[Hiromasa Yonebayashi] Arrietty: Il Mondo Segreto Sotto il Pavimento

Hayao, Isao e tutto il baraccao. L'Oriente a regola d'Arte dove fare amicizia con streghette, strani esserini e maiali volanti, ed incontrare castelli fra le nuvole e mondi microscopici.
  • Trailer finale (versione da 30 secondi, forse ce ne è una più lunga).



    Sono molto più curioso che per Ponyo, che invece mi lasciava perplesso, in fase di anteprime...
  • Esce oggi. E c'è un nuovo trailer:



    Visto questo, mi sono accreditato per Venezia. Il 29 luglio esce il programma ufficiale della Mostra. Confido ancora una volta in Marco Muller e nella sua passione ghibliana.
  • qualunque cosa abbiano detto, è molto bello. Anche la musica, quella di quest'ultimo trailer almeno. Com'è andata a finire poi dopo l'image album disastroso?
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Bello.

    Però stavo riflettendo su una certa di (a mio parere) riverenza stilistica nei confronti di Miyazaki. Regista geniale, ha sdoganato il cinema d'animazione giapponese nel mondo ed evidentemente
    Ma perchè tutti i personaggi dello Studio Ghibli devono avere il medesimo character design?
    Ok, Hayao Miyazaki fa i personaggi così.
    Ok, lo fa anche Takahata; vabbè, sono co-fondatori dello studio, magari l'hanno sviluppato assieme quello stile.
    Poi arriva Goro Miyazaki, che evidentemente ce l'aveva nel sangue.
    E mo' anche il regista di Arrietty...

    Non è un po' castrante ridurre i film Ghibli facendo personaggi che hanno gli stessi occhi, gli stessi volti, le stesse espressioni...
    Insomma, è come se la Disney facesse i personaggi identici da un film all'altro, invece cambiando i registi e gli animatori al lavoro sulle diverse opere, com'è giusto che sia cambia anche l'aspetto dei personaggi.

    Bof, uno sfogo del sabato sera.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Tieni conto che in questo film Miyazaki è autore del soggetto, co-sceneggiatore e co-autore degli storyboard... C'è lui, dietro a questo progetto, in prima persona.

    Per la musica: a fine luglio arriverà il CD con la colonna sonora vera e propria. Io incrocio le dita.
  • Mh, effettivamente è vero, ma ciò non toglie che lo Studio Ghibli deve ancora fare un film dal look non miyazakiano.
    Alla lunga potrebbe essere limitante, conosco autori che hanno modificato il loro stile più di quanto abbia fatto l'intero studio Ghibli nello stesso lasso di tempo...
    Certo, la qualità è sempre elevatissima, ma credo che potrebbero cominciare a sperimentare qualche nuovo look visivo, dato che Miyazaki non ci sarà per sempre.
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  • Be', però, scusa, e gli "Yamada" di Takahata? E i corti di Momose? Quelli non sono miyazakiani...
  • Sì, ma sono una manciata di titoli, in cui ci infilerei anche The Cat Returns...
    Tutti gli altri titoli, soprattutto i più famosi Ghibli (oltre a quelli di Hayao c'è Una Tomba per le Lucciole, Whisper of the Heart e ora Arrietty...) hanno quel look.
    Ora, andando a prendere la lista dei film Ghibli, ci sono 18 lungometraggi di cui 14 a mio parere possono essere definiti "miyazakiani", pur essendo 9 quelli diretti da Miyazaki.

    Ora, prendendo ad esempio la Disney (o la Dreamworks, o qualunque altro studio d'animazione che sia arrivato a produrre un elevato numero di film) la differenza stilistica in 18 film inizia ad esserci ed è pure evidente.

    Se questo non avviene, si crea l'inevitabile parallelismo "Studio Ghibli = Hayao MiyazakI" e questo non mette nella giusta luce gli altri artisti dello studio, ma soprattutto potrebbe avere conseguenze semi-catastrofiche per lo studio quando Hayao si ritirerà (che lo voglia lui o il Padreterno).
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  • Stai parlando di uno stile grafico che In realtà nasce dai contributi di più artisti, di generazioni diverse, a partire dagli anni '60. Yasuji Mori, Yasuo Otsuka e Yoshifumi Kondo sono tra questi. Questo stile giunge ad un primo compimento nelle serie del "World Masterpiece Theater" prodotte dalla Nippon Animation, serie che infatti poi continueranno ad avere uno stile "miyazakiano" anche molti anni dopo che Miyazaki e Takahata avranno abbandonato la TV per darsi definitivamente al cinema. Oggi questo stile è fortemente associato allo Studio Ghibli, che in origine accolse molti artisti un tempo impegnati nel "World Masterpiece Theater". Ma all'interno della costanza dei modelli grafici di base, che dubito si vorranno perdere a breve termine visto il loro radicamento nella storia dello Studio (e non del solo Miyazaki), non mi pare che le regie e le sceneggiature che si sono avvicendate negli anni siano stati tutte passivamente "miyazakiane". Solo per fare l'esempio più evidente, Takahata è un autore profondamente autonomo e personale, e per di più ben lontano dall'adeguarsi passivamente ad uno stile grafico dato a priori. Rimane spesso nel contesto visivo maturato assieme ai suoi colleghi negli anni pre-Ghibli, ma all'interno di questo si sposta con grande libertà e spregiudicatezza.

