[Neil Gaiman] Il Figlio del Cimitero
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Sottotitolo: La storia del bambino che viveva tra le tombe
Si tratta di The Graveyard Book, titolo molto più evocativo della comunque abbastanza accettabile traduzione italiana. Cioè, l'ultima fatica letteraria di quel mostro di bravura che è Neil Gaiman, che è ormai diventato uno dei miei scrittori preferiti in assoluto, insieme ai (diversissimi) Benni, Ammaniti, Christie, Rowling.
Ma come recensire Il figlio del Cimitero? Senza ricorrere ad iperboli narrative per descrivere il libro, mi limito a dire che The Graveyard Book è proprio un bel libro, davvero un romanzo che colpisce per la sua intesità. E mi sto tenendo oggettivo.
La storia è quella di un neonato che gattona fuori dalla casa dove un misterioso assassino ha appena ucciso la sua famiglia e vuole uccidere anche il bambino. Il piccolo arriva al cimitero che si trova vicino alla casa, dove viene adottato da una coppia di fantasmi, i signori Owens, e un altro misterioso abitante del Cimitero - Silas - decide di fargli da tutore. Da qui iniziano le avventure di Nobody Owens, come viene chiamato subito dagli abitanti del Cimitero.
I pregi di questo romanzo a mio parere sono tantissimi: risiedono nella scrittura di Gaiman, che sa catturare l'interesse del lettore senza mollarlo un attimo, sa appassionare e legare alla vicenda. Poi nella tridimensionalità e nell'umanità dei personaggi che l'autore crea: ci affezioniamo, non c'è niente da fare, a Bod (così viene chiamato per abbreviare il suo nome il protagonista) così come al misterioso Silas, agli amorevoli genitori adottivi di Bod, alla signorina Lupescu, a Liza, a Scarlett, a tutti i fantasmi del Cimitero, al Cimitero stesso. Eh sì, perchè se l'ho sempre scritto con la maiuscola c'è un motivo, il Cimitero in sè è come se fosse un'entità quasi autonoma e senziente che protegge Bod come un figlio. Il Cimitero è la casa di Bod, lì è al sicuro.
Le situazioni che Neil crea, i rapporti tra i personaggi e le evoluzioni di questi e il mistero che aleggia su tutta la storia sono più che sapientemente dosati e utilizzati: per questo adoro Gaiman, sa coinvolgerti e tenerti col fiato sospeso ed emozionarti come pochi, il tutto in un contesto fantastico ma perfettamente umano e credibile. E' un maestro in questo, e nemmeno qui manca di trasmettere queste emozioni così forti, anzi qui forse anche meglio che in altri libri.
Questo grazie alla malinconia particolare che si respira in questo romanzo, dovuta alla vicenda personale del protagonista e all'ambiente - mai come in un cimitero aleggia la malinconia.
Ma ci sono anche dei particolari che dal mio punto di vista rappresentano un paio di difettini.
Innanzitutto un'incoerenza: [spoiler]per quello che si scopre alla fine del romanzo,[/spoiler] è strano il comportamento di Silas verso l'uomo chiamato Jack nel primo capitolo. [spoiler](Ma forse all'epoca Silas ancora non conosceva la Confraternita...in tal caso, il difetto qui non sussisterebbe)[/spoiler]
Poi, sempre riguardo a Silas... è spiegato forse troppo velocemente e in modo troppo sbrigativo la missione che deve compiere insieme ad altri suoi "colleghi", e se da una parte va a vantaggio dell'aura di mistero, dall'altro forse si sarebbe giovato di qualche particolare in più.
Altro piccolo particolare sono i primi capitoli in generale: la narrazione sembra qui troppo frammentata, quasi come se dopo l'introduzione della vicenda che getta le basi della trama ogni capitolo fosse come un episodio di un fumetto seriale, con l'unico filo di continuity che è Bod ragazzo vivente che vive al cimitero, e vive avventure l'una distinta dall'altra. Forse è solo un'impressione, o forse addirittura un espediente voluto per far percepire lo scorrere degli anni del ragazzo, ma fino al capitolo La Confraternita ho vissuto così la lettura. Che resta comunque una signora lettura, perchè c'è da dire che non appesantisce nè distrae.
