Cortometraggi Ghibli
Inviato: venerdì 24 febbraio 2006, 13:03
Un lungometraggio di animazione è come una cena dall'antipasto al dolce. Un cortometraggio invece è più come uno spuntino sfizioso. Non è facile girare un lungometraggio, ma , quando il pubblico è soddisfatto, si viene ripagati di tutti gli sforzi. Realizzare un corto è molto divertente ma non porta alcun introito. A lungo ho continuato ad alternare queste due tipologie. E' veramente meraviglioso avere un pubblico che apprezza i nostri film.
Non è certo fuori luogo il riferimento ai cortometraggi che Hayao Miyazaki ha voluto fare in questo suo breve intervento preso dal catalogo di Venezia 62. Nella retrospettiva in onore del regista, accanto ai due film Nausicaä della valle del vento e Porco Rosso, figurava anche quella che è, ad oggi, la sua più affascinante "opera breve", o almeno la più affascinante tra quelle ad oggi rese pubbliche a livello internazionale: il cortometraggio/videoclip On Your Mark. Lo stesso Marco Müller, direttore della Mostra del Cinema, presentando la cerimonia di consegna del Leone d'oro alla carriera ha voluto soffermarsi per qualche istante sull'eccezionalità del corto che di lì a poco sarebbe stato proiettato: "Un piccolo film straordinario, è il Miyazaki sperimentale, che c'è sempre, che salta fuori ogni volta". Disse bene Müller: un "piccolo film", perché tale è la densità dei contenuti narrativi dell'opera da far pensare più ad un soggetto da lungometraggio che da corto, e un "Miyazaki sperimentale", che comunque "c'è sempre". Certo, Miyazaki continuamente supera e mette alla prova se stesso e l'arte dell'animazione; ma è proprio nei corti che, dichiaratamente, il regista crea in maniera totalmente libera, non pressato dalle richieste della produzione e da esigenze economiche. Miyazaki lo ha detto anche in conferenza stampa: Io preferisco lavorare ai corti. C'è più libertà. Ma con i corti si guadagna troppo poco, e allora devo realizzare anche lungometraggi. In questa dichiarazione c'è naturalmente una buona dose di ironia, che quel giorno Miyazaki trasudava da tutti i pori, per la disperazione dei giornalisti; ma vi è anche un intuibile fondo di verità.
Può essere allora interessante cercare di passare brevemente in rassegna i cortometraggi prodotti sino ad oggi dallo Studio Ghibli, ad opera di Miyazaki e di altri registi. Scorrendo la lista, certo, ci si renderà conto rapidamente di un fatto sorprendente: nella maggior parte dei casi le opere sono short pubblicitari. Spot, insomma, e per giunta veramente brevissimi; certo non in quei luoghi potrà essere rinvenuto il più compiuto sperimentalismo miyazakiano e "ghibliano" (anche se tra gli spot non mancano opere veramente interessanti anche da questo punto di vista). I veri gioielli della collezione... sono purtroppo tenuti "sottochiave". Mi riferisco a quei cortometraggi che lo Studio Ghibli ha prodotto per la proiezione esclusiva nel cinema "Saturn", parte del "Museo d'arte Ghibli" di Mitaka. Mai editati in dvd, i corti hanno esordito nel 2001: i visitatori del Museo hanno diritto ad assistere ad uno spettacolo per volta. Nel caso si voglia guardare un altro corto tra quelli in programma, occorre riacquistare il biglietto intero per la visita... Tutto ciò che da noi è giunto di questi piccoli film è costituito da qualche set di immagini, qualche frammento di colonna sonora, e recentemente (miracolo) qualche brevissimo istante d'animazione.
Ma iniziamo con la cronologia. Commenterò in maniera molto breve i singoli short: l'idea è infatti quella poi di approfondire le singole opere a partire dalle risposte a questo primo messaggio.
1992
Sora Iro No Tane
Il seme color del cielo
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: tre sezioni, di 30 secondi ciascuna
Esordio: 23 dicembre 1992
Tratto da un libro per bambini di Reiko Nakagawa e Yuriko Omura
Il seme color del cielo è il primo cortometraggio prodotto dallo Studio Ghibli. Si tratta di una serie di tre spot celebrativi per il quarantesimo anniversario dell'emittente giapponese NTV.
Disegnata con uno stile ingenuo, essenziale, la storia racconta la breve favola, quasi esopica, di un bambino che cede ad una volpe il suo aeroplanino per ricevere in cambio un seme azzurro. Dal seme, piantato ed innaffiato, nasce una casa, che comincia a crescere sempre più. Accorrono altri bambini, ed animali da tutto il mondo: la grande casa diviene ben presto felicemente popolata. Ma la volpe ritorna: riconsegna l'aeroplanino al bambino, e pretende di riavere il suo seme, ovvero di prendere possesso della casa. Ma...
Un piccola nota: un seme da cui nasce qualcosa di ben diverso da una pianta compare anche in uno dei più recenti corti di Miyazaki, Hoshi wo Katta Hi (Il giorno in cui coltivai una stella, 2006). Da ricordare, sempre sullo stesso tema, le sementi che Mei e Satsuki ricevono in dono e coltivano in Tonari no Totoro.
Altre immagini del corto --->QUI
Nandarō?
Che cos'è?
Realizzazione e animazione chiave: Hayao Miyazaki
Durata: una sezione da 15 secondi, e quattro sezioni da 5 secondi
Esordio: dicembre 1992
Ancora una serie di spot per l'anniversario della NTV... Una creatura stilizzata e suiniforme emette dal naso un serie di suoi simili, poi li risucchia, poi li riemette (con un intruso...), poi gira su se stessa, infine divora voracemente il logo celebrante i 40 anni della NTV, trasformandosi rapidamente in una serie di altri piccoli oggetti, tra cui un susuwatari (una palla di fuliggine proveniente da Tonari no Totoro). Questo strano animaletto verde, divertente e bizzarramente inquietante al tempo stesso, è poi stato assunto dalla NTV come proprio logo. Da notare che apparve in anteprima, nel luglio dello stesso anno, nella sequenza pre-titolo di Porco Rosso, in cui una serie di simili bestiole "stampava" sullo schermo un frase di presentazione al film in varie lingue.
1994
Nandarō? - CG
Che cos'è? - CG
Regia(?): Hayao Miyazaki
Durata: 10 secondi
Un nuovo frammento con protagonista il piccolo suino verde: stavolta, tuttavia, è completamente animato in CG. E non è più piccolo: citando King Kong, torreggia su una grande metropoli cosparsa di grattacieli e ruggisce, mentre viene illuminato da riflettori e circondato da biplani. In basso, su uno striscione, la scritta "We love cinema".
1995
On Your Mark
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 6 minuti e 48 secondi
Esordio: 15 luglio 1995 - Proiettato in abbinamento con il film Mimi o Sumaseba (Whisper of the Heart) di Yoshifumi Kondō
Accettando di realizzare un videoclip per il duo pop Chage & Aska, Hayao Miyazaki si concesse nel 1995 un momento di libertà narrativa e visiva senza precedenti, con risultati notevoli. Evitando di seguire (o reinterpretando a piacere) il senso della canzone di sfondo, da cui il corto prende il titolo, il regista costruì una trama sfaccettata, inafferrabile, profonda; che è inoltre un tassello fondamentale nella riflessione miyazakiana sul rapporto uomo-ambiente, collocata com'è tra la conclusione del manga di Nausicaä della valle del vento (1994) e il film Mononoke Hime (Principessa Mononoke, 1997).
