[PIXAR #13] Ribelle - The Brave

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Q: You talked about learning from visual-effects companies. The line between animation and live action does seem more blurred than ever.

    Mark Andrews: That’s totally true. Everything is getting closer and closer and closer. We’re all circling around the same things, the perfect hybrids. Someday, animated films are going to look like live action. You’re not going to be able to tell the difference, which will be totally trippy. Like, “Hey look, it’s Olivier again! I never saw him as Indiana Jones!”

    Questa mette i brividi anche a me... Tra l'altro non mi è mai piaciuta questa idea di voler riprodurre a tutti costi e nel modo più fedele possibile la realtà.

    Sulla velocizzazione, boh... Ogni artista lavora seguendo metodi e ritmi diversi. Mi pare che lui proponga unicamente un sistema per rendere più ordinato ed efficiente il lavoro alla pixar. La velocizzazione è una conseguenza.
  • D'altra parte ci sono molte idee di Brave che mi sanno di cosa messa su alla bell'emmeglio.
  • Cannarsi stronza Brave.

    Non dice solo stronzate, ma le dice in modo molto stronzo. Ha ragione sulla maturazione per finta, sul banalume, ha torto marcio sui diorami, e soprattutto nel pensare che lo Studio Ghibli sia al centro dell'universo per ogni pixariano.
  • Cristo, fategli fare un giro su TvTropes a questo qui.
    Ma soprattutto ditegli che la luna ha i crateri anche nella realtà. È imbarazzante.
  • Ma c'è qualcuno qui che è iscritto anche a quel forum e che può smerdarlo per bene? Io non lo reggo più.
    Che poi, cazzo pure Woody Allen mi va a toccare... Cannà impiccati :$!@:
  • Intanto Brave ha vinto - a sorpresa - il Golden Globe :D

    http://www.comicus.it/blog/animation-co ... a-sorpresa

    Comunque C4nn4rsi è chiaramente un troll professionista.
    Lui non disprezza tutto quello che non è Miyazaki, semplicemente difendere miyazaki è l'unico modo che ha per vivere e mangiare, e l'onestà intellettuale non è necessaria, quando rischi di morire di fame.
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Ma chi è quel tipo? E che forum è? o.o
  • E' l'uomo a cui devi e dovrai qualsiasi adattamento italiano Ghibli, per il resto dei tuoi e suoi giorni.
    Ah, è cattivo. Molto.
  • Valè, mi fai la cortesia di rivederti Brave? :P
  • Visto ieri per la quarta volta, con commento audio. Ancora non ne vuole sapere di migliorare. Colpa sua. E di quella rockstar fallita di Mark Andrews.

    Insomma, cavolo. Continua a darmi l'idea di un film con pochino da dire, e assai poco stile nel dirlo. Con ingenuità sceneggiatorie e registiche di cui non mi capacito, e una puerilità di fondo che disturba. Il Pixar più goffo di sempre. :(
  • Valerio ha scritto:Visto ieri per la quarta volta, con commento audio. Ancora non ne vuole sapere di migliorare. Colpa sua. E di quella rockstar fallita di Mark Andrews.

    Insomma, cavolo. Continua a darmi l'idea di un film con pochino da dire, e assai poco stile nel dirlo. Con ingenuità sceneggiatorie e registiche di cui non mi capacito, e una puerilità di fondo che disturba. Il Pixar più goffo di sempre. :(
    ...mmazza...scritto così manco il peggior dreamworks XD! Il film dice poco, male e ingenuamente. cosa ci può essere di peggio?

    Su fatto che abbia poco da dire concordo, ma non è necessariamente un male. Come ho già detto più volte la trama e l'ambientazione sono puro contorno, ciò che premeva era la relazione tra le due.
    Ma ingenuità registiche e di sceneggiatura dai... In questo secondo me è proprio l'opposto. La sequenza del montaggio della preparazione del discorso genitori da una parte, merida dall'altra, il litigio mamma-figlia, il discorso ai nobili con la pantomima dell'orso, il finale di uno staging semplicissimo ma così efficace. Tutto puntato a dare rilevanza a Merida e Eleonor.
    Considero Brave un film che da un punto di vista ha puntato molto alla sottrazione al solo scopo di fare emergere le due protagoniste. Certo ci sono anche numerosi siparietti comici. Quelli con Eleanor-orso sono divertentissimi e riusciti sotto ogni punto di vista. Quelli coi fratellini forse a volte un pò forzati, è vero...

    Cioè per dirla in breve, ho come avuto l'impressione che Brave fosse un film fatto per i suoi "attori". Ci sono molti live action scritti apposta per far brillare le prove attoriali, con una regia semplice volta in tutta e per tutto a far risaltare l'attore. Ed ecco che quindi la Pixar per la prima volta ci regala una storia che non brilla per originalità o per un concept inedito e geniale (per quanto Brave sia la prima fiaba senza principe, blablabla...) ma offre altro, che non è brutto, ma semplicemente diverso.