Infine, il difetto/non difetto: in molti punti (l'inizio, la fine, i momenti in cui Bod affronta lezioni da alcuni fantasmi sullo sviluppo di alcuni poteri "fantasmatici") ricorda molto la trama in generale di [spoiler]Harry Potter[/spoiler]. La famiglia assassinata, lui solo che si salva, l'adozione da parte di un altro mondo, la scuola dei fantasmi/[spoiler]maghi[/spoiler], un tutore che prende sotto la sua ala il ragazzo (Silas/[spoiler]Silente[/spoiler])...
Eppure... eppure nessuno di questi difetti intacca di troppo il disegno generale. Nemmeno l'ultimo, che dico subito che non è un'accusa velata di plagio nè nulla di simile. E' solo un collegamento di idee che mi sembrano simili, ma lo spirito stesso del romanzo di Gaiman è diverso da quello della creatura [spoiler]della Rowling[/spoiler] e anche la trama prende strade diverse in più punti. Sono solo richiami, citazioni (non è un segreto che ci siano richiami anche a Il libro della giungla) e anche quando mi sono accorto della similitudine non mi ha dato fastidio. Non è un ricalco, assolutamente no, Il figlio del Cimitero è un'opera con una sua autonomia e una sua motivazione d'esistere. Quella di raccontare una bella storia non convenzionale, nuova, macabra e lugubre ma adatta anche ai bambini, in cui in sostanza si parla della formazione di un giovane uomo in un ambiente tanto fuori del comune quanto intrigante e sorprendentemente umano e pieno di calore.
E allora i difettini diventan davvero marginali, trascurabili, se comunque contribuiscono a raccontare una storia magica e gotica, dark e di speranza e grandi valori. Bod per quanto segnato all'infanzia e per quanto viva una vita differente da qualunque suo coetaneo continua a sentire la spinta alla vita, al mondo dei vivi, e dal regno della Morte apprende comunque i valori universali che gli serviranno per affrontare il mondo quando sarà il momento. Se il colpo di scena finale era molto telefonato, un altro particolare dopo la battaglia finale mi ha molto sorpreso per la sua originaità. E' incredibile come attraverso capitoli come I Mastini di Dio, La lapide della strega, Macabradanza e I giorni di scuola di Nobody Owens ci affezioniamo così tanto a Bod e al mondo in cui vive da considerare non solo lui ma anche i fantasmi come Mother Massacre e Liza persone vere e vive. Il Cimitero ha un fascino tutto particolare, e questo spiega il titolo originale del romanzo, e di certo non potrò fare a meno di pensare a questo fascino ogni volta che entrerò in un camposanto.
Di certo, per molte intuizioni, per la delicatezza del romanzo e per la potenza dei personaggi non esito a definire questo uno dei miei libri preferiti di Neil Gaiman, sotto solo a Nessun Dove, American Gods e a Coraline.
Ah dimenticavo: il libro è corredato dai bei disegni d quel Dio di Dave McKean, e il romanzo ha vinto i premi Newbery Medal 2009 e l'Hugo Award 2009 ( http://www.comicus.it/view.php?section=news&id=6457 )Ultima modifica di Bramo il venerdì 30 luglio 2010, 20:18, modificato 1 volta in totale.Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Segnalo agli interessati (e dovreste esserlo in tanti ) che ho visto in libreria la versione Oscar Mondadori di questo libro, a 9 euro. Una buona occasione per accaparrarvi un libro che vale sicuramente la pena di leggere e avere.
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Comprato dopo aver letto "Il cimitero senza lapidi", il libro è rimasto nella lista delle cose da leggere fino all'altro ieri. Poche ore di lettura, ma assolutamente piacevolissime.
