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[Philip K. Dick] La Penultima Verità

Inviato: sabato 23 luglio 2011, 00:02
da Bramo
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Wow, che romanzo! Cioè, wow davvero!
La fantascienza in uno dei suoi obiettivi più naturali, quello dell'osservare e criticare alcune cose del tempo presente-passato e dei comportamenti degli uomini immaginando un ipotetico futuro dove il malessere percepito dall'autore mentre scrive ha portato a situazioni apocalittiche e distruttive.
E c'è da dire che, da quel che ho letto, Dick è specializzato in questo approccio.
Mentre oggi stavo arrivando alla conclusione, mi sono sorpreso a vedere punti di connessione tra La Penultima Verità e Watchmen. Le due trame collimano ben poco, ma a livello di sensazione, di grande disegno e di narrativa distopica che si occupa di raccontare il malessere della società, le due opere mi sono sembrate vicine di spirito.

Il romanzo di Dick, intanto, è corale... ma l'ho capito solo circa a metà libro, quando mi sono accorto che il personaggio che ritenevo protagonista era da un bel pezzo che non compariva più :P E nemmeno un altro, lol.
La storia infatti non ruota attorno a un personaggio principale, ma bensì attorno a un gruppo eterogeneo di persone che entrano in scena in momenti diversi e distanti della trama e che verso la fine si ritrovano tutti insieme.
Il libro è ambientato nel futuro, un futuro post terza guerra mondiale dove una "casta" eletta è riuscita a ricostruire il mondo come un giardino su misura, mantenendo la gran parte delle persone sottoterra (dove si erano riparate durante la guerra) facendo loro credere che gli scontri stavano continuando, e assicurandosi manodopera per molti usi.

La menzogna, in un plot del genere, è chiaramente il perno principale attorno al quale ruota tutta la narrazione: la grande bugia appena spiegata qua sopra, ovviamente, che peraltro si ramifica in tanti piccoli inganni per concretizzarla, come un finto Protettore del popolo dei formicai (gli insediamenti sotterranei)... ma anche l'intrigo che il capo del blocco occidentale ordisce insieme ad altri personaggi per mantenre il proprio potere si fonda su un grande inganno, e anche personaggi che pur ambigui l'autore fa sembrare in qualche maniera buoni o cattivi riveleranno spesso una faccia diversa da quella che nascondevano con la menzogna.

La falsificazione del reale è un tema che, in politica, è sicuramente da considerare caldo... qui l'autore immagina un futuro in cui la menzogna sia la base stessa del funzionamento della società mondiale attravero prove falsificate, documentari contraffatti e l'illusione di una realtà fittizia da propinare alla maggior parte della forza lavoro per garantire la bella vita a una ristretta classe di persone fortunate. Visione allucinante che a ben pensarci non appare nemmeno così assurda, ma rimane inquietantissima il certosino impegno che viene profuso dai potenti per costruire questa realtà falsa ad uso e consumo degli abitanti dei formicai.

Oltre ai temi molto interessanti e ben sviluppati, non manca un intreccio solido e interessante a livello proprio di avvenimenti raccontati, che in alcuni punti avvicinano il racconto a una spy-story. E anche i personaggi principali sono decisamente interessanti e ben descritti, di modo che le loro personalità e le loro scelte rimanngono ben impresse nella memoria prima e nell'animo poi del lettore.

La Penultima Verità è dunque un libro importante, che mette in guardia dagli abusi di potere da chi ha il comando dei mezzi di comunicazione e dal potere che dà la conoscenza. Il tutto in uno scenario molto "appetitoso" che solo la fantascienza può restituire.