[Topolino] Annata 2011

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Ohibò, Bramo che dice le parolacce e Franz che guarda il Grande Fratello.

    Mi sono caduti due miti ;_;
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Pensa che da un po' ho tolto il poster di Elik dalla cameretta. Ogni tanto ricordo i tempi in cui lui e il mondo erano AMICI e mi scende la lacrimuccia. :(
  • Forse anche per i fatti che stanno accadendo in Italia in questo momento, il mio spirito patriottico si è dato una svegliata ( :P ) e mi son letto di nuovo "Topolino e l'Italia ri - unita, pubblicata sui numeri 2883 e 2884 di Topolino.

    La storia, come dice Bramo nella sua ormai attempata recensione, non è che sia niente di così fenomenale, però l'ho apprezzata come alla prima lettura. Certo, il fatto che mi piacciano storie con un certo rigore storico mi "frega" in quanto a giudizio, però se ci mettiamo anche una narrazione molto fluida, eventi storici racconti bene, e spunto di fondo assai intrigante, abbiamo comunque una buona storia in tutti i casi.
    Forse il secondo tempo mi ha lasciato leggermente deluso, speravo magari in più episodi dove veniva mostrato come era combinata l'Italia divisa, mentre Topolino e Pippo cercavano di rimediare al pasticcio, di certo era molto allettante come idea ma così non è stato.
    Per i disegni: è impossibile dire che Mottura non sia bravo, certi panorami e vignette sono splendide (ad esempio la prima di pagina 23 del numero 2884), ma come disegna i personaggi Disney a me non piace proprio. A parte lo stile, non è possibile vedere certe pose particolari oppure espressioni stranianti che non c'entrano niente con quello che sta succedendo.

    Riguardo ai due numeri di "Topolino" in generale, invece, il 2883, a parte l'episodio di "Pippo reporter" è proprio bruttino, ancora peggio il 2884, a cominciare da una copertina sia per i colori che per il disegno infantile, con una straniera tanto lunga quanto vuota, inutile e noiosa (e dire che a me le straniere a tre strisce piacciono sempre, questa è forse l'unica a farmi essere così netto) e un Cimino di certo non al suo meglio. La storia di Cabella è leggibile invece, anche se a me queste trame con trovate così strampalate non mi fanno impazzire.
    Vedo che sul 2884 concordi, ma come fai a dire il contrario sul 2883, Bramo? :P
    Ultima modifica di Donald Duck il mercoledì 16 novembre 2011, 14:14, modificato 1 volta in totale.
    Timido postatore e finto nerd.

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  • Donald Duck ha scritto: Vedo che sul 2884 concordi, ma come fai a dire il contrario sul 2883, Bramo? :P
    E' semplice: il 2883 ha Pippo Reporter, e già questo alza la media generale e di molto. Ma poi ha anche una ciminiana decente e una mediamente ìbreve di Gagnor che mi aveva genuinamente divertito.
    Il 2884 invece resta l'emblema del "Topolino" evitabile e con poche velleità... fin dalla cover, come noti tu, ma soprattutto nelle storie che tra straniere orride, Cimino sottotono e un Gagnor che stavolta non c'entra molto l'obiettivo riusciva a farmi rimanere insoddisfatto a chiusura dell'albo. Ma di brutto, nonostante la bella conclusione della storia celebrativa.
    Che è bella anche per Mottura, anche per il Mottura dei personaggi, dai. Io non riscontro espressioni fuori contesto, noto invece Topolino e Pippo più espressivi che mai e disegnati divinamente.