Una piccola cittadina, dall'aria pacifica, è completamente abbandonata: sullo sfondo, a coprire l'orizzonte, un'enorme costruzione di metallo, quasi una versione da incubo del sarcofago di Chernobyl; a conferma di quest'impressione, diversi segnali avvertono del pericolo di radiazioni nucleari. La scena si sposta improvvisamente altrove: una flotta di veicoli volanti della polizia sorvola una futuristica e cupa città cosparsa di grattacieli e neon. Le aeromobili puntano su un palazzo contrassegnato dall'emblema di un grande occhio, sormontato dalla scritta "God is watching you". I poliziotti fanno irruzione in quella che sembra dunque essere la sede di una setta religiosa, i cui membri, incappucciati, oppongono una violentissima resistenza. Avviene una strage; camminando tra i corpi accatastati a terra (un suicidio di massa?), due poliziotti (Chage e Aska) rinvengono infine una creatura che era tenuta prigioniera nell'edificio: una ragazza dotata di ali piumate...
Angelo o esperimento genetico? Tutto è ambiguo in questo corto: il ruolo dei personaggi, l'ambientazione, la trama stessa, che si avvolge circolarmente su se stessa più volte, presentando versioni alternative di medesimi eventi. Un'opera aperta, a cui è impossibile dare un'interpretazione veramente univoca, esito estremo del relativismo narrativo miyazakiano.
Curiosità: la macchina di Chage e Aska è un'Alfa Romeo, ma nel simbolo della casa automobilistica al serpente è stato sostituito un totoro... (v. immagine sopra)
Altre immagini (piccole)---> QUI
1996
Spot per la mostra "Ghibli ga Ippai" ("Full of Ghibli")
Realizzazione: Yoshifumi Kondō
Durata: 15 secondi
Nel 1996 usci il box di laserdisc denominato Ghibli ga Ippai, contenente tutti i lavori dello Studio sino a quel momento realizzati. Dal 31 agosto al 16 settembre dello stesso anno ebbe luogo una mostra/rassegna cinematografica presso il centro commerciale Mitsukoshi di Tōkyō. Questo breve spot pubblicizza appunto tale mostra, rievocando il più noto dei lavori dello Studio sino a quel momento, Tonari no Totoro. Una versione stilizzata di Mei cammina verso lo spettatore, accompagnata dalla canzone dei titoli di testa del film. Un'immagine di questa breve animazione figurava anche sulla copertina del box "Ghibli ga Ippai"; parte dello short viene inoltre regolarmente utilizzata come introduzione ad ognuno dei dvd della "Studio Ghibli Collection" editi da Buena Vista Japan.
Spot per il film Hotaru no Haka (Una tomba per le lucciole)
Realizzazione: Yoshifumi Kondō
Durata: 15 secondi
Questo spot ricalca la struttura dello short Ghibli ga Ippai: stavolta, tuttavia, al posto di Mei c'è Setsuko, personaggio del film di Takahata.
1997
Sigla per la trasmissione Kinyō Roadshow
Idea originale: Hayao Miyazaki
Realizzazione: Yoshifumi Kondō
Durata: 38 secondi
Esordio: 4 aprile 1997
Un personaggio con giacca e cilindro aziona la manovella di una vecchia cinepresa, su uno sfondo giallo; poi si volge verso il pubblico e saluta levandosi il cappello, mentre ci si avvicina sempre di più alla cinepresa, sino ad entrare nel suo obiettivo. Come colonna sonora, un frammento della (magnifica) composizione di Jō Hisaishi Cinema nostalgia
2000
Giburiizu
Ghiblies
Regia: Yoshiyuki Momose (?)
Durata: 12 minuti circa
Esordio: 8 aprile 2000
Ghiblies è un cortometraggio andato in onda durante uno special televisivo. In esso compaiono le caricature di alcune persone appartenenti allo studio. Con un seguito. Questo cortometraggio attualmente è inedito per l'home video.
Altre immagini--->QUI
Spot per il sito internet "Shop-one"
Realizzazione: Yoshiyuki Momose
Durata: 15 secondi
Esordio: 3 gennaio 2001
In questa breve pubblicità ricompaiono alcuni personaggi dello short Ghiblies
2001
Kujiratori
La caccia alla balena
Sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 15 minuti e 42 secondi
Tratto dal libro Iya Iya En, scritto da Rieko Nakagawa e illustrato da Yuriko Omura
Kujiratori appartiene al primo gruppo di cortometraggi creati da Miyazaki esclusivamente per il "Museo d'arte Ghibli". Realizzato con uno stile di disegno molto semplice e tinte pastello, narra la storia di un gruppo di bambini delle scuole elementari, che nella propria classe immagina di trovarsi a bordo di una nave baleniera. La loro fantasia sembra trasformarsi in realtà: i ragazzi si ritrovano in mare aperto. Alla fine compare effettivamente una balena, che gioca con i bambini finché la loro fantasia non svanisce, facendoli ritornare in classe.
Altre immagini:
Koro no Dai Sanpo
Koro's Big Day Out
Soggetto, Sceneggiatura, Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 14 minuti e 30 secondi
Altro cortometraggio esclusiva del "Museo Ghibli": un cane, Koro, si allontana dalla casa della sua piccola padrona ed inizia a vagare per le vie della città (in verità si tratta dell'area urbana che circonda lo Studio Ghibli). Dopo varie peripezie, riuscirà casualmente a tornare a casa.
Altre immagini:
Spot per il té freddo Asahi
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: due short da 15 secondi
Esordio: 12 marzo 2001
Due situazioni in cui il "té freddo Asahi" può essere ben gradito: mentre si è in coda nel traffico cittadino, o durante una riunione di lavoro. Realizzato con uno stile essenziale, e colori ad "effetto acquerello". Dei due spot esistono anche versioni "live action".
Spot per il "Museo d'arte Ghibli"
Realizzazione: Hayao Miyazaki
Durata: 15 secondi
Esordio: settembre 2001
Un gattobus (anzi, un gattotram...) lunghissimo passa attraverso lo schermo, trasportando Mei, due totori, e anche personaggi di La città incantata, tra cui Senzavolto.
Spot per i negozi Lawson; regali legati a La città incantata
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: tre Short da 15 secondi
Esordio: 23 giugno 2001, maggio 2002
Una bambina viene accompagnata dai genitori in un negozio Lawson, ricevendo in regalo un pupazzo di Yubaba. Stilizzatissimo e con colori pastello. Potrei sbagliarmi, ma la voce della ragazzina mi sembra la stessa di Chihiro nella versione originale del film: potrebbe trattarsi della stessa doppiatrice. Dello spot esistono anche due versioni alternative: in una di esse la bambina riceve in regalo un altro personaggio, l'altra pubblicizza il dvd del film ed è andata in onda a partire dal 2002.
2002
Mei to Konekobasu
Mei e il "gattinobus"
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 13 minuti e 43 secondi
Altro corto in esclusiva per il "Museo Ghibli", questo Mei e il "gattinobus" è il primo ed unico esempio di sequel mai realizzato da Miyazaki. La storia si svolge dopo gli eventi del film Tonari no Totoro: Mei incontra il figlio del Gattobus, che la trasporta nella foresta, mostrandole una quantità incredibile di suoi simili, delle forme e dimensioni più diverse. La più grande di queste creature è un gattobus particolarmente anziano, capace di ospitare moltissimi totori. Il grande gattobus decolla con i suoi passeggeri, e il "gattinobus" riporta Mei a casa. Da notare che la voce del grande gattobus è dello stesso Miyazaki... Musiche di Jō Hisaishi, che parafrasa e rielabora alcuni temi del film originale.