Ho letto poco di Gaiman, ma il fantasy che riesce a dipingere è già pressochè inconfondibile. Tinte fosche, atmosfere nebbiose, e uno stile "detto-nondetto" che lascia molto in sospeso, avvolto nel vago, e permette con un po' di immaginazione di leggere le pagine più belle, tra le righe, non presenti nel libro, ma accessibili - in modi differenti - a chiunque lasci la fantasia a briglie sciolte.
Personaggi semplici ma efficacissimi, tra i quali IMHO spiccano nella loro sublimità Liza la strega e i ghoul (meravigliosa la descrizione del passaggio della Porta, nonchè la descrizione del piano dimensionale in cui vivono). Ecco, ho già bruciato l'aggettivo "sublime", quindi non trovo parole per descrivere il capitolo di Macabradanza... bisogna leggerlo per capirne lo splendore, l'unicità, la profondità. Una quindicina di pagine assolutamente eccezionali.
@Bramo: Ti giuro, non mi è passato per la testa un solo istante [spoiler]il paragone con Harry Potter[/spoiler]. Dovresti metterlo in spoiler per non condizionare eventuali futuri lettori
Anche a me ha lasciato lievemente perplesso il discorso esplicativo di Silas sul finale ma, come hai scritto tu, è solo una venialità che non influisce minimamente sul giudizio finale.
In sintesi, una perla di libro.
8.5 che potrebbe anche essere un nove, se letto in inverno, e con la giusta atmosfera.
Ho letto poco di Gaiman, ma il fantasy che riesce a dipingere è già pressochè inconfondibile. Tinte fosche, atmosfere nebbiose, e uno stile "detto-nondetto" che lascia molto in sospeso, avvolto nel vago, e permette con un po' di immaginazione di leggere le pagine più belle, tra le righe, non presenti nel libro, ma accessibili - in modi differenti - a chiunque lasci la fantasia a briglie sciolte.
Personaggi semplici ma efficacissimi, tra i quali IMHO spiccano nella loro sublimità Liza la strega e i ghoul (meravigliosa la descrizione del passaggio della Porta, nonchè la descrizione del piano dimensionale in cui vivono). Ecco, ho già bruciato l'aggettivo "sublime", quindi non trovo parole per descrivere il capitolo di Macabradanza... bisogna leggerlo per capirne lo splendore, l'unicità, la profondità. Una quindicina di pagine assolutamente eccezionali.
@Bramo: Ti giuro, non mi è passato per la testa un solo istante [spoiler]il paragone con Harry Potter[/spoiler]. Dovresti metterlo in spoiler per non condizionare eventuali futuri lettori
Anche a me ha lasciato lievemente perplesso il discorso esplicativo di Silas sul finale ma, come hai scritto tu, è solo una venialità che non influisce minimamente sul giudizio finale.
In sintesi, una perla di libro.
8.5 che potrebbe anche essere un nove, se letto in inverno, e con la giusta atmosfera.
Non pensavo potesse essere considerata una notizia spoiler... comunque per non urtare le coscienze ho provveduto, però dovresti fare lo stesso nel tuo postAlecs Endriu ha scritto:
@Bramo: Ti giuro, non mi è passato per la testa un solo istante il paragone con [spoiler]Harry Potter[/spoiler]. Dovresti metterlo in spoiler per non condizionare eventuali futuri lettori
Anche a me ha lasciato lievemente perplesso il discorso esplicativo di Silas sul finale ma, come hai scritto tu, è solo una venialità che non influisce minimamente sul giudizio finale.
In sintesi, una perla di libro.
8.5 che potrebbe anche essere un nove, se letto in inverno, e con la giusta atmosfera.