    Ma posso benissimo aver visto solo io ste cose eh... XD... cmq anche io lo riguarderò al più presto! XD
  • Scissorhands ha scritto: Su fatto che abbia poco da dire concordo, ma non è necessariamente un male.
    Lo è se si pensa che la Pixar ha sempre portato avanti un trend più contenutistico che estetico. Lo è se si pensa che questo film, che ci piaccia o no, si portava dietro delle aspettative ben precise dovute all'essere il suo primo "sconfinamento". Insomma, io concordo con te nel dire che non bisogna far venire ai film-maker le ansie da prestazione, condannandoli se non sono all'altezza dei propri precedenti. La Disney stessa soffre del problema che non appena attraversa un periodo di "crisi", quei classici lì vengono snobbati e detestati senza motivo. Attendere l'autore al varco per vederlo sempre superarsi, è stupido e ignorante, perché qualsiasi lista ha i suoi momenti più deboli. E' fisiologico.
    Ma è anche vero che nel 2013, dopo la rivoluzione nel campo dell'animazione che c'è stata, e che ha investito pure i WDAS, che anche nelle loro ultime fiabe hanno inserito sottotesti arguti e profondi (rivoluzione che ha tralaltro innescato proprio la Pixar), non ti puoi più permettere di presentarti al cinema con poco da dire. Per questo non definirei certo questo film "brutto", perché non lo è, né dirò che NON MI PIACE, ma che è semplicemente ingenuo, fiacco e inspiegabilmente non competitivo, e non si inserisce in nessun modo nella linea evolutiva che sta attraversando l'animazione. Insomma, la sua colpa è proprio questa, di essere un involuzione. E non una piccola involuzione.
    Come ho già detto più volte la trama e l'ambientazione sono puro contorno, ciò che premeva era la relazione tra le due.


    Che innegabilmente c'è. Ed è vero che non era stata ancora trattata la relazione madre/figlia nell'animazione Disney/Pixar. Ma...e con ciò? E' abbastanza per reggere un film? E' qualcosa che in assoluto sentiva il bisogno di essere narrata? Soprattutto con queste modalità?
    Ma ingenuità registiche e di sceneggiatura dai... In questo secondo me è proprio l'opposto. La sequenza del montaggio della preparazione del discorso genitori da una parte, merida dall'altra, il litigio mamma-figlia, il discorso ai nobili con la pantomima dell'orso, il finale di uno staging semplicissimo ma così efficace. Tutto puntato a dare rilevanza a Merida e Eleonor.


    Ecco, ed è proprio qui che non sono d'accordo. Quando parlavo di messinscena goffa è perché questi elementi vengono appunto recitati in modo molto rozzo, ingenuo. Posso anche accettare un film che ha pochino da dire (Mucche alla Riscossa, toh) se poi il modo in cui i personaggi parlano, recitano, interagiscono riscatta la baracca. Ma in Brave purtroppo questo non avviene. Più volte mi sono sentito imbarazzato da una regia e una scrittura dei dialoghi che ha del semplicistico. Il monologo iniziale di lei col montaggio quotidiano è qualcosa che mi ha seriamente fatto inarcare un sopracciglio. Parole vuote, piatte, stereotipate, regia che banalizza tutto come se si trattasse di una commediola di poco conto, Merida e Elinor che paiono due caricature. Mi è subito parso svilire il film, e persino la tematica trattata per quanto poca cosa, meritava di meglio. Ma la maggior parte dei siparietti madre/figlia mi sono sembrati davvero poco credibili per il loro contesto e banalissimi per il nostro. Sia che si trattasse di momenti umoristici, che di momenti profondi. Vuoi sapere che effetto mi ha fatto? Come se stessi vedendo un film dei DisneyToon Studios, magari uno dei più belli, ma la cui recitazione tradisce una minor raffinatezza. Se guardi Rapunzel e subito dopo metti Trilli e il Tesoro Perduto puoi avere una mezza idea dello sbalzo recitativo di cui mi lamento.
    Considero Brave un film che da un punto di vista ha puntato molto alla sottrazione al solo scopo di fare emergere le due protagoniste. Certo ci sono anche numerosi siparietti comici. Quelli con Eleanor-orso sono divertentissimi e riusciti sotto ogni punto di vista. Quelli coi fratellini forse a volte un pò forzati, è vero...
    La cosa dei fratellini penso che sia un altro sintomo di pigrizia artistica, visto che stiamo parlando di uno stereotipo vecchio come il mondo. Preferisco già di più le gag dell'orso, quantomeno perché mi ricordano Humprey, uno dei miei personaggi Disney preferiti. Il problema anche qui è la costruzione emotiva che ti porta ad Humprey. Kenai che non si capacita delle nuove sembianze davanti a Tanana l'ho trovato divertente, perché lì il momento umoristico veniva dopo una scena a dir poco pesante. Idem l'ingresso in scena di Timon e Pumbaa dopo la morte di Mufasa. Li ci si può peremettere di far esplodere l'humor perché fa un po' da valvola di sfogo. Idem per la Carmen in casa di Carl dopo la fine di Married Life, montaggio dalle innumerevoli lacrime. Ma svaccare in questo modo senza essersi preparati un terreno che possa consentire allo spettatore di tirare il fiato, secondo me è un grosso errore. Molti non hanno riso, o hanno percepito questi siparietti come tremendi, e sintomo che il film stava abbassando drammaticamente il livello.