    Comunque è quello il "Topo" che Franz dovrebbe sputtanare, avendone ben donde. Perchè se in una rivista antologica è inevitabile avere anche cose del genere, sarebbe bello che si alternassero anche all'interno dello stesso numero con cose più valide.
    Cosa che negli ultimi mesi mi pare avvenga con una certa costanza.
    Insomma, dinnanzi a numeri come questo e altri simili, non vedo il senso di accanirsi contro uno degli autori che sta cercando di puntare più in alto, con storie epiche come La Marea dei Secoli ma anche nelle avventure più semplici.
    Franz ha scritto:il che non implica necessariamente che sia viziato da un pregiudizio, ma capisco che sia difficile fidarsi di un cassiere di cinema come me), il vostro invece no (sia singolarmente, sia collettivamente come fandom).
    Lol, dai, questa era solo una provocazione. Io ti avvertivo di non non diventarlo dato che asserivi senza se e senza ma il target predefinito delle storie di Casty, come fanno i cassieri del cinema con i film d'animazione. Poi so che tu hai una maturità ben diversa da codesti individui, ma semplicemente in questo caso la tua frase tagliata con l'accetta mi ha fatto fare questo paragone.
    E comunque no, la coerenza nel giudicare negativamente le storie di Casty non implica per forza di cose che leggi con i pregiudizi... ma il fatto che quando commenti ti impunti soprattutto sui difetti, IMHO ingigantendoli, per poi sminuire o citare di striscio le cose buone insomma mi dà da pensare...
    Franz ha scritto: E sì, essendo Casty secondo voi il miglior autore Disney in circolazione, parlare di lui per me è un'occasione anche per parlare del Topo in generale, cosa anche più adatta a questo thread di quanto non lo siano le recensioni delle singole storie o le dissertazioni sugli autori.
    D'accordissimo!
    Franz ha scritto: Tu piuttosto Watchmen l'hai citato a sproposito. Watchmen è interamente ambientato in una realtà alternativa, non è una storia che *parla* di realtà alternative. E la realtà alternativa di cui parla è di natura diversa da quella di Casty (quella di Moore è un leggero e realistico what if, quella di Casty è un'esageratissima allegoria). La base nei ghiacci forse è una citazione, io non ci avevo fatto caso. Se è una citazione è una bella citazione. Ma finisce lì, come la citazione dei mercoledì di Pippo, o qualunque altra citazione. Le citazioni arricchiscono, guarniscono, ma non bastano.
    Certo che non bastano. La stessa cosa vale per la battuta sui comunellisti che, geniale quanto vuoi, è un ornamento che arricchisce qualcosa che già di suo è solido e bello.
    La citazione a Watchmen magari ce l'ho vista solo io, eh... ma la cosa importante non è che la cosa sia voluta o non voluta, ma che la storia di Casty possa avere elementi che la possono far confrontare con altre storie a fumetti anche extra-Disney. Fermo restando, comunque, che quando afferma Portamentello al riguardo trova tutto il mio appoggio:
    PORTAMANTELLO ha scritto:non vedo perché si debbano fare paragoni con "il fumetto internazionale", umoristico o meno. Questi sono discorsi che si possono fare dopo, classificazioni magari sfiziose ma fini a sé stesse. Quando leggo una storia, nel momento della lettura o subito dopo e persino quando la commento su fori/chat/conilmioamicoimmaginario non mi pongo il problema del suo valore rispetto ai massimi capolavori del fumetto mondiale presente e passato: sia perché non tutte le storie a fumetti puntano o vogliono esserlo sia perché semplicemente è un modo poco ragionevole di approcciarsi al medium.


    Comunque, Franz, io condivido la tua riflessione sul fatto che i due tipi di realtà alternativa sono diversi, ma ci mancherebbe anche il contrario: mica io voglio un clone di Watchmen! Ma realtà alternativa o allegoria, non sono comunque entrambi modi per presentare una situazione storica diversa da quella reale per spingere a determinate riflessioni durante la trama?
    Franz ha scritto: Siete voi che usate la scusa del sense of wonder, l'alibi del nerd, per non riconoscere una storia pasticciata. Il fatto che spesso fra le robe universalmente buone ci sono robe per bambini non implica che tutte le robe per bambini siano roba universalmente buona.
    Lol, 'sto sense of wonder continuiamo a portarcelo dietro! Io non uso il sense of wndere come scusa di niente, lo uso come termine per descrivere un certo modo di scrivere e un certo sentire da parte dell'autore, non solo Casty e non solo di fumetti. Non ho mai trovato una storia di Casty che potesse dirsi pasticciata: complesse, articolate, ingarbugliate, ma mai pasticciate.
    Che il sillogismo che fai qui sopra, poi, sia vero non c'è manco bisogno che lo scriva. E ovviamente non ho mai inteso dire questo. La mia risposta era dovuta al fatto che tu ti eri attaccato con una pervicacia estrema alla cosa del target per cui scriverebbe Casty, e io ti ho fatto notare che fior fior di gente scrive storie adatte ai ragazzi che però sono godibilissime anche dagli adulti e dai nerd e che Casty IMHO rientra a pieno titolo in questa categoria.