Per il resto sono contento che tu abbia letto il libro e che ti sia piaciuto, spero tu abbia ormai capito che Gaiman non delude (quasi, ripensando alla sceneggiatura di Beowulf) mai! Il Figlio del Cimitero è veramente un gran bel libro, l'atmosfera che regala è impagabile, anch'io lo lessi d'estate come te ma vorrei rileggerlo in inverno perchè davvero darebbe un'atmosfera eccezionale. La scrittura di Neil è fenomenale, i disegni di McKean fanno il resto.
E adesso corri a recuperare quel che ti resta da leggere di questo genio!
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Ma io ho fatto così nel mio post. A meno che tu non ti riferisca ad un altro punto in cui l'ho citato, che in questo momento non riesco a trovare.Bramo ha scritto:per non urtare le coscienze ho provveduto, però dovresti fare lo stesso nel tuo post
Per quanto riguarda i disegni, mi sono piaciuti i background e le atmosfere "vaghe", ma per le figure umanoidi c'era da storcere un po' il naso, IMHO. Assolutamente osceno lo Sleer: una creatura così antica, complessa e descritta in modo così articolato ma al contempo nebbioso e indistinto (data anche l'oscurità del posto in cui si trovava) non doveva assolutamente essere raffigurata, ma lasciata alla libera interpretazione. E lo stesso discorso potrebbe essere fatto per la Dama sul cavallo bianco.Bramo ha scritto:La scrittura di Neil è fenomenale, i disegni di McKean fanno il resto.
Sicuro, ma tu fa lo stesso con Pratchett!Bramo ha scritto:E adesso corri a recuperare quel che ti resta da leggere di questo genio!
Non lo hai fatto, te ne eri dimenticato, lo ho fatto io che ogni tanto svolgo il mio compito di bravo modAlecs Endriu ha scritto:Ma io ho fatto così nel mio post. A meno che tu non ti riferisca ad un altro punto in cui l'ho citato, che in questo momento non riesco a trovare.
Lorenzo Breda
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Inquinatore di indizi! La signora Flatcher ti dovrebbe bacchettare, avresti dovuto scrivere in edit. che mi hai modificato le parole in boccaLBreda ha scritto:Non lo hai fatto, te ne eri dimenticato, lo ho fatto io che ogni tanto svolgo il mio compito di bravo modAlecs Endriu ha scritto:Ma io ho fatto così nel mio post. A meno che tu non ti riferisca ad un altro punto in cui l'ho citato, che in questo momento non riesco a trovare.
(a dire il vero avevo avuto un vago sospetto di qualcosa di simile, ma - per l'appunto - non avendo trovato l'edit, il sospetto era caduto)
Chiedo venia, comunque.
Dopo aver inquinato gli indizi, ho comprato il libro. E lo ho letto in treno, tutto di seguito, senza riuscire a smettere *___*
Concordo tanto con Bramo sui difetti (che ho visto soprattutto sul finale, che mi suona frettoloso al punto da dare un senso di incompiutezza, che però credo voluto), che comunque vengono compensati ampiamente dal magnifico stile e dai personaggi meravigliosi anche quando descritti in poche righe, quanto con AA riguardo la "citazione" che non ho visto e il capitolo della Macabradanza, stupendo.
Ho rotflato sul breve tratto riguardo la fisica delle particelle. LOL.
Concordo tanto con Bramo sui difetti (che ho visto soprattutto sul finale, che mi suona frettoloso al punto da dare un senso di incompiutezza, che però credo voluto), che comunque vengono compensati ampiamente dal magnifico stile e dai personaggi meravigliosi anche quando descritti in poche righe, quanto con AA riguardo la "citazione" che non ho visto e il capitolo della Macabradanza, stupendo.
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Letto sotto l'ombrellone. Il libro (che si adattava alla perfezione alla mia carnagione ed al mio umore da spiaggia) mi ha rallegrato e fatto venir una gran voglia di andare in Inghilterra per un tour di cimiteri antichi.
Il paragone con HP mi pare scontato... alla fine ne è venuto un prodotto più onesto e meno pretenzioso, senza gialletti ma scritto meglio e con personaggi più "vivi"...
bè a Il libro della giungla non avevo pensato, lo trovo un paragone davvero calzante.