    Non mi sembra che la questione della grafica sia centrale nel problema della successione di Miyazaki, problema di cui allo Studio Ghibli sono comunque ben consci già dal 1995, quando si credette di trovare l'erede in Yoshifumi Kondo, poi prematuramente scomparso.

    È vero tuttavia che in questi anni il problema sta venendo affrontato con un po' troppa cautela, nel senso che non "osano" dare carta bianca ad un regista esordiente che rischi anche solo lontanamente di tradire non tanto lo stile visuale quanto, più in generale, gli alti standard qualitativi dello Studio. È forse una conseguenza di Gedo Senki, che pur avendo avuto un più che discreto esito al botteghino, non ha retto al confronto con i precedenti della produzione Ghibli. Miyazaki padre si era tenuto alla larga da quella produzione. Il risultato non è stato esaltante, e ora Goro tutt'al più dirige spot pubblicitari da 30 secondi.

    Con Yonebayashi, ci riprovano. E stavolta ci sono andati con i piedi di piombo. Non più un totale novellino, incapace di disegnare, ma un animatore con un bel po' di esperienza sulle spalle. Come ha detto Miyazaki alla presentazione del film, Yonebayashi è «nato e cresciuto nello Studio Ghibli», sempre sotto l'occhio vigile di Miyazaki. Per questo, è probabile che l'influenza di suo "padre" non si limiti alla sola grafica, ma si estenda anche ad altre caratteristiche del racconto cinematografico. Il che non è una buona cosa, anche nel caso in cui Arrietty fosse un bellissimo film (come pare che sia, viste le prime recensioni).

    L'anno prossimo è previsto un nuovo film Ghibli diretto da un "giovane regista". Vedremo.
  • Due spot con qualche istante non si era visto nei trailer.
    La musica è diversa, ma continua a non piacermi.

  • Altro video...

  • Copio e incollo da Animeclick la traduzione italiana, di Gualtiero Cannarsi, dell'ultimo trailer del film.

    CARTELLO: Karigurashi no Arrietty
    (Arrietty la Prendimprestito, o Arrietty la Prestataria)

    Pod: "Arrietty mo, mou sugu juuyonsai da. Watashi-tachi ni nanika attara, hitori de ikite ikanakereba naranai."
    (Anche Arrietty, tra poco avrà quattordici anni. Per quel che ci capiti, non le sarà possibile che vivere da sola.)

    Homily: "Watashi-tachi no nakama ha... mou daremo inai kamoshirenai no ne..."
    (Dei nostri amici/compagni... ormai potrebbe non essercene più nessuno...!)

    Arrietty: "Matte ouki no!"
    (Ho nausea da vertigini!)

    Pod: "Koko ni aru mono dame da! Karitte-yuku to, sugu ni ningen ni wakatte shimau."
    (Gli oggetti che sono qui non vanno bene. Se li prendessimo in prestito, gli umani se ne accorgerebbero subito.)

    Arrietty: "Otousan, karitte tanoshii ne!"
    (Papà, che divertente prendere in prestito!)

    Sho: "Kowagaru nai de!"
    (Non avere paura.)

    Sho: "Sugata wo misete kurenai ka na..."
    (Non è che potresti mostrarti?)

    Pod: "Omae ha kazoku wo kiken ni sarashiteirun da zo! Nidoto kakawari au na!"
    (Tu stai mettendo in pericolo la tua famiglia! Non devi più averci a che fare!)

    Homily: "Ne, okani mo nakama ha iru no ka shira?"
    (Senti, ma ci sono anche altri amici/compagni?)

    Spiller: "Kono gurai iru."
    (Sono tanti così.)

    Sadako: "Haabu [oppure: kabu] no ii kaori ga..." (rilevamento incerto)
    (Che buon odore di erbe [oppure: di rape]...)

    Cartello: Ningen ni mirarete ha ikenai.
    Sore ga, yukashita no kobitotachi no jou datta.
    (Non bisogna farsi vedere dagli esseri umani.
    Questa era la legge degli gnomi di sotto al pavimento.)

    Pod: "Ningen ni mirareta kara ni ha, hikkousanakereba ikenai."
    (Essendo stati visti dagli umani, non possiamo fare altro che trasferisci.)