    Quanto alla famosa scena del discorso di Merida, è un po' in piccolo il simbolo di tutto quello che non va nel film. La madre orsa che fa versacci in sottofondo sbagliando le dosi di umorismo, e il messaggio in sé che Merida mette in piazza. "Ideona! Seguiamo tutti il nostro cuore, che ne dite?" "Non ci avevamo pensato, hai ragione!" "Yeeee!!!1" mi ha lasciato a dir poco perplesso per l'estrema leggerezza e faciloneria con cui la cosa viene risolta. I nobili che improvvisamente si fanno convincere da Merida che spara banalità mi è sempre sembrato oltre che retoricissimo, troppo comodo. E anche qui, la maturazione c'è, ma a ben vedere è per finta. Per cui lo capisco il perfido cannarsi quando dice che la cosa è quasi diseducativa. Merida non sacrifica niente, non rinuncia a niente, dice due sciocchezze e viene portata in trionfo. E dopo aver visto una ragazza che rinuncia ai suoi sogni e decide di restare una rana, e un'altra che rinuncia alla propria libertà prima di venir premiata...bé direi che Merida ci fa proprio la figura della sciocchina.
    Cioè per dirla in breve, ho come avuto l'impressione che Brave fosse un film fatto per i suoi "attori".


    Io non ce le ho viste queste prove attoriali. Ho visto cose di grana un po' grossa, e atteggiamenti un po' scontati. La verità è che probabilmente Brave è un film che parte da un'idea di base della Chapman anche piuttosto sentita, che però al momento di essere messa in pratica ha rivelato un bel po' di guai, che hanno portato alla frattura e all'arrivo di Mark Andrews, efficente ma facilone, che ha cercato a modo suo di metterci una pezza, ripiegando su scelte dozzinali. Motivo per cui Brave ora come ora è un film che sta in piedi, ma molto debolmente, perché di sicuro in tutta la filmografia Disney è l'unico ad avere in sé una componente "dilettantesca".
  • Capisco quello che dici, a volte il confine tra semplice e semplicistico è piuttosto labile...
    Valerio ha scritto: Che innegabilmente c'è. Ed è vero che non era stata ancora trattata la relazione madre/figlia nell'animazione Disney/Pixar. Ma...e con ciò? E' abbastanza per reggere un film? E' qualcosa che in assoluto sentiva il bisogno di essere narrata? Soprattutto con queste modalità?

    Se è fatto in un certo modo (cosa di cui appunto stiamo discutendo) assolutamente si! Non è che ci sono argomenti di serie A e serie B, alcuni meritevoli di dignità artistica altri no. Ne tanto meno a determinare la riuscita o meno di un film conta il numero degli argomenti trattati. Ma su questo la pensiamo più o meno allo stesso modo.
    Valerio ha scritto: Ecco, ed è proprio qui che non sono d'accordo. Quando parlavo di messinscena goffa è perché questi elementi vengono appunto recitati in modo molto rozzo, ingenuo. Posso anche accettare un film che ha pochino da dire (Mucche alla Riscossa, toh) se poi il modo in cui i personaggi parlano, recitano, interagiscono riscatta la baracca. Ma in Brave purtroppo questo non avviene. Più volte mi sono sentito imbarazzato da una regia e una scrittura dei dialoghi che ha del semplicistico. Il monologo iniziale di lei col montaggio quotidiano è qualcosa che mi ha seriamente fatto inarcare un sopracciglio. Parole vuote, piatte, stereotipate, regia che banalizza tutto come se si trattasse di una commediola di poco conto, Merida e Elinor che paiono due caricature. Mi è subito parso svilire il film, e persino la tematica trattata per quanto poca cosa, meritava di meglio. Ma la maggior parte dei siparietti madre/figlia mi sono sembrati davvero poco credibili per il loro contesto e banalissimi per il nostro. Sia che si trattasse di momenti umoristici, che di momenti profondi. Vuoi sapere che effetto mi ha fatto? Come se stessi vedendo un film dei DisneyToon Studios, magari uno dei più belli, ma la cui recitazione tradisce una minor raffinatezza. Se guardi Rapunzel e subito dopo metti Trilli e il Tesoro Perduto puoi avere una mezza idea dello sbalzo recitativo di cui mi lamento.

    mah... a me la recitazione ha fatto venire semplicemente i brividi. Prendi la scena finale del perdono. Merida totalmente in lacrime quasi non trova le parole per esprimere il suo dolore, è disperata, si asciuga il naso, singhiozza, farfuglia. Primo piano suo, middle cut delle due, primo piano di Elinor. Lei tutta scarmigliata. non dice nulla. Guardale il volto, gli occhi, l'espressione; la bacia .. quasi divorandola. Quella scena per me è straziante. Molto più di quanto non lo fosse il pianto di Rapunzel sul corpo di Eugene con la lacrime deus ex machina che mette tutto a posto. E paragonarlo a Trilli... dai...
    Io in Elinor ho visto tutto l'amore di una madre autoritaria per sua figlia. Se è dura lo è per il suo bene. E in Merida c'è tutta la testardaggine e l'ingenuità di una ragazzina di 13 anni. Loro due secondo me son perfette.
    Valerio ha scritto: La cosa dei fratellini penso che sia un altro sintomo di pigrizia artistica, visto che stiamo parlando di uno stereotipo vecchio come il mondo. Preferisco già di più le gag dell'orso, quantomeno perché mi ricordano Humprey, uno dei miei personaggi Disney preferiti. Il problema anche qui è la costruzione emotiva che ti porta ad Humprey. Kenai che non si capacita delle nuove sembianze davanti a Tanana l'ho trovato divertente, perché lì il momento umoristico veniva dopo una scena a dir poco pesante. Idem l'ingresso in scena di Timon e Pumbaa dopo la morte di Mufasa. Li ci si può peremettere di far esplodere l'humor perché fa un po' da valvola di sfogo. Idem per la Carmen in casa di Carl dopo la fine di Married Life, montaggio dalle innumerevoli lacrime. Ma svaccare in questo modo senza essersi preparati un terreno che possa consentire allo spettatore di tirare il fiato, secondo me è un grosso errore. Molti non hanno riso, o hanno percepito questi siparietti come tremendi, e sintomo che il film stava abbassando drammaticamente il livello.

