Ed ecco il terzo e ultimo libro di Neil Gaiman strutturalmente simile a
Il Giorno che Scambiai mio Padre con Due Pesci Rossi e a
I Lupi nei Muri. Semper quadrato, sempre con il testo che svolazza qua e là per la pagina, che invece di essere bianca è sempre un florido tappeto di immagini e suggestioni offerte dall'ottimo Dave McKean.
Qualche differenza però stavolta c'è: le pagine sono di più rispetto ai due predecessori, e inoltre la storia è tratta dal film
MirrorMask sceneggiato dallo stesso Gaiman e diretto da McKean, di cui il Sollazzo fornisce testimonianza
qui e che dovrò recuperare presto
Il libro in questione altro non fa, in sostanza, che narrare su carta, col solito sistema di fusione tra testo e immagini, la storia del film da cui è tratto. Questo è il motivo della maggior lunghezza, e direi che la qualità ne risente parecchio. In positivo, ovviamente. Avere più spazio a disposizione e una storia non più limitata a un breve racconto della buonanotte ma una vera e propria storia fantasy in piena regola. E Gaiman ha dimostrato di essere uno dei migliori scrittori fantasy degli anni 2000, quindi si dovrebbe capire come, pur sempre servito in questa inusuale confezione, il libro sia decisamente ottimo.
La storia della piccola Helena Campbell (omaggio al disegnatore americano Eddie?) segue un canovaccio abbastanza classico nelle storie di Gaiman: il protagonista si ritrova all'improvviso all'interno di un mondo alternativo al proprio, assolutamente fuori dagli schemi in quanto folle e distorto. Come in
Nessun Dove, come in
Coraline, se vogliamo anche come
American Gods. Helena pensa di essere arrivato in questo mondo fantastico tramite il sogno (sarà davvero così?), ma comunque sia dovrò affrontare prove, ostacoli e pericoli in questa nuova realtà per riuscire a salvarla e per riuscire a riottenere la sua vita nel suo mondo di origine. E tutto gira attorno alla MascheraSpecchio, misterioso amuleto dai grandi poteri...
Una storia fantasiosa, scritta molto bene da un Gaiman che non delude le aspettative, e illustrata in modo eccellente da McKean il quale stavolta non sceglie foto a caso per adornare le pagine e affiancare i disegni ma immagini tratte dal film.
La trama è appassionante, scorre bene, pur essendo lineare nello svolgimento contiene quegli elementi fantastici così appassionanti e quei comprimari così funzionali che è proprio un piacere immergersi in quel mondo.
Se i due racconti per ragazzi sui pesci rossi e sui lupi nei muri non sono dei must-have di Gaiman, essendo sì carucci e in puro stile dello scrittore inglese ma tutto sommato sono brevi raccontini piacevolissimi ma poco rilevanti, questo
MirrorMask è una perla che tutti i fans dell'autore dovrebbero leggere.
Di conseguenza, dal canto mio cercherò di visionare il film relativo al più presto