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La bestia nel cuore

Inviato: sabato 11 febbraio 2006, 21:30
da Francesco F
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E' arrivato alle nomination agli Oscar, non potevo non vederlo.

Titolo americano: "Don't tell". Mah...

Sabina è una doppiatrice che ama un attore e vivono felici in una casa meravigliosamente moderna. Una notte Sabina fa un sogno strano. Sogna se stessa da bambina come oggetto di attenzioni scabrose del padre. Per lei è solo un sogno, ma la cosa la turba, soprattutto quando si trova in situazioni intime con il suo partner. Decide di passare le vacanze di Natale dal fratello, professorone in un'universitona degli States. Lì il fratello le dice che il sogno non era un sogno ma un ricordo vero, e un paio di altre cosette. Giovanna Mezzogiorno (Sabina) strimpella, urla e piange, quindi vince la coppa Volpi al festival di Venezia. No, vabbè, è brava :P Questa è la storia principale. Ora. Gli americani di storie incestuose ne hanno viste a bizzeffe, al cinema e fuori. Non può essere stata questa la storia che li ha convinti al punto da nominare il film all'oscar. Ad affascinare gli Academici sono state, secondo me, le storie parallele che incorniciano quella principale di Giovanna Mezzogiorno e lo straordinario (non in questo film, ma altrove) fratello Luigi Lo Cascio. Le storie parallele riguardano il compagno di Sabina e il set dove lavora a una serie TV ambientata in un ospedale, con un regista frustato e panzone che diventa il suo migliore amico, e un'attricetta che si porta a letto mentre Sabina è in america. Ma il tradimento assume veramente poca importanza rispetto alla storia e alle preoccupazioni dei protagonisti. L'altra storia parallela riguarda una ragazza cieca (la brava bella simpatica e intelligente Stefania Rocca), amica d'infanzia e innamorata d'infanzia di Sabina, e l'ottima Angela Finocchiaro, direttrice dei doppiaggi della protagonista e sua amica. Sabina le fa incontrare mentre lei è in America, e le due diventano amiche e molto più. Queste due storie parallele si riincrociano e i bravissimi protagonisti si ritrovano tutti insieme nel finale, molti mesi dopo che Sabina è tornata dall'America, in vacanza. Sabina scappa e i suoi amici la cercano. La trovano, le vogliono bene, e alla fine, vissero TUTTI felici e contenti.
A me è piaciuto moltissimo questo film, che nella sua trama principale tratta di un tema scabroso ma che viene sdrammatizzato dagli avvenimenti paralleli. Se l'avessi visto prima, non avrei nemmeno immaginato che potesse arrivare agli Oscar, e non avrei avuto la presunzione di dire "questo è un film da oscar". Però, adesso che c'è, non sarebbe per niente scandaloso se vincesse. Voglio dire, ha vinto Mediterraneo che non era un film drammatico, perchè non questo? Si respira un po' la stessa aria di "spensieratezza". Una volta scoperto che Sabina veniva molestata da piccola, pace, amen, è accaduto, punto. L'evento scabroso è avvenuto nel passato. Nel tempo del film non succede niente di negativo, anzi, è una graduale rassegnazione in favore di un futuro sereno, alla faccia dell'ingiustizia passata.
Il film straniero favorito è ovviamente Paradise Now, film palestinese su un kamikaze che sta per attentare ma un po' si pente e pensa alla sua famiglia. Può essere sicuramente un film molto bello, magari anche migliore di Munich (anzi, se qualcuno ha visto Munich, ce lo comunichi su questi lidi, che vorrei saperne un po' :P), però La "bestia nel cuore" è sicuramente meno melodrammatico e lascia meno l'amaro in bocca dopo averlo visto.