    L'idea dei 3 gemellini enfants terribles è vecchia quanto il cucco vero, e non voglio manco scomodare qui, quo e qua... ma in genere quello che si vede SEMPRE al cinema (vedi anche Paranorman, Where the wild things are) in un rapporto sorella maggiore/fratellino è che non si sopportano e si fanno i dispetti però alla fine se vojono bene. Qui per ammissione della regista hanno voluto fare qualcosa di diverso. Quindi clichè fino a un certo punto...
    Questione orso: ma scusa, tu vedi una donna bellissima, tanto affascinante quanto austera, che dirige chiaramente la baracca, che imbocca il marito... trasformasi in un enorme e goffo animale peloso e non è comica? I suoi tentavi di rimanere regale (la corona, la scelta del vestito, il voler star ritto sulle zampe anteriori) rappresentano secondo me un contrasto fantastico e comicissimo. E il tutto arriva dopo lo scontro tra le due e l'arco bruciato!
    Valerio ha scritto: Quanto alla famosa scena del discorso di Merida, è un po' in piccolo il simbolo di tutto quello che non va nel film. La madre orsa che fa versacci in sottofondo sbagliando le dosi di umorismo, e il messaggio in sé che Merida mette in piazza. "Ideona! Seguiamo tutti il nostro cuore, che ne dite?" "Non ci avevamo pensato, hai ragione!" "Yeeee!!!1" mi ha lasciato a dir poco perplesso per l'estrema leggerezza e faciloneria con cui la cosa viene risolta. I nobili che improvvisamente si fanno convincere da Merida che spara banalità mi è sempre sembrato oltre che retoricissimo, troppo comodo. E anche qui, la maturazione c'è, ma a ben vedere è per finta. Per cui lo capisco il perfido cannarsi quando dice che la cosa è quasi diseducativa. Merida non sacrifica niente, non rinuncia a niente, dice due sciocchezze e viene portata in trionfo. E dopo aver visto una ragazza che rinuncia ai suoi sogni e decide di restare una rana, e un'altra che rinuncia alla propria libertà prima di venir premiata...bé direi che Merida ci fa proprio la figura della sciocchina.

    Qui ti do ragione, e in effetti il limite del film è che a volte risulta un pò didascalico e retorico. Come esattamente è l'epilogo di tale scena. Faciloneria ce n'è, ma considera anche che non è che tutti cambiano improvvisamente idea perchè lo dice merida. Sono anche gli altri principi a essere d'accordo... e probabilmente lo sono sempre stati ma non hanno avuto mai la possibilità di esprimersi incastrati loro stessi nel loro ruolo (non è un caso se uno di loro parli in maniera incomprensibile). Sul fatto che sia comodo non posso che concordare :)
    La questione poi non è che se per maturare Merida sacrifichi qualcosa o no. Dove sta scritto? Mica è vero. Brave è un film sull'ascolto e sul perdono (non a caso la sottotrama identica di Mordu). Entrambe maturano ma non perchè rinunciano a qualcosa, ma perchè capiscono l'altro e si perdonano per il male involontariamente fattosi a vicenda. Merida non dice che vuole vivere per sempre libera e felice senza responsabilità alcuna. Dice che ora non vuole sposarsi e se lo farà sarà perchè lei lo ha deciso e soprattutto con chi lei vuole. Ma capisce appieno quale è il suo posto e come comportarsi (ancora la scena del discorso ai Lord). Questo "trionfo" è breve e effimero perchè il vero trionfo è nell'abbraccio finale.
    Quanto al paragone con le altre princessses... con Tiana concordo, ma non a caso considero La ranocchia un capolavoro (con tutti i suoi difetti) per tematiche e stile. In quanto a Rapunzel no. Lei è la classisa Disney princess, curiosa, in cerca d'amore, sognatrice disposta al sacrificio per amore. Avevamo già Belle,Mulan e tante altre... Merida è in tutto e per tutto diversa, e secondo me mica così sciocca XD.
    Ma questo è un pò il problema di tutto Tangled se vogliamo, film bellissimo, letteralmente parlando, una meraviglia per gli occhi, col pregio di aver saputo unire antico e moderno, un fresco rispolvero di roba conosciuta con ottimi personaggi, tempi perfetti, narrazione impeccabile. Tanto classico quanto poco brave ( XD concedimelo).
    Io preferisco più la roba riuscita meno bene, ma che apporti novità, di qualsiasi genere (tipo la ranocchia e a suo modo Brave... ma parere personale eh, so' gusti!).
  • Scissorhands ha scritto: Entrambe maturano ma non perchè rinunciano a qualcosa, ma perchè capiscono l'altro e si perdonano per il male involontariamente fattosi a vicenda. Merida non dice che vuole vivere per sempre libera e felice senza responsabilità alcuna. Dice che ora non vuole sposarsi e se lo farà sarà perchè lei lo ha deciso e soprattutto con chi lei vuole. Ma capisce appieno quale è il suo posto e come comportarsi (ancora la scena del discorso ai Lord).
    Che poi, in quella scena entrambe rinunciano a qualcosa, invece. Merida, quando inizia il suo discorso, è pronta a sacrificare la propria libertà e scegliere uno tra i pretendenti, ma la madre la ferma. E quindi rinuncia pure lei alla pretesa di far sposare la figlia. E i lord non si convincono perché Merida dice banalità, ma perché per la prima volta si comporta come sua madre, come una regina. Via, via, è vero che i dialoghi ogni tanto sono banali dal punto di vista letterale, ma significano tanto.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Iry Pixar ha scritto:
    Scissorhands ha scritto: Entrambe maturano ma non perchè rinunciano a qualcosa, ma perchè capiscono l'altro e si perdonano per il male involontariamente fattosi a vicenda. Merida non dice che vuole vivere per sempre libera e felice senza responsabilità alcuna. Dice che ora non vuole sposarsi e se lo farà sarà perchè lei lo ha deciso e soprattutto con chi lei vuole. Ma capisce appieno quale è il suo posto e come comportarsi (ancora la scena del discorso ai Lord).
    Che poi, in quella scena entrambe rinunciano a qualcosa, invece. Merida, quando inizia il suo discorso, è pronta a sacrificare la propria libertà e scegliere uno tra i pretendenti, ma la madre la ferma. E quindi rinuncia pure lei alla pretesa di far sposare la figlia. E i lord non si convincono perché Merida dice banalità, ma perché per la prima volta si comporta come sua madre, come una regina. Via, via, è vero che i dialoghi ogni tanto sono banali dal punto di vista letterale, ma significano tanto.
    Oh vero! Hai ragionissima! l'avevo dimenticato! Come ho potuto! XD