Altre immagini:
Spot per il film Neko no Ongaeshi (The Cat Returns), abbinato ai prodotti Housefoods
Realizzazione: Takeshi Inamura
Durata: 15 secondi
Esordio: 1 luglio 2002
Una famiglia pranza con i prodotti Housefoods: nel mezzo dello spot, alcune sequenze da The cat Returns accompagnate dalla canzone dei titoli di coda del film.
Imaginary Flying Machines
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 5 minuti e 59 secondi
Imaginary Fliyng Machines è un cortometraggio realizzato per un'esposizione tematica del "Museo Ghibli" dedicata al film Laputa castello nel cielo. In esso un maiale antropomorfo (doppiato da Miyazaki) narra una "storia alternativa" dell'aviazione, mostrando mondi in cui i cieli sono affolati da macchine leonardesche e dirigibili delle più strane forme. Un personaggio sembra essere Pazu, protagonista di Laputa. Musiche di Jō Hisaishi.
Altre immagini:
The Ornithopter Story: Fly to the Sky Hiyodiro Tengu!
Regia: Toshiyoshi Uratani
Durata: 3 minuti e 57 secondi
Questo cortometraggio presenta in verità diversi inserti "live action": narra della costruzione di un prototipo di "ornitottero", un macchina volante simile in qualche modo ai "flaptor" visti in Laputa. Anche esso parte dell'esposizione tematica di cui ho detto, veniva proiettato in una "film box" (da quello che ho capito, una sorta di piccolo apparato a retroproiezione). Musiche di Jō Hisaishi.
The Invention of Imaginary Machines of Destruction
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hideaki Anno
Durata: 2 minuti e 47 secondi
Un cortometraggio ideato da Hayao Miyazaki, in cui si mostrano alcune armi di distruzione di massa immaginarie. Parte dell'esposizione tematica su Laputa.
Giburiizu Episode 2
Ghiblies Episode 2
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 20 minuti circa
Esordio: 19 luglio 2002 - Proiettato in abbinamento con il film Neko no Ongaeshi (The cat returns) di Hiroyuki Morita
Il seguito dello short Ghiblies del 2000, realizzato per la sala cinematografica. In esso si sperimentano varie tecniche d'animazione, con un uso abbastanza consistente di CG. Distribuito in dvd assieme a The cat returns, ma solo nell'edizione giapponese.
Altre immagini---> QUI
Inoltre, QUI vari link al trailer e ad una clip dalla MTV giapponese.
2003
Spot per la Banca Resona
Realizzazione: Takeshi Inamura
Durata: 15 secondi
Esordio: febbraio 2003
Una famiglia, su sfondo neutro, incontra un rappresentante della Banca Resona. Character design tipicamente "ghibliano".
Spot per i prodotti Housefoods
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: quattro corti da 15 secondi
Esordio: 1 giugno 2003
Una serie di pubblicità realizzate da Miyazaki, dotate di un setting che ricorda moltissimo Tonari no Totoro. Vengono mostrate alcune bambine intente in varie attività (giocare, fare compere), che sorridono quando si accorgono della "telecamera". Molto belli i colori pastello, e i movimenti di macchina, aiutati da una discreta CG (che gestisce la pavimentazione stradale), danno grande profondità alle immagini 2d. Animazione fluida e molto naturalistica. La canzone che accompagna le pubblicità è stata scritta dallo stesso Miyazaki... intendo anche la musica, non solo il testo.
Tre dei quattro spot sono scaricabili ---> QUI
2004
Spot per i prodotti Housefoods
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: due corti da 15 secondi
Esordio: 6 gennaio 2004
Proseguendo la serie di pubblicità miyazakiane, il regista Momose realizza un paio di short aggiuntivi, il primo dei quali a tema invernale. Forse meno dettagliati, i due corti mantengono comunque lo stile di movimenti di macchina già visto negli spot di Miyazaki.
Spot per la stazione radio KNB
Realizzazione: Shinji Hashimoto
Durata: tre corti da 5 secondi l'uno
Esordio: luglio 2004
Due volatili ed una volpe verde (?), stilizzatissimi, in fondo al mare, tra le costellazioni e sopra le nuvole...
Spot per il quotidiano Yomiuri Shimbun
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: 15 secondi
Esordio: aprile 2004
Il quotidiano Yomiuri Shimbun segue con particolare attenzione le opere dello Studio Ghibli; nel proprio sito web ha dedicato un'intera sezione alle notizie riguardanti Miyazaki & colleghi. Naturale allora, per questo giornale, rivolgersi proprio allo Studio Ghibli per far realizzare i propri spot: in questo primo corto, figure stilizzate e con tinte pastello ricreano un'atmosfera giapponese tradizionale. Alcuni personaggi scrivono a mano su fogli di carta, che poi vengono letti da altri: una celebrazione, probabilmente, delle origini del giornale quotidiano in Giappone.
Da notare il logo del giornale, che appare alla fine dello spot: un insetto dai grandi occhi, incorniciato dalla sagoma di una foglia, che legge una copia dello Yomiuri. E' un logo disegnato da Hayao Miyazaki, a cui è stato dato un nome tramite un concorso indetto tra i lettori del giornale. Il nome che ha vinto è "Dore Dore".
Portable Airport
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 3 minuti e 9 secondi
Esordio: 29 maggio 2004
Portable Airport è il primo di una trlogia di videoclip realizzati dal regista Yoshiyuki Momose su musica del gruppo pop giapponese Capsule. Si tratta di opere proiettate nelle sale cinematografiche, e dotate di uno stile visivo innovativo, certo molto differente da quanto sinora prodotto nell'ambito dello Studio Ghibli. Uso massiccio di CG, figure semplici, colori non realistici delineano un universo fantascientifico solare, bizzarro, quasi kitsch. A detta del regista, si tratta di "un'espansione dell'universo che desideravano ritrarre i film di fantascienza e le illustrazioni degli anni '60".
In questo primo video, una ragazza dai capelli rossi (poi protagonista fissa della serie) si prepara a partire da un futuristico aeroporto. La musica, personalmente, è dimenticabile...
Un estratto del video ---> QUI
2005
Spot per il quotidiano Yomiuri Shimbun
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: 15 secondi
Esordio: febbraio 2005.
Alcuni personaggi molto semplici trasportano il logo "Dore Dore" smontato su una specie di camion: dopodiché lanciano i pezzi verso l'alto. I pezzi si riassemblano nell'appartamento di una famiglia, mentre sopraggiunge uno stormo di uccelli recanti nel becco copie dello Yomiuri. Di sfondo, un frammento della canzone "Dore Dore no Uta" cantata e realizzata da Meiko Haigō. La canzone è stata prodotta con la collaborazione dello Studio Ghibli.
Space Station No. 9
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 4 minuti e 43 secondi
Esordio: aprile 2005
Seconda puntata della trilogia "retrofuturistica" di Momose. Stavolta la trama è più intricata (e ance poco comprensibile): la ragazza giunge su una stazione spaziale coperta da una cupola, a bordo di una decappottabile volante vintage rosa shocking. Nel traffico cittadino, si ritrova coinvolta in un incidente, e si mette ad inseguire la macchina tamponatrice...