    PS: e comunque i postono chilometrici, specie quando non sono di recensione ma di discussione, non sono mai ciurlare nel manico, sono solo popedeutici all'argomentare taaaaanto le proprio tesi ;)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

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  • Bramo ha scritto: E' semplice: il 2883 ha Pippo Reporter, e già questo alza la media generale e di molto. Ma poi ha anche una ciminiana decente e una mediamente ìbreve di Gagnor che mi aveva genuinamente divertito.
    La ciminiana mi sembra piuttosto stramba e quella di Gagnor è una storiella niente di che, ma questa è una questione di gusti!
    Bramo ha scritto: Che è bella anche per Mottura, anche per il Mottura dei personaggi, dai. Io non riscontro espressioni fuori contesto, noto invece Topolino e Pippo più espressivi che mai e disegnati divinamente.
    Vabbè che è una tendenza di derivazione cavazzaniana che dura da più di 20 anni, ormai, però a me non sembra normale vedere espressioni stralunate senza un motivo, occhi socchiusi e facce inebetite mentre i personaggi scappano, pose tirate ed esagerate oltre misura. Poi vabbe, c'è anche il fatto che il suo stile non mi piace, e li c'è poco da fare.
    Bramo ha scritto:Topolino # 2912
    Della danese che chiude il numero manco sto qui a parlarne...
    Bramo ha scritto:Topolino # 2916
    la ciminiana (in senso negativo) Zio Paperone e l'Idolo di Wabonga (Del Conte)
    Ok, noi due non ci troviamo: io invece le ho apprezzate tutte e due :D
    La prima è pazza ma si fa seguire, la seconda è classica e molto carina, con dei disegni che ben si adattano. Inoltre finalmente presenta degli africani così come devono essere, con pelle scura, capelli crespi e labbra carnose senza temere insensate accuse di razzismo.
    Però vedo che concordiamo sulla storia di Ambrosio!
    Bramo ha scritto: PS: e comunque i postono chilometrici, specie quando non sono di recensione ma di discussione, non sono mai ciurlare nel manico, sono solo popedeutici all'argomentare taaaaanto le proprio tesi ;)
    Lol, e lo posso dire io che mi sono letto il topic dall'inizio ed in pratica è un Tutto - Bramo recensioni :P

    Comunque, devo concordare sul fatto che sul Topo ultimamente la qualità è davvero alta, non c'è un numero con qualcosa che non sia interessante, e spesso è l'intero numero ad esserlo. Davvero, un grandissimo lavoro: senza allontanarci troppo, che sennò facciamo stragi, con i numeri della fascia 2600 c'è una differenza abissale, per quei pochissimi che ho letto.
    C'è però da dire che prima del restyling il tono generale era più adulto, mentre ora è più infantile, prova ne sono gli articoli, che ora sono pochi e spesso su temi stupidi.
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  • Donald Duck ha scritto: mentre ora è più infantile, prova ne sono gli articoli, che ora sono pochi e spesso su temi stupidi.
    Temi stupidi come l'unità d'Italia, l'inno di Mameli, la giornata alimentare mondiale, l'anniversario della chimica, le nuove tecnologie, l'anno internazionale delle foreste, i Pink Floyd... ?
    Certo, a fianco di questi argomenti troviamo le barze, i quiz su "che lettore sei" o altre minchiatine che però è giusto e normale trovare in un giornale per ragazzi, ma generalizzare dicendo che i temi degli articoli sono infantili mi sembra un'ingiustizia nei confronti di una linea editoriale chiaramente impostata per dare importanza a temi di rilevanza culturale e sociale in modo da farli conoscere anche dai più giovani.
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  • Bramo ha scritto:Insomma, dinnanzi a numeri come questo e altri simili, non vedo il senso di accanirsi contro uno degli autori che sta cercando di puntare più in alto, con storie epiche come La Marea dei Secoli ma anche nelle avventure più semplici.
    io non mi sono mai accanito su Casty perché penso che, anche se per bambini, sa fare il suo lavoro in maniera eccellente, come anche Stefano Ambrosio e altri autori meno amati (contro cui invece il fandom si accanisce eccome). Io mi accanisco contro gli apprezzamenti sproporzionati verso Casty, non contro di lui.
    Poi un altro discorso è quello che, secondo me, un Topolino solo per bambini e poco autoriale, sia inutile (anche per i bambini) e per quello che mi riguarda può pure chiudere. Ribadisco il "poco autoriale". Ho letto il tuo elenco del "fior fior di autori". Ognuno di quelli è un caso a parte e in un contesto anomalo, quindi chiamarli "fior fior" continua a sembrarmi una sproporzione e un'analisi irrealistica.
    Bramo ha scritto:E comunque no, la coerenza nel giudicare negativamente le storie di Casty non implica per forza di cose che leggi con i pregiudizi... ma il fatto che quando commenti ti impunti soprattutto sui difetti, IMHO ingigantendoli, per poi sminuire o citare di striscio le cose buone insomma mi dà da pensare...
    Ingigantisco i difetti non per umiliare Casty, ma per farli notare a voi, che non li volete vedere perché comunque Casty vi dà qualcosa che avete sempre desiderato dal topo: il vecchiume. (Generalizzo, non la pensate tutti uguale, ma la tendenza con cui mi scontro ogni volta è quella.)
    PORTAMANTELLO ha scritto:non vedo perché si debbano fare paragoni con "il fumetto internazionale", umoristico o meno. Questi sono discorsi che si possono fare dopo, classificazioni magari sfiziose ma fini a sé stesse. Quando leggo una storia, nel momento della lettura o subito dopo e persino quando la commento su fori/chat/conilmioamicoimmaginario non mi pongo il problema del suo valore rispetto ai massimi capolavori del fumetto mondiale presente e passato: sia perché non tutte le storie a fumetti puntano o vogliono esserlo sia perché semplicemente è un modo poco ragionevole di approcciarsi al medium.