    Ed hai ragione anche sulla convinzione dei lord a ben riflettere! E il tutto era stato già preparato prima. Gli uomini, a partire dal marito, la venerano, pendono dalle sue labbra. Con un cenno mette fine alla rissa. Quando i lord quindi rivedono in Merida il temperamento materno possono benissimo cambiare parere. Certo drammaturgicamente parlando è un pò comodo eh XD però la sua motivazione ce l'ha.
  • Scissorhands ha scritto: Io in Elinor ho visto tutto l'amore di una madre autoritaria per sua figlia. Se è dura lo è per il suo bene. E in Merida c'è tutta la testardaggine e l'ingenuità di una ragazzina di 13 anni. Loro due secondo me son perfette.
    Vabbè, qui a questo punto mi sa che si va su percezioni puramente personali. Il De Gustibus è la tomba della dialettica, ma temo che non possa esserci altra spiegazione. Io frasi infantili, stereotipate e tutt'altro che brillanti ne ho sentite, e il rapporto tra le due mi è sempre parso troppo caricaturale. Il montaggione sulla quotidianità all'inizio, loro che ridacchiano in modo scomposto alla fine, l'impressione che siano state commesse indelicatezze e grossolanerie nel dipingere il rapporto tra le due rimane. Specie dopo aver visto gli Incredibili e aver ammirato alcuni siparietti familiari geniali, brillanti, divertenti e profondi. Probabilmente a questo punto è un problema più di resa che di concetti. Andrews non è riuscito a far esprimere ai personaggi ciò che la Chapman intendeva, forse. Bird con molto meno materiale (idea pacchianissima quella della famiglia di supereroi) ha saputo cavar fuori l'Arte. Sarà questione di sensibilità personale, ma per me un'Elastigirl che responsabilizza Violetta nella grotta e le scosta i capelli dal viso, cambiandola per sempre, tocca una vetta che Elinor può solo sognarsi.
    L'idea dei 3 gemellini enfants terribles è vecchia quanto il cucco vero, e non voglio manco scomodare qui, quo e qua... ma in genere quello che si vede SEMPRE al cinema (vedi anche Paranorman, Where the wild things are) in un rapporto sorella maggiore/fratellino è che non si sopportano e si fanno i dispetti però alla fine se vojono bene. Qui per ammissione della regista hanno voluto fare qualcosa di diverso. Quindi clichè fino a un certo punto...
    Puoi voler trovare tutte le minuzie che sicuramente ci sono, ma la realtà è che in generale dai commenti che sento in giro quel terzetto non ha funzionato a dovere.
    Questione orso: ma scusa, tu vedi una donna bellissima, tanto affascinante quanto austera, che dirige chiaramente la baracca, che imbocca il marito... trasformasi in un enorme e goffo animale peloso e non è comica? I suoi tentavi di rimanere regale (la corona, la scelta del vestito, il voler star ritto sulle zampe anteriori) rappresentano secondo me un contrasto fantastico e comicissimo. E il tutto arriva dopo lo scontro tra le due e l'arco bruciato!
    Il bisticcio non è abbastanza. La cosa viene buttata nel ridicolo, e reiterata, quando in giro c'era ancora un clima piuttosto spiritoso. La strega che come Archimede si chiede "cos'è che mi sono scordata di dirle?", Merida col tortino, la madre che inizia già a fare le facce buffe e a ruttare non appena mette in bocca il robo. Non c'è stacco, non c'è sollievo, né equilibrio è solo un climax di comicità che culmina con l'orso impettito. Non è un caso che il pubblico abbia digerito poco questo contrasto tra scenari epici e dinamiche da sitcom.
    La questione poi non è che se per maturare Merida sacrifichi qualcosa o no. Dove sta scritto? Mica è vero. Brave è un film sull'ascolto e sul perdono (non a caso la sottotrama identica di Mordu). Entrambe maturano ma non perchè rinunciano a qualcosa, ma perchè capiscono l'altro e si perdonano per il male involontariamente fattosi a vicenda. Merida non dice che vuole vivere per sempre libera e felice senza responsabilità alcuna. Dice che ora non vuole sposarsi e se lo farà sarà perchè lei lo ha deciso e soprattutto con chi lei vuole. Ma capisce appieno quale è il suo posto e come comportarsi (ancora la scena del discorso ai Lord). Questo "trionfo" è breve e effimero perchè il vero trionfo è nell'abbraccio finale.
    Continuo a percepire qualcosa che non va in questo ragionamento. Non mi risulta che all'inizio del film tra madre e figlia ci sia stato un fraintendimento, che solo parlando trova chiarimento. Non è come Peppe Gallo che cerca di rifuggire il dialogo, ma se l'avesse affrontato prima tutto sarebbe cambiato. Mi sembra che i due scontri di volontà rimangano chiari e netti sin dall'inizio, la madre sa benissimo le ragioni di Merida, sa benissimo perché non vuole sposarsi ma ritiene che la ragion di stato e la politica prevalgano, e che Merida debba accettarlo. Merida dice che non vuole sposarsi e basta, non offre soluzioni secondarie che la madre per sbaglio non sente, dice di no e basta. L'esito di questo scontro si ha quando la madre in versione orso non ha più modo né la forza di imporle la sua visione, e alla fine si fa come vuole Merida, che convince tutti con discorsi idealistici che allora potevano essere fatti anche prima. Non mi pare che le due abbiano trovato un compromesso, che Merida abbia offerto geniali soluzioni per risolvere i problemi di successione, per cementare concretamente i clan. Ha semplicemente vinto lei, cambiando a voce le regole del gioco dei troni, e a Elinor la cosa automaticamente sta bene. Non che abbia torto o che abbia combattuto una causa sbagliata, ma se si voleva fare un film sulla comprensione tra le due, avrebbero dovuto inventare qualcosa di meglio che una pantomima per far convergere le loro visioni. Che infatti mi paiono convergere solo per finta, e solo fino a quando non ci si ricorda che c'erano motivazioni politiche che spingevano Elinor ad obbligare Merida.

