La Tana del Sollazzo

Un paio di anni fa' l'editore americano Boom! annunciava l'accordo fatto con la Disney e la Pixar per la pubblicazione di fumetti originali tratti dai personaggi cinematografici più amati dal pubblico. Si cominciò appunto con i Pixar (Cars, Toy Story, Gli Incredibili, Nemo, Monsters & Co. e WALL-E), a cui poi si aggregò anche la banda del Muppet Show. Si tratta di tante serie parallele mensili sotto il marchio per ragazzi "Boom Kids!" (che pubblica anche materiale Disney italiano come Wizards of Mickey, Ultraheroes, DoubleDuck e Casty), raccolte poi periodicamente in volumi.
In Italia sono le Edizioni BD ad ottenere i diritti per distribuire questi volumi. Nella prima ondata dello scorso giugno arrivarono i primi volumi de Gli Incredibili, Cars, Monsters & Co. e Alla ricerca di Nemo. La seconda ondata è stata presentata a Lucca con i secondi volumi de Gli Incredibili e Cars, e il primo di WALL-E.
Ogni volume costa 10 euro, per 112 pagine. Un po' troppo per poter dare una letta a tutti. Io mi sono limitato a Gli Incredibili, illuso dalle due nomination agli Eisner Awards per lo sceneggiatore Mark Waid.

Illuso, appunto.
Come suggerisce il nome "Boom Kids!" e l'inclusione nel catalogo delle suddette "perle" italiane dal Topolino degli ultimi anni, non mi dovevo aspettare delle grandi storie. Parliamo di storie che hanno sì il merito di sfruttare sì bene i personaggi del film, ma che si prestano a una morale spicciola sui valori familiari che non aggiunge nulla a quanto già diceva il film. Serializzare l'idea della famiglia-superereo è secondo me sbagliato. Nemmeno nel più fantasioso dei mondi può avere consistenza l'idea che, al presentarsi di una minaccia, la famiglia parta simultaneamente all'attacco, compresi i ragazzini e il neonato. Dovrebbe far ridere, ma in realtà è solo ridicola, anche l'idea dei nemici quotidiani, della collezione delle figurine dei nemici, della malvagia lega dei malvagi...

Però ho trovato il mio nuovo idolo: Mister Pixel

[per la cronaca: quello in mezzo è il cugino di Edna Mode. Davvero.]

Se ci vogliamo trovare uno spiraglio di nerditudine, possiamo evidenziare il prologo del secondo volume che racconta una scena "prequel" del film, ovvero la nascita di Jack-Jack. Ma la cosa non ha la minima influenza sulla continuity, se non come prologo per la storia raccontata nel volume stesso.

Ad ogni modo, lo sconsiglio. E mi autosconsiglio anche gli altri della famiglia Pixar e persino Muppets dato che, stando al pedigree, Gli Incredibili era la serie con l'autore più rinomato...

Oh.
Bé, confido in Darkwing Duck.
(Sul serio ma cosa te li sei presi a fare? Era ovvio che non era roba petté. Però Icnarf me li ha invece consigliati)

ho creduto che almeno Gli Incredibili fossero in mano a qualche bravo sceneggiatore di supereroi americani. Magari bravo lo è, però è evidente, ADESSO, che queste iniziative prendono tutt'altra direzione.

Io ho letto il primo e mi è piaciuto (e a Lucca ho preso il secondo).
Certo, non un capolavoro, ma una buona storia Disney: diciamo che vale quanto una saga in 4 episodi di Double Duck.
Un po' quello che faceva la Disney con le storie a fumetti che avevano per protagonisti personaggi dei primi Classici Disney, ed erano di ben altra qualità; magari la confezione e il prezzo farebbero attendere qualcosa di più alto, ma per me sono comunque una lettura piacevole, anche se leggera.

Guarda, a me attirano tantissimo tutti questi albetti, ma mi frena il prezzo assurdo, perché per il resto credo siano anche meglio di quanto promettono (e secondo me una serie a fumetti basata su un film Pixar non è che possa promettere troppo, tanto più che Gli Incredibili nasce come parodia improbabile, ed è ovvio che basarci poi una serie con la famigliola diventa stucchevole).

Guarda, io ho preso tutto il primo ciclo, ovvero anche i #1 di Cars, Nemo e Monsters & co.
Cars e Nemo hanno un target decisamente più giovane, ma nonostante i disegni BRUTTI, credo che sul Topo suddivisi in 4 puntate avrebbero trovato posto, al posto delle storielline minori che ci sono in ogni numero: e visto quanto la Pixar attira il pubblico, magari avrebbero anche attirato qualche lettore in più.
Monsters & co. non è ai livelli degli Incredibili ma mi è piaciuto. E ci scappa pure il cross-over con Toy-Story, con [spoiler]Sid che finisce nel mondo dei mostri e si mette in combutta con Waternoose e Randall[/spoiler].
A Lucca oltre a Incredibili #2 ho preso anche Wall-E #1, appena ho tempo topicheggerò il tutto.