    Non potrei essere più d'accordo. Peccato che in quei bellissimi scontri uno-contro-tutti che facevamo in chat i "tutti" non la pensavano così, quando si vantavano del fatto che Casty fosse addirittura pubblicato e apprezzato in America (pubblicato da un'editore che pubblica i Disney italiani in generale, e apprezzato da fanatici Disney vecchio stampo al pari di certi italiani che bazzicano anche sul Sollazzo).

    E poi rimane la storica questione: voi il Topo lo leggete per passare il tempo con leggerezza, umorismo e sense of wonder, o lo considerate un prodotto culturale al punto da dedicargli una recensione a settimana? Se si trattasse del secondo caso, mi domando come mai l'attenzione che dedicate a questo prodotto culturale sia quantitativamente immensamente più alta di tutto il resto della "produzione culturale" nel campo dei fumetti. E se fra voi ci fosse (e c'è) qualcuno che invece dedica ancora più attenzione anche al resto della produzione fumettistica, come fa a non accorgersi che il Topo non è che un prodotto commerciale (peraltro fallimentare, in quel senso) e non può andar bene per nient'altro che passare il tempo con leggerezza, e che non merita una recensione a settimana, ma nemmeno al mese?
    La risposta che dò a questa storica questione è che siete conservatori, pigri. Solo a gente del genere Casty può sembrare un autore di capolavori. A me personalmente sembra un autore potenzialmente molto intrigante, ma da quello che ho visto delle sue opere in Disney questa potenzialità viene sprecata per stare dentro i soliti paletti del Topo.
    Bramo ha scritto:Ma realtà alternativa o allegoria, non sono comunque entrambi modi per presentare una situazione storica diversa da quella reale per spingere a determinate riflessioni durante la trama?
    nelle intenzioni certo. Nella realizzazione dipende. E comunque per me quello era uno dei pregi di questa storia, quindi parliamo della stessa cosa :P
    Bramo ha scritto:Lol, 'sto sense of wonder continuiamo a portarcelo dietro! Io non uso il sense of wndere come scusa di niente, lo uso come termine per descrivere un certo modo di scrivere e un certo sentire da parte dell'autore, non solo Casty e non solo di fumetti. Non ho mai trovato una storia di Casty che potesse dirsi pasticciata: complesse, articolate, ingarbugliate, ma mai pasticciate.
    ma dai... tutte le castyate che ho letto io finivano tutte a tarallucci e vino, è proprio il tratto distintivo delle sue storie.
    Bramo ha scritto:PS: e comunque i postono chilometrici, specie quando non sono di recensione ma di discussione, non sono mai ciurlare nel manico, sono solo popedeutici all'argomentare taaaaanto le proprio tesi ;)
    non mi riferivo alla lunghezza dei tuoi post ma al fatto che (tu e altri) ingigantite i pochi e sprecati pregi.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Stai offendendo tutti, basta, su. Quando lo vorrai capire che il fatto che a TE non piaccia una cosa non significa che hai ragione tu e che gli altri sono pigri, sfigati, conservatori e amanti del vecchiume?

    Che poi guarda come sei diventato a furia di criticare questo e quell'altro, sei un hater, sbocchi su tutto, sulla Disney, sulla Pixar, non ti accontenti più di niente, hai perduto il gusto della leggerezza. E sì, leggerezza, quella parola che non è la merda che ne dici tu, che sembri voler descrivere il nerdismo come una cosa sofferta e stressante in cui cercare solo cose che partano dai capolavoroni universali in su e guai se c'è qualcosa che non possa rientrare nel rango della Sacra Arte.