    Io preferisco più la roba riuscita meno bene, ma che apporti novità, di qualsiasi genere (tipo la ranocchia e a suo modo Brave... ma parere personale eh, so' gusti!).
    E lo spero bene che sia personale, visto che Rapunzel pur avendo un'impostazione molto classica di cose nuove ne dice eccome, molto più di Merida, basta pensare a tutto il morboso rapporto con Gothel.

    Che poi, in quella scena entrambe rinunciano a qualcosa, invece. Merida, quando inizia il suo discorso, è pronta a sacrificare la propria libertà e scegliere uno tra i pretendenti, ma la madre la ferma. E quindi rinuncia pure lei alla pretesa di far sposare la figlia.
    E' vero, all'inizio Merida pare volersi sacrificare...e la madre la ferma. Ma per quale motivo? Solo perché ora che è orso la figlia le sta più simpatica? Politicamente parlando non è cambiato niente, la ragion di stato rimane quella, le successioni dinastiche pure, e le motivazioni che spingevano Elinor a combinare il matrimonio rimangono intatte. L'impressione è che Elinor cambi idea perché bisogna, la storia la prevede e la scena deve finire bene, non perché nel frattempo quelle ragioni si siano svalutate. E' per questo che parlo di risoluzione retorica e comoda
    E i lord non si convincono perché Merida dice banalità, ma perché per la prima volta si comporta come sua madre, come una regina. Via, via, è vero che i dialoghi ogni tanto sono banali dal punto di vista letterale, ma significano tanto.
    Hai colto una finezza. Ciò che dici è molto vero, perché forse abbiano trovato il bandolo della matassa. Gli ingredienti per preparare un ottimo film c'erano anche. Serviva lievito per dare loro il giusto peso, per far spiccare determinati concetti. Non li hanno cucinati e assemblati a dovere. Molta roba la si può cogliere dopo molto rimuginare, ma durante il film non spicca, non rende, e rimane soffocata dall'impasto. Perché è rimasta cruda.
  • Valerio ha scritto: Hai colto una finezza. Ciò che dici è molto vero, perché forse abbiano trovato il bandolo della matassa. Gli ingredienti per preparare un ottimo film c'erano anche. Serviva lievito per dare loro il giusto peso, per far spiccare determinati concetti. Non li hanno cucinati e assemblati a dovere. Molta roba la si può cogliere dopo molto rimuginare, ma durante il film non spicca, non rende, e rimane soffocata dall'impasto. Perché è rimasta cruda.
    Sì, credo anch'io che il problema di questo film stia tutto qua. Per me ha tante cose da dire, ma non è facile coglierle, e questo è dovuto sicuramente a un problema di struttura. Dovuto, a mio parere, ai problemi alla regia.

