Gaiman: Il Giorno che Scambiai mio Padre con Due Pesci Rossi
Inviato: giovedì 17 marzo 2011, 21:56
SI tratta di un breve racconto per ragazzi scritto dall'inossidabile Neil Gaiman nel 1997, che si avvale dell'arte visiva di Dave McKean per i disegni (anche se è riduttivo definirli così) che accompagnano il testo.
La struttura fisica del libro è abbastanza strana: la versione Mondadori è costituita da un libro quadrato, con copertina cartonata e al cui interno le parole fluttuano da una parte all'altra delle pagine, in balloon o semplicemente un po' nella parte alta e un po' nella parte bassa delle pagine. Ovviamente immagino che questa composizione sia fedele a quella originale e mi compiaccio del fatto che si sia riusciti a mantenere l'aspetto inalterato. E' infatti particolarmente importante la composizione estetica della storia in questo racconto, dove parole e immagini si fondono letteralmente le une nelle altre a formare una forma di comunicazione "totale" che arriva unitariamente al lettore.
L'ispirazione alla base della trama è a dir poco geniale, e affonda nel comportamento tipico dei ragazzini di voler una cosa a qualsiasi costo, essendo disposti a scambiare letteralmente qualunque cosa per ottenerla. Gaiman porta questo "qualunque cosa" all'estremo, in una storia in cui ovviamente la cosa importante non è la veridicità degli eventi narrati ma la fantasia che sprigiona da ogni scambio effettuato dai vari amici del protagonista.
Le raffigurazione di Dave McKean, dicevo, è riduttivo definirle disegni: con il suo solito stile visionario e post-moderno l'artista inglese i suoi disegni stilizzati a fotografie e spezzoni di immagini che creano un'atmosfera inquietante e appropriata.
E' il primo racconto "per ragazzi" (categoria sempre di difficile assegnazione) scritto dal grande Gaiman, niente di indimenticabile ma un'ottima prova di scrittura e della fantasia dell'autore.
La struttura fisica del libro è abbastanza strana: la versione Mondadori è costituita da un libro quadrato, con copertina cartonata e al cui interno le parole fluttuano da una parte all'altra delle pagine, in balloon o semplicemente un po' nella parte alta e un po' nella parte bassa delle pagine. Ovviamente immagino che questa composizione sia fedele a quella originale e mi compiaccio del fatto che si sia riusciti a mantenere l'aspetto inalterato. E' infatti particolarmente importante la composizione estetica della storia in questo racconto, dove parole e immagini si fondono letteralmente le une nelle altre a formare una forma di comunicazione "totale" che arriva unitariamente al lettore.
L'ispirazione alla base della trama è a dir poco geniale, e affonda nel comportamento tipico dei ragazzini di voler una cosa a qualsiasi costo, essendo disposti a scambiare letteralmente qualunque cosa per ottenerla. Gaiman porta questo "qualunque cosa" all'estremo, in una storia in cui ovviamente la cosa importante non è la veridicità degli eventi narrati ma la fantasia che sprigiona da ogni scambio effettuato dai vari amici del protagonista.
Le raffigurazione di Dave McKean, dicevo, è riduttivo definirle disegni: con il suo solito stile visionario e post-moderno l'artista inglese i suoi disegni stilizzati a fotografie e spezzoni di immagini che creano un'atmosfera inquietante e appropriata.
E' il primo racconto "per ragazzi" (categoria sempre di difficile assegnazione) scritto dal grande Gaiman, niente di indimenticabile ma un'ottima prova di scrittura e della fantasia dell'autore.