    Accetta che ci sia gente che si diverte e gode delle piccole cose (per fortuna!), senza per forza etichettarli come DEBOLI.
  • Quando lo vorrai capire che il fatto che a TE non piaccia una cosa non significa che hai ragione tu e che gli altri sono pigri, sfigati, conservatori e amanti del vecchiume?
    Prima di tutto: io che dò dello sfigato a qualcuno (o anche solo lo insinuo) è una roba talmente surreale che Dalì al confronto è uno scultore di statuine del presepe ispirate ai concorrenti dell'Isola dei famosi.

    A parte il "che ho ragione io" il resto è perfettamente logico :P Se io sono uno che preferisce le cose nuove, allora le cose che non piacciono a me sono quelle che piacciono agli amanti delle cose vecchie, non fa una piega. Quindi no, non capirò mai che non è vero, perché lo è.

    Comunque no, non sono un hater, né un cassiere di cinema. Se lo fossi ti converrebbe, ma purtroppo non è così, mi dispiace :P
    Le uniche cose stressanti e che mi provocano sofferenza anche fisica nelle mie personali abitudini da nerd sono lo sprecare soldi e il non riuscire a reperire materiale di buona qualità perché vivo in culonia.
    Se per te è una sofferenza leggere Rat-Man invece che Topolino, guardare Game of Thrones invece che le registrazioni di Ducktales, oppure consideri la saga di Don Rosa poco impegnativo così come le storie di Casty, mi dispiace dirlo ma hai dei problemi grossi. Cioè, non hai problemi perché guardi Ducktales, e leggi Topolino, hai problemi perché consideri l'alternativa una sofferenza.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Poi però il macchione di sperma, scaturito dal segone mentale di cui sopra, lo pulisci, eh.
  • La solita personcina con cui è un piacere discutere.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Io non ho nessun problema. :P Al contrario tuo riesco a guardare Lost e a leggere Topolino senza farmi ribollire il sangue perché il paragone è indecoroso, senza pensare di boicottare l'inferiore per dedicarsi solo all'Arte, senza pensare di farmi curare perché non è possibile che possa godere delle vicissitudini di un topo parlante quando puoi avere solo John Locke, e soprattutto senza intervenire in discussioni di argomenti che non mi piacciono per il puro gusto di trollare.

    Perché la tua opinione è sacrosanta, ed è anche costruttivo che ci sia qualcuno fuori dal coro pronto a dire la sua, ma il tono delle discussioni sta diventando sempre più una guerricciola che uno scambio di vedute; non è "Franz che posta dicendo che non ha gradito la storia", è "Franz che si imbuca alle feste spegnendo lo stereo e dicendo a tutti che hanno grossi problemi e che non c'è un cavolo da festeggiare", è una cosa simile ma con differenze sottili e a mio parere importanti. E' quasi mobbing psicologico, fra poco la gente ha paura di postare la rece del topo ché sennò c'è Franz che dice che è una cosa da pazzi.

    Anche io penso che il topic di X Factor sia una merda totale e una vergogna, ma non vado a postare scrivendo che c'è qualcosa che non va nel commentare i siparietti di Ruggero o della nuova stellina nascente, e che dovreste tutti spegnere Rai 2 per andare a guardare Alias.
  • Discutere? Elik?
  • Vito ha scritto: e che dovreste tutti spegnere Rai 2 per andare a guardare Alias.
    a onor del vero Alias andava in onda su Rai 2, e X Factor ora va in onda su Sky #paragonfail :P

    Cmq no, non sono nemmeno un troll, e nemmeno faccio mobbing (consapevolmente o meno). Ritenta un'altra offesa, sarai più fortunato.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Sei pacco?
  • Vito, più o meno, ha scritto:Quando lo vorrai capire che il fatto che a TE non piaccia una persona non significa che hai ragione tu e che gli altri sono pacco?
    Ecco, i timori di Cartoonmania si sono avverati. Però la prego di notare chi è che ha iniziato.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Mi piacEVI come persona, prima di cadere nella fonte e diventare questa cosa spaventosa.
  • Franz ha scritto: Però la prego di notare chi è che ha iniziato.
    Dai, su, sembra quasi uno di quei discorsi che fanno i bambini delle Elementari, della serie "ha cominciato lui". Non importa chi ha cominciato, ai post provocatori non si risponde con con post provocatori.

    (Ecco, adesso sembro una tipica mamma casalinga. E sono maschio :P )
    Le persone dimenticheranno quanto detto, quanto fatto, ma non dimenticheranno MAI come le hai fatte sentire (cit.)
  • Lollone.
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