Il capitolo della Strega (my favourite) è anche situato nella raccolta di racconti "orrorifici" dello stesso autore, il mitico mr. Gaiman.
Il paragone con HP mi pare scontato... alla fine ne è venuto un prodotto più onesto e meno pretenzioso, senza gialletti ma scritto meglio e con personaggi più "vivi"...
bè a Il libro della giungla non avevo pensato, lo trovo un paragone davvero calzante.
Il capitolo della Strega (my favourite) è anche situato nella raccolta di racconti "orrorifici" dello stesso autore, il mitico mr. Gaiman.
Esatto, era contenuto qui, anche se con un titolo diverso e qualche piccola differenza, a mò di preview prima dell'uscita del Figlio del Cimitero.Icnarf ha scritto: Il capitolo della Strega (my favourite) è anche situato nella raccolta di racconti "orrorifici" dello stesso autore, il mitico mr. Gaiman.
Non posso che essere contento del fatto che Breda e Icnarf abbiano letto e apprezzato l'ennesimo capolavoro di Neil Gaiman. Tra l'altro, per incredibile coincidenza, mentre ero in vacanza ho comprato proprio questo libro (che l'anno scorso lessi in prestito) in edizione Oscar, insieme a Stardust e a Il Cimitero Senza Lapidi, così pian piano da iniziare a farmi la mia collezione di libri di Gaiman, che ho letto tutti in prestito dalla biblioteca e da amici... ma Neil è ormai diventato un autore tra i miei preferiti in assoluto, da podio, e quindi devo possederli fisicamente i suoi libri. E pian piano completerò la mia collezione
Bred, qual è la citazione che come Alex non cogli?
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La "citazione" potteriana, che invece Icnarf notò. Boh, l'inizio magari è analogo, ma lo svolgimento non ci azzecca per nulla. Non lo notai, poi lessi su aNobii un commento del genere, mi dissi "eh?" e poi "ah, l'inizio..."Bramo ha scritto:Bred, qual è la citazione che come Alex non cogli?
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Posso capire che lo snobbamento di Potty sia un'inevitabile fase della crescita, ma da questo all'iniziare a fumare il passo è breve e da lì è tutta discesa. Attenta.Icnarf ha scritto:Il paragone con HP mi pare scontato... alla fine ne è venuto un prodotto più onesto e meno pretenzioso, senza gialletti.
Questo libro, cotal breve numero di pagine, mi ha saputo far volare ben più di quanto abbiano saputo fare sette volumi, Dapiz, e non significa che adesso si fumi, al massimo la pipa, per far storcere i nasi
Al di là dell'improponibilità di un paragone tra un singolo libretto (di un autore che apprezzo moltissimo) e un'intera saga (che ti ha appassionata per anni), e con ciò? Abbiamo forse due soli slot, GRADIMENTO/SGRADIMENTO che ci impongono di effettuare scelte castranti per cui se scopriamo che c'è qualcosa che ci piace molto per dargli spazio siamo costretti a scaricare il suo predecessore nella latrina? E' piuttosto spiacevole che il valore di Potty lo si debba non solo far scoprire a chi non gli si approccia a causa del pregiudizio che si porta dietro ma persino ricordare a chi a suo tempo e a ragione ha già avuto modo di apprezzare non poco questo gialletto disonesto e pretenzioso...Icnarf ha scritto:Questo libro, cotal breve numero di pagine, mi ha saputo far volare ben più di quanto abbiano saputo fare sette volumi, Dapiz
Non perchè un'opera sia piaciuta a suo tempo debba rimanere sul podio delle preferenze per tutta la vita; Potty non lo rileggerei neanche sotto tortura, ero curiosa certo ma i gialli et similia preferisco conservarli in libreria e non riaprirli più. Di solito rileggo i libri per riassaporare una descrizione mistica (ad esempio Lotlorien) o per tornare in compagnia di qualche personaggio avvincente e HP non ha nè l'una nè l'altro... forse Luna, ma è una macchietta e basta.