Un estratto del videoclip ---> QUI
Spot per il quotidiano Yomiuri Shimbun: "Dore Dore no Uta"
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: 2 minuti e 59 secondi
Esordio: agosto 2005
Più che uno spot, un vero e proprio videoclip per la canzone di cui dicevo. I disegni sono anche qui molto stilizzati, con contorni delle figure molto spessi e di frequente colorati; gli sfondi sono generalmente bianchi. Si mostra una società fatta d'insetti, che lavorano, vanno in macchina e chiaccherano come esseri umani. Tra di loro, una ragazza con capelli lunghi e chitarra canta la canzone dello spot, semplice ma gradevole. Un frammento di questa canzone (con un arrangiamento leggermente diverso da quello dello spot) è ascoltabile ---> QUI
Sora Tobu Toshi Keikaku
A Flying City Plan
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 5 minuti e 25 secondi
Esordio: 10 settembre 2005
Conclusione della trilogia di Momose: la ragazza si prepara ad andare a partecipare ad un matrimonio. Deve recarsi su una città volante, e per farlo indossa una sorta di esoscheletro trasparente. Tuttavia l'esoscheletro impatta violentemente contro la città, e si danneggia. La ragazza perde il controllo, iniziando ad avanzare tra altri esoscheletri che si trovano sul posto causando grande scompiglio. Ma la nota un ragazzo, che già si era intravisto nel secondo episodio...
Un estratto ---> QUI
2006
Yadosagashi
In cerca di una casa
Soggetto, sceneggiatura, Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 12 minuti
Esordio: 3 gennaio 2006
Yadosagashi fa parte di un gruppo di tre nuovi cortometraggi realizzati da Hayao Miyazaki per il "Museo Ghibli". Di questo cortometraggio il regista parlò anche a Venezia: si tratta della storia di una vivace ragazzina, Fuki, che intraprende un bizzarro viaggio alla ricerca di una nuova casa. Questo short ha una particolarità: non ha quasi per niente dialogo, e tutta la colonna sonora (rumori e altro) è stata realizzata con voci umane. Inoltre, mentre si ode un rumore, la corrispondente onomatopea (in giapponese) compare animata sullo schermo.
L'aspetto di Fuki ricorda quello di Mimiko, protagonista dei due mediometraggi Panda Kopanda e Panda Kopanda Amefuri Saakasu no Maki, scritti ed animati da Miyazaki nel 1972-73, con la regia di Isao Takahata.
Ecco un'immagine di Mimiko:
Mizugumo Monmon
Monmon, il ragno d'acqua
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 15 minuti
Esordio: 3 gennaio 2006
Altro corto della nuova serie in esclusiva per il "Museo Ghibli": si tratta della storia di un ragno acquatico, che cerca di attirare l'attenzione di una "gerride", insetto capace di "pattinare" sulla superficie dell'acqua. Il corto si basa su un "panorama" già presente al "Museo Ghibli", ossia di un box ispirato ad analoghi apparecchi precinematografici che consentivano ad uno spettatore di osservare, attraverso un'apposita apertura, paesaggi dotati di effetti di luce cangianti. Il "panorama" da cui è derivato Mizugumo Monmon mostrava l'ambiente subacqueo sotto la superficie di uno stagno. In realtà questo corto ha un'ulteriore fonte, di ben maggiore importanza: a detta dello stesso Miyazaki, è l'esito finale del progetto di lungometraggio "Boro il bruco", a cui il regista stava pensando dai tempi di Mononoke.
Hoshi Wo Katta Hi
Il giorno in cui coltivai una stella
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 16 minuti
E' la storia di un ragazzino di nome Nona, al servizio presso la fattoria di una donna chiamata Nienya. Un giorno, Nona riceve uno strano seme, che una volta piantato ed innaffiato dà luce ad un piccolo pianeta! Nona inizia allora a curarlo, permettendo alla vita di svilupparsi su di esso...
Il giorno in cui coltivai una stella è chiaramente l'esito estremo del clima creativo che deve aver accompagnato Miyazaki durante la realizzazione di Il castello errante di Howl. Nona è praticamente identico ad Howl bambino, e la tematica visiva delle "stelle" era uno dei focus concettuali attorno a cui tutto Il castello errante era stato costruito. (In una recente intervista, Miyazaki ha dichiarato di avere costruito i suoi ultimi due film attorno ad immagini che negli ultimi anni tendevano a tornare in maniera ricorrente nella sua fantasia: un'immagine era quella di un treno che correva sull'acqua, da cui La città incantata, l'altra quella delle stelle cadenti. A detta di Miyazaki, la sua immaginazione deve "liberarsi" ancora da una terza immagine, ma il regista non ha ancora voluto rivelarla: sarà il fulcro del suo prossimo film?)
Questo cortometraggio torna inoltre ad ispirarsi visivamente ai lavori di un'artista giapponese molto apprezzato da Miyazaki: Naohisa Inoue, autore di dipinti dallo stile particolarissimo, mostranti ad esempio panorami metafisici con planetoidi galleggianti, parti di un mondo immaginario chiamato Iblard. Iblard comparve già in un altro film Ghibli, ovvero Whisper of the Heart: gli sfondi delle sequenze oniriche furono dipinti dallo stesso Inoue su richiesta di Miyazaki. Da notare che anche in Il castello errante di Howl compaiono brevemente un paio di planetoidi un po' "alla Iblard".
Ecco uno dei fondali del film Whisper of the Heart; accanto, i planetoidi che ho notato in Il castello errante di Howl, uno schizzo di Nienya e un frammento dello storyboard di Miyazaki
Il sito http://www.ghibliworld.com, una fonte preziosa di materiale ed informazioni, ha messo a disposizione un paio di file video ricavati da una trasmissione tv giapponese che ha recentemente mandato in onda frammenti dei tre nuovi corti di Miyazaki. Il primo file è in alta risoluzione, e propone la trasmissione completa: ha una dimensione di 94,1 MB ed è scaricabile ---> QUI. Altrimenti c'è una sintesi del programma in bassa risoluzione, con i soli frammenti dei corti (ma manca un pezzetto di Yadosagashi) ---> QUI
Nella versione completa della trasmissione, Miyazaki ad un certo punto mostra alcuni suoi schizzi. Su tratta di abbozzi "per un suo prossimo lavoro". Cortometraggio o lungometraggio? Non è dato saperlo... Ecco le immagini:
Un rana che diventa una (brutta) ragazzina...? Mi sa più da corto che da film, vedremo.
Lo stesso sito di cui dicevo ha messo a disposizione una piccola antologia di immagini tratte da Hoshi Wo Katta Hi, a bassa risoluzione. Per visionarle, occorre andare alla pagina http://www.ghibliworld.com/images/ e cercare nell'elenco i file con il nome che inizia con "hoshi". Notevoli, a mio avviso, le scene in cui si vedono gli occhi di Nona attraverso le nubi dell'atmosfera del pianetino: una nuova grande immagine miyazakiana, perfettamente in linea con lo spirito delle sue ultime produzioni cinematografiche.
Tutti i corti, a parte quelli per il "Museo Ghibli" e il primo Ghiblies (inediti), sono rintracciabili nel dvd giapponese Ghibli Ga Ippai Special Short Short, uscito nel novembre 2005. Un'altra eccezione è Ghiblies Episode 2, presente solo nel dvd giapponese di The Cat Returns
ATTENZIONE: questo post, a causa della sua lunghezza, potrebbe contenere lievi inesattezze, pur avendo io cercato di essere il più rigoroso possibile. Correggerò via via gli eventuali errori, naturalmente anche in base alle vostre segnalazioni ed osservazioni.