Che ci fa 'sto topic fuori dalla sezione Disney? Riordino subito.

DeborohWalker ha scritto:Io ho letto il primo e mi è piaciuto (e a Lucca ho preso il secondo).
Certo, non un capolavoro, ma una buona storia Disney: diciamo che vale quanto una saga in 4 episodi di Double Duck.

Penso sia molto meglio di Double Duck. E' esattamente il tipo di storie che vorrei sul mio Topolino ideale. Ma non è il tipo di storie che vorrei fuori da Topolino. E poi c'è la non trascurabile questione del prezzo...

Non concordo che questo thread stia nella sezione Disney, ma lasciamo stare...

Abbiamo la sezione Disney? Ci sono anche le robe americane dentro? Allora i nuovi fumetti Boom ne fanno parte, mi sembra lapalissiano.

Penso che cmq sia materiale migliore di DD, ma non capisco perché una cosa bella ma non troppo dovrebbe stare per forza dentro un settimanale bello ma non troppo. Che è, un sistema di caste indiano? Poi ovviamente penso anch'io che non ci starebbero male e che il Topo e un po' tutto il panorama editoriale Disney italiano e americano andrebbero ripensati senza troppe barricate.

Personalmente capisco Elik. Non avendo la stessa concezione di Topolino di lettura regolare ogni settimana, da completista preferirei che qualcosa che mi interessa uscisse a parte.
Non compro il Topo perché su 5-6 storie a numero c'è una media di storie BELLE (non carine) di 1-2 se va bene, ma se pubblicassero Casty in volumi a parte lo farei, così come per le saghe della Ziche o le Faraciate. Non è un sistema di caste, ma il fatto che Topolino è una rivista contenitore, e in quanto tale uno la compra perché vuole il pacchetto completo. Un po' come un varietà, di cui non ti interessa tutto ma comunque accetti di seguirlo aspettando i tuoi picchi di interesse.

Personalmente non mi piace la formula della rivista contenitore (vale anche per i manga, o per le testate Marvel con 3 episodi ogni fascicoletto presi da 3 serie regolari differenti), quindi sono disposto a pagare un sovrapprezzo che secondo me la storia non vale, pur di averla nella confezione che più mi aggrada.
Lo stesso vale anche per le storie del Topo: non mi piace il contenitore, ma quando poi esce Topolino Noir, il volume di Doubleduck o la raccolta delle saghe della Ziche la prendo.

Certo. Dico sempre anch'io che l'evoluzione della fruizione passa per le raccolte. Ma non per questo bisogna auspicare che Topolino sia come non si vuole, per non avere problemi di coscienza qualora uscisse roba che interessa. In fondo ci sono anche persone che se lo comprano, e preferiscono trovarci cose belle piuttosto che il contrario.

Ma infatti per me il fumettame Pixar potrebbe tranquillamente passare dal Topo, sicuramente possono competere con la qualità media del Topo... basta che poi raccolgano in volume le serie che scoprirei interessarmi

A me piace. Elik non esistono solo capolavori e questi albi mi hanno fornito proprio ciò che cercavo, un pò di svago con la famiglia Parr. Gli altri albi della serie non li prenderò perchè trovo che solo con gli Incredibili si poteva creare qualcosa di sensato...

E Darkwing Duck.

Si, con DD e magari le duck tales, così vito è contento.

Beh, ma Darwing Duck è un progetto del tutto nuovo (e pare abbia non poche cose in comune con PKNA, nel suo unire le basi del genere supereroico al mondo Disney, tra l'altro inserendo anche personaggi tradizionali ed estranei alla serie animata), mentre per le Duck Tales non si producono più nuove storie, ma si va avanti a ristampe. Double Duck, invece, da progetto apparentemente ben pianificato è diventato un more of the same di stancanti e stereotipati doppio-doppio-doppiogiochi, tirato per le lunghe perchè promuove i gadget.
Insomma, il paragone, anche se ironico, non mi pare azzeccato.


(...ok, in realtà questo intervento è una copertura. Volevo solo complimentarmi con Icnarf per l'avatar dedicato a Porco Rosso senza fare un post del tutto OT )

Con DD non intendevo 00duck ma Darkwing Duck.






(Ed io sotto copertura ringrazio colui che porta il mantello e gli ricordo che domani deve recarsi al cinema per incontrare il suo beniamino).

Ah.
Beh, cmq in un certo senso, il mio discorso è inseribile nella precedente disquisizione del Topo come rivista contenitore.