Proprio perchè gli oggetti delle preferenze sono molti e mutevoli non ha alcun senso l'opera di spalapupù in cui ti stai adoperando.
Harry Potter è una delle saghe più valide di cui tanto il nerd quanto l'uomo della strada abbiano avuto il piacere di immergersi e la sua forza non proviene da descrizioni mistiche ma da un intreccio costruito con cura certosina (che per questo non può non meritare, ma soprattutto non può che beneficiare di una rilettura), dalla grandissima abilità con cui la Rowling ha tratteggiato un mondo che pur essendo impregnato di magia è plausibile non meno di quello che vedi quando guardi fuori dalla finestra e soprattutto dall'aver popolato quel mondo di personaggi vivaci e vitali (la famiglia Weasley, i Malfoy, Lupin e Sirius, Neville e un'infinità di altri...) facendoli interagire sempre con un brio tale da poterle anche perdonare la debolezza del trio protagonista.
Se vuoi sapere come va a finire è sufficiente che ti guardi i film e credo che onestamente tu non pensi che sia questo il modo migliore per approcciarsi al Potterverse
Harry Potter è una delle saghe più valide di cui tanto il nerd quanto l'uomo della strada abbiano avuto il piacere di immergersi e la sua forza non proviene da descrizioni mistiche ma da un intreccio costruito con cura certosina (che per questo non può non meritare, ma soprattutto non può che beneficiare di una rilettura), dalla grandissima abilità con cui la Rowling ha tratteggiato un mondo che pur essendo impregnato di magia è plausibile non meno di quello che vedi quando guardi fuori dalla finestra e soprattutto dall'aver popolato quel mondo di personaggi vivaci e vitali (la famiglia Weasley, i Malfoy, Lupin e Sirius, Neville e un'infinità di altri...) facendoli interagire sempre con un brio tale da poterle anche perdonare la debolezza del trio protagonista.
Se vuoi sapere come va a finire è sufficiente che ti guardi i film e credo che onestamente tu non pensi che sia questo il modo migliore per approcciarsi al Potterverse
Lasciamo stare i film che andrebbero cancellati dalla storia del cinema e rifatti con il giusto criterio... Per il resto la saga non ha più alcun interesse per me così come i pareri discordanti su ciò...
Se in questo momento ritieni la saga BRUTTA e non vuoi prendere in considerazione ragioni a sua difesa che senso ha questo attacco all'adattamento cinematografico? Se ti metti in posa devi saperla mantenere...Icnarf ha scritto:Lasciamo stare i film che andrebbero cancellati dalla storia del cinema e rifatti con il giusto criterio... Per il resto la saga non ha più alcun interesse per me così come i pareri discordanti su ciò...
La saga non è BRUTTA ovviamente, ma adesso per me fa parte del passato, non intendo rileggerla. I film sono un abominio di quest'ottima letteratura per ragazzi.
Finalmente si riparla del progetto di adattare in forma cinematografica quest'ottimo e affascinante romanzo.
L'annuncio degno di nota è che alla regia dovrebbe essere Henry Selick, che già aveva diretto un altro film tratto da un lavoro di Gaiman, quel Coraline che ha giustamente conquistato mezzo Sollazzo.
Da questo articolo di BadTaste, donde ho appreso la news, non capisco però se anche questo sarà in stop-motion oppure se si tratterà di un live action: capisco solo che sarà prodotto dalla Disney!
L'annuncio degno di nota è che alla regia dovrebbe essere Henry Selick, che già aveva diretto un altro film tratto da un lavoro di Gaiman, quel Coraline che ha giustamente conquistato mezzo Sollazzo.
Da questo articolo di BadTaste, donde ho appreso la news, non capisco però se anche questo sarà in stop-motion oppure se si tratterà di un live action: capisco solo che sarà prodotto dalla Disney!
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