Non è certo fuori luogo il riferimento ai cortometraggi che Hayao Miyazaki ha voluto fare in questo suo breve intervento preso dal catalogo di Venezia 62. Nella retrospettiva in onore del regista, accanto ai due film Nausicaä della valle del vento e Porco Rosso, figurava anche quella che è, ad oggi, la sua più affascinante "opera breve", o almeno la più affascinante tra quelle ad oggi rese pubbliche a livello internazionale: il cortometraggio/videoclip On Your Mark. Lo stesso Marco Müller, direttore della Mostra del Cinema, presentando la cerimonia di consegna del Leone d'oro alla carriera ha voluto soffermarsi per qualche istante sull'eccezionalità del corto che di lì a poco sarebbe stato proiettato: "Un piccolo film straordinario, è il Miyazaki sperimentale, che c'è sempre, che salta fuori ogni volta". Disse bene Müller: un "piccolo film", perché tale è la densità dei contenuti narrativi dell'opera da far pensare più ad un soggetto da lungometraggio che da corto, e un "Miyazaki sperimentale", che comunque "c'è sempre". Certo, Miyazaki continuamente supera e mette alla prova se stesso e l'arte dell'animazione; ma è proprio nei corti che, dichiaratamente, il regista crea in maniera totalmente libera, non pressato dalle richieste della produzione e da esigenze economiche. Miyazaki lo ha detto anche in conferenza stampa: Io preferisco lavorare ai corti. C'è più libertà. Ma con i corti si guadagna troppo poco, e allora devo realizzare anche lungometraggi. In questa dichiarazione c'è naturalmente una buona dose di ironia, che quel giorno Miyazaki trasudava da tutti i pori, per la disperazione dei giornalisti; ma vi è anche un intuibile fondo di verità.
Può essere allora interessante cercare di passare brevemente in rassegna i cortometraggi prodotti sino ad oggi dallo Studio Ghibli, ad opera di Miyazaki e di altri registi. Scorrendo la lista, certo, ci si renderà conto rapidamente di un fatto sorprendente: nella maggior parte dei casi le opere sono short pubblicitari. Spot, insomma, e per giunta veramente brevissimi; certo non in quei luoghi potrà essere rinvenuto il più compiuto sperimentalismo miyazakiano e "ghibliano" (anche se tra gli spot non mancano opere veramente interessanti anche da questo punto di vista). I veri gioielli della collezione... sono purtroppo tenuti "sottochiave". Mi riferisco a quei cortometraggi che lo Studio Ghibli ha prodotto per la proiezione esclusiva nel cinema "Saturn", parte del "Museo d'arte Ghibli" di Mitaka. Mai editati in dvd, i corti hanno esordito nel 2001: i visitatori del Museo hanno diritto ad assistere ad uno spettacolo per volta. Nel caso si voglia guardare un altro corto tra quelli in programma, occorre riacquistare il biglietto intero per la visita... Tutto ciò che da noi è giunto di questi piccoli film è costituito da qualche set di immagini, qualche frammento di colonna sonora, e recentemente (miracolo) qualche brevissimo istante d'animazione.
Ma iniziamo con la cronologia. Commenterò in maniera molto breve i singoli short: l'idea è infatti quella poi di approfondire le singole opere a partire dalle risposte a questo primo messaggio.
1992
Sora Iro No Tane
Il seme color del cielo
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: tre sezioni, di 30 secondi ciascuna
Esordio: 23 dicembre 1992
Tratto da un libro per bambini di Reiko Nakagawa e Yuriko Omura
Il seme color del cielo è il primo cortometraggio prodotto dallo Studio Ghibli. Si tratta di una serie di tre spot celebrativi per il quarantesimo anniversario dell'emittente giapponese NTV.
Disegnata con uno stile ingenuo, essenziale, la storia racconta la breve favola, quasi esopica, di un bambino che cede ad una volpe il suo aeroplanino per ricevere in cambio un seme azzurro. Dal seme, piantato ed innaffiato, nasce una casa, che comincia a crescere sempre più. Accorrono altri bambini, ed animali da tutto il mondo: la grande casa diviene ben presto felicemente popolata. Ma la volpe ritorna: riconsegna l'aeroplanino al bambino, e pretende di riavere il suo seme, ovvero di prendere possesso della casa. Ma...
Un piccola nota: un seme da cui nasce qualcosa di ben diverso da una pianta compare anche in uno dei più recenti corti di Miyazaki, Hoshi wo Katta Hi (Il giorno in cui coltivai una stella, 2006). Da ricordare, sempre sullo stesso tema, le sementi che Mei e Satsuki ricevono in dono e coltivano in Tonari no Totoro.
Altre immagini del corto --->QUI
Nandarō?
Che cos'è?
Realizzazione e animazione chiave: Hayao Miyazaki
Durata: una sezione da 15 secondi, e quattro sezioni da 5 secondi
Esordio: dicembre 1992
Ancora una serie di spot per l'anniversario della NTV... Una creatura stilizzata e suiniforme emette dal naso un serie di suoi simili, poi li risucchia, poi li riemette (con un intruso...), poi gira su se stessa, infine divora voracemente il logo celebrante i 40 anni della NTV, trasformandosi rapidamente in una serie di altri piccoli oggetti, tra cui un susuwatari (una palla di fuliggine proveniente da Tonari no Totoro). Questo strano animaletto verde, divertente e bizzarramente inquietante al tempo stesso, è poi stato assunto dalla NTV come proprio logo. Da notare che apparve in anteprima, nel luglio dello stesso anno, nella sequenza pre-titolo di Porco Rosso, in cui una serie di simili bestiole "stampava" sullo schermo un frase di presentazione al film in varie lingue.
1994
Nandarō? - CG
Che cos'è? - CG
Regia(?): Hayao Miyazaki
Durata: 10 secondi
Un nuovo frammento con protagonista il piccolo suino verde: stavolta, tuttavia, è completamente animato in CG. E non è più piccolo: citando King Kong, torreggia su una grande metropoli cosparsa di grattacieli e ruggisce, mentre viene illuminato da riflettori e circondato da biplani. In basso, su uno striscione, la scritta "We love cinema".
1995
On Your Mark
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 6 minuti e 48 secondi
Esordio: 15 luglio 1995 - Proiettato in abbinamento con il film Mimi o Sumaseba (Whisper of the Heart) di Yoshifumi Kondō
Accettando di realizzare un videoclip per il duo pop Chage & Aska, Hayao Miyazaki si concesse nel 1995 un momento di libertà narrativa e visiva senza precedenti, con risultati notevoli. Evitando di seguire (o reinterpretando a piacere) il senso della canzone di sfondo, da cui il corto prende il titolo, il regista costruì una trama sfaccettata, inafferrabile, profonda; che è inoltre un tassello fondamentale nella riflessione miyazakiana sul rapporto uomo-ambiente, collocata com'è tra la conclusione del manga di Nausicaä della valle del vento (1994) e il film Mononoke Hime (Principessa Mononoke, 1997).
