dalla colorazione brillante, fanno di questa storia in chiusura un ottimo "rincalzo" delle storie italiche, che ultimamente stavano occupando oziosamente questo spazio. Insomma, in mancanza di meglio, è auspicabile una continuità qualitativa di questo genere (se poi mettono Van Horn tanto di guadagnato), se non altro per rivedere più spesso il VERO Paperino, tutto pepe, protagonista di questa vicenda.

    Nel prossimo numero ritorna la saga di Vitaliano (vedremo che combinerà Intini ai disegni) e Paperino Paperotto "normal version".
  • Ohibò. Il topic del Topo fermo da settimane, e a resuscitarlo chi c'è?

    DeborohWalker?!?! Oddio, il mondo gira alla rovescia...

    No, vabbè, lavorando in un centro estivo, ho scroccato il Topo a dei marmocchi che lo comprano fresco fresco d'edicola, e così ho dato un'occhiata al numero di questa settimana. Qualche commento da uno che non leggeva il Topo da taaanto tempo.

    Storiella di Indiana Pipps: storia caruccia, rivedere proprio De Vita all'opera su Pipps mi ha fatto piacere, ma la storia sa abbastanza di già visto, e non ha particolari guizzi che la giustifichino... Nè lode nè infamia.

    I milioni di Paperone: non so come valutarla come saga, l'atmosfera che si respira mi pare una buona alternativa alla saga donrosiana: l'inizio di questo episodio mi stava un po' annoiando, ma gli sviluppi alla fine sono stati interessanti e ne hanno risollevato il giudizio. Pollice in su per la stupenda battuta "la borsa è crollata" mi ha fatto fare una grassa risata.

    Domandina sulla storia della Ziche papernovela-style: non mi pare minimamente al livello delle precedenti... premesso ciò, ultimamente la Ziche si è basata su fenomeni televisivi (vedi Rivombrosa); da questo episodio non l'ho capito, ma la saga è una sorta di Isola dei Famosi paperesca, o un LOST paperesco?

    Ah, inoltre ho visto la pubblicità di uno Zio Paperone speciale questo mese, che dovrebbe celebrare l'anniversario, vorrei sapere cosa conterrà, ma forse per quello mi basterà attendere nel topic apposito ^^
  • Papere alla Deriva non fa parte delle saghe zichiane che rimangono solo quattro, questa è come Paperi nella Torre che è di Bosco.
  • Vabbè, ma la struttura è sempre quella, storielle brevi che vengono serializzate settimanalmente... E' ispirata a LOST/Isola dei Famosi, o è solo un'idea simile?
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