    Pod: "Wareware ha... iki no minakereba naranai."
    (Noi... non possiamo che vivere senza farci vedere.)

    Arrietty: "Ningen ga minna... sonna ni kiken da to omowanai ha!"
    (Non penso che gli esseri umani... siano tutti così pericolosi.)

    Haru: "Mitsuketa!"
    (Trovati!)

    Homily: [grida]

    Sho: "Kono made ni mo ooku no ikimono ga zetsumetsu shitekita. Zankoku dakedo, kimitachi ha... horobiyuku shuzoku nandayo."
    (Anche sino a questo momento, molte forme di vita si sono estinte. Per quanto crudele, voi... siete una razza sulla via della distruzione.)

    CARTELLO: Karigurashi no Arrietty
    (Arrietty la Prendimprestito, o Arrietty la Prestataria)

    CARTELLO: 17 Luglio (Sabato)
    In proiezione nei cinema su tutto il territorio nazionale

    CARTELLO: Ningen to kobito, dochira ga horobiyuku shuzoku nanoka?
    Esseri umani e gnomi, quale sarà la specie sulla via della distruzione?

    Arietty: "Watashitachi ha... sou kantan ni horobitari shinai ha!"
    (Noi... non ci lasceremo distruggere tanto facilmente!)
  • :$!@:

    Non è a Venezia, il che è una notizia, considerando l'andazzo degli scorsi anni. Venezia che, tra parentesi, a parte questo promette maluccio anzichenò, visto il programma.

    A questo punto, la prossima speranza è il Future Film Festival. Col cavolo che resisto fino ad allora.
  • :$!@: bis

    Mi sovviene ora che a Venezia, da quando c'è Muller, c'è la perversa abitudine dei film a sorpresa. Perversa perché ti colgono impreparato, e quando vengono rivelati l'unica cosa da fare è correre più forte degli altri per entrare in sala.

    Se Muller estrae fuori dal cilindro Arrietty, lo benedirò e maledirò al tempo stesso.
  • Mi è arrivato lo storyboard, che non aprirò fino a quando non avrò visto il film. C'è però qualcosa che non mi convince. Sul retro del libro, dove in genere dovrebbe esserci il titolo 'internazionale' del film, in inglese, c'è scritto invece in caratteri occidentali 'Karigurashi no Arrietty'. Me ne ero già accorto, ma questo me ne da' la conferma definitiva: questo film non ha un titolo internazionale. Temo che ci siano problemi di diritti d'autore legati al precedente film tratto dai romanzi di Mary Norton, The Borrowers (I Rubacchiotti, da noi). Può darsi che i diritti internazionali siano ancora in mano ai vari distributori di quel film. Questo sospetto pare confermato dal fatto che Lucky Red ha già annunciato di non avere la possibilità di acquisire Arrietty per l'Italia.

    Negli USA, una simile questione di diritto d'autore legata a film o serie TV precedenti ha fatto slittare di quattro anni l'uscita di Gedo Senki. Spero che con Arrietty non succeda altrettanto qui da noi.
  • Ho sentito la colonna sonora. Si tratta sostanzialmente di arrangiamenti strumentali delle canzoni dell'image album. Ci sono ancora alcune delle canzoni però, che dunque immagino accompagneranno qualche scena del film.

    La mia impressione non è mica tanto migliorata... La musica può risultare "suggestiva", forse, per via della sonorità dell'arpa e della semplicità delle melodie. Ma dopo un po' francamente stanca: c'è veramente poca sostanza, lo stile è ripetitivo e non privo di scivoloni nel pop, ogni tanto.

    Peccato, pare proprio che la musica sia tra le peggiori mai realizzate per un film Ghibli.

    P. S. Voci non verificate e di attendibilità non certa avvertono di tenere d'occhio il Festival del Film di Roma.
  • ooh

    oddio, avrei preferito Miyazaki a Roma... ma cmq anche un Ghibli qualunque, in anteprima a Roma, è un piccolo evento. Spero di esser lì (soprattutto per Clint :adore: ).
    Fralaltro leggo ora che il Festival di Roma farà un omaggio a Satoshi Kon, nell'ambito della sezione Focus che quest'anno è dedicata al cinema giapponese. Che la sezione sarebbe stata giapponese l'avevano già deciso, ma l'omaggio a Kon è stato deciso dopo la notizia della sua triste dipartita.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Be', però è scritto da Miyazaki (e Keiko Niwa...)
  • Rebo ha scritto:Homily: "Ne, okani mo nakama ha iru no ka shira?"
    (Senti, ma ci sono anche altri amici/compagni?)

    Spiller: "Kono gurai iru."
    (Sono tanti così.)
    Uhm. Avevo avuto questa sensazione ancora prima di leggere le traduzioni... citazione/richiamo a Conan?
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