Una piccola cittadina, dall'aria pacifica, è completamente abbandonata: sullo sfondo, a coprire l'orizzonte, un'enorme costruzione di metallo, quasi una versione da incubo del sarcofago di Chernobyl; a conferma di quest'impressione, diversi segnali avvertono del pericolo di radiazioni nucleari. La scena si sposta improvvisamente altrove: una flotta di veicoli volanti della polizia sorvola una futuristica e cupa città cosparsa di grattacieli e neon. Le aeromobili puntano su un palazzo contrassegnato dall'emblema di un grande occhio, sormontato dalla scritta "God is watching you". I poliziotti fanno irruzione in quella che sembra dunque essere la sede di una setta religiosa, i cui membri, incappucciati, oppongono una violentissima resistenza. Avviene una strage; camminando tra i corpi accatastati a terra (un suicidio di massa?), due poliziotti (Chage e Aska) rinvengono infine una creatura che era tenuta prigioniera nell'edificio: una ragazza dotata di ali piumate...
Angelo o esperimento genetico? Tutto è ambiguo in questo corto: il ruolo dei personaggi, l'ambientazione, la trama stessa, che si avvolge circolarmente su se stessa più volte, presentando versioni alternative di medesimi eventi. Un'opera aperta, a cui è impossibile dare un'interpretazione veramente univoca, esito estremo del relativismo narrativo miyazakiano.
Curiosità: la macchina di Chage e Aska è un'Alfa Romeo, ma nel simbolo della casa automobilistica al serpente è stato sostituito un totoro... (v. immagine sopra)
Altre immagini (piccole)---> QUI
1996
Spot per la mostra "Ghibli ga Ippai" ("Full of Ghibli")
Realizzazione: Yoshifumi Kondō
Durata: 15 secondi
Nel 1996 usci il box di laserdisc denominato Ghibli ga Ippai, contenente tutti i lavori dello Studio sino a quel momento realizzati. Dal 31 agosto al 16 settembre dello stesso anno ebbe luogo una mostra/rassegna cinematografica presso il centro commerciale Mitsukoshi di Tōkyō. Questo breve spot pubblicizza appunto tale mostra, rievocando il più noto dei lavori dello Studio sino a quel momento, Tonari no Totoro. Una versione stilizzata di Mei cammina verso lo spettatore, accompagnata dalla canzone dei titoli di testa del film. Un'immagine di questa breve animazione figurava anche sulla copertina del box "Ghibli ga Ippai"; parte dello short viene inoltre regolarmente utilizzata come introduzione ad ognuno dei dvd della "Studio Ghibli Collection" editi da Buena Vista Japan.
Spot per il film Hotaru no Haka (Una tomba per le lucciole)
Realizzazione: Yoshifumi Kondō
Durata: 15 secondi
Questo spot ricalca la struttura dello short Ghibli ga Ippai: stavolta, tuttavia, al posto di Mei c'è Setsuko, personaggio del film di Takahata.
1997
Sigla per la trasmissione Kinyō Roadshow
Idea originale: Hayao Miyazaki
Realizzazione: Yoshifumi Kondō
Durata: 38 secondi
Esordio: 4 aprile 1997
Un personaggio con giacca e cilindro aziona la manovella di una vecchia cinepresa, su uno sfondo giallo; poi si volge verso il pubblico e saluta levandosi il cappello, mentre ci si avvicina sempre di più alla cinepresa, sino ad entrare nel suo obiettivo. Come colonna sonora, un frammento della (magnifica) composizione di Jō Hisaishi Cinema nostalgia
2000
Giburiizu
Ghiblies
Regia: Yoshiyuki Momose (?)
Durata: 12 minuti circa
Esordio: 8 aprile 2000
Ghiblies è un cortometraggio andato in onda durante uno special televisivo. In esso compaiono le caricature di alcune persone appartenenti allo studio. Con un seguito. Questo cortometraggio attualmente è inedito per l'home video.
Altre immagini--->QUI
Spot per il sito internet "Shop-one"
Realizzazione: Yoshiyuki Momose
Durata: 15 secondi
Esordio: 3 gennaio 2001
In questa breve pubblicità ricompaiono alcuni personaggi dello short Ghiblies
2001
Kujiratori
La caccia alla balena
Sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 15 minuti e 42 secondi
Tratto dal libro Iya Iya En, scritto da Rieko Nakagawa e illustrato da Yuriko Omura
Kujiratori appartiene al primo gruppo di cortometraggi creati da Miyazaki esclusivamente per il "Museo d'arte Ghibli". Realizzato con uno stile di disegno molto semplice e tinte pastello, narra la storia di un gruppo di bambini delle scuole elementari, che nella propria classe immagina di trovarsi a bordo di una nave baleniera. La loro fantasia sembra trasformarsi in realtà: i ragazzi si ritrovano in mare aperto. Alla fine compare effettivamente una balena, che gioca con i bambini finché la loro fantasia non svanisce, facendoli ritornare in classe.
Altre immagini:
Koro no Dai Sanpo
Koro's Big Day Out
Soggetto, Sceneggiatura, Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 14 minuti e 30 secondi
Altro cortometraggio esclusiva del "Museo Ghibli": un cane, Koro, si allontana dalla casa della sua piccola padrona ed inizia a vagare per le vie della città (in verità si tratta dell'area urbana che circonda lo Studio Ghibli). Dopo varie peripezie, riuscirà casualmente a tornare a casa.
Altre immagini:
Spot per il té freddo Asahi
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: due short da 15 secondi
Esordio: 12 marzo 2001
Due situazioni in cui il "té freddo Asahi" può essere ben gradito: mentre si è in coda nel traffico cittadino, o durante una riunione di lavoro. Realizzato con uno stile essenziale, e colori ad "effetto acquerello". Dei due spot esistono anche versioni "live action".
Spot per il "Museo d'arte Ghibli"
Realizzazione: Hayao Miyazaki
Durata: 15 secondi
Esordio: settembre 2001
Un gattobus (anzi, un gattotram...) lunghissimo passa attraverso lo schermo, trasportando Mei, due totori, e anche personaggi di La città incantata, tra cui Senzavolto.
Spot per i negozi Lawson; regali legati a La città incantata
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: tre Short da 15 secondi
Esordio: 23 giugno 2001, maggio 2002
Una bambina viene accompagnata dai genitori in un negozio Lawson, ricevendo in regalo un pupazzo di Yubaba. Stilizzatissimo e con colori pastello. Potrei sbagliarmi, ma la voce della ragazzina mi sembra la stessa di Chihiro nella versione originale del film: potrebbe trattarsi della stessa doppiatrice. Dello spot esistono anche due versioni alternative: in una di esse la bambina riceve in regalo un altro personaggio, l'altra pubblicizza il dvd del film ed è andata in onda a partire dal 2002.
2002
Mei to Konekobasu
Mei e il "gattinobus"
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 13 minuti e 43 secondi
Altro corto in esclusiva per il "Museo Ghibli", questo Mei e il "gattinobus" è il primo ed unico esempio di sequel mai realizzato da Miyazaki. La storia si svolge dopo gli eventi del film Tonari no Totoro: Mei incontra il figlio del Gattobus, che la trasporta nella foresta, mostrandole una quantità incredibile di suoi simili, delle forme e dimensioni più diverse. La più grande di queste creature è un gattobus particolarmente anziano, capace di ospitare moltissimi totori. Il grande gattobus decolla con i suoi passeggeri, e il "gattinobus" riporta Mei a casa. Da notare che la voce del grande gattobus è dello stesso Miyazaki... Musiche di Jō Hisaishi, che parafrasa e rielabora alcuni temi del film originale.
