[Disney] Nel Fantastico Mondo di Oz
Inviato: giovedì 26 gennaio 2006, 14:42
Nel fantastico mondo di OZ
Gli anni '80, in casa Disney, hanno portato fantasy, paranormale e horror in tutti i fronti.
Taron e la pentola magica è l'esempio più interessante e "maledetto" per quanto riguarda l'animazione. I Gummi ci hanno fatto viaggiare tra castelli e principesse, orchi e magie.
Nel campo dei live action, il tipico spirito "anni 80", quello di far viaggiare ragazzi in mondi a metà strada tra la fantasia e la realtà (si pensi a film Disney e non quali I Gonnies, Navigator, Explorers, Qualcosa di sinistro sta per accadere) trovi qui un certo spazio.
Per capire questo film, bisogna però fare alcune premesse.
La Disney non era intenzionata a fare un sequel del musical Il mago di Oz del 1939 o a raccontare con sue immagini la storia.
La Disney volle far conoscere la fantasia di Frank Baum, l'autore della saga dei libri di Oz.
Noi italiani siamo convinti che i libri del Mago di Oz siano uno solo, in realtà, tra opere dello stesso Baum e apocrifi superiamo la quarantina tra racconti e romanzi.
E l'horror, seppure soft è elemento tipico di questa saga.
Il film trae ispirazione soprattutto ai romanzi Ozma di Oz, Jack Testa di Zucca, Tick Tock di Oz, Mombie, ben quattro opere.
Il film voleva essere uno spettacolo visivo di costumi, sceneografie e effetti speciali, ed infatti, a distanza di venti anni, non sfigura minimamente.
Per la regia serviva un cultore del genere: Walter Murch, scenografo di professione, che aveva collaborato per Apocalypse Now, è indicato come l'uomo giusto.
Per il cast non si pensò a grandi nomi, del resto il budget doveva venir speso soprattutto per la scenografia e gli effetti speciali. Venne scelta una giovanissima Fairuza Balk nel ruolo di Dorothy: la ragazza diverrà in seguito un volto abbastanza noto di Hollywood.
Poco tempo dopo il primo viaggio di Dorothy nel mondo di Oz, gli zii, impressionati dai racconti della piccola, la portano in una clinica per curarla. Al seguito di un temporale, Dorothy, in una sorta di viaggio spazio tempo, si ritrova ad Oz. Ma qui il mondo è cambiato: la Città di Smeraldo è stata distrutta, i suoi abitanti sono diventati di pietra....
Una favola gotica, un viaggio onirico sul passaggio dalla fanciullezza e le sue speranze all'adolescienza. Il tutto raccontato tra guerrieri di latta, alci parlanti, gnomi, roteanti, streghe e magie.
La critica condannò il film come troppo horror per i bambini, troppo infantile per gli adulti. Ma tutti applaudirono il lavoro di costumi, scenografia, effetti speciali.
Al botteghino fu quasi un totale fallimento di incassi.
Vedere questo film a cinque anni di certo può dare una certa impressione: la strega Mombie si cambia la testa con quelle delle altre ragazze catturate; il re degli Gnomi è all'altezza dei peggior cattivi della Disney; c'è un deserto che trasforma in sabbia chi lo calpesta.
Ma tutti questi elementi, oltre che a riprisitinare lo spirito originale della saga letteraria di Oz, rappresentano le paure di una bambina che sta crescendo: la paura di non essere creduta, di non avere amici, di affrontare la vita da sola.
Tra i personaggi, tutti indimenticabili (il "pesante "Tick Tock, il tenero Jack Testa di Zucca, il sarcastico Gump...) è la gallina Billina forse la più caratterizzata. Sicura di sé, furba, imprevedibile, egocentrica: un pennuto indimenticabile.
Un ottimo film che la Buena Vista Italia non vuole distribuire in dvd. E nessuno sa il perché.
Gli anni '80, in casa Disney, hanno portato fantasy, paranormale e horror in tutti i fronti.
Taron e la pentola magica è l'esempio più interessante e "maledetto" per quanto riguarda l'animazione. I Gummi ci hanno fatto viaggiare tra castelli e principesse, orchi e magie.
Nel campo dei live action, il tipico spirito "anni 80", quello di far viaggiare ragazzi in mondi a metà strada tra la fantasia e la realtà (si pensi a film Disney e non quali I Gonnies, Navigator, Explorers, Qualcosa di sinistro sta per accadere) trovi qui un certo spazio.
Per capire questo film, bisogna però fare alcune premesse.
La Disney non era intenzionata a fare un sequel del musical Il mago di Oz del 1939 o a raccontare con sue immagini la storia.
La Disney volle far conoscere la fantasia di Frank Baum, l'autore della saga dei libri di Oz.
Noi italiani siamo convinti che i libri del Mago di Oz siano uno solo, in realtà, tra opere dello stesso Baum e apocrifi superiamo la quarantina tra racconti e romanzi.
E l'horror, seppure soft è elemento tipico di questa saga.
Il film trae ispirazione soprattutto ai romanzi Ozma di Oz, Jack Testa di Zucca, Tick Tock di Oz, Mombie, ben quattro opere.
Il film voleva essere uno spettacolo visivo di costumi, sceneografie e effetti speciali, ed infatti, a distanza di venti anni, non sfigura minimamente.
Per la regia serviva un cultore del genere: Walter Murch, scenografo di professione, che aveva collaborato per Apocalypse Now, è indicato come l'uomo giusto.
Per il cast non si pensò a grandi nomi, del resto il budget doveva venir speso soprattutto per la scenografia e gli effetti speciali. Venne scelta una giovanissima Fairuza Balk nel ruolo di Dorothy: la ragazza diverrà in seguito un volto abbastanza noto di Hollywood.
Poco tempo dopo il primo viaggio di Dorothy nel mondo di Oz, gli zii, impressionati dai racconti della piccola, la portano in una clinica per curarla. Al seguito di un temporale, Dorothy, in una sorta di viaggio spazio tempo, si ritrova ad Oz. Ma qui il mondo è cambiato: la Città di Smeraldo è stata distrutta, i suoi abitanti sono diventati di pietra....
Una favola gotica, un viaggio onirico sul passaggio dalla fanciullezza e le sue speranze all'adolescienza. Il tutto raccontato tra guerrieri di latta, alci parlanti, gnomi, roteanti, streghe e magie.
La critica condannò il film come troppo horror per i bambini, troppo infantile per gli adulti. Ma tutti applaudirono il lavoro di costumi, scenografia, effetti speciali.
Al botteghino fu quasi un totale fallimento di incassi.
Vedere questo film a cinque anni di certo può dare una certa impressione: la strega Mombie si cambia la testa con quelle delle altre ragazze catturate; il re degli Gnomi è all'altezza dei peggior cattivi della Disney; c'è un deserto che trasforma in sabbia chi lo calpesta.
Ma tutti questi elementi, oltre che a riprisitinare lo spirito originale della saga letteraria di Oz, rappresentano le paure di una bambina che sta crescendo: la paura di non essere creduta, di non avere amici, di affrontare la vita da sola.
Tra i personaggi, tutti indimenticabili (il "pesante "Tick Tock, il tenero Jack Testa di Zucca, il sarcastico Gump...) è la gallina Billina forse la più caratterizzata. Sicura di sé, furba, imprevedibile, egocentrica: un pennuto indimenticabile.
Un ottimo film che la Buena Vista Italia non vuole distribuire in dvd. E nessuno sa il perché.