    Sai che farei, comunque? Me lo rivedrei in originale. Prova.
    Co-founder di Impero Disney

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  • scusate avevo sbagliato gli edit e non riesco a cancellare questo post.
    Ultima modifica di Scissorhands il mercoledì 23 gennaio 2013, 14:10, modificato 2 volte in totale.
  • Valerio ha scritto: Continuo a percepire qualcosa che non va in questo ragionamento. Non mi risulta che all'inizio del film tra madre e figlia ci sia stato un fraintendimento, che solo parlando trova chiarimento. Non è come Peppe Gallo che cerca di rifuggire il dialogo, ma se l'avesse affrontato prima tutto sarebbe cambiato. Mi sembra che i due scontri di volontà rimangano chiari e netti sin dall'inizio, la madre sa benissimo le ragioni di Merida, sa benissimo perché non vuole sposarsi ma ritiene che la ragion di stato e la politica prevalgano, e che Merida debba accettarlo. Merida dice che non vuole sposarsi e basta, non offre soluzioni secondarie che la madre per sbaglio non sente, dice di no e basta. L'esito di questo scontro si ha quando la madre in versione orso non ha più modo né la forza di imporle la sua visione, e alla fine si fa come vuole Merida, che convince tutti con discorsi idealistici che allora potevano essere fatti anche prima. Non mi pare che le due abbiano trovato un compromesso, che Merida abbia offerto geniali soluzioni per risolvere i problemi di successione, per cementare concretamente i clan. Ha semplicemente vinto lei, cambiando a voce le regole del gioco dei troni, e a Elinor la cosa automaticamente sta bene. Non che abbia torto o che abbia combattuto una causa sbagliata, ma se si voleva fare un film sulla comprensione tra le due, avrebbero dovuto inventare qualcosa di meglio che una pantomima per far convergere le loro visioni. Che infatti mi paiono convergere solo per finta, e solo fino a quando non ci si ricorda che c'erano motivazioni politiche che spingevano Elinor ad obbligare Merida.
    Certamente! Ognuno sa benissimo fin dall'inizio le motivazioni dell'altra, ma o le ha capite parzialmente (Elinor), o non può averne coscienza (Merida)!! E' una questione di livelli di comprensione.
    Merida sa quali siano le sue responsabilità ma non accetta l'ingerenza della madre. Non si rende conto che lei lo fa per amore. Merida pensa che siano semplici e fredde questioni di stato ma non è solo quello.

    I’m the princess. I’m the example. I’ve got duties, responsibilities, expectations. My whole life is planned out, for the day I become, well, my mother! She’s in charge of every single day of my life. SIGH

    E non è con la semplice pantomima che risolvono il tutto. la pantomima è l'apice di un percorso. la maturazione è avvenuta durante tutti il viaggio. Li Elinor ha potuto davvero ascoltare e Merida ha toccato con mano le conseguenze che le sue scelte avrebbero comportato, ha capito cosa la madre volesse davvero da lei (e non è il semplice sposarsi o meno!).

    Inizialmente nessuno ha realmente voluto ascoltare l'altro, sicuro del fatto che le proprie motivazioni a prescindere fossero corrette; e capita di continuo! Merida lo sa che i suoi desideri possono avere ripercussioni negativi sul regno, ma non sa fino a che punto; se ne rende davvero conto solo dopo il casino che ha fatto ed è stata vicina a perdere ciò che ama. Elinor sa benissimo quali siano i desideri di sua figlia ma li ritieni dei capricci passeggeri incompatibili col suo ruolo. Non è un vero fraintendimento e infatti non è parlando che risolvono il tutto, perchè stando così le cose tra loro un vero dialogo non può esserci (non a caso il "dialogo" avviene tramite un montaggio alternato, non c'è mai un momento in cui le due parlano serenamente... litigano!!). Elinor deve sapere ascoltare e lo fa solo quando è impossibilitata a parlare e Merida non ha la saggezza e l'esperienza necessaria per rendersi conto delle conseguenze che le sue scelte possono comportare (cosa che elinor sa!!).
    Considera poi che nella discussione coi lord, Merida è pronta ad accettare la cosa, e Elinor la blocca ma non solo perchè ha davvero capito che i desideri della figlia non sono capricci; non è che di colpo cambia idea per far felice la figlia e "la fa vincere". Ha capito che Merida è una persona responsabile, QUESTO è ciò che le premeva. Ciò che Elinor non sopportava non è solo il fatto che Merida non volesse sposarsi, ma il fatto che non volesse assumersi le sue responsabilità, che non mostrava la regalità che avrebbe dovuto (è pur sempre una principessa). In quel momento Merida diventa Regina ed è questo ciò che la madre ha voluto sin dall'inizio (e non mi dire che non è chiaro!). E in questo Merida matura eccome. Anche se poi si fa come dice lei, lei è cambiata... Come dice alla fine Elinor (we both changed!").

    http://imeldasanders123.wordpress.com/p ... ve-script/
    Fergus: I don’t want to get married! I want to stay single and let my hair flow in the wind as I ride through the glen, firing arrows into the sunset.
    [Elinor decides to explain to Fergus what she wishes she could explain to Merida]
    Elinor: Merida, all this work, all the time spent preparing you, schooling you, giving you everything we never had, I ask you, what do you expect us to do?
    [Merida is now talking to her horse, telling him everything she wishes she could tell her mother]
    Merida: Call off the gathering! Would that kill them? You’re the queen, you can just tell the lords, the princess is not ready for this. In fact, she might not be ever ready for this! So that’s that!