Altre immagini:
Spot per il film Neko no Ongaeshi (The Cat Returns), abbinato ai prodotti Housefoods
Realizzazione: Takeshi Inamura
Durata: 15 secondi
Esordio: 1 luglio 2002
Una famiglia pranza con i prodotti Housefoods: nel mezzo dello spot, alcune sequenze da The cat Returns accompagnate dalla canzone dei titoli di coda del film.
Imaginary Flying Machines
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 5 minuti e 59 secondi
Imaginary Fliyng Machines è un cortometraggio realizzato per un'esposizione tematica del "Museo Ghibli" dedicata al film Laputa castello nel cielo. In esso un maiale antropomorfo (doppiato da Miyazaki) narra una "storia alternativa" dell'aviazione, mostrando mondi in cui i cieli sono affolati da macchine leonardesche e dirigibili delle più strane forme. Un personaggio sembra essere Pazu, protagonista di Laputa. Musiche di Jō Hisaishi.
Altre immagini:
The Ornithopter Story: Fly to the Sky Hiyodiro Tengu!
Regia: Toshiyoshi Uratani
Durata: 3 minuti e 57 secondi
Questo cortometraggio presenta in verità diversi inserti "live action": narra della costruzione di un prototipo di "ornitottero", un macchina volante simile in qualche modo ai "flaptor" visti in Laputa. Anche esso parte dell'esposizione tematica di cui ho detto, veniva proiettato in una "film box" (da quello che ho capito, una sorta di piccolo apparato a retroproiezione). Musiche di Jō Hisaishi.
The Invention of Imaginary Machines of Destruction
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hideaki Anno
Durata: 2 minuti e 47 secondi
Un cortometraggio ideato da Hayao Miyazaki, in cui si mostrano alcune armi di distruzione di massa immaginarie. Parte dell'esposizione tematica su Laputa.
Giburiizu Episode 2
Ghiblies Episode 2
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 20 minuti circa
Esordio: 19 luglio 2002 - Proiettato in abbinamento con il film Neko no Ongaeshi (The cat returns) di Hiroyuki Morita
Il seguito dello short Ghiblies del 2000, realizzato per la sala cinematografica. In esso si sperimentano varie tecniche d'animazione, con un uso abbastanza consistente di CG. Distribuito in dvd assieme a The cat returns, ma solo nell'edizione giapponese.
Altre immagini---> QUI
Inoltre, QUI vari link al trailer e ad una clip dalla MTV giapponese.
2003
Spot per la Banca Resona
Realizzazione: Takeshi Inamura
Durata: 15 secondi
Esordio: febbraio 2003
Una famiglia, su sfondo neutro, incontra un rappresentante della Banca Resona. Character design tipicamente "ghibliano".
Spot per i prodotti Housefoods
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: quattro corti da 15 secondi
Esordio: 1 giugno 2003
Una serie di pubblicità realizzate da Miyazaki, dotate di un setting che ricorda moltissimo Tonari no Totoro. Vengono mostrate alcune bambine intente in varie attività (giocare, fare compere), che sorridono quando si accorgono della "telecamera". Molto belli i colori pastello, e i movimenti di macchina, aiutati da una discreta CG (che gestisce la pavimentazione stradale), danno grande profondità alle immagini 2d. Animazione fluida e molto naturalistica. La canzone che accompagna le pubblicità è stata scritta dallo stesso Miyazaki... intendo anche la musica, non solo il testo.
Tre dei quattro spot sono scaricabili ---> QUI
2004
Spot per i prodotti Housefoods
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: due corti da 15 secondi
Esordio: 6 gennaio 2004
Proseguendo la serie di pubblicità miyazakiane, il regista Momose realizza un paio di short aggiuntivi, il primo dei quali a tema invernale. Forse meno dettagliati, i due corti mantengono comunque lo stile di movimenti di macchina già visto negli spot di Miyazaki.
Spot per la stazione radio KNB
Realizzazione: Shinji Hashimoto
Durata: tre corti da 5 secondi l'uno
Esordio: luglio 2004
Due volatili ed una volpe verde (?), stilizzatissimi, in fondo al mare, tra le costellazioni e sopra le nuvole...
Spot per il quotidiano Yomiuri Shimbun
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: 15 secondi
Esordio: aprile 2004
Il quotidiano Yomiuri Shimbun segue con particolare attenzione le opere dello Studio Ghibli; nel proprio sito web ha dedicato un'intera sezione alle notizie riguardanti Miyazaki & colleghi. Naturale allora, per questo giornale, rivolgersi proprio allo Studio Ghibli per far realizzare i propri spot: in questo primo corto, figure stilizzate e con tinte pastello ricreano un'atmosfera giapponese tradizionale. Alcuni personaggi scrivono a mano su fogli di carta, che poi vengono letti da altri: una celebrazione, probabilmente, delle origini del giornale quotidiano in Giappone.
Da notare il logo del giornale, che appare alla fine dello spot: un insetto dai grandi occhi, incorniciato dalla sagoma di una foglia, che legge una copia dello Yomiuri. E' un logo disegnato da Hayao Miyazaki, a cui è stato dato un nome tramite un concorso indetto tra i lettori del giornale. Il nome che ha vinto è "Dore Dore".
Portable Airport
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 3 minuti e 9 secondi
Esordio: 29 maggio 2004
Portable Airport è il primo di una trlogia di videoclip realizzati dal regista Yoshiyuki Momose su musica del gruppo pop giapponese Capsule. Si tratta di opere proiettate nelle sale cinematografiche, e dotate di uno stile visivo innovativo, certo molto differente da quanto sinora prodotto nell'ambito dello Studio Ghibli. Uso massiccio di CG, figure semplici, colori non realistici delineano un universo fantascientifico solare, bizzarro, quasi kitsch. A detta del regista, si tratta di "un'espansione dell'universo che desideravano ritrarre i film di fantascienza e le illustrazioni degli anni '60".
In questo primo video, una ragazza dai capelli rossi (poi protagonista fissa della serie) si prepara a partire da un futuristico aeroporto. La musica, personalmente, è dimenticabile...
Un estratto del video ---> QUI
2005
Spot per il quotidiano Yomiuri Shimbun
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: 15 secondi
Esordio: febbraio 2005.
Alcuni personaggi molto semplici trasportano il logo "Dore Dore" smontato su una specie di camion: dopodiché lanciano i pezzi verso l'alto. I pezzi si riassemblano nell'appartamento di una famiglia, mentre sopraggiunge uno stormo di uccelli recanti nel becco copie dello Yomiuri. Di sfondo, un frammento della canzone "Dore Dore no Uta" cantata e realizzata da Meiko Haigō. La canzone è stata prodotta con la collaborazione dello Studio Ghibli.
Space Station No. 9
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 4 minuti e 43 secondi
Esordio: aprile 2005
Seconda puntata della trilogia "retrofuturistica" di Momose. Stavolta la trama è più intricata (e ance poco comprensibile): la ragazza giunge su una stazione spaziale coperta da una cupola, a bordo di una decappottabile volante vintage rosa shocking. Nel traffico cittadino, si ritrova coinvolta in un incidente, e si mette ad inseguire la macchina tamponatrice...
Un estratto del videoclip ---> QUI
Spot per il quotidiano Yomiuri Shimbun: "Dore Dore no Uta"
Realizzazione: Osamu Tanabe
Durata: 2 minuti e 59 secondi
Esordio: agosto 2005
Più che uno spot, un vero e proprio videoclip per la canzone di cui dicevo. I disegni sono anche qui molto stilizzati, con contorni delle figure molto spessi e di frequente colorati; gli sfondi sono generalmente bianchi. Si mostra una società fatta d'insetti, che lavorano, vanno in macchina e chiaccherano come esseri umani. Tra di loro, una ragazza con capelli lunghi e chitarra canta la canzone dello spot, semplice ma gradevole. Un frammento di questa canzone (con un arrangiamento leggermente diverso da quello dello spot) è ascoltabile ---> QUI
Sora Tobu Toshi Keikaku
A Flying City Plan
Regia: Yoshiyuki Momose
Durata: 5 minuti e 25 secondi
Esordio: 10 settembre 2005
Conclusione della trilogia di Momose: la ragazza si prepara ad andare a partecipare ad un matrimonio. Deve recarsi su una città volante, e per farlo indossa una sorta di esoscheletro trasparente. Tuttavia l'esoscheletro impatta violentemente contro la città, e si danneggia. La ragazza perde il controllo, iniziando ad avanzare tra altri esoscheletri che si trovano sul posto causando grande scompiglio. Ma la nota un ragazzo, che già si era intravisto nel secondo episodio...
Un estratto ---> QUI
2006
Yadosagashi
In cerca di una casa
Soggetto, sceneggiatura, Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 12 minuti
Esordio: 3 gennaio 2006
Yadosagashi fa parte di un gruppo di tre nuovi cortometraggi realizzati da Hayao Miyazaki per il "Museo Ghibli". Di questo cortometraggio il regista parlò anche a Venezia: si tratta della storia di una vivace ragazzina, Fuki, che intraprende un bizzarro viaggio alla ricerca di una nuova casa. Questo short ha una particolarità: non ha quasi per niente dialogo, e tutta la colonna sonora (rumori e altro) è stata realizzata con voci umane. Inoltre, mentre si ode un rumore, la corrispondente onomatopea (in giapponese) compare animata sullo schermo.
L'aspetto di Fuki ricorda quello di Mimiko, protagonista dei due mediometraggi Panda Kopanda e Panda Kopanda Amefuri Saakasu no Maki, scritti ed animati da Miyazaki nel 1972-73, con la regia di Isao Takahata.
Ecco un'immagine di Mimiko:
Mizugumo Monmon
Monmon, il ragno d'acqua
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 15 minuti
Esordio: 3 gennaio 2006
Altro corto della nuova serie in esclusiva per il "Museo Ghibli": si tratta della storia di un ragno acquatico, che cerca di attirare l'attenzione di una "gerride", insetto capace di "pattinare" sulla superficie dell'acqua. Il corto si basa su un "panorama" già presente al "Museo Ghibli", ossia di un box ispirato ad analoghi apparecchi precinematografici che consentivano ad uno spettatore di osservare, attraverso un'apposita apertura, paesaggi dotati di effetti di luce cangianti. Il "panorama" da cui è derivato Mizugumo Monmon mostrava l'ambiente subacqueo sotto la superficie di uno stagno. In realtà questo corto ha un'ulteriore fonte, di ben maggiore importanza: a detta dello stesso Miyazaki, è l'esito finale del progetto di lungometraggio "Boro il bruco", a cui il regista stava pensando dai tempi di Mononoke.
Hoshi Wo Katta Hi
Il giorno in cui coltivai una stella
Soggetto, sceneggiatura, regia: Hayao Miyazaki
Durata: 16 minuti
E' la storia di un ragazzino di nome Nona, al servizio presso la fattoria di una donna chiamata Nienya. Un giorno, Nona riceve uno strano seme, che una volta piantato ed innaffiato dà luce ad un piccolo pianeta! Nona inizia allora a curarlo, permettendo alla vita di svilupparsi su di esso...
Il giorno in cui coltivai una stella è chiaramente l'esito estremo del clima creativo che deve aver accompagnato Miyazaki durante la realizzazione di Il castello errante di Howl. Nona è praticamente identico ad Howl bambino, e la tematica visiva delle "stelle" era uno dei focus concettuali attorno a cui tutto Il castello errante era stato costruito. (In una recente intervista, Miyazaki ha dichiarato di avere costruito i suoi ultimi due film attorno ad immagini che negli ultimi anni tendevano a tornare in maniera ricorrente nella sua fantasia: un'immagine era quella di un treno che correva sull'acqua, da cui La città incantata, l'altra quella delle stelle cadenti. A detta di Miyazaki, la sua immaginazione deve "liberarsi" ancora da una terza immagine, ma il regista non ha ancora voluto rivelarla: sarà il fulcro del suo prossimo film?)
Questo cortometraggio torna inoltre ad ispirarsi visivamente ai lavori di un'artista giapponese molto apprezzato da Miyazaki: Naohisa Inoue, autore di dipinti dallo stile particolarissimo, mostranti ad esempio panorami metafisici con planetoidi galleggianti, parti di un mondo immaginario chiamato Iblard. Iblard comparve già in un altro film Ghibli, ovvero Whisper of the Heart: gli sfondi delle sequenze oniriche furono dipinti dallo stesso Inoue su richiesta di Miyazaki. Da notare che anche in Il castello errante di Howl compaiono brevemente un paio di planetoidi un po' "alla Iblard".
Ecco uno dei fondali del film Whisper of the Heart; accanto, i planetoidi che ho notato in Il castello errante di Howl, uno schizzo di Nienya e un frammento dello storyboard di Miyazaki
Il sito http://www.ghibliworld.com, una fonte preziosa di materiale ed informazioni, ha messo a disposizione un paio di file video ricavati da una trasmissione tv giapponese che ha recentemente mandato in onda frammenti dei tre nuovi corti di Miyazaki. Il primo file è in alta risoluzione, e propone la trasmissione completa: ha una dimensione di 94,1 MB ed è scaricabile ---> QUI. Altrimenti c'è una sintesi del programma in bassa risoluzione, con i soli frammenti dei corti (ma manca un pezzetto di Yadosagashi) ---> QUI
Nella versione completa della trasmissione, Miyazaki ad un certo punto mostra alcuni suoi schizzi. Su tratta di abbozzi "per un suo prossimo lavoro". Cortometraggio o lungometraggio? Non è dato saperlo... Ecco le immagini:
Un rana che diventa una (brutta) ragazzina...? Mi sa più da corto che da film, vedremo.
Lo stesso sito di cui dicevo ha messo a disposizione una piccola antologia di immagini tratte da Hoshi Wo Katta Hi, a bassa risoluzione. Per visionarle, occorre andare alla pagina http://www.ghibliworld.com/images/ e cercare nell'elenco i file con il nome che inizia con "hoshi". Notevoli, a mio avviso, le scene in cui si vedono gli occhi di Nona attraverso le nubi dell'atmosfera del pianetino: una nuova grande immagine miyazakiana, perfettamente in linea con lo spirito delle sue ultime produzioni cinematografiche.
Tutti i corti, a parte quelli per il "Museo Ghibli" e il primo Ghiblies (inediti), sono rintracciabili nel dvd giapponese Ghibli Ga Ippai Special Short Short, uscito nel novembre 2005. Un'altra eccezione è Ghiblies Episode 2, presente solo nel dvd giapponese di The Cat Returns
ATTENZIONE: questo post, a causa della sua lunghezza, potrebbe contenere lievi inesattezze, pur avendo io cercato di essere il più rigoroso possibile. Correggerò via via gli eventuali errori, naturalmente anche in base alle vostre segnalazioni ed osservazioni.