    [Elinor continues to tell Fergus what she wishes to tell Merida]
    Elinor: I understand this must all seem unfair, even I have reservations when I faced betrothal.
    Hey!
    Elinor: We can’t just run away from who we are.
    [we go back to Merida, talking to her horse telling it what she wants to tell her mother]
    Merida: I don’t want my life to be over. I want my freedom!
    [the scene then goes back and forth between Elinor talking to Fergus and Merida talking to her horse, but it seems like they are talking to each other]
    Elinor: But are you willing to pay the price your freedom will cost?
    Merida: I’m not doing any of this to hurt you!
    Elinor: If you could just try to see what I do, I do out of love.
    Merida: But it’s my life! I’m just not ready!
    Elinor: I think you’d see, if you could just…
    Merida: I think I could make you understand, if you would just…
    Elinor: Listen!
    Merida: Listen!
    [Merida's horse neighs in response]
    Merida: I swear, Angus, this isn’t going to happen. Not if I can help it.

    Se vogliamo le tappe della maturazione di Merida sono due, una con i lord, e una alla fine:

    Merida: Yours was an alliance forged in bravery and friendship and it lives to this day. I’ve been selfish. I tore a great rift in our kingdom. There’s no one to blame but me. And I know now that I need to amend my mistake and mend our bond. And so, there is the matter of my betrothal. I decided to do what’s right, and…
    [as she looks around the room she notices Elinor in the background trying to stop her]
    Merida: And…and break tradition.
    [she looks over at Elinor, who is miming what Merida should say]
    Merida: My mother, the queen, feels…uh, in her heart, that I…that we be free to…write our own story. Follow our hearts, and find love in our time.

    Merida: Oh, mom, I’m sorry. This is all my fault. I did this to you, to us.
    [she tearfully hugs Elinor]
    Merida: You’ve always been there for me. You’ve never given up on me. I just need you back. I want you back, mommy. I love you.


    Ci rendiamo conto di quanto siano importanti quelle due semplicissime paroline TO US? Per quanto semplice a me questa ammissione non pare nè banale nè retorica.
    O il climax finale I NEED YOU, I WANT YOU, I LOVE YOU? Sono 9 parole ma non messe li a caso nè tanto meno messa la per pigrizia...
    Qui Merida ha capito che tutto quello che la madre ha fatto per lei, anche le cose apparentemente difficili da accettare, le ha fatte per il suo bene.
    E lo spero bene che sia personale, visto che Rapunzel pur avendo un'impostazione molto classica di cose nuove ne dice eccome, molto più di Merida, basta pensare a tutto il morboso rapporto con Gothel.
    Infatti è stata l'unica cosa che davvero ho adorato! Ma non è il fulcro del film. Il film non parla di quello. E' un elemento. Per il resto, narrazione in primis, è molto convenzionale. In Brave il rapporto Madre-figlia E' il film. Cioè il ragionamento è proprio l'opposto.
    Che poi, in quella scena entrambe rinunciano a qualcosa, invece. Merida, quando inizia il suo discorso, è pronta a sacrificare la propria libertà e scegliere uno tra i pretendenti, ma la madre la ferma. E quindi rinuncia pure lei alla pretesa di far sposare la figlia.
    L'impressione è che Elinor cambi idea perché bisogna, la storia la prevede e la scena deve finire bene, non perché nel frattempo quelle ragioni si siano svalutate. E' per questo che parlo di risoluzione retorica e comoda
    Credo che, grazie anche a iry, ho già risposto alla domanda.
    E devo ringraziarla ulteriormente perchè avevo colto solo inconsciamente quel particolare essenziale (ed è meraviglioso che più ci penso e ci discuto più colgo particolari splendidi). Ma a rivedere il film in questa ottica, tutto mi sembra assolutamente chiarissimo a partire dai primi piani di Elinor orso durante il discorso. All'inzio la guida poi è come se metaforicamente le lasciasse la mano e allora vede che la figlia cammina, va avanti da sola, può farcela e ne è così orgogliosa... e nell'espressione di sgomento, gioia e commozione si coglie tutto. Quindi si Valerio, forse potevano registicamente rendere la cosa più palese, ma mi chiedo fino a che punto sarebbe stato ancor più didascalico. Certo se il messaggio non arriva non arriva... però a volte è bene ragione sulle cose di più.
    Anche perchè credo che siamo stati un pò tutti fuorviati dal battage pubblicitario e da come si è cercato di imporre il film al pubblico: un film su di una principessa ribelle che non si vuole sposare. E il matrimonio assume un'importanza maggiore di quella che ha... Ma è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Le due non litigano perchè Merida rifiuta di sposarsi. Si capisce che già da prima ci sono sempre state discussioni.
    Ma pensate un pò al comportamento di Elinor. Cosa è ciò di cui Elinor si lamenta sin dall'inzio? E' il comportamento poco regale di Merida. Usa le armi e le butta in tavola, distrugge i propri abiti, disobbedisce pubblicamente alle leggi e all'autorità, non sa parlare con i lord se non in atto di sfida. La questione del matrimonio e della successione è solo uno degli elementi.

    E poi altro tema importante (per dire che il film non è che poi dica cos' poco) è il tema del perdono, ma anche qui affrontato in maniera diversa. Abbiamo due personaggi che si amano sinceramente e alla follia, e nonostante tutto si fanno tanto male a vicenda o in ottica di un bene superiore o per immaturità (Elinor distrugge l'arco di Merida, Merida la raggira col tortino).
    Insomma ci sono tantissime quotidianissime situazioni e relazioni tanto abituali che appunto possono apparire scontate e banali. Per questo dicevo che il confine tra semplice e semplicistico è molto labile.
    La Chapman pur nella fiction ha voluto riproporre tutta la genuinità e verità del rapporto con la figlia